martedì 27 marzo 2012

Uno sguardo diverso.




In esso si indica la vera via di riassorbimento nell'Uno fino a ricongiungerci con il nucleo più profondo e nascosto del nostro Sè presente al centro del nostro talamo-Arca. La via del Profumo è la strada dell'Amore che un neonato riconosce ancora cieco ruotando il volto verso il seno materno…
Il Profumo dei fiori d'acacia, l'ipnosi regressiva e la via del samadhi – Angelo Bona

Difetti, errori, sbagli, passi falsi… non esistono se contemplati da una dimensione prospettica sufficientemente ‘radicata’ sia nel Cielo che nella Terra.

Se lanciamo un sasso in acqua, cercando di fargli fare il classico ‘surf’ sulla sua superficie, ma anche solo lanciandolo 'a bomba', è gioco forza osservare che è solo una questione di tempo il riassorbimento dello ‘splash’ fisico in acqua.

Ergo, dopo un certo tempo ogni effetto 3d viene inglobato, o torna, nel reame non manifesto dell’energia. È come increspare momentaneamente qualcosa che per default, per Natura, tende sempre a tornare nel reame della possibilità o della non apparenza:

uno specchio energetico.
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È davvero curioso che, dopo la condensazione di alcuni concetti espressi nell’articolo di SPS del 26 marzo 2012, oggi si sia manifestata sincronicamente l’espressione del Dr. Angelo Bona, relativa ad un ‘riassorbimento’ del principio energetico vibrazionale incarnato, in un qualcosa di superiormente vasto e apparentemente non manifesto.

Davvero curioso

Il ‘profumo’ è qualcosa di molto più profondo, vasto, poliedrico, multidimensionale, di quanto si possa dedurre attraverso il semplice, affermato e suo riduttivo ‘utilizzo sensoriale’. A volte l’aria respirata permette di sentire 'dentro' un profumo, un aroma del tutto ‘nuovo’, che non deriva dalla diretta funzionalità nasale. 

No, è sentire profumo attraverso la bocca e in definitiva attraverso il respirato e corrisponde al 'vedere' con occhi diversi, rinnovati, nuovi... aprirsi a nuove possibilità.

Man mano che i bambini di luce cominceranno ad attivare il loro corpo di luce mentre vivono in uno strumento umano, percepiranno la presenza del loro campo magnetico miscelato al loro stesso respiro
Wingmakers 
 
Può dipendere il mio risveglio anche dalla sola vicinanza di un corpo di luce 'altrui' attivato? Penso di sì. Un bimbo ‘attivato’ ha anche questo potere mediante la sua ‘semplice’ presenza:

nella società dell’apparenza si è attenti a tutto quello che ‘luccica’, anche se il vero ‘oro’ è di Natura vibrazionale diversa da ciò che la consuetudine ha scolpito saldamente nei nostri campi inconsci.

Il Cuore Ascendente si trova al centro di due assi o campi di vibrazione
  1. il primo è l’asse orizzontale, il Campo di vibrazione dei Pianeti
  2. il secondo è l’asse verticale, il Campo di vibrazione del Sole Centrale. 
Sull’asse planetario vi è l’essere materiale o strumento umano, composto da guaine che proteggono e sostengono il corpo di luce – la guaina fisica, la guaina emozionale e la guaina mentale della matrice di terza e quarta dimensione.

Questo asse rappresenta l’incontro tra il pianeta e il vostro corpo di luce. È l’asse dell’ancoramento e del radicamento del corpo di luce al pianeta e con gli esseri fisici su di esso…Wingmakers 
 
Gli ‘assi’ corrispondono al concetto, già più volte espresso in SPS, di incrocio di leggi Celesti e Planetarie:

ciò da cui deriva l’esperienza esistenziale 3d, attraverso il focus prospettico soggettivo, come facendosi largo tra la vegetazione di una distesa tutta da scoprire. 

Quale 'via' sceglieremo di seguire?

