mercoledì 26 maggio 2021

Tu non stai bene.



Perchè non esiste un centro comune, costantemente aggiornato e gratuito (perchè fatto da tutti per tutti), che raccoglie tutta l’esperienza delle persone, comprese le “fregature”; in maniera tale da farne sempre un riferimento certo? 

Non esiste perchè così “serve”. 

Eppure, c’è, nella misura in cui ti rendi conto della memoria frattale espansa ambientale. 

No? De che...

È “regolare” che all’uscita di una scuola pubblica vengano distribuiti coupon per andare a mangiare, convenientemente, al McDrive? È evidente che qualsiasi f-orma di osservazione o critica/denunzia, in tal senso, in una siffatta realtà Anti-Sistemica “tutto si trasforma” in strisciante “propaganda” o pubblicità, volenti o nolenti. 

Certo, perché la società non ha orecchie che per (non) intendere. In qualcosa dove “tutto quello che dici (pensi, immagini) potrà essere usato contro di te”

In qualcosa dove “chi ha inciso il proprio nome (marchio, timbro, logo)” allora riesce sempre a “girare la frittata” come meglio crede, facendo però tutto da “te”. 

Cioè, il “fai da te” lo fanno fare a “te”, nell’Anti-Sistema. 

 

Un metodo preciso, asciutto e pulito, che non lascia tracce e non “sporca”, come la famosa colla, guarda non caso. Infatti, non lo sospetti nemmeno. E qualora lo sentissi, non sapresti mai spiegartelo né spiegarlo, perché succede come nei cosiddetti “sogni”, laddove non appena ti desti svanisce la connessione tra “immagini”, in maniera tale che tutto il castello diventa di “carta”

 


In quel momento hai l’opportunità, però, di renderti conto (anche senza spiegartelo, poiché processo non lineare) come continua a succedere l’Anti-Sistema, in quanto a “blocchi interconnessi” tramite collegamento non convenzionale; un po’ come in ambito tecnologico esiste la connessione “senza fili” da remoto o wireless. 

Con il complesso “umano” che descrive proprio un terminale o un dispositivo “portabile” o IA. 

Allora, quale IP avrai anche tu?
Nota bene che a tale indirizzo sarai sempre raggiungibile...

Non a caso “produci anche energia elettrica” e la puoi produrre anche esternamente, qualora la società sia concepita in maniera tale da sfruttarti: 

or dunque, che cosa pensi e credi che sia, ad esempio ma causalmente, la schiavitù che diventa “lavoro” nel progresso secolare? 

 



Solamente undiritto”? Oppure, “evoluzione” (magari lenta ma costante)? Suvvia. Abbi la compiacenza di non volerti così male. Perché ti butti tanto a terra? 

Ti meriti davvero un simile “destino”? 

Guarda i bimbi, e ricorda che anche tu lo sei stato: che cosa ti riporta alla mente il classico bimbo intento a giocare, con tutto l’entusiasmo della terra, nonostante il gioco consista nell’immaginare un certo “disegno”, mentre maneggia oggetti che sembrano tutt’altro? 

Se lo fai da “grande”, sei visto come un pazzo. 

Anzi, ti vedi come tale. Se lo fai da “piccolo” sei un tesorino che si diverte con quello che ha, destando anche commozione in chi ti vede. 

Il messaggio, dunque, è… “non tutto è perduto”.

Sei stato anche tu “piccolo” e poi hai dimenticato. Perché? Perché è… normale? 

Così sembra. 

Ad un certo punto, l’orizzonte degli eventi sembra cambiare, sembra diverso, sembra altro. E allora che fai? Guardi i tuoi giochi e quasi te ne vergogni. Allora, nascondi tutto in una cesta che infili da qualche parte, per poi dimenticarne la posizione, salvo - (forse) molto in seguito - riscoprirne l’entità, ma da “grande”; in un altro momento della vita, quando subentrano spicchi di amarcord, di depressione, di riflessione, di ritornare sui passi perduti, etc. 

Un “momento” che prima o poi succede a chiunque; e se non dovesse succedere, è perché “davvero qualcosa non va”, allora.

