mercoledì 19 febbraio 2025

Non esistono più “giocatori bandiera”.


In Italia chi espone la bandiera deve pagare una tassa sulla pubblicità, come previsto dal Decreto Legislativo 507 del 1998 (Art. 12 comma 1), discorso diverso per le bandiere regionali, europee e comunitarie, per le quali non è prevista una tassa… Nel nostro Paese l’esposizione della bandiera nazionale, la cui importanza ed il cui valore sono chiaramente espressi dalla Costituzione Italiana, costa € 140 annuali
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Ok? Questo “dato”, sostanzialmente, ti dice proprio tutto, soprattutto alla luce di ciò:

discorso diverso per le bandiere regionali, europee e comunitarie, per le quali non è prevista una tassa…

Sembra la “politica” che impazza a livello di aziende:

per chi è “vecchio cliente”, niente
per i “nuovi”, … lo sconto acchiappa polli (che, infatti, dall’anno seguente saranno “vecchi clienti”)
qualcosa che alimenta la “compravendita di servizi”, un po’ come ampiamente veduto nel “mondo del calcio”, ove i “giocatori bandiera” sono oramai del tutto estinti. 

Un po’ come il “trattamento” nel privato Vs quello nel pubblico. 

Ci sei? In Billions te lo fanno vedere “alla grande”. Ossia, il “privato” è tale non visto che filtra il “de-privato” o pubblico. E se ti danno “1000” nel privato, per fare quello che nel de-privato devi fare per “100”, laggente ragiona tutta nello stesso modus (qua, così), ove “la tentazione fa l’uomo ladro(ne)”. Sei or dunque in un “posto” auto caratteristico poiché auto caratterizzato dall’aver “liberato il ladrone in luogo di…”. Cosa? Chi? Te: 

infatti, sei proprio Te ad essere (qua, così) continuamente auto manutenuto “in croce”, appeso al chiodo, dimenticato, depresso, atrofizzato, etc. 

Qualcosa che riverbera, ad esempio, anche dal “film” Intervista col vampiro:

circa un secolo dopo, nel 1988, Louis, girovagando per la città, sente un odore familiare e si addentra in un cimitero, incontrando Lestat in uno stato pietoso. Egli non è più quello di prima, èindebolito e terrorizzato dalle luci e dai rumori della notte…

Ecco in quale “stato” sei Te (qua, così), d-ove la relativa proiezione sei “te”, che formi laggente non solo Smith. Ergo, se “te” puoi sopravvivere, lo devi a Te che però, di contraltare, devi continuamente “auto ri-pagare” tale sorta di “suerte”. A sua volta, a “te” tocca di “ri-pagare il debito”, … in che modo se non “fungendo da servomeccanismo” per l’alimentazione dell’AntiSistema = la terra-in-formazione by l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) ad opera del “pilota (l’oro)”. 

Ossia, qualcosa che funziona (l’I-Ambiente) senza alcuna necessità di “energia” Vs qualcosa che per funzionare “necessità continuamente di alimentazione”, proprio come il “vampiro” o qualsiasi f-orma di “vita” (qua, così), poiché ad immagine e somiglianza l’oro; del “Volador” che ti ha dato la sua mente = ne hai “ereditato l’impronta” con tutto quello che ne con-segue, ov-vero, il “tuo” destino (qua, così). 

Ritornando “a bomba” sulla “news” della bandiera italica, sono significativi questi 2 commenti:

ma se metto la bandiera della Juventus non devo pagare tassa… ahahahahahah
non è la vera bandiera del Sud (l’unica nostra vera bandiera è quella del Regno Delle Due Sicilie), ce l’hanno imposta i colonizzatori piemontesi 155 anni fa e dobbiamo pure pagarla per mantenerla?
Ma andatevene a f*****o!

Era il 2017. Molto significativo che, per “fortuna”, ci sia ancora qualcuno che ricorda, specialmente al “Sud”, ove il rullo compressore “savoiardo” ha “pucciato il biscotto” sos-pinto dai solito poteri altri che non esistono, x “te” (qua, così), anche se ci sono… 

Cosa di-segna il... barometro?



