giovedì 20 maggio 2021

Prove tecniche di trasmissione.


Il taglio netto attraverso le “lingue” è reale e concreto: se intendi recidere la capacità propria, degli individui, di poter ricordare il passato, puoi intervenire sul codice linguistico o interfaccia che viene utilizzata comunemente per… 

Alfine, dovrai solo lasciar “tempo al tempo”, ovvero, confidare che nella diversa abitudine l’essere finisca “a Massa”. Nulla de che. Qualcosa che è come “attendere (vedere) che la vernice fresca asciughi sulle pareti”. 

Ok?

Ecco che, ad un certo punto (di sospensione), le persone furono distaccate da ciò che era “già successo” e continua a succedere ancora “oggi”: 

che cosa (chi)? 

Come lo puoi sapere se utilizzi per il “tuo” ragionamento, il codice linguistico artificiale odierno? Qualcosa da cui poi dipendi in toto e da cui dipende ogni processo come ad esempio, anche quello della memoria propria o di lungo raggio (termine). 

 

 

Un “moderno” Pc è s-oggetto al “vento” dell’obsolescenza programmata; eppure, se cambi il disco fisso (utilizzando componenti Ssd), se aumenti la Ram, se espandi la capacità di memoria dello stesso, etc. con relativamente poca spesa recuperi il dispositivo

Dunque, un po’ come visto in “Risvegli”, sia le persone che le cose e le situazioni, allora, sono sempre “recuperabili”

mai dire mai, mai fermarsi alle apparenze, mai perdere la speranza, mai fermarsi prima di portare a termine una missione (perché potresti essere all’ultima curva prima del traguardo). 

 


Ciò che fecero gli ordini dei monaci amanuensi, fu giudicato come essenziale e prezioso, per quanto concerne il salvare la memoria degli “antichi” rispetto al “destino” che correvano tutte le opere, a fronte del “tempo” assolutamente deleterio e pericoloso, dell’incuria e delle devastazioni delle guerre e della frantumazione dei materiali utilizzati per…

Ok? 

Però, nel fare questo, che cosa si prestarono aFare…”, se non a “tirare una linea netta” tra epoche ormai diverse poiché diversificate = isolate, separate, divise, distaccate, etc. 

Allora, “che cosa avrebbero dovuto fare: lasciare andare tutto alla malora?”. E chi te lo dice che stesse andando tutto alla malora?

Lo sai che quando una guerra “finisce (seppure temporaneamente, anche se sembra decretare vincitori e perdenti)”, chi ha vinto può permettersi per qualche lasso temporale di de-scriverne le gesta. Vero? 

Ebbene, ogni volta che la guerra “finiva”, dava il “La” ad ogni tentativo di riscrittura della stessa. Perché no? E se dall’ultima “grande” guerra finita (non la I né la II guerra mondiale), non ti fossi più ripreso? 

E se allora tale taglio netto è in grado di reggere ancoraoggi”?

 





Anche se la guerra sembra non terminare mai, poiché facente p-arte della famiglia degli “endless (senza fine)”, può essere che intercorrano parecchi secoli tra una fase e l’altra: 

questo spiega perché ufficialmente hai degli imperi, addirittura, che occupano periodi storici notevoli. 

Tra una guerra e l’altra, il mondo si riedifica; e ogni volta corre sempre il rischio di essere una struttura temporanea e dunque illusoria, seppure consolidata. 

Sin quando le generazioni possono vantare di passarsi informazioni dirette, senza fine di continuatività, significa che non ci sono lacune o Buchi Neri nel passato; mentre, se non riesci ad andare oltre alla linea demarcata dai nonni, o dai nonni deituoigenitori, bè… significa che c’è qualcosa che non va, perché non esiste che l’informazione diretta si interrompa per mancanza di… “connessione (collegamento)”. 

Non esiste proprio, se ci rifletti con seria attenzione. 

