mercoledì 2 marzo 2016

All’origine sperimentale.



Mentre gli Ebrei, i Greci e altri popoli dell'antichità tramandavano racconti che riservavano a pochi eletti la possibilità di sfuggire al destino mortale per volontà divina, gli antichi egizi tramutarono questo privilegio in un diritto. Non un diritto universale, certo, né un diritto limitato unicamente a chi si era distinto per onestà e rettitudine; bensì un diritto che spettava a ogni re egizio, il faraone, per il solo fatto di essersi assiso sul trono d'Egitto.
La ragione di ciò, secondo le tradizioni dell'antico Egitto, è che i primi sovrani di quella terra non erano uomini ma Dei…”.
Le astronavi del Sinai – Zecharia Sitchin
Il racconto storico è come un fiume. Osserva come, esso, discende dalla sua “sorgente (un punto di convenzione apparente)” sino ad arrivare alla sua “fine (altrettanto apparente)”, mescolandosi con le acque del mare o dell’oceano.
Nel mezzo, nel durante, il fiume segue quella più o meno marcata, pendenza del territorio.
Si ramifica. Bagna terre e speranze di ogni essere vivente che, in ogni maniera, dipende dalla portata e dalla presenza delle relative acque, trasportate nel fiume.
Scendendo verso il punto d’incontro con il proprio "dissolvimento", una parte delle acque può essere “intrappolata (disperdersi)” per mezzo di dighe e sbarramenti di varia fattura e dimensione.
E, una parte, può essere usata per gli scopi più diversi, come la generazione di corrente elettrica. L’acqua “serve” ad un genere vivente, che dipende da essa e che, per questo, non esita ad ingegnarsi al massimo livello, pur di poterla avere sempre ed in abbondanza.
Quanti “luoghi comuni (interpreti)” fanno parte di questo racconto?
   
Ce ne sono molti. Ad esempio:
  • il fiume (che non è l’acqua, bensì, è il tracciato che si forma per scorrimento dell’acqua. È una direzione, un senso, un verso, ossia, è intenzione che sorge, scorre, caratterizza l’ambiente attraversato)
  • l’acqua (una grande massa distribuita copiosamente sul/nel pianeta. Una presenza che scorre nei tracciati geografici, che crea ma che, in realtà, ritrova... limitandosi a caratterizzare per scorrimento. L’incisione del letto del fiume è una conseguenza della pendenza, della caratteristica del territorio, che "attende". Una volta raggiunto il bacino più grande, l'acqua agisce da grande attore climatico, dipendendo ed allo stesso tempo determinando)
  • il territorio (ciò che esiste. Che è emerso. Che permette all’acqua di poter scorrere, scolpendo la direzione a livello di potenziale. Un potere che si manifesta per mezzo della “solidificazione”, della simbologia della roccia, della compattezza, della coerenza atomica, etc. per mezzo delle energie sottostanti o nascoste, che alimentano la forma emersa, in superficie… fonte dello scenario per tutte le specie che, così, possono vivere facendo esperienza di se stesse)
  • gli sbarramenti (l’artificialità secondaria eretta dai viventi - non solo umani - dalla vita suddivisa in “similarità”, in costante lotta tra loro. Umani e animali si contendono risorse ambientali - che tali sembrano - senza accorgersi che l’intenzione dominante, incisa unitamente al territorio, diventa/è il territorio stesso: la condensazione pratica di una programmazione. Il funzionamento di una vera e propria “macchina naturale”)
  • i viventi (coloro che giungono sempre “dopo”. Gli “ultimi arrivati” alla corte di un Dominio e, prima ancora, della… “creazione”. Un atto divino? No. O, se proprio vuoi, sì… se preferisci “semplificare simbolicamente”, essendo l’attore creativo un essere che molto probabilmente ti assomiglia, visto che sei tu ad assomigliargli. Ma ti conviene non fermarti a questo. Vai oltre… L’intelligenza in gioco non è la stessa di quella in giogo, per cui, la "forma" cambia. Te ne puoi accorgere, ad esempio - frattalmente intendendo - dalla differenza che esiste tra una montagna e te. Dalla differenza che esiste tra un batterio e te. Cosa viene “prima”? La forma oppure la sostanza? L’apparenza o il principio?).
  

