lunedì 12 aprile 2021

Andiamo avanti.


Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche… Io sono qui, e lo sono anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi; sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta…”.

Enzo Tortora

20 febbraio 1987

Hai presente come deve guardare un animale “piccolo”, come ad esempio un gatto, un uomo? Alzando lo sguardo e tutto quello che ne consegue. In tale comportamento fisico è contenuto anche e soprattutto l’atteggiamento sostanziale: 

che cosa prova colui che è alle prese con un essere di dimensioni molto più grandi? 

Si direbbe, paura. E di paura l’individuo ne è cosparso, dentro, in profondità. Perchè se vedi un ragno, un serpente o quello che ti fa più schifo, provi brividi così potenti da scuoterti per il resta della giornata? Non ti sembra ancestrale la reazione, ovvero, non ti sembra evidenziarti o ricordarti qualcosa (qualcuno)? 

Anche se... durante la pandemia è di un “nemico” invisibile (dunque, molto piccolo), che ti devi “guardare”. Ecco perché il discorso è sostanziale o frattale espanso, sul modello “come sopra così è sotto…”. Ecco il perché del Filtro di Semplificazione. Tuttavia, espandendo lo scenario si possono introdurre tasselli che conferiscono al “puzzle” una dinamicità insospettabile, oppure, questa è una mancanza di SPS-IO a cui dunque si deve mettere come si suol dire una “pezza”. 

 

 

Una volta”, questo Spazio (Potenziale) Solido (Io) si chiamava “La più grande storia (mai raccontata)”. Era attorno al 2012 e durò qualche mese. Nel rivedere l’immagine di apertura del Bollettino del 6 dicembre 2012, si rimane sbigottiti: 

è un gigante - l’individuo ritratto - oppure è solo la prospettiva?


La memoria va immediatamente al Leviatano, al Kraken, a King Kong, a Godzilla, oppure ai Titani o Zeus stesso e, perché no, anche a personaggi storici definiti come “Magno” o il “Grande”. E da lì verso concetti assoluti, come la Terra, l’Universo e Dio. 

Dove (quando) termina tale processo, quindi? 

Quando credi di essere arrivato a “fine corsa”. Ossia, quando sei al cospetto di una sorta di muro, confine, limite, resistenza, attrito, gravità, pressione, fine delle trasmissioni persino a livello di immaginazione, etc. 

Si vada “ora” a rileggere la prima parte del Bollettino sopra menzionato.

SacroProfanoSacro, la più grande storia mai raccontata.

Ne ‘Le opere e i giorni’, Esiodo si serve dello schema delle quattro Età dell'uomo:

1 l'età dell'Oro

2 dell'Argento

3 del Bronzo

4 del Ferro.

Queste età sono state create dagli dei separatamente; l'età dell'oro si riferisce al regno di Crono, mentre quelle successive sono opera di Zeus. Esiodo pone l'età degli eroi subito dopo quella del bronzo. L'ultima, quella del ferro, è quella in cui viveva il poeta stesso. Egli la considera la peggiore, in quanto nel mondo ha fatto la sua comparsa il male, come viene spiegato dal mito di Pandora. Nella sua opera, 'Le Metamorfosi', Ovidio segue lo stesso schema delle quattro età introdotto da Esiodo…

Avete presente il detto - essere tra l’incudine ed il martello?

Ecco; raffigura molto bene la situazione attuale dell’umanità. Se da quest’ultima espressione, preleviamo il termine ‘attuale’, la rendiamo una funzione atemporale, ossia una regola o reame o incantesimo o paradigma (intendiamoci bene, sempre figlia di una serie di convenzioni che, in quanto tali, possono sempre mutare, allorquando ci saranno le condizioni più opportune).

Dunque, l’umanità vive in una funzione atemporale (nel Tempo) della propria versione 3d.

La particella del Tempo non è stata disinnescata, anzi… tuttavia essa è stata selezionata per una sua caratteristica e sulla stessa lunghezza d’onda è stato fatto transitare il genere umano:

il ramo del Tempo in cui viviamo è artificiale, in questo senso. 

È stato ingegnerizzato a dovere, in funzione della propria caratteristica o polarità; infatti il tessuto temporale è caratterizzato da personalità biodiverse, proprio come tra individui simili, ma sempre leggermente diversificati o caratterizzati.

