venerdì 15 luglio 2011

Alcoa, i fluoruri ed il frattale superiore.




Partiamo da qua:

Fluoroprofilassi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che l’impiego del fluoro rappresenti il metodo più efficace per la prevenzione della carie.
Link
  
Continuiamo a seguire la ‘pista’ relativa alle entità parassite di controllo del genere umano. Come? Certo, per chi ancora non lo sapesse, noi tutti siamo preda di un simile atto di assoluta ‘pirateria energetica'
 
Non è SPS che lo afferma, bensì il nostro intuito e la nostra capacità di ‘sentire’: basta attivare questa modalità dell’essenza. Con quel poco di energia vitale che ci viene lasciata, per vivere, non è facile attivare quelle funzioni ritenute secondarie dal cervello, in momenti di carenza come questi. Momenti che ormai si sono dilatati in anni, secoli, millenni

Benvenuti nel reame Antisistemico, che senza mai convinverci del tutto, nella stragrande maggioranza dei casi noi tutti chiamiamo ‘casa’.

L’incantesimo è totale e ci ha pervasi e conquistati dentro e fuori di noi. Se le mie sono delle farneticazioni, allora penso che siano imputabili alle infinite modalità invasive con le quali vengo raggiunto quotidianamente dalla ‘chimica’ di possesso cosparsa a setaccio in ogni ambito del giorno e della notte; dunque la mia eventuale ‘pazzia’ è il frutto di un comportamento singolare e non previsto dal piano di drogaggio a cui siamo tutti sottoposti

È la biodiversità che risponde alla globalizzazione sensoriale artificiale imposta.

Questo stato delle cose è destinato a crollare, lo ‘sentiamo’ tutti quanti in cuor nostro… anzi, ce lo auguriamo in un certo senso. La legge 80/20 è diventata ormai 5/95: il cinque per cento della popolazione controlla la restante parte. O forse è diventata 1/99? 

In realtà, il genere umano è al cento per cento controllato, perché le entità di controllo esulano dal piano umano, ma hanno per così dire necessità di una Casta umana per perpetuare con efficacia il piano di sfruttamento energetico dell’umanità.

Cose da pazzi, vero? Come possono essere vere queste 'cose'? A volte mi sembra di essere l’unico essere vivente a ‘vedere’, da sveglio, la restante parte del genere umano addormentato. Non è bello. No di certo

Lo scrivere in SPS mi è di conforto, inoltre penso che, nel tempo, ciò che scrivo possa fare bene ai molti che progressivamente si polarizzeranno su queste frequenze. Non sono un accentratore, ma un centro di espansione e di collegamento. Oltre 600 articoli, in nemmeno due anni, hanno delineato una solida base informativa a disposizione di chiunque senta di dover ‘leggere’. 

La filosofia Antisistemica è nata giorno dopo giorno dalla libertà di poter avere l’intero tempo a mia disposizione, fino a che mi è stato possibile. Un Mondo è emerso dalle sabbie del tempo deviato e dalle infinite trappole energetiche innescate a protezione dell’evidente scomparsa dell’umanità multidimensionale che molto tempo fa costituivamo

È come osservare un relitto incagliato sul fondo oceanico; ecco a cosa più rassomigliamo, oggi.

La pressione delle 'masse oceaniche' sopra di noi è la gravità planetaria che ci schiaccia e ci rende manipolabili attraverso il magnetismo, che ingabbia i pensieri e li trasforma in abitudini, in eggregore, in forme psichiche che alitano sopra di noi come i Dissennatori visti in Harry Potter

I nostri controllori lo sapevano molto bene che su questo Pianeta l’effetto del controllo dell’inconscio si sarebbe rivelato la chiave di Volta dell’intera operazione di sfruttamento del genere umano ai fini della co creazione energetica in ‘nota’ negativa. Queste entità hanno necessità di noi per poter ‘andare avanti’ e noi costituiamo i campi coltivati della loro intenzione di mantenerci in uno stato di docile sopportazione

È come affondare i denti in una preda che prima viene ridotta all’impotenza da un qualche tipo di ‘veleno’ ipnotizzante. Esistono in Natura animali che predano in questa maniera, e la Natura è sempre uno specchio di quello che succede nei piani ‘diversi’ della creazione. Tutti ci specchiamo nella Natura e questa legge è una vera e propria forma di evidenza impossibile da sradicare. 

L’articolo di oggi è abbastanza ‘pesante’, lo so e me ne rendo conto. Tuttavia è necessario. È inutile stare a dirci quanto è bello il Sole e forzarsi di essere sempre allegri malgrado tutto: tutto ciò è un teatrino che insceniamo per partito preso, ma quanto crediamo in quello che interpretiamo? 
 
Il Mondo ‘parla da solo’.   

Occorre che ognuno di noi conosca sempre di più se stesso e inizi ad essere il cambiamento reale che si vuole vedere camminare nel Mondo. Nel passato qualcuno ce lo ha detto, no? Che senso avevano quei moniti? O è meglio credere a ciò che i Governi emettono in termini numerologici e fraseologici?

Leggiamo a questo link, ad esempio, com’è la questione relativa al drogaggio, con fluoruri, dell’acqua potabile degli acquedotti che raggiungono l’intera comunità. A questo link possiamo leggere altre informazioni recenti, relative al Mondo dei medici in relazione all'interazione con i fluoruri:


Segnamoci questa frase espressa dal Presidente dell'Ordine dei Medici:
 
'L'augurio è di ridurre quanto più possibile la concentrazione di fluoro'.


Cliccare sull'immagine per leggerla meglio. Da notare le diverse concentrazioni di fluoro 'permesse' tra acqua pubblica e acqua in bottiglia, ossia: dalla padella alla brace. Possiamo leggere ancora una volta la 'convinzione', o la 'recitazione' di una parte imparata a memoria, che 'il fluoro è attualmente l'agente più efficace nella prevenzione della carie'. Ma lo saprà anche il Presidente Righetti? Il quale dice:

'L'augurio è di ridurre quanto più possibile la concentrazione di fluoro'.
 
Chi ci guadagna da un simile business? 

Gli appartenenti alla Casta Antisistemica, ossia a quella stretta elite di umani asserviti all’energia di controllo, ossia alle entità parassite.

Dalla famiglia Mellon vegono i fondatori dell’Istituto Mellon, autori dell’idea truffaldina e infame di collegare la carie dentaria al fluoruro di sodio, ossia quella scoperta che trasformò la spazzatura inquinante chiamata fluoruro in autentico oro

La famiglia Mellon, infatti, era proprietaria dell’American Aluminium Company (Alcoa), e non sapeva come liberarsi  delle montagne di fluoruro di sodio, una tossina pericolosa derivante dagli scarti di produzione di duralluminio. Divenne così automaticamente il maggior fornitore mondiale del fluoruro di sodio
 
Alogenare un farmaco col fluoro significa renderlo decine di volte più potente.

