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Sai cosa “rappresenta (significa)”, ad esempio ma causalmente, l’innalzamento del prezzo del pane - in Medioriente - attraverso l3 leva dei futures – dall’altra parte del mondo?
Rivoluzione? No:
“Dio”.
Ecco chi è, allora, “Dio”. Ed ecco “cosa” diventa l3 sua espressione, spalmandosi ad/in ogni livello che, or dunque, continua(no) ad incarnare due “tipologie di carattere”:
informazione = chi è “Dio” (provenienza del segnale portante)
servizio = cosa è “Dio” (ad immagine e somiglianza).
Il livello “informazione (significato)” è l’essere “già success3”.
Il livello “servizio (eco, servocomando, memoria)” è il continua a succedere.
Signori e... Signore.
Quale nesso “non esiste; c’è” tra...
Ad esempio, il codice Html di un3 pagina Web e la stess3 (in termini di risultato o di ciò che non-appare)?
Costituiscono forse un assieme?
C’è una varianza sul tema, piuttosto consistente.
Infatti, senza monitor, senza Pc, senza Rete, senza abbonamento, senza router, senza denaro, senza smartphone, senza conoscenza, senza tecnologia, senza società, senza pianeta, senza di te, senza programmazione, senza interesse, etc. tale “essere” viene meno, ovvero = non esiste; c’è (al/nel livello di potenziale contemporaneo).
Dunque, per quale motivo – allora – qualcosa esiste e qualcosa non esiste?
“La pioggia di Dio non cade su tutti allo stesso modo? Non credete che tutti gli uomini siano uguali dinnanzi al Signore?...”.
Sword of God. L’ultima crociata
Sopra a tutt3, non credi che – anche – tale informazione ambientale indichi il significato, a prescindere dall’essere fuzzy logica (che scambi per bio-diversità e singolarità creativ3).
Ugual3 dinnanzi a... = in gerarchia, dal punto di sospensione.
Infatti, se l’espressione sopra riportat3, sembra indicare “democrazia, giustizia, uguaglianza, etc.”, bè… stai fresc3, poiché (non visto che) la pioggia che cade su tutt3 allo stesso modo, provenendo da “Dio”, segnala or dunque l’impronta gerarchic3-piramidale che “ha” tutt3, contemporaneamente.
somma di denaro con cui si deve pagare per obbligo un ente pubblico in cambio di particolari servizi…
Link
Ma… l’obbligo è imposizione = dovere, vincolo, comando, etc.
Eppure, credi di essere in libertà (nel) “qua (così)”.
Allora, riassumi che sia responsabilità di tutt3; che cosa? Pagare?
L3 responsabilità non dovrebbe, forse, essere qualcosa che emani direttamente attraverso l’atteggiamento?
Che cosa c’entra il pagare un3 “somma di denaro con cui...”?
Ricordi Enrico Beruschi, esclamare tale espressione?
Presentavo una parodia intitolata “Una brutta fazenda, ovvero Beruscao il penultimo mandingo”. Facevo il verso alle telenovelas che andavano tanto di moda a metà anni Ottanta. Poi presentai anche “Il Doctor Beruscus”…
Link
Insomma, tutt3 sembra(no) prendere “tutt3” alla leggera; come se fosse(ro) barzellett3.
Tanto che, ad esempio, “oggi” i savoiardi sono dei… biscotti. Mentre, “al tempo” tale nome incuteva terrore tra quell3 popolazioni in cui serpeggiavano come rullo compressore; come coloro a cui “piace vincere facile”.
“Se vuoi avere successo nella vita, trova qualcuno che ha raggiunto i risultati che tu desideri ed emula i passi che ha compiuto. Così potrai raggiungere anche tu gli stessi risultati…”.
