venerdì 22 maggio 2015

Verità ultima: origine e memoria del loop.




Usi la crema solare? Non sei al sicuro...
È emerso che l'80% dei prodotti contengono componenti che potrebbero rivelarsi dannosi, e che offrono una protezione scarsa.
Prodotti di alcune delle più note marche in circolazione, a quanto dimostrato da Ewg, contengono ingredienti nocivi (oxybenzone e retinil palmitato), o valori eccessivamente alti di fattore di protezione solare.
Non si tratta, tuttavia, di una novità...
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"Non si tratta, tuttavia, di una novità...". (In)fatti: tratta(si) "solo" del Principio 80/20 o... della conferma dell'esistenza nel reale, della frattalità espansa.
Verità: è il patrimonio di Dio. Verità: è ciò che riflette la realtà del Mondo, senza alterarla. Ma possiede la verità solo colui che possiede la verità ultima. E colui che possiede la verità ultima è Cristo stesso…
Leviathan
La Quantistica, sostanzial(mente), ti dice che:
quando guardi qualcosa, attraverso di te, vai ad alterare quello che osservi/misuri”, ossia, “mentre osservi, metti qualcosa di te in ciò che stai guardando”.
Quindi, tu non sei un “osservatore neutrale” (passivo).
A livello frattale, questa “caratteristica”... significa che “ti poni in interazione con il reale, che hai attorno o nel quale sei”. Che c’è uno (s)cambio di “in(forma)zioni” (e c'è, anche, un "segnale portante").
Ora, tra due "vasi comunicanti" (in un insieme che comunica), verso quale senso (s)corre l’informazione?
Lo capisci anche solo prendendo in causa, il movimento delle acque libere, sulla superficie terrestre:
i fluidi “liberi” prendono la direzione della (di)pendenza del/dal suolo (ma, attenzione, perchè la struttura del reale manifesto è complessa e gerarchica. Ad esempio, tra un gruppo di potere ed uno che consegue, lo scorrimento delle informazioni procede al contrario; dalla "piccola massa di potere" verso "la grande massa dipendente". Presumibilmente, anche a livello energetico è così. Il "ritorno" è sempre presente, per via dell'utile che ricava la piccola massa di potere, dalla grande massa... al lavoro).

Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Quindi, tra due vasi comunicanti (ad esempio, tra te e quello che osservi), la direzione dominante (senso di scorrimento) sarà quella dal maggior “peso”, in termini di “pendenza (valenza energetica, potenziale, intenzione)”… capace di creare nell’altra (p)arte una terminazione (di)pendente.

Oc(corre) porre molta attenzione (presenza) in questo ambito, perché:
  • tu e ciò che osservi, non siete due “grandezze uguali” (è come mischiare pere e caramelle, o pere e negozio di frutta)
  • per cui, la mente non (ri)esce ad afferrare il significato frattale, che s’emana dalla (ri)flessione dell’una parte nell’altra e vice(versa).
Sì. Perché se l’osservatore mette se stesso in quello che osserva, è anche vero il contrario, ossia:
  • l’osservato (ri)sente della (p)arte interessata ad osservare
  • ma, allo stesso tempo, "risponde di (con)seguenza", perchè l'insieme è cosparso di "interesse".
Come lo capisci, che è così?
   

giovedì 21 maggio 2015

Giustizia o convenienza?




- Io sono il segretario di stato. Offerto da Carl's Junior.
- Perché continui a ripeterlo?
- Perché mi pagano ogni volta che lo dico! Eheh! Eheh! Eheh!

