giovedì 17 febbraio 2022

Il polo con la terra dentro.



L’im-possibile = il potenziale.

Ok. Si può iniziare con un bel “Ok”? Ma sì. Perché no. No?

Bene: ma ora, “basta”.

Minority Report è un film del 2002 diretto da Steven Spielberg, liberamente tratto dall'omonimo racconto di fantascienza di Philip K. Dick Rapporto di minoranza…

Link

La “fantascienza”: 

uhm… 

Perlomeno dal 2020 hai potuto “vedere” in e di cosa consiste. Tutto, infatti, è diventato fantascienza. Eppure, nei primi anni ’80 del secolo scorso (una eternità fa), ti raggiungevano con pubblicità di questo tipo:

potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci, ok basta così. Ma noi siamo scienza, non fantascienza… qualità, costante, nel tempo”.

Era la voce del marchio Telefunken. Ricordi?

Scienza, coscienza, fantascienza = la “tua” realtà di ogni “nuovo” giorno (e notte). Ovvero

l’AntiSistema. 

Welcome. Benvenut3. Solo abbracciando il concetto di fantascienza, infatti, puoi rimettere a posto ogni tassello. Ovvio, funziona se sei ancora e sempre Tu, in luogo del fac-simile “tu”, post Invasione degli Ultracorpi

Sei d’accordo se asserisco che qualcosa può continuare a succedere se... “è già successo”? Suppongo di sì, perché è persino logico e non c’è nulla da “capire”. 

È come fare 1 + 1 = 2. 

Qualcosa a cui arriva anche chi non ha frequentato alcuna scuola, nel senso non matematico della questione e, non, del “problema”

Logica = anche chi “scende dalle montagne” ne è dotato. E per giunta, di default. Di serie. Non come fosse un optional, quindi.

Ergo, qualcosa che non necessita di alcun “insegnamento”. 

Ci stai? Allora ci sei. Viceversa, “ci fai” ma assolutamente sempre distante da Te, come se fossi all’ombra di un gigantesco “Albero” che è talmente esteso da sembrare (come) il cielo.

 

E… rimanendo in tale “comfort zone (diciamo così)”, è proprio l’ombra a divenire “normale”. Un po’ come “scoprire la gravità”, addormentandosi sotto o dentro a tale “ferma” giurisdizione. 

 


Nel “film”, sopra citato, coloro che “vedevano nel futuro” erano dotati di una particolare “sensibilità” che, unitamente alla macchina, riusciva ad impedire che alcune persone “potenziali” compissero dei crimini, anticipandoli sul “tempo”. Ok?

Nella realtà, perlomeno dal 2020 a seguire, invece, non ci sono “sensitivi” ma… un impianto di condizionamento dell’essere, per ciò, costantemente “a Massa”. 

Ovvero, non si perscruta se nel futuro farai un colpo basso, ma se sarai (e dunque sei) “pericoloso per l’ordine precostituito.

Se ci sei batti un colpo, perché si tratta di uno Stato di polizia che si traveste da “agnellino”. E il lupo perde il pelo, non il vizio. Hanno semplicemente preferito così, decidendo in merito:

tanto a “te” che te ne importa, una volta alle prese con le faccende quotidiane che ti con-fondono l’impressione di far p-arte dei “tuoi” diritti.

Non solo leggi, allora, la prossima citazione (altamente significativa).

Vedi, al Governo non importa se ciò che stai condividendo è realtà o finzione o qualcosa nel mezzo. Ciò che importa è se ciò che stai condividendo ha il potenziale per far pensare le persone da sole e, nel frattempo, mettere in discussione la propaganda del Governo

La polizia del controllo mentale: la guerra del Governo ai crimini mentali e ai rivelatori di verità

17 febbraio 2022 Link

È “uguale”. Vero? 

Il “film” anticipa la realtà, perché la realtà “è già successa”: è già stata decisa. Da chi o cosa? Lo dovresti perlomeno immaginare, ormai. 

Lo Stato Profondo è realtà, ormai

Ed è “solo” la conferma del sentire che s’emana da “molto” in Me. Se “prendi” Me come singolarità, bè… ecco il relativo (assoluto, sferico) punto di sospensione da cui può potenzialmente manifestarsi spontaneamente un intero nuovo “universo s-conosciuto” = la realtà di riferimento unico, qua, che assume e cristallizza l’input “Me/IO”, non visto che l’Ambiente tende a “tele trasportarvi” la mappa sensibile del reale potenziale di riferimento, riparametrata in funzione della singolarità o eventualmente della compresenza di singolarità in proiezione e, quindi, “degna di essere auto riportata ad immagine e somiglianza in tale piano o mappa che viene scambiat3 unicamente all’interno della veste più apparente o consolidata o appunto fisica”. 

