lunedì 11 settembre 2017

Un modello per tutte le “salse”.



La caratteristica ambientale infrastrutturale frattale espansa è... l’esempio.
Ciò che scambi, ormai “qua, così” per una sorta di banalità.
Ciò a cui non dai più peso, retta, significato. Ciò che ti attraversa, come uno “sciame di neutrini”... senza per/con questo destare la “tua” benché minima “attenzione, curiosità, consapevolezza”… 
La conseguenza (questo “tuo” atteggiamento) di ciò che “è già successo” (l'avvento della ragione fondamentale compresente, immanifest3, sotto dominante = sia dominante che sottodominante, sempre sotto – alla – dominante). 
Qualcosa di assolutamente già dimenticat3. 
Qualcosa di assolutamente sempre (sempre) ricordat3, anche se “qua, così”, dalla/nella similitudine “memoria frattale espansa”: 
una qualità della tri-unità "sistema operativo frattale espanso" (l’anello che permette la congiunzione In-Organica “intenzione, desiderio, idea, pensiero vs azione, fisica, ‘fare’, etc.”. 
Un programma. Una App. Un dispositivo. 
O, meglio, come (ti ricorda) un programma, una App, un dispositivo

L’esempio permette di riparametrare l’osservazione ad un livello sempre (più) consono (comprensibile direttamente) alla “tua” preparazione, diluizione, atteggiamento, etc. “qua, così”. 
L’esempio è... frattalità espansa, e ti permette di “tele trasportare” di livello in livello, causalmente, con nesso insospettabile, il senso dell’informazione ambientale... rispetto al senso del significato universale che incorpora e rappresenta in ogni “caso”. 
Morale
il “è già successo” riecheggia per sempre nell’eternità, anche contro l’interesse sotto dominante, che non può mettere a tacere la memora frattale espansa e, di conseguenza, “mette a tacere, ‘tequa così’”
In quale maniera? 
Attraverso la forma sociale manifesta “qua, così”: 
l’AntiSistema (la “gabbia” perfettamente auto isolata ed auto isolante)… 
Nell’AntiSistema “tutto (tutto) è tossico” per te
Tutto è già stat3 auto intossicat3. 
E le “tue” necessità corporali si nutrono e dissetano dentro a (e di) un simile stato sociale globale, prima ancora che la globalizzazione venisse concepita dalle componenti, successive, sottodominanti. 
Una concezione che è, di più, un riflesso frattale espanso, una denuncia ambientale, una comprovazione dello stato di fatto nel quale versi “qua, così”
Nell’AntiSistema... per “dare a Cesare quel che è… di Cesare”. 
C’è un esempio, che viene alla/in mente, a tal pro.
Questo:
la libertà (ed ogni “valore”) è paragonabile, in termini assoluti (universali, sostanziali) alla “pasta madre”, che viene utilizzata per “fare il pane”... in una certa maniera. 