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura.
La Divina Commedia - Inferno: Canto I - Dante Alighieri

È la foresta espressa anche da Osho; quella foresta nella quale la gran parte del genere umano è disperso ed errante alla ricerca di un senso da raggiungere.

L’intersezione dei due assi (Planetario e del Sole Centrale) è il punto di attivazione dell’individuo. Integrare respiro e immaginazione è il metodo più efficace con cui questa attivazione può avvenire e si mantiene nello strumento umano
Wingmakers 
 
L’attivazione dell’individuo; viene quasi ‘naturale’ pensare all’esattezza della 'Magia Egizia', all’arte tecnica conservata nei papiri e nelle rappresentazioni sovradimensionali dei geroglifici, scambiati per abbellimenti grafici di tombe effettuati da un popolo di ‘esteti’ fine a se stessi.

La logica e la cultura del loro Tempo ci sfuggono, mentre pretendiamo di comprenderli utilizzando le nostre diverse e mutate facoltà. La razionalità ci spinge a classificarli, mentre invece occorrerebbe semplicemente capirli mediante azione di ‘calzatura dei loro mocassini’.

La logica Antisistemica è rimasta inalterata, quella sì, nel corso dello scorrere temporale. 

Per questo motivo gli Antichi scelsero di rappresentare la loro conoscenza in maniera tanto monumentale ed ‘esatta’. Sapevano che ‘qualcosa’ si sarebbe preoccupato di cancellare pressoché tutto, in maniera tale da ‘tagliare fuori’ il futuro da quel ramo temporale che aveva conosciuto la possibilità di ascendere e l’aveva codificata con tanta esattezza ed attenzione.

Quello che percepisco personalmente è un senso di affetto e di profonda gratitudine per coloro che scelsero di farci pervenire messaggi di una tale importanza in una maniera tanto strategica. Provo per loro un senso di calore interiore, sinonimo di familiarità e di appartenenza per lignaggio, non tanto nel senso letterale del termine quanto nel senso più umano del suo intendere:

per linea di continuità e di 'senso', estrapolata da ogni e qualsiasi specifica di razza o di provenienza stellare.

Dal punto di vista dell’Uno, insomma. Il ‘riassorbimento’ è anche l’adesione al piano della memoria ancestrale, al costante e coerente senso di ‘adagio’ verso la vibrazione della ricomprensione nella Sorgente.

La Morte è soltanto un'altra via. Dovremo prenderla tutti.
Gandalf

Il corpo di luce è l’osservatore di realtà nell’identità individuale. È il Navigatore di Totalità che individua le frequenze dell’essenza di quinta dimensione nelle dimensioni inferiori di materia, tempo e spazio. 

È il detentore dell’allineamento al Piano dell’Uno Creatore. 

È il portale guida in colui che è separato dall’unità dai veli dell’illusione. È la voce nel vuoto che chiama la vostra mente e il vostro cuore, segnalando il suo riconoscimento e restaurazione quale vera identità vostra e vera identità di ogni altro. È il collegamento tra il cuore e la mente che permette alla creazione reale di manifestarsi. È il portale telepatico che ascolta e vede l’intelligenza divina e che poi ne attiva l’espressione nei regni inferiori con la sua sola presenzaWingmakers 
 
Ne attiva l’espressione nei regni inferiori con la sua sola presenza:

il suo riflesso frattale è, appunto, l’apparenza che questa Società scambia per ‘oro’, ma il vero ‘oro’ è un concetto alchemico, una trasmutazione d’eventi in un qualcosa di vibrazionalmente 'diverso'. Il processo di trasformazione dei rifiuti organici ne è un valido esempio, secondo me. Dal cosiddetto ‘scarto’ nasce dell’altro, altra Vita, altra possibilità. Questo rinnovamento è analogo alla presenza sottile che anima il corpo fisico.