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Osserva quanto “spazio” è stato dedicato (a Napoli) alla “piena assunzione di potere” di Vittorio Emanuele II, auto divenuto ufficialmente “Re d’Italia”:

che assume per sé e i suoi successori
il titolo di Re d’Italia…

Come, forse, puoi “vedere”, le “linee dinastiche” hanno decretato due “orbite” diverse, per l’oro (seppure a livello sottodomino) e per “te” (qua, così):

a l’oro il titolo di “Re”
a “te” il titolo di “debitore, peccatore, universale”.

Entrambe le “linee” sono compresenti, compenetrandosi “quanto basta”, nel formare il “caduceo (Dna)” = qualcuno che ri-paga continuamente l’agio di altri che, per non farti mancare nulla, non esistono (ma ci sono). Da cui derivano, sì… i 2 “fondo scala”:

“Dio e lo “Di-moni-o” = El segna semper lü (poiché… Ganz-o = una lenza).

Si può, or dunque, ritenere sostanzialmente che i “fondo scala”, d-entro cui “ti puoi muovere liberamente (karma, libero arbitrio, democrazia, legge, etc. etc. etc.) siano:

“Dio” = la “religione/spiritualità”
“Di-abol-o” = la “scienza”.

Ovvio: “qualcosa” che si è auto installato previa fase “utility” = dopo averti tentato, sedotto e mai abbandonato, essendo tutto quanto nel (qua, così), cioè, l’Impero (che) colpisce ancora (sempre) o AntiSistema l’oro x “te”, dove hai voluto la bicicletta ed all-ora devi continuamente “pedalare”, alias, “lavorare per sopravvivere, guadagnando denaro in cambio di Te”. 

Sei proprio in un Re-ame(n) lauta-mente “incantato”, post è già successo che continua a succede-Re (però). Ecco l’inganno non lineare, essenziale, che non puoi “di-mostrare” nella modalità che guarda non caso ti viene – ma guarda un po’ – proprio richiesta (qua, così).  

Hai presente il “caso” della presunta Scozia, che per indire il “referendum per staccarsi dalla Corona”, deve chiedere il permesso alla… “Corona”? 

Ecco! Altro che Braveheart. Ciaone proprio, senza manco rendertene conto nella sostanza. La beffa: cornuti e mazziati. Phineas Taylor Barnum aveva proprio ragione: “ogni minuto nasce un fesso…”. Dove? , (qua, così). No? Ecco il punto (di sospensione) da cui di-pendi, dando luogo a quella differenza di potenziale che lascia Te “appeso al chiodo” ed autorizza la “tua” proiezione (“te”) nell’AntiSistema: 

la “tua” ombra, hombre! 

Dove diventi una “persona”, che r-assomiglia tanto a quel “personne” che, in francese, significa “nessuno”. Ma a differenza di Nessuno, che fu la strategia di Ulisse per r-aggirare Polifemo (la webcam che controllava il varco verso il mondo aperto). Ok?
Dunque:

il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato
Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue… 

ordiniamo che…

:

il “Re” è stato autorizzato da “Senato” e “Camera” = dai “Deputati” a…, che hanno “sanzionato” di, ordinando che…

A chi cost’oro hanno “ordinato”? Chi hanno co-ordinato? Sempre “te”. Perché? Perché sei nel (qua, così), a casa di l’oro che hanno deciso di assumere i panni wireless d-El “Dio” e/o d-El “Di-abl-o”. In maniera tale che a “te” non possa mai “venire in mente” diNo

Ecco il famigerato “niente de che”, mentre continua a succede-Re del tutto indisturbato il “tuo” fato (costantemente AntiSistemico). Wow. Ogni volta, SPS sente di doversi complimentare per sì tanta profondità nella strategia applicata in loco, nella manifestazione o rivelazione “Terra”, ove devi sempre ri-pagare tutto il cocuzzaro a “rate®” (lo vedi il non solo anagramma?):

debitore universale
peccatore universale
chiave universale x il l’oro “Eden”
ciò che alimenta “l’olandese volante”
mediante la macch-in-azione (qua, così).

Hai mai pensato nella sostanza che i “personaggi” che ora sembrano solamente dei “nomi di fantasia”, siano veramente esistiti in carne ed ossa? , non sempre il binomio coincide, però fa specie prendere atto che a qualcheduno di essi puoi veramente arrivare.


