giovedì 6 maggio 2021

Armonie e contraddizioni.



Come ne ri-esci? 

Come se… in qualcosa che (ti) ammalia attraverso queste “proprietà”?

Qualcosa di affascinante sino al punto di morirci “dentro”. Come si dice di certe persone o di certi ambienti non propriamente naturali. Una attraenza ad ogni effetto, ma piuttosto velenosa o stucchevole, che lascia senza respiro e di cui non si può o non si riesce a farne meno. 

Di che si tratta, sostanzialmente? 

Di una “rete”. Di sensi imbrigliati. E di capacità di “sentire”, s’eppure prima viene sempre altro = la gerarchia. 

Ecco, allora, che tutto questo prende il significato della pianta carnivora, anzi, soprattutto della strategia adottata per… attirarvi “dentro”, nel luogo comune del proprio “desiderio” non propriamente edificante quanto piuttosto f-attore di sopravvivenza o, chissà, di sacrificio/“necessità”.

Tornare a casa non significa che ce ne andremo…”.

Antony Blinken

6 maggio 2021 Link

 

Allora, che cosa significa = ? 

Infatti, è il “cosa vuol dire?” che comporta “l’andare via” ma solamente nella testa dell’essere “a Massa”. Mentre, il significato rimane che “siamo qua e non ci pensiamo più, anche se rimane una situazione provvisoria…” = alla faccia di tutto quello che abbiamo detto e sottoscritto in precedenza. 

 




Ergo: faccio tutto quello che voglio, ma ti faccio credere a tutto quello che preferisci “tu”. L’arte della guerra è sempre valida, anche quando regna la “pace”.

Su Napoleone si calcola che, ad oggi, siano stati scritti quarantamila volumi. Eppure, già Stendhal, suo contemporaneo, scriveva di lui “questo uomo diventa sempre più sconosciuto…”, e quasi due secoli dopo Léon Bloy avrebbe concordato scrivendo che “la storia di Napoleone è la meno conosciuta di tutte le storie...”… Dunque, come riporta lo storico (un russo) Dimitri Merezkovskij, nel corso di duecento anni la “non conoscenza” di Napoleone cresce…

5 maggio 2021 Link

Perché sia Napoleone che Hitler, in “tempi più recenti”, furono tentati dalla conquista ad est? Cosa glielo faceva fare e soprattutto credere

A quale tipo di passato si riferivano? 

Come al solito, non è lo storico che deve dare la risposta. Né qualsiasi altro “esperto”. Infatti, ci devi arrivare tu, da te in te. Anche correndo il rischio di sbagliare. Lo devi “sentire”. E devi deciderti, decidendo che… e, dunque, decidendo anche il “destino” e la storia (come se avessi vinto la guerra ed ora sei tu a decidere le sorti in “tempo” di pace). 

Tutto questo, contemporaneamente, chiunque lo può “Fare…”. Ovvero, una stupidata da qualsiasi punto di vista logico, matematico, Anti-Sistemico. 

Vero? 





È im-possibile, perché tutto ha la f-orma dell’imbuto, laddove allora cosa (chi) “passa”, come filtrato, è causale, fondamentale e non come dovrebbe essere ma non è nell’Anti-Sistema. Eppure, se ci pensi per bene, è proprio contemporaneamente che succede tutto

sia nel bene che nel male. 

La “democrazia” non recita che ... ognuno ha gli stessi diritti contemporaneamente? Forse te ne rendi maggiormente conto se tale espressione viene ribaltata = ognuno ha gli stessi doveri (oneri) contemporaneamente… 

Ovvio, “sulla carta”. 

Sì, perché le tasse ad esempio sono un meccanismo iniquo che comunque tocca a tutti, anche se in parti calcolate ad hoc per la salvaguardia del maggiore interesse in gioco, lasciando tutto il resto nel giogo. 

Essere tutti ricchi, contemporaneamente? Perché no. 