Mancano ormai poche settimane all’inizio del semestre bianco precedente l’elezione del Presidente della Repubblica. Già da mesi si assiste al solito tourbillon di papabili candidati scelti spesso nel mazzo delle vecchie e ampiamente compromesse cariatidi del sistema politico italiano.  A queste figure si unisce qualche improponibile nuovo “rappresentante della società civile” la cui genesi spesso è semplicemente mediatica. 

In questo contesto disarmante, tuttavia, considero sciagurata la sola idea di proporre, figuriamoci di eleggere, Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica. Non tanto per la indiscutibile considerazione dell’attuale Presidente del Consiglio quanto perché questo sarebbe il più grande regalo immeritato al sistema politico e soprattutto ai Partiti. Va ricordato, infatti, come l’incarico a Mario Draghi nasca dalla presa di coscienza dell’incapacità degli ultimi Governi, dal 2015 in poi, i quali ci hanno portato alle soglie della pandemia in uno stato di crisi economica senza precedenti e con un insostenibile rapporto debito Pil…

25 maggio 2021 Francesco Pontelli Link

Questo recita il ritornello

E questo è quello che devi credere. Ma... sei proprio certo che in Italia la situazione politica sia sempre così… fatiscente? 

Dopo “secoli” ti pare che davvero e sostanzialmente tale classe di individui “eletti” si comporti in maniera costantemente ed ostentatamente… “povera (non all’altezza della situazione ‘Paese’)”? 

SPS_IO crede diversamente; nel senso che “la perfezione esiste in questo mondo”, anche se striscia piuttosto che essere evidente. 

Alias, “tutto serve” nell’Anti-Sistema.


“Tutto serve”, a cosa (chi) se non all’Anti-Sistema stesso. 

Per questo motivo non esiste anche se c’è… perfezione. E la posizione politica italiana, che si riflette nella situazione d’assieme composta da ogni famiglia italica o società, non te la dice mai tutta relativamente alla propria sontuosa efficacia nel tenere ognuno al “proprio” posto, come se fosse normale ed invece è “normale”. 

Nelle parole di John Elkann trovi, allora, esattamente tal senso appena de-scritto.

Quando tutti fanno quello che devono fare si vince”.

25 maggio 2021 Link

Cioè, questo “quello che devono fare…” coincide sostanzialmente con un progetto esatto, specifico, univoco, reale, concreto, etc. 

Anche se non sembra, per via dello “spezzettino” in cui sguazza la situazione più apparente e giudicata da ogni organo che “fa quello che deve fare”, anche in Italia.

Ci sei

“Segreti” che sfuggono di mano, ogni volta, alle varie Istituzioni, allora a cosa equivalgono… quando finiscono nelle mani dei Media? 

A routine. 


Certo, altrimenti “col cavolo” che una simile informazione riservata ti avrebbe raggiunto in maniera così… disarmante. Succede perché è voluto. È inteso così. “Serve” che si sappia o perlomeno che sia diffuso, come se fosse una sostanza allucinante o una droga per l’animo, la mente, l’intelligenza, la coscienza, la logica, il ragionare, il sentire e formulare ipotesi, teorie, tesi, etc. oppure anche “solo” per immaginare, etc. 

Insomma, sei in un calderone unico, in cui succedono “reazioni” chimico-alchemiche perfettamente controllate = volute, di certo non da te, che sei “te” nell’Anti-Sistema. 

I famosi “Segreti di Pulcinella”. 

Il megafono sempre in azione, ma… come se facessi tutto da solo. In maniera indubitabile, anche se percepisci costantemente qualcosa che non va, però… “che cosa ci posso fare”, oppure “mi sa che devo andare dal medico, perché non mi sento molto bene”:

non mi sento molto bene = ? (l’espressione è di per sé già molto ricca di sostanza, se… sei sostanziale, però; altrimenti, ricca di sostanza rimane, ma… non te ne “Farai…” mai niente).

