martedì 13 marzo 2012

Musica biodiversa.




Una minaccia non può sortire alcun effetto, se non è accettata…
Paulo Coelho, Il Cammino di Santiago

Ci sono sempre dei significati nascosti in quello che ci ‘colpisce’ o che ‘respiriamo’, allo stesso modo di ogni ‘frase’ sentita o addirittura parlata. Lo sappiamo molto bene, quando comunichiamo, che quello che proviene da noi è un tassello di un più ampio mosaico. Lo capiamo molto bene che il nostro pensiero è una parte di un qualcosa di ben più ampio, per cui siamo coscienti che coloro che ascoltano non potranno mai comprendere del tutto il nostro ‘cosmo’ personale.

C'è sempre qualcosa dietro… Spot pubblicitario Kinder Cereali del 2001.

‘Battaglia di Anghiari’,trovato pigmento nero come in ‘Gioconda’.
Un gruppo di ricercatori ritiene di aver trovato alcune prove a sostegno della teoria secondo cui l'affresco di Leonardo da Vinci ‘La battaglia di Anghiari’, a lungo considerato perduto nel XVI secolo, si trovi dietro un altro affresco su una parete di palazzo Vecchio a Firenze.
 
Dall'analisi dei campioni prelevati dietro l'affresco di Giorgio Vasari ‘La battaglia di Marciano’ - dove secondo i ricercatori si potrebbe trovare l'opera di Leonardo - emerge tra l'altro l'esistenza di un pigmento nero con una composizione chimica simile a quello usata nei quadri di Leonardo ‘La Gioconda’, dello stesso periodo dell'affresco, e ‘San Giovanni Battista’, conservati al Louvre.
 
Il compito di celebrare la vittoria di Firenze su Milano nella battaglia di Anghiari del 1440, fu affidato a Leonardo agli inizi del '500 dal gonfaloniere Pier Soderini. La tecnica pittorica usata da Leonardo - che preferì a quella dell'affresco una versione dell'encausto da lui rivisitata - si rivelò non adatta e il dipinto, pare, non sia stato ultimato
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Lasciarsi guidare è ‘essere guidati’? Fare opera di canalizzazione è ‘smarrire se stessi’? 

Ognuno vedrà la questione, nel momento in cui si porrà la ‘questione’, certamente alla propria maniera ed è ‘giusto’ che sia così. Ma il risultato qual'è, in un epoca caratterizzata dalla ‘dimenticanza’?

Che quel ‘qualcosa che si muove dietro’, in quanto ‘velato’, rappresenta la memoria, o una memoria vivente, e che la sua intenzione può approfittare della situazione di ‘non veduto’ da parte di coloro che 'passano' tranquillamente in un giorno di festa, oppure che passano trafelati in un giorno di lavoro.

Tempo fa, citai in SPS, una fonte che sosteneva l’inadeguatezza di Leonardo Da Vinci, ossia evidenziava il fatto, conclamato da traduzioni di documenti originali relativi a carteggi di nobili e signori del tempo, che lamentavano ritardi e mancate consegne di lavori commissionati all’opera di Leonardo, ossia recitavano che il geniale individuo non lo fosse poi così tanto, quanto invece molto abile nel sapersi vendere. Leggendo questa porzione di testo, il 'mito' torna un po' più 'adiacente' alla 'realtà' da cui proviene per 'sterilizzazione' :

la tecnica pittorica usata da Leonardo - che preferì a quella dell'affresco una versione dell'encausto da lui rivisitata - si rivelò non adatta e il dipinto, pare, non sia stato ultimato

I significati nascosti o cancellati (ma mai perduti) dal tempo o nel tempo, esistono e rappresentano il ‘sale’ della conformazione energetica 3d. Quello che intendo dire è che c’è sempre la possibilità di una rilettura del corso della storia, perché permeato dalla legge della biodiversità e del libero arbitrio e costituito da una moltitudine di punti prospettici 'unici'.

La ‘storia’ non è solo quella che dobbiamo imparare a scuola

La storia è anche la nostra storia personale, costituita da attimi infiniti inanellati sequenzialmente/quanticamente. Ogni nostro respiro, bivio decisionale, istinto, azione, parola detta o non detta, etc. Ognuno di noi gira un film ‘unico’ di sé e una sua copia s’incide nei registri mnemonici appartenenti all’incarnazione, all’Anima, all’energia evolutiva. Chiamiamoli registri Akasici, Noosfera, mente Universale, etc. il risultato non cambia:

avviene una memorizzazione di quello che ‘siamo’, di quello che ‘facciamo’, che ‘pensiamo’, etc. Perché? Per dirla con 'declinazione' L’Oréal:
  • perchè io valgo
  • perchè voi valete
  • perchè noi valiamo.
A proposito, avete notato 'chi' fa parte dell’azionariato della multinazionale francese? Ecco:

Attualmente il capitale sociale di L'Oréal è ripartito tra Liliane Bettencourt (27,5%), Nestlé (26,4%) e il Ministero del Tesoro francese (3,9%); il rimanente 42,2% è detenuto dal pubblico.
   
La Nestlè è presente nell’ambito ‘chimico’ della produzione. Sì, chimico:

La nascita di L'Oréal risale al 1907, quando Eugène Schueller, giovane chimico francese originario dell'Alsazia, mise a punto una formula di sintesi che permetteva di tingere i capelli, battezzata Auréole…
 
Attività.
Nell'organizzazione per i circuiti di distribuzione, il Gruppo L'Oréal dispone di 4 divisioni operative (prodotti professionali, prodotti per il grande pubblico, prodotti di lusso e cosmesi attiva) e di partecipazioni date da diverse attività quali la chimica semplice, la dermatologia, la salute, la finanza, il design, la pubblicità, il settore assicurativo.
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La 'globalizzazione' non è solo riferita ai processi industriali e commerciali, relativi al modo di allacciare interessi sovranazionali, che peraltro ci sono sempre stati, bensì è riferita ad ogni ambito dell’azione umana

Pertanto, allo stesso modo della diffusione silente dei ‘mutui subprime’ all’interno di ‘pacchetti risparmio’ di tranquille coppie di anziani con profilo di rischio ‘basso’, allo stesso modo, è avvenuta la veicolazione velata degli interessi ‘diagonali’ di aziende che hanno allargato il proprio raggio d’azione e di core business.