E il detto – un colpo al cerchio e uno alla botte?

Dal punto prospettico di chi detiene il controllo ed il potere di controllo, è opportuno e strategicoconcedere per togliere’ (dove per ‘togliere’ si deve intendere ‘ togliere alla Massa, in funzione del proprio piano/intento’).

Che cosa deve concedere, il controllo, alla Massa? Ciò che la Massa desidera e che alla lunga non le può che risultare deleterio:

è un sottile gioco d’apparenze, cavalcando ogni attaccamento e dipendenza possibile.

Un simile prodigio come può avvenire? Secondo SPS, anche attraverso la conquista dell’inconscio della Massa, ‘luogo’ dal quale partono i desideri e nel quale si annida il potere di co creazione della particella divina umana.

Se una particella del controllo si annidasse nella 'sala operativa umana', tutto il resto sarebbe una formalità e basterebbe solo amministrare con sagacia ed opportunismo il resto della situazione apparente, visto che nella sostanza i giochi sarebbero fatti:

essere tra l’incudine ed il martello

un colpo al cerchio e uno alla botte.

Ossia:

essere senza alternativa apparente

essere amministrati sottilmente, indirettamente.

‘I miti dell'origine’, o ‘miti della creazione’, rappresentano un tentativo di tradurre l'universo in termini comprensibili all'uomo e di spiegare l'origine del mondo.

Il racconto tradizionalmente più diffuso ed accettato degli inizi del mondo è quello narrato nella Teogonia di Esiodo…

6 dicembre 2012 Link

Il ramo del Tempo in cui viviamo è artificiale, in questo senso…

Credi che si possa “andare avanti”, ritornando indietro? 

Che cosa significa, infatti, “ritornare sui propri passi”? In un Nastro di Mobius ha senso utilizzare un simile linguaggio, per riferirsi all’evolvere o, meglio, al trascendere un intero paradigma (incanto)? 

Nel loop tutto ciò ha un senso ultimo (ma non ultimo) che differisce dalla consolidata apparenza (capire, intelligenza). Ok? 

Dunque, perché nel 2012 SPS_IO aveva deciso di improntare in tale modo la questione sostanziale?

La più grande storia” è quella mai raccontata, dal momento in cui “è già successo” e sei di conseguenza tutt’ora “dentro” = quando leggi “Matrix ti ha”. 

Stazionando all’interno di un eco Anti-Sistema, hai forse tutta la libertà per…? No. Allora, al primo posto dell’elenco delle cose daFare…” occorre mettere “sono attualmente nell’Anti-Sistema, laddove tutto è relativo all’assoluto Anti-Sistema by eco-dominante”. 

Questa è la verità da ricordare sempre, così come in un grande ipermercato ti mettono sulla mappa il puntino “tu sei qua”.

Se non sai esattamente dove ti trovi, come puoi anche solo sperare di ri-uscirne? 

Già



Ritornando al discorso d’assieme, allora… “dove sei?”, “da dove vieni?”, “chi sei?”, “perché sei qua?”, “dove vai?”, etc. etc. etc. Alias

ono le solite “domande” che si pone l’individuo da, almeno, quando gli “è successo” qualcosa, a conseguire.  

Ergo: sei in un ambito ancora irrisolto, dal tuo punto prospettico

Hai dimenticato. Ti sei dimenticato. 

Oppure, ti hanno fatto dimenticare? 

Dall’oriente “misterioso”, infatti, arriva il messaggio relativo al “Dio, che è addormentato e continua a sognare”. Un gigante, tenderai a pensare. Un colosso. E se invece fossi tu, laddove ogni individuo è in tale condizione di “coma vegetale (o assistito)”? 

Così come non esiste ma c’è potenziale contemporaneo, analogamente il “destino” che è toccato in “sorte” potrebbe contemplare proprio la realizzazione della contemporaneità del trattamento “speciale”, in serie o a catena, da cui l’essere “a Massa”. 

È sempre potenziale contemporaneo, tuttavia, dal punto di sospensione di chi ne ricava e detiene il massimo del “vantaggio” individuale, però. 

Cosa “è già successo” a te, a “te” e a chi lo ha scatenato, oppure, utilizzato per…? 