Idiocracy
Se af(fermi) qualcosa, nel limite del tuo diritto di “poterti esprimere libera(mente), ma… solo a casa tua”, allora puoi (ri)tenere che tu viva in una società dav(vero) libera?
Un famoso “motto”, recita:
"la mia libertà finisce dove comincia la vostra"...
Uhm. E dove inizia la “vostra”?
Se una simile "domanda" non conduce a una risposta univoca/esatta, allora diventa una diatriba da tribunale, che - lo sai già - dove ti condurrà, in un reale manifesto che si sor(regge) sulla “forza ed il potere del denaro e della complicità”.
La "risposta esatta" esiste, ed è un mix nozionistico... che propone sempre termini alla moda, come:
  • moralità
  • giustizia
  • etica
  • valori
  • rispetto
  • civiltà
  • equilibrio, etc.
Ma, un simile tipo di risposta è sempre e solo “vuoto ed inapplicabile nel luogo reale emerso dove vivi”.
Nella sostanza… “la pratica vale più della grammatica”, e “qua, così”… sei (ri)chiamato alla “pratica del tacito (con)senso”… anche se hai, magari, l’impressione di essere un:
  • ribelle
  • rivoluzionario
  • anti (qualcosa), etc.
He He… non è, di certo, il tuo tatuarti, il tuo vestire in maniera "strana" (ma pur sempre alla moda), il tuo (di)mostrarti “(di)verso e migliore”, che può fare la differenza tra te e coloro che giudichi unilateral(mente), attraverso una famiglia di epiteti che identificano, frattal(mente), più te che la Massa (o il potere)... che ti illudi di auto (de)scrivere.
Anche tu – che ti credi ribelle (e migliore) – sei sotto allo stesso tipo di “cielo”, che auto (con)tiene il genere umano per intero.
Anche tu non sei (di)verso/a nella sostanza di questo reale, che ti anticipa sempre, (pre)vedendo a monte tutto quello che fai e farai…
Tu non sei (di)verso/a, solo perché “vesti strano”.
Solo perché “parli strano”.
Solo perché “spendi denaro in maniera strana”.
Solo perché “ti illudi di avere capito tutto”.
Solo perché “tu non farai la fine degli altri, tuoi genitori (ri)com(presi)”.
Il termine (così come lo propone graficamente, SPS) “(p)rendi”, è molto ma molto indicativo. Perché?
Perché illumina, coloro che sono in sintonia, a proposito di cosa significhi, sostanzial(mente), “credere di essere libero/a, in un contesto di reale intera(mente) sotto al Dominio di un Principio Unico, (com)presente seppure non manifesto”.
(p)rendi = prendi + rendi…
Alias:
  • in ogni caso
  • ciò che “prendi… rendi”
  • in termini che usual(mente) tendono a sfuggirti.
  

mercoledì 20 maggio 2015

La ruggine corrode: l'investitore... investe.


La (di)pendenza del "cammino".
Nel cratere Yökull dello Snæffels che l’ombra dello Scartaris tocca alle calende di luglio, scendi, viaggiatore coraggioso, e raggiungerai il centro della terra. Io l’ho fatto.
Arne Saknussemm
Jules Verne “Viaggio al centro della terra”
Molti anni prima di SPS, quando il sottoscritto era “ragazzo” (diciamo, verso l’età della prima superiore, forse… un anno prima), si fece largo in me – assistendo educata(mente) alla visione dei Tg, leggendo qua è là dei quotidiani, sentendo ciò che si diceva nei miei dintornila percezione, sempre più allargata e… quasi tattile, che il Mondo intero fosse come “girato al contrario”.

Perché… troppi “Capi di Stato” erano sempre sospettati di qualche comportamento “malsano” e troppi “ex Capi di Stato”, venivano accusati, arrestati, messi sotto processo, indagati, etc., subito dopo alla fine del loro mandato.
Ovvio, era una visione che si allargava a macchia d’olio, continuando a notare certe caratteristiche comuni… del “fare business, politica, sport, religione, socialità ,etc.”.
Tutte attività accomunate da uno strano “destino comune”:
finire “sotto processo”.
Era, forse, “invidia”? Qualcuno dava sempre fastidio a qualcun altro?
Era solo questo? Una lotta fratricida pratica(mente) distribuita dapper(tutto)?
Sembrava che nulla, relativa(mente) alle caratteristiche “uniche” di una Nazione Sociale, (ri)uscisse ad avere la meglio sulla vera ed unica “caratteristica tipica”, che affliggeva le alte cariche di qualsiasi raggruppamento sociale.
Non (ri)usciva l’Islam, né i vari tipi di religione cattolico cristiana, né “tutto quello che credi di sapere”.
Cambiavano le caratteristiche “geografiche” di un luogo, ma la “sovranità regnante” era sottoposta o cadeva sempre sotto al medesimo tipo di “contesto”:
il potere della “magistratura”, che interveniva a giudicare.
Ciò che si fece largo in me, a quei tempi – diciamo così – “ingenui”… fu una vera e propria illuminazione:
il Mondo intero è ribaltato.
La “delinquenza”, i “malavitosi”, i “poco di buono”, i “disonesti”, etc. erano al potere, al Governo, a capo delle Istituzioni di qualsiasi tipo.
Tutto il resto (la Massa) arrancava sotto all’illusione di uno sviluppo sociale, che prometteva sempre qualcosa che regolar(mente)... non cambiava, in realtà, mai. Qualcosa che non è cambiato nemmeno "oggi", dopo oltre trent'anni di "sviluppo sociale senza precedenti". He He...
  

martedì 19 maggio 2015

Parlar chiaro.