Quando 'serve', un marchio è chiaramente esplicitato, ma quando ‘non è opportuno mostrarlo’, la logica commerciale e strategica impone di non esporlo ai quattro venti. Gli effetti contrari potrebbero risultare alquanto sgradevoli.

Da questo principio elementare si trae il significato nascosto della 'non apparenza', disgregando in questa maniera il senso di 'apparenza', tanto legato al paradigma di superficie di una società integralmente basata sulle sensazioni relative al 'manifesto'.

È sempre più chiaro ed evidente che esiste una maggior parte ‘velata’, allo stesso modo della configurazione visibile di un iceberg o di una nave:

la parte preponderante è ‘sotto’.

Banche a quindici giorni dal caos.
Il Governo chiude la porta in faccia alle banche attuando una strategia molto chiara:

il silenzio sulla possibilità di reinserire nell’ordinamento italiano le commissioni su prestiti e fidi appena cancellate dal Senato. 

Dopo l’approvazione a Palazzo Madama della norma straccia-commissioni nel decreto Liberalizzazioni, alcuni membri dell’esecutivo, tra cui il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Antonio Catricalà, erano corsi ai ripari auspicando una correzione parlamentare nello stesso provvedimento o in altra sede.

Ma a più di una settimana dal varo del decreto al Senato e in prossimità della sua approvazione alla Camera, manca ogni segnale da Palazzo Chigi come dalla stessa maggioranza, del tutto assente davanti alla prospettiva di evitare di caricare oneri aggiuntivi per 10 miliardi di euro sulle spalle degli istituti di credito

La norma che d’un tratto ha illuso milioni di utenti ma reso pressoché matematico il credit crunch perché costringerà le banche a ridurre i prestiti, deve diventare legge entro il 24 marzo prossimo pena la decadenza dello stesso decreto. Ma per ora non c’è stato alcun atto formale...
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  • attenzione sul silenzio del Senato.
  • oneri aggiuntivi per le Banche?
  • costringerà le banche a ridurre i prestiti…
Cioè:
  • il silenzio, ossia, il ‘sotto’
  • gli oneri aggiuntivi non esistono; è solo un mancato introito
  • la riduzione dei prestiti c’è già, a prescindere da questa motivazione, ciò che viene preso a pretesto serve a carattere di ricatto sociale.
Infine, dopo ‘100 anni’ di foraggiamento sociale, emerge che le bevande ‘tipiche’, fatte adottare all’umanità, contengono sostanze cancerogene. Ma va? Che sorpresa…

Coca-Cola e Pepsi cambiano ricetta.
Coca Cola e Pepsi modificano le ricette. Appena appena, solo per quello che riguarda un colorante

È l'unico modo per evitare di dover scrivere sull'etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’, o qualcosa del genere.

Il motivo porta il nome della molecola 4-metilimidazolo, quella che si forma durante la preparazione di un tipo di caramello usato nelle bibite e in altri alimenti (per la precisione il caramello solfito-ammoniacale, indicato nelle etichette con la sigla E150D). 

Lo Stato della California lo appena ha inserito nella lista nera delle sostanze cancerogene

Qui la produzione delle bevande si è già adeguata e presto la nuova ricetta sarà diffusa su tutto il mercato statunitense, per una questione di efficienza di produzione. Attualmente le lattine vendute negli Stati Uniti contengono circa 140 microgrammi della sostanza sotto accusa, mentre il limite, in California, è fissato a 29…

‘Siamo certi che non vi sia alcun rischio per la salute pubblica che possa giustificare dei cambiamenti [nella ricetta], ma abbiamo ugualmente chiesto ai nostri fornitori di caramello di tenerne conto, affinché i nostri prodotti non siano bersagliati da messaggi allarmanti scientificamente infondati’, ha detto Diana Garza-Ciarlante, una rappresentante della Coca-Cola Co., ad Associated Press, in una dichiarazione ripresa anche dalla Bbc. 

In ogni caso, i consumatori - assicurano entrambe le aziende - non si accorgeranno di nulla
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Osserviamo bene:
  • è l'unico modo per evitare di dover scrivere sull'etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’
  • messaggi allarmanti scientificamente infondati
  • in ogni caso, i consumatori - assicurano entrambe le aziende - non si accorgeranno di nulla.
Osserviamo bene il nome della rappresentante della Coca Cola:

Ciarlante.

Ed impallidiamo di fronte alla motivazione unica, che ha costretto i vertici delle due multinazionali a correggere la formula dei loro prodotti di punta:
  • è l'unico modo per evitare di dover scrivere sull'etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’
Ossia, solo una questione di business.
 
A proposito di 'ciarlare':

Sì allo zucchero ai bambini: parola di esperto controcorrente. La lezione del professor Bier a cerimonia master Michele Ferrero.

Il professor Dennis Bier sa bene che in un mondo che ha dichiarato guerra agli zuccheri la sua è una posizione politicamente scorretta. Ma che differenza c'è in termini di calorie tra una lattina di Coca Cola e un cucchiaio di olio?
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Come se il 'problema' fosse relativo alla 'dieta' o alla 'linea' del'individuo. Se di 'linea' vogliamo intendere, estenderei un simile concettto alla 'linea comunicativa tra individuo incarnato e Anima'; quella sì che risente dell'influsso zuccherino, cementificando l'intero sistema ghiandolare umano e non permettendo la 'linea' con la sua parte 'velata'

Nella 'Bussola d'oro' questo meccanismo equivaleva al 'sottile taglio' tra bimbo e Daimon:

un taglio assolutamente artificiale di Natura Antisistemica, ossia impartito dalle 'Autorità, a 'fin di bene'...