 


Dunque; a fronte di una espansione della consapevolezza, che può anche essere a singhiozzo o ad intermittenza, che cosa succede? Quando l’esperienza è tale da formarti un “centro tutto tuo”, puoi saltare a conclusioni che fanno letteralmente “a botte” con l’evidenza delle cose per come te le hanno in-segnate. Ad esempio, un provetto muratore sufficientemente “libero di testa”, recandosi presso antiche rovine egizie, potrà da sé in sé per sé rendersi conto dell’autentica situazione o scenografia predisposta in loco, in maniera tale da convincere tutti coloro che “fanno solamente i turisti” e ogni “esperto” che non può permettersi di “sputare nel piatto ove mangia”. 

No? 

Ecco perché l’accademico, in generale, difende persino l’indifendibile (applicando proprio quella “logica” che l’esperto vanta di essere stata messa a punto dalla “scienza” stessa, che difende oltremodo). 

Come la mosca che si arrampica (scivola) sui vetri o ci sbatte contro, vedendo che l’esterno è proprio lì, davanti… 

Bè, qualcosa che funziona, allora. 

Che va “bene” così, a quanto (non) pare. Un perfetto ed oliato meccanismo tra le righe. La totalità implementata o installata tra “rovine” di quel che resta. E nella norma, in quanto a sede di tale inosservanza da p-arte di chi passa senza mai ri-voltarsi indietro. 

 

Com’è fatto l’edificio della scienza deviata? 

Ha la stessa dima di ciò che s-copre. 

È a f-orma di gerarchia = una piramide de-centralizzata, come Blockchain in-segna. Ma prima ancora di essere tale, prima di essere un edificio, la scienza è costituita da individui, non mattoni

semmai, utilizzati come fossero dei mattoni, appunto per edificare una costruzione che per sua natura è un artifizio o una piramide sostanzialmente.

Allora, perché la scienza deviata difenda se stessa tanto ferreamente? Per questo motivo: una volta costruito un edificio, chi ne ha il controllo incita gli altri alla difesa ad oltranza, perché altrimenti c’è la “fine” o il crollo ad attendere in quanto a “destino”

Ma, cosa assai più curiosa, perché ogni singolo individuo che si professa scienziato, esperto, etc. difende la “propria” scienza? Ci sono molti motivi, ma quello portante è uno solo

quello appena descritto. 

Tutto il resto, gioca a favore. Ovvero, chi ha “studiato per una vita” tenderà a difendere coi denti quanto recepito e su tale base, approfondito, espanso, allargato, migliorato, etc. Poi, c’è il discorso “carriera” e difesa del posto fisso, prima ancora dell’essere assolutamente convinti di quello che si sostiene a nome della scienza. Poi, la ragione personale e l’orgoglio di appartenenza, l’ego, il sentirsi migliori, superiori, etc. Poi, l’auto convenzione di fare sempre e solo che “bene”, dunque la propensione all’essere di aiuto per lo sviluppo della società intera, calcolando di essere nel posto giusto al momento giusto, etc. Poi, c’è il discorso “famiglia” ed il proprio “futuro”, nel modello lavorativo in attesa del pensionamento. Poi, il fatto di far p-arte di un mondo che crede di decidere, scoprendo leggi e ragionando su tutto, mentre gli altri si limitano a svolgere mansioni secondarie e dunque ad arrancare. 

E facendo parte di tale dimensione, ne consegue che la compagnia frequentata e l’ambiente privilegiato siano in grado di persuadere a non scendere mai da tale “carro”. 

Insomma, i privilegi superano tutto il resto. Motivo per cui, come già per il “vaccino”, è molto meglio non mollare la “casta” anche a fronte di andare contro all’evidenza e persino alla logica, che è – per inciso – la credenza maggiore in ambito di scienza. 

Come se or dunque, l’esperto contraddisse la scienza stessa, la “fede” in cui c®ede. 

A quale logica annuisce SPS_IO? 

Bè: quella che mette in difficoltà la versione ufficiale della scienza, applicata alla realtà di riferimento pubblico, e allora scompaiono prove, documenti, persone, situazioni, etc.  