 


Ergo, tale dimenticanza naturale è “naturale”, ossia, rivela qualcosa che “è già successo” e a quanto (non) pare… non deve essere affatto ricordato sostanzialmente. Ecco perché la linea famigliare scompare in un certo tratto della memoria o della “s-memoria”. E la “lingua” che parli è parte in causa, perché determina ogni genere di processo attraverso cui credi o non credi di/in/che… 

Se poi ci metti anche il fatto che sei educato, istruito, messo al corrente, etc. di conseguenza ecco perché Sherlock Holmes diceva “nell’hard disk della mia memoria ci metto solo quello che effettivamente mi serve, dunque decicdo io cosa entra oppure resta fuori…”. Ecco perchénon sapeva che è la Terra a girare attorno al Sole…”. 

Ok? 

Il messaggio criptato è giunto anche sino a te, ma se sei “te”, nell’Anti-Sistema, allora avrai bisogno di auto decodificarlo sostanzialmente, al che come risponderai alla “chiamata”? Molti sono i chiamati, ma pochi sono coloro che rispondono… = rispondere “in che senso”? 

Come ti “attivi”? E perchè?

In che modo il “messaggio” riesce ad essere efficace, alias, perfettamente reagente o innescante? E, poi: quanti di questi input ti raggiungono usualmente, nella ridda o varietà di segnali popolanti l’atmosfera cittadina sempre più globale, se non già del tutto globalizzata? 

 




Il termine “educazione” deriva dal latino “ex-ducere” che letteralmente vuol dire “tirare fuori, far venire alla luce qualcosa che è nascosto”. “Istruzione”… deriva sempre dal latino “in-struere” e significa “inserire/portare dentro ‘materiali’”.

Vuol dire inserire qualcosa dentro un contenitore. 

Nel caso della formazione, vuol dire inserire nozioni. Istruire ed educare sono quindi due approcci diversi. Il primo presume un ascoltatore passivo che riceve informazioni/nozioni. Il secondo richiede invece una relazione e un ascolto da parte del soggetto non ricevente. Cioè, se voglio educare qualcuno devo ascoltarlo per capire cosa poter tirare fuori da lui. 

È una relazione, una strada da fare insieme…

7 luglio 2015 Link

I due processi sono comunque manipolabili, a condizione che tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema. Dunque, pur essendoci una differenza di fondo, può essere che non ti sia lasciata alcuna scelta, figurati allora se puoi ancora decidere veramente qualcosa a livello sostanziale. 

Comunque, “tirare fuori, far venire alla luce qualcosa che è nascosto” e “inserire/portare dentro ‘materiali’possono far parte del medesimo processo, allorquando “la guerra è finita” e chi decide sia di tirar fuori che di portare dentro, è in pratica la stessa “fonte”. 

Ecco perché sei in gerarchia, nonostante “tutto” quello che vedi, credi, ragioni, sai, etc. ma raramente “senti” essere autenticamente originale.

Cioè, se anche il livello del “sentire” dovesse cedere, di conseguenza rischieresti di essere e rimanere ingabbiato per potenzialmente sempre in tale reticolo mentale che non lascia feriti sul campo, bensì, solamente “zombie”. 

Così come infatti narra la “storia” ed anche il “presente/futuro” allorquando rientri nella logica del “sul lungo termine saremo tutti morti”. 

Tutti si aspetta di morire, allora? 

Bene: sei un campo che matura, in attesa di essere mietuto, allora.

Se insegni questo, alla prole in età scolastica, che cosa credi che pianterà radici in quell’interno arredabile? Sarà piuttosto una resa incondizionata.

Trovi? 

A quella “età”, infatti, come puoi da te in te distinguere chiaramente che si tratta di un lavaggio del cervello o di una de/ri-programmazione dello stesso (“te”)? 