Chi è Dennis Bier? È un esperto della Danone Research, a proposito di Antisistema:

Dennis Bier è Professore di Pediatria, Direttore del Centro di Ricerche Nutrizionali per l'Infanzia dell'USDA (United States Department of Agriculture) e Direttore di Programma dell'NIH (National Institues of Health) e del Centro di Ricerche Cliniche Generali al Baylor College of Medicine. È inoltre Editor-in-Chief dell'American Journal of Clinical Nutrition e Associate Editor dell'Annual Review of Nutrition.

Pensa che i bambini siano la nostra risorsa naturale più preziosa e la chiave del futuro del nostro pianeta, ecco perché vuole dedicare la sua esperienza allo sviluppo della Nutrizione Infantile...
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Manca la consapevolezza in queste persone che occupano posizioni cardine nell'ordinamento sociale; come del resto manca a livello globale, altrimenti il paradigma attuale sarebbe stato diametralmente opposto.

Analogia frattale è:
  • leggere il livello ‘non manifesto’ attraverso quello ‘manifesto’
  • comprendere attraverso le informazioni a cui si può accedere dal proprio livello.
Non dimentichiamo che viviamo in una società in cui va dimostrato con prove ‘concrete’ quello che sanno già tutti, compresi i ‘sassi’; quello che i sensi sottili arrivano già a sapere non è una prova sufficiente per questa società di riflesso parassitario.

Questo è il paradosso in cui camminiamo… e probabilmente è giunta l'ora di 'cambiare musica' a livello individuale.

Nell'ambito dello studio esoterico, si sa da lungo tempo che il suono è il modo più efficace per andare oltre la separazione e riaccendere il senso di integrazione nel sistema cuore-mente-corpo-anima. La musica, correttamente sintonizzata e orchestrata, è come ago e filo che cuciono insieme le parti che compongono l'entità umana, e non in un'unione rigida ma in un allineamento e coerenza plastici.

Sono l'allineamento e la coerenza che permettono al vostro lavoro spirituale di risalire in superficie e sbocciare, e il suono è il ponte che collega l'arcipelago del sistema cuore-mente-corpo-anima unendoli in un'unica 'geografia', o sistema, al servizio dello scopo intrinseco e innato della coscienza individualizzata.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 12 marzo 2012

Vedere oltre. Vedere da oltre.




Dal punto di vista di SPS, esiste un metodo infallibile per discernere tra le ‘onde dell’apparenza', che la Vita ‘trasmette’ e le 3d riflettono, in funzione dell’intenzione ‘diversa’ delle varie fonti di emittenza e dei vari livelli di ‘potenza’. Forse non sarà l’unico, ma molto probabilmente l’analogia frattale è un modello di polarizzazione in fase con il ‘senso’ del miscelamento di leggi Cosmiche e Planetarie e, dunque, in linea con l’intenzione ‘Divina’ che anima il ‘Tutto’.

Osservando in maniera ‘frattale’, ad ogni livello della profondità, è possibile decodificare, a prescindere dall’interferenza veicolata, il segnale all’altezza del proprio livello consapevole, ma in maniera diversa dal come potremmo pensare, ossia ‘senza limitazione di fatto’. Cioè? 

La decodifica è eseguita in questo modo:

per adattamento o demodulazione in funzione del nostro ‘strumento’.

La decodifica, da qualsiasi livello venga effettuata, si modella in funzione del livello stesso di 'captazione', a sua volta funzione del punto in cui è giunta l’entità individuale nel suo cammino di crescita, tuttavia non ‘perde nulla’, in valori assoluti, in relazione alla sua portanza informativa. Ossia si adatta al livello dell’ascolto, demodulandosi di conseguenza al fine di permettere in ogni caso la ‘consegna’ del messaggio informativo o della ‘verità’ veicolata.

Ciò corrisponde ad un concetto e ad un criterio di ‘giustizia celeste’ e di omnicomprensione di Sé, attraverso la contemplazione dei meccanismi  più ampi del Creato e viceversa.

Non importa se l’osservazione o la ‘domanda’ giunge da un Capo di Stato, dal Papa, da un serial killer, da uno schiavo, da un ‘ignorante’ o da un ‘guru’… la configurazione energetica vibrazionale dell’informazione raggiungerà chiunque emette la richiesta, conscia o inconscia, indotta o volontaria

Persino in assenza di ‘domanda’, la verità relativa a questo Scenario 3d, in funzione del suo corrispettivo ‘superiore’, è sempre in ‘onda’, allo stesso modo dell’osservazione di una distesa calma d’acque, apparentemente immobile e passiva. In quell’illusione di assenza di movimento vi è la veicolazione sia del nostro riflesso che del riflesso Celeste e della commistione di effetti dovuti a leggi diverse per intensità della manifestazione

È come il concetto di giurisdizione in ambito umano:
  • controllo che a raggiera travalica limiti e confini ‘territoriali’ altri
  • controllo per la sua maggior parte del tempo non manifesto, eppure sempre presente
  • presenza costante a carattere globale.
Osservare l’oceano da una riva è contemplare l’Universo, i suoi effetti, le sue anse creative, allo stesso modo del vivere istante dopo istante la Vita: 

non vi è differenza se non per la platealità del panorama.

Questo meccanismo riporta alla mente, appunto per ‘analogia’, il concetto di ‘portatore sano’,  depurato dalla sua accezione ‘negativa’ ad opera Antisistemica, ossia:

si dice portatore sano un individuo contaminato da un agente patogeno o portatore di una malattia genetica recessiva, ma di cui non manifesta i sintomi.
 