Se, fino a questo punto, gli attori elencati sono appartenenti al piano manifesto, puoi comprendere anche da solo/a che, così, non puoi spiegare l’origine dello “scenario”, grazie al quale tutto ciò può avvenire.
La scienza deviata, allo stesso modo del fiume deviato, cerca di raccontarti la propria versione delle cose.
Non ricordando direttamente, tu, “decidi” allora di seguire quel nuovo corso, quella direzione che sembra tanto invitante (anche perché non riesci più a vederne un’altra, che non sia sostanzialmente sempre ed ancora la stessa).
E cosa ti raccontano?
Da una parte (religione), di Dio.
Dall’altra parte (scienza), diteorie.
Ossia? Di che cosa si tratta? Sempre della medesima opera unica:
  • che riguarda il “tuo” auto intrattenimento “qua, così”
  • che è inerente al “tuo” destino
  • che “terra riforma” il tuo scorrimento, all’interno del solco dell’aratro AntiSistemico.
Per l’esattezza, a cosa sei esposto/a?
Al campo gravitazionale (attrazione, possesso) del Dominio.

Il cielo è pieno di "scie chimiche".
Ciò che ha agganciato/deviato la tua “orbita/destino”, trasformandola in “tua”.
L’apparenza inganna. Vero?
Lo affermi ma non lo riesci a capire, né a vedere (poiché non lo ricordi).
È nella sostanza dei fatti, che occorre “fare luce”.
Perché nella gerarchia dei livelli, tutto è ammortizzato, come in una camera per la compensazione del tuo atteggiamento, del tuo “urlo”, della tua capacità potenziale.
È come domare un cavallo selvatico, dalla grande forza. Se non interviene qualcosa, a livello fondamentale, il cavallo prima o poi cederà a quella compresenza invasiva, che lo prevede già ammaestrato e che gli sale sopra proprio con quell’intento, perché “dietro” c’è una organizzazione a monte, c’è una corsa all’accaparramento di risorse ambientali e una direzione ben precisa che non trova mai soddisfazione, visto che non ha, poi, le idee così chiare relativamente a sé…
E questo è vero anche se, trattasi del Dominio. Di questo, stanne praticamente, certo/a.

Orma... Centro Sperimentale
Quanti livelli auto esistono, intersecati in ogni modo tra loro?
È meglio semplificare. Ne esistono almeno tre, fondamentali, lato "che ti riguarda":
  1. tu
  2. il Dominio
  3. il "creato".
È, ora, inutile complicarsi la vita, andando sempre alla ricerca dello spaccamento infinito del capello. Perché è nell’opera infrastrutturale, ad ogni livello, il senso originario ed ogni senso successivo. Ad esempio:
  • anche se tutto è creazione
  • puoi renderti conto che la creazione è diversi tipi.
La natura stessa lo racconta:
  • la perfezione è apparente
  • perché la “catena alimentare” non racconta di uno stato di perfezione, semmai, racconta di un livello inferiore della perfezione, che si attua nel momento in cui cambia la componente dominante, che viene rispecchiata a livello frattale espanso, da “qualcosa d’insieme” che non è il pianeta né la realtà manifesta ma è, piuttosto, un livello intelligente di organizzazione dell’infrastruttura pianeta Terra.
La perfezione è, dunque, a livello di concezione. Non a livello manifesto, ma del “come/perché si manifesta”.
Una programmazione sensibile, che lascia spazio ad una prospettiva sempre più nitida:
  • sperimentazione per "abbandono (della fonte originale)".
  


