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venerdì 16 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (3).



"Sono contro il multiculturalismo, in un Paese ci deve essere una sola cultura e deve essere quella dominante...".
Marine Le Pen 
E... così... già "è" in tutto il mondo, poiché... "qua, così".
Nel cruento finale di Westworld, degna “conclusione” di una serie già di per sé… cruenta, hai potuto ammirare (con quali emozioni?) quale sia la “soluzione” congetturata dalla mente del fondatore, superstite, del “Parco”:
un finale alla “Nerone”, con la piccola differenza che “a bruciare” non è la logistica, bensì, le anime del “Consiglio”.
Quindi, la prima serie termina con l’eliminazione fisica di tutto il Consiglio e del deus ex machina
Questo perché, al di là del livello di conoscenza tecnologica e della “filosofia” – alla base delle “creazioni” – l’unico autentico “rimedio (ad una vita infernale, riservata ai “residenti”, che a tutti gli effetti sono ‘esseri viventi in evoluzione’)” è quello “alla vecchia e classica maniera”… di un colpo di arma da fuoco nella testa.
Questo ti hanno raccontato e, se vuoi “vedere”, anche… proposto.
È una logica che consegue saldamente al senso unico… di un “interesse industriale”, capace di passare tutto al tritacarne, piuttosto che ritornare sui propri passi.
Ergo?
Quale soluzione “lato residenti/centrale”?
Quella radicale, alla “radice” del Consiglio…
Ovvio… ciò che ti hanno proposto è, e rimane, all’interno di una “semplice” trama da film, di un romanzo molto sofisticato ma pur sempre “una storia inventata di sana pianta”. No

giovedì 15 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (2).



Se l'assegno più alto è un aiuto per una vita più lunga, tagliare l'assegno significherebbe contribuire a diminuire anche la permanenza in vita di chi lo percepisce
Link 
Ci sono, in pratica, infiniti modi per controllare qualsiasi “fenomeno”
Sia, esso, un oggetto, una situazione, un contesto, etc.
Sia, esso, la vita e la durata della vita di una persona e/o di un gruppo, se non – addirittura – della Massa (umanità in toto) stessa.
È una logica molto semplice (al di là della complessità realizzativa, procedendo dettaglio per dettaglio). Quale?
Quella di fare decadere nella “dipendenza da…” l’oggetto (target) del desiderio:
in questo “caso”
l’umanità intera
nel “qua, così”.
Questa logica è, di più:
una chiara intenzione
e, dunque
una strategia ben definita (e… nota bene… quindi, ben definibile).
Andando oltre:
la strategia, in questione, richiede (al fine di una assoluta “precisione ed attendibilità auto realizzativa”) che la “sorgente” sia molto ben “camuffata”.
Alias:
assolutamente impossibile, inimmaginabile
e, “qua, così”, di conseguenza
compresente
immanifesta
dominante (come la simbologia derivante dall'immagine globale di Dio, spogliata da ogni “località deviante”, dimostra eccezionalmente a livello simbolico frattale espanso).
Allora, tutto ciò che puoi “dimostrare” usando “con granum salis (consapevolmente)” la decodifica simbolica frattale espansa (che permette di realizzare a pieno, proprio quello che succede, continua a succedere e, dunque, succedere sempre “qua, così”) è già previsto, dalla dominante stessa, che ha già provveduto ad auto disinnescare tutto, “in previsione di ciò…”. 
Questo significa che, ogni volta che l’umanità ha trovato il modo per risvegliarsi (poiché sempre potenziale)”, è sempre stata anticipata in sede dominante.
In che modo?
In ogni modo, utilizzando in toto l’ambiente stesso e le “sue” regole “naturali” di fondo.

mercoledì 14 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (1).



