giovedì 26 marzo 2015

In nome di...


Il "gruppo pastore" e la sua ombra.
In nome di Dio…
In nome di Sua Maestà…
In nome dell'11 settembre 2001…
In nome della lotta al terrorismo…
In nome della libertà…
In nome della democrazia…
"In nome di chi/cosa"... si è fatto (è stato fatto) tutto ciò che si è fatto (è stato fatto)? Ossia, che hai dovuto subire, partecipando senza alternativa, attraverso la scelta tra “questo o quello” o, al peggio, per tacito consenso/ignoranza...
Chi/cosa “alita sul fuoco”?
Chi/cosa ha acceso la scintilla?
La “scintilla” è per(messa) dalla “legge” (la Fisica degli elementi).
La scintilla è (pre)vista a livello di (ri)programmazione della fondamenta dello scenario reale (ri)emerso.
La scintilla è un effetto derivante dalla causa, che è “la legge” (sottostante all’intento originale):
il circuito secondario del Nucleo Primo (l’avvolgimento del/sul primario: qualcosa che rende sufficientemente bene l’idea del “serpente bi(b)lico”, alias… il principio primo della “tentazione/(di)pendenza”. La compresenza corruttrice che dall’alba dei “nuovi tempi” ha eretto il proprio temp-li-o “qua, così”).


Il circuito secondario del Nucleo Primo (“primo” per capacità di proiezione di se stesso nel/sul terziario, ossia, la realtà che riemerge di conseguenza… sullo/nello scenario potenziale permesso dall’auto esistenza del primario)…
La legge è onorata mediante raggiro (fatta la legge ritrovato l’inganno. Ideato l’inganno… fatta la legge).
  • la legge è (im)pressa nel primario (programmazione neutra fondamentale)
  • la legge “polarizzata attiva(mente)” del secondario può (ri)utilizzare la legge “neutrale” del primario, ad hoc… a “propria immagine e somiglianza”
  • la legge (ri)proposta nel/sul terziario (stretto mix tra primario/base e secondario/ingredienti extra/deviazione) auto av(viene) per mezzo della frattalità espansa (la legge/strumento), che (re)distribuisce proporzional(mente) le grandi concentrazioni di massa
  • la legge risultante nel/sul terziario (realtà riemersa) è qualcosa di modificabile, non essendo “la base originale”.
Questa è una nuova “buona nuova” anche per te.
Questa (ri)forma di reale, può cambiare dav(vero), perché è (pre)visto nel modo in cui essa stessa è (ri)emersa. Così come ogni “grande impero” si è trasformato in altro (qualcosa che, nel caso in questione, ha sempre però riguardato il filo comune della compresenza inosservata del Nucleo Primo/Regia).
Tu puoi far sì che auto av(venga) una trasformazione autentica dell’imprinting, che sor(regge) tutto ciò che credi di (ri)conoscere in qualità/quantità di reale unico “tutto attorno a te”.
Diventando “uno con te stesso/a”, diventi la grande concentr(azione) di massa. Una nuova realtà che la frattalità espansa deve tenere in considerazione all’interno della propria opera terra(ri)formatrice.

Oltre Orizzonte.

SPS sta progressiva(mente) (ri)trovando la “via” per l’Oltre Orizzonte...
  

mercoledì 25 marzo 2015

Crisi e guerra... da un'altra prospettiva.



Ieri, l’articolo terminava così.
La guerra aveva un solo senso per(corribile):
quello impresso dallo stesso potere che l’aveva concepita e programmata (prevista).
La guerra aveva (ha) il “senso unico” che la ispira e che essa i(n)spira in sé.
La “crisi” segue una egual pista anticipatoria...
E... alla via così (l'intelligenza è utilizzata come risorsa di secondo livello, ossia, valida solo per "attaccare/difendersi". Alla "chi è più figo/a"... Il modello di riferimento e di "versamento sociale", è quello interpretato dai protagonisti dei film hollywoodiani):
"Sottosegretario, intanto che chiarisce, lascia la poltrona pagata da noi? Grazie".
Alessandro Gassmann

"Chiarirò tutto a fondo. Lei intanto che impara fare attore, può evitare far pagare biglietto cinema per i suoi 'film'? Grazie". 
Francesca Barracciu
Link 

Modello di (ri)ferimento.
Modello di "ferimento": ogni "profugo" è reso, potenzial(mente), un'arma puntata verso gli altri.