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Redattore in capo Alessandro Dumas, con tanto di dedica di nientepopodimeno che... “Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba…”. Una “ri-vista” che pubblica i romanzi del suo illustre redattore in capo

Bah! Padre, figlio o… “Spirito Santo”? Uhm.

L'Indipendente fu un quotidiano fondato a Napoli dallo scrittore Alexandre Dumas padre l'11 ottobre 1860, con il patrocinio del ministro dell'Interno Liborio Romano. Il giornale sostenne la causa di Giuseppe Garibaldi e dei Mille per l'annessione del Sud al Regno d'Italia. Fu Garibaldi stesso a suggerire a Dumas il nome della testata

Ecco! Mistero risolto: è stato sempre uno dei l’oro, anche senza saperlo. Il “francese” che sospinge l’e-vento, l’è-voluto. Mentre un altro “francese” o meglio “Italico”, Cavour, firma per la “p-resa” del-al Re sulla penisola italica intiera. Un unicum, come unico è tale “piano”, che “riecheggia nell’eternità (AntiSistemica)” non visto che è già successo ma “niente” = x “te” (qua, così) “è andato tutto bene”, da cui il nor-male.


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Anche se “prima dei savoiardi” c’era già il Si-Re. Lo stesso schema che si abbatte(va) sui nativi (di) ovunque, sulla Terra.


“Democrazia” = invenzione di Atene...

Ergo, Atene è “Atene”. Nello schema logico SPS, va inserita anche questa “traccia” che col-lega il “filo del discorso” AntiSistemico l’oro (qua, così) x “te”. Traducendo il libro di Guido Giacomo Preparata, che in “italico” non si trova (bah!) vengono “fuori” cose molto interessanti, da estrapolare e riunire tutte assieme all’insegna del “coro angelico” de noantri.