Soprattutto quando la “cosa” è perpetrata in maniera tanto con-vincente, con il corpo docente, la scuola, il Governo e le Istituzioni o “società” che ti ci mandano obbligatoriamente a scuola = allora ti puoi fidare, perché “mamma e papà vogliono solo il mio bene”

Infatti è così, e pur tuttavia è inconscia la questione portante, alias, automatizzata ormai. Così come ogni genitore lo sa che le “merendine” fanno male, “massì: che cosa vuoi che sia”. No

Piove ma non ci credo”. 

Il famoso paradosso di Moore “parla chiaro”. Sei bloccato nell’incubo totale, da cui non riesci a destarti definitivamente. Qualcosa che non ti molla mai. E, bada bene, la realtà manifesta è “solo” cristallizzata o polarizzata o sintonizzata su tale frequenza; potendo disporsi lungo l’intera gamma dell’im-possibile (potenziale contemporaneo), perché rimane fissa e “ferma” proprio su tale lunghezza d’onda o intenzione altrui per “te” (destinazione d’uso) in cui il “tuo” destino, futuro, orbita, etc.? 

La domanda è purtroppo retorica, perché la risposta che puoi darti è quella che ti danno e dunquesai” = sei “te”. 

Mentre, la risposta che puoi darti, da te in te, è il tuo “sentire” che guarda non caso, nell’attuale mercatone generale ti dicono o “capisci” che non vale niente. Allora, come ti comporti al solito, nell’Anti-Sistema? 

Lasci correre tutto (l'importante è che non ti schiaccino i piedi, altrimenti...), mentre ti incaponisci a farti valere lottando con “tutto”. 

Ecco la relatività

Qualcosa che necessita però di “soldi”, perché ogni motore Anti-Sistemico funziona con tale “carburante”. Oppure, di violenza: ecco la “lotta continua”, la Mafia, gli eserciti, le faide, la guerra, etc. Laddove, ogni aula di tribunale è un fronte di battaglia, mentre rimane assodato che lì si amministra la legge e la giustizia

Ma pensa un po’ come sei messo, dove “sei” usualmente. 

 





Già: “dove sei”? 

Non c’è una mappa con il segno distintivo e l’informazione esatta. Dunque, non ne hai minimamente idea. Allora, non ti rimane che illuderti di saperlo, creando modelli di auto riferimento che dipendono sempre da ciò che “sai” e allora, “hai voglia a ri-uscire”. 

Da un certo tipo di “passato”, che va ritrovato attraverso il “sentire”… emerge una realtà dei fatti alquanto diversa rispetto al “sapere” scolastico, professionale, ufficiale. 

Ovvero, una lunghissima parentesi temporale del tutto artificiale, che ha cancellato il “già successo” veritiero. Non solo; qualcosa che ha ripercussioni in toto su ogni “tua” decisione, che diventa allora un continuo scegliere fra… decisioni premasticate Altrui-(Anti)-Sistemicamente. 

Se non concordi con tale “sentire”, poco importa, perché tu sei “tu”. 

Amen. 

E SPS_IO deve solo che rimanere in sé, da sé, per sé. Stop. La sfericità è tale e com-porta totalità, anche quando è la singolarità ad essere portatrice dal proprio punto di sospensione che, allora, sembrerà al limite… egoismo e, invece, è l’incipit del ripristino di te, da te, per te, in te o, appunto, una sfera perfetta senza ombra né luce

semplicemente, te (che puoi decidere tutto di te). 

Il potenziale (questo potenziale) è però contemporaneo = è di chiunque e chiunque lo può “imbracciare” contemporaneamente, non rientrando in alcun ambito di scarsità presunta o calcolata, calcolabile. Hai presente qualcosa che non finisce mai? Ecco. 

Ed ecco perché invece ti hanno insegnato a credere che tutto sia invece… a termine, cagionevole, mortale, soggetto all’azione del “tempo”, etc. etc. etc. Allora, comprenderai che sia portando dentro che tirando fuori, il processo rimane sempre lo stesso se sei costantemente e coerentemente nell’Anti-Sistema

Dove? Appunto...