La Cosmogonia Liminale non si preoccupa dell’organizzazione cosmologica dei multiversi o della fisica della manifestazione del tempo e dello spazio nel vuoto. Gli insegnanti del Lyricus sono più interessati al delicato collegamento che l’uomo ha tra l’Anima e lo strumento umano, come poter attivare questa integrazione e mantenere la sua attivazione tra i turbamenti emozionali, la disinformazione, la rigidità mentale e i campi magnetici spurii – tanto per citarne alcuni – della terza e quarta dimensione.

Il panorama cosmologico diventa chiaro quando la specie trascende la dualità di terza e quarta dimensione e acquisisce la diretta percezione del Piano Divino di Espansione e Sovranità

Non è necessario nessun testo per questa conoscenza di superiore dimensione. Ciò di cui l’umanità ha bisogno a questo stadio della sua evoluzione è saper vivere come Anima nei mondi di tempo e spazio. Ed è proprio questo che la Cosmogonia Liminale è destinata a supportare…Wingmakers 
 
Trascendere la dualità è integrarla in Sè:

respirarla arricchendola come il processo naturale di scambio delle molecole d’aria, di rinnovamento dei cicli di anidride carbonica, ossigeno e quant’altro, molto ben evidenziato nella struttura temporale degli alberi.

Tutto, alfine, torna da dove è giunto: nel campo infinito della possibilità, ma 'arricchito' in termini di 'valore aggiunto'.

È una Morte? È una nascita? Io penso che semplicemente ‘È’…

Entriamo nelle 3d e leggiamo queste tre notizie in serie.

Cina, Wen: struttura potere in pericolo senza stop corruzione.
La struttura del potere in Cina è a rischio se non si riesce a sradicare la corruzione che dilaga tra i pubblici ufficiali. Lo ha detto oggi il premier Wen Jiabao.
 
Le ultime dichiarazione di Wen, che da tempo si spende per contrastare la corruzione, sottolineano la condivisa preoccupazione che il problema possa intaccare la legittimità del potere del partito unico.
 
‘Wen Jiabao ha dichiarato che il pericolo maggiore per il partito di governo è la corruzione’, si legge sul sito Internet del governo che riferisce del suo intervento al Consiglio di stato (il consiglio dei ministri).
 
Se la questione non sarà risolta, potrebbe cambiare la natura del potere politico’.
 
La rabbia per la corruzione ha provocato una serie di ‘incidenti di massa’, un eufemismo ufficiale per protesta, che hanno preoccupato le alte cariche impegnate a garantire una transizione morbida dei poteri ad una generazione più giovane di leader.
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Quale percezione ci siamo fatti della Natura del Potere in Cina? È soggettivo il punto prospettico, certamente. Per cui evidenzio il mio; secondo me il Potere esistente in Cina è il medesimo che attanaglia l’intero Pianeta:

di Natura Parassitaria.

La corruzione di un simile Potere come può essere inquadrata? Capite? È solo una questione di prospettiva. La ‘transizione morbida dei poteri ad una generazione più giovane’ è quella linea di continuità pianificata nel Tempo, il cui riflesso verso la Massa è solo apparente, giustificativo. La storia deviata se ne occuperà e registrerà questo ‘passaggio’, quando in realtà la trasformazione epocale del vissuto è una immane opera di pianificazione, che non viene registrata nei libri di storia scolastici.

Ciò è positivo o negativo? 

Dipende da noi, da come percepiamo il cambiamento. Da come ‘sentiamo’. Da come ci poniamo di fronte al ‘senso’ della nostra venuta nelle 3d.

Monti: se il Paese non è pronto potremmo non restare.
‘Se il Paese non si sente pronto ad accogliere le riforme non chiederemo di continuare’. Queste le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Monti, trasmesse da Sky Tg24 e rilasciate durante un incontro con i giornalisti a Seul, in Corea del Sud. Oggi ha infatti preso il via il roadshow di Monti in Asia che domani vedrà il premier impegnato in Cina e Giappone.  