Benché non venga colpito dalla malattia un portatore sano può trasmetterla ad altri individui, se infettiva, o ai discendenti, se genetica…
 
Talvolta il termine portatore sano viene utilizzato per indicare animali, quali la zanzara tigre, la zanzara anofele o la zecca, in grado di trasportare e trasmettere patologie pericolose o mortali per l'uomo senza essere colpiti dalla malattia; essi vengono chiamati più precisamente ‘vettori’.
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La Vita può essere similarmente interpretata come un ‘vettore contaminato dall’agente patogeno relativo alla propria conoscenza’, tranquillamente avvicinabile al termine Universale e sfuggevole di Amore, ad opera del Creatore, verso se stesso e in definitiva verso tutto e tutti, essendo il tutto sempre e solo un proprio riflesso al lavoro per ‘inerzia consequenziale’

Immaginiamo una sorta di raggio traente o di campo ‘gravitazionale’, capace di ispirare il cammino della Vita in ogni sua variante e variazione sul tema. In un simile ambito, le leggi Celesti interpretano la funzione opportuna della regolazione ‘aperta’ verso la propria auto conoscenza, come la corrente di un fiume che veicola inesorabilmente verso il ‘punto di raccolta’ in un più ampio bacino d’accoglienza

Come si può non direzionarsi verso il senso della corrente? 

Si può. Può accadere nell’ambito della possibilità biodiversa e della propria ‘storia’ individuale. Non dimentichiamo, infatti, il potere oscuro che ‘si è liberato’ dal Creatore stesso; potere che rappresenta quella parte ‘mancante’ di Sé, ossia non ancora polarizzata con la funzione esistenziale totale della propria presenza/essenza.

Ergo, il Creatore, probabilmente ‘uno dei tanti’, è in costante evoluzione, per cui, pur ‘essendo’ non ancora ‘è’. Il valore aggiunto di cui necessita è tale da riconfigurare la totalità, conferendole un ‘peso’ diverso, nell’ottica infinita delle possibilità dell’aggregazione energetica.

Se tutta l’Opera è in costante ridefinizione di Sé, non può non esserlo anche la Sorgente.

Gli astronomi dell'Harvard-Smithsonian Centre for Astrophysics hanno scoperto un nuovo tipo di Pianeti. GJ1214b è il primo del suo genere, ha un diametro 2.6 volte maggiore della Terra e pesa quasi 7 volte, si trova a 40 anni luce da noi ed è interamente composto d'acqua

Questo pianeta ruota attorno alla sua nana rossa a una distanza di circa 2 milioni di chilometri, il che porta la sua temperatura massima a 230 gradi Celsius, compiendo un giro completo ogni 38 ore. La sua scoperta è stata possibile grazie alle immagini del telescopio Hubble.
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Pianeti per la maggior parte costituiti da acqua? Dopo i recenti casi di scoperta di acqua su Marte e forse anche sulla Luna, si inizia a ritenere la presenza del ‘liquido vitale’ molto più probabile anche ad di fuori della Terra. Ma ciò equivale all’ammettere che quei ‘luoghi’ possano veicolare la Vita, per come la conosciamo sulla Terra 3d? 

La risposta giungerà seguendo le logiche Antisistemiche di controllo e vantaggio. Se ‘qualcuno’ riterrà di poter ricavare dell’ulteriore ‘potere’ da una simile ammissione, allora la massa verrà progressivamente direzionata verso la co creazione di un futuro in cui sarà possibile accedere fisicamente, con mezzi fisici di trasporto, in quei lidi. Altrimenti la risposta si manterrà in una stretta veicolazione di possibilità non ben precisate, in attesa che la massa sia progressivamente distratta dalla rimanenza delle vicissitudini esistenziali 3d.

'Alieni' in Antartide: specie estranee al Polo Sud, colpa di turisti e scienziati.
Cosa ci fanno piante di erba gallina, fiori gialli immacolati e altre specie floreali al Polo Sud? Tutta colpa dei turisti e degli scienziati. L'Antartico infatti risulta da qualche anno a rischio invasione di specie vegetali che non centrano nulla con l'ambiente originario e si lancia l'allarme. Anche perché il riscaldamento globale che colpisce il nostro pianeta sta permettendo lo sviluppo di queste e altre piante.  
 
Secondo alcuni studi, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2008 il numero dei turisti che visita il Polo Sud è aumentato in modo drastico, superando di gran lunga quello degli scienziati, fino a poco tempo fa unici visitatori di queste ghiacciate lande estreme. Si calcola infatti che in quel biennio i turisti siano stati circa 33mila contro circa 7mila scienziati che si sono recati in Antartide. Tutto questo che cosa comporta? 

Un fatto apparentemente bizzarro, ma con dei risvolti anche problematici. Secondo l'ecologista Steven Chown dell'università di Stellenbosch in Sud Africa, ognuna di queste persone portava con sé, negli abiti o nel bagaglio, da due a tre semi di qualche pianta.  
 
Quasi nessuno è consapevole di portare con sé involontariamente semi di piante: si accumulano sui nostri vestiti trasportati dal vento, praticamente invisibili.

Eppure, per quanto riguarda il Polo Sud, questi semi stanno portando a una proliferazione di piante che non appartengono all'habitat originale davvero notevole, complice anche il riscaldamenti globale. Ma non solo, perché pare che tra il 49 e il 61% dei semi trasportati siano di piante che resistono al gelo, come l'erba gallinella.

Il che comporterà dei seri problemi alla regione. Le zone più colpite sono quelle della costa della penisola Antartica, le isole circostanti e anche le zone libere dai ghiacci. Il rimedio? Un bel passaggio di aspirapolvere obbligatorio su vestiti e bagagli, come si sta cominciando a fare per non mettere in pericolo l'ecosistema del Polo Sud.  
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Ognuna di queste persone portava con sé, negli abiti o nel bagaglio, da due a tre semi di qualche pianta. Quasi nessuno è consapevole di portare con sé involontariamente semi di piante: si accumulano sui nostri vestiti trasportati dal vento, praticamente invisibili.
  • Ecco il frattale dell’esistenza non manifesta in funzione della propria consapevolezza
  • Ecco il frattale del concetto di ‘portatore sano’, estrapolato da ogni sua accezione negativa
  • Ecco la biodiversità all’opera
  • Ecco la veicolazione vettoriale umana e la propria funzione di ‘ponte’ tra i regni del Creato.
Verizon punta sul nuovo iPad per il decollo delle reti Lte.
L’arrivo di un dispositivo Apple che supporta la tecnologia Lte farebbe acquisire a questa tecnologia più visibilità presso consumatori e aziende…
 
Verizon e AT&T attualmente contano molto sulla tecnologia Lte per attirare nuovi clienti e per invogliare coloro che già lo sono a stipulare contratti più costosi per dispositivi quali smartphone e tablet...