Dunque, immagina che “c’era una volta…” una tipologia fisica di persone molto più grandi rispetto ad ora, ma non perché fossero dei giganti”: 

piuttosto, perché stai giudicando dall’attuale “altezza” o conformazione fisica, dovuta a cambiamenti infrastrutturali nella tipologia di reale in cui “sei”, come ad esempio mutamenti gravitazionali oppure collegati alla più semplice e rivelata “alimentazione” o chimica/alchimia = funzionare, funzionamento, funzione (IAmbientale).

Comunque sia andata, queste persone più “grandi” come hanno potuto edificare le loro città, se non proprio a “grandezza d’uomo”. No? E, in un processo di “normalizzazione” a posteriori, che cosa vuoi che ti dicano gli “storici (esperti)” se non tutto quello che puoi “digerire” senza oltremodo insospettirti o temere e allora perdere la fiducia nelle Autorità o status quo Anti-Sistemico.

Allora, va da sé che l’architettura ad immagine e somiglianza di tali “giganti”, sarà senza ombra di dubbio… gigante = proporzionata ad essi.

Ma se “è già successo” un reset, il trovare “tale e quale” ogni città precedente, costituirebbe un grosso problema per chi invece intende far passare la linea evolutiva del genere “umano” che, altresì, invece se messo a conoscenza di un tal tipo di passato molto più “avanti rispetto ad oggi”, potrebbe risultarne scosso, mettendo in dubbio tutto quello che “conosce ufficialmente”.

Concordi? 








Allora, alimentando tale più che sospetto (“sentire”), ecco qualche breve riflessione ad immagine e somiglianza.

Se le città erano molto più grandi, e furono lasciate e trovate da chi prese il posto, abitandole (“tu”)… ogni edificio che sbuca dalla superficie terrestre, potrebbe essere piuttosto interrato, invece che essere tutto alla luce solare dell’evidenza. Il che sostanzialmente e simbolicamente rappresenterebbe proprio l’essenza di quello che viene rivelato, infangato e dunque che “sai”. 

Proseguendo su questa linea di auto decodificazione, i caseggiati con piani interrati, dovuti ad alluvioni di fango rappreso, si trovano con ambienti interni sotterranei, ormai. 

Ebbene, da dentro all’edificio, questi locali o interi piani sono ancora raggiungibili, ma dall’esterno non sembra esservi traccia. 

Ossia, sono un nascondiglio perfetto, potenzialmente, per collegare sotto con sopra, oppure per celare contenuti non propriamente condivisi. Non solo, sino a quale punto arriva la struttura di alcuni edifici? Quand’è che trovi il livello delle vere fondamenta, oppure delle “cantine”? Questa situazione raffigura proprio una comoda interconnessione sotto-sopra, del tutto rivelata. Non ti capita mai di udire rumori strani, provenienti dall’edificio dove abiti, come se fosse l’infrastruttura stessa a trasmetterli ma non ti sembra possibile, perché in casa non c’è nessuno oltre a te

I “fantasmi” cosa possono essere, oltre a quei fenomeni in-spiegabili che sono? Quanti strati non esistono ma ci sono sotto alla superficie visibile ed apparente? 

E cosa è successo, magari più e più volte alle città, nel corso della storia e degli sconvolgimenti della stessa? 

Sotto a casa “tua”, potrebbe sopravvivere un “passato” che nemmeno t’immagini. Come hanno fatto e fanno ancora, certi “latitanti” di lunga data a non essere scoperti dagli organi di pubblica sicurezza, nonostante non si siano mai mossi dalla città (a prescindere dalla corruzione e dalla collaborazione di parte della popolazione)? Scavano “bunker” sottoterra, oppure abitano spazi ufficialmente non esistenti anche se ci sono

La “tradizione popolare” può ancora conservare il ricordo di tale realtà, e farne un proprio segreto (perhè, “non si sa mai…”). 

