mercoledì 17 agosto 2016

Registrare il silenzio, dimostra che occupa spazio.

 
 
Che cosa dimostra?
Dipende. Da chi/cosa? Dalla “prospettiva”. Quale?
A furia di porti “domanda e risposta”, ti… muovi. Per andare dove?
Molto spesso, per rimanere “ferm3”, ossia, per restare esattamente “dove sei ‘qua così’”. Qualcosa che dipende dalla “camera atemporale”:
allo stesso tempo.
Ad esempio, allo stesso tempo è:
  • essere ferm3 nella rotazione, sul posto (quindi ruotando attorno a te stess3)
e
  • muoverti attorno ad un centro, disegnando un’orbita (che non necessariamente ricordi di stare “tracciando”).
Questo, decodificato a livello frattale espanso, significa "una coppia di valori che cela status quo":
  • designa gerarchia
  • disegna loop
  • fissa la posizione del “cielo e della terra”, in quanto riferimento globale all’interno di qualcosa che non ha orientamento predefinito.
Ossia, terra riforma – mediante intenzione, trasmissione, mezzo, ricezione, decodifica, programmazione, azione, etc. la “tua” giornata, ogni “santo” giorno… “qua, così”.
Se “fai silenzio” ed allo stesso tempo, lo registri… il silenzio impiega una certa "volumetria"; il tempo passa ugualmente, anche se non lo "utilizzi".
E questo significa che, dunque, è il tempo che “usa te”, che scorre al fine di sincronizzare tutto quello che lo “adora/riguarda”:
che cosa sono gli orologi?
  
Sono un potente “memo”, il segno, il marchio di una possessione
E poi, guarda non caso, il tempo è “compresente ma non manifesto” – allo stesso modo – come la dominante (che la memoria frattale espansa, neutra e neutrale, ti lascia presagire per mezzo di riflessi ambientali, testimonianza di uno stato agente anche fisicamente/ambientalmente, della dominante).
Ovvio… ti sei abituat3 a “vedere per credere”, anche se non è del tutto vero. 
 
Infatti, molto spesso:
  • credi senza vedere (per “fede”, alias: incanto).



Direzione...
Le “tue” paure ti rendono sempre più materiale (prevedibile, direzionale), poiché – al fine di auto mantenerle come non troppo dolorose – tendi ad adattarti a tutto quello che l’Antisistema (programmazione “qua, così” ambientale, by dominante) programma “per te”:
  • dove “tu” sei una “tua” rappresentazione scenica
se
  •  in riferimento al tuo autentico potenziale.
Gli individui “nascono (si manifestano)”, sempre più sin da subito programmati (come per... un’onda di marea che, a ritroso, risale la corrente).
 
In realtà, dal momento di “è già successo”, nulla – nella sostanza – risiede in qualcosa che è in movimento: tutto è fermo”, nel senso che “è già successo” ed “ora” tutto accade in quanto rappresentazione (memoria) di ciò che “è già successo”, proprio come per/nel celebrare un certo avvenimento (rito) al fine di fissarlo sempre più nell’immaginario collettivo.
  




Ergo:
l’idea del movimento è di per sé… apparente.
Per “andare oltre” a questa fissità, travestita da relativo opposto, occorre immaginare da una condizione di “allo stesso tempo (prospettiva ottica/verbale o quinta dimensione)”.
Allora, a quel “punto”, risalirai come la corrente… sino al momento di “è già successo” e oltre.
Sì, perché… da quel “punto”, potrai pontificare, ossia, creare nuova sostanza reale (dal potenziale al manifesto). È giogo forza, quindi, che la dominante – per mezzo di “tutto ciò che è AntiSistema” – non te lo permetterà mai.
Perché è come “navigare in acque libere dal suo influsso/compresenza (giurisdizione)”…
“Allo stesso tempo” è una particella, che sembra del tutto innocua
Però, se poni la tua attenzione "lato tuo/umanità, centrale", ti accorgi che questa “particella” è stata disinnescata a dovere e causalmente. In che modo?
Sviluppando una logica duale, che tende a far dimenticare la tri-unità (il “lato tuo/centrale, centrale” o terzo stato):
  • l’unione, In Comunione, delle estremità
che
  • senza tri articolazione centrale “lato tuo/umanità”
  • rimangono solo ai loro estremi (interlacciati alla dominante)
  • dando origine e/o continuazione
  • a conflitti tra le parti.
È logico che la “centralità” non è lasciata mai vacante, bensì, che essa è sede della dominante (ubiquamente, non localmente, in leva wireless), anche se non ti sembra, poiché 1) non ci pensi, 2) non lo immagini e 3) non ti sembra nemmeno esistere e dunque essere possibile.
 