Questa è sostanzialmente “la più grande storia”, raccontata a spizzichi e bocconi nel de-corso della “storia (deviata)”. Allora, occorre davvero decidere - alla Mario Biglino, ad esempio - che la storia ufficiale non inizia da quando te lo dicono, perché così hanno deciso; bensì, che la storia ufficiale viene avanti da sempre e quindi anche attraverso le varie fase che comunque la storia ufficiale (ti) ricorda: 

mitologia, leggenda, tradizione, etc. sono informazione frattale espansa codificata e, non, baggianate o “curiosità” da raccontare in qualche trasmissione Tv, per intrattenere il grande pubblico.

 



Andiamo avanti, allora. Laddove con “avanti” s’intende…. trascendere un ordine preposto, avente persino la caratteristica di essersi sostituito al tutto o verità. Oltre Orizzonte è… l’atteggiamento chiave universale sostanziale, sempre disponibile per chiunque contemporaneamente, nonostante “tutto”. 

Se non trascendi, infatti, sei e rimani in qualcosa dove “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” = ecco l’incanto in cui sei già diventato “tu”, come lavorato ai fianchi a fuoco lento nel calderone del “tempo” o meglio dell’abitudine (programma, intento, controllo) Anti-Sistemico eco-dominante.

Ecco l'alchimia e la magia (conoscenza).

Il Bollettino di oggi è il primo di una lunga serie, che riporterà in Terra la memoria di qualcosa che “è già successo”, avente le dimensioni del colosso. Hai presente l’attuale fase economica che descrive “realtà troppo grandi perfallire”? 

Ecco; espandi questa espressione, sino a ricomprendere dunque anche e soprattutto una “realtà troppo grande per tramontare sostanzialmente”. Ovvero, un luogo comune che puoi solo trascendere, non visto che si trasforma continuamente senza mai assumere f-orme diverse, sostanzialmente. 

Come la muta della serpe, infatti.

Come a dire che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Ricordi? Se intendi realmente - per così dire - cambiare, allora occorre essere dall’atteggiamento sostanziale e “Fare…”. L’Oltre Orizzonte lo manifesti così: 

lo ritorni ad essere evidente, percorribile


Allora, c’è tutto un codice che deve andare a pezzi, proprio come se una grande muraglia di specchi dovesse rompersi al fine di smettere di funzionare, riflettendo sempre la trama Anti-Sistemica, in luogo di essere attraversata poiché Oltre Orizzonte non esiste ma c’è, l’espansione della scena im-possibile. 

Allora, questo primo Bollettino che ritorna sul “grande tema” mai raccontato, oppure, raccontato sì ma ormai spezzettato attraverso l’auto deviazione standard Anti-Sistemica, è l’incipit dell’espansione di SPS_IO, che ha abbracciato anche la sfera artistica, capace di far “trasognare” sino al punto da favorire lo shift, lo switch, il glitch, etc. 

Se non ci entri troppo dentro, passando da un modello di credenze all’altro, qualsiasi ambito è sempre veritiero, alias, funge da “ponte per…”. 

L’attenzione da porsi è proprio questa, rimanendo se stessi nonostante ci si addentri in territori “inesplorati”, ovvero, che sono la casa abitudinaria di qualcun altro che abita già lì da ben prima di “te”, ma non di te… se ricordi e poi ricordi di avere ricordato e dunque di “sapere, conoscere”, che non è una questione di “avere studiato” o di essere “migliori” o di essere “più intelligente” o “fortunato”, etc. 

Quando tutto questo ritorna ad essere esperienza, va da sé che tutto assume un altro “sapore”. 

L’incipit passa anche attraverso tale considerazione: 

l’origine è…?


Sembra che senza tale fermo orientamento, non possa mai realmente succedere nulla di sostanzialmente diverso, da cui si estrapola l’auto sensazione di essere in trappola ma facendoselo sempre andarebene”. Se non ricordi attraverso la tua esperienza, allora il rischio è quello di continuare a passare da un modello di credenze all’altro, così come recita a dovere il “detto”… cadere dalla padella alla brace

Vero? 

Bene: allora perché non recuperare tale esperienza comune, globale, unica? Perché per “te” non esiste, anche se c’è? Perché sei nell’Anti-Sistema laddove questa convenzione “serve” allo status quo per rimanere tale, potenzialmente (sino a quando dura) per sempre. 