Come dei... tombaroli del posto, che sanno perchè ricordano direttamente, ne hanno tutta l'esperienza e la conoscenza dirette.

Perché non hanno mai trovato Aldo Moro, a Roma... ch’è piena zeppa (e cava) di “storia” sovrapposta o sotterranea (a parte che la sua “scomparsa” doveva andare così e non c’erano né Santi né Madonne)?

Sottoterra è un altro mondo. 

Non solo catacombe, dunque. Non solo fogne e vecchi condotti. E poi, nell’Anti-Sistema, il “sotto” significa proprio tale esserci, tutto da comprovare. No? 

La Terra, tra l’altro, non si vocifera che sia “cava”? 

Dunque? Tutto è verità, anche se il mondo Anti-Sistemico si sorregge sulla menzogna. Qualcosa che dipende da te, oppure da “te”, il che “Fa…” una sontuosa differenza di potenziale (contemporaneo), da cui è im-possibile estrarre ogni unità di misura “energetica”, ch’è dunque del tutto artificiale, poiché provocata ad arte, un po’ come puoi calcolare persino auto decodificando sostanzialmente ogni luogo comune chiamato usualmente “allevamento animale” oppure “coltivazione vegetale”

Già? Molto difficile da digerire.
Soprattutto per un essere pre-supponente come “te”, guarda non caso.

A tal pro, osserva ad esempio l’edificio della cosiddetta Chiesa del Santissimo Nome di Maria, a Roma. 

 


E, immaginando a partire da costruzioni molto più grandi e da ciò che ti indicano gli iceberg (fuoriuscendo - dal livello apparente, e rivelante delle acque - di molto poco, relativamente alla dimensione finale e reale dell’intero corpo di ghiaccio) inizia a decodificare l’immagine… immaginando che ciò che vedi ed inquadri come intero edificio, sia invece solamente una piccola p-arte rispetto al resto dell’intero che, allora, soggiace sotto al livello della terra, ovvero della “tua” attenzione o at-tensione

Osserva sostanzialmente e dopo un po’… inizi a “vedere” da Oltre Orizzonte

l’edificio apparente è una torre che appartiene a qualcosa di sotterraneo, “ora”. Di dimenticato e allora che non esiste anche se c’è.

Tali città sono state trovate e non costruite da chi giunse poi in loco, da “nuovi venuti” o pionieri o altro. C’è ad esempio anche il “caso” Germania Est, abbandonata con ampia architettura “classica”, laddove chi entrava in un certo “momento” ne poteva prendere possesso, tra la fine della guerra mondiale, della guerra fredda e dell’annessione alla Germania Ovest. 

Per poi “normalizzare” la cosa, al nuovo Governo che pur di non entrare nel merito, ha registrato e contabilizzato e fissato il tutto in consolidata realtà manifesta ufficiale. 

Intanto, se nessuno viene a reclamarne la proprietà originale… No?

Allora, c’è questo cataclisma più o meno naturale che avviene ovunque nel mondo, attorno a qualche secolo fa. Un’alluvione di fango, clamorosa

Qualcosa che concorre ad “interrare” la storia, facendone il “passato”.

Qualcosa che di conseguenza permette proprio di cogliere la palla al balzo e… riscrivere l’intera storia, trasformandola in “storia” eco-dominante. 

Un altro giro di vite. 

Un altro “reset”. Quindi, ad esempio, Pompei non potrebbe essere stata sotterrata molto più vicino nel “tempo”, rispetto a quello che “sai” perché te lo hanno detto a Quark? 

Vedi che la questione è portante e non solamente un “vezzo”. Tu non ricordi niente, masaitutto quello che devi ricordare, essendo “tu” nell’Anti-Sistema. 

Gli “esperti” che cosa difendono, di solito? 

Perché si ergono sempre a difesa dello status quo, che corrisponde alla “normalità”, ovvero, alle teorie in voga nel “tempo” (qualcosa che cambia ma a quanto pare, di volta in volta, fanno il salto della quaglia... giustificando scientificamente la cosa, alla luce delle nuove scoperte che, dunque, non smentiscono mai la scienza ma solamente gli “scienziati” che sono venuti prima)? 