Un po’ come viene dimostrato in Man in Black. No? Anche un semplice “errore 404” è indice, al solito, di un diktat gerarchico ovviamente in-dimostrabile se auto delimitandosi nel percorso “di fatto” = quello prestabilito dall’iter di legge.

Un “timbro”:


La pietra molle o copertura lo permetteva.

L’arte stessa, incisa, dimostra che la materia era molle e lavorabile, in origine.

 



I geroglifici, allora, sono fatti con timbri, f-orme prefissate. 

 





Le stelle sono tutte uguali. Un timbro.

 


Ritratto, non solo di profilo.

 


Perché insisti nel fare differenza tra 1- chi si apposta fuori da una scuola pubblica per “regalare caramelle” e 2- chi si apposta fuori da una scuola pubblica per “regalare coupon del McDrive”? 

Quale differenza sostanziale non esiste ma c’è?

Da genitore, davvero credi che la prole in questo modo sia preservata? Ma non ti rendi conto che ogni volta “te la fanno sotto al naso”? Certo che no, perché al McDrive poi ci vai anche “tu”. E non si tratta di demonizzare una singola azienda, benintesi. 

Di più, la questione ruota attorno alla totalità Anti-Sistemica, che riveste e demonizza qualsiasi ambito, nell’Anti-Sistema. Laddove l’Anti-Sistema è proprio la copertura intera del segnale terrestre

di tutto. 

Qualcosa di nativo (originale artificiale, modello Westworld), oppure che è divenuto (to)tale (modello divide et impera, oppure, diffusione della cosiddetta “dima” del cristianesimo globale). 

Te lo vedi qualcosa, i cui adepti erano mangiati dai leoni nel Colosseo, diventare in seguito la più grande religione al mondo? 

Per favore; è di una montatura che si tratta. Le origini sono artificiali, tanto quanto le fondamenta di “Roma”. 

Romolo e Remo, Enea, la “Lupa”? 

Immagina che questo impero non sia mai esistito, nelle fattezze trasmesse dalla storia (deviata), e andrai (sarai) molto più vicino alla verità, rispetto ad “ora”. I punti di connessione della trama ufficiale sono alquanto “arrugginiti” e messi alla prova; e se tengono, è perché tu sei “tu” nell’Anti-Sistema. 

Sei “tu” che ti s-pieghi tutto, curvando tutto di conseguenza. 

Come quando si dice “fare i salti mortali pur di far tornare tutti i conti”. Ok? Una montatura epocale, che quando inizia a “fare acqua da tutte le parti”, allora è meglio se ricominci a temere che “il cielo ti possa cadere in testa”; perché gli antichi non erano dei ragazzini annoiati ed ignoranti o selvaggi, senza arte né parte

Ciò che ti hanno trasmesso vale ancora “oggi”, perché dovresti sapere e ricordare che tutto è ciclico nell’Anti-Sistema. La storia si ripete (sempre diversamente)? Certo che sì, ma “squadra che vince…” non cambia gli strumenti che hanno sempre dimostrato di funzionare, ogni volta, ad ogni “reset”. 

Un “bel” diluvio universale metterà infatti tutti d’accordo: “tutti giù per terra…”. Un grande terremoto, maremoto, tsunami, alluvione, esplosione, catastrofe, eruttazione, virus e vaccino, etc. permette sempre di “far ritornare questi conti” che infatti ti sfuggono, perché percepisci una certa stranezza nel mondo. 

Qualcosa di fondo. 

Sullo sfondo o nello sfondo. Uno strano riverbero od oscillazione o vibrazione nell’aria. Un po’ come quando degli animali destinati a diventare il pasto quotidiano del predatore, avvertono che c’è “qualcosa” seppure non vedono ancora il pericolo. 

E nonostante tale “istinto”, nel gruppo c’è sempre “a chi tocca, tocca”. I più deboli e i più “piccoli”? A chi ha sempre fame non importa cosa o chi finisce sotto ai propri denti. È un istinto insaziabile, che si avvale dell’alibi della fornitura di serie, naturale. 