Che cosa indicano i riferimenti sostanziali Akasha e Blockchain, ad esempio? Il “ponte” tra passato e presente

qualcosa che è, però, sempre uguale in termini di esperienza = cosa ti riporta alla mente

Un “registro unico” o un moderno database. 

Una memoria centrale: centrale perché potenzialmente alla portata di chiunque, così come puoi agganciare spremendo la sostanza dalla realtà Blockchain. 

Perché, allora, tale memoria è come venuta meno, dal momento in cui “ora” non ricordi tutto, bensì… hai nella mente un surrogato di pseudo verità de noantri? 

Non ti sembra che ci sia stato perlomeno come una sorta di… grande taglio, nel passato? Quando ti manifesti, infatti, ti tagliano subito il cordone ombelicale: ti isolano immantinentemente dal corpo attraverso cui sei passato per affiorare in questa versione del mondo cristallizzato (manifesto); un po’ come quando vedi tutti quegli organismi volanti che vengono attirati da una fonte di luce artificiale, a cui svolazzano attorno sino allo sfinimento, così come sembra che fece Icaro, volando troppo vicino al “Sole”

Hum...

Tutte queste “leggende” di chi parlano? Che cosa recitano in termini di continuazione storica precedente a questa “era”? 

Era “ora” di andare avanti e SPS_IO lo ha finalmente percepito e r-ac-colto. Il ringraziamento va a Fa-B-IO, che ha introdotto l’attività di Ante Omnia, da cui l’espansione frattale (sostanziale) della realtà: 

come acqua che una volta bucata una parete, è libera di andarci Oltre Orizzonte. 

La situazione dunque è un po’ complessa, da raccontare, inizialmente. Per questo occorrerà qualche Bollettino, solo per introdurre le implicazioni. Il discorso “origine” è relativo all’inganno Anti-Sistema; nel senso che se non ricordi è perché “serve” a qualcosa che è qualcuno. 

Ergo, tale svuoto va superato, trascendendone la portata potenzialmente radioattiva, alias, che è in grado di fungere da “gravità e magnetismo” ambientale conseguente: 

qualcosa che si alimenta d’assieme, fermo restando servo meccanismo o l’essere “a Massa” proprio per tale motivo. 

Dunque, al fine di espandere la questione sostanziale narrata in oltre tremila Bollettini, è giunto il momento di “metterci dentro una imbottitura di realtà manifesta” = dare f-orma a tale sostanza o “teoria” SPS_IO. 

La “semplice” logica che funge da filo conduttore in Ante Omnia, dimostra quanto sia sempre possibile “dire la propria”, seppure in qualcosa di assolutamente nelle mani di chi ha già deciso tutto, laddove di conseguenza tu sei diventato “tu”, come quel robot - guarda non caso - in via di produzione industriale (ad immagine e somiglianza). 

Qualcuno che lascia segni, orme, indizi, prove, etc. nonostante “tutto”, perché in qualcosa (ambiente) che funziona proprio in tal modus (da cui l’analogia frattale espansa). 

Come può scomparire la memoria originale, quando l’ambiente è preposto anche al ricordare tutto? Ecco il punto di sospensione potenziale. Bruciare il passato, non serve a nulla quando continua ad esserci in termini di esperienza, a cui ti interfacci attraverso il “sentire”, come ad esempio esiste Internet a cui ti colleghi in ogni modo, anche non a pagamento. 

Ma se la Rete è un circuito chiuso, manipolabile, l’ambiente è l’autentica “dima” per ogni clonazione futura e dunque attuale, non visto che ti sei dimenticato che insiste. No

L’origine, allora, è certamente mischiata e dunque alla rinfusa, nell’Anti-Sistema. Ma di certo c’è. Allora, occorre partire dal mettere ordine perlomeno dall’ultimo punto di sospensione sottodomino, in poi (sino ad “ora”), perché è ad immagine e somiglianza del più “grande”. 

E se ti parlano tanto di esseri “piccoli” che hanno un grande potere, SPS_IO partirà da ciò che sembra l’esatto contrario, ovvero: 

dalla concezione reale deigiganti”, dei colossi, della grande dimensione che va a coincidere con la “grandezza” relativa alla caratteristica attribuita ai più portanti imperi, uomini, regnanti, etc.