Tornando al fluoro, nello sforzo di aumentare la biodisponibilità degli ingredienti e l’effetto sensibile dei rimedi, molti prodotti farmaceutici vengono oggi alogenati. Negli ultimi anni, il catalogo dei farmaci al fluoro si è raddoppiato più volte. Traspare la chiara volontà di Big Pharma di potenziare ulteriormente la stimolazione metabolica dei farmaci e le loro conclamate virtù terapeutiche. Il passaggio dai farmaci ai miracolosi superfarmaci non può prescindere dai sali e dal fluoro...
 
Il fatto è che, potenziando il rimedio, vengono aggravati gli effetti collaterali.
Link 
 
Effetti collaterali? Ma cosa sono? A parte tutto quello che può dire un Dottore, i veri effetti collaterali sono l’obiettivo del piano di controllo: la generazione di energia di tipo negativo, ossia di quel tipo di polarità che emettiamo quando stiamo male e soffriamo. Ricordiamo cosa dice Baal nel film ‘Il rito’:

Demonio… ingannatore… dimmi il tuo nome!
Non lo dirò mai…
Perché vivi in lei?
Perché la sua sofferenza è dolce!
 
Ciò che ci fa soffire alimenta altre forme di Vita. È facile capirlo meglio in questo modo:

l’umano che mangia la carne animale non fa la stessa cosa? È un frattale e non va sezionato attraverso la logica mentale, ma compreso tramite la logica energetica spirituale.

I ‘dati’ sono tutti sul 'tavolo', disposti in maniera forse ‘bizzarra’ per noi che non siamo più capaci di ‘leggere’ nell’antica maniera, eppure ci sono ancora e ci saranno sempre perché questa dinamica corrisponde ad una vera e propria Legge Celeste che sottintende la fruizione della Vita sulla Terra 3d. 

L’analogia frattale è una legge.

Cosa insegnano nelle scuole? Ad esempio, che cos’è il ‘controllo di gestione’?
 
In un'azienda il controllo di gestione è il sistema operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando, attraverso la misurazione di appositi indicatori, lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e informando di tali scostamenti gli organi responsabili, affinché possano decidere e attuare le opportune azioni correttive

Come sinonimo si trova in letteratura anche il termine controllo direzionale; alcuni, però, lo riservano al controllo di gestione svolto a supporto delle decisioni del vertice aziendale.
 
Caratteri generali.
Introdotto in un primo tempo nelle imprese, il controllo di gestione si sta ora estendendo anche alle pubbliche amministrazioni, dove, secondo la filosofia del new public management, sta sostituendo i tradizionali controlli formali di legalità.
 
Scopo del controllo di gestione non è quello di sanzionare i comportamenti difformi dalle regole (come si potrebbe erroneamente intendere basandosi sull'accezione prevalente che il termine ‘controllo’ ha in italiano) quanto, piuttosto, quello di aiutare il personale ad indirizzare il proprio comportamento verso il conseguimento degli obiettivi aziendali (significato, questo, che trova riscontro in una delle accezioni del termine inglese ‘control’); proprio in quest'ottica il sistema di controllo di gestione dovrebbe essere interrelato con il sistema di valutazione del personale e, quindi, con il sistema incentivante.
 
Il sistema di controllo di gestione è strettamente connesso al sistema di pianificazione, tanto che di solito, sia in ambito teorico che nella pratica aziendale, si parla di ‘sistema di pianificazione e controllo’.
 
Dal punto di vista organizzativo, il sistema di controllo di gestione è normalmente progettato e gestito da un organo posto in staff al vertice aziendale (o al vertice di una divisione aziendale); la persona preposta a questo organo viene a volte qualificata controller, con un termine importato dalla pratica aziendale statunitense.
 
Fasi del processo.
Il processo di controllo di gestione si svolge secondo un ciclo periodico, normalmente annuale, articolato nelle seguenti fasi:
  1. controllo antecedente;
  2. controllo concomitante;
  3. controllo susseguente.
 
In questa descrizione, stringata ma ‘significativa’, ci sono tutti gli ingredienti per osservare il piano delle entità parassite:
  • pianificazione ed irraggiamento della ‘politica’ in chiave privata e pubblica
  • incoraggiamento massivo a perseguire gli obiettivi ‘aziendali’
  • esistenza di un organo di ‘vertice’ che gestisce ‘per conto terzi’
  • sfruttamento del tempo, certamente deviato.
Questa è ‘analogia frattale’. Ciò che vediamo e capiamo nel ‘piccolo’ lo possiamo applicare con certezza a ciò che non vediamo e non capiamo nel più ‘grande’. È questa la via 'fisica' della celebre verità espressa da Trismegisto. 

È una via perseguibile e certa perché corrisponde ad una legge Universale: così è.

Ora, abbiamo a che fare anche con notizie come queste; leggiamo:

La Cina ha nominato oggi un terzo vescovo senza l'approvazione papale. Lo ha detto il presidente onorario della Chiesa cinese, appoggiata dallo Stato, una decisione che probabilmente provocherà ulteriori tensioni tra il governo cinese e il Vaticano.
 
La Chiesa cattolica cinese ha nominato questa mattina Joseph Huang Bingzhang vescovo della città di Shantou, nella provincia meridionale del Guangdong, secondo quanto ha detto Liu Bainian, presidente onorario dell'Associazione Patriottica Cattolica Cinese, citando fonti a conoscenza della situazione.
 
Altre due fonti, rimaste anonime, hanno detto a Reuters che l'ordinazione di Huang è stata pubblica e vi hanno partecipato circa 1.000 persone. L'ordinazione di stamattina rappresenta l'ultimo episodio della querelle tra Pechino e il Vaticano sullo status della Chiesa cattolica cinese, che ha ignorato gli avvertimenti del Vaticano a non nominare vescovi senza l'autorizzazione papale.
Da Yahoo 
 
Cosa potrà mai significare in ambito frattale? Forse che qualcosa di ‘nuovo’ si muove nel Mondo 3d. O forse che l’elite cinese deve inasprire il livello di pressione interna sul popolo che ‘freme’ e, per fare questo necessità di una sempre e più ampia ‘libertà’ di movimento anche in ambito religioso. 

Forse memore del fatto che, in ambito economico, la Cina sia stata indotta ad indebitarsi e di fatto a mantenere in piedi il vascello in fiamme della realtà Usa. La Cina intende manifestarsi al Mondo come una nuova entità in grado di imporre il proprio modello e non più di subirlo passivamente. È un ritorno di fiamma semmai.

Certamente il miliardo e mezzo di popolazione ‘contenuta’, interessa moltissimo alle entità parassite, le quali potrebbero avere deciso di cambiare un po’ la composizione dello ‘staff’. Ricordiamo che queste entità ‘godono’ sempre, sia nei passaggi di cambiamento che in quelli di stasi, perché l’energia dispersa dall’umanità indotta a sopravvivere è sempre di ‘marca’ negativa.

