giovedì 4 agosto 2011

Il raggio traente evolutivo.




Quest’oggi leggerete un articolo ‘speciale’ o, forse, ‘unico’ nel suo genere in questo Blog. L’ho intenzionalmente costituito di quasi sole citazioni, non perché non ho voglia di scrivere, ma bensì perché occorre sondare le sempre più vaste vie della (bio) diversità. Ho anche inserito due autocitazioni da SPS; spero perdoniate questo mio piccolo peccato di venalità egoica.

L’antefatto è: cosa è veramente l’evoluzione? 


Una riflessione che merita di essere 'onorata' tramite un po' di considerazione, in quanto qualche giorno fa ho letteralmente subito una folgorazione mentre stavo ‘facendo altro’, disperso tra le pieghe della materia pensiero. 

Torno a citare Rudolf Steiner ed il suo splendido ‘Le cronache dell’Akasha’, uno sforzo creativo vastissimo a cui dovremmo attingere con molta più ‘pazienza e lungimiranza’. Nel libro viene descritta la storia umana dal punto di vista più aperto possibile, grazie all’estensione della prospettiva mediante  l'aggancio dell’opera delle entità superiori che ci hanno preceduto nel percorso esistenziale. Percorso che non parte dalla Terra ma da altri Mondi precedenti


Io sono partito da questa considerazione:


Quello che abbiamo chiamato ‘evoluzione’, l’ho percepito chiaramente come un qualcosa di ‘artefatto’, di ingegnerizzato, nel senso di 'già vissuto da altri', che per esperienza hanno co creato delle modifiche in termini di migliore adattamento al continuum esistenziale’.
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Gli spiriti della Goetia sono porzioni del cervello umano.
Aleister Crowley citato da Carlo Dorofatti in ‘Anima e realtà’

Il pensiero di Malanga, che unisce il mondo spirituale a quello extraterrestre, quello di Castaneda che unisce la mente di entità multidimensionali alla nostra, la possibilità che il pensiero sia, in definitiva, l’etere che scorre ed è presente ovunque e che sia una sorta di precedente ‘semilavorato’, le espressioni di Steiner che favoriscono una attività sottile di grandi entità che ‘ispirano’ il genere umano a progredire, il tema genetico esposto da Sitchin… tutto concorre a mettere mano al concetto stesso di ‘evoluzione’.


Li vede, signor Rango, tutti i miei amici e i miei vicini? Lo sa come fanno ad arrivare a fine giornata? Loro credono! Credono che le cose andranno meglio… Credono contro ogni previsione ed evidenza che domani sarà migliore di oggi. Le persone devono credere a qualcosa. E in questo momento, credono in lei…
Da Rango

La situazione economica e finanziaria dell'Italia è solida ma i mercati, scossi da una crisi planetaria, non riescono a riconoscere il vero valore dei suoi titoli di debito e delle sue banche.
Da Yahoo

Il punto è: a ‘cosa’ l’Antisistema ci ha fatto credere?
  
Non era facile distaccare l’essenza dall’individuo, eppure è successo. Come è stato possibile 'abdicare' in questa maniera? Per due motivi fondamentali, secondo me:

 
1.    evolvere
2.    tendere una trappola.

 
La ‘trappola’ è verso quelle ‘energie oscure’ che mai avrebbero accettato di venire alla luce, se la nostra essenza fosse stata sempre ‘centrata’ nell’individualità. Mentre l’evoluzione è un qualcosa che va rivisto alla luce della 'trappola'.

Evolvere è in definitiva ‘depurarsi’… polarizzare l’intero ‘spazio’ con l’essenza. Trasmutando il negativo in positivo ci si evolve, ma contemporaneamente ‘ci si sposta’ da una dimensione all’altra, perché divenuti più ‘leggeri’, dando così luogo al fenomeno dell’Ascensione, o meglio, seguendo il flusso, la corrente ascensionale che spira sempre come una opportunità velata dai sensi.

È come un palloncino che, migliorando la qualità della miscela di ‘gas’ contenuti, s’eleva verso il cielo…

L’evoluzione, per come la intendiamo, è un qualcosa di ‘collaterale’, suppongo.