E, bada bene, alla “crisi” (con)segue semp®e (nel segno del copyright) la “(ri)presa” (restaurazione), lungo una via che non è mai cambiata (a prescindere dal "segno", che i Media e i cicli che "vivi", le conferiscono)...
Draghi: ripresa si rafforza. Su l'inflazione a fine anno
L'economia europea crescerà più delle attese e i prezzi torneranno a salire alla fine dell'anno.
Il presidente della Bce Mario Draghi consegna all'Europarlamento un messaggio rassicurante, difende le decisioni di politica monetaria dell'Eurotower e torna a chiedere ai governi di continuare sulla via delle riforme.
L'inflazione nell'Eurozona rimarrà "molto bassa o negativa nei prossimi mesi", ma comincerà gradualmente a risalire verso la fine dell'anno, esordisce Draghi, secondo cui per il 2015 la media dei prezzi sarà pari allo 0%, ma salirà all'1,5% nel 2016 e all'1,8% nel 2017.
E se lo spettro della deflazione può essere allontanato, continua il numero uno dell'Istituto di Francoforte, anche i progressi dell'economia nel suo complesso possono rivelarsi migliori del previsto:
la crescita europea sta "prendendo slancio" e "la base per la ripresa economica nell'Eurozona si è chiaramente rafforzata", dice il numero uno dell'Eurotower…
Link
  • i prezzi torneranno a salire alla fine dell'anno (è previsto)
  • lo spettro della deflazione (fantoccio)
  • per il 2015 la media dei prezzi sarà pari allo 0%, ma salirà all'1,5% nel 2016 e all'1,8% nel 2017...
Continuare sulla via.
Wow… che bella notizia! E (ri)escono anche a farti “fare il tifo” per spendere di più, per gli stessi prodotti che, nel frattempo, saranno sempre più “poveri dentro”:
come (in)segna, frattal(mente), l’introduzione dell’olio di palma, in una sempre maggiore quantità di prodotti, “sulla carta… sempre più naturali, freschi, sani, biologici, fatti come una volta, etc.”.
(Olio di palma) in ambito produttivo è apprezzato perché è particolarmente versatile e, soprattutto, economico
Link
 

martedì 24 marzo 2015

Crisi e guerra: un solo senso, una sola origine.


Che mestiere fa tuo padre?
Mio padre… era uno schiavo…

Giovani aquile
He He… 

Il Mondo che “ti (ri)trovi” è senza via d’uscita? Nel senso che tu, magari, non la pensi come tutti e vorresti qualcosa di… (di)verso. No? Se, per te, tutto funziona alla rovescia rispetto ad un fantomatico senso dell’ordine, che ti “è” (d)entro, che cosa puoi fare per onorar(lo/ti)?
La "risposta" è, pur(troppo), diventata solo una:
“ti adatti e mandi giù” (nell'attesa di...).
L’adattamento è… adeguarti a vivere al contrario, rispetto a…
Poi realizzi che la guerra non la vince nessuno. Un giorno finisce… Tutti se ne tornano a casa, alla loro vita.
E quelli che a decine di migliaia sono caduti, si sono fatti ammazzare per non avere cambiato un bel niente
Un significato ad una guerra te lo devi pur dare…
Giovani aquile
Poi realizzi che la guerra non la vince nessuno (profondamente sbagliato! La guerra la vince qualcuno. Stanne pur certo/a. La storia è deviata proprio dai vincitori. Lo scenario post bellico o, fra una guerra e l’altra, è preciso e certamente non casuale. Ha senso. Ha imprinting, direzione, sbocco, origine e conseguenza. La “fine della guerra” è una tappa. La guerra permette di creare situazioni che prima non esistevano. È come un aggiornamento del software utilizzato da tutti, ma necessitante di una modifica sostanziale).
La guerra ha un "senso" (vettore).
La guerra la vince lo stesso potere che l’ha immaginata ed ispirata nelle menti (con)seguenti.
La guerra dei poveri “serve”.
La guerra è come la “crisi”:
  • il potere creativo delle banche centrali
  • crea le crisi
e...
  • le risolve
  • quando le condizioni (potenziale) tra il “pre, durante e post” sono finalmente mature.
L’ultima crisi internazionale ha per(messo), ad esempio, alla Ue/Bce di entrare a fondo nel tessuto degli Stati secolari europei, nella loro sovranità.
Prima... non era così.
Se analizzi consapevol(mente) la situazione fino al 2007 e quella odierna, l’Europa ha cambiato volto:
ora esiste una struttura centrale privata
che controlla ogni disposizione nell’ambito giurisdizionale ottenuto.
Prima non era af(fatto),così. Anche se… già inizi a non (ri)cordarlo più.
Nuovo "spazio" (ri)chiede nuove decisioni e nuovi “costi”, a tutte quelle (p)arti che in ogni f(orma) si limitano a (con)seguire...