I Vostri Onori dovrebbero sapere per esperienza che il commercio in Asia deve essere mantenuto e accresciuto sotto la protezione delle armi, e che le armi devono essere pagate con i profitti del commercio, così che non possiamo continuare a commerciare senza guerra, né continuare la guerra senza commerciare”.
Un proconsole olandese delle Indie Orientali ai suoi superiori, fine del XVI secolo.
I nuovi imperi. La mappa geopolitica del XXI secolo - Carmine Gianluca Ansalone
Tutto questo "commerciare" a cosa ti ha portato?
Hai almeno due “vie” da percorrere “qua, così”; 1) quella dove cerchi di capire (partendo, ogni volta, da quello che si/ti dicono le parti, perennemente in conflitto apparente… da ciò che desumi sentendo i Tg, leggendo i giornali, ascoltando/vedendo i programmi radio, televisivi e internet, nei quali i personaggi sfilano esprimendo concetti che, d’assieme, ti confondono costantemente e coerentemente – “lato tuo/umanità, dominato”) e 2) quella dove trovi il modo di comprendere (e ricordare) il “giro del fumo”, partendo da tutto quello che si auto manifesta dal punto 1).
Queste due “vie” sono una, dentro all'altra (raccordate dalla tua consapevolezza). Non te ne accorgi ma il “groviglio” esiste
Ed esiste, in quanto ché… esiste (è compresente) la dominante. Questo intreccio è la “prova” simbolica frattale espansa, di una intenzione, di una strategia, di un progetto “altro”, che esula dal destino umano, dato che lo “fabbrica e lo marchia” di conseguenza.
Comprendere quello che continua a succedere è, alfine, ricordare quello che “è già successo”; non è il “farti una idea”, ma… il “sapere, già, che è così”.

martedì 13 dicembre 2016

Bollettino di raccordo.



Il presente Bollettino (e, almeno, il prossimo)… saranno considerati “di raccordo”, tra i precedenti e i futuri. 
Sì, perché è d’uopo inserire tutti quei riferimenti nozionali, ma altamente simbolici a livello frattale espanso, che saranno molto utili a “col3i, coloro (chi/cosa)” verrà, in seguito, ad analizzarli profondamente, al fine di auto generare la grande concentrazione di massa (qualcosa che è un insieme tra personalità, carattere, atteggiamento, centralità auto sostenibile, indipendenza non sequenziale, terzo stato “lato proprio/umanità, centrale” in giustizia ad angolo giro e In Comunione).
Insomma: come un Sole.


C’è, infatti, molta “informazione” sensibile e significativa, da non tralasciare
Segni del tempo, ma non solo.
Agganci e riferimenti incrociati a ciò che continua a succedere “qua, così”, sulla spinta di ciò che “è già successo (momento, punto, attimo… Big Bang, etc.).
Quindi, in questo Bollettino e, almeno, in un altro… a seguire, potrai incontrare “informazioni” collegabili sempre a livello di centralità frattale espansa, ma… che non sempre, probabilmente, riuscirai a sostenere a livello di “logica sequenziale”.
Non importa.
Perché ogni Bollettino non è un’opera d’arte, che necessita del preciso ed elegante lavoro di rifinitura.
Dato che SPS (Io) non scrivo per partecipare ad un concorso in stile letterario.
Bensì, alimento quella “fiamma” che continua ad alimentare Me. Qualcosa che non è nulla che puoi comprendere “qua, così” ma, al limite, qualcosa che puoi “solamente” trovare il modo di ricordare (dal momento in cui, tutto questo non è una proprietà privata o una facoltà del tutto singolare, unica ed irripetibile. Ma è, di più, “la via, direzione, tendenza” che spinge verso una risoluzione temporale, che è al di fuori del tempo stesso, pur standoci dentro. Perlomeno, di questo ramo ultra secolare “qua, così”, permesso e controllato wireless... dalla compresenza immanifesta dominante: dalla ragione fondamentale “a monte” di tutto).
Ci sono, circa, duemila Bollettini, accumulati in SPS (Me).
C’è un percorso, già percorso.
La registrazione molto chiara di quello che è già successo dal settembre 2009, in poi. Ci sono aspetti che sono comparsi e poi scomparsi, lasciando il posto ad altri aspetti sempre più “centrali”
C’è una prospettiva che “non c’era inizialmente” ed ora, all’opposto, si è manifestata.
C’è molto da “vederci” dentro.
È un cammino che, grazie anche a tutto quello che ora risulta come “superat3 (format3)”, ha una sua particolare “forma”, significato, sostanza e simbologia sostanziale frattale espansa:
il ritorno a ricordare
dalla propria memoria, esperienza
già format3.

lunedì 12 dicembre 2016

Simbolismo frattale espanso.