Nazismo. Per molti questo argomento è un'ossessione, soprattutto per i popoli che hanno subito sconfitte e un totale sfiguramento a causa di esso. Essendo italiano, ricordo chiaramente mio nonno paterno che ricordava incessantemente i giorni del fascismo, riecheggiati anche da mia nonna; non sembrava mai capace di districare dentro di sé il nodo dei sentimenti verso Mussolini, i tedeschi, la guerra e l'orrore di tutto ciò. A volte desiderava che l'Asse avesse vinto la guerra, altre volte immaginava che la Francia non fosse caduta così in fretta da far precipitare l'Italia nella sua catastrofica caduta: alla fine avrebbe combattuto nei Balcani, sarebbe sopravvissuto e sarebbe rimasto indissolubilmente legato al vecchio mondo fino alla sua morte, molto tempo dopo il 1945. Mio padre e io, i “moderni”, ascoltavamo queste tirate, alzando gli occhi al cielo e scusando l'inopportunità di persino alludere a una possibile vittoria nazista a causa della visione del mondo seria ma sostanzialmente “sballata” del nonno. Una visione del mondo che, come noi moderni abbiamo imparato a conoscere, ha sancito la dannazione dell'Europa e giustificato l'americanizzazione dei vinti.
Ma la Pax Americana che ne seguì, in fondo, ebbe di per sé un valore dubbio: iniziò con un olocausto nucleare, portò forse affetto all'Occidente, ma diede ben poco in termini di pace al resto del mondo. E ciò che restava da sentire dell'Occidente sconfitto era triste: tedeschi e italiani erano stati ridotti a un paio di tribù svuotate e senza identità. Attualmente, nell'immaginario collettivo dell'Occidente, non esiste nulla di peggio del nazismo. Non esiste sacrilegio più grande, nessuna manifestazione più grande di brutalità, disumanità e inganno del governo di questo regime unico che ha dominato l'Europa centrale per una dozzina di anni. I nazisti violarono la vita in modi mai visti prima e il resoconto delle loro atrocità durante la guerra divenne tale che, dopo la sconfitta, la Germania fu prostrata da una lapidazione morale da parte dei vincitori, che non è ancora cessata. Da allora, un flusso continuo di libri, articoli, istruzioni e film, realizzati dagli anglo-americani e diffusi dai loro seguaci in Europa, ha inondato i luoghi del dibattito, impedendo qualsiasi punto di vista diverso dalla “verità” dell'establishment. Questa verità è che l'Europa era stata compromessa dalla belligeranza degli emarginati al suo interno: i maledetti tedeschi, che avevano trascinato i loro fratelli europei in guerra e, giustamente, avevano tutti sofferto il benevolo dominio dei loro “zii americani”. Volevo capire come tutto questo fosse accaduto. Mi chiedevo come l'Europa potesse commettere un suicidio così grossolano come quello di consegnarsi a un sovrano straniero dotato di una visione del mondo diversa dalla vecchia, ma ugualmente violenta e barbara. Per rispondere a questa domanda era ovvio che dovevo fare riferimento all'origine recente della storia, ovvero alla maledizione nazista stessa. Perché è successo? Dopo la laurea in economia, ho iniziato a rivolgere il mio interesse al boom nazista degli anni '30 e agli espedienti finanziari impiegati per alimentare la ripresa, che in seguito hanno costituito l'argomento della mia tesi di dottorato. La ricerca si è sviluppata attorno a questo nucleo nel corso di quasi un decennio. In questo studio non si vuole rivalutare la cronaca delle crudeltà tedesche: queste sono state sufficientemente esaminate, anche se solo con un fascino anatomico (e quindi voyeuristico). Piuttosto, il mio intento è quello di posticipare di qualche anno il punto di attacco di questa storia: per le “narrazioni” ufficiali, che sono per la maggior parte influenzate da un'eccessiva contrizione o apologia se scritte da tedeschi, e da un'esecrazione più o meno sottile se scritte da anglo-americani, in genere attraverso la gestazione del nazismo solo per liquidarlo come un confuso intermezzo segnato dalla furiosa vendetta della vecchia Germania e dai presunti effetti di “grandi forze storiche” e “irrazionalismo” - due nozioni poco elaborate e sostanzialmente prive di significato, in realtà. Il pessimo trattamento riservato alla gestazione nazista è dovuto a due fattori: in primo luogo, l'intervallo storico che abbraccia la crescita dell'hitlerismo è notoriamente complesso, e questo non si addice a un “buon cinema”: ad esempio, quando la crisi colpì l'Occidente nel 1930 e i nazisti iniziarono a raccogliere voti, gli storici liberali affidarono la narrazione ai loro colleghi economisti, e gli economisti, che notoriamente non capivano nulla della crisi, la rimandarono agli storici, che si ritrovarono così con l'ultima e tristemente deludente parola nell'attuale, miserabile spiegazione dell'ascesa al potere dei nazisti. In secondo luogo, un'analisi dettagliata dell'emergere del nazismo è generalmente evitata, a quanto pare, perché potrebbe rivelare troppo; in verità, si potrebbe dire che i nazisti non sono mai stati una creatura del caso. La tesi del libro suggerisce che per 15 anni (1919-33) le élite anglosassoni hanno manomesso la politica tedesca con l'intento