Assurgere al ruolo di punto di sospensione, permette di entrare nella questione “manifestazione”, che f-orma la realtà “calpestabile” per chiunque ne sia come partecipato.

Il punto di sospensione comanda, qua. 

Se è AntiSistemico allora sarà l’AntiSistema ad essere shiftato “dentro”. Altrimenti, no. Altrimenti ancora, se ci sono più punti di sospensione avverrà una pluri manifestazione. Allora, da questa non solo prospettiva ciò che va in onda almeno dal 2021 è che non esistono ma ci sono due poteri che si affrontano

due punti di sospensione. 

Ovvero, due potenziali (tenendo sempre a mente anche il potenziale dell'Operation Trust) che esercitano Sé Stessi.

Attenzione

lor signori applicano il “Fare…” = sono criticabili quanto vuoi ma “loro sono loro, mentre Tu sei ‘tu’ qua, all’interno del loro punto fermo o critico”. 

Ecco che la giurisdizione, sul/nel mondo relativo, se lo spartisce esattamente come una torta, perché i contendenti sono due, invece che otto miliardi. Ok? 

I “due” è ovvio che siano molti di più, tuttavia al confronto con gli otto miliardi, bah: il confronto è pietoso

Immagina allora questo Grande Albero del potere, sotto al quale sopravvivi “allegramente”, scambiando tutto per sostanzialmente quello che non è, facendotelo bastare, anzi… collaborandovi passivamente, come p-arte di tale motore di auto decomposizione che, non a caso, scambi per “natura(le)”.




Ma… se “è già successo” (che cosa? Il taglio netto al piede dei Grandi Alberi) allora significa che qualcosa come una “guerra” è terminata e ciò che ha vinto oppure è rimasto, di conseguenza ha preso a remare nella medesima direzione di s-fondo = avendo abbattuto tale potere e tali grandi esseri, ne ha poi replicato la funzione sostanziale:

conferire un habitat da posporre al “prossimo”

sempre alla ricerca della relativa “terra promessa”

laddove poter tranquillamente sopravvivere in “santa pace”.

Ecco. Sei all’ombra di tutto ciò, qua nell’AntiSistema. Laddove la “democrazia” permette il Governo de’ pochi, a fronte di una “maggioranza relativa”: 

molto relativa. 

Tanto relativa che nel parallelo, complementare riflesso frattale espanso, permette ad una “holding” di controllare persino dei colossi, avendo(ne) pochissimo capitale o “proprietà”, ma in leva poterne vantare l’assoluto controllo. 

Certo: 

nell’accezione non esiste ma c’è, tale controllo (potere). 

Qualcosa ch’è previsto dalle maglie della “legge”. E di certo assolutamente causale. Ragionato. Voluto… 

Deciso o “già successo”.

Fanta-stico. Fanta-sia. Fanta-scienza.

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Il tutto or dunque rientra in una questione di “potere”. 

Se il Governo decide qualcosa, sarà sempre verità? Se lo pensi è perchè ci c®edi: 

non è più pensiero logico, figurati se sostanziale allora

Ti auto af-fidi al potere. Tutto qua. Mandando alle ortiche Tutto Te Stesso. Perché quando “sei in affido” dipendi dal tipo di “educazione” che riceverai dalla “casa madre”. Dalla potestà.

Ecco che, allora, la “scienza” diventa tale poiché “questione politica” o, meglio, una questione di… potere. Un po’ come la Santa Inquisizione, oppure i molteplici regimi che hai persino studiato a scuola nel corso del “tempo”. 

Non a caso è proprio la Santa Inquisizione che ti studia(va) e in funzione, ad esempio, dei tuoi “gusti personali in ogni ambito”… ti veniva ad incarcerare sulla scorta del loro pensiero unico

proprio come è ancora “ora”. 

Così come si comportò il potere nazista, diciamo così, per indagare sulla provenienza ebraica dei malcapitati, indagando a partire dall’origine di nome e cognome oltre a molteplici informazioni che raccoglieva un po’ in ogni modo (tra cui l’infame comportamento della delazione o del tradimento).

Insomma, l’infamia servita sempre a tavola. Come se nulla fosse. E, nell’Abitu-ID-ne… c®edervi come se non ci fosse null’altro di valido. 

Vedi, al Governo non importa se ciò che stai condividendo è realtà o finzione o qualcosa nel mezzo. Ciò che importa è se ciò che stai condividendo ha il potenziale per far pensare le persone da sole e, nel frattempo, mettere in discussione la propaganda del Governo…

La polizia del controllo mentale: la guerra del Governo ai crimini mentali e ai rivelatori di verità…

17 febbraio 2022 Link

Il “Governo”, dunque, si comporta come la “tua” mente, che non fa differenza tra realtà o finzione. E se non c’è alcuna differenza è perché è così il processo di co-creazione:

all’interno della mente ci sono i pensieri, le idee, le decisioni, etc.

