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martedì 13 marzo 2012

Musica biodiversa.




Una minaccia non può sortire alcun effetto, se non è accettata…
Paulo Coelho, Il Cammino di Santiago

Ci sono sempre dei significati nascosti in quello che ci ‘colpisce’ o che ‘respiriamo’, allo stesso modo di ogni ‘frase’ sentita o addirittura parlata. Lo sappiamo molto bene, quando comunichiamo, che quello che proviene da noi è un tassello di un più ampio mosaico. Lo capiamo molto bene che il nostro pensiero è una parte di un qualcosa di ben più ampio, per cui siamo coscienti che coloro che ascoltano non potranno mai comprendere del tutto il nostro ‘cosmo’ personale.

C'è sempre qualcosa dietro… Spot pubblicitario Kinder Cereali del 2001.

‘Battaglia di Anghiari’,trovato pigmento nero come in ‘Gioconda’.
Un gruppo di ricercatori ritiene di aver trovato alcune prove a sostegno della teoria secondo cui l'affresco di Leonardo da Vinci ‘La battaglia di Anghiari’, a lungo considerato perduto nel XVI secolo, si trovi dietro un altro affresco su una parete di palazzo Vecchio a Firenze.
 
Dall'analisi dei campioni prelevati dietro l'affresco di Giorgio Vasari ‘La battaglia di Marciano’ - dove secondo i ricercatori si potrebbe trovare l'opera di Leonardo - emerge tra l'altro l'esistenza di un pigmento nero con una composizione chimica simile a quello usata nei quadri di Leonardo ‘La Gioconda’, dello stesso periodo dell'affresco, e ‘San Giovanni Battista’, conservati al Louvre.
 
Il compito di celebrare la vittoria di Firenze su Milano nella battaglia di Anghiari del 1440, fu affidato a Leonardo agli inizi del '500 dal gonfaloniere Pier Soderini. La tecnica pittorica usata da Leonardo - che preferì a quella dell'affresco una versione dell'encausto da lui rivisitata - si rivelò non adatta e il dipinto, pare, non sia stato ultimato
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Lasciarsi guidare è ‘essere guidati’? Fare opera di canalizzazione è ‘smarrire se stessi’? 

Ognuno vedrà la questione, nel momento in cui si porrà la ‘questione’, certamente alla propria maniera ed è ‘giusto’ che sia così. Ma il risultato qual'è, in un epoca caratterizzata dalla ‘dimenticanza’?

Che quel ‘qualcosa che si muove dietro’, in quanto ‘velato’, rappresenta la memoria, o una memoria vivente, e che la sua intenzione può approfittare della situazione di ‘non veduto’ da parte di coloro che 'passano' tranquillamente in un giorno di festa, oppure che passano trafelati in un giorno di lavoro.

Tempo fa, citai in SPS, una fonte che sosteneva l’inadeguatezza di Leonardo Da Vinci, ossia evidenziava il fatto, conclamato da traduzioni di documenti originali relativi a carteggi di nobili e signori del tempo, che lamentavano ritardi e mancate consegne di lavori commissionati all’opera di Leonardo, ossia recitavano che il geniale individuo non lo fosse poi così tanto, quanto invece molto abile nel sapersi vendere. Leggendo questa porzione di testo, il 'mito' torna un po' più 'adiacente' alla 'realtà' da cui proviene per 'sterilizzazione' :

la tecnica pittorica usata da Leonardo - che preferì a quella dell'affresco una versione dell'encausto da lui rivisitata - si rivelò non adatta e il dipinto, pare, non sia stato ultimato

I significati nascosti o cancellati (ma mai perduti) dal tempo o nel tempo, esistono e rappresentano il ‘sale’ della conformazione energetica 3d. Quello che intendo dire è che c’è sempre la possibilità di una rilettura del corso della storia, perché permeato dalla legge della biodiversità e del libero arbitrio e costituito da una moltitudine di punti prospettici 'unici'.

La ‘storia’ non è solo quella che dobbiamo imparare a scuola

La storia è anche la nostra storia personale, costituita da attimi infiniti inanellati sequenzialmente/quanticamente. Ogni nostro respiro, bivio decisionale, istinto, azione, parola detta o non detta, etc. Ognuno di noi gira un film ‘unico’ di sé e una sua copia s’incide nei registri mnemonici appartenenti all’incarnazione, all’Anima, all’energia evolutiva. Chiamiamoli registri Akasici, Noosfera, mente Universale, etc. il risultato non cambia:

avviene una memorizzazione di quello che ‘siamo’, di quello che ‘facciamo’, che ‘pensiamo’, etc. Perché? Per dirla con 'declinazione' L’Oréal:
  • perchè io valgo
  • perchè voi valete
  • perchè noi valiamo.
A proposito, avete notato 'chi' fa parte dell’azionariato della multinazionale francese? Ecco:

Attualmente il capitale sociale di L'Oréal è ripartito tra Liliane Bettencourt (27,5%), Nestlé (26,4%) e il Ministero del Tesoro francese (3,9%); il rimanente 42,2% è detenuto dal pubblico.
   