Anthony Robbins
Già. In tal modus, tale mondus “qua (così)”;
non visto che... cosa/chi fa da “dima”, sfrutta l3 forma gerarchica di appartenenza ambientale = sopravvivi poiché chi “ce l’ha fatta” ha sostanzialmente sfruttat3 l’essere “a Massa” o società “cavia, preda, carne da cannone, parco buoi, pedina, agnello sacrificale, capro espiatorio, etc.”.
Un3 massa di “credenti”, dunque.
L3 ipotesi, sono teorie, idee, supposizioni, cristallizzazioni, etc. che (nel) “qua (così) sono trattat3 secondo la strategia del “due pesi e due misure”;
infatti, da un lato c’è tutt3 ciò che finisce nell’ambito “complottismo (fake)”, ment®e nell’altr3 confluisce ogni questione di “scienza, religione, spiritualità, logica, morale, giustizia, verità, storia, etc. (norma)”.
Perchè non chiami (“riconosci”) tutt3 ciò - che s-cambi per “realtà (manifest3)” senza alternativa sostanziale - con il termine Anti-Sistema?
Perché ti hanno fatt3 il lavaggio del cervello, nel de-corso del “tempo”.
Dove? (Nel) “qua (così)”, appunto.
Ossia, in ciò che credi riconoscere in quanto a “Sistema”, a cui con-ferisci origine di 1- “natura (Big Bang)” e/o 2- “creazione (‘Dio’)”.
Quando sei “chi” ha progettat3, oppure, “chi” se ne approfitta (a posteriori), va da sé che “la musica non cambia (mai)” sostanzialmente.
Per cui, 1- metti l’olio di palma, 2- togli l’olio di palma, e, 3- pubblicizza il prodotto come “senza olio di palma”.
Ergo:
il prodotto rimane sempre l3 stesso, ma… sei tu/“tu” che devi credere ben altr3.
Non è un3 questione semantica, oppure, un “caso” da tribunale. È, piuttosto, qualcosa/qualcun3 “tra le righe”, nei dettagli, sostanzialmente, etc. che si op-pone all3 stato di fatto, all3 prove, ad ogni dimostrazione e/o “necessità”, all3 legge, all3 “giustizia/verità”, etc.
Quest3 è un Bollettino estremamente “dur3”.
Sì.
Occorre accorgersi e destarsi = pres-agire; pre-vedere/”sentire”, alias, “Fare…” dall’atteggiamento “formulare”.
E... in qualcosa che si serve di tutt3… contemporaneamente, se (se) tale tutt3 è “tutt3”, allora è parzialità (seppure ad altissima percentuale statistica).
Rispetto a ciò che continua a succedere, tu/“tu” che ne sai?
Ti dicono – e perciò sopravvivi di/in conseguenza – che… il denaro non cresce sugli alberi e che nell3 vita dovrai sudarti tutto.
Che... non sarà facile. Che dovrai lavorare praticamente sempre, per meritarti qualcosa.
E che (nel) “qua (così)” si soffre.
Non sol3, infatti… c’è come un certo modo di reinterpretare l3 questione, come se sostanzialmente ognun3 versasse in uno stato di “piacere (quasi, nel soffrire)”.
O, ancora, nel vedere l’altrui compresenza (prossim3) che soffre.
(Ti) sei abituat3 a “ragionare” secondo singolar-convenienza. Infatti, se a te/“te”... l3 tal decisione comporta interesse particolare, ovvero “ti conviene”, allora (allora) l3 fai;
e-segui l’ordine ricevuto.
Sì… ogni tua decisione è “tua”, nell’Anti-Sistema = “serve”. È grado di servizio. E, di più, è assolutamente causale.
Sei, costantemente (da “a monte”), prima di tutt3, in… gerarchia. Alias?
Di/in conseguenza, ciò in cui – non – credi è, sempre (coerentemente), il frutto di tale strategia che, a prescindere da ogni “bella parola”, non esiste (magari per “te”) seppure c’è (nonostante te).