La tecnologia in questione promette velocità di download dieci volte superiori a quelle delle reti di terza generazione, o 3G. La rete Lte di Verizon, inoltre, è circa tre volte più estesa di quella di AT&T. Ciononostante, dopo oltre un anno dalla costruzione della rete Verizon ha dichiarato che solo il 5% dei suoi 87 milioni di clienti con contratto è passato alla tecnologia Lte…
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  • Attirare nuovi clienti e invogliare coloro che già lo sono a stipulare contratti più costosi
  • La tecnologia in questione promette velocità di download dieci volte superiori a quelle delle reti di terza generazione.
Ecco le dinamiche 3d che interessano i due poli co creativi:
  1. controllo
  2. massa.
Il polo a minor massa, ma con più carica, determina il fluire del proprio intento sul polo a maggiore massa, ma con minor carica. La ‘carica’ corrisponde alla chiarezza d’intenti ed alla consapevolezza in merito al proprio ‘potere’

Coloro che 'non hanno dimenticato di avere dimenticato' e 'coloro che hanno dimenticato di avere dimenticato'…

Obsolescenza programmata, consumi sempre maggiori, riconversione - veicolazione della clientela come se fosse un gregge di pecore:

tutto dipende dal proprio punto prospettico, infatti a molti animali da ‘tiro’ viene messo un paraocchi per ‘non distrarsi’. Per quanto ancora ci accontenteremo di osservare dal ‘buco della serratura’?
 
Tutto ci chiama al risveglio, rispettando tuttavia sempre e comunque la nostra ‘decisione’ e i nostri tempi.

Wall Street, un mercato drogato.
Neppure il venerdì frena gli acquisti a Wall Street, una volta c’erano le vendite perché ‘non si sa mai cosa potrà accadere nel fine settimana’, oggi si pensa che, indipendentemente da quel che accadrà nel week end, la prossima settimana, comunque, si salirà ancora. Perché? 

Perché il mercato è chiaramente drogato, drogato da una politica monetaria della Fed che rischia, fra non molto, di innescare una nuova bolla la cui esplosione avrebbe conseguenze apocalittiche.
 
In pratica per sorreggere i mercati e dare l’illusione che ‘tutto va bene’ si continua ad immettere una tale liquidità nel sistema che al momento trova il proprio sbocco naturale sui listini azionari…
 
Ora, e lo ribadiamo per l’ennesima volta, ciò equivale a continuare a tirare l’elastico, attenzione quindi a ciò che può accadere quando verrà rilasciato. La politica della Fed ci era parsa corretta nel momento in cui si doveva fare fronte ad una crisi devastante come quella iniziata con i mutui subprime, successivamente, invece, si dovevano limitare politiche troppo espansive, ed invece la paura di incappare in una seconda recessione (che naturalmente sarebbe costata la mancata rielezione di Obama) ha indotto Ben Bernanke a continuare con la ‘cura’ che, a questo punto, è diventata una droga.
 
L’Eurozona, invece, più saggiamente, ha seguito la strada della ristrutturazione dei conti pubblici con l’introduzione in costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio, certo questo gli costerà un anno di recessione, ma se non si risolve una volta per tutte il problema del debito rimarrà una spada di Damocle perennemente sospesa sopra le nostre teste.
 
Il problema qual è? Il problema è che gli Stati Uniti hanno un tale debito complessivo tale per cui una loro eventuale crisi non lascerebbe immuni nessuno, quella è la loro grande forza, quella del ‘ricatto’, il poter dire ‘muoia Sansone con tutti i Filistei’
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  • Ricatto
  • Debito
  • Drogaggio
  • Perseveranza diabolica.
Grecia: Moody's, Atene tecnicamente in default. Fmi stanzia 28 mld.
La Grecia ‘ha fatto default dopo la conclusione’ dello swap del debito. Lo afferma Moody's in una nota, confermando per la Grecia il rating 'C', il livello più basso nella scala dell'agenzia di rating americana. Lo swap, si legge, rappresenta per Atene un ‘distressed exchange' e quindi un default sul debito’.
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Alla fine ce l’hanno fatta a disinnescare il potenziale deflagrante del default di uno Stato Europeo. Ci hanno abituati a masticare il termine, per cui adesso non fa più nemmeno notizia, se non per innescare veloci folate di speculazione sui listini.

È tutto sotto controllo Antisistemico. Nulla sfugge e sapete perché? Perché questo Scenario 3d cicla. Non cambia perché segue la propria funzione auto educativa. È come essere in ‘palestra’. La palestra è progettata per fare allenamento. Non è un Inferno o un luogo di perdizione. Le persone che vanno ad allenarsi pagano per usufruire di quelle funzioni.

Vi si recano volontariamente.

Vanno in quel posto per sudare e faticare e non danno la colpa a nessuno per la loro scelta. La differenza è che quelle persone ‘ricordano’, mentre le individualità incarnate lo hanno dimenticato. Nessun’altra differenza, per il resto.

Nucleare, potenze premono su Iran per ispezione Onu a sito ricerca.
Sei potenze mondiali hanno chiesto all'Iran di mantenere la promessa di far entrare gli ispettori dell'Onu in una base militare, quella di Parchin, dove secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica si sarebbero svolti test legati alla costruzione di ordigni nucleari…
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La storia si ripete. O meglio, la 'storia deviata' si ripete, allo stesso modo della veicolazione energetica a loop presente nelle 3d.

Non cambia nulla anche se ‘l’unica cosa certa è il cambiamento’.

Il ‘movimento’ è osservabile triangolando la prospettiva dai vari ‘luoghi dimensionali’ in cui siamo auto installati:

allora evolveremo il nostro ‘occhio’, passando dalla necessità di dover vedere corpi in movimento, per registrare la loro presenza, come degli antidiluviani T Rex, e invece non necessitare del movimento fisico per accorgersi del ‘non manifesto’ che alimenta il ‘manifesto’.