Se ho denti, zanne, artigli e loro no, c’è un motivo, per cui sono io che devo cacciarli e divorarli, mentre loro servono proprio per questo mio scopo. Questo è il volere della natura…”. Il credo che si completa, nel “caso umano” con… “è il volere di ‘Dio’”. 

Vero? 

E allora vai di Crociate e compagnia cantante

 


SPS_IO denunzia tutto questo da mo’; eppure, non si smuove foglia. Come mai? Il predatore è acquattato tra la fitta “vegetazione”, forte del proprio conoscere tutto, mentre tu sei “tu” in tale giungla globale. 

Il predatore ti ha come e quando meglio crede. In tale “misura” consisti, allora? Laddove la cosa devastante consta del “di fatto” che, ad esempio, quando guardi l’ennesima puntata di Quark, che ti racconta sempre più realisticamente come fa il predatore a cacciare le proprie prede, “tu” fai il tifo per questa macchina da guerra a cui “piace vincere facile”

No? 

Non immaginando né percependo che “tu” sei descritto proprio da tale essere preda. Invece, ti illudi di essere il predatore, ovvero, ti metti nei suoi panni, anche se ti vanno sempre troppo “larghi” ma non importa. 

Anche a te piace vincere facile, anche se nei sogni. 

Perché nella realtà manifesta va tutto diversamente. Allora, che cosa fai? Non appena ne hai l’occasione, ne prendi profitto… assumendo i panni del “predatore”. Ad esempio, al lavoro se nella gerarchia sei appena “sopra” agli altri. Oppure, ricorrendo a qualche punto di forza che ritieni di avere, isolando alcuni “esemplari” facilmente domabili. 

Sino ad arrivare a situazioni “drammatiche”, dove il “capo” diventa una sorta di tiranno “moderno” che nemmeno il “sindacato” può fare qualcosa, perché del sindacato non sono rimaste che le “ossa”, distese al Sole a perdere ulteriormente di consistenza. 

È una magra consolazione quella che ti rimane, nell’Anti-Sistema: quella di poterti rivalere sul “prossimo”, ma solamente se ce la fai, perché diversamente dall’essere “a Massa” vs l’Anti-Sistema, con “te” le cose possono andare in ogni maniera, non visto che sei anche tu “a Massa”, pur illudendoti del contrario solo perché puoi vantare qualche presunto “vantaggio” rispetto a chi ti sembra “mancare”. 

Se tutto questo ti sembra scritto male, noioso, sbagliato, non valido per te, una sciocchezza, complottismo, depressione, etc. vedi che è sempre di te vs “te”, che si tratta

SPS_IO è solamente un tramite, un vettore, qualsiasi “cosa” tu veda e che però non coincide con l’essenza che incarna e punta sempre a te/“te”; del resto, si ti affacci su un corso d’acqua, non vedi forse sempre un effetto a specchio o un riflesso che ti appartiene e descrive? 

Questa memoria ambientale credi che sia una mera questione fisica? Tutto lì? Ottica, riflesso, rifrazione, onda, frequenza, vibrazione, etc. 

Bah.



L’auto caratteristica ambientale frattale espansa è valore aggiunto che, ogni volta, afferri attraverso mani “bucate”, che la trasformano in sabbia e allora ti sfugge continuamente… 

Quale progresso”, allora, puoi veramente constatare nel corso della storia (deviata)? 

Quale, se… non ti rendi conto che è sempre di Anti-Sistema che si tratta? Se proprio insisti con questa storia del progresso, allora riguarda solo l’Anti-Sistema, che infatti è globale, essendo arrivato a ricoprire con proprio segnale portante l’interezza del “calpestabile”.