Allora, quando sei in gerarchia - a prescindere – è come se stessi approntando un3 scalata verso il nulla; laddove per “nulla” si deve intenderne il significato = appunto, non esiste; c’è qualcosa (qualcun3) che se ne approfitta Anti-Sistemicamente.
Tutt3 è “dato”, ossia, in-formazione e, dunque, memoria.
Di più, tratta(si) di… funzione e, allora, di funzionalità/funzionamento = progetto (da cui l3 famosa “creazione”, che si con-fonde con l’essere naturale, essendo “naturale”).
Proprio come in Matrix, con quel continuo “filamento (e filare)” di dati verdi su sfondo nero (modello computer anni ’80).
Folgorato da una scarica: 33 enne morto mentre faceva lavori di casa…
Notizie.it 10 novembre 2019 Link
Perché “hai”, in casa, un impianto elettrico a 220 volt?
Con il rischio di “finirci secc3”, se non fai attenzione.
Nel recente “film” sull3 vicenda Edison - Westinghouse, ti viene fatta notare anche tale situazione (sempre attuale). Eppure…
Perché “passano” cert3 decisioni? Oltre a “tutt3”, che cosa (chi) significano, dunque?
In qualcosa di totale, tutt3 è perfezione (anche se non sembra).
Tutt3 è studiato, dunque, progettat3 ad hoc. Sì, ma (ma)… da quale “prospettiva”?
Ecco il problema.
Ovviamente, in qualcosa di totale, l’essere sarà già “a Massa” causalmente, poiché dovrà pensare – anche in tal “caso” – ad hoc.
Allora, il “problema” apparirà come inversamente, non vist3 che l’ambiente – e l’essere stess3 – sarà sostanzialmente “capovolt3”, rispetto al come dovrebbe essere.
Cosa è “casuale” e cosa non l3 è? Al di là di ogni definizione...
Se accendi l3 radio e 9 volte su 10 c'è pubblicità, è causale? No; tratta-si di programmazione.
Quando prendi a calci qualche sassolino, per strada, e ne osservi il moto, che cosa pensi usualmente?
Che è casuale ciò che hai compiuto ed è altrettanto casuale il “destino” che è toccat3 a quel piccolo corpo. No?
Quando le “cose sono fatte bene”, avrai l’impressione di essere “s-fortunat3”, oppure di imprecare “al caso”.
Di più, sostanzialmente, sarai (sei) nell’Anti-Sistema, d-ove il controllo è capillare (totale).
Infatti, sei conosciut3 molto meglio, rispetto a quanto tu/“tu” creda di auto conoscerti. E, in tale “salsa”, nulla è per caso e tutt3… “serve”.
Per ciò, lasci sempre perdere prima dell’ultima “curva”. Perché hai un3 tolleranza “di serie” che funge da spia.
Sei (nel) “qua (così)”; lad-dove passi da Babbo Natale a… “nella vita non ti regala niente nessuno”.
Wow.
E, dopo che hai ricevuto effettivamente dei regali - per qualche “tener3” anno - vieni proiettat3 in qualcosa di diametralmente oppost3.
Qualcosa che “fa (e lascia)”… danni.
Qual è il segreto di Simons? Secondo il Wall Street Journal, la base del suo successo è l'analisi quantitativa e cioè l'aver rimosso le emozioni e l'istinto dal processo di investimento, sostituendoli con la costruzione di algoritmi predittivi, elaborati al computer, molti anni prima che Mark Zuckerberg e i suoi colleghi della Silicon Valley li usassero per digitalizzare l'economia…
Alessandro Galiani Agi 3 novembre 2019 Link
Ergo:
tolte l3 emozioni e soprattutto l’istinto, che cosa rimane di te?
Rimani “tu”, ovvero = il surrogato “te”, ottenut3 attraverso “sostituzione” di te (la copia, il clone, l’invers3, l’alter ego o, meglio, l’in-conscio).