"Qua, così" ti manca sempre qualcosa...
Quindi, sia il Dominio (le fazioni che si succedono anche al livello del Dominio), sia la Massa dominata, fanno parte di un’unica linea di misura, che si è distaccata dal proprio piano creativo, al fine di “osservare”. 
Il "perché", ora, risente troppo della deviazione subita dall’intero processo, se vissuto da dentro al processo stesso.
Perché SPS ha iniziato, oggi, a suddividere anche il piano del Dominio?
Perché, 1) lo stesso trattamento a te riservato, dal Dominio (dimenticanza per abitudine), reca in sé 2) lo stesso marchio della perdita dell’orientamento originale, che si ritraduce 3) nella medesima – perché sostanziale – depressione di paura.
SPS riceve e diffonde, informazione “la più nitida e prospettica, lato potenziale, possibile”.
Per cui, da ottima “antenna”, il segnale diventa sempre più forte man mano che il “canale” si rende sempre più disponibile ad essere riempito solo dallo stesso tipo di portante
La sintonia diventa più “fine”.
L’orientamento, sempre più mirato/preciso.
La coerenza rende sempre più “densi”
La densità rende sempre più “grande concentrazione di massa”.
E da una simile considerazione, diventi sempre più replicabile e distribuibile dalla legge, strumento, memoria, frattale espansa (il Genio, la App, la programmazione, il “fantasma nella macchina”).
La delegazione frattale espansa è una “leva”. Quando la azioni? Quando la puoi azionare

È una questione di “peso specifico coerente, coeso, laser”.
L’esempio è il buco nero (ora che è stato “dimostrato” ufficialmente dalla scienza deviata).


 
Ma... non quel buco nero di massa enorme, bensì, quel buco nero di massa considerabile “infima (quasi trascurabile, dalla prospettiva della dimensione a cui sei abituato/a”:
  • poco spazio e tanta sostanza
  • "grande concentrazione di massa".
La “sperimentazione originaria” è attuata da un livello della creazione di partenza (prima di ciò, non è dato retrogradare), da cui “discende (è possibile)” lo spazio/potenziale, per la suddivisione in parti eguali o non eguali. Da cosa dipende? Dal come si sviscerano le “cose”. Gli atteggiamenti…
Il Dominio emerge sempre, a quanto pare.
Perché, a partire dall’unico agglomerato della Massa (umana, animale, etc.) si riplasma sempre, ogni volta che… qualcuno di umano, animale, etc. giunge ad un livello tale da consentirgli due possibilità diametralmente opposte:
  1. diventare “Dio”, ritornando dentro alla sperimentazione originale (applicando la propria dominante e, così, procedendo nella sperimentazione originale)
  2. riuscire, terminando così la sperimentazione originale (perlomeno per quanto riguarda sé).
In ogni caso, parte dominante e parti dominate, sono previste all’interno di una “verifica sperimentale superiore”:
  • la ragione della “natura frattale espansa”.
  

Il motivo dello Spazio Sostanza e delle relative particelle fondamentali tri unitarie.
Ora, può succedere che ciò che è stato creato, possa risalire sino alla propria creazione? Può succedere che, ad esempio, Mario Bros smetta di prestarsi al giogo elettronico, azionato dal giocatore, rivolgendosi direttamente… al giocatore? No. Al programmatore o, meglio, a ciò che permette alle leggi fisiche di "funzionare"...
Non te lo vedi proprio. Vero?
Infatti, questo è il segno frattale espanso che meglio ti inquadra all’interno di qualcosa che è – allo stesso tempo e modo – sia il contenitore che il contenuto (che tu insisti nel voler studiare, dividendo e dividendo e continuando, così, a rigirare intorno alla eterna ricerca, utile perchè sovvenzionata e, dunque, fonte di "lavoro e, poi, di pensione").
Ossia, ti manca sempre qualcosa che, nella fattispecie, è:
  • il potenziale che permette sia il contenitore che il contenuto
alias
  • lo Spazio Sostanza (il “campo morfogenetico” dell’universo intero, per intenderci).
Se la “tua” immaginazione si ferma davanti al concetto dell’infinito, immagina allora come puoi raggiungere quello dello Spazio Sostanza:
il potenziale che “regge il gioco” al concetto di infinito (l’infinito è una grandezza come le altre).
Le scatole cinesi riassumono, in sé, facilmente questo intero ambito apparentemente senza fine di continuità.
   