Vivere nella positività della conoscenza e della consapevolezza fa la differenza. Perché? 

Perché non si teme più nulla, nemmeno di morire. Può un essere eterno avere timore di morire? Naa. Per questo motivo siamo stati indotti a crederci il fisico e a non ritenere di avere una Natura immortale. What else?

Questa è la vera positività.

Una leggerezza d’animo che fortifica e che non dipende dallo stato climatico di una giornata.

A buon intenditor…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 14 luglio 2011

Sfruttamento energetico e 'occhio che vede' da un'altra dimensione.




Le ‘vere’ informazioni circolano in rete, basta cercarle oppure basta intendere di cercarle ed esse ‘arriveranno’. Ieri c’è stata l’uscita mondiale dell’ultimo capitolo della saga di Harry Potter, nella cui trama si narra di un Mondo parallelo a quello 3d dei ‘babbani’ ossia il ‘nostro’. 

Ebbene, nel Mondo parallelo la Magia è di casa e pervade visibilmente tutto quanto. Perché nel Mondo 3d la Magia è stata ‘allontanata’? 

La Magia è nell’ordine delle ‘cose’ e pertanto non può venire meno, anche se è il nostro focus nel momento presente che la autorizza ad essere osservata. Un telecomando non applica forse i principi della Magia? Che differenza c’è tra la bacchetta magica del Mago e il telecomando? Solo ed esclusivamente la consapevolezza che l’uno esercita mentre l’altro ‘fa finta di non vedere’…

Siamo cosparsi della Magia, nel momento in cui la Magia è anche l’atto continuo del respirare.

Negli ultimi tre articoli, più o meno ‘pillola’, ho agganciato il filone devastato della nostra alimentazione e della nostra quotidiana fase di drogaggio sottile e fisico attraverso tutto ciò che l’Antisistema può scatenare fuori e dentro di noi; abbiamo potuto leggere nozioni relative all’imprudente utilizzo dello zucchero, in qualunque sua forma e sintesi non direttamente contenuta negli alimenti naturali, e un breve accenno alla ‘Cavaliere oscuro’ inerente l’utilizzo del fluoro nelle condutture idriche che veicolano l’acqua potabile direttamente ai nostri rubinetti. 

A questo link possiamo trovare un pregevole articolo relativo proprio a questa pratica off limits per il nostro modello corpo mente spirito.
 
Viviamo sotto un incantesimo che si propaga da millenni sull’intero Pianeta, come ad esempio quello descritto nel primo episodio delle 'Cronache di Narnia' e da un grande numero di altri film di ‘fantasia’. 

Il latte di mucca è un altro business pro incantesimo:

Il grande volume del nostro cervello ha bisogno degli acidi grassi essenziali. Per questo, un aspetto particolare del latte umano è il suo essere costituito da grassi essenziali, cosa che ci distingue dai mammiferi terrestri, persino dallo scimpanzè.
Sergio Maria Francardo - link 
  
Cosa sono gli acidi grassi essenziali? A questo link possiamo iniziare a leggere qualcosa di molto interessante; un qualcosa che esula dalla tipologia di chimica che ci raggiunge in ogni modo e che ci viene garantita dall’ambito sociale del controllo.

Abbiamo rinunciato alla parte più 'grande', ma meno evidente di noi, accettando un ‘contratto’ sociale in cui prestiamo il nostro tempo al fine unico di sopravvivere in luogo della necessità implicita dell’essere. Non ‘siamo’ ma ‘abbiamo necessità di essere’, per cui c’è sempre dentro di noi un acceso conflitto tra risorse attive e passive. 

Se apriamo il pannello delle ‘risorse del computer’, potremo vedere come il computer stesso è ‘ripartito’ in termini di funzionalità; potremo vedere che le singole risorse possono anche essere disattivate ed alcune di loro possono anche entrare in conflitto. Cosa significa?

Che, analogamente, alcune nostre ‘risorse’ interiori si sono come spente a causa di svariati fattori esterni ed interni che, a ruota, hanno veicolato il costrutto umano ad operare in qualità di automa di se stesso: questi ‘fattori’ sono dei derivati dell’ampio ventaglio Antisistemico, che ‘ci ha’. 

Antisistema è un nome generico per descrivere una regione energetica dell’Universo, che può essere plasmata ad hoc per fare esperienza di un certo tipo, come il programma ‘Struttura’ descritto da Morpheus a Neo in Matrix. In sé e per sé una simile regione energetica è ‘neutra’ come l’impasto base per fare la pizza, ma se ‘caricata’ di opportune intenzioni allora può dare luogo ad un intero Mondo da ‘abitare e vivere’. 

Chi carica queste ‘intenzioni’ nel modello strutturabile? Noi, i lapis magici della co creazione, attraverso l’imprinting superiore derivante da 'modelli di Vita' che ‘non hanno mai dimenticato’, perché non hanno partecipato attivamente alla ‘discesa’ dimensionale per fini evolutivi che le nostre Anime hanno volontariamente deciso di seguire, secondo il campo morfogenetico del Creatore

Queste energie non hanno partecipato attivamente alla discesa o ‘caduta’, per cui non hanno subito il 'ridimensionamento' opportuno che necessita l’entrata in un regime energetico più denso, come l'entrare in un collo di bottiglia o nella lampada magica del Genio.

L’evoluzione progettata dal Piano Divino, tuttavia, ricomprende anche queste entità, anzi prevede proprio che costoro prendano possesso della genie umana, venendo in tal modo alla luce, allo scoperto e si evidenzino in maniera lampante ed assoluta

Le entità parassite vengono descritte in ogni modo dall’industria cinematografica, ad esempio in 'Spiderman 3' c’è questa Natura aliena della materia oscura simbionte, che plasma la nuova tuta del simpatico supereroe. In ‘Lanterna Verde’, di prossima uscita, c’è una creatura terribile che si nutre della paura umana

Abbiamo visto ieri come sia stato possibile che, ad un certo punto, le ‘divinità, abbiano lasciato la tridimensionalità del Pianeta. Le divinità 3d sono/erano energie manifeste che in una prima fase della colonizzazione ebbero la necessità di manifestarsi: entità ‘ponte’ tra gli umani e l’energia più oscura che è sempre rimasta al di fuori della luce.

Perché hanno lasciato questa dimensione? Perché nel passato hanno trovato il modo di combattersi persino tra di loro, reclutando eserciti di umani divisi in fazioni. In questa maniera gli umani, generazione dopo generazione, trovarono la forza per affrontare mentalmente le presenze superiori esistenti in Terra.

L’abitudine nel vedere le divinità ha condotto l’umanità a superare la paura ancestrale di esse. 