Aggancio un filo ‘logico’ nuovo in me a proposito di questo fenomeno tanto importante. Possibile che l’illusione giunga persino a questo livello?
 
Che cos’è l’evoluzione?

È un ‘andare avanti’ migliorando ogni processo relativo alla sfera ‘esistenziale’ (e, in definitiva, tornare ad essere quelli che si era al di fuori del tempo, ma interamente polarizzati nell'assoluto: conoscendo se stessi). L’evoluzione la intendiamo quasi sempre come un processo fisico-mentale, mentre il lato spirituale è stato completamente svuotato dal contesto religioso, rimasto pressochè ‘fermo’ dai giorni della Creazione (non c’è speranza al di fuori di me)…
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Aprire gli occhi è anche comprendere l'artificialità delle 'cose', come la differenza che passa tra i gesti consapevoli degli attori al cinema e quelli inconsapevoli degli attori che non sanno di esserlo (noi, mentre viviamo), oppure la differenza che c'è tra i colori e la luminosità di un film americano e uno italiano (fateci caso)... 

L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. 


Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. 

Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine

Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
Da ‘Le cronache dell’Akasha’ – Rudolf Steiner

È questo il concetto di ‘storia e tempo deviati’ ad opera dell’Antisistema, in qualità di un riflesso indotto della nostra opera di smemorizzazione del sé: un effetto opportuno ovviamente.

Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere si sviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza e d'acutezza...
Da ‘Le cronache dell’Akasha’ – Rudolf Steiner

Così è stato a scapito della chiaroveggenza in virtù dell’intelletto. 

Tutta la natura terrestre ha subito delle trasformazioni; continenti prima abitati furono distrutti, altri ne sono sorti. I predecessori degli Atlanti abitavano un continente, ora sparito, la cui parte principale si estendeva a sud dell'Asia attuale; negli scritti teosofici vengono chiamati Lemuri

Dopo esser passati attraverso diversi gradi d'evoluzione, degenerarono in gran parte, e i loro discendenti intristiti si trovano oggi, tra i popoli selvaggi, in alcune parti del globo. Solo una piccola parte dell'umanità lemurica era capace di continuare a evolversi, e da questa ebbero origine gli Atlanti. Anche più tardi si svolse di nuovo un fatto simile: la maggior parte della popolazione atlantica degenerò, e da una piccola parte di essa ebbero origine i così detti Ariani che costituiscono la nostra attuale umanità civilizzata.

I Lemuri, gli Atlanti e gli Ariani sono, secondo la denominazione della scienza occulta, razze radicali dell'umanità. Si pensino, oltre a queste, due razze radicali precedenti i Lemuri, e due razze radicali successive agli Ariani; in tutto abbiamo sette razze. Queste razze radicali provengono sempre l'una dall'altra nel modo già accennato a proposito dei Lemuri, degli Atlanti e degli Ariani; ed ogni razza radicale ha qualità fisiche e spirituali completamente diverse da quelle della razza precedente... 

‘Uomini’ non potevano più essere ma non erano ancora ‘esseri d'amore’

I suddetti ‘mezzi super-uomini’ si valsero dell'entità umana per acquistare ciò che ancora mancava al loro perfezionamento. Divennero i suscitatori della saggezza umana; perciò furono chiamati ‘portatori di luce’ (Lucifero)


La giovane umanità ebbe dunque due specie di guide: esseri d'amore ed esseri di saggezza. 

La natura umana si trovò posta fra l'amore e la saggezza, allorché prese, su questa Terra, la sua forma attuale. Gli esseri d'amore le diedero l'impulso all'evoluzione fisica, gli esseri di saggezza le diedero invece quello verso il perfezionamento dell'essere interiore. Per effetto dell'evoluzione - fisica l'umanità progredisce di generazione in generazione, formando nuove stirpi e nuove razze; per effetto dello sviluppo interiore avviene il progresso dei singoli individui i quali, perfezionandosi, diventano sapienti, saggi, artisti, tecnici, ecc. 