Le ultime parole famose: "L'Italia non prenderà iniziativa alcuna di operazioni militari". I Media sempre "conquistati" dal potere di turno.

Ogni potere viene da Dio. Fino a che te lo concede, non hai motivo di preoccuparti…”.
Leviathan
Beh, “qua, così” ci vuole proprio un bel “He He”. Perché? Perché “la gamba l’è tacà al pè” (“la gamba è attaccata al piede”), ossia:
“è così”
“è naturale”
“è ovvio”.
Solo che, “quello che è ovvio per te, non è detto che lo sia anche per gli altri”.
Quindi, nonostante che “la gamba è attaccata al piede” (verità unica ed incontrovertibile) ogni umano continua a vedere le cose in una maniera propria e, se fosse sempre vero in questo senso… andrebbe anche bene, tuttavia, questa “diversità” della/nella prospettiva... non (cor)risponde af(fatto) al comportamento d’insieme (uno per uno), che continua a (ri)modellare “da fermo”… la realtà (ri)emersa che, per(tanto), non cambia mai perché non può mai cambiare nella sostanza.
Pensa:
  • ognuno la vede a modo proprio
  • ognuno è impotente di fronte allo status quo
  • ognuno (con)segue, seppure “di(verso)” (loop).

Si è mai vista una guerra "senza iniziativa alcuna di operazioni militari"?
C’è un collo di bottiglia che ®accoglie tutta la differenza e la normalizza, come un filtro unico, autorizzato a farlo.
Chi/che cosa autorizza un simile comportamento generale?
Qualcosa che “fuori(esce) dal corso della storia deviata, nel tempo (ri)tenuto unico di uno scorrimento obbligato all’interno di qualcosa, che non viene più registrato da nessuno o, forse, solo dai 'matti'”.
Il “parlar chiaro” è una preziosità. Un dono. Un talento.
  

lunedì 18 maggio 2015

L’inquinamento è nelle risorse.



Nella valutazione - lato "utente" - di un prodotto, destinato all’alimentazione umana, si tiene conto di ciò che è (ri)portato sull’etichetta (etichetta che è il risultato finale degli “obblighi a rigor di legge”, che passano attraverso le maglie piramidali dei diversi gradi dell’interesse, in gioco nella società del “vivere civile”).
Dunque, ad esempio, la disamina degli ingredienti e delle famiglie d’ingredienti, che viene diffusa pubblica(mente), attraverso l’etichetta, corrisponde all’analisi scientifica… alla quale il “consumatore” non può mai sostanzial(mente) opporsi, per una serie più o meno evidente di “limitazioni”.
In(fatti), il consumatore non è quasi mai, anche, un "esperto", non ha lo “spessore sostanziale, per giudicare sciente(mente) ciò che introduce in se stesso”. Mentre la scienza deviata, in(vece) gode di altra... prospettiva.
Il consumatore, però, è la fase finale della “sperimentazione su se stesso”. Ossia, è il terminale finale naturale... della catena del prodotto ingeribile.
Se la società d’insieme, normata dalla legge, non ti ascolta… significa che tu sei (in)quadrato/giudicato/ridotto, ad un “sacco contenitore passivo”.
La tua esperienza (ciò che ti succede dentro, quando introduci il tal alimento) non gode di un grande credito, presso gli organi legislativi e (ri)produttivi degli interessi di (s)fondo.
Le reazioni che av(vengono) in te, (ri)producono stati perfetta(mente) attesi, oltre a variazioni sul tema… degne di essere prese in considerazione, ma… in maniere che non sospetti come, ad esempio, l’intera documentazione medica, che gli ospedali ®accolgono allorquando vieni ricoverato/a, ti sottoponi a degli esami e vieni campionato/a di (con)seguenza.
Raccogliere tutto di te è (im)portante, ad ogni livello (non a caso è sorta la “Rete” e le “App”, che la rendono lo strumento di “spionaggio” meglio camuffato d’altro, al Mondo… dopo la forma stessa del reale emerso/manifesto).