La Nestlè è presente nell’ambito ‘chimico’ della produzione. Sì, chimico:

La nascita di L'Oréal risale al 1907, quando Eugène Schueller, giovane chimico francese originario dell'Alsazia, mise a punto una formula di sintesi che permetteva di tingere i capelli, battezzata Auréole…
 
Attività.
Nell'organizzazione per i circuiti di distribuzione, il Gruppo L'Oréal dispone di 4 divisioni operative (prodotti professionali, prodotti per il grande pubblico, prodotti di lusso e cosmesi attiva) e di partecipazioni date da diverse attività quali la chimica semplice, la dermatologia, la salute, la finanza, il design, la pubblicità, il settore assicurativo.
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La 'globalizzazione' non è solo riferita ai processi industriali e commerciali, relativi al modo di allacciare interessi sovranazionali, che peraltro ci sono sempre stati, bensì è riferita ad ogni ambito dell’azione umana

Pertanto, allo stesso modo della diffusione silente dei ‘mutui subprime’ all’interno di ‘pacchetti risparmio’ di tranquille coppie di anziani con profilo di rischio ‘basso’, allo stesso modo, è avvenuta la veicolazione velata degli interessi ‘diagonali’ di aziende che hanno allargato il proprio raggio d’azione e di core business.

Quando 'serve', un marchio è chiaramente esplicitato, ma quando ‘non è opportuno mostrarlo’, la logica commerciale e strategica impone di non esporlo ai quattro venti. Gli effetti contrari potrebbero risultare alquanto sgradevoli.

Da questo principio elementare si trae il significato nascosto della 'non apparenza', disgregando in questa maniera il senso di 'apparenza', tanto legato al paradigma di superficie di una società integralmente basata sulle sensazioni relative al 'manifesto'.

È sempre più chiaro ed evidente che esiste una maggior parte ‘velata’, allo stesso modo della configurazione visibile di un iceberg o di una nave:

la parte preponderante è ‘sotto’.

Banche a quindici giorni dal caos.
Il Governo chiude la porta in faccia alle banche attuando una strategia molto chiara:

il silenzio sulla possibilità di reinserire nell’ordinamento italiano le commissioni su prestiti e fidi appena cancellate dal Senato. 

Dopo l’approvazione a Palazzo Madama della norma straccia-commissioni nel decreto Liberalizzazioni, alcuni membri dell’esecutivo, tra cui il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Antonio Catricalà, erano corsi ai ripari auspicando una correzione parlamentare nello stesso provvedimento o in altra sede.

Ma a più di una settimana dal varo del decreto al Senato e in prossimità della sua approvazione alla Camera, manca ogni segnale da Palazzo Chigi come dalla stessa maggioranza, del tutto assente davanti alla prospettiva di evitare di caricare oneri aggiuntivi per 10 miliardi di euro sulle spalle degli istituti di credito

La norma che d’un tratto ha illuso milioni di utenti ma reso pressoché matematico il credit crunch perché costringerà le banche a ridurre i prestiti, deve diventare legge entro il 24 marzo prossimo pena la decadenza dello stesso decreto. Ma per ora non c’è stato alcun atto formale...
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  • attenzione sul silenzio del Senato.
  • oneri aggiuntivi per le Banche?
  • costringerà le banche a ridurre i prestiti…
Cioè:
  • il silenzio, ossia, il ‘sotto’
  • gli oneri aggiuntivi non esistono; è solo un mancato introito
  • la riduzione dei prestiti c’è già, a prescindere da questa motivazione, ciò che viene preso a pretesto serve a carattere di ricatto sociale.
Infine, dopo ‘100 anni’ di foraggiamento sociale, emerge che le bevande ‘tipiche’, fatte adottare all’umanità, contengono sostanze cancerogene. Ma va? Che sorpresa…

Coca-Cola e Pepsi cambiano ricetta.
Coca Cola e Pepsi modificano le ricette. Appena appena, solo per quello che riguarda un colorante

È l'unico modo per evitare di dover scrivere sull'etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’, o qualcosa del genere.

Il motivo porta il nome della molecola 4-metilimidazolo, quella che si forma durante la preparazione di un tipo di caramello usato nelle bibite e in altri alimenti (per la precisione il caramello solfito-ammoniacale, indicato nelle etichette con la sigla E150D). 