 








Ad esempio

Il principe Filippo non è più

Ad annunciarlo, una nota di Buckingham Palace: “È con grande dolore che sua Maestà la Regina ha annunciato la morte dell’amato marito, sua altezza reale il principe Filippo, duca di Edimburgo. È deceduto questa mattina al castello di Windsor”…

9 aprile 2021 Link

Perché si dicesua altezza reale”, ovvero:
altezza (la sua di altezza).

Perché si dice, di personaggi che hanno segnato la storia, che sono stati “grandi”? Perché Alessandro era “Magno” e Ivan “Grande”? Perché su molte riproduzioni storiche o disegni, bozze, mappe, etc. certi individui hanno dimensioni molto più grandi rispetto agli altri e perché un certo modo di costruire “classico” era così… monumentale? 

Perché nella Bibbia si parla di “giganti”, che ora va di moda ritenere degli “alieni”, poiché il significato del termine è “coloro che sono venuti giù”… da dove? Da cielo? Bè, “Fai…” attenzione che dal “cielo” puoi venire giù in più e più modi, senza per questo essere dotato di astronavi. 

Perché nel passato si narra, ad esempio a proposito di Roma, di popolazioni molto grandi che combattevano nude con una violenza superiore al normale? Perché molti “film” ti propongono regolarmente eserciti di uomini che lottano, tutti insieme, contro armate miste di “mostri” di varie dimensioni? Perché gli Dei vengono raffigurati come insolitamente molto alti o grandi? Perché fu la rappresentazione che venne data di loro, a livello artistico e dunque solo... propagandistico-terroristico?

In 300, Serse quando è grande rispetto a Leonida

È solo fiction? È solo fantasia? Perché le popolazioni nordiche sono più grandi, rispetto a quelle di altre parti della Terra conosciuta? Perché esistono Pigmei e Vatussi? Perché la stragrande maggioranza dei monumenti antichi sono colossali? Perché ancora oggi ci sono edifici del passato dalle grandi dimensioni anche interne (soffitti altissimi) e ci sono vie di comunicazione (porte) molto strette e basse, oppure, hanno degli ingressi a volta monumentali, ma… grandi portoni che una volta chiusi, mostrano delle portine di entrata

Che cosa “è già successo” e che cosa è sopraggiunto, in seguito? Il “continua a succedere” è sostanziale, ovvero, non guardare al dito mentre ti indica la Luna. 

Perché c’è questo gigantismo relativamente all’era dei grandi sauri? E perché si sono “estinti” attraverso l’olocausto planetario? 

Dove, precisamente, si colloca il “taglio netto” fra te e “te”? 

Quando ti è stata praticata l’intercisione, per la prima volta? Perché, nel periodo ellenico (diciamo così) si narra di esseri mezzi uomini e mezzi animali? La Grande Piramide era davvero così grande solo per motivi di dimostrazione del potere del Faraone sulla rimanenza dei sudditi, che necessitavano di essere costantemente impauriti? 

E se la grandezza fisica del monumento fosse proporzionale al Re? 

E se i grandi colonnati fossero a misura di Re-ale e non di suddito? E se le immagini antiche fossero reali e non frutto dell’imprecisione di chi raffigurò ciò che vedeva, in termini di… servizio? 

Anche tramite Ante Omnia, è possibile inserire tasselli che fanno la differenza, in termini di espansione dello scenario. Tipo:

il “reset” che avviene attorno al 1780 

con mille anni di storia che sembrano essere stati aggiunti (quindi il 1780 può essere il 780)

ed il prosciugamento artificiale di mari, laghi, fiumi, etc. in zone che “ora” sono desertiche

con i deserti che se visti d’assieme evidenziano come una “grande fiammata”

e, con, udite udite bene… montagne troncate a f-orma di colossali alberi tagliati di netto.









La “Teoria” SPS_IO si espande anche in tal senso, ammettendo qualche nuovo tassello, che fa sostanzialmente la differenza:

tra questi, uno su tutti, ossia… la concezione che realmente possano essere esistiti alberi talmente grandi da essere come degli incubatori di “mondi, dimensioni, terre, etc.”, oltre con ponti per e tra...