Dipende da noi e nel frattempo, comunque, è sempre possibile ‘frattalmente’ discernere…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 9 marzo 2012

Il velo dell'illusione.




Perché si definisce, in certi ambiti della ‘conoscenza’ che questa realtà è illusoria? Forse perché è finta?

Un'illusione è una distorsione di una percezione sensoriale, causata dal modo in cui il cervello normalmente organizza ed interpreta le informazioni che riceve. Le illusioni possono coinvolgere tutti i sensi, ma quelle visive sono le più famose e conosciute, dal momento che la vista spesso prevarica gli altri sensi
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Distorsione di una percezione.
dal latino: [illusio], composto da [in] rafforzativo e [ludere] scherzare - da [ludus] gioco. Dal significato di ironia è passata a quello di derisione, e solo tardivamente ha assunto quello di ingannevole
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Quando si dice ‘il gioco della Vita’ e quando si pensa a come si era da bambini, tutto fa davvero presupporre al ‘ludus’, al ‘gioco’, come perno centrale dell’esistenza incarnata. Per la mente logica, razionale, adulta, moderna, arrivista, è probabilmente 'troppo', per cui ad una certa età subentra e giunge a ‘maturazione’ quel processo di ‘ammaestramento Antisistemico’, che plasma il livello di percezione dalla fase di ‘gioco’ a quella di… come la vogliamo chiamare?  

‘Dramma’? oppure, dato che il gioco è ‘burloso’, il suo contrario è ‘serioso’. Un termine che descrive, con buona approssimazione, il contesto adulto, soprattutto quando cerimoniale, lavorativo, d’apparenza insomma. 

Torniamo al costrutto di partenza: l’illusione.

Se mi metto in giacca e cravatta e ‘appaio’ ad un colloquio di lavoro, cercherò di essere irreprensibile al fine di ottenere un impiego. Sto, in un certo senso, mostrando un’immagine di me ‘alterata’ o illusoria, non tanto perché ‘non vera’, quanto perché non corrispondente all’immagine che mi contraddistingue per la maggior parte del tempo quando sono ‘da solo’, ossia quando ‘sono più me stesso’.

Per cui l’illusione corrisponde ad uno stato dell’essere ‘alterato’, ma comunque direttamente ‘palpabile’, vero – nel senso di concretezza fisica del termine. 

Io sono 'lì', al colloquio, in carne e ossa, davanti all’esaminatore, tuttavia quella scena è una sorta di ‘finzione’ in cui entrambi interpretiamo una parte assegnata dal ‘copione’ della Vita.

L’illusione a cui mi riferisco non è quella, per intenderci’, dell’illusionista, ma un qualcosa di tangibile e non escludibile dai sensi 3d. Un qualcosa che avrebbe convinto anche S. Tommaso. Allo stesso tempo rappresenta solo uno ‘scenario’ delle possibilità offerte. Se quello scenario specifico non corrisponde allo ‘scenario principale’ allora saremo alle prese con una finzione di noi stessi, corrispondente all’alternarsi delle personalità all’interno di noi.

L’illusione è un gioco di prospettive con 'senso'.

È 'vera' quanto ciò che sottintende, ossia è vera quanto le altre ‘dimensioni’ del possibile/impossibile. L’inganno sta proprio nel comprendere che l’illusione è nel senso di ‘altra possibilità’, magari migliore magari peggiore, tuttavia esistente al pari della realtà manifestata.

Questo apparire è ingannevole perché è come essere in una stanza degli specchi che riflettono parti diverse di noi. Parti ‘autentiche’ di noi seppure in ‘movimento esistenziale’, ossia che ci riguardano nell’adesso, nell’ora itinerante, opportuno e in definitiva ‘perfetto’ ai fini della propria funzione auto educativa.

Detto questo, cerchiamo di comprendere questa ‘illusione’, ossia questo piano della manifestazione alternativa autorizzato dalla ‘partecipazione’ attiva/passiva della massa.

L'autostereogramma, è uno stereogramma a singola immagine (SIS: Single Image Stereogram), realizzato per creare una illusione ottica tridimensionale da un'immagine bidimensionale, nel cervello umano.

Al fine di percepire una forma tridimensionale in un autostereogramma, gli occhi devono superare di norma il coordinamento automatico tra messa a fuoco e convergenza
 
Gli autostereogrammi sono simili ai normali stereogrammi, tranne per il fatto che sono visibili senza l'ausilio di uno stereoscopio. Lo stereoscopio utilizza due immagini bidimensionali, riprese da due punti di vista e le fa vedere solamente all'occhio corrispondente, permettendo così al cervello di ricostruire la tridimensionalità dell'oggetto grazie alla disparità binoculare. Con un autostereogramma, il cervello riceve invece degli schemi bidimensionali ripetuti destinati a entrambi gli occhi, ma non li combina immediatamente nel modo corretto. Per poter visualizzare l'oggetto virtuale in essi rappresentato, è necessario posizionare il punto di convergenza ad una diversa distanza rispetto al piano di messa a fuoco
 
Altri utilizzi.
Questa tecnica, oltre a creare l'effetto di tridimensionalità, viene talvolta utilizzata anche per nascondere delle informazioni, specie a chi non conosce la tecnica, infatti guardando l'immagine sembrerebbe una normale immagine casuale o uno sfondo per siti internet.
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È possibile ‘nascondere informazioni’. Ossia? Se applichiamo questo concetto alla realtà 3d, è plausibile che certe informazioni siano direttamente ‘impresse’ nell’aria che respiriamo e che ‘non vediamo’, ma che sappiamo esistere.

L'impressione può riguardare ogni 'cosa' 3d.
 
Questo è il frattale che dimostra l’esistenza del non manifesto e dell’alternativa a questa società, costituita da cellule in cammino individuale, riflesse appunto in questa versione della società.

Quale tecnica migliore di questa per nascondere informazioni? È sufficiente utilizzare la prospettiva degli occhi per iniziare a vedere un qualcosa di diverso, che si cela nella tridimensionalità:

altra tridimensionalità, altro ‘spazio’, altra possibilità, ossia un’alternativa a questo ‘scenario’.