Lo Stato della California lo appena ha inserito nella lista nera delle sostanze cancerogene

Qui la produzione delle bevande si è già adeguata e presto la nuova ricetta sarà diffusa su tutto il mercato statunitense, per una questione di efficienza di produzione. Attualmente le lattine vendute negli Stati Uniti contengono circa 140 microgrammi della sostanza sotto accusa, mentre il limite, in California, è fissato a 29…

‘Siamo certi che non vi sia alcun rischio per la salute pubblica che possa giustificare dei cambiamenti [nella ricetta], ma abbiamo ugualmente chiesto ai nostri fornitori di caramello di tenerne conto, affinché i nostri prodotti non siano bersagliati da messaggi allarmanti scientificamente infondati’, ha detto Diana Garza-Ciarlante, una rappresentante della Coca-Cola Co., ad Associated Press, in una dichiarazione ripresa anche dalla Bbc. 

In ogni caso, i consumatori - assicurano entrambe le aziende - non si accorgeranno di nulla
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Osserviamo bene:
  • è l'unico modo per evitare di dover scrivere sull'etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’
  • messaggi allarmanti scientificamente infondati
  • in ogni caso, i consumatori - assicurano entrambe le aziende - non si accorgeranno di nulla.
Osserviamo bene il nome della rappresentante della Coca Cola:

Ciarlante.

Ed impallidiamo di fronte alla motivazione unica, che ha costretto i vertici delle due multinazionali a correggere la formula dei loro prodotti di punta:
  • è l'unico modo per evitare di dover scrivere sull'etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’
Ossia, solo una questione di business.
 
A proposito di 'ciarlare':

Sì allo zucchero ai bambini: parola di esperto controcorrente. La lezione del professor Bier a cerimonia master Michele Ferrero.

Il professor Dennis Bier sa bene che in un mondo che ha dichiarato guerra agli zuccheri la sua è una posizione politicamente scorretta. Ma che differenza c'è in termini di calorie tra una lattina di Coca Cola e un cucchiaio di olio?
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Come se il 'problema' fosse relativo alla 'dieta' o alla 'linea' del'individuo. Se di 'linea' vogliamo intendere, estenderei un simile concettto alla 'linea comunicativa tra individuo incarnato e Anima'; quella sì che risente dell'influsso zuccherino, cementificando l'intero sistema ghiandolare umano e non permettendo la 'linea' con la sua parte 'velata'

Nella 'Bussola d'oro' questo meccanismo equivaleva al 'sottile taglio' tra bimbo e Daimon:

un taglio assolutamente artificiale di Natura Antisistemica, ossia impartito dalle 'Autorità, a 'fin di bene'...

Chi è Dennis Bier? È un esperto della Danone Research, a proposito di Antisistema:

Dennis Bier è Professore di Pediatria, Direttore del Centro di Ricerche Nutrizionali per l'Infanzia dell'USDA (United States Department of Agriculture) e Direttore di Programma dell'NIH (National Institues of Health) e del Centro di Ricerche Cliniche Generali al Baylor College of Medicine. È inoltre Editor-in-Chief dell'American Journal of Clinical Nutrition e Associate Editor dell'Annual Review of Nutrition.

Pensa che i bambini siano la nostra risorsa naturale più preziosa e la chiave del futuro del nostro pianeta, ecco perché vuole dedicare la sua esperienza allo sviluppo della Nutrizione Infantile...
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Manca la consapevolezza in queste persone che occupano posizioni cardine nell'ordinamento sociale; come del resto manca a livello globale, altrimenti il paradigma attuale sarebbe stato diametralmente opposto.

Analogia frattale è:
  • leggere il livello ‘non manifesto’ attraverso quello ‘manifesto’
  • comprendere attraverso le informazioni a cui si può accedere dal proprio livello.
Non dimentichiamo che viviamo in una società in cui va dimostrato con prove ‘concrete’ quello che sanno già tutti, compresi i ‘sassi’; quello che i sensi sottili arrivano già a sapere non è una prova sufficiente per questa società di riflesso parassitario.

Questo è il paradosso in cui camminiamo… e probabilmente è giunta l'ora di 'cambiare musica' a livello individuale.

Nell'ambito dello studio esoterico, si sa da lungo tempo che il suono è il modo più efficace per andare oltre la separazione e riaccendere il senso di integrazione nel sistema cuore-mente-corpo-anima. La musica, correttamente sintonizzata e orchestrata, è come ago e filo che cuciono insieme le parti che compongono l'entità umana, e non in un'unione rigida ma in un allineamento e coerenza plastici.

Sono l'allineamento e la coerenza che permettono al vostro lavoro spirituale di risalire in superficie e sbocciare, e il suono è il ponte che collega l'arcipelago del sistema cuore-mente-corpo-anima unendoli in un'unica 'geografia', o sistema, al servizio dello scopo intrinseco e innato della coscienza individualizzata.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com