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lunedì 28 marzo 2022

La pena. Il “destino”.



L'albero della vita era un albero che, secondo alcune tradizioni religiose, Dio pose nel Giardino dell'Eden, assieme all'albero della conoscenza del bene e del male… Nell'esegesi ebraica è insegnato che originariamente i due alberi erano uniti, in seguito Adamo ne separò le radici. Precedentemente al peccato originale Adamo si elevava carpendo continuamente i segreti e la modalità della sapienza superna…

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In seguito Adamo ne separò le radici = ecco la “teoria” della tettonica a zolle e la relativa “deriva dei continenti”. 

Adamo come Assange, dunque? Ecco il... peccato originale.

Or dunque, senza ricordare direttamente sei “senza memoria” e quindi (ne) dipendi. Alias, dipendi doppiamente: sia dalla “tua” mancanza di memoria/esperienza, sia dalla gerarchia proveniente dall’altrui compresenza (anche se non esiste ma c’è). Se “ne hai memoria diretta” (di qualsiasi e-vento) allora hai maturato l’esperienza necessaria per essere indipendente dal pensiero altrui, non importa tutto quello che ti dicono e dunque dovresti proprio “sapere (ricordare)”.

Cosa resta di un'emergenza divenuta ordinaria: la rovina economica e le ombre sulla missione russa

Miozzo, all'epoca capo del Cts, che al Corriere della Sera ha rivelato quale fu l'approccio dei russi guidati dal capomissione, il generale Kikot, con cui si interfacciò in quelle ore convulse:

“l'esordio fu particolarmente invadente, ruvido. Parlavano come se dovessero bonificare Chernobyl dopo l'esplosione nucleare…”…

26 marzo 2022 Link

Cosa ricordi di quella “invasione russa”, avvenuta all’inizio della “pandemia” italica, nel 2020?Niente”, se nontutto” quello che hai assorbito dai Media. 

Cioè? “Niente”. 

martedì 13 aprile 2021

Forma mundos.


Con il taglio dell'albero che diventa di Natale, che cosa si celebra sostanzialmente?

 


In Avatar ti hanno raccontato la storia dell’albero gigante, che viene distrutto o sacrificato per un ordine di interesse “superiore”. Tipo? Le risorse minerarie, ovvero, “ciò che sta al di sotto della superficie calpestabile (che infatti viene proprio ‘calpestata’ malamente)”. 

Or bene, poni attenzione a come un simile “grande edificio della natura” sia molto simile a ciò che in seguito diventerà l’edificio della “Chiesa” o della cattedrale (costruita su luoghi particolari, non casuali): 

un grande bacino di raccolta e raccoglimento, ch’è come appunto entrare in un grande albero e soggiornarvi al “riparo”, nel corpo ma anche tra le radici, profonda-mente.

 

lunedì 12 aprile 2021

Andiamo avanti.


Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche… Io sono qui, e lo sono anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi; sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta…”.

Enzo Tortora

20 febbraio 1987

Hai presente come deve guardare un animale “piccolo”, come ad esempio un gatto, un uomo? Alzando lo sguardo e tutto quello che ne consegue. In tale comportamento fisico è contenuto anche e soprattutto l’atteggiamento sostanziale: 

che cosa prova colui che è alle prese con un essere di dimensioni molto più grandi? 

Si direbbe, paura. E di paura l’individuo ne è cosparso, dentro, in profondità. Perchè se vedi un ragno, un serpente o quello che ti fa più schifo, provi brividi così potenti da scuoterti per il resta della giornata? Non ti sembra ancestrale la reazione, ovvero, non ti sembra evidenziarti o ricordarti qualcosa (qualcuno)? 

Anche se... durante la pandemia è di un “nemico” invisibile (dunque, molto piccolo), che ti devi “guardare”. Ecco perché il discorso è sostanziale o frattale espanso, sul modello “come sopra così è sotto…”. Ecco il perché del Filtro di Semplificazione. Tuttavia, espandendo lo scenario si possono introdurre tasselli che conferiscono al “puzzle” una dinamicità insospettabile, oppure, questa è una mancanza di SPS-IO a cui dunque si deve mettere come si suol dire una “pezza”.