L'umanità fisica progredisce di razza in razza; ogni razza tramanda a quella susseguente, per mezzo dell'evoluzione fisica, le sue qualità percettibili ai sensi. Regna qui la legge dell'ereditarietà: i figli portano in sé le caratteristiche fisiche dei padri. Al di là di questo esiste un perfezionamento spirituale animico, che può avvenire soltanto in virtù dell'evoluzione dell'anima stessa

Veniamo così a trovarci di fronte alla legge dell'evoluzione dell'anima attraverso la vita terrestre, che si ricollega alla legge e al mistero della nascita e della morte.
Da ‘Le cronache dell’Akasha’ – Rudolf Steiner

Il concetto di evoluzione che tutti abbiamo ‘imparato a somatizzare’ sin dai tempi della scuola elementare è perlomeno privo di un ‘nesso logico spirituale’. Quale?

La negazione della componente immanente umana. 


La continuità esistenziale, non concepita dalla mente scientifica moderna, relativa ad un ‘progetto che proviene e supera ogni orizzonte concepibile’. Che cosa è, infine, un campo morfogenetico? Una guida. Ora, se ci ‘addestrano’ a non credere a nulla di ‘intangibile’, chi è allora che ‘guida’ il processo evolutivo? Chi è questo ‘campo’? Se la nostra Vita termina con la fine del corpo fisico, che senso abbiamo nel panorama evolutivo?

Tutto ciò risuona tanto di ‘illusione’ e di ‘freno esistenziale’: un ‘blocco’ messo in atto da chi? Forse solo dalla nostra stessa ignoranza.



Del resto, che cosa significa l'espressione 'non essere ancora pronti?'...
  
Steiner ci ragguaglia in merito a quegli esseri che, essendo ‘partiti prima’, adesso sono ‘più avanti’. Gli stessi esseri che sembrano avere ‘progettato’ l’equipaggiamento corporeo fisico di cui beneficiamo ogni giorno della nostra percezione di esistenza. Allora cosa è l’evoluzione se non una ‘ingegnerizzazione progressiva’ installata nel reame mobile del tempo/spazio


È come ricevere un flusso di materia pensiero pre digerita ed usufruire di un corpo progettato per esperienziare le 3d nella maniera migliore. A quale scopo? Proseguire sull’onda del tempo verso un obiettivo di maggiore 'completezza'. Il materiale Wingmakers, a tal scopo, è molto specifico e particolareggiato.


Siamo energia divina che muove macchine perfette (i nostri corpi), facendo surf di perfezione in perfezione ed espandendo progressivamente il concetto di perfezione stessa.

Osservate una vostra mano aperta: avete davanti e a disposizione una sincronica strumentazione di analisi e controllo, progettata dall’esperienza e dall’intelligenza spirituale di entità (ancora noi stessi?) che hanno vissuto la mancanza precedente dell’utilità di quella mano. Ogni organo è il frutto dell’attività di reingegnerizzazione… 


Non si può ridurre il tutto alla mitizzazione del concetto di 'Natura'. L'intelligenza della Natura è guidata... è in un certo modo 'artificiale'.

Respiriamo pensiero altrui e agiamo in corpi artificiali perfettamente innestati nel contesto 3d inerente al luogo che ci ospita, proprio come descritto in Avatar.

 
La tecnologia spirituale costituisce ancora quel passo che manca alla consapevolezza del genere umano attuale.

L’evoluzione insegnata nelle scuole è un’altra illusione dell’Antisistema.



La condizione di partenza del Creatore è un 'cerchio bianco', non ben definito, comprendente il 'tutto'. Dividendosi ha dato luogo alla comparsa del 'cerchio del Tao', bianco/nero, in cui luce e ombra si sono distinte, o meglio le ombre sono venute alla superficie del cerchio. Evolvere significa tornare alla condizione di 'cerchio bianco' (unitario) ma con la consapevolezza di aver conosciuto l'ombra che è ricompresa nella luce...

Per fare questo, nelle 3d dobbiamo onorare al meglio il raggio traente che ci 'ispira' a respirare artefatti sottili elaborati da coloro che ci hanno preceduti, o elaborati da noi stessi in precedenza. Questo è il respiro evolutivo della Creazione: una reingegnerizzazione a base di esperienza.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com