 














In questo, si sposa alla perfezione la “leggenda” dell’Albero della Vita, ad esempio. Ossia, questo permette al “mito” di avere radici molto più radicate rispetto a ciò che sembra essere = una sorta di barzelletta.

Se poi l’Albero della Vita è il riferimento all’etere (alla materia oscura) o alla cosiddetta “energia”… non cambia nulla sostanzialmente. 

Tuttavia, SPS_IO ammette che siano esistite infrastrutture di tale tipo. Anzi, che siano tuttora esistenti: ritenendo l’universo intero un grande albero che la “rivelazione” Anti-Sistemica ha oscurato per tutti coloro che vi sono “dentro (credono)”. 

Laddove, il legno diventa solida roccia.

Il buio dello Spazio, infatti, non permette di farsi una ragione della struttura che connette insieme le varie realtà. Allora, se ammetti l’esistenza perlomeno dell’Albero della Vita della tradizione norrena, che doveva avere dimensioni “ultra terrene”, di conseguenza va tutto da sénel senso che le “migrazioni dei popoli” potevano avvenire anche verticalmente invece che solo orizzontalmente

No? 

Ecco perchè, ad un certo punto della storia, appare dal nulla o scompare nel nulla, il tal popolo. Sumeri e Maya, ad esempio.

Quando si dice “scendi dall’albero” o dal pero, da dove trae origine il detto? E quando invece si narra de' “il frutto non cade mai troppo lontano dall’albero”, di conseguenza quando deve essere stato grande l’albero che ha stimolato la formazione di tale verità, se viene espansa al globo intero?

Un’altra notizia è… quella relativa alla multa di 2.6 miliardi di franchi inflitta al colosso del commercio on-line Alibaba. L’azienda vieta ai produttori di cui vende i prodotti di venderli anche su altri siti. La Cina ha ritenuto questa pratica una manifestazione di abuso derivante dalla cosiddettaposizione dominante” che si manifesta quando un’azienda ha una quota di mercato così grande da consentirle di avere un potere nei confronti delle altre imprese tale da modificare a suo vantaggio le regole del mercato. Da qualche mese a questa parte anche la Cina pare quindi aver scoperto i danni che possono fare al mercato le aziende che diventano troppo potenti e così, oltre ad Alibaba, nel mirino delle autorità sono finite anche Alipay (pagamenti on-line), Tencent (portali, social, giochi via web) e altri colossi

11 aprile 2021 Link

La dimensione conta, come puoi vedere. 

Anche se un “virus” ha messo in ginocchio l’economia globale. Ma sarà davvero così? SPS_IO non crede proprio, dato che si sta rafforzando tutto quello che è previsto rinforzarsi, mentre tutto il resto avvizzisce e dunque può esseretagliato”, proprio come un ramo secco. 

Una tale compresenza infrastrutturale rende possibile la migrazione verticale, sino a quando è insistita/esistita. Ecco il “reset” a cosa ammonta. Il taglio netto che ha sancito il distacco dal “passato”, che l’ambiente replica e ripropone continuamente anche nel “piccolo”. 

Un tale “albero”, immagina, quale apparato radicale ha

ecco l’Agarti ed il mondo sotterrano (inferno = ciò che sta sotto). Inoltre, se ricordi il Bollettino “Dorsale oceanica”, ecco come il mondo può essere interconnesso da sotto e dunque essere abitato anche all’interno

Un mondo che, dunque, è piatto, poiché sorto grazie alla sfera trasportata dall’eco-atmosfera dell’albero, in un mare magnum globale, che diventa lo Spazio buio, poiché oscurato o rivelato dal potere in auge Anti-Sistemico, alla guida della “Nave Terra”, che ti ricorda chiaramente il concetto di “Arca” e che la Torre di Babele narra come di un certo ammutinamento post taglio o “Grande Diluvio Universale”, che comportò il divide et impera eco-dominante. 

Ecco l’incipit dell’espansione della “Teoria” SPS_IO. 

“Vedi” che… inserendo questi tasselli, va tutto a “posto”, come dovrebbe essere. Altro che Tolkien. Dunque

Albero della Vita, taglio netto con il passato, “tempo”, giganti e lotte contro i giganti (dal momento in cui tali razze sono rimaste intrappolate qua senza più poter ritornare da dove erano venute venendo meno il ponte tra livelli), desertificazione artificiale di parti del mondo una volta verdi e fertili durante la “grande guerra”, etc. etc. etc. etc. etc.

