Prospettiva artificiale (parte). |
“Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato...”.
Albert Einstein
“Qua, così”… indica lo status quo.
Non un “stato attuale qualsiasi”, ma… quello che esattamente non cambia mai, nonostante tutto quello sei portato/a a… pensare.
- tutto ciò che sai, rientra nello stesso “solco d’aratro”
- dalla condizione cosiddetta “primitiva”
- alla condizione cosiddetta “moderna”.
- la parte che propone è quella dominante, per “bocca” di quella che approva, ossia, di quella più interessata/influente e, ovvio, inconsciamente reagente per non apparenti questioni di “interesse personale”, innalzate politicamente al livello dell’interesse comune
- la parte che approva, “in seconda istanza”, è la Massa (che si limita, però, solamente a conseguire).
La Massa si crede ignorante (in... difetto), nonostante tutto ciò che è disponibile tutto attorno ad essa. Perché, un individuo della Massa, di fronte ad un “esperto” o ad una “autorità”, si scioglie come neve al Sole, sempre (pur gonfiato dall'Ego).
L’individuo massivo è un punto di rottura potenziale.
Per questo, è sempre preceduto e prevenuto, in maniera tale da auto mantenerlo nello stato di disinnesco, dal quale è sempre più complesso riuscire. Tanto complesso da non essere nemmeno dimostrabile (lo stato di disinnesco), per “farti comprendere”.
E, quindi, nemmeno esistente. Che cosa? Chi?
La Massa esiste, mentre l’individuo che la compone, uno ad uno, “non esiste”. Perché, non esiste? Perché, nel momento in cui, l’individuo massivo fa qualcosa di non “previsto”, subito si scontra con qualcosa che lo dovrebbe proteggere e che, all’opposto, lo blocca… proteggendo, non evidentemente, un altro tipo di “status”.
- una sorta di stasi, che altro non procura che continuazione del “qua, così”.
Una “fabbrica” che si muove in leva, gerarchicamente, osservando le direttive “senza fili”, che la raggiungono ed “obbligano senza mai troppo dare nell’occhio”.
La mente è un dispositivo che riceve, ordini.
Il pensiero è una catena, che elabora ordini ricevuti:
- un percorso per trasportare “idee”
- input
- direzione
- senso
- futuro…
Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile… e condivisibile.
Esso consiste, da una parte, nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi e teorie da vagliare; dall'altra, nell'analisi matematica e rigorosa di questi dati, associando cioè, come enunciato per la prima volta da Galileo Galilei, le “sensate esperienze” alle “dimostrazioni necessarie”, ossia la sperimentazione alla matematica…Link
Il criterio di verificabilità non è accettato da tutti i filosofi della scienza:
secondo Popper, ad esempio, il fatto di considerare verificata una teoria è espressione di fondamentalismo ideologico.
Conoscenza scientifica in senso popperiano è solo quella che può essere falsificata dalla realtà, non verificata…Link
Karl Popper ha quindi elaborato una definizione di metodo scientifico deduttivo basata sul criterio di falsificabilità, anziché su quello induttivo di verificabilità.
Gli esperimenti empirici non possono mai, per Popper, "verificare" una teoria, possono al massimo smentirla.
Il fatto che una previsione formulata da un'ipotesi si sia realmente verificata, non vuol dire che essa si verificherà sempre.
Perché l'induzione sia valida occorrerebbero cioè infiniti casi empirici che la confermino; poiché questo è oggettivamente impossibile, ogni teoria scientifica non può che restare nello status di congettura…Link
Questo è il famoso “bias di conferma”, che la stessa scienza deviata utilizza proprio per “dimostrare” che gli altri si sbagliano, dettagliando le relative “teorie” in una maniera spiegata attraverso il funzionamento psicologico della mente (ossia, per se stessa non esiste alcun bias di conferma, mentre esiste per tutto ciò che è "altro").
Poiché questo è oggettivamente impossibile, ogni teoria scientifica non può che restare nello status di congettura…
Questo “serve” per acquietare gli animi che, così, possono schierarsi a “destra o a sinistra”, senza per/con questo contribuire a modificare quegli “equilibri di parte”, che tutti insieme sorreggono la sempre attuale forma di reale manifesto “qua, così”.
A coloro che fanno già parte di un insieme (esperti), e che recitano solo parti diverse, per scopi già previsti, anzi… necessari (a questo punto della… recitazione).
Perché “nulla è lasciato al caso”.
Per questo “il caso non esiste” (anche se potrebbe esistere se… gli fosse lasciato dello spazio). Il caso, infatti, lo osservi solo relativamente a certi contesti, “di mezzo”, dove anch’esso serve.