Monti ha chiarito che l'obiettivo del goveno non è durare, ma fare un buon lavoro.
Link 
 
Il Governo attuale potrebbe non restare, tuttavia il suo ‘segno’ rimarrebbe, perchè pianificato strategicamente. Queste individualità attualmente al Potere sono per certi versi, ‘diverse’, da quelle storiche e ancora presenti nel panorama politico. Non hanno pretese di ‘rimanere’. Sono state autorizzate a manifestarsi al fine di esprimere ‘voci apparentemente fuori dal coro’.

Tutto ciò ricorda alcune fasi dell’antica Roma, allorquando veniva nominato un ‘Dittatore’ al fine di occuparsi della questione pubblica direttamente minacciata da un fattore ‘esterno’. Il ‘Dittatore’ aveva carta bianca, pur rappresentando solo un simbolo, un pretesto per ottenere proprio quella ‘carta bianca’, ossia quella possibilità di ‘fare’ quello che la divisione interiore non permetteva ufficialmente.

L’invasione ‘esterna’, il pericolo, la minaccia, poteva essere organizzata ad arte per raggiungere quello stato ‘interno’. Come? Tramite un lungimirante piano di pagamenti, promesse, esenzioni, estensioni, etc.

Suvvia, non scandalizziamoci:

la storia non è mai cambiata dai tempi ‘andati’ sino ad oggi.

Frattalmente è sufficiente osservare l’adesso per comprendere a ritroso. Le logiche erano diverse? Certo. Ma non quelle del Potere Parassita di Controllo. La chiarezza di quell’intento è sempre stata attuale

Presidente Iran: Usa non possono più dettare politica.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad oggi ha detto che gli Stati Uniti non possono più dettare la linea al resto del mondo e che le relazioni tra Nato e Pakistan diverranno più instabili.
 
Nato e Stati Uniti dovrebbero cambiare la loro politica perché il tempo in cui dettavano le condizioni al mondo è passato’, ha detto Ahmadinejad in un discorso durante una conferenza sull'economia dell'Afghanistan nella capitale del vicino Tajikistan.
 
‘Le relazioni tra Nato e Pakistan, la loro incostanza e instabilità, potranno solo crescere’, ha aggiunto il presidente.
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C’è da preoccuparsi? Ma 'de chè'?. Ahmadinejad esprime una verità condivisibile, se sufficientemente ‘staccati’ dal contesto in cui si vive, in cui ci si è ‘auto installati’ perdendo la memoria.

La ‘pianta’ più forte, che basa la propria sopravvivenza in funzione della ‘riduzione’ di portata altrui, è solo di origine parassitaria. La storia deviata riporta, nelle proprie cronache, che gli Imperi si sono susseguiti secondo cicli di ‘albe e tramonti’, a cui io aggiungo l’arricchimento del termine ‘programmati’.

Questo Scenario cicla secondo destinazione d’uso. È una scuola molto dura e severa, se non si comprendono le lezioni. Diciamo che inasprisce sempre di più l’intensità delle lezioni.

In attesa del riassorbimento energetico del tutto e in primis di ognuno di noi ch’è pronto.

In fondo anche il riassorbimento è di Natura ciclica:

il  ciclo nel ciclo…

La nostra ‘attivazione’, tramite ‘respiro e immaginazione’, nell’esatto punto di ‘intersezione dei due assi (Planetario e del Sole Centrale)’ corrisponde alla simbologia della ‘croce’.

La ‘croce’ è stata macchiata con ‘sangue’ e sempre riproposta in queste vesti 'distorte', dalla storia deviata. Essa è un simbolo archetipico molto importante. Un incrocio da ripercorrere con diversa e rinnovata presenza.

Quello che serve è ancora un reset della memoria. 

Un lavaggio di quel ‘sangue’. Non a caso il campo magnetico terrestre sta progressivamente scemando:

esso mantiene la memoria umana in termini di presenza di forme pensiero ‘corrosive’.

L’intersezione degli assi è un punto d’incrocio, un appuntamento delle nostre 'parti', un antico patto da onorare mediante il suo raggiungimento attraverso la totalità della presenza.

Esserci, corrisponde all’entrare nella propria funzione d’onda superiore e, per astratto, al proprio riassorbimento nella funzione di ordine superiore della possibilità.