Una “pasta madre” che ha caratteristica e valenza universale, che “ce n’è sempre per tutt3”, che non rientra nell’ambito della scarsità artificiale dell’obsolescenza programmata e della legge del minimo… 
Una “pasta madre” che serve 1) come memoria originale, 2) come “dima” per fare sempre il “pane”, in una certa maniera e che 3) necessita “solo” di essere… rinfrescata
In quale maniera? Utilizzando un altro elemento. 
È lì” il collo di bottiglia, il “momento” nel quale s’inserisce la sotto dominante, utilizzandoti indirettamente ed automaticamente, al fine di introdurre l’elemento “impoverente, diluente, auto disinnescante”. 
Qualsiasi elemento che rientra nell’ambito della filiera AntiSistemica “va bene”. Rinfrescando la pasta madre con quell’elemento, si trasforma chimicamente – dall’interno ed all’interno – la composizione e la valenza di quella “sostanza”, in maniera tale che il pane successivo riporterà detto “drogaggio” della situazione, secondo una modalità del tutto immanifesta (guarda non caso). 
La traccia sotto dominante è immanifesta ed il suo agire è all’insegna dello stesso tipo di “consistenza”. 
Di conseguenza, “qua, così”, la libertà ed ogni altro “valore universale”, pur essendoci sempre (sempre) incarnano parzialmente tale significato, sostanza, riportando sempre di più la valenza AntiSistemica, sino al punto (già intercorso) di diluizione talmente concentrat3, da non risultare più nemmeno immaginabile - per quello che “è” - il valore universale
Lo stato “qua, così” di drogaggio ambientale (fuori e dentro) è una intossicazione virale, il fenotipo esteso frattale espanso della componente portante e centrale, sotto (alla) dominante. 
La diluizione è, tuttavia, “omeopatica”:
la memoria della quintessenza del valore universale è sempre (sempre) compresente e, persino, pienamente efficace e funzionale a/per col3i che “crede” in ciò, attraverso quell’atteggiamento propedeutico che questo Spazio (Potenziale) Solido appella “formulare”:
un certa “inclinazione assoluta dell’essere e del “fare”, coerentemente
Il dio dell'ora.
Non v'è alcun dubbio che esiste una sfera, descrivibile per forma e contenuto, entro la quale colui che appartiene a una determinata generazione risulta autentico e rappresentativo, mentre al di fuori di essa appare vieto e sorpassato.
Là dove costui trovi mezzi di espressione, ha voce per suo tramite il punto di intersezione fra il processo della discendenza e un germe silenzioso, ma pur sempre presente, ossia volendo applicare i concetti della moderna genetica:
per suo tramite ha voce il fenotipo, ovvero la sezione attuale del genotipo, il tipo della specie... il fenotipo che, in quanto a mutazioni e tare, porta di volta in volta a compimento l'esistenza del germe.
Per quanto concerne il fenotipo odierno, la sua componente morale si è ormai del tutto sfaldata, è stata sostituita dalle leggi, dall'igiene, rintracciarla nella forma di un sentimento genuino, senza dubbio ancora presente in Kant, non è più possibile.
Anche la natura non ha più in serbo per lui la poesia e il fremito con cui, stando alle testimonianze, colmava le personalità del diciassettesimo e diciottesimo secolo, si è stemperata in una prassi sportivo-terapeutica… :
irrobustimento, piste da sci, radiazioni d'alta quota… là dove riesce eventualmente a irrompere come un piovasco nell'io indifeso, il suo effetto è senz'altro episodico, inappariscente e tragico.
Ugualmente si è esaurito tutto ciò che suggerisca uno stato d'animo.
Colonne di fumo si innalzano, svaporano nella vastità azzurra, colombi bruni si levano in volo, gli ultimi raggi del sole scivolano sulle inferriate - “sui rami assolati scintillano miriadi di gocce lucenti”… - tutto ciò è fortuito, raffazzonato.
L'esistenza è lo stato d'animo che guida il fenotipo e che egli esige, inesorabilmente e senza tregua
Romanzo del Fenotipo – Gottfried Benn
Chi... "guida" tutto ciò e la "tua" vita (nel) "qua, così"?
anche la natura non ha più in serbo per lui la poesia e il fremito con cui, stando alle testimonianze, colmava le personalità del diciassettesimo e diciottesimo secolo, si è stemperata in una prassi (la “natura” è la risposta ambientale al riflesso della grande concentrazione di massa sotto dominante: è la “di l3i” denuncia in-diretta)
l'esistenza è lo stato d'animo che guida il fenotipo e che egli esige, inesorabilmente e senza tregua
Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”.
Quante “declinazioni” ha ogni elemento?
Quante parti incorpora gerarchicamente, allo stesso tempo, ogni elemento?
Anche la Massa è il “mare” (oltre che la sotto dominante, il SO frattale espanso, l’interferenza, la difficoltà, etc.). 
Sui rami assolati scintillano miriadi di gocce lucenti...
Il “problema” a questo punto è la Massa. 
Le singolarità rinchiuse in se stesse, come fortezze inespugnabili con il ponte levatoio alzato e i coccodrilli nel fossato pieno d’acqua. 