Ma, funziona come per la radio: 

il dentro non è il “dentro”, laddove trovi solamente la circuiteria. 

Il dentro è nel “dentro” = nei “tubi” scorre qualcosa, come sangue nelle vene. Ecco che se apri il corpo fisico, trovi ad esempio le vene. E per arrivare al sangue devi aprire anche le vene che, per la radio… diventa piuttosto inaccessibile. 

Trovi? 

Per arrivare ai pensieri, analogamente, cosa devi fare? Se sei Tu e il processo è il Tuo, allora ci arrivi da Te in Te e lo “Fai…” per Te, perché è il Tuo universo. Se, invece, si tratta di ben altro… di conseguenza per arrivare ai Tuoi pensieri, tale potere come si comporta? 

Di certo, non aprendo la “radio”. 

Infatti, avvia un processo alternativo di pensiero, dall’esterno

qualcosa che sia sufficientemente credibile, affidabile o, di più, talmente invasivo da spazzare l’intero scenario apparente. 

È un’opera molto simile alla strategia del blitzkrieg nazista: 

un’opera di accerchiamento progressivo e totale, una cintura di controllo, una manovra a tenaglia tale da oscurare la luce solare. O, perlomeno, di farlo credere. Come se mancasse l’ossigeno e così si perdesse il proprio auto controllo, giudicando che “conviene” lasciarsi andare lungo la “corrente” che insinua falsa convenzione, nel senso che è come una rete intessuta proprio per tal scopo: 

catturare sensorialmente. 

Così diventi pre-vedibile, sempre rintracciabile, identificabile, etc. In cattività. Come nel Metaverso.

Hai notato che Truman (nell’apposito “film”) va a sbattere contro lo scenario dipinto da mare/cielo od orizzonte, e, per la verità… l’Antartide è come un muro di ghiaccio che devi affrontare, se non intendi circumnavigare la “Terra” intera, non essendo un “polo” ma un perimetro che identifica un’area? 

Se giri attorno all’Antartide, giri attorno alla Terra s-conosciuta. Ovvero, rischi di fare il giro del mondo. Ma… come se stessi girando attorno ad un “punto”: 

qualcosa che non torna, se ci sei ancora. 

Allora: perché non ci provi? Primo: servono un sacco di soldi (guarda non caso). Secondo: per arrivare sino a lì, non è così semplice (guarda non caso). 

Laddove il “guarda non caso” è assolutamente causale: 

ragione fondamentale, anche se rivelata addirittura attraverso chi/cosa se ne assume ogni “responsabilità”, lavorando per organizzazioni di ogni tipo e specie, per un “salario” e per quello che rappresenta = la “tua” sopravvivenza qua nell’AntiSistema. 

Il non paradosso che diventa la “tua” n-orma e persino f-orma. Or dunque, “è già successo” tutto quello che continua a succedere: essendo già pensato, immaginato, deciso. E se non ricordi da “chi”, non significa che sia fantascienza. Significa che “è già successo” ed ora non te lo ricordi. 

Basta. 

Tutto il resto è“chi” continua ad approfittarsene sostanzialmente.



I Media MainStream, allora, applicano proprio questa fantascienza. Così come ogni “Ordine”. E come la “Legge”. Tutto quello che passa (per) il con-vento, viene creduto da coloro che si sono “smarriti” qua dentro, nell’AntiSistema. 

In tale “selva oscura” illuminata artificialmente.

Il buco con la mente intorno? Uhm: il polo con la terra dentro. Ecco il “Big Bang” da dove arriva e, dunque, l’associazione di idee che sostanzialmente col-lega tutto d’assieme.

Laddove tutto è verità, ma che te lo dico a fare se sei sempre “tu” qua nell’AntiSistema. 

Come minimo sei interessato dall’errore di parallasse. Dal bias di conferma. Da ogni f-attore o s-oggetto che ti ha, allorquando esisti ma non ci sei, “mancando”, proprio come quelle “stelle” che vedi in cielo, dandoti l’impressione di lampeggiare. 

Ogni singolo “mancare” corrisponde, ad una simile “distanza”, a qualcosa che continua a succedere alternando ciclicamente on e off, all’interno di una continuatività esclusiva che ti riassume in quanto a ceppo di lattuga che, in-tanto ricresce sempre

No?

Fai…”.

 Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-606
prospettivavita@gmail.com