Tornare non come prima, ma diversi, eppure come prima…

Dalle ceneri la fiamma sarà risvegliata. Una luce dall'ombra spunterà. Rinnovata sarà la lama che fu spezzata. Il senzacorona di nuovo Re sarà.
Arwen

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com
 

lunedì 26 marzo 2012

Evanescenza e Ascensione.




Ricordo un concetto, espresso da Deepak Chopra, che raffigurava ogni incarnazione umana come un’onda che emerge dall’Oceano per il tempo della percezione di una Vita e poi torna ad 'inabissarsi'

Ebbene, questo esempio se ben osservato con opportuna prospettiva, riconduce ogni ambito dell’esistenza fisica e l'esistenza fisica stessa, al proprio 'alveolo sottile', ossia al piano non manifesto dell’esistenza da cui essa trae origine e sostentamento.

Osserviamo le dinamiche in corso relative al denaro, per esempio, il quale sta diventando, o meglio, sta tornando al livello energetico da cui è provenuto; infatti il denaro è pressoché divenuto virtuale

Osserviamo un manto d’erba; al di sotto esiste il piano non direttamente osservabile degli apparati radicali dei vegetali, che emergono alla luce del Sole grazie al lavoro silente, alla presenza celata delle radici e dell’intero sistema di sostentamento nutrizionale non apparente. Quando un vegetale, caratterizzato da cicli dell’esistenza brevi rispetto a quelli tipici di un umano, come i fiori, le erbe infestanti, etc. si dice che ‘muore’, in realtà perde solamente il suo aspetto fisico, eretto al di fuori del manto della superficie terrestre

Al di sotto, ‘esso’ è perfettamente conservato nel ‘piano d’azione’ naturale che lo contempla. Dalle radici, dal ‘potenziale’, egli attenderà la rotazione climatica e temporale prima di tornare a prendere luce e ad apparire agli osservatori umani, che lo attendono con le più disparate motivazioni.

Gli 'strati' che caratterizzano la Natura, ad ogni livello, mettono in evidenza una realtà riflessa e inerente alla struttura ‘nascosta’ delle individualità umane; non solo, anche quel fitto intreccio di relazioni energetiche, che le stesse individualità provvedono ad intrecciare di continuo mediante azione conscia e inconscia.

L’apparato radicale dipende anche da ciò che è ‘presente’ nel terreno e nelle vicinanze a 360 gradi. I Pianeti, lontani e quasi invisibili, manifestano la propria ‘forza’ ad ogni livello. Lo possiamo ben comprendere osservando gli effetti della Luna, il corpo celeste a noi più vicino. È indubbia questa ‘interferenza’ con i ritmi della Vita esistente sulla Terra. Ma cosa rappresenta un ‘sasso’, presente in profondità e più o meno vicino ad una radice di una pianta?

Esso raffigura una presenza in grado di modificare la direzione dell’esplorazione radicale, non potendo le radici, mediamente, perforarlo. La sua presenza, seppure manifesta sottoterra, è molto concreta in termini di effetti sulla vettorialità radicale, anch’essa celata dal manto solido terreno. Al di sotto esiste una struttura della Vita sviluppata ad hoc al fine di rendere più o meno fertile il suolo, caratterizzata da una promiscuità esistenziale che ricorda molto da vicino la popolazione multietnica di una grande città umana.

Difetti, errori, sbagli, passi falsi… non esistono se contemplati da una dimensione prospettica sufficientemente ‘radicata’ sia nel Cielo che nella Terra.

Se lanciamo un sasso in acqua, cercando di fargli fare il classico ‘surf’ sulla sua superficie, ma anche solo lanciandolo 'a bomba', è gioco forza osservare che è solo una questione di tempo il riassorbimento dello ‘splash’ fisico in acqua. 

Ergo, dopo un certo tempo ogni effetto 3d viene inglobato, o torna, nel reame non manifesto dell’energia. È come increspare momentaneamente qualcosa che per default, per Natura, tende sempre a tornare nel reame della possibilità o della non apparenza:

uno specchio energetico.