E non esistendo altro (oltre al potenziale contemporaneo, che c'è sempre), non ti rendi conto sostanzialmente, proprio perché totale. Laddove, “il troppo grande per…” diventa legge “di fatto”, sbarrandoti il passo e costringendoti a diventare sedentario in questa f-orma di terra o realtà manifesta ad hoc, avente senso, perfezione e dunque anche un destino

Mentre tutto quello che hai in testa “tu”, va da sé… 

Sei artificiale, allora, oppure sei diventato come un essere artificiale? Che cosa cambia sostanzialmente se non ti rendi nemmeno conto? Allora, prima “Fai…” che ti accorgi. E solo dopo, passa in rassegna l’alternativa sostanziale

Perché “prima del tempo”, ogni frutto non è maturo, ma se “maturi” nell’Anti-Sistema allora sarà sempre troppo tardi, perché verrai mietuto prima. Ergo, la maturazione deve avvenire da te in te per te, dove non esiste alcun tempo: “prima di quel tempo, altrimenti sarà sempre tardi”. 

Bè… potrai sempre riprovarci, visto che nell’Anti-Sistema non si butta mai via niente, auto riciclando tutto che, infatti, “si trasforma”. 

Solo che per riprovarci, ogni volta è sempre più arduo, per via di ogni trauma che provoca shock, che la mente seppellisce per la “tua” salvaguardia, modello Hall 9000. 

Come un cappio che ti si auto stringe attorno al collo, mentre più ti muovi e più ti senti mancare l’aria e allora meno ti muovi e più hai la sensazione fisica di stare “meglio”

Ecco come l’Anti-Sistema gioca con te/“te”: 

come il gatto col topo

O come il topo intelligente con il gatto. Non cambia sostanzialmente. 

Chi arriva ogni volta in fondo ai Bollettini? 

È come partire tutti quanti per correre una maratona, senza alcun allenamento: chi arriverà al 42 esimo km? Ben pochi. E tra questi, quanto saranno ancora “lucidi”? Men che meno. Allora, tutto si spiega da sé, senza capire né avendo una intelligenza particolare, essendo come tutto de-scritto dalle circostanze sostanziali. 

Hai detto niente. Vero? 

L’atteggiamento chiave universale sostanziale o “Fare…” è semplice ed efficace: per questo motivo non ti sembra. Ecco perché, allora, non esiste (anche se c’è) e dunque tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema. 

“Tu” non stai bene. 

Sì. Sei “dentro” in qualcosa che ti ha. 

Come diamine credi allora di poter star bene. Infatti, non stai bene, anche se cerchi di essere sempre all’altezza della situazione: qualesituazione”? 

Come puoi “vedere”, sei alle prese con aria fritta che comunque ha degli effetti persino fisici = allora ti manifesti in questa versione delle cose e questa versione delle cose si manifesta “grazie” a te, che sei “te” nell’Anti-Sistema.

Il Comma 22 è servito in tavola, perché “serve” sempre. Col paradosso che prende piede, diventando “norma”. Eppure, è davvero un attimo ritornare “col sedere per terra”, perché se osservi attentamente i documenti che segnano e conservano la storia recente (dal 1850 circa in poi), la società globale emerge da una situazione post “reset” abbastanza vicina, rispetto al prendere in considerazioni distanze siderali come ad esempio il 12000 AC.

Foto, stampe e documenti del secolo 1800, ritraggono una condizione ubiqua di recente distruzione o cataclisma che non possono essere spiegate dalle continue presunte guerre per il predominio “umano”. 

Ci sono incongruenze devastanti in tale racconto de noantri, che studi a scuola e digerisci in qualche modo. 

Perché tanta devastazione, allora? 

Perché tanterovine”? Perché gli “antichi” si devono per forza di cose essere disciolti nel “nulla”? Allora, quale progresso ed evoluzione “viene avanti”? Chi si nutre di queste situazioni, che sono la situazione

Lascia perdere gli “alieni” ed il “mistero”:

è tutto molto più prossimo, poiché sempre alla luce del Sole. 

Altro che tenebre e buio. Apri gli occhi, allora. Renditi conto sostanzialmente. E annotati bene che, altrimenti, se ti credi il gatto allora il topo sarà un topo intelligente e se ti credi il topo, bè… che te lo dico a fare. 

Sveglia. È “ora” il momento. 

Auto ricorda(ti) da te in te per te: laddove, il resto vien da sé.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-421
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.