In fondo, quando si incontrano i miliardari, in quel frangente sono tutti ricchi contemporaneamente. Trovi? Perché, di conseguenza non è immaginabile espandere quel “momento” a livello planetario? 

Perché allora il denaro non varrebbe niente. No? 

Ecco, allora, quanto (non) vale il denaro, ch’è una invenzione altrui progettata per irretire, generare, mantenere… Nel “male”, invece, persino la logica si ritrova nel concepire che contemporaneamente è possibile

Si può stare tutti male, ma il contrario no

Ma te pare?


La natura è formata da armonie e contraddizioni. Essa possiede le sue regole senza tempo alle quali hanno avuto a che fare anche chi ci ha preceduto. Lo stupore e lo splendore che la caratterizzano vanno di pari passo con uno sguardo oscuro e misterioso…”.

Piritta Martikainen

5 maggio 2021 Link

Le sue regole senza tempo alle quali hanno avuto a che fare anche chi ci ha preceduto (la contemporaneità non è un fattore collegato al “tempo”, bensì a qualcosa che auto ricollega tutto d’assieme, e che può essere anche gerarchico eventualmente). 

Infatti, la gerarchia funziona contemporaneamente, come potenziale. 

Ma il potenziale contemporaneo è ben altro, essendo il “potere” che - di serie - caratterizza chiunque, bello o brutto, piccolo o grande, volente o nolente, etc

Se (se) ti parlassero così le “autorità”, ti sentiresti sempre molto meglio, sempre “ispirato”, sempre motivato a… Invece, chi ti sussurra di ciò, te lo dice in chiave “religiosa spirituale”, il che si ritraduce in “divina provvidenza”, ergo in qualcosa di impalpabile e di non meglio precisato di cui non te ne “Fai…” nulla, ad eccezione di… “credere, aver fede, seguire obbedientemente come gregge ammaestrato e speranzoso di potere ricevere qualcosa di simile ma in termini shiftati proprio di… potenziale”. 

 


Russia, nuove provocazioni della Nato (cioè gli Usa)

4 maggio 2021 Link

Ancora la Russia. 

Ma pensa… Allora è una fissa.

PoliMi e Ohb Italia: “Pronti a produrre acqua sulla Luna…”…

Adnkronos 5 maggio 2021 Link

Dopo che la stessa “notizia” ti è già stata data anche per Marte, ora l’annunciano anche per la Luna. Certo: è contemporaneamente che succede, alias che funziona

Però, non paradossalmente, questo non vale per la Terra? Suvvia. 

Allora perché ti dicono che nel futuro si scateneranno guerre per l’acqua potabile? Sul Pianeta Blu? Ma è come credere ad una barzelletta.

Eppure, tant’è. 

Il giogo prevede questo e... questo, è quello che dunque va in onda. L’acqua esiste ma non c’è. È lì ma non per te. Troppo salata, inquinata, sporca, radioattiva, etc. Eppure ce n’è uno sproposito. Cioè, non ti ricorda proprio il trattamento speciale a te riservato? 

Qualcosa che ti ha portato ad essere “te”, nel “qua ed ora”.

Un miliardo di dollari al mese. Il vaccino Covid è un affarone per Pfizer

Claudio Paudice HuffPost Italia 4 maggio 2021 Link

Mentre qualcuno festeggia sempre, “tu” rimani con il cerino in mano che promette ad ogni istante di spegnersi del tutto.

“Tu”, che non (ti) decidi mai, sostanzialmente.

“Tu”, che scegli sempre fra… soluzioni “di fatto”, che sono ancora sostanziali anche se dal punto di sospensione altrui, che non esiste; c’è… però. 

Dunque, niente de che. 


Come se rimanessi a guardare un incendio, seppure potresti azionare le pompe, ma… non lo “Fai…”; però a bruciare non sono solo le case o l’ambiente

sei proprio tu.
È l’essere “già successo”. 