Per cui gli 'Dei' decisero di lasciare questo piano dimensionale dando luogo all’esecuzione di un piano pressochè perfetto: quello di lasciarci finti padroni del Mondo a cui siamo tanto legati fisicamente.

La ‘mano’ si ritrasse lasciandoci ‘soli’ e senza cause apparenti relative alla nostra comparsa in questo Mondo. Dopo qualche generazione e dopo un preciso piano costituito da pazienza ed eliminazione degli individui più pericolosi, in termini di ‘memoria’, l’umanità eliminò da sé i ricordi di quello che era stato prima di un certo tempo. Lo smarrimento lo viviamo ancora oggi, chiendendoci sempre le stesse cose senza risposta evidente. 

Il motivo di tutto ciò è il nostro sfruttamento energetico basato sull’emanazione negativa emozionale: la famosa ‘pila’ mostrata sempre in Matrix ancora da Morpheus.

Nel film ‘Il rito’ ho annotato quanche importante citazione a tal riguardo:

La liberazione spirituale richiede mesi, anni a volte.
Quindi è ancora posseduta?
Sì. So che non riesci a credermi ma… Dimmi… il ladro che viene a rubare in casa tua accende la luce quando arriva? No, perchè preferisce che tu creda che lui non è lì. Il Diavolo preferisce che tu creda che lui non esiste.
Diventa complicato, se il non avere prove del Diavolo è la principale prova che il Diavolo c’è.
Sì…
 
Come spieghi la voce dentro di lei? Non era una voce umana, quella.
Devi stare attendo Michael.
Perché?
Scegliere di non credere nel Diavolo non ti proteggerà da lui.

Demonio… ingannatore… dimmi il tuo nome!
Non lo dirò mai…
Perché vivi in lei?
Perché la sua sofferenza è dolce!

In cosa ancora non credi?
In me! Non lo capisci?
E perché allora sei qui?

I ‘giardini’ umani, i campi 3d dell’energia coltivati ad ‘umani’, sono molto più reali di quello che si possa credere: la prova è questo Mondo ‘sfasato’ rispetto all’ideale medio che ognuno di noi vorrebbe esperenziare

Perché abbiamo esattamente l’opposto di quello che vogliamo? Per chi stiamo costruendo un Mondo simile?

Ecco cosa c’è di più evidente ma allo stesso tempo di più sfuggevole, che ci tormenta in profondità non appena abbiamo del tempo libero per riflettere: ecco da dove deriva quel senso di ‘smarrimento e di confusione ancestrale’ che sempre proviamo. Il richiamo dell’Anima è continuo come il respiro delle masse d’acqua sulla battigia, di giorno e di notte: sempre.

Parla ‘piano’ questa nostra Madre in attesa, ma non si stanca mai. Per sentirla occorre fare silenzio dentro di noi. Per questo il Mondo a cui partecipiamo è tanto rumoroso

Perdonate la velocità di scorrimento su argomenti tanto importanti. Non è superficialità ma forza che mi manca per approfondire meglio: interferenza a cui sono sottoposto anche io.

Ma ci tornerò sempre più spesso: è una promessa.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 13 luglio 2011

Drogati per Legge.



Negli ultimi due articoli ‘pillola’ mi sono intrattenuto sul concetto di alimentazione moderna ‘raffinata’ e completa non conoscenza del proprio sistema di corpi sottili costituenti una grande identità capace di trascendere le 3d. 

L’inconsapevole condotta di Vita del genere umano lo ha progressivamente condotto a ritenersi solo ed esclusivamente il corpo fisico, per cui, oggi, è davvero difficile riportare il focus su tutto quello che ci caratterizza nei piani non manifesti dell’energia. Tutto ciò corrisponde ad un piano lungamente perseguito da energie di controllo di Natura parassitaria; Natura che può estendersi tranquillamente a ricomprendere sia concetti legati ad Alieni che a Demoni che a Caste di uomini che si sono tramandati il ‘sapere’ parallelamente allo scorrere del tempo e della storia deviati. 

In realtà, secondo me, sulla Terra si è da sempre combattuta una guerra per il controllo della capacità umana di generare energia vitale e, dunque, per il controllo planetario. Pianeta che ha ricevuto le ‘grazie’ di molte razze e specie, le cui tracce esulano da ciò che possiamo trovare scritto nei libri.

Piuttosto troviamo qualche accenno di loro nel tramandarsi delle antiche tradizioni e riti inerenti a minoranze etniche sparse sul Pianeta ed in qualche ‘sacra scrittura’ più o meno conosciuta e più o meno ‘insabbiata’. Perché tutto questo mistero? 

Perché la ‘mano’ che ci ha guidati si è ritratta dallo scenario che ci ospita, come in una sorta di Grande Fratello planetario tridimensionale. Quale soluzione migliore al fine di controllare ed approfittare della grande creazione energetica che siamo capaci di ‘auto produrre’?

Lasciandoci ‘soli’ sul Pianeta, almeno nella parte densa dell’energia, siamo stati capaci di smemorizzare ogni nostro centro superiore di contatto con il Mondo scomparso del sottile

In questa pratica, l’alimentazione ha avuto davvero una grande importanza. È infatti attraverso la capacità di introdurre sostanze nel corpo fisico, come se fosse una 'caldaia' di un motore, che trasformiamo l’energia conservata nelle sostanze di cui ci nutriamo in energia di ‘movimento’. C’è qualche altro modo che conosciamo per alimentarci? Rimanendo nelle 3d, mi sembra proprio che non ne esista un altro. Per cui tutto ciò che ingurgitiamo, trasformandolo, ha importanza massima

Gli 'Dei' hanno lasciato le 3d per questo motivo. 

Dopo grandi guerre e devastazione planetaria, nelle ere dimenticate, i vincitori o i sopravvissuti, hanno deciso di lasciarci virtualmente soli sulla Terra. Ovviamente l’ispirazione ‘divina’ non sarebbe mai mancata nel veicolare ed indirizzare gli umani ‘preposti’ al ruolo di amministrazione, verso una ben precisa direzione evolutiva: quella più accomodante queste entità parassite…

Ho molta fantasia, vero?

Lo zucchero è una delle metodologie chimiche adattate per un simile scopo: è buono, perchè dovremmo rifiutarlo? Altro che problemi di linea e di grasso in eccesso; queste evidenze corrispondono solo ai danni collaterali del vero scopo dell’introduzione massiva di questa droga artificiale: mantenerci staccati dalla più grande rimanenza di noi stessi, ossia la struttura dei corpi sottili, Chakra, etc.

Tutto quello che possiamo leggere nelle 3d è relativo alle 3d e, in quanto tale, è sempre manchevole di almeno un ‘pezzo basilare’ del come sono andate le ‘cose’. È per forza così, in quanto gli umani sono ‘soli’ da troppo tempo per avere ancora la capacità di ‘ricordare’ chi essi fossero stati un tempo. Sotto incantesimo e di fatto sempre in uno stato di perenne drogaggio.