Ma (ma) se il ciclo è chiuso, allora, sai già come fare…
Come è stata persuasa la Massa? 
Con il lavorio costante e coerente “ai fianchi”. “L’acqua cheta corrode i ponti…”. 
La gente pensa di avere una idea, una opinione. 
Crede di sapere come/cosa “fare”. 
Anche se il tutto si riduce sempre “qua, così” a dover/poter scegliere tra direzioni predigerite e preparate anzitempo, per “te”. 
La cosa pazzesca o, meglio, diabolica… è che lo sai ma (ma) credi di non poterci “fare” niente
Come sei arrivat3 sino a questo punto?
E che cosa significa…
Il parere esperto, a che cosa (chi) “serve”? Per chi (cosa) “suona la campana”?
Come persuadere la Massa che “il ciclo è già chiuso”
Come “è già successo” che si è auto convinta del contrario? Nella “domanda” la… risposta.
Dato che il ciclo è chiuso, di conseguenza, sai anche come convincere la Massa…
Perché “il ciclo è chiuso”
Perché attraverso l’atteggiamento “formulare”, non esistono più anelli aperti “qua, così”. Perché l’anello di congiunzione è In-Organico (nell’organico così come inconscio, alias, nell’inconscio) e, una volta “ricordato (colto logicamente a livello frattale espanso “formulare”) vai a chiudere ogni ciclo/anello che, altrimenti, continua a risultare come aperto, ossia, senza risposta univoca ed auto convincente. 




Risultato: 
la compresenza sotto dominante “qua, così” rimane assolutamente immanifesta.
I vestiti che crescono con il bambino, l'idea arriva dall'Inghilterra
Link 
Per “toccare con mano” quanto sia arduo giungere sino alla Massa (andare Oltre Orizzonte rispetto al “mare” polarizzato dalla sotto dominante) e, quindi, congiungere sopra a tutto la sotto dominante alla “terra ferma” della tua assoluta consapevolezza (“credo”)… prova anche solo ad immaginare di “inventare” qualcosa che non esiste ancora in qualsiasi ambito dello scibile “qua, così”
Ti sembrerà già tutto inventat3. 
Non ti sembrerà che esiste nessuno “spazio (possibilità)” di… 
Prova, ad esempio, a pensare all’abbigliamento:
che cosa “manca”
Cosa puoi inventare
I “vestiti che crescono con...” sono una innovazione (non una invenzione, non un nuovo capo di vestiario. Un pantalone rimane sempre un pantalone, ad esempio). 
Di più, sono un riflesso frattale espanso del “campo morfogenetico sotto dominante” che 1) ha già la forma adulta che, in seguito, per auto trasformazione guidata assumerai, anche "tu", chimicamente “qua, così” e 2cresce con te... nel senso che “ti guida”, anche se sei portat3 a pensare al/il contrario… 
Ricorda:
è nel significato, nella sostanza, nel valore aggiunto che “deve andare l’osservazione”
infatti
la fisica (chimica) che guida la crescita del “tuo” corpo, necessita di una “dima”. 
Ma (ma) “qua, così”, tale dima è il risultato di una corrosione del tuo stato autentico, sovrano, originale… pregresso rispetto al momento di “è già successo”.
La Liga applaude l'Uefa per l'inchiesta sul Psg: "È doping finanziario, indagate anche sul City"…
"Godono di aiuti di stato e questo distorce le competizioni europee creando una spirale inflazionistica che irrimediabilmente danneggerà l'industria calcistica
Il Psg ha violato le regole del Fair play finanziario per anni e i trasferimenti sono solo il risultato di anni di doping finanziario…".
Javier Tebas 
I trasferimenti sono solo il risultato di anni di doping finanziario (appunto. Qualcosa che, anche, le squadre spagnole hanno già messo in atto, non solo nel passato. Quindi, qualcosa di assolutamente globale, come del resto lo è il significato frattale espanso del riflesso AntiSistemico, fedelmente riportato nel “qua, così” anche se “qua, così”).