In SPS (Me) sono emerse molte “spigolature” fondamentali, nella prospettiva (quinta dimensione ottica) frattale espansa (lente) “lato mio/tuo/umanità, centrale”… riassumendo tutto (tutto) alla luce della giustizia ad angolo giro, tendente (obiettivo) alla auto configurazione In Comunione, ed “osservando coerentemente” la compresenza immanifesta dominante “qua, così (AntiSistema)”.
Come una cartina tornasole (o la più classica “prova del nove”), la realtà manifesta si è “aperta, come un libro”, ad una simile “modalità sensibile decodificante” la memoria frattale espansa e la relativa/assoluta evocazione dell’informazione originale, pre momento di “è già successo”.
Come il… ricordare qualcosa di assolutamente portante, centrale e – improvvisamente – causalmente dimenticato.
Qualcosa che è normale solo se, appunto, non ricordi… data la natura artificiale, invasiva, possessiva, etc. di un simile “punto di passato, sempre compresente … ‘futuribile’”.

lunedì 5 dicembre 2016

Il “pallino” e Mister No.



E, alla “fine”, ha vinto il “No”. Così, com'era prevedibile.
Gli italiani hanno detto, quindi, “No”. A chi/che cosa?
Ognuno potrà rispondere da sé, credendo in/a quello che "vuole".
In questa “sede” (in SPS) non si fa politica, dato che la politica è solo un riflesso frattale espanso del/nel “qua, così”, con la dominante vantaggiosamente “lato tuo/umanità, dominato” sullo sfondo.
Come il fantasma nella macchina, questa compresenza immanifesta tesse la propria trama, con dentro anche te.
È ciò che “pesca nel laghetto di casa”…
"Il pallino è un concetto molto interessante, tratto dal biliardo.
Abbiamo una maggioranza parlamentare e non è imperniata sui Cinque Stelle. Il Pd deve cambiare strada, ma la maggioranza in Parlamento non è cambiata...".
Così massimo D'Alema... risponde alla domanda sulla posizione dei Cinque Stelle e sulla possibilità che "il pallino" fosse nelle loro mani
"Penso che il Paese ha bisogno di un governo. Andare alle elezioni senza leggi elettorali… è puro avventurismo.
Oltretutto l'Italicum è una legge su cui pende un ricorso alla Corte Costituzionale. Per il Senato residua una forma di proporzionale.
È chiaro che occorrerà rifare le leggi elettorali.
Non lo si farà al chiuso di qualche stanza, ma in Parlamento, in un dialogo tra le forze politiche, attento e rispettoso verso tutti. Si andrà alle elezioni quando il Paese sarà pronto e avrà le regole".
Link 
Hai detto “No” ed ora la “modifica alla Costituzione” verrà dimenticata, perchè – prima – occorre dotarsi di una legge elettorale (le "regole") ad hoc.
Del resto, quale “equipaggio” si dà la zappa sui piedi, da sé?
Osserva la “colla (situazione)” nella quale “sei ‘qua così’”:
chi detiene il “pallino”?
andare alle elezioni senza leggi elettorali… è puro avventurismo. Oltretutto l'Italicum è una legge su cui pende un ricorso alla Corte Costituzionale
è chiaro che occorrerà rifare le leggi elettorali
si andrà alle elezioni quando il Paese sarà pronto e avrà le regole
la maggioranza in Parlamento non è cambiata
Trai da te, possibilmente senza “giudizi di parte (utopia, vero?)” la possibile conclusione. Hai detto di “No” ed ora è “No”:
prima dovrà avvenire, sempre, altro.

mercoledì 23 novembre 2016

La forma centrale stellare.