Rinunciare allo zucchero equivale staccarsi dalla droga.

Lo zucchero come dolcificante naturale è già contenuto negli alimenti, per cui non serve che se ne aggiunga ulteriormente. È un conservante? Per questo lo si mette, ad esempio, nei piselli, che sono già dolci di loro? No comment. Ogni ambito è buono per mantenerci in questo stato di catalessi continua

C’è sempre un valido motivo che emerge quando si decide di fare un po’ di luce, in questo caso l’Antisistema cavalca l’onda della produzione in massa di 'scatolame' per la grande distribuzione, per cui il problema della conservazione va affrontato; da ciò deriva l’uso dello zucchero come conservante
  
Ricordiamolo sempre: c’è sempre una valida ragione 3d per spiegare un certo impiego di un prodotto o di una tecnica, ma quello che non si sa è che la Natura compie lo stesso compito tramite ben altre modalità molto più ‘sostenibili’ e non invasive.

Chi ha la forza per sottrarsi al reame dello zucchero in un Mondo che è basato sull’utilizzo massivo di questo ‘pastrocchio’? 

Mc Donald’s ci ha costruito sopra una fortuna zuccherando a volontà tutti i propri prodotti. E Coca Cola? La lista è infinita

Leggiamo brevemente cosa significhi ‘ignorare’ il regime alimentare moderno:

I buruscio o bruscio o hunza  sono una popolazione che vive nelle valli pakistane settentrionali di Hunza, Nagar e Yasin. Ci sono anche oltre 300 buruscio a Srinagar, India…
 
I buruscio-hunza, secondo quanto viene riportato da Ralph Bircher, contavano circa 10.000 abitanti (almeno fino a qualche decennio fa), sparsi in circa 150 villaggi situati a un'altitudine che oscilla tra i 1660 e i 2450 m. sul livello del mare. La conformazione del territorio rendeva questo popolo abbastanza isolato dai popoli circostanti, a causa delle vie di comunicazione impraticabili e pericolose se non addirittura assenti

Gli hunza abitano molto al di sopra della valle omonima, sui loro terrazzi (mesas) spesso fortemente soscesi e impervi, non esenti dal rischio di frane, con strapiombi di 600-900 metri. Dal territorio degli hunza è possibile osservare i vicini nagir separati da un profondo grande canyon che rende ancor più difficile le vie di comunicazione. 
 
Fino a pochi decenni or sono gli hunza erano governati da un mir (corrispondente al nostro re); il loro capoluogo era Balbit conosciuta anche come Karimabad. Lo stato principesco di Hunza venne abolito il 25 settembre del 1974.
 
Gli hunzakut e la regione di Hunza ha uno dei più alti tassi di alfabetizzazione in confronto agli altri distretti similari pakistani ed è una delle maggiori attrazioni turistiche del Pakistan; molti pakistani e turisti stranieri viaggiano per la regione per godere dei paesaggi pittoreschi e delle sue sbalorditive montagne. Il distretto possiede molte attrattive moderne ed è abbastanza progredito rispetto allo standard asiatico. La leggenda locale ci racconta che questi hunza potrebbero essere stati associati con il regno scomparso di Shangri-La.
 
La longevità degli hunza.
 
La popolazione degli hunza viene talvolta notamente menzionata per la sua aspettativa di vita eccezionalmente lungaRalph Bircher uno dei maggiori studiosi di questo popolo di circa 10.000 individui, riporta alcune caratteristiche sbalorditive, quasi leggendarie, nel suo libro Gli hunza, un popolo che ignorava la malattia, ovvero:
 
- sono quasi esclusivamente vegani (la carne era consumata poche volte l'anno e i prodotti di origine animale piuttosto raramente);
- la dieta si basava su un apporto calorico inferiore alle 2000 kcal, nonostante i lavori piuttosto pesanti che svolgevano;
- praticavano un duro semi-digiuno stagionale a causa dell'assottigliamento delle scorte dei viveri in attesa del nuovo raccolto;
- gli indumenti che indossavano erano poco adatti, secondo i parametri comuni, a sostenere i rigori invernali;
- l'età media riguardo alle aspettativa di vita era calcolata a circa 120 anni;
- l'efficienza fisica e la smagliante salute permaneva fino a tarda età;
- non si conoscevano malattie (prima dell'arrivo massiccio dei prodotti della civiltà consumistica).
 
La longevità e la salute perfetta degli hunza hanno fatto avanzare diverse ipotesi a questo riguardo. Le più attendibili riguardano...
 
- la dieta naturale e vegetariana e il semi-digiuno obbligato stagionale;
- l'altitudine e l'ambiente incontaminato in cui vivono.
 
Altri ipotizzano addirittura che l'elisir della loro lunga vita fosse il torrente a cui attingevano l'acqua con particolari virtù salutari (virtù dovute, probabilmente alla completa mancanza di fluoro). I vari studiosi di 'questo popolo greco dell'Himalaya' che si sono succeduti hanno riscontrato che la loro longevità e salute si siano andate degradando con il passare del tempo

Già nel 1979 lo stesso Ralph Bircher riporta la notizia a lui pervenuta tramite conoscenze che il paese aveva ormai perduto la sovranità e la sua influenza; al posto del re (mir) c'era adesso la polizia pakistana; inoltre i prodotti, se non altro alimentari, della civiltà consumistica sembra avessero ormai invaso tutti i villaggi hunza.
 
L'indagine di McCarrison.
 
Durante il periodo fra le due guerre mondiali, il medico scozzese McCarrison operante nel circondario di Gilgit, a Nord del Cachemire, rimase colpito dalla conformazione fisica e dalla incredibile capacità lavorativa degli hunza, e per quanto riguarda la sua ricerca sulle malattie trovava questo popolo insignificante dato che non aveva nulla da curare se non qualche trauma o frattura

Infine abbandonò le sue ricerche riguardanti il campo delle malattie per dedicarsi ad esaminare accuratamente questa ottima condizione salutare degli hunza, da lui reputato il popolo più sano della terra. A parte gli accessi di febbre brevi e violenti e qualche infiammazione agli occhi causata dal fumo del riscaldamento nelle chiuse abitazioni durante il periodo invernale, non v'erano malattie particolari né quelle dovute all'invecchiamento (nessuna diminuzione della capacità uditiva e visiva, né indebolimento degli organi; i denti rimanevano perfetti ed efficienti fino a tarda età). 

McCarrison esaminando diversi i fattori essenziali quali le condizioni climatiche, la razza, l'alimentazione, ecc. arrivò alla conclusione che il regime alimentare fosse la chiave per capire l'enigma dell'incredibile salute e longevità degli hunza rispetto anche ai popoli confinanti che vivevano più o meno nelle stesse condizioni ambientali contraendo varie malattie, come tubercolosi, malaria, e tante altre più o meno gravi.