Eppure, un inizio (così come un motivo) c’è sempre e, dunque, anche una fine.
Ora, inizio e fine della sperimentazione originale corrispondono ad una “intenzione originale”:
  • sino a quando verrà portato avanti l’esperimento?
Dipende: per quale motivo “serve” l’esperimento?
Rimettendo ad “on” il Filtro di Semplificazione, ti puoi accorgere:
  • che hai superato, per dimensione (Oltre Orizzonte), anche l’estensione ricoprente del Dominio “qua, così”
  • del motivo per il quale la legge, strumento, memoria, frattale espansa è sostanzialmente neutrale (perché è una funzione programmata ai fini dell’esperimento originale, che non impedisce nulla/niente, a priori
  • dell’esistenza della caratteristica frattale espansa, in quanto algoritmo di funzionamento cardinale in serie, a cascata, in sinergia (non con la sorgente originale) con la fonte dominante, la quale “si vede replicata e replicare, nel reale manifesto ad hoc o, meglio, “a propria immagine e somiglianza
  • della conferma della memoria frattale espansa, che altro non è che… un registro di ciò che accade (qualsiasi cosa/ambito, dalla prospettiva di ogni cosa/ambito)
  • del fatto che il Dominio è umano, nel senso che si “trasmette” da umano in umano, essendo un principio virale avio trasportato nel reale manifesto e, per questo, una “grandezza di valore, rappresentativa di una dimensione non visibile, ossia, subatomica.
Il Filtro di Semplificazione, dunque, ha il grande merito che, se tolto di tanto in tanto, ti permette di “volare sopra a tutto ciò che ‘qua, così’ ti sembra insormontabile perché, addirittura, nemmeno immaginabile”.
Quando, viceversa, è nello stato di “on (attivo)”, allora tutto si condensa per semplificazione frattale espansa, attorno a ciò che più e meglio “osservi/vivi”, alimentando per codifica della medesima verità di fondo, tutti i livelli della verità, a partire da quello/a originale.
Sì… a partire dal livello originale (quello che esperimenta tutto, per intenderci).
Anche quello è replicato, dentro, all’interno del reale manifesto.

 
Ma, quello, è un livello talmente sottile da risultare ancora meno immaginabile della mancanza di ricordo relativa al Dominio “qua, così”.
Te ne devi accorgere “omeopaticamente”, ad una gradazione di te tale da rilevarla a partire dalle sfumature più infinitesimali come, ad esempio:
  • che cosa “porta fuori (all’evidenza)” il Dominio?
A cosa equivale, la sua necessità di imperare sempre “qua, così”, riducendo tutto il resto a “risorsa ambientale”?
La “sua” è una risposta. A cosa e di che tipo?
Capisci che “dietro” c’èqualcosa
Ebbene, quel “qualcosa”, che ti costringe sempre a pensare di essere in un loop infinito, senza – nella sostanza – un inizio ed una fine... è molto di più di "solamente quello che tendi a pensare".
È, infatti, ambito morfogenetico frattale espanso, relativo all’origine sperimentale.
Qualsiasi sia la “motivazione… essa c’è”.
Pensa:
  • se il Dominio è un principio virale, sfuggente
allora
  • è paragonabile ad una malattia, una contaminazione 
quindi
  • tu sei come in "quarantena".
Potrebbe essere questo, lo scopo della sperimentazione originale?
Sperimentare una “cura”al motivo per il quale, ogni volta, ti "ammali", perdi la memoria e riparti sempre da capo, trasportando con te, dentro di te, il virus dominante.
Può essere, dunque, che le motivazioni che ti riguardano “qua, così”, siano sempre le stesse che riguardano anche la sperimentazione originale? Sì, seil “qua, così” è la copia (frattale espansa) dell’originale, compreso il problema originale.
È troppo, forse, tutto questo, per te? Non importa…

 
Aggancia, anche questo, già che ci sei:
  • la “diversità fisica” (e, probabilmente, mentale) è un’abilità ingegnerizzata geneticamente, per scopi lavorativi, mansionali, caratterizzanti e diversi.
I “robot” della tradizione fantascientifica (ed ormai, anche non solo a quel livello) hanno dimensioni e capacità diverse, in funzione di quello che è previsto che facciano, svolgano, assistano, guidino, etc.
   