Una coppia di immagini stereoscopiche differiscono fra loro nella prospettiva,  poichè le due immagini sono il risultato di due diversi punti di osservazione...
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Le due immagini sono il risultato di due diversi punti di osservazione’. Esattamente quello che accade tra:
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettico parassita
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettivo animico
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettico divino.
Questa è la Natura dell’illusione che abbiamo co creato:

una possibilità tra le tante da esplorare.

I segnali che incoraggiano questa ‘visione’ sono molti. È sufficiente, appunto, iniziare ad assumerli in un’altra angolazione prospettica. Il fatto che sono gli occhi a dover mutare ‘traiettoria’ al fine di poter ‘vedere’, indica il lavoro fisico di ri-orientamento a cui dobbiamo sottoporci. Un ‘lavoro’ interiore ed esteriore, ovviamente, perché l’input parte solitamente da un aumento della consapevolezza, che sfocia in un adattamento opportuno del mezzo fisico. Ma non è sempre detto che vada in questa direzione, secondo ottica biodiversa.

Se provate a visualizzare un autostereogramma, potrete osservare una struttura nascosta nel livello superficiale del percepito, che deriva dall'utilizzo dell'occhio senza ‘sforzo’, ossia che funziona secondo adattamento programmatico, secondo consuetudine biologica 3d.

Quando imparerete a visualizzarlo, allora provate a passare alla ‘realtà’. Osservate un prato, un terreno qualsiasi, una strada, una casa, la vostra fisicità

Ebbene funziona anche in quel caso.

Molto spesso risalta una struttura nella struttura. La struttura celata può riportare informazioni inerenti alla struttura rivelata o apparente. È una questione di pratica. È possibile ‘leggere’ ad un livello nascosto nella realtà densa emersa, per polarizzazione massiva.

La ‘verità’ è molto più vicina a noi di quanto si possa pensare, scritta direttamente in noi stessi, su noi stessi. Il lavoro di Calligaris, ad esempio, lo dimostrava già molti decenni or sono:

una mappa sviluppata ed impressa su di noi, ad immagine e somiglianza del ‘cielo sovrastante’. Molto simile all’opera ciclopica svolta dagli Egizi nella piana di Giza, con il Nilo a rappresentare la Via Lattea e le Piramidi a rappresentare delle Stelle specifiche:

una mappa terrestre della realtà celeste.

Come è sopra così è sotto…

Osserviamo l’illusione ad ogni livello: 

Wall Street sale e occorre chiedersi: perché?
È notorio che gli analisti sono i migliori al mondo nel trovare, a posteriori chiaramente, le giustificazioni di quanto è avvenuto, ma in una giornata come quella odierna, per riuscire in questa impresa, occorre essere davvero dotati di una sconfinata fantasia.
 
I dati macro sono stati assolutamente negativi, è stato dichiarato lo stato di insolvenza (in altri termini il fallimento) della Grecia, e, come se non bastasse il Presidente della Bce ha annunciato che per l’eurozona il 2012 sarà un anno di recessione.
 
Ed ora giustificatemi, non solo il mancato crollo degli indici borsistici, ma addirittura un’euforia generale partita da Tokyo ed arrivata a New York, passando per Francoforte e Parigi.
 
C’è qualcosa che non torna? Sto parlando solo di logica, pura logica, nulla di tecnico, né tantomeno di scientifico, ma semplicemente di logico. Carissimi lettori, personalmente, quando riscontro che la logica non governa gli eventi, mi spavento, non so (o meglio non voglio pensarci) a cosa possa accadere sul nostro pianeta a breve termine, ma potrebbe essere qualcosa di molto grave.
 
Ovviamente intaschiamo i rialzi, non dico di rifiutarli, ma chiediamoci sempre: perché? E se non riusciamo a darci una risposta, pur in una situazione a noi favorevole, preoccupiamoci! 
 
Brusco scivolone per McDonald’s (-3,21%) dopo l’annuncio delle vendite del mese di febbraio, risultate inferiori al consenso, la catena di fast food più nota al mondo, dopo esser stato il best performer dell’indice nel 2011, nell’anno appena cominciato non sta fornendo grandi soddisfazioni…
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Perche la Borsa Americana sale? È una illusione.

E ancora, andiamo a vedere come sono andate le vendite di McDonald’s, giudicate al di sotto delle stime. Saranno così brutte?
 
McDonald's più prudente sul primo trimestre, il titolo sotto pressione.
La maggiore catena al mondo di fast-food indica nel comunicato relativo ai dati sulle vendite nel mese di febbraio, che la persistente incertezza economica, le misure di austerità in Europa e la pressione sui costi del lavoro e delle materie prime peseranno sulla crescita dell'utile operativo nel primo trimestre. 

La performance di McDonald's a febbraio è stata intanto inferiore alle previsioni. 

Le vendite nelle filiali aperte da almeno un anno sono aumentate lo scorso mese del 7,5%. Gli analisti avevano previsto un aumento dell'8,1%. Le vendite sono cresciute negli USA del 11,1%, in Europa del 4% e nell'area Asia-Medio Oriente-Africa del 2,4%. Le vendite totali di McDonald's, quindi quelle che comprendono tutte le filiali del gruppo, sono aumentate a febbraio del 9,4% (del 9,7% a parità di tassi di cambio). Il titolo di McDonald's scende al momento nel pre-borsa del 3,4%.
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Le vendite totali di McDonald's, quindi quelle che comprendono tutte le filiali del gruppo, sono aumentate a febbraio del 9,4% (del 9,7% a parità di tassi di cambio).
Siamo al paradosso, vero? La Borsa sconta in anticipo la ‘realtà’, tuttavia questo è un meccanismo illusorio agli occhi della massa, che si trova perennemente in ‘ritardo’ nella possibilità di scelta:

prevedibile, perché disposta in quel modo in un piano del tempo deviato.