McCarrison in definitiva viene ad elencare queste condizioni alimentari:
 
- autosufficienza alimentare
- assenza di prodotti industriali e commerciali a livello mondiale (zucchero, conserve, cibi raffinati, ecc.)
- cibi prevalentemente crudi. L'alimentazione base degli hunza è costituita dai prodotti freschi coltivati in loco quali: cereali, frutta, e in misura inferiore legumi (fatti germinare, in certi periodi dell'anno, insieme ai cereali e mangiati così crudi) e latte. La carne e il vino venivano raramente consumati...
 
Nonostante la carestia gli hunza rimanevano un popolo legato e solidale, allegro, ospitale e generoso, esente da avarizia ed egoismo, dignitoso, nonostante gli stenti, tanto che Lorimer riporta nel suo diario di bordo casi incredibilmente eclatanti e commoventi di ordinaria abnegazione, aggiungendo inoltre che 'la fame non ha nessuna influenza sull'umore di questa gente, non arriva a piegare il loro temperamento'. 

Questa economia di sussistenza negli ultimi decenni si è aperta al mercato globale con afflusso di prodotti alimentari esterni più sofisticati che di certo hanno mutato in qualche grado la fisionomia, la cultura, gli usi e costumi degli hunza.
 
Dieta hunza.
 
La dieta degli hunza di qualche decennio fa (riportata da diversi studiosi specialmente da McCarrison e Wrench) era costituita in gran parte da alimenti di origine vegetale prodotti in loco: orzo, miglio, grano saraceno, grano (e quindi l'utilizzo della farina integrale e di una specie di pane azzimo), mais (raro), in misura inferiore legumi (fagioli, piselli, lenticchie, fave, ceci), frutta (more, mele, uva, ciliege, prugne, pesche, giuggiole, melagrane, meloni, pere, mandorle, noci) e specialmente albicocche fatte essiccare (delle albicocche si utilizzavano anche i noccioli da cui si ricavava anche un tipo d'olio), patate, verdure varie, carote, zucche, cavoli, cetrioli, melanzane, pomodori, erbe selvatiche ed aromatiche. Il vino veniva consumato in rare occasioni, perlopiù coincidenti con particolari eventi. Per quanto riguarda i prodotti di origine animale abbiamo il latte (specialmente di vacca), formaggio fresco (brus) e da conservare (rahkpin), ricotta (quark), il burro o maltache (alimento preziosissimo); la carne, in genere ricavata dal bestiame minuto (pecora, capra, gallina), era utilizzata raramente. L'unico prodotto importato e usato con parsimonia era il salgemma proveniente dalle zone vallive vicine.
 
Lingua.
 
La lingua hunza attualmente resta ancora senza possibilità di poter essere collegata ad altre lingue limitrofe e non, esistenti o estinte. Secondo Lorimer questa lingua si è evoluta separatamente da almeno 5000 anni a questa parte e comunque lo stesso linguista ammette di non essere riuscito nemmeno a completare un sufficiente vocabolario nei suoi 15 mesi di permanenza, aggiungendo inoltre che avrebbe avuto bisogno di almeno altri dieci anni per poterlo fare.
 
Religione.
 
Appartenenti formalmente alla setta dei mussulmani ismaeliti ovvero aderenti alla dottrina di Ismaele o Maulaï, gli hunza, come osservava Lorimer, sono molto diversi dagli stessi popoli limitrofi, non avendo nessuna pratica che si manifesti esteriormente, né rituali, né preghiere, né templi, oggetti di venerazione o pellegrinaggi, né tantomento si può trovare qualche parvenza di mullah o gerarchia religiosa

La religione e la preghiera vengono vissute intimamente. 

Lo stesso Lorimer racconta che soltanto dopo tre mesi scoprì per puro caso che un certo contadino, per nulla distinguibile dagli altri, era in realtà un khalifa (prete laico). Non vi è, almeno apparentemente, traccia di superstizione, né di credenze riguardanti il malocchio, la magia, come avviene invece per i popoli vicini, dai quali si distinguono ancor più per il fatto che le donne non portano il velo ed hanno parità di diritti.
 
Usi e costumi, arte e letteratura.
 
Gli hunza sono soliti festeggiare i grandi eventi nel giorno del solstizio d'inverno con danze e musica eseguita dai béricho, musicisti di origine indiana. L'arte come la letteratura è pressoché assente. Come ogni civiltà contadina ci sono diverse festività e riti propiziatori legati alla semina e al raccolto come quella che si celebra il 6 febbraio per la semina dell'orzo. Non manca il carnevale che si celebra all'inizio di febbraio. Gli hunza sono inoltre delle appassionati e abili giocatori di polo.
Da Wikipedia 
 
Siamo anche quello che mangiamo

Di loro non conosciamo ‘nulla’, e cerchiamo di interpretare la loro cultura tramite lo specchio della nostra, per cui la spiritualità viene meno e non ne troviamo nemmeno in loro in quanto riflesso della nostra aridità esteriore.

Il fluoro presente nell’acqua di casa non dovrebbe preservarci anche dalla formazione della carie? Non mi sembra proprio osservando lo stato di degrado dentale di questa società dei consumi.

Allora, non è più assimilabile questa invisibile presenza ad un’altra droga autorizzata a raggiungere potenzialmente ognuno di noi?

Aimè, ci siamo dentro con mani e piedi…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 12 luglio 2011

Si vive una volta sola? Allora tutto è lecito.



Scrivevo ieri in merito al fatto che non abbiamo consapevolezza del ‘come siamo fatti’, per cui se qualcuno ci ammonisce sull’uso dello zucchero, ad esempio, dentro di noi s’elabora un impulso di giudizio rarefatto, ossia ‘fine a se stesso’. 

Cosa voglio dire… che se ignoriamo la nostra 'costituzione', solo perché non è direttamente palpabile così come lo è il corpo fisico, allora accetteremo solo quei ‘consigli’ che ci mettono in guardia sulle problematiche del corpo fisico, non accettando minimamente che esistano altri tipi di corpi, ‘sottili’, e by passando completamente tutto quello che ne consegue in termini di ‘riflesso’ sul corpo fisico

A quel punto, lo ‘sventurato’ di turno che ammonisca dall’utilizzo dello zucchero lavorato artificialmente, verrà preso sempre ed esclusivamente in maniera superficiale, e per giunta solo quando saremo più ricettivi e cioè in caso di problemi reali fisici.

La modalità di giudizio imperante, persino il buonsenso, afferma che ‘un po’ di zucchero non ha mai ucciso nessuno’ e ‘che è la giusta misura che fa la differenza’. 

Certo, come no!  Questo è il genere di filosofia spicciola che imperversa ai giorni nostri: una banale scusante per continuare a vivere di routine impaludante.