consapevole di ottenere un movimento reazionario, che avrebbero poi potuto usare come pedina per i loro intrighi geopolitici. Quando questo movimento emerse subito dopo la prima guerra mondiale sotto forma di una setta religiosa antisemita mascherata da partito politico (ovvero, il NSDAP), i club britannici lo tennero sotto stretta osservazione, procedettero ad appoggiarlo semi-ufficialmente nel 1931, quando la Repubblica di Weimar stava per essere smantellata dalla crisi, e infine lo abbracciarono, con l'inganno, per tutti gli anni '30. Ciò significa che, sebbene l'Inghilterra non concepì l'hitlerismo, creò comunque le condizioni affinché un simile fenomeno potesse manifestarsi e si dedicò a sostenere finanziariamente i nazisti, armandoli poi fino ai denti con la prospettiva di manipolarli. Senza una “protezione” così metodica e spietata da parte delle élite anglo-americane, insieme al complice sostegno della Russia sovietica, non ci sarebbero stati né il Führer né il nazismo:
il dinamismo politico del movimento nazista dovette il suo successo a una generale situazione di instabilità in Germania, del tutto artificiale, un disastro progettato dagli stessi club anglo-americani.
Con “club” ed “élite” intendo le confraternite consolidate e autoperpetuantisi che governavano i commonwealth anglosassoni: queste erano (e sono tuttora) formate da un'aggregazione di dinastie provenienti dalle banche, dal corpo diplomatico, dalla casta degli ufficiali e dall'aristocrazia esecutiva, che rimane ancora saldamente radicata nel tessuto costituzionale delle moderne “democrazie”. Questi “clubagiscono, governano, si riproducono e pensano come un'oligarchia compatta e cooptano la classe media per usarla come filtro tra loro e la loro carne da macello: la gente comune. In effetti, nella cosiddetta “circoscrizione democratica”, che rappresenta a oggi il modello più sofisticato di governo oligarchico, l'elettorato non esercita alcuna influenza e la capacità politica non è altro che un'altra espressione dei poteri di persuasione necessari per “costruire consenso” attorno a decisioni (importanti) già prese altrove.
La storia raccontata in questo libro è la storia dell'Impero britannico che, nel 1900, temendo la crescente potenza del giovane Reich tedesco, elaborò in segreto un piano per un gigantesco accerchiamento del continente eurasiatico. L'obiettivo principale di questo titanico assedio era impedire un'alleanza tra Germania e Russia: se queste due potenze avessero potuto fondersi in un “abbraccio”, così ragionavano gli amministratori britannici, si sarebbero circondati di una fortezza di risorse, uomini, conoscenze e potenza militare tali da mettere a repentaglio la sopravvivenza dell'impero britannico nel nuovo secolo. A partire da questa precoce consapevolezza, la Gran Bretagna intraprese una straordinaria campagna per fare a pezzi l'Eurasia, ingaggiando Francia e Russia, e successivamente l'America, per combattere i tedeschi. Le vicissitudini della prima metà del Novecento costituirono l'epopea del grande assedio dell'Europa.
Come verrà mostrato nel capitolo 1, la prima guerra mondiale completò il primo atto dell'attacco, che fu coronato dall'ingresso imperiale degli Stati Uniti sulla grande scacchiera. La Germania aveva perso la guerra, ma non era stata sconfitta sul suo stesso territorio; le élite tedesche e la sua struttura politica ed economica rimasero intatte. Così, dopo il 1918, ebbe inizio il secondo atto dell'assedio: una stupefacente manovra politica volontariamente attuata dagli Alleati per resuscitare in Germania un regime reazionario tra le fila dei militaristi sconfitti. La Gran Bretagna orchestrò questa incubazione con l'intento di evocare un'entità politica belligerante che incoraggiò ad andare in guerra contro la Russia: lo scopo premeditato era quello di intrappolare il nuovo regime reazionario tedesco in una guerra su due fronti (seconda guerra mondiale) e trarne profitto, servi di un alveare postindustriale altamente meccanizzato che si nutre della forza di schiavi operai e impiegati non meno emarginati, le cui vite sono ipotecate per aderire alla moda del consumo moderno. Gli odierni signori del feudo non sono più visti esigere tributi poiché a tale scopo si affidavano ai meccanismi dei conti bancari, mentre gli adulatori della classe media, come accademici e pubblicisti, sono rimasti costantemente fedeli ai synomosiai. Un'altra differenza concreta tra ieri e oggi è l'enorme incremento della produzione industriale (il cui livello potenziale, tuttavia, è sempre stato notevolmente superiore a quello reale, per mantenere alti i prezzi). Quanto alla “partecipazione democratica” dei cittadini comuni, questi sanno in cuor loro che non decidono mai nulla di importante e che la politica consiste nell'arte di influenzare le folle in una direzione o nell'altra, secondo i desideri e le aspettative dei pochi che detengono le chiavi dell'informazione, dell'intelligence e della finanza. Questi pochi possono a un certo punto essere più o meno divisi in fatti contrastanti; più profonda è la divisione, più sanguinoso è il conflitto sociale… 