È logico che essi non hanno nulla da guadagnare, ad eccetto del rimanere sulla cresta dell’onda, in termini di prestigio, cattedre, lavoro, carriera, onorabilità, etc. E per non gettare via tutto il loro “tempo” trascorso a studiare, non esitano a difendere l’indifendibile, mentre smentiscono i percorsi logici stessi, attraverso i quali hanno costruito anche le loro carriere accademiche nonché scelte di vita

Oppure, c’è un segnale di coordinamento globale che mette tutti d’accordo questi “esperti”, nel difendere ciò che deve essere difeso ad ogni costo? Ma questo ècomplottismo” o pazzia vera e propria. 

Vero? 

Del resto, tutti lor signori sono riuniti dall’appartenenza ad associazioni o categorie professionali, che possono fungere da agenti di ricezione e trasmissione del segnale portante Anti-Sistemico. Il tutto, ovvio, inconsciamente. Ossia, se un giudice superiore potesse “leggerli dentro”, non troverebbe nulla che non va, poiché sono come dispositivi comandati da remoto, wireless = non c’è alcuna traccia in loro relativamente alla “sorgente” da cui p-arte l’incipit o ispirazione.

 





Il più grande iceberg del mondo si è staccato in Antartide

Agi 19 maggio 2021 Link

 


Michael Caine dice addio all’alcol: “Voglio vivere più a lungo…”…

Cover Media 19 maggio 2021 Link

Prove tecniche di trasmissione?

La California meridionale è alle prese con un geyser di fango in movimento.

Il Niland Geyser, uno stagno di fango che si sposta lentamente nel suolo da 11 anni, ha ultimamente accelerato il passo, arrivando a lambire una strada statale e una ferrovia. 

Inutili i tentativi di fermarlo…

Focus.it Link

Questi vulcani, dalla lava di fango, sono unici al mondo.

Si trovano nella riserva statale di Qobustan e sono Patrimonio dell'Umanità Unesco: benvenuti tra i vulcani di Azerbaijan…

31 Dicembre 2019 Link

In Italia un'alluvione uccise 7000 persone. E se capitasse di nuovo un evento meteo così estremo?...

17 ottobre 589, Veneto, Liguria, Roma, morti probabilmente a migliaia. È stato uno degli eventi alluvionali di maggiore gravità che ci risulti in Italia. La bassa Valle Padana divenne una palude per anni con la deviazione naturale di canali e fiumi…

Andrea Meloni 2 novembre 2015 Link

Pochi giorni fa ho pubblicato una raccolta di scritti e dialoghi in tema di Disastri, una edizione aggiornata a tutto il 2019. Anno in cui le notizie sui disastri alluvionali si sono avvicendate a cadenza quasi giornaliera nei cinque continenti. Nel dialogo iniziale che si svolge tra un folletto e uno gnomo, di palese ispirazione leopardiana, il folletto risponde allo gnomo in merito alla questione della responsabilità.

Gnomo: Finalmente qualche idea sensata, ma solo un’idea, un bimbo mai nato, nevvero?

Folletto: Tutti costoro si sono comportati come i personaggi di una poesia di Charles Osgood sulla responsabilità. Più o meno, racconta la storia di quattro persone

Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare...

Renzo Rosso 24 dicembre 2019 Link

Ricordi il celebre Signor “Nessuno (Ulisse)” di antica memoria? 

Ecco: nota bene, allora.

la storia di quattro persone

Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno

c’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare...

Ok? 

Va da sé… Allora, “Fai…”. 

L’ambiente ti seguirà, se sarai “meritevole = punto di sospensione, dall’atteggiamento sferico-sostanziale”. 

Fantasia? 

Come no; quante “bolle (balle)” hai nella “tua” testa? 

Altro che.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-417
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.