Se non ti sembra mai sufficiente per smuoverti veramente è, davvero, perché non lo comprendi più, nel senso che… lo hai scordato. E la mente, non avendo nemmeno idea di che cosa si tratti, ignora completamente ogni ripercussione, anche la più infinitesima.
qualcosa che parte da dentro di te, perché così “funziona sempre meglio”.
È lecito poter affermare che essa è il “valore” meglio diffuso al mondo.
In ogni porzione di territorio che visiti/abiti (il pianeta intero), la ritrovi sempre e comunque.
Veramente? Sostanzialmente?
L’ingiustizia è “qua, così”, opinabile?
O, piuttosto, è sorretta da una coltre di paura ed interesse, gerarchicamente redistribuiti?
Per questo motivo, difende il proprio “mulino”. E lo fa in ogni caso. Anche di fronte all’ingiustizia più palese, ma sempre meno “efficace” in termini di “coscienza”.
Infatti, “l’invenzione del denaro e della sua ‘scarsità’”, hanno permesso di collegare gli individui al destino della Massa e viceversa. In che modo?
Diffondendo un “concetto di bene (denaro) universalmente accettato”, procurando dipendenza per poi iniziare a farlo mancare, controllandolo a monte (fonte bancaria e legislativa del denaro).
Cioè, nel tempo hai smarrito la possibilità anche solo di immaginare una via di uscita.
E, nel tempo hai preferito, per forza di cose, correre insieme a tutti gli altri, ossia, contro a tutti gli altri.
Accettando inconsciamente di “farti andare bene tutto”.
Ed uniformandoti alla “sete infinita di denaro”, che rimane scarso... perché controllato ad hoc alla “sorgente”.
Così da poter controllare tutto, secondo le qualità attribuite a Dio (leva, ubiquità, wireless, non località).
È il piano inclinato, che discende/ascende.
Qualcosa di infrastrutturale, causale, organizzato (dall'alto verso il basso).
La “crisi economica” indotta, al fine di… riempire/attirare qualcosa d’altro, che è causa in leva, non locale della depressione stessa.
Uno:
- scorrimento
- dentro a…
- sede, incavo, spazio attrezzato (dima) per…
- previsione
- strategia, etc.
Negli anni 30, in risposta alla grande depressione e all’ascesa del fascismo, migliaia di americani si unirono al Partito Comunista degli Stati Uniti. Durante la seconda guerra mondiale, in seguito all’alleanza degli Stati Uniti con l’Unione Sovietica, molti altri si iscrissero al Partito Comunista…
Ma la guerra fredda gettò una nuova luce di sospetto sui comunisti americani…Trumbo
Una nuova fase, lungo la stessa direzione.
La “guerra degli impoveriti, dentro”, per sancire le nuove frontiere, di fatto.
- in risposta alla grande depressione
- in seguito all’alleanza…
- ma la guerra fredda gettò una nuova luce di…
Infatti, è sufficiente “viverlo”.
Sulla propria pelle, tutto cambia.
E, anche di fronte alla propaganda, “tu esattamente sai come è andata e come va”. Vero?
Questa è la tua esperienza diretta e non raccontata.
Questa è la tua memoria non riferita.
Questo “sei tu”, nella versione attualizzata, che impara da se stessa mentre si misura nel/con il reale manifesto.
Ora, “non imparare mai nulla (perché la realtà d’insieme non cambia mai, nella sostanza)” è solamente diabolico.
Nel senso che:
- c’è un principio dominante che, così… la “pensa” ed immagina tutto.
Senza una simile consapevolezza, “tutto è perduto” (tutto rimane sperduto in un ordine che lo raccoglie e riorganizza, ad hoc).
Da quale “osservatorio” devi sormontare tutto ciò, al fine di rendertelo “digeribile”?
O, al limite, da quello “lato interesse, di parte sotto dominante”…
Così, sembra che la questione relativa all’essere, viene sempre dopo a quella relativa all’avere.
Ma, a ben immaginare, il Dominio – nel diventarlo – ha rinunciato proprio a tutto l’avere, per incarnare a pieno l’essere.
Infatti, esso non è manifesto.
Non ti chiede nessuna forma di adorazione diretta.
Ha superato l’Ego.
Ha raggiunto una posizione di vertice centrale, lato proprio. In maniera tale che, tutto il resto (anche l’avere) “viene da sé”, per semplice scorrimento nel piano inclinato reale manifesto “qua, così” a propria “immagine e somiglianza”.
- per delegazione frattale espansa
- dopo essere divenuto la grande concentrazione di massa.
