Significa “rinunciare alle dipendenze”.
Perché una simile “tentazione”, dovrebbe essere qualcosa di “straordinario”? Qualcosa che “ti accade (addosso)”. No.
Ergo:
non è “normale (lato tuo, centrale)”, visto che tutto quello che “tenta, ‘qua così’” ha uno stampo di natura AntiSistemica.
E, in un reame manifesto, nel quale “nulla avviene per caso”, allora, la dipendenza – che è tentazione – deriva da una precisa, esatta, millimetrica, alchemica… strategia – non evidentemente ma evidentemente, a livello frattale espanso – dominante.
Dipendenza (evoca, in te, un senso di assolutismo, riversato a livello di “destino”).
Tentazione (attrattore/aggregatore di dipendenza, non manifesto ma “solo” compresente, ad “immagine e somiglianza” del relativo ed assoluto “principio ombra dominante”).
Strategia (è la “forma” che assume, di conseguenza, il territorio, la scenografia che ospita l’inclinazione per la tentazione, dalla quale deriva la dipendenza del tutto, che ne calca la scena, scambiando un “piano perfetto”, per una ottusa e “propria” perfettibilità).
Ma... non è detto che SPS non lo stia già facendo.
È solo che “tu”, non ci sei. Non sei “qua”, mentre leggi SPS.
Sei “qua, così”, semmai.
E questo fa la differenza, a partire da ogni singolo dettaglio, “studiato a tavolino, per te, dalla dominante”.
Per non dire nulla, “che rimanga in te”.
No. Per non dire nulla, “che però è in grado di rimanerti attaccato addosso”.
SPS è come la colla:
la colla non è pericolosa (o, meglio, lo può anche essere, se sei uno/a stolto/a) e ti indica, fisicamente, proprio quello che SPS ha appena sovrascritto.
- strategia (chimico/industriale)
- tentazione (utilizzo/pubblicità)
- dipendenza (deriva comportamentale, “una volta che sai e ricordi che esiste qualcosa”).
Perché non “capisci”?
Perché sei già nella condizione appena riportata (“è già successo”).
“I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati...”.
Albert Einstein
A quel punto diventi (sei) tu il “centro di attrazione”.
È la grande concentrazione di massa. È l’accensione di qualcosa, che puoi meglio raffigurare come un vero e proprio, autentico, “motore di composizione (del/dal tuo immaginario individuale)”…
Per questo, ti viene naturale esprimerti alla Einstein (o alla Hawking), omettendo una precisazione che, però, fa la differenza.
“Lo stesso livello di conoscenza” è, invece, adatto (sempre che intendi risolvere solo il problema che sgorga da lì e scende verso valle):
- una volta che ti accorgi del Dominio, se riesci a comprenderlo a pieno, avrai lo stesso livello di conoscenza (rientrando anche nella tua memoria originale)
- e questo ti permette di risolvere tutto quello che “viene dopo, a partire da...”.
A quel punto, sei nei panni di una ex dominante, che risente degli stessi “problemi”, che ha generato a valle di sé.
Gli stessi problemi? Sì.
Sì e no:
che cosa te ne fai di questa conoscenza indiretta, che non è direttamente tua, ma solo inquadrata a livello frattale espanso (di “somiglianza logico deduttiva”)?
Ma, la configurazione della “tua” mente, è “ora”… qualcosa di molto più simile ad un organizzato labirinto (con te, dentro e magari al centro, in qualità di… sperduto/a, in qualcosa che scambi per “te stesso/a”).
E per ritornare a crederci, devi passare da un modello educativo che non esiste più “qua, così”. La tua deve essere, quindi, una auto educazione (nel recuperare la tua memoria originaria e pre “è già successo”).
Sì, perché… non continuerai ancora a credere che “le cose stanno per... come te le dicono da sempre, da quando ti sei manifestato/a nell’attuale forma di reale emerso, nella negazione assoluta dell’alternativa sostanziale”. Vero?
“La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché…”.
- Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica
- non c'è niente che - non - funzioni... e nessuno sa il perché…
Noi… il Dominio (benintesi): “quelli che sanno”.
“Le tre regole di lavoro:Albert Einstein
- esci dalla confusione, trova semplicità
- dalla discordia, trova armonia
- nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole…”.
“Esci dalla confusione, trova semplicità…” = cambia livello della “conoscenza”.
“Dalla discordia, trova armonia…” = osserva sempre attraverso la lente frattale espansa “lato tuo, con te centrale”.
“Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole…” = nella “difficoltà dominante” non risiede la risoluzione del proprio “problema”, bensì, “esiste la possibilità di estendere il proprio problema, verso valle, trasformandolo nell’eco frattale espanso di ciò che, in seguito, diventa il problema di tutti”.
È così, anche la dominante… che ignora ciò che “è”, al netto di un comportamento che omette di prendere in considerazione “tutto”.
Molto probabilmente, c’è… una “tecnologia/interfaccia”.
Ossia, il mondo descritto “qua, così”, tocca il proprio limite nel “concetto” - travasato nella tecnologia di parte e relativa - che lo ha codificato manchevole di “pezzi/parti”, ritenuti/e fuorvianti per l’esperimento in corso d’opera.
Se, all’opposto, la dominante è convinta, nella simulazione realistica, di essere quello che “non è”, allora ignorerà, nel tempo, ciò che “è”, smarrendosi ma conseguendo, comunque, alla propria “natura virale”, che si esplicherà – in ogni caso – essendo l’infrastruttura dello scenario reale manifesto, di stampo frattale espanso.
