giovedì 7 novembre 2019

Ca-usuale.



Cosa è “casuale” e cosa non l3 è? Al di là di ogni definizione...
Se accendi l3 radio e 9 volte su 10 c'è pubblicità, è causale? No; tratta-si di programmazione.
Quando prendi a calci qualche sassolino, per strada, e ne osservi il moto, che cosa pensi usualmente
Che è casuale ciò che hai compiuto ed è altrettanto casuale il “destino” che è toccat3 a quel piccolo corpo. No?
Nella mente, infatti, ad un certo punto, si sarà fatt3 largo proprio quel pensiero:
“dai un bel calcione a questo sasso. E sfogati un po’…”. 
D’altro canto, il calcio lo avrà spedito in qualche modo (imprevedibile), al di là del punto di equilibrio precedente. 
Se, poi, il sasso inizia a rotolare e zigzagare ed, infine, salta esattamente tra l3 inferriate di un cancello (in un modo che se volessi riprovarci o se lo avessi voluto anzitempo fare, bè… stai fresc3)?
È un caso. S-fortuna.
Che vuoi che sia? 
L’alea che lo ha colpit3, che cosa “è”, però?
L3 “sorte” è anche un’incognita (calcolabile), quando non esiste ma c’è, anche un3 sola “forza” che risulta, dunque, in-spiegabile o addirittura in-immaginabile e allora im-possibile…
Che ne dici, invero, di pensare che ogni tratto del percorso compiuto “casualmente” dal sasso è, nell3 sostanza, invece, tutt’altr3 che tale (perché cor-risponde al “disegno” che ogni forza fisica terrestre compie e riattua su ogni “corpo”).
Semmai, potrebbe rimanere che è allora casuale quel pensiero che ti è balenat3 improvvisamente indosso. Già
E se, anche tale “moto”, fosse sostanzialmente causale? 
Magari potresti avere avuto un3 giornata particolare, in precedenza. Forse eri troppo stressat3. Chi lo sa. È (non) evidente, tuttavia, che (non) si tratta di alcunché, sino a quando non ti accorgi. Vero?
Sino a prima di quel “momento”, tutt3 risuona costantemente e persino coerentemente di… “normalità”. 
Semplicemente, non tendi nemmeno a pensarci, ovvero, a dedicarci del “tempo” che, si sa, è “materia” alquanto prezios3 che allora non puoi proprio permetterti di gettar al vento, attraverso attenzioni che risuonano come di… in-utilità.
Tant’è che, quindi, non si smuove foglia, se… ogni e qualsiasi “azione” non ha un senso (interesse) particolarmente diffuso in società, laddove l3 gran parte dell’essere è “a Massa” (certamente per ragioni causali).
Per caso in filosofia s'intende ciò che contraddistingue:
o un avvenimento che si verifica senza una causa definita e identificabile
o un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero "non-lineari", sconnesse o meglio "intricate", che…
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Ergo:
Il “caso” è sempre un3 sconfitta logica
poiché
senza una causa definita e identificabileo un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute...
Da/in cui:
“ecco”, allora, l3 – persino – “necessità” di doverci essere qualcosa/qualcun3 “a monte” che non esiste; c’è (il cui simbolo è Dio).
Tale tipo di informazione è ovunque nell’ambiente, che è ad immagine e somiglianza del “è già success3” e – non visto che – continua a succedere.
Il reale usuale è (nel) “qua (così)” = che non lascia nulla al caso, non lasciando nulla agli altr3 se stess3 ().
Se per te/“te” non è così, l’essere (nel) “qua (così)” o Anti-Sistema, bè, accorgiti allora.
Hai “solamente” da essere dall’atteggiamento “formulare”. Qualcosa di molto difficile? Suvvia. 
Se riesci a respirare, allora… ce l3 puoi “Fare…”. 
Se non ce la fai, usualmente ti rivolgi a qualche “santo”, ossia, preghi per… decretando in tal modus anche capra e cavoli, o, “destino e tempo” dell3 “tua” vita nell’Anti-Sistema.
Nella lingua greca il caso era reso dalla parola τύχη, ne abbiamo testimonianza in un frammento di Leucippo che recita:
“il cosmo, allora, si costituì configurandosi secondo una figura ricurva in questo modo essendo gli atomi soggetti a un moto casuale e imprevedibile…”…
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Il concetto di “atomo” è alquanto vetust3. Ma (ma) è sempre il concetto di “caso” che non è mai cambiat3:
eppure è de-scritt3 anche tra le righe
si costituì configurandosi secondo una figura ricurva
gli atomi soggetti a un moto casuale e imprevedibile…
Un campo morfogenetico, che guida l3 “crescita” è allora casuale? Suvvia. 
Sarà come per Hawking... con l’universo che si crea da sé, “grazie” alla gravità…
Se c’è qualcosa di casuale non è di quest3 “terra”, lad-dove tutt3 è verità, alias, “perfezione (informazione, memoria)”.
“Fai… di intuirne l’essenza, che non ti lascia mai sol3”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 10-32
Riproduzione libera”.