È una strategia: tutto qua.
Una “semplice” e mera capacità logica (intelligente) di possedere tutto (tutto relativo all’assoluto).

 
Che ne dici? 
Forse è il "caso" che te ne accorga, poiché (non visto che)… ne va del tuo “futuro”, essendo possedut3 a livello di “qui ed ora”:
nel compresente, non a pieno manifesto.
E se ti manca anche un solo tassello…
E se la “chiave” è proprio quel “solo tassello”…
Tutto il resto è solo... “tutto quello che ti rimane ‘qua così’”:
  • e in questo “vuoto/pieno, pieno/vuoto”
  • è possibile (c’è tutto lo spazio potenziale)
  • per poterti ingannare, attraverso tutto quello che auspichi, in termini di… evoluzione, cultura, diritti, libertà, democrazia, giustizia, educazione, etc.
Ossia, puoi ottenere tutto quello che “vuoi (desideri)”, main una modalità (versione) disinnescata, proprio a partire (dipendere) dal particolare che manca (non è ricordato), ossia, per mezzo della prolungazione frattale espansa della strategia dominante (compresenza non manifesta):
  • ciò che non "vedi" più
  • lo dimentichi
  • e, così facendo/agendo/essendo
  • dimentichi, anche, “chi già sei”
  • sdoppiando la tua immagine in
ieri e oggi
  • e tendendo verso il domani
  • che diverrà, a sua volta
  • la composizione conseguente della stessa coppia di “ieri e oggi”
  • sempre troppo impegnat3 per accorgerti che
  • l’ora ti sfugge.
A proposito: che ore sono?
La domanda crea e rafforza il “tuo” non sapere (avere dimenticato, dimenticando).
Fatti un favore: accorgiti.

 
Quando “nasci”, fai subito parte di qualcosa, poiché “è già successo”
Ok?
Stato = segnale frattale espanso dominante (compresente ma non manifesto).
Lo Stato ti “accoglie” non appena “giungi alla luce”.
Uno Stato, tra i tanti. Ma, comunque, uno Stato:
il “passato”, la tradizione, l’esperienza pregressa “qua, così”, una forma organizzata d’assieme, qualcosa che “lo sai”... non è sempre stato così ma che, tuttavia, “ora” è così, essendo – il pianeta – una congregazione di Stati:
una lottizzazione
permessa
dalla legge (che è una, se sei attent3).

 
Chi/cosa è lo Stato?
È uno “stato”, una situazione con la sua ragione fondamentale, strategicamente, occulta(ta).
Il Re del Mondo” esiste e può anche non essere sottoterra, bensì, al centro della Terra:
al posto di comando, delocalizzato, in leva, ubiquamente e non localmente (come la moderna tecnologia wireless dimostra a pieno).
Lo Stato è una forma di “comodità”, per la dominante, in quanto l’interfaccia statale convince avedere il dito, in luogo della Luna”. 
Lo Stato “ha bisogno di te”.
Eppure, l’ingiustizia regna sovrana (come quella figura di Re, che attualmente risulta come svalutata e non più di moda, ti ricorda ancora). Ovvio, l’ingiustizia è una faccenda duale e mono prospettica, che riguarda “solo” l’umanità, in termini di Massa amministrata. E, ingiusto non lo è, di fatto, dalla prospettiva di col3i che “gode, della situazione globale, lotto per lotto”.
Del resto, se nascessi in una “casa reale”, ti lamenteresti?
Sì, se in un film, probabilmente (come te lo hanno raccontato molte volte “qua, così”). No, nella realtà manifesta (status quo).
Anche se ne sei, comunque, prigionier3, sei nella sostanza, agiat3 (incanto).
Anche le sottodominanti “ne godono” e nessuna di esse si sognerebbe mai di poterne fare a meno, alias, di “riuscirne”, auto mantenendo – così – la Massa, in quello Stato di bisogno continuo, che esige oltre che le tasse, soprattutto, la “tua” attenzione, il che implica anche che “tu ci rimanga come attaccat3 o dentro”.
Lo Stato è una strategia (un’altra). È una sottigliezza che ti regola, auto regolandoti…
È intelligenza impiegata, guarda non caso, per sopravvivere.
Sì, perché in questo modo, è anche la sottodominante che tende ad “esserlo/incarnarlo”, poiché è la dominante che “teme di perdere il proprio ‘vantaggio temporale’”.

 
“Solo” per avere a pieno la “proporzione”, che intercorre tra te e una sottodominante, ricorda “1,9 miliardi di dollari guadagnati, speculando in circa quattro mesi (che puoi evincere, ad esempio, in Billions)”
Questo “metro di misura” è un codice simbolico, rappresentativo della potenza/forza che è in gioco, sostanzialmente, e dello strapotere che regola tutto, nel momento in cui tu dipendi dalla “tua” busta paga e, quindi, dalle poche briciole a cui riesci ad arrivare (che ti lascia lo status quo), mentre il resto della “tavola imbandita” è un accessorio completamente di proprietà della dominante (le sottodominanti sono, a loro volta, come te… quando subentra la prospettiva dominante: che “è” compresenza non manifesta, agente attraverso le qualità attribuite a “Dio”: non località, ubiquità, leva, “senza fili” o wireless).
Avendo ben chiara la “differenza” che esiste tra te e le sottodominanti (basta anche un solo esempio), chiediti che cosa è, nella sostanza, una multa – anche - di centinaia di milioni, conferita ad un “cartello” di industrie multinazionali. Non èniente
Ossia, è “fumo negli occhi”.
È fare “giustizia apparentemente”.
È lasciare tutto esattamente come è, “qua, così”.
Anzi, è rafforzare la portata della realtà manifesta (status quo), non visto che… la Massa assume la “multa” come un giudizio super partes di “autentico cambiamento (sociale evolutivo)”, mentre “l’apparenza inganna”.
E l’apparenza può essere, ed “è”, anche fisica e tangibile (giudizio, multa in denaro, etc.). Fai attenzione. Rivedi tutto quello che “pensi di sapere”. La stessa ed intera manifestazione reale “qua, così”… è apparenza, seppure esista la “delimitazione” fisica:
sogno o son desto”?
Ti basta un pizzicotto per sapere/capire, se sei “viv3”?
Ebbene… sentire dolore non significa che tu “sei”.
Significa solo che la programmazione AntiSistemica “funziona” alla perfezione.
Sì, perché:
quando l’apparenza è totale, rientra anche nella fisica, in maniera tale da essere sempre più convincente.
Così da divenire un’isola nel bel mezzo dell’oceano:
qualcosa di “calpestabile e di raggiungibile, dopo avere fatto naufragio ed aver agognato un qualsiasi tipo di approdo fisico, con tanto di unica palma, sopra”…
L’apparenza, oltre ad ingannare, è anche “solida”:
ogni giorno piovono sui social network, e su Instagram in particolare, milioni di fotografie. Quasi tutte sono capaci di sorprenderci per la bellezza del taglio, la scelta dei filtri, il soggetto immortalato.
Quasi tutte ci raccontano qualcosa di memorabile di chi le ha fatte e postate, e ci danno l’impressione che il momento fissato nell’immagine sia semplicemente perfetto.
È davvero così?
O forse dietro c’è qualcosa di diverso?
Questa piccola gallery ci svela la verità sulle foto di Instagram (e più in generale su tutte quelle pubblicate sui social).
Una verità scomoda, diciamo così...
  