 















L'autore offre a tutti gli appassionati di storia e di mitologia, e non solo, un ausilio per approfondire un interessante e poco conosciuto argomento, inerente la ricerca sulle segnalazioni di ritrovamenti e anche di avvistamenti effettuati in tutto il mondo su entità biologiche gigantesche umane, conosciute fin dai tempi biblici come i Nephilim, etc... e riportati nelle tradizioni orali di molte popolazioni, come gli indios sud-americani, i pellerossa del Nord America, e di molte popolazioni della Russia e asiatici. L'autore vuole con questo saggio, approfondire un argomento poco conosciuto dal grande pubblico, facendo delineare un'analisi sufficientemente trattata. Ne viene fuori uno spaccato di eventi rimasto per molto tempo avvolto tra le pieghe della cronaca e della leggenda

Giganti, tra mito e leggenda - Zaffiri Gabriele

Il Prete Gianni, o Presbyter Johannes è stato un leggendario monarca cristiano molto famoso nell‘Europa del Medioevo, del quale tanto si parlò e fu raccontato nelle tradizioni storico-geografiche del tempo. Di lui si narrava che era un re potentissimo e ricchissimo, signore di un paese meraviglioso, situato ad Oriente “al di là del mare” in un luogo imprecisato della regione sino-mongola, tra l‘antica città di Babilonia in Mesopotamia (l‘odierno Iraq), l‘India e la Cina. Il suo regno era vastissimo ed occupava quasi tutta l‘Asia centrale

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Iperborea… è una terra leggendaria, patria dell'anch'esso mitico popolo degli Iperborei.

Nei miti della religione greca e nelle dottrine dei loro storici (tra cui Erodoto), gli Iperborei (Ὑπερβόρεoι o Ὑπερβόρειoι, "coloro [che vivono] oltre βορέας") erano un popolo che viveva in una terra lontanissima situata a nord della Grecia. Questa regione era un paese perfetto, illuminato dal sole splendente per sei mesi all'anno

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Jean Sylvain Bailly (1736 – 1793)… L'astronomo e letterato francese Jean Sylvain Bailly, verso la fine del Settecento, fu il primo autore moderno a tornare a parlare di Iperborea, in alcune tra le sue opere più importanti, tra cui le Lettres sur l'Atlantide de Platon (1779) e l′Essai sur les fables et sur leur histoire (postumo, 1798). Egli unì la tradizione di Iperborea al mito di Atlantide, ipotizzando l'esistenza di un'antichissima civiltà nordica. Bailly, nella sua concezione della storia, sosteneva infatti la tesi secondo cui un'Atlantide Iperborea nordica fosse la civiltà originaria del genere umano, che essa avesse inventato le arti e le scienza e che avesse "civilizzato" i Cinesi, gli Indiani, gli Egizi e tutti i popoli dell'antichità. Egli posizionò questo popolo primordiale nel lontano nord dell'Eurasia

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Infine, riprendi questo “antico” Bollettino.

L'Avatar Uomo...

 


In ogni religione presente sul globo si narra di un “albero della Vita”; ebbene, senza entrare nei particolari, penso che se uno stesso aspetto dell’Universo viene messo in luce da così tante prospettive, significa che si vuole esprimere, descrivere, una “verità”. La foto di apertura dell’articolo l’ho scattata qualche mattina fa; i raggi del sole illuminavano le gocce d’acqua che lo stesso calore procurato aveva prodotto, sciogliendo le formazioni di brina della notte fredda. Ossia la fonte di luce cosmica determina lo stato di “consapevolezza” delle molecole d’acqua; tramite la vibrante presenza del proprio timbro energetico, la luce porta quel calore atto a trasmutare, a cambiare persino l’apparenza. Le vibrazioni fluttuanti della luce “colorano” la Vita. Se rimaniamo ad occhi chiusi assaporando i primi raggi di Sole caldi in una mattina d’inverno, scopriamo il significato della Vita stessa; l’andare avanti, lo scorrere verso il bacino di “raccolta”. Quella carezza gentile in forma di calore, mantiene un contatto tra quella parte di noi, solo sopita, ed il “nesso” animico che “spera” nel risveglio. Ciò che d’estate giunge persino a “dare fastidio”, d’inverno regala la gioia di un contatto piacevole, necessario. La prospettiva cambia con la stagione e con noi “dentro”. Oggi la neve scende copiosa da un cielo bianco dal quale, diffusa, s’emana ancora luce gentile, senza ombre, capace di saturare i colori e di renderli addirittura più brillanti e “vivi”. È fantastico questo nostro mondo cosparso di magia alla quale non crediamo più, eppure crediamo ancora. In un contesto di paradossi, camminiamo certi di quello che “vediamo”, ma cosa vediamo in realtà