Adolf Hitler: la macchinazione - Guido Giacomo Preparata

An-nota:

immaginava che la Francia non fosse caduta così in fretta da far precipitare l'Italia nella sua catastrofica caduta…

una visione del mondo che, come noi moderni abbiamo imparato a conoscere, ha sancito la dannazione dell'Europa e giustificato l'americanizzazione dei vinti
la Pax Americana che ne seguì… diede ben poco in termini di pace al resto del mondo...

e ciò che restava da sentire dell'Occidente sconfitto era triste: tedeschi e italiani erano stati ridotti a un paio di tribù svuotate e senza identità
attualmente, nell'immaginario collettivo dell'Occidente, non esiste nulla di peggio del nazismo
volevo capire come tutto questo fosse accaduto. Mi chiedevo come l'Europa potesse commettere un suicidio così grossolano come quello di consegnarsi a un sovrano straniero dotato di una visione del mondo diversa dalla vecchia, ma ugualmente violenta e barbara…
un'analisi dettagliata dell'emergere del nazismo è generalmente evitata, a quanto pare, perché potrebbe rivelare troppo; in verità, si potrebbe dire che i nazisti non sono mai stati una creatura del caso. La tesi del libro suggerisce che per 15 anni (1919-33) le élite anglosassoni hanno manomesso la politica tedesca con l'intento consapevole di ottenere un movimento reazionario, che avrebbero poi potuto usare come pedina per i loro intrighi geopolitici…
sebbene l'Inghilterra non concepì l'hitlerismo, creò comunque le condizioni affinché un simile fenomeno potesse manifestarsi e si dedicò a sostenere finanziariamente i nazisti, armandoli poi fino ai denti con la prospettiva di manipolarli…
il dinamismo politico del movimento nazista dovette il suo successo a una generale situazione di instabilità in Germania, del tutto artificiale, un disastro progettato dagli stessi club anglo-americani
questi “club” agiscono, governano, si riproducono e pensano come un'oligarchia compatta e cooptano la classe media per usarla come filtro tra loro e la loro carne da macello: la gente comune. In effetti, nella cosiddetta “circoscrizione democratica”, che rappresenta a oggi il modello più sofisticato di governo oligarchico, l'elettorato non esercita alcuna influenza e la capacità politica non è altro che un'altra espressione dei poteri di persuasione necessari per “costruire consenso” attorno a decisioni (importanti) già prese altrove
l'obiettivo principale di questo titanico assedio era impedire un'alleanza tra Germania e Russia: se queste due potenze avessero potuto fondersi in un “abbraccio”, così ragionavano gli amministratori britannici, si sarebbero circondati di una fortezza di risorse, uomini, conoscenze e potenza militare tali da mettere a repentaglio la sopravvivenza dell'impero britannico nel nuovo secolo
a partire da questa precoce consapevolezza, la Gran Bretagna intraprese una straordinaria campagna per fare a pezzi l'Eurasia, ingaggiando Francia e Russia, e successivamente l'America, per combattere i tedeschi…
una stupefacente manovra politica volontariamente attuata dagli Alleati per resuscitare in Germania un regime reazionario tra le fila dei militaristi sconfitti. La Gran Bretagna orchestrò questa incubazione con l'intento di evocare un'entità politica belligerante che incoraggiò ad andare in guerra contro la Russia: lo scopo premeditato era quello di intrappolare il nuovo regime reazionario tedesco in una guerra su due fronti
gli odierni signori del feudo non sono più visti esigere tributi poiché a tale scopo si affidavano ai meccanismi dei conti bancari
quanto alla “partecipazione democratica” dei cittadini comuni, questi sanno in cuor loro che non decidono mai nulla di importante e che la politica consiste nell'arte di influenzare le folle in una direzione o nell'altra, secondo i desideri e le aspettative dei pochi che detengono le chiavi dell'informazione, dell'intelligence e della finanza. 

questi pochi possono a un certo punto essere più o meno divisi in fatti contrastanti; più profonda è la divisione, più sanguinoso è il conflitto sociale

In tutto questo inserisci anche il “nodo scorsoio” che Churchill mise al collo di Mussolini = la “Italia”. Il carteggio che si trova in Rete, in-tanto, è “fasullo”. No?
Poi, immagina l’incontro di ieri a Riyadh, fra “Usa” e Russia:

gli “Usa del liquidato(re) Trump
e
i compratori dei Brics, nella persona del funzionario capo del “fondo sovrano russo”.