 
Tale “mansionario”, nel caso umano, si trasmette per 1) genetica, 2) relazioni sociali, 3) guerre, 4) relazioni d’affari, 5) globalizzazione, 6) moda, 7) imitazione, 8) gerarchia, 9) educazione e 10) credo.
Un decalogo esauriente ma non certamente esaustivo.
Quindi, gli umani hanno “forme fisiche e mentali” diverse (corporatura, comportamento e ragione), perché derivano da scopi che li prevedono inquadrati in una predeterminata funzione d’opera (attività).
  
 
“Ora” che il Dominio è in uno stato tanto avanzato, all’interno della propria strategia (alias: è passato così tanto tempo, da avere accumulato nelle generazioni il frutto di sedimentazione ed incrocio genetico d’ogni tipo), le funzioni iniziali si sono quasi tutte rivestite con “panni identici per usi e costumi”, rimanendo – di fondo – la diversità iniziale, relativa alla caratterizzazione fisico/mentale/mansionale prevista.
Grasso/a e piccolo/a.
Grasso/a e grande.
Magro/a e piccolo/a.
Magro/a e grande.
Ad esempio, sono strutture infrastrutturali relative a “mansioni”, risalenti alla prima fase del Dominio.
A quella “creazione”, che ha forgiato gli umani ad “immagine e somiglianza” dello scopo dominante; libero di agire perché caratterizzato dalla natura neutralmente mirata, dell’esperimento originale:
  • far proliferare il virus dominante
  • al fine di studiarlo
  • per poi poterlo isolare e debellare.
All’origine, che esperimenta se stessa, ci sei ancora tu: riesci a vederlo?
  


 
Il Dominio è nel mezzo, ma talmente radicato e profondo che la sua “cura” necessita un completo trattamento intensivo, compreso nel quale c’è la tua “decaduta, qua, così”.
Ma... tu - "qua, così" - sei una “neuro simulazione di te stesso/a”.
Non sei tu, anche se sei "tu".
Per questo sei eterno/a, all’interno dell’esperimento.
Chi/cosa è naturale/artificiale?
Tu sei “qua, così” artificiale. Non c’è ombra di dubbio (anche se tutto ciò è solo apparente)…
Usa la macchina che "carica" la conoscenza
Link
Accorgiti…
L'impegno della Bce a sostenere l'inflazione tramite una politica monetaria accomodante è "vitale" per l'economia della zona euro e per la salute delle sue banche. Lo ha detto oggi Benoit Coeure, membro del board della banca centrale…
Link
“Qua, così” è tutto costruito attorno alle banche, perchè sono le banche ad avere costrito tutto attorno a sè…

Il “dado è tratto” ed il loop è sciolto (se lo intendi fare/essere).
    
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com 
Bollettino SPS numero 1769


4 commenti:

  1. Davide, finito il bollettino mi si è sbloccato qualcosa dentro ed è partito un pianto liberatorio profondo e incredibile!!
    Ora sono più leggero e coeso.
    Mah...
    In ogni caso grazie infinite.
    Volevo scrivere già ieri per chiedere chi fosse allora il principe che verrà /viene a liberare la principessa intrappolata. Ma ora so che non può essere altro che se stessa. Noi stessi.
    Un abbraccio fraterno.
    Fabio

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    1. Caro Fabio, accidenti! Nella maniera tradizionale, si potrebbe parlare di Kundalini. Sono lieto di questa tua testimonianza. Felice di cuore. Perchè percepisco dello "scambio". Un po' come fare "ping". No? C'è feedback. C'è qualcuno.

      Dopo tutto questo tempo, dal settembre 2009, me lo sono chiesto più e più volte: c'è qualcuno?

      Le persone pensano sempre ad altro. Non si accorgono. Cercano e non trovano. Si "sfogano" credendolo divertimento, ma è solamente disinnesco...

      Molto ma molto lieto, Fabio.

      E non finisce certamente "qui" :)

      Un caro abbraccione. Grazie.

      Serenità. Smile

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  2. Wow!
    Si. C'è del vero scambio e ne sono altrettanto lieto, Davide.
    Grazie di cuore.
    Fabio
    On air
    :-)

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"Fai..." un po' Te.