- la legge, strumento, memoria, frattale espansa è il “genio” all’opera (“Dio”, per capire meglio)
ma, allo stesso tempo, SPS aggiunge che
- essa è un programma, un software, una App (il “sistema operativo” a capo di ogni tipo di reale manifesto possibile, a partire sempre dal reale potenziale).
- quando è possibile che “le cose funzionino esattamente, per come SPS le ha decodificate”?
- quando, il sistema operativo frattale espanso è
appunto
- l’apparato tecnologico super avanzato
- all’interno di una infrastruttura, avente le medesime caratteristiche riscontare dall’analisi by dominante
- compresente
- non manifesta
- ubiqua
- in leva, etc.
- la frattalità espansa (“Dio”)
- è possibile solo se, e quando
- è in un altro livello “tecnologico (superiore)”
- che la prevede, in quanto tale.
Esterno persino alla dominante stessa (SPS ha dovuto disattivare il Filtro di Semplificazione, per congetturare a questo livello, visto che altrimenti... la medesima significanza non ha nessun valore, per la mente irretita nel/dal "qua, così").
Apri la “tua (‘qua così’)”… mente.
"Perdi" qua... |
Tutto è già stato... "percorso", poichè anticipato, previsto, progettato ad hoc, retroingegnerizzato, etc.
Da ciò che ha, anche e tra l’altro, detto:
“la scienza può essere solo ciò che è, non ciò che potrebbe essere…”.
Non lo sapeva e quando ha osservato un comportamento, dell’universo, che metteva in dubbio qualcosa che, nonostante tutto, lo manteneva fedelmente a sé… ha avuto paura o, meglio, la “sua” mente ha deviato il corso della “ricerca”.
È ciò che riflette a livello frattale espanso.
Così, la scienza "non è", ma è… quello che un centro esterno ad essa, intende che essa diventi e, “così, sia”.
Il firewall più funzionale possibile ed immaginabile?
Quello “ambientale”, che non puoi e non riesci a mettere in dubbio.
“Anche se le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non possiedono una veridicità assoluta, e se l'avessero, allora non si riferirebbero alla realtà...
Dio è ingegnoso, ma non disonesto…
Non si può prevenire e preparare una guerra allo stesso tempo…
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare...
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata...
Non tutto ciò che può essere contato conta, non tutto ciò che conta può essere contato…
La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni…
La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente…
Analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza…
Un buon trucco non funziona mai due volte…
Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza…
Ogni espressione ne comporta infinite altre. Come non perderti dentro?
Sempre di una perfezione, si tratta. No?
“Pensieri e schermi sono ormai la stessa cosa…”.
Mr Robot
Infrastruttura digitale, artificiale... |
Alla “fine dei lavori”, non devono eliminare gli ingegneri, perché lo sono essi stessi.
Non è così, a livello dominante… ("Dio" è... Uno).
Alla “fine dei lavori”, ti dicono che, il Faraone facesse uccidere tutti coloro che avevano lavorato alla costruzione della “tomba”, perché così ogni segreto era massimamente custodito per sempre.
Ti pagano per lavorare. Ossia:
che cosa ti danno (dopo averti tolto tutto)?
Anzi, che serve per rallentare il “tuo” consumarti, prima del tempo (data di scadenza).
Ti danno del denaro, alias?
Ti ripagano con il “nulla”, che non ha nessun costo nativo e che "ti costa tutto".
- strategia
- tentazione
- dipendenza.
In realtà, è il sistema operativo frattale espanso… che “fa” tutto.
L’impiegare l'altra illusione prioritaria, che evochi mantenendoti distaccato dal tuo centro:
- il tempo (ecco che cosa puoi "fermare, fermandoti").
“Dio non esiste, l'Universo si è creato da solo…”
Hawking
Certamente.
Allora... “grazie alla gravità”.
Trappola gravitazionale o... antigravitazionale. |
Non tenerla in considerazione, se non solo nell’unica prospettiva che la ritiene centrale, all’interno della propria teoria, è puerile.
Anzi, è… diabolico (infatti, quale prospettiva inquadra Hawking, nella/dalla sua attuale situazione fisica/mentale?)...
Accorgiti…
Padoan: le banche italiane sulla strada giusta, si rafforzano.L'Italia sta "rafforzando il sistema bancario, stiamo andando nella giusta direzione, potremmo vedere un po' di volatilità ma sarà occasione di profitto per alcune banche di investimento".
Sono le parole del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che ha ricordato come il sistema sta diventando più forte grazie alle misure introdotte dal governo.Infine Padoan ha ricordato come sugli istituti di credito pesi il risultato della profonda recessione degli anni passati che ha posto "un grade ammontare di crediti deteriorati", circa 200 miliardi di euro.
Link
Questa “tua” condizione d’assieme... cambia sostanzialmente.
"non ti basterò guardare Quark o le trasmissioni by Nasa, per crederci?"
RispondiEliminaBellissimo!! :-)
Il bollettino di oggi è meraviglioso! Stampo e attacco al muro assieme agli altri...
Quando apri il filtro di semplificazione è un'esperienza totale. Si sente quasi il vento soffiare forte.
Ora so cosa intendeva chi ha coniato l'espressione:"Osserva la danza e vedrai il ballerino." Frattalita' espansa all'opera.
Un abbraccio
Fabio
Caro Fabio, grazie.
EliminaSì, profonda la tua citazione :)
E sottile.
"Aprendo" il Filtro, il rischio che si corre è quello della diluizione e della dispersione. Aprendolo al momento giusto, conto di introdurre "aria nuova esterna", dando luogo ad un mix d'ossigenazione interna, che può fare solo del bene.
E' come prendere un secchio di acqua gelata in faccia!
Alla via così...
Un caro abbraccio.
Serenità