Con la “perfida albione” questa volta “tenuta fuori” o a distanza (chissà perchè!). La Gran Bretagna intraprese una straordinaria campagna per fare a pezzi l'Eurasia, ingaggiando Francia e Russia, e successivamente l'America... No?

E con la Uè!”, ancora una volta, suicida. 

Che sia la volta buona? Bah. Il “cambio al vertice”, nell’AntiSistema, non è mai sufficientemente al… vertice, affinché possa modificarsi la “policy aziendale” (qua, così). Solamente senza di l’oro, cambia nella sostanza tutto quanto sulla Terra, qualsiasi cosa sia (è). 

L'Inghilterra e il “ciclo” bretone.
La storia dei primi insediamenti barbarici in Inghilterra è abbastanza oscura, almeno fino a quando, nella seconda metà del VI secolo, non emergono i sette piccoli regni anglo-sassoni del Kent, dell'Essex, del Sussex, dell'East Anglia, della Mercia, del Wessex e della Northumbria. Nella leggenda (per quanto realmente esistito) è avvolto anche il re Arturo, eroe della “resistenza” dei Britanni, che con il nome di Artù, e l'inseparabile corte dei Cavalieri della Tavola Rotonda, è il protagonista di un fortunato ciclo di romanzi medievali…
Link

Gli “inglesi” sono “tedeschi” che sono “ebrei (sionisti)”:

la (solita) storia (deviata) AntiSistemica
è tutta quanta
in una catena d’eventi intersecantisi a “f-orma di Golem (scatole cinesi)”
ove
la minoranza organizzata
non esiste; c’è
mentre
tutto il resto è, e rimane, in balia, a bagnomaria, alla deriva…

Dove “stanno” i… nativi, orsù?

Anglo-Sassoni e Britanni… Uhm.

I Britanni erano un insieme di popolazioni celtiche stanziate nell'antichità nelle Isole britanniche (Gran Bretagna e Irlanda). Giunti nella regione a partire dall'VIII secolo a.C., i Celti della Britannia rimasero frazionati in numerose tribù, facilitando così la conquista del loro territorio prima da parte dei Romani (I secolo d.C.) e poi dagli Anglosassoni (V secolo). 

I Britanni furono sottomessi politicamente e culturalmente ai nuovi dominatori…

A partire dall'VIII-VI secolo a.C., gruppi di Celti invasero a più riprese le isole britanniche, sovrapponendosi ai precedenti abitanti. Tali gruppi provenivano, attraverso La Manica, dalle coste continentali dell'Europa, che i Celti avevano raggiunto dopo aver avviato la loro espansione dall'area della Cultura di La Tène, discendendo il corso del Reno… A partire dall'odierna Inghilterra meridionale, si espansero rapidamente in tutta la Gran Bretagna e l'Irlanda, anche se nell'attuale Scozia il popolo pre-indoeuropeo dei Pitti conservò la propria individualità

Ma la Scozia, attualmente è ancora “Scozia”, motivo per cui sono gli “inglesi” ad imperare = i “germani(ci)” ossia gli “ebrei” o meglio i “sionisti”. 

I “Bravi” d-El l’oro “Dio”. 

Infatti, di “(l)oro” non se ne trova più, fisicamente.

Dunque, Trump “il liquidato-Re” sta facendo l’inventario per comprendere quello che ancora ha “in casa”, così da poterlo mettere in s-vendita. Ecco perché l’amministrazione non solo IA-Biden ha “esportato miliardi di Usd nel paese 404, anzitempo”. 

Fuori dalle mire del liquidatore! Uhm:

questi pochi possono a un certo punto essere più o meno divisi in fatti contrastanti; più profonda è la divisione, più sanguinoso è il conflitto sociale

Fermo restando che si tratta sempre di sottodomino ad immagine e somiglianza l’oro. Il che riporta (manutiene) costantemente all’AntiSistema “Terra” = un unico impero ove è già successo e continua a succedere. Ergo, l’unica “cosa” che può modificare la “trama” è il Ritorno del Re = Te (laggente che torna o diventa o si trasforma nella... gente).





  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3894
prospettivavita@gmail.com


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