“Qua, così” è una “formuletta di rito”, un mettere insieme due termini già esistenti, in maniera tale da formare una espressione (senso) creativa:
un neologismo (nuovo costrutto).
In SPS, “qua, così” significa:
lo status quo auto affermatosi
in una precisa, esatta, sostanziale
“forma” AntiSistemica by dominante.
AntiSistemica, poiché tutto è polarizzato (inclinato) secondo una certa gradazione della prospettiva, in maniera tale che sia completamente capovolto il significato di “giustizia ad angolo giro ‘lato tuo/umanità, centrale’, In Comunione”.
Ovvio, il "ribaltone" ha una ragione fondamentaleanch'essa, esatta, precisa, univoca, “a monte”:
la compresenza immanifesta dominante.
Ergo, tutto “qua, così” (non) risulta giusto, da una ed una solo prospettiva:
quella che ricava il massimo vantaggio dalla situazione globale stessa.
Ora, chi/cosa “qua, così” estrae, in continuazione, questo “vantaggio”?
Non lo sai.
Perché lo hai dimenticato, non visto che “è già successo” e, dunque, la parte che ha vinto ha già provveduto a cancellare ogni riferimento, in termini di memoria, singolo ricordo, evidenze, etc.
Così, tutto quello che è rimasto “in piedi” è solamente qualcosa che sopravvive, comunque in te, grazie al simbolismo frattale espanso (quello che ogni “fatto” lascia come traccia di sé, nonostante ogni accorgimento messo a punto al fine di cancellarlo per sempre dalla vista e dalla memoria).
Questo simbolismo è la derivazione della caratteristica frattale espansa ambientale, governata dal sistema operativo frattale espanso (il Genio, la App), controllato in leva per delegazione frattale espansa, dalla grande concentrazione di massa, dominante.

lunedì 14 novembre 2016

Il virale che non ti aspetti.



In quale “mani” sei, in questo reale manifesto “qua, così”? Perché continui a farti trattare in questo modo? Lo sai? Fanno continuamente “esperimenti” su di te:
ma non te ne accorgi, proprio.
Ogni presidente non si separa mai della “Nuclear football” che contiene i codici nucleari. A parte Bill Clinton che dopo un vertice Nato la dimenticò al Centro Ronald Reagan di Washington dove si teneva il vertice.
Per venti minuti la valigetta più esplosiva del mondo è stata alla portata di tutti. È solitamente scortata da un ufficiale scelto tra le tre armi…
Link 
Cerca cetrioli di mare e trova una bomba atomica.
L’incredibile scoperta è di un pescatore canadese, che ha forse risolto un mistero cominciato 65 anni fa.
Si è immerso nelle acque occidentali del Canada per andare in cerca di cetrioli di mare, e ha trovato una bomba atomica. Inesplosa, immersa nell'Oceano Pacifico da oltre 65 anni
Link 
Tutto fa “spettacolo”, ormai. 
Quello spettacolo che “deve andare avanti (comunque ed in ogni “caso”). Qualcosa che “ti lavora ai fianchi (dentro e fuori, allo stesso tempo)”.
Il motivo fondamentale per il quale tutto è alla rovescia, rispetto ad una prospettiva “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione. 
Tutta la questione è (in) una prospettiva, orientata secondo l’interesse dominante.
Una prospettiva che è, quindi, una tendenza; idee chiare, progetto, ispirazione, segnale portante, scienza e religione deviate, cultura e sviluppo, evoluzione e morale, educazione, tradizione, valore e proprietà pubblica privata (della libertà sostanziale)… una infinita serie di “piccoli accorgimenti”, che rendono persino l’ovvio come non più evidente.
Quale tipo di “ovvio”?
L’ovvio è l’esistenza di una (ed una sola) ragione fondamentale, divenuta “qua, così” come… trasparente, invisibile, sfuggevole, poiché… immanifesta strategicamente:
la dominante (della quale, Dio incarna e rappresenta la simbologia).

venerdì 9 settembre 2016

Nel rito, il simbolismo, e viceversa.


"Dal buio della mente" alla luce della notte, illuminata dalla "mente"...
Ci sono due aspetti, “interessanti”, che emergono grazie all’attività delle sottodominanti, “qua, così”:
  • il rito e il simbolismo. 
Due “tendenze consolidate” e una modalità di celare qualcosa che è stato, via via, drenato dalla Massa. Massa, che è stata come “isolata”, in/da qualcosa che, ad esempio, puoi ricordare anche attraverso la “normale” tri-unità, rappresentata dai “fili elettrici, che attraversano case, luoghi, città, persone, etc.:
  1. neutro (circuito primario o sistema frattale espanso original/neutrale)
  2. fase (circuito secondario o avvolgimento, in proiezione sul primario)
  3. massa (circuito terziario, realtà manifesta "qua, così")...
Il filo neutro… rappresenta uno dei due componenti della linea elettrica, in cui passa la corrente di "ritorno" dalle utenze e prosegue verso il contatore
La fase è il secondo filo della linea e trasporta l'energia elettrica verso tutte le utenze
Il conduttore di protezione, noto come "filo di terra"… raggiunge tutte le utenze senza nessuna interruzione.
Per quanto riguarda le prese, è quasi sempre collegato allo spinotto centrale… L'impianto di messa a terra è obbligatorio ed evita pericolose folgorazioni provocate da un contatto diretto
In tutto questo, ritrovi – come sempre – sia il rito che il simbolismo (la frattalità espansa). 
Perché, l’infrastruttura riflettente tutto (nonché “superficie” adatta per l’emersione di realtà manifesta + realtà potenziale) è a caratteristica frattale espansa (un “modo di fare”, in leva, che permette di trasportare, comodamente, “attraverso le qualità attribuite simbolicamente a Dio”, praticamente, tutto… dalla “posizione fisica ed intenzionale” dominante, a quella – altrettanto fisica e ricevente – massiva), ergo:
serve, proprio, per “edificare sogni (realtà manifestabile)”
trasformandoli (elevandoli) in realtà manifesta.
  

venerdì 26 febbraio 2016

Dio, la porta ed il calcio.



Il mondo è ingiusto (lo sanno anche i "sassi"). Ti consoli solo con l'immagine di Dio (se ci credi).
E se "non ci credi", che cosa ti rimane da "fare"?
Perché “non ti fidi” di quello che vedi? Perché “ti fidi” di quello che sembra? Perché “ti fidi” di quello che… ti dicono gli esperti? Perché hai così poca stima di te? Perché ti fermi, quando non dovresti farlo e, all’opposto, procedi quando dovresti fermarti?
Perché “la coperta è sempre troppo corta”?
Domanda e risposta collidono, perché c’è una sovrapposizione di stati (a formare strati), nella gerarchia (gerarchia che “non si forma”, ma… “è”).
 
Ossia, c’è sempre un “prima e un dopo”, anche quando tutto sembra avvenire allo stesso tempo. La gerarchia è la “legge”, qualcosa che “si spalma nella sostanza del reale manifesto, qua così”…
La “coperta non è, dunque, troppo corta”:
  • sembra esserlo
allorquando
  • la “tua” prospettiva
  • tende a ritenerla tale
  • non riuscendo, complessivamente, ad osservare d’insieme l’insieme auto organizzato da un centro non apparente, dominante poiché grande concentrazione di massa (mandante o mente operativa indiretta) in delegazione frattale espansa (Genio o braccio operante direttamente).
Ergo: l’azione dominante “increspa il tessuto reale manifesto”, per “interposta persona (non fisica)”.
  

venerdì 8 gennaio 2016

Gerarchia.

 

Come è possibile che “tutto risulti ordinato (secondo “trattati”)”?
Sia a “nord, che a sud, che a est, che a ovest” (e cambiando, di volta in volta, la prospettiva… a partire dal proprio nord, sud, est, ovest, non cambia mai questa “regolazione naturale”).
L’essere umano, sembra, non conoscere altra forma di organizzazione che non sia gerarchica.
Non a caso, di fatti, la forma piramidale è sparsa un po’ dappertutto, sul “dorso del Pianeta”. Piramidi risultano anche sul fondo degli oceani attuali, insabbiate e sepolte per terra, semi interrate e scambiate addirittura per colline e/o montagne.
Il significato originale (più vero, del vero… che è sempre mezzo vero “qua, così”) è da ritrovarsi nella rilettura frattale espansa, a capo della "attuale" situazione sociale Planetaria
È solo osservando attraverso (per mezzo di) “lenti frattali espanse”, che ti appare una visione più sensata, “orientata”, calata nell’autentico verso (senso) da cui, tra l’altro e soprattutto, dipende.
L’inerzia “spinge da un centro dominante, verso ogni altra possibile direzione, apparente e non apparente”...