- in un reame governato dalla legge, strumento, memoria, frattale espansa…
È ovvio che esiste il relativo programmatore/creatore (perché Hawking ha semplificato troppo l’equazione, facendo passare “la legge fisica” per assolutamente trasparente e, così, non facendola rientrare all’interno dell’equazione. Per questo, il metodo scientifico è sempre di parte “qua, così”), ma “l’Arte di/in SPS” consiste proprio nell’utilizzare la stessa funzionalità del sistema operativo, per continuare a sondare la ragione fondamentale, all’origine persino del binomio (apparentemente insormontabile “qua, così”) causa ed effetto.
Qualcosa che “non ci credi”, perché… non lo puoi provare (osservando la comprovazione logico razionale “qua, così”. Creata appositamente al fine di auto mantenerti nel labirinto senza via di riuscita, né via di entrata ma, solo, avente un punto di arrivo, all’interno, per manifestazione/inglobazione).
- della funzionalità universale potenziale e reale conseguente.
Il pensiero è come una autostrada.
Che cosa ci scorre dentro?
Per questo non riesci mai a “spegnere la mente”. Per questo i pensieri scorrono sempre, dentro a te.
Per questo, è il controllo della “radio” che ti permette di sganciarti da una certa frequenza, memorizzata come per default.
La centralità “lato proprio”.
Perché tutto è “qua, così” disinnescato.
La “stazione radio” dove si trova? Che cosa “è”?
Si trova nel potenziale, sede della “speranza/alternativa sostanziale”…
E il potenziale è una tua facoltà di interpretazione ed incarnazione di ciò che “immagini”.
Inizia ad immaginare, in maniera tale da espandere l’orizzonte (ricordare).
"Tracce"... |
E, per ogni “malattia” c’è sempre una “cura”.
Qualcosa che, in questo caso, non assume i termini di un rimedio farmacologico (che cura, guarda non caso, solo gli effetti, venendo sempre prima l’interesse che lo ha costruito, a loop), bensì, che “è” nella sostanza il tuo atteggiamento “centro centrale (concentrazione di massa)”:
- centralità
- lato tua
- terzo stato
- tri unità di base.
Il passo successivo è quello che ogni individuo (la Massa) diventi tale, eliminando ogni genere di “vantaggio/segreto/apparenza”, fonte potenziale di ritorno alla ragione dominante.
Che cosa vuoi?
Quello che vogliamo tutti: non morire giovane, povero o solo…
Trumbo
Qual è la mia battuta geniale, Trumbo?
Oh, ce l’ho proprio qui… “Se non combattiamo questa gente, certo… forse puoi ottenere quella vita lunga e felice che tutti vorremmo”…
Trumbo
La mamma fa il tuo cibo preferito… e a scuola vedi qualcuno che non ha nulla da mangiare. Che cosa fai?...
Aspetta, non gli dici di trovarsi un lavoro?
Gli offri un prestito al sei per cento?
Lo ignori e basta?...
Trumbo
Ricava sempre il “senso” di scorrimento.
Come puoi giocare a scacchi se 1) non ricordi le regole ma, soprattutto, 2) non sai nemmeno di giocare una partita a scacchi, perché 3) il tuo avversario non è manifesto, visto che non te lo aspetti nemmeno?
E tu sei reso/a quel “numero, in valore assoluto”, appunto, senza alcun “segno”, pur rientrando in una logica che ti sfugge, per via della dimenticanza di quello che “è già successo”.
In matematica, il valore assoluto o modulo di un numero reale è una funzione che associa a un numero reale non negativo...
Ad esempio, il valore assoluto sia di "3" che di "-3" è "3" .
Il valore assoluto di un numero si indica con |3|…Link
Che la convenzione matematica (dominante) non prende mai in considerazione il “valore negativo” di un numero, alias:
- che la "negatività viene assorbita nella positività" (apparenza reale manifesta “qua, così”).
Ergo:
- la dominante si “nutre” di questo ed è, in questo.
- non chi/cosa è il Dominio
ma
- dove è il Dominio (questo cambia le carte in tavola, perché dà per scontato ciò che, invece, non ti sembra per nulla affatto. Perché il dimostrarlo prevede necessariamente di “comprovarlo, alla maniera AntiSistemica, ossia, per metodo scientifico deviato by sottomissione dominante stessa).
È possibile.
"Un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato...”.
Albert Einstein
Lo "sbaglio" è non accorgersi del Dominio...
E quindi per trovare un equilibrio, noi viviamo nel negativo, per far si che il dominio viva sempre nel positivo !
RispondiEliminaCaro Marco,
Eliminaè semplicemente (si fa per dire) "apparenza".
E... incanto. Non è (per così dire) proprio normale.
Non cambia mai niente. Questo non è un pochino sospetto?
La storia racconta un unica "vicenda", lunga migliaia di anni.
SPS (Io) si è accorto.
Grazie e un caro abbraccio.
Serenità. Smile