Per questo il denaro sta diventando sempre più virtuale, la tecnologia sta diventando sempre più minuscola, le guerre stanno diventando sempre meno appariscenti rispetto al passato caratterizzato da eserciti schierati in campo aperto, etc.

Gli effetti pratici sulle 3d, di questa evanescenza, sono il frattale dell’esistenza naturale della Magia, messa in luce anche dal principio omeopatico della rappresentanza o diluzione, sino a pressoché completo assorbimento della presenza del rimedio fisico originante l’effetto.

Da ciò si comprende come ogni ‘azione’ umana sia destinata a divenire eterea o a tornare nel reame sottile che l’ha concepita mediante ‘azione ispirativa’. Che cosa potrebbe essere, allora, un ‘Buco Nero’?

Un grande collettore di realtà/non realtà. 

L’esempio frattale ed ‘evidente’ dell’azione naturale del riassorbimento energetico. Per questo motivo dovrebbe esistere anche il suo diretto opposto, anche se in definitiva gli umani sono molto simili all’opposto di un buco nero, vista la propensione alla co creazione.

L’umano è però più simile ad un ‘compromesso’ tra le varie forze della ‘Natura’, una sorta di ‘compilatore’ del tutto, per dirla all’amico Diego; un ‘ponte’, un tramite, un istmo tra anse diverse della possibilità. Gli umani intessono la realtà, prendendo dai regni della possibilità, e riassumendo ogni concetto, per sua diretta trasmutazione, in ‘eventi’. È l’esatto lavoro del ragno che si nutre secondo input originali e poi secerne sostanze atte a formare la ragnatela, ossia un effetto fisico riassumente l’effetto della miscelazione materiale alchemica, che avviene nelle fornaci delle proprie profondità.

La Creazione si propaga in maniera sorprendente.

Aspettiamoci dunque che le individualità umane vengano riassorbite nel piano da cui sono emerse, cioè attendiamoci ‘raccolti umani’ che, progressivamente, maturano le caratteristiche per tornare da dove sono venute mediante Ascensione, ossia mediante lo sviluppo di una differenza vibrazionale tra l’adesso e il futuro adesso. La riduzione del gap vibrazionale tra la ‘Sorgente’ e l’Adesso corrisponde al ‘riassorbimento’ energetico del principio umano racchiuso tra le pareti d’osso e materia varia della densità attuale.

I cicli umani del passato dove sono finiti? Intendo il ‘raccolto’ di questi cicli? Il valore aggiunto… è semplicemente asceso ad un altro livello della possibilità.

Il ‘resto’ è stato fagocitato dai 'trituratori della realtà', un effetto simile a quello del ‘Buco Nero’, il quale ha il compito di mantenere l’ordine energetico e la pulizia energetica sui Mondi e tra i Mondi. Basta osservare il rifiuto organico dei viventi nelle 3d; come si forma, perchè si forma e a quale scopi viene destinato per vie naturali:
  • trasformazione
  • concimazione
  • rimessa in  circolo dei principi vitali.
Perché a livello 'superiore' dovrebbe essere diverso?

Torniamo alle 3d. Il processo di dissolvimento delle azioni umane continua imperante nel tempo perché naturale. Dal livello non manifesto derivano gli input che determinano il ‘comportamento’ fisico. Da ‘qua’ si comprende come la scarsità, paventata da questo paradigma sociale, sia un fattore non esistente a livello non manifesto, caratterizzato appunto da una estrema ricchezza biodiversa ad ogni latitudine del concetto sottinteso dall’utilizzo del linguaggio. 

Il fatto stesso della spazialità ‘infinita’ del Cosmo testimonia di una ricchezza ‘infinita’. Il moto vettoriale di scarsità espresso dall’umanità è un riflesso della povertà espressa a livello fisico rispetto al vero ‘riflesso’ dormiente sotto al manto della possibilità.

Fisco: Monti, Abbiamo Dovuto Aumentