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martedì 28 agosto 2012

Briciole di Vita in Luce.




Se lasciamo del cibo, anche poche briciole, in un angolo sufficientemente tranquillo della casa o del giardino, è solo una questione di Tempo prima che giungano ‘magicamente’ delle formichine ad approvvigionarsi.

Procedendo secondo una scaletta esistenziale, progressivamente, la Vita colonizzerà quegli avanzi di cibo umano, preoccupandosi di smaltire quella presenza attraverso la propria caratteristica di scomposizione e decomposizione. È come quando, in analogo ambito umano, dopo un incidente o una frana, ad esempio, intervengono quelle forze speciali pubbliche di pronto intervento, al fine di sgomberare il più rapidamente possibile la carreggiata di una strada o l’area sociale colpita.

Le modalità ovviamente sono apparentemente 'diverse':
  • gli umani usano mezzi artificiali
  • la Natura usa rimedi 'propri'.
In realtà non vi è molta differenza nemmeno nell’utilizzo dei ‘mezzi’ con i quali eseguire l’attività di ‘pulizia’. Perché? Perché ogni forma di Vita utilizza sempre ‘particelle naturali’ per forgiare le proprie attrezzature specifiche

Una gru o un camion sono fatti della stessa sostanza che sottintende il parco d’esistenza presente in Terra. Atomi, molecole, particelle… è la forma e la concentrazione che decidiamo di accomunare e/o conferire alla materia che fa la differenza

La Natura usa la materia, o meglio, i suoi componenti, in maniera più ‘intelligente’ rispetto all’operato umano. In questo, sembra che la Natura sia un processo 'tecnologico' superiore. Il frutto di una evoluzione di origine non databile né ‘nominabile’, agli ordini dei processi esistenziali del Pianeta ospitante. 

La Natura può essere raffigurabile pensando al ‘sistema immunitario’ presente nel corpo umano. Un ‘qualcosa’ di ordinato e di estremamente funzionale. Una sorta di ‘Organo di Polizia’. Anche l’associazione con la facoltà cerebrale umana o con l’immagine di una intelligenza al silicio, creata sempre dall’ambito umano, è molto evidente.

Quindi; Natura come Sistema Immunitario ordinato da una funzione superiore di coordinamento (Mente).

Se lasciamo le solite 'bricioline' in un posto isolato e chiuso, la Vita le raggiungerà ugualmente. Anzi, sembra che la Vita si formi direttamente in loco, superando ogni asperità, muro o parete o qualsiasi altro elemento resistivo eretto tra l’oggetto e l’ambito dell’azione prevista da programma naturale. 

Sembra che nulla si possa opporre ad un simile processo di alimentazione/procreazione/smaltimento di materiale organico.

Il ‘tratto comune’, che sorregge l’intero parco della possibilità, è la luce

Non che al buio non accada la stessa cosa, tuttavia l’assenza di luce può essere vista come una eccezione che conferma la regola in un ambito di biodiversità, ossia di protezione dal troppo concentramento. Un modello molto simile a quello umano di ‘Antitrust’, ossia di controllo ‘anti monopoli’ o di posizioni di Mercato dominanti, alias, una sorta di protezione del potere decisionale umano (in teoria).

Il succo della questione è che, se lasciamo del cibo per terra, ben presto la Vita si alimenterà ed userà quel materiale per propagare se stessa, anche se scambiamo una certa attività di decomposizione per ben altra risultanza, mutuando gli effetti con le cause. 

La Natura è un organo che emerge apparentemente dal nulla, è ubiqua ed interviene per ‘ordinare’ ogni processo di intessitura organica della Vita.

Decomporre è trasformare cioè ‘dare nuova Vita a…’. 

È una nuova nascita. Un processo di creazione di nuova Vita, ordinata secondo altri precetti e forme. Un processo d’ineguagliabile efficacia e sostenibilità.

Tutto quello che non si muove secondo detti canoni, sul/nel substrato terrestre, è ‘alieno’, compresi ‘noi’.

Utilizzando l’Analogia Frattale arriviamo a questa conclusione:

gli umani sono ‘alieni’, almeno nella loro parte 'sottile', nel software che alimenta l’esoscheletro fisico, costituito invece da materiale organico perfettamente naturale, ossia ‘terrestre’.
 
L’umanità è giunta in Terra per qualche scopo particolare, attirata probabilmente da ‘briciole’ di materiale interessante ai fini della propria evoluzione caratteristica, come fu l’oro per gli Anunnaki descritti da Sitchin.

Materia che attira interesse: 

un altro frattale del magnetismo, riprodotto anche in forma naturale ma, soprattutto, inerente alla presenza di vere e proprie Leggi Celesti capaci di magnetizzare il tessuto del possibile, offerto dalla presenza ramificata di sostanze impregnati l’Universo, come l’Etere.

Se lasciamo un ‘pugno’ di umani in una posizione qualsiasi sulla Terra, questi nel reame del Tempo inizieranno ad intessere rapporti comuni tra di loro e con l’ambiente, sino a creare del tessuto interlacciato molto simile all’impianto radicale delle piante (un frattale molto comune presente dappertutto). 

Le città sono quanto di più sofisticato ed ‘emerso nelle 3d, gli umani abbiamo intessuto o popolato. Infrastrutture molto simili alle ragnatele. 

I rapporti umani si intrecciano molto velocemente dando luogo ad ogni forma biodiversa e caratteristica dello spettro del possibile. All’interno di questa ‘cerchia’, qualcuno prenderà una maggiore fetta di controllo e di potere, che altri decideranno per qualche motivo di non esercitare:

quello che si lascia viene preso.

È una forza inerziale sempre in atto, simbolo della presenza di un osservatore esterno, che magnetizza attraverso la propria funzione o esistenza. Questo è Metodo Indiretto.

Esattamente come si fa, quando si vuole condurre un esperimento scientifico, uno studio, utilizzando degli animali o degli organismi in vitro.

Metodo Indiretto:

la legge che abbiamo promosso mira proprio a questo, e tra le altre cose prevede il divieto di vendita sotto i 18 anni e l'introduzione di un ‘bugiardino’ con la lista delle 40 sostanze contenute nelle sigarette di cui è stata già provata la cancerogenicità (come vinile, cadmio, piombo, ammoniaca, ammine aromatiche, benzopirene, acido cianidrico)…
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Estrazione di questa verità: 

il vinile è cancerogeno. Il Piombo è cancerogeno.

Cambiare i tubi dell'acqua alle case. È questo il senso della direttiva europea del dicembre 1998 che riduce il tasso di piombo nell'acqua potabile (di rubinetto) a 25 microgrammi per litro entro il 2003 e a 10 microgrammi litro entro il 2013

Il problema riguarda tutte le case - dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc - che hanno i tubi dell'acqua potabile in piombo. Case vecchie, probabilmente, 15-20 anni, il periodo del boom edilizio, che hanno utilizzato questa tecnologia e che ora dovranno essere revisionate perché la data del 2003 (2013) è vicina.
 
È stato teorizzato che la caduta dell'Impero Romano fu dovuta alla eccessiva presenza di piombo nel sangue dei romani e certamente il piombo non fa bene alla nostra salute (vedi benzina senza piombo): 

gli effetti del metallo sul nostro sistema nervoso sono ormai noti (encefalopatie) e colpisce in particolare i bambini. Se un adulto sopporta concentrazioni di piombo fino a 700 microgrammi per litro di sangue i bambini arrivano fino a 500…
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Dal 2003 ad oggi cosa è successo? E, perché dagli Egizi ai Romani c’è stata una differenza simile nell’uso del materiale per il passaggio dell’acqua pubblica? Sembra che sia avvenuto un viaggio a ritroso della consapevolezza o che altro?

Nell'antico Egitto si usavano tubi di rame per il trasporto dell'acqua potabile

un esemplare, rinvenuto nel tempio del re Sa-Hu-Re ad Abusir e risalente al 2750 a.C. circa, è conservato nel Museo Statale di Berlino. Il tubo era ottenuto aggraffando una sottile lastra di rame, fino ad ottenere un diametro di 75 mm; l'impianto (circa 100 metri di lunghezza) era costituito da una serie di questi tubi, ciascuno dei quali misurava 75 cm. 

In epoca romana esistevano tubi, in genere metallici (in piombo), per convogliare acqua alle città e all'interno delle stesse
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(Il piombo) fu scoperto in epoca molto antica, se ne parla in papiri egizi del 1550 a.C. e nel libro dell'Esodo – probabilmente perché i suoi minerali sono diffusi ovunque e sono facili da fondere, nonché perché il piombo stesso è un materiale facile da lavorare. Tubazioni e strutture di piombo risalenti all'impero romano sono ancora esistenti ed in servizio oggigiorno

La metallurgia del piombo è parte della storia industriale di moltissimi paesi…
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I suoi composti sono tossici per inalazione e ingestione (l'avvelenamento è detto saturnismo).  

Il piombo è un metallo velenoso, che può danneggiare il sistema nervoso (specialmente nei bambini) e causare malattie del cervello e del sangue. L'esposizione al piombo o ai suoi sali, soprattutto a quelli solubili, o all'ossido PbO2, può causare nefropatie, caratterizzate dalla sclerotizzazione dei tessuti renali, e dolori addominali colici. 

Alcuni storici attribuiscono al piombo (per tubazioni per acqua potabile e all'uso di diacetato di piombo, detto zucchero di piombo, per addolcire il vino) la causa della demenza che afflisse molti degli imperatori romani
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La storia umana, da un certo periodo in poi, sembra divenire un enorme esperimento condotto 'attraverso noi', ossia attraverso la decisione superiore di ‘abbandonarci al nostro destino’ (libertà e libero arbitrio vs consapevolezza e responsabilità). 

Il frattale è la scomparsa dei cosiddetti ‘Dei’ tra gli uomini, a partire da una certo periodo temporale, che si confonde tra Mito e Realtà.

Da quel ‘momento’ in poi, la ‘regia’ diventa umana e gli attaccamenti caratterizzano sempre più il tessuto umano, facendo uso di nozioni chiare ma sempre più annacquate

L’utilizzo del materiale, in maniera inversa, testimonia silenziosamente di una sorta di smagnetizzazione della sapienza, che chiameremo ‘antica’. Infatti, sembra che procedendo nel corso della storia, gli umani abbiano utilizzato e diffuso metodiche costruttive piuttosto nocive e potenzialmente tossiche per la comunità. 

Sembra che si sia instaurata una tendenza ad usare i materiali più economici in luogo dei più sicuri

Il tutto viene, dunque, riparametrato in funzione economica piuttosto che in funzione di sicurezza. Cioè, il business/attaccamento al di sopra di tutto

Che cosa può significare questa tendenza? 

Che 'qualcosa' si è inserito o è stato evocato nel durante del tragitto umano dall’antichità ad oggi. Perché? Proprio perché la tendenza è a preservare e perseguire un modello ‘altro’ rispetto a quello tutelante la presenza umana in Terra. Certo, esistono leggi e tribunali che ‘proteggono’ la salute pubblica, tuttavia questi strumenti sono sempre in ritardo nella loro conduzione di servizio

Solitamente, essi maturano ‘decisioni’ con tempi di ritardo abissali, come ad esempio il caso attualissimo dei cellulari. Quando si decideranno a legiferare secondo i veri studi di compatibilità dei cellulari con la salute umana?
 
Questa è un’altra prova della nostra ‘differita’ rispetto alla ‘diretta’ che abbiamo perduto quando ‘ci siamo sganciati’ dal flusso temporale naturale, che nulla centra con il Tempo artificiale scandito dagli orologi che tutti conosciamo molto bene. Orologi che, con l’arrivo dei cellulari, sono divenuti ormai inutili, avendo implementato la stessa funzione di misurazione del Tempo nel software interno dei moderni strumenti di comunicazione di massa tanto alla moda.

Essere 'alla moda' veicola denaro e attira ‘protezione’. 

Questa verità riguarda anche strumenti inanimati, che generano ricchi proventi per produttori che si avvalgono di studi di compatibilità alterati dalla stessa fonte che hanno ‘scoperto’:

un anello di continuazione del paradosso, scambiato per abitudine con la realtà circostante.

E del vinile, che dire? Ricordate i famosi dischi musicali di qualche decennio fa? Come li chiamavamo? Esattamente con lo stesso nome. Bene. Leggiamo queste informazioni:

nel 1984 sono state impiegate circa 12-15 milioni di tonnellate di cloruro di vinile.
 
Di gran lunga l'uso più importante del cloruro di vinile è la sua polimerizzazione per produrre il Pvc. Quantità minime sono destinate alla sintesi di altri idrocarburi clorurati.
 
La tossicità del cloruro di vinile ne limita l'uso nei prodotti di consumo, benché fino al 1974 venisse usato come propellente per bombolette spray. I suoi effetti cancerogeni sono stati riconosciuti da tempo e hanno dato luogo a vertenze legali simili a quelle avute per l'amianto.
 
Sempre per via della sua tossicità, anche il suo uso come anestetico (similmente al cloruro di etile) è stato abbandonato…
 
Agisce sui canali ionici presenti sulle membrane cellulari provocando la depressione delle cellule eccitabili; per questo, prima della scoperta degli effetti tossici, veniva utilizzato in medicina per indurre anestesia. Infatti, il cloruro di vinile deprime il sistema nervoso centrale e può provocare aritmie fatali; l'inalazione dei suoi vapori produce sintomi analoghi a quelli dell'intossicazione da alcol - mal di testa, stordimento, perdita di coordinazione dei movimenti, disturbi della percezione visiva ed uditiva - e nei casi più gravi allucinazioni, perdita di coscienza, paralisi dei centri bulbari e conseguente morte per crisi respiratoria…
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Il disco in vinile, noto anche come microsolco o semplicemente disco, è stato ufficialmente introdotto nel 1948 negli Stati Uniti come evoluzione dei precedenti dischi a 78 giri, dalle simili caratteristiche, inizialmente in gommalacca. Correntemente il termine vinile viene spesso usato per indicare in particolar modo gli Lp, anche se tale utilizzo è tecnicamente improprio, visto che anche altri formati sfruttano lo stesso materiale come supporto.
 
Da circa quattro anni il disco in vinile è tornato nei scaffali presso i negozi di dischi. Del (timido) ritorno del vinile se ne è parlato nel giugno del 2008. I dati di consuntivo 2011 stilati dall’istituto Nielsen SoundScan indicano, in Usa, per gli Lp in vinile un aumento da 2,8 a 3,9 milioni di pezzi venduti.
 
Una crescita folle’, ha spiegato alla Reuters Keith Caulfield, associate director per le classifiche del sito Billboard.com, ‘che trova il suo fondamento in un mercato dal potenziale non ancora pienamente sfruttato’.
 
‘Il vinile’, osserva Caulfield, ‘raggiunge due tipi di consumatori: 

quelli più anziani che lo ricordano con affetto e magari posseggono ancora un giradischi, e quelli più giovani a cui piace avere in mano una copia fisica del disco e ammirarne la copertina’.
 
Anche in Italia la produzione e la vendita del vinile (ristampe in particolare) hanno ripreso quota…
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Si può dire che ‘è sempre la stessa musica’ ad alimentare il percorso umano nelle 3d

Come dei resistori dissipiamo energia. Siamo ancora in una fase imberbe del processo consapevole di sé. L’energia dissipata genera calore ed alimenta altre forme di Vita.

La nostra componente ‘aliena’ non può esimersi dal rispettare le leggi naturali, che presenziano direttamente la sfera terrestre, ossia quell’organismo vivente in evoluzione che ci permette, a nostra volta, di fare esperienza

La Natura è un operatore stratificato e polarizzato all’unica realtà sottintesa, inerente alla conduzione in equilibrio della ‘stasi entropica’ prevista a livello di ‘software’ o di campo morfogenetico, che guida come un raggio traente la Creazione intera sul modello di una moderna sinfonia.

La presenza di ‘ritardo’ o di ‘differita’ è sinonimo di appesantimento del processo evolutivo. Ciò dimostra che l’evoluzione è un grande esperimento caratterizzato dall’unica certezza di unire i due capisaldi dell’inizio e della fine:

nel mezzo vi sono le ‘coltivazioni ‘in fase di maturazione, capaci di fornire valore aggiunto e fornitura di prospettiva consapevole alla catena di osservazione ramificata nel parco del Tempo e della variazione di Luce.

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
La Divina Commedia - Dante Alighieri

270812 S 29,2 – 240 Santa Monica (Santa per essere stata una buona madre. Una riconoscenza d’altri Tempi) + -

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com



giovedì 16 dicembre 2010

Senza la "panca" la capra dove va?




Si parla “spesso” dell’Uno. Metto il termine “spesso”, tra virgolette, perché scrivendolo mi accorgo che il suo utilizzo dipende dalla visione prospettica che ognuno di noi ha delle “cose”, dove per “cose” occorre intendere non il mondo esterno, ma il mondo interno proiettato all’esterno: miliardi di persone e dunque miliardi di mondi. Wow.

La Quantistica “spiegata” in quattro parole

La Quantistica quotidiana delle nostre realtà “unificate”. Al nostro esterno esiste un mondo unificato, o meglio, allo stato attuale interlacciato. Per ottenere ciò, però, occorre uno “scenario madre”, un livello che sia in grado di supportare la co creazione. Un qualcosa che sia stato progettato appositamente per sostenere le nostre esperienze percettive e, dunque, creanti la realtà. 

In questo ambito delle 3D, il costrutto energetico di base è come la pasta per la pizza impastata e pronta ad accogliere le “personalizzazioni”. Avremo delle Margherite, delle 4 Stagioni, delle Napoli, etc. 

Ma la “base” è sempre quella: farina, acqua, lievito, sale.  

Ecco. Lo scenario che ci accoglie ha una destinazione d’uso simile a quella di questo “impasto”, ossia quella di contenere e fare da supporto.
Le 3D sono simili anche al luogo che decidiamo, ad esempio, di raggiungere per fare le vacanze. Se vogliamo andare in Cina, ci informeremo su come è il clima e come sono le usanze, cosa c’è da vedere, etc. Le caratteristiche di quel luogo riconducono sempre alle stesse dell’impasto precedente. 

Per cui, quando l’Anima scende in Terra, incarnandosi, sa cosa l’aspetta e sa anche il perché è in quel luogo. È tutto chiaro a quel livello. Poi, le cose iniziano a cambiare non appena nasce in un corpo umano nelle 3D. Ciò che cambia è dovuto all’inserimento di una parte della sua energia consapevole, in un mezzo “finito” inconsapevole. 

Rientra tutto nel piano educativo delle 3D.

Come degli attori che recitano senza saperlo, queste proiezioni energetiche iniziano a “vivere” in un altro modo, respirando una miscela di sostanze chimiche naturali presenti nell’aria. Il collegamento con l’Anima si interrompe, proprio come il bambino lascia la madre, il primo giorno di scuola ed in seguito ogni giorno, per frequentare la scuola.
Ciò che succede è frutto delle condizioni a terra, è una conseguenza dell’impasto dello scenario. 

Questo scenario è atto, per le sue caratteristiche vibratorie, a sostenere la co creazione di ogni proiezione animica incarnata. 

È come un gioco interattivo ultra avanzato. Proprio come dice Morpheus: “una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix”.
È come atterrare, dunque, in Cina, o meglio a Disneyland, dove i “proprietari” hanno preparato una città ad hoc per sostenere quello che faranno i “maghetti”, intenti ad imparare l’utilizzo dei loro poteri. La “città” preparata è nel reame dell’Antisistema ed, esso, ha il compito di gestire le infrastrutture dell’intera realizzazione di base

Questa "realizzazione" funziona, per come è stata progettata, da una certa frequenza ad un’altra: questi due punti cardine, o polarità, sono gli estremi massimi raggiungibili, al di la dei quali il “tutto”, la “città”, il “teatro”, scompare. Scompare perché la vibrazione dei contenuti gestiti, le esperienze create da ognuno di noi, avranno generato un insieme di realtà collimanti e rispondenti alla perfezione a ciò che “deve essere”, a ciò che deve rispettare alla lettera, a ciò che è previsto per poter superare l’esame “teorico-pratico”. 

Queste polarità descrivono, in questo modo, dei cicli. I cicli sono una conseguenza del “fare” delle individualità incarnate. Nella loro estrema numerosità, allo stato di relativa vibrazione, ossia di mancanza di senso di unione, lo scenario oscilla tra i picchi e non si stabilizza mai. Le proiezioni animiche incarnate sono sempre, complessivamente, a diversi livelli, proprio come in una scuola che prevede un iter che si dipana nel tempo, per andare dalla prima alla quinta classe. Mediamente, dunque, la vibrazione complessiva sarà sempre a livelli vicini alla metà dell’escursione della “scala”

Il risultato sarà quello di oscillare. 

Le esperienze individuali che raggiungono il livello di ascensione, concludono il loro “ciclo di studio ed esperienza in Terra 3D”. Così come le esperienze di gruppo che raggiungono lo stesso livello, come alcune leggende ci tramandano. 

I due poli raggiungibili esprimono le “colonne di Ercole” dello scenario. Ma ogni individualità incarnata può oltrepassarle in funzione del proprio fare esperienza. Al di sotto c’è l’involuzione oltre ogni aspettativa con relativa distruzione dello scenario. Al di sopra c’è l’evoluzione attesa con innesto nella fase di Ascensione, la quale altro non è che “il ritorno a casa”, verso il ricongiungimento con la propria madre animica.

Che cosa è, allora, l’Uno?

Cito da “Guarirsi da dentro”, di Deepak Chopra:

“Dopo aver dimostrato che la Natura non era divisa in compartimenti stagni come aveva creduto la scienza, la relatività aprì la porta a una possibilità ancor più sorprendente. Einstein suggerì che esisteva una zona nascosta come background di tutte le trasformazioni di spazio-tempo e di massa-energia. Ciò implica in Natura un livello di fusione totale: in altre parole esiste una regione di spazio-tempo-materia-energia”.

Questo è, ben intesi, “solo” il frattale che dimostra l’esistenza dell’Uno, ossia quella antica e presente unione d’energia creativa che racchiude il “tutto” ed il “nulla”. Anche un buco nero è una sorta di frattale o il nucleo infinitesimale dal quale la scienza fa risalire il Big Bang, una bella favoletta per semplificare e “dare un inizio” sul quale potersi applicare.

Tornerò ancora sullo splendido lavoro di Chopra. Ieri, in treno, l’ho riscoperto molto piacevolmente.