Il grado di “dibattito ‘qua, così’” è drogato.
Il parere esperto - ed il “credo” della Massa, conseguente - non permette di “ricostruire” nulla che non sia, già, AntiSistema. 
Il problema è la mancanza di utilizzo di “valori universali”
E l’utilizzo, di converso, di palliativi (surrogati, facsimile) che assumono il ruolo dei valori universali.
L’esempio che dimostra che quello che succede è lo sviluppo della giustizia di/in parte “uguale per tutt3”…
L’atteggiamento (modello, comportamento, dima, etc.) “formulare”, permette di esprimersi ed esprimere qualsiasi ambito (discorso, parola, linguaggio, simbolismo) conseguentemente, attraverso il “valore universale del ‘sentire/essere/fare’”. 
Qualcosa che “taglia fuori” interamente il cavillo, l’apparenza, l’inganno, il pretesto, la meschinità, etc. e, dunque, l’interesse di parte.
Se non riesci a “vedere” cosa succede in tal “caso”… pensa solo a questo esempio:
se (se) ad ogni dibattito, discussione, settore della vita pubblica e privata, da parte di qualsiasi persona fisica e/o non fisica, si applicasse il “collo di bottiglia” della verità ad angolo giro (vera a/per qualsiasi gradazione della prospettiva im-possibile ed in-immaginabile) allora (allora) il risultato sarebbe una Costituzione vera ad angolo giro (ad “immagine e somiglianza”); delle leggi identiche nella sostanza, delle discussioni che nemmeno varrebbe la pena di iniziare e che, poi, diventerebbero addirittura impensabili. 
Un’altra forma di programmazione auto indotta nella Massa? 
Vedila un po’ come vuoi, ma (ma) chiediti, allora, “chi è il complottista?”. 



Una globalità giusta universalmente è una panacea per ogni “male (duale)”?
No. 
Come puoi pensare al/il contrario?
Non ci potrebbe essere nulla, niente e nessun3... celat3 dietro alle quinte, poiché sarebbe l’umanità stessa, la grande concentrazione di massa giurisdizionale “dominante”. 

E non la compresenza immanifesta sotto dominante “qua, così”
L’AntiSistema ritornerebbe ad essere il “Sistema”. 
Il “qua, così” sarebbe il “qua, altresì”. 
Il mondo intero si risveglierebbe demodulato in “quello che già ‘è’”: 
potenziale in equilibrio con sé e con tutt3, senza eccezione alcuna. Una utopia? Certo. Ma (ma) utopia è “come dovrebbe essere” e dunque “come deve essere”…
Come si auto convince la Massa?
Attraverso il “credo”:
qualcosa che “qua, così” è già saturo (occupato).
Ri solve et coagula…”. 
Nella sostanza sei senza scelta. Nella quintessenza riconosci la scelta sostanziale, quella immanifesta tuttavia sempre possibile poiché potenziale.
La dualità apparente è l’effetto combinato tra “conscio vs inconscio”.
Ma… l’inconscio è “nel conscio”. Quindi, c’è un solo “spazio”, nel quale una parte serve per ospitare una particolare sede del funzionamento automatico, “secretato”…
Qualcosa che può essere sempre (sempre) “secreto = espulso”. 
Da “lì”, la trasformazione verso ciò che preferisci chiamare “cambiamento”.
La stessa cosa avviene per organico e inorganico (nell’organico). La “torta” è una, unica, univoca:
l’apparenza inganna (seppure il “qua, così” è solido, fisico, tenace, forte, denso, etc.)…
Gli aggettivi "organico" e "inorganico" hanno origini storiche; anticamente si pensava infatti che le sostanze estratte da tessuti provenienti da organismi viventi, vegetali o animali, possedessero proprietà peculiari derivanti proprio dalla loro origine "organica" e che quindi non potessero essere sintetizzate o che i loro equivalenti sintetici fossero diversi per la mancanza di queste particolari proprietà.
La sintesi in laboratorio dell'urea nel 1828 da parte del chimico tedesco Friedrich Wöhler e la constatazione che l'urea sintetica ha le medesime proprietà chimico-fisiche di quella estratta dall'urina fecero cadere questo assunto, definitivamente nel 1861.
Attualmente i composti del carbonio che comunemente vengono assimilati e studiati nell'ambito della sistematica inorganica sono quindi quelli semplici, e i derivati dell'acido carbonico, carbonati e bicarbonati.
Inoltre, gli sviluppi relativi al ventesimo secolo hanno visto moltiplicarsi le commistioni tra chimica organica e chimica inorganica con il grande progredire della chimica metallorganica e della chimica bioinorganica.
I composti inorganici hanno importante funzione fisiologica, inoltre trovano utilizzo in ambiti quali quello metallurgico, in microelettronica, nell'ambito delle ceramiche e nell'edilizia…
Link
Il tempo è chimic3. Lo spazio è un3. La dominante è unica. Tu sei. 
Di conseguenza, la Massa che cosa (chi) “è”?
Un grande “mare” di comodo, la specie umana, l’insieme d’assieme delle singolarità. Un cuore alla volta. 
Come si forma il “credo” della Massa? Si forma “nella Massa”. 
La Massa lo aspira, lo respira, lo beve, lo mangia, se ne nutre, lo pensa, lo usa, etc. Ma (ma) “prima” il “credo” è una idea, l’interesse, il piano, il sogno, il desiderio, l’intenzione sotto (alla) dominante.
Ergo:
ha una provenienza certa, esatta, precisa e concisa, ad “immagine e somiglianza” del collo di bottiglia  gerarchico “rigeneratore”. 