La realtà che riusciamo a percepire in maniera molto limitata. Ma come limitata? I sensi non sono facoltà estremamente sviluppate che ci hanno permesso di uscire dalle nebbie della sopravvivenza? Dalle grotte dell’uomo primitivo? Certo. La verità passa anche da questa “latitudine”, così come da tante altre, circondando il mondo di una fitta maglia di “panoramiche”. E ognuno sceglie la propria. I sensi servono e sono serviti ad uno scopo ben preciso: andare avanti. Come la funzione dei raggi di Vita del Sole, anche i sensi permettono di “progredire” alba dopo alba. La funzione di ogni sviluppo biologico sulla Terra ha sempre un compito ed un "senso" ed, in genere, un tempo; quello che per l’uomo significa dare una data di scadenza ad un suo prodotto “deperibile”. Tutto è limitato nel tempo e dal tempo, anche la nostra forma e le sue peculiarità. Andare avanti, dunque. La capacità di pensiero e d’immaginazione hanno forgiato questo mondo, tramite ciò che i sensi trasmettevano, attraverso i sensi che di rimando fornivano un certo livello di simbiosi con il mondo circostante; tale “associazione” ha generato dentro e fuori limiti e convinzioni di avere il “controllo”. Il frattale da osservare è proprio la modalità di “crescita” basata sull’esperienza dei sensi, proprio come per la cellula il passaggio sensorio delle sostanze dalla propria membrana superiore ha determinato l’evoluzione e la formazione del nucleo centrale e dunque dello sviluppo della propria unicità ed intelligenza. Dall’ascoltare l’interazione con l’esterno si è modificata la Vita sulla Terra. Tramite analisi dell’input esterno ma anche di sinergia con la “sostanza” interna e con la propria volontà insita di “superare” le ritenute avversità del clima, prima e della presenza animale e dei propri simili, poi. L’intervento di altri fratelli più evoluti, discesi dalle stelle, è registrato anch’esso nelle “cronache” mitologiche e nelle credenza religiose filtrate di tutto il mondo. L’evoluzione in corso è opera di molte “mani”. Aprire la mente anche a questa “possibilità” renderebbe il genere umano meglio assortito con la linea della creazione...

L’albero della Vita è una struttura sensibile ed intelligente che mantiene ogni cosa al “proprio posto”; che alimenta tramite strutture energetiche il costrutto esistenziale in ogni sua forma. Questo albero esiste perché viene descritto da tutte le angolazioni umane. Non lo si vede perché immerso nella scarsità della luce. Per questo occorre immaginarlo e nel compiere questo “sforzo”, andiamo avanti. Tutto è progettato per condurre “avanti”. I rami dell’albero della Vita sono infiniti e ricordano l’espansione di un tessuto nervoso...

Leggendo i libri di Zecharia Sitchin ricordiamo gli Anunnaki, o Nefilim ricordati nella Bibbia come i “Giganti” ma che letteralmente significa “Coloro che sono stati gettati giù”, ossia che sono scesi dal cielo...

La foto d’apertura di un albero di casa mia è la stessa che segue, alla quale è stata tolta quasi completamente la “luminosità”. Ecco che d’incanto abbiamo una immagine dell’Universo. Una mancanza di luce che permette di vedere le “stelle” e che devia la nostra consapevolezza verso quei puntini luminosi, ignorando la struttura nascosta dall’assenza di luce:

l’albero della Vita.


4 gennaio 2010 Link

Il viaggio continua.

Ritorna-Re è (in) una questione sostanziale:

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-389
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.