Salute: mangiare e non ingrassare? Nuovo studio apre via a farmaci.
È possibile non ingrassare pur mangiando di più e muovendosi di meno? È possibile evitare non solo l'obesità, ma anche le sue conseguenze - per esempio, alti livelli di colesterolo e trigliceridi - senza ricorrere a dieta ed esercizio? 

Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista 'Cell Metabolism' dimostra che farmaci che consentano di realizzare questo obbiettivo, per quanto ancora lontani, potrebbero essere un giorno realizzabili
 
Il nostro cervello produce dei neurotrasmettitori, chiamati endocannabinoidi, che agiscono colpendo gli stessi bersagli cellulari attivati dalla marijuana (in latino, Cannabis). Lo studio dimostra che una di tali sostanze, il 2-arachidonil-sn-glicerolo (2-AG), svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del metabolismo periferico. I ricercatori hanno scoperto infatti che il 2-AG controlla i circuiti cerebrali che aiutano a conservare energia corporea favorendo l'accumulazione di 'grasso bruno'  - un tipo di grasso che viene utilizzato per generare calore.
 
I ricercatori hanno modificato le cellule nervose in topi da laboratorio in maniera tale da far loro produrre quantità elevate di una proteina che distrugge il 2-AG. A causa di questa manipolazione genetica, i livelli cerebrali di 2-AG nei topi mutanti sono circa la metà di quelli normali. Ciò riduce fortemente la capacità del 2-AG ad esercitare i propri effetti di regolazione di vari circuiti cerebrali, producendo una serie di effetti di primaria importanza sul mantenimento del peso corporeo ed il consumo delle calorie ingerite. I topi mutanti mangiano più dei topi normali e si muovono di meno di essi. Eppure non ingrassano anche se esposti ad una dieta alimentare molto ricca di grassi, e non mostrano conseguenze tipiche dell'obesità quali elevata trigliceridemia e perdita di sensitività all'insulina

I ricercatori hanno scoperto che queste caratteristiche sono dovute al fatto che nei topi mutanti il grasso bruno consuma più calorie (cioè brucia più grassi) che nei topi normali.
 
'Questo studio - afferma Piomelli - apre la strada alla ricerca di nuove molecole capaci di combattere quelle che rappresentano alcune tra le patologie che, oggi, nei paesi industrializzati generano tra i più alti costi sociali e sanitari. Basta pensare che, in Italia, le patologie che fanno parte della Sindrome Metabolica colpiscono circa 14 milioni di persone, con un continuo incremento anche nei bambini e negli adolescenti. 

Poter limitare gli effetti causati da un apporto troppo elevato di cibi grassi e dalla sedentarietà, cioè quelle cattive abitudini che caratterizzano sempre di più la nostra società, rappresenta un grandissimo passo avanti non solo in termini di salute privata e pubblica, ma anche in termini economici per i sistemi sanitari a livello globale'.
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La grande illusione legata al principio farmacologico, concepito come ‘effetto magico’, è davvero pericolosa per il nostro ‘equilibrio’. Si cerca di autorizzarci a ‘fare di tutto’ per poi assumere la pillola magica, equivalente all’assoluzione conferita dal Prete. 

La pillola che toglie i peccati, non dal Mondo, ma i peccati in senso di ‘danni collaterali’ nell’individuo, che in questa maniera è sempre più legato mani e piedi al concetto di ‘consumo e irresponsabilità’ e, per effetto, all’assunzione di posticci esterni a carattere di mantenimento dello status quo.

Leggiamo questa porzione di notizia:

La Merkel ha più volte affermato che il default della Grecia deve essere evitato perché avrebbe effetti incontrollabili. Lo scenario preferibile secondo Berlino è quello di un default ordinato con una svalutazione del debito del Paese.

Molti deputati sono fiduciosi sul fatto che la Grecia otterrà il sostegno sufficiente (più del 90% di adesioni da parte dei creditori privati) per il piano di svalutazione dei titoli di Stato greci. Al momento sembra che il tasso di partecipazione si aggiri intorno al 55%, cioè con i detentori di più di 110 miliardi di euro di bond che decideranno di scambiare i titoli di Stato ellenici con nuovi titoli, a scadenza più lunga e con cedole inferiori, subendo un haircut del 53,5% del valore nominale
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Un default ordinato con una svalutazione del debito del Paese.
 
Il Controllo è totale e l’illusione anch’essa. 

Siamo giunti al tempo in cui esistono aziende troppo grandi per fallire e Stati troppo importanti per fallire. La responsabilità per quello che è accaduto viene sotterrata nell’atto giustificante, nella scelta indotta di un alternativa al fallimento.

Il fallimento non corrisponde alla dannazione. No. Corrisponde all’avere preso una via che si è dimostrata sbagliata perché non sostenibile nel tempo, nella moralità, nell’etica e nella giustizia celeste e, semplicemente, ammetterlo a se stessi e pubblicamente.

Ma non se ne vuole prendere atto e si cerca di andare avanti attraverso l’utilizzo di trucchi contabili, suggestioni, ricatti sottili, etc.

Chi vuole andare avanti su questa strada? 

Chi ne ricava un vantaggio. Quindi ‘pochi’. La massa teme che la caduta del paradigma corrisponda alla propria ‘fine’, al ‘ricominciare ancora una volta da capo’. Questa induzione interna determina i movimenti massivi allineati con gli input Antisistemici. In pratica nessuno intende che le cose cambino davvero.

Il motto è ‘alla fine almeno un tetto sopra la testa ce l’ho’…

Si è nascosti dietro ad una ‘foglia d’illusione’. Ma basta un po’ di vento per lasciarci 'nudi' e nella convinzione di esserlo davvero. A quel punto si inizierà davvero da capo, anche se ogni volta non è mai esattamente uguale…

Impariamo ad osservare la realtà manifesta con altri occhi, ossia con quelli che ci troviamo, ma utilizzandoli fisicamente in un altro modo, oppure con gli occhi della consapevolezza alla luce della nostra divinità.

E impariamo a rispettare la nostra vera essenza. La schiavitù non fa per noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com