Ed è il continua a succedere, allora. Il tutto nella più assoluta indifferenza, nonostante credi di essere responsabile, schierato e socialmente “utile”.

Dovresti proprio mettertelo in testa una buona volta per tutte: 

nonostante tutta l’informazione che esiste “di fatto”, “tu” non sai niente di quello che c’è, sostanzialmente. 

Non a caso, le persone delle città tedesche prossime ai campi di sterminio, non sapevano esattamente, con precisione, cosa succedeva lì. Perché non c’era Internet? Perché si era in guerra? 

Per favore: 

quando qualcosa è sostanziale, allora non c’è “tempo” o epoca che tenga. Oppure credi che fossero solo più stupidi di te?

Non a caso la vera Internet è il più antico e datatopassaparola”: 

qualcosa che necessita forse di tecnologia

La tecnologia viene dopo e “serve”. Serve per spiarti ancora meglio. Serve per “indurti in tentazione”, aprendoti prima ancora di fare qualcosa, ossia al livello del pensiero. 

Dunque, serve per anticiparti in un altro modo, non visto che sei già pre-visto. Cosa pensi che significhi, “è già successo”. No

Come puoi sapere la vera “f-orma” sociale? 

Essendo “tu”, hai voglia. La soluzione allora quale potrebbe essere? SPS_IO non si limita, infatti, a “denunciare” la cosa sostanziale in cui sei “ora”. Di più, condivide anche la struttura sostanziale da cui è potenziale contemporaneamente essere. 

Ergo:
l’atteggiamento sostanziale “Fare…”. 

Qualcosa che prevede di accorgersi, rendersi conto definitivamente, fermarsi, diffondere consapevolezza, etc. 

Ti è stato caricato tutto sulle “spalle”. 

Dunque, se ti fermi si ferma tutto. Però è contemporaneamente che deve succedere. Se, infatti, questa è la decisione di pochi, allora non funzionerà. Anche se esiste una “cifra” oltrepassata la quale è l’essere “a Massa” a trascendere l’intera situazione. Come “di colpo” e senza colpo ferire.

Automatica-mente. 

Come un aggiornamento del software che viene scaricato dalla Rete che, allora, è l’ambiente stesso che realizza il cambiamento sostanziale auto realizzatosi nel numero sufficiente per essere garanzia di replica e dunque di “è già successo”. La trascendenza non è la tua nei confronti dell’Anti-Sistema, che dunque abbandoni, lasciando a sé. No. sei tu che ritorni tale e dunque è l’Anti-Sistema che viene meno

Ergo: rimani sempre qua, anche se nel Sistema o come dovrebbe essere. Ritornando ad essere pienamente in grado di decidere e allora dal potenziale contemporaneo il poter “Fare…”. 

La frattalità espansa non è solo la logica, ma deriva dal tipo di funzionamento ambientale, che così recepisce l’interazione e dunque la possibilità di essere “pilotato”

Infatti, il Pc di casa… lo utilizzi oppure ti utilizza? 

Teoricamente, lo utilizzi. Ma praticamente ti sfugge che tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema, dunque… vieni utilizzato anche dalla tecnologia. Però, sostanzialmente sei tu che utilizzi tutto quanto, potenzialmente. Se decidi di spegnere il Pc, si spegne. Dunque, ritorna in te, perché tutto ti fa persino “capire” che sei tu il centro portante, contemporaneamente. 

Anche la Blockchain, la decentralizzazione dell’intermediario e l’automazione del tutto che funziona contemporaneamente per chiunque.

Però, se nell’Anti-Sistema, allora il potenziale rimane tale, ovvero, inespresso e “solo”… potenziale. 

Anche se è ben altro, sostanzialmente. Qualcosa che spetta a te e che tocca a te, di conseguenza, “sbloccare” o ricordare.

 Ma per farlo, occorre “Fare…”. 

E non è contraddizione: 

è armonia.

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-407
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.