Si mette in relazione l’effetto che lo zucchero introduce nel solo corpo fisico con la relativa dipendenza e azione canonica in termini di calorie, di grasso, etc. Ma quello che succede nei corpi sottili chi lo prende in considerazione?  

Come? I corpi sottili non esistono? Ok, continuate a drogarvi allora.

La malattia deriva a cascata dal sottile al denso. Le sue cause sono 'sottili'. Ma non è nemmeno un problema di cosidetta malattia quello che voglio evidenziare; è molto di più. È come un parlare tra immemori, che vedono se stessi solo attraverso lo schermo dei sensi, come ritenersi solo la parte affiorante dell’iceberg

I corpi sottili stanno nel ‘mezzo’ e senza la loro comprensione risultiamo come ‘staccati’ da noi stessi e dal senso dell’umana avventura. Ecco il perché delle canoniche domande senza risposta: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, etc.

Il vuoto che si è creato in noi è un vuoto di conoscenza e consapevolezza.

Lo zucchero imbratta i nostri centri di comunicazione superiori. Il problema della ‘linea’ fisica è un frattale di quello maggiore relativo alla ‘linea’ sottile, ossia alla trasmissione/comunicazione con le nostre parti più sfuggevoli all’operato sensoriale

Non è, dunque, un problema relativo all’ingrassare, azione che il più delle volte si ‘supera’ affermando che ‘si vive una sola volta’, ma un qualcosa che sfugge perché la pratica Antisistemica ci ha indotti ad identificarci con il fisico

La cosa curiosa è che, pur credendoci il corpo fisico, non riusciamo ugualmente a volerci bene, evitando il più possibile l’utilizzo di diavolerie artificiali depotenziate di apporto di energia vitale. 

Cosa ci manca? Giusto il ‘senso della misura’…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 11 luglio 2011

Senza sbarre...



Ci sono ‘cose’ che sono state talmente nascoste, o talmente messe alla luce del Sole, che non riusciamo nemmeno ad immaginare, proprio come nel discorso del replicante Roy Batty in Blade Runner… 'Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…'.

Se non prendiamo nemmeno in considerazione che siamo molto più ‘complessi’ di come ci descrive la scienza medica allopatica, se non riconosciamo che esiste una serie di ‘altri corpi’ che vivono e manifestano effetti sul corpo fisico, come potremo comprendere ‘ciò che ci fa bene e ciò che ci fa male?’.

Non intendo riferirmi alla componente animica, in questo caso, ma ad una struttura 'sottile' ben definita e descritta in una gran varietà d’opere, che sottintende alla nostra esperienza di Vita nei piani densi dell’energia

Dire che lo zucchero fa male è non denunciare niente se la sua azione la si riferisce alla sola componente fisica in ottica di peso superfluo, grasso, etc. Il vero 'nesso' dello zuchero (sia raffinato bianco che di canna che artificiale) è che contribuisce a chiudere la comunicazione con il nostro sistema endocrino ghiandolare, il quale costituisce uno dei portali di interconnessione con le nostre componenti insabbiate dal ‘vivere nelle 3d senza consapevolezza e senza memoria’. 

Ora, come è possibile affermare una simile verità, dialogando con una maggioranza di persone che ‘non credono’ di essere fatte in un determinato modo? 

La grande strategia parassitaria è stata di depotenziarci con pazienza, in maniera tale da auto limitarci in maniera solo apparentemente personale, ma in realtà ben raggirati attraverso un’opera di invasione e conquista dell’inconscio.

A che serve una cella con le sbarre? A rendere evidente la condizione di schiavitù. Senza sbarre la schiavitù risulta trasparente, pressochè ‘normale’ e confondibile con la libertà, di cui la democrazia è solo una pallida versione palliativa.

Le galere con le sbarre hanno fatto il loro tempo. Oggi, l’opinione pubblica chiede un’altra versione dello stesso leitmotiv. 


* La bella immagine di testa è tratta dall'album di Rino Palma in Flickr, che ringrazio di cuore.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 8 luglio 2011

Il 'Topolino' venduto.



Comprando occasionalmente il Topolino di questa settimana, il numero 2902, in seconda di copertina ho potuto 'rabbrividire' nel leggere una pubblicità veicolata con tutta la forza del settimanale, rivolto per antonomasia al pubblico più giovane. Eccola:

gli Ham Cotto Raspini sono tutti senza glutine e sono prodotti nel pieno rispetto dei principi previsti da The Walt Disney Company per la corretta alimentazione dei bambini

Ero rimasto al fatto che la ‘Compagnia Disney’ s’occupasse del Mondo dei Fumetti e non dell’alimentazione del proprio pubblico di giovani talenti.

Chi rappresenta la The Walt Disney Company?

Certamente i propri interessi, solo mascherati da questo ‘buonismo’ strisciante e perpetuante le politiche dell’Antisistema. Il motto inerente la società pubblicizzata nella fattispecie è: benvenuti in famiglia.

Certo; ma di quale famiglia stiamo parlando? Molto probabilmente il benvenuto è rivolto a coloro che entrano a far parte della propria clientela: la grande famiglia dei consumatori – il gregge che necessita di un ‘buon Pastore’ per essere amministrato.

Sulle confezioni degli Ham Cotti c’è l’amichevole figura del Topo più famoso al Mondo: Topolino. Cosa vogliamo di più? Del resto, in un modello sociale in cui occorre rivolgersi al Gabibbo per avere una minima speranza di far sentire la propria voce, Topolino può, allo stesso modo, prestarsi per 'garantire' che ciò che si sta per mangiare corrisponde ad un corretto mix d’energia salubre. Che altro?

La pubblicità non guarda in faccia a niente e a nessuno, tantomeno alla tutela dell’equilibrio energetico dei bimbi. Laddove non esista traccia di spiritualità e di consapevolezza sottile, come è possibile ritenere un dato alimento o ‘un modo di fare’, in linea con la nostra viva e vera presenza nonché senso di appartenenza ad una qualcosa di talmente vasto da ritenerlo non-esistente?

Quella pubblicità è un modello di business e uno degli svariati modi per introdurre in noi le ‘interferenze’ che contribuiscono, sempre maggiormente, allo stacco dalla nostra componente animica… televisione compresa. Umanità dove sei? Nel senso: dov’è la componente umana in una pubblicità come questa? Nella quale non si tiene minimamente in considerazione che quello che si mangia è un essere vivente.

Un piatto sfizioso, equilibrato e ricco di gusto, ideale per ogni occasione di consumo familiare

Del resto in un Mondo in cui, se si domanda ‘In quali alimenti si trovano i cereali?’, il 79% risponde ‘nei prodotti che lo dichiarano in etichetta’, cosa vogliamo pretendere?

Abbiamo quello che meritiamo.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

giovedì 7 luglio 2011

Creati per essere uccisi?