 
Libia, governo nomina comitato a guida fondo sovrano.
Il governo libico sostenuto dalle Nazioni Unite ha nominato un comitato di cinque alla guida del fondo sovrano del Paese (Libyan investment authority) che possiede asset per 67 miliardi di dollari.
Ne ha dato notizia un comunicato nella serata di ieri, precisando che il comitato non dovrà vendere gli asset del fondo e dovrà difenderne gli interessi, seguendo le cause legali in cui è coinvolto.
Alla guida del comitato è stato nominato Ali Mahmoud Hassan Mohamed, prosegue il comunicato, che non precisa la durata del mandato del nuovo organismo.
Intervistato da Reuters circa un anno fa, il presidente uscente Hassan Bouhadi aveva dichiarato l'intenzione del fondo sovrano di mantenere stabili i propri investimenti in Italia, che comprendono partecipazioni inferiori al 2% in UniCredit, Eni, Leonardo Finmeccanica, Enel e Fiat Chrysler.
Impara a “vedere dove vai”, per mezzo della costruzione del trend
 
Raccogli i dati, che sono ovunque… ed interponili graficamente, anche solo linearmente (avendo una chiara intenzione, come per consultare chiaramente la sfera magica della fattucchiera).
 
La progressione di Bolt nei 200 m (tempi migliori)... Link
Ad esempio, per verificare lo “stato attuale (e, dunque, la tendenza di Bolt)”, osserva il grafico qua sopra.
Bolt, è dal 2009 che ha come “svoltato”, in termini di performance (“tempi”).
E, la conferma arriva ad inizio 2013 (osserva a fondo il grafico).
Definire questo è accorgerti, essere consapevole che sei regolat3 dalle combinazioni ambientali?
  
Sì. E… no:
  • allo stesso tempo
  • puoi utilizzare questo procedimento
anche
  • per osservarti a livello frattale espanso “lato tuo/umanità, centrale”.
Dicesi: consapevolezza.
Domande non solo retoriche (e canonicamente “senza risposta”), come:
chi sono?
e
dove vado?
trovano risposta tendenziale“disegnando graficamente la traiettoria che stai tracciando/conseguendo ‘qua, così’”.
Le informazioni sono ovunque, poiché puoi sempre coglierle laddove sono più abbondanti, così, da sfruttare “mettendo a fuoco dalla tua prospettiva”, attraverso (per mezzo) della memoria neutra e neutrale frattale espansa (registro del sistema operativo frattale espanso)…
Anche solamente “fissando e riunendo puntini, relativi a qualche ambito della ‘tua’ vicissitudine esistenziale”, puoi accorgerti e ricordare molto di più che limitandoti a “vivere direttamente quella differita... che continui a chiamare ‘la tua vita’”.
Se non è chiaro, il “problema è solo tuo”. Alias:
  • sei solamente sotto ad incanto AntiSistemico “qua, così”.
E così domani ti sposi?
Sì, ma niente di serio…
Tre uomini e una gamba
Accendi un registratore e lascialo andare, anche se non hai nulla da dire ad alta voce. Il “nastro (file)”, comunque, sarà pieno di “rumore”. Poi, rifletti sul significato frattale espanso di quanto succede, regolarmente… sul tuo sfondo.

Accorgiti.

Sacro e Profano… “pari son (avendo sempre un centro di elaborazione e prevenzione)”.
Organizzazione e unione d'intenti fanno la differenza, sempre. I singoli vincono una partita, la squadra porta a casa i titoli…
Bisogna scegliere una direzione, seguirla e coinvolgere l’intero gruppo
Non c’è nulla di male a cambiare. L’avversario va sempre studiato, bisogna individuare i punti deboli per capire come colpire meglio…”.
Frank de Boer


  
Registrare il silenzio, dimostra che occupa "spazio"... e che c'è scorrimento preventivo (automatismo, piano inclinato, programmazione, status quo). compresenza non manifesta dominante. Ciò che credi essere... "Dio". 
  
E, invece, c'è solo "spazio": opportunità.
Cogli l'attimo...
         
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1880
  
 

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