Il pensiero è un fluido che scorre ovunque e che s’incanala anche dentro a/di te, trasformandoti idealmente nella versione di “te ‘qua così’”. 
L’artifizio che sfrutta le vie della “natura”
Natura che è una tecnologia precedente ed universale.
Natura che dipende dall’anello di congiunzione In-Organico del sistema operativo frattale espanso (neutro, neutrale, neutralizzante).
Il dispositivo che replica la grande concentrazione di massa giurisdizionale, che per delegazione frattale espansa (proiezione, coerenza, densità, lungimiranza, etc.) ha la meglio su tutte le altre “qua, così”…



Il modello “formulare” è l’atteggiamento più elementare (e consono) per riassumere la sostanza della grande concentrazione di massa giurisdizionale, al fine di… poter essere osservata e replicata globalmente dal SO frattale espanso.
La “semplificazione proattiva del luogo comune, simbolico, Dio/Natura/Big Bang”…
Qualcosa… attraverso cuite ne puoi fare”… qualcosa.
La dima formulare è come la pasta madre, se (se) rinfrescata sempre coerentemente con “farina formulare”. 
Con questo impasto “fai” sempre il pane quotidiano.
Qualcosa che “ce n’è per tutt3, sempre ed in ogni ‘caso’”.
“Qua, altresì”… Non esiste alcun concetto di scarsità, quando le singolarità (che danno luogo alla Massa) non ne hanno la benché minima intenzione di ammetterl3. Ok?
Questo tipo di “credo” va, chimicamente, a trasformare tutt3 di conseguenza.
“Ora”, chi rappresenta il “blocco” a/per questo “cambiamento”?
“Qua, così”, il primo livello è costituito proprio dalla Massa stessa:
l’effetto speciale, fisico, del più grande auto inganno della storia umana
scambiare la compresenza immanifesta dominante per il “volere di Dio e/o della Natura (Big Bang)”.
In questa maniera anteponi la conseguenza alla causa e, di più, credi nella dualità
Infatti, sia la causa che la conseguenza non sono la ragione fondamentale (sotto dominante) “qua, così”.
Non è duale la “cosa”:
è gerarchica.
E… con il vertice auto distaccato (immanifesto); il che rende possibile l’instaurazione del credo duale auto disinnescante.
“Fai… che ‘credi nell’atteggiamento formulare’: è gratis”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2139

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