  

La clonazione animale consiste nel creare una copia di un animale sostituendo il materiale genetico di una cellula uovo non fecondata con il materiale di una cellula del corpo prelevata dall’animale che si vuole clonare.

Cosa ricorda questo modo di procreare? Un po’ quel copia e incolla che in ambito informatico è tanto facile da realizzare. Gli esseri viventi si moltiplicano nelle maniere più disparate e la creazione è ‘il modo’ per procedere seguendo la traccia sottilmente evidenziata dai campi morfogenetici, che alimentano d’ispirazione il Mondo tridimensionale intero.

Si esprimono dubbi sul fatto che la clonazione animale per scopi alimentari sia eticamente giustificata.

Siamo alle prese perlomeno con i ‘dubbi’, ossia ‘freni naturali’ che permettono la riflessione sul ‘cosa stiamo facendo?’. Creare un essere vivente per essere mangiato è quello che fa normalmente la Natura?

Coloro che lo pensano dovrebbero pensare ad una entità in grado di mangiare loro stessi, perché ne siano certi, quella creatura esiste davvero e ciò che stiamo facendo riflette proprio ‘coloro che ci sfruttano energeticamente’.

Allo stesso modo ciò che esiste in Natura riflette anche l’operato dell’umanità… zecche, pulci, scarafaggi, pipistrelli e parassiti in generale compresi.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

mercoledì 6 luglio 2011

Segnati alla 'Fonte'.

Ciò che giunge ‘di noi’ per tramite degli altri, ossia attraverso il loro riflesso, ha diversi livelli di profondità e ‘ci riguarda sempre’. Allo stesso tempo, ognuno degli ‘altri’ ha solo da trarre preziosa informazione sia dal loro comportamento che dal nostro; ulteriore ed immancabile, riflesso. E via così, dando luogo ad una catena quantica ed intelligente di ‘scolastica umanità’.

Del domani non c’è certezza’… ok, ma è davvero tutto qua? Naa. Ognuno di noi si ‘fermi’ dove meglio crede: siamo liberi in questo? Se avessimo tutto il nostro tempo davvero a disposizione, potremmo forse dire di sì, ma dal momento in cui non è così… allora non siamo liberi di poter decidere nella nostra massima libertà.

Il libero arbitrio viene meno proprio all’origine, quando accettiamo di seguire l’evoluzione del Creatore, a sua immagine e somiglianza…

Questo ‘cerchio massimo’ descrive la massima espansione del raggio in cui ci possiamo muovere, che corrisponde al ‘diametro evolvente’ del ciclo creativo. Lì ‘dentro’ siamo liberi di ‘fare ed essere’, ma allo stesso tempo non possiamo esimerci, nel tempo, di evolvere secondo ‘programmazione’.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 5 luglio 2011

Guidare o essere guidati.




Certo è che si sta alimentando una immagine vampiresca, oscura e tenebrosa; questo atteggiamento è pericoloso perché nutre un fenomeno di massa che può portare a forme di fideismo fanatico, ma anche a qualcosa di peggio: non dimentichiamoci che questo fenomeno interagisce con la psiche collettiva e se la psiche collettiva prende certe forme, il fenomeno potrebbe prendere proprio quelle forme.

Da ‘Nient’altro che se stessi’ di Carlo Dorofatti

A prescindere da quale sia l’argomento da cui è stata estratta questa citazione, la stessa vale a pieno per ogni e qualsiasi altro ‘scenario’. Che cosa significa?

La forma tipica del loop, del cerchio, del ‘è nato prima l’uovo o la gallina?’.

Non abbiamo ancora compreso il ‘giro del fumo’ che veicola il sottile al manifesto e viceversa. Il nostro ruolo dovrebbe essere ‘centrale’, nel senso dell’occhio del ciclone, del movimento senza movimento, della forma giroscopica, dell’occhio che tutto vede, invece il nostro ruolo, pur rimanendo sempre centrale, risulta molto simile al rotolare giù per la montagna o nel torrente tumultoso, rimanendo travolti dal senso di quello che accade.

La forma da ‘riempire’ necessita di una guida, non di un 'assistente alla guida'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 4 luglio 2011

Sotto allo stesso cielo.

  

Per la prima volta in Vita mia, sono riuscito a vedere la ‘pioggia energetica che cade dal cielo’.

C’è molto verde davanti a me: una intera collina coperta di boschi rigogliosi. Una piccola valle con un modesto torrente. Un alternarsi di piani differenziati dalla distanza percepita. Una serie di coagulazioni d’ombra e di luce verso l’ora del tramonto d’una giornata pressochè serena. Osservando le parti d’insieme in ombra, è apparsa una fitta pioggia di luce, proprio come se piovesse sottilmente, in maniera ‘convinta’ e continua.Se i raggi del Sole riescono a raggiungere la superficie con maggiore intensità, questa pioggia s’infittisce ancora di più, aumentando d’intensità nella sua parte maggiormente percepibile nelle zone d’ombra.

L’ombra è come fatta anche di una nebbiolina sottile e, mi accorgo solo adesso, ci sono anche tralicci della corrente che passano lungo il tracciato del piano della valle, lungo il senso di scorrimento del torrente, che fa compagnia attraverso il rumore di una piccola cascatella formatasi naturalmente tra i massi rocciosi in gran parte di colore bianco.

Quando la copertura nuvolosa aumenta, i raggi solari scemano d’intensità e la pioggia d’energia risulta a me meno visibile.

Il ricordo va a Zamperini, il quale descrive nel suo Blog un irraggiamento solare frammisto ad un qualcosa d’altro: probabilmente radioattività proveniente dal Giappone, che in qualche maniera si propaga dunque a livello globale attraverso qualche ‘canale’ naturale planetario, secondo un effetto molto più marcato quando il cielo è sereno. L’effetto è quasi immediato su alcuni Chakra e, se sufficientemente sensibili, è possibile anche misurarlo.

Ciò si propaga sullo stato di salute personale.
Come è possibile che la radioattività si propaghi globalmente, a prescindere dalle correnti atmosferiche e dalle condizioni climatiche? Il pensiero va a due illustri personaggi che hanno già ‘abbandonato’ questo piano dimensionale: Tesla e Arguelles.

Tesla narrava della possibilità di utilizzare uno strato dell’atmosfera per irraggiare corrente elettrica in tutto il globo in maniera wireless, sfruttando le componenti naturali legate all’effetto condensatore della Terra. Arguelles ha sviluppato il concetto di Noosfera, secondo il quale questa nuova fascia che circonda il Globo è da mettersi in relazione all’evoluzione della mente collettiva umana.
I due ‘fenomeni’ messi insieme e letti all’unisono ci fanno frattalmente capire che la distanza è facilmente ‘aggirabile’ e che gli effetti d’irraggiamento naturali possono unire l’intero Mondo in termini di ‘conseguenze realizzabili’.

Il cielo è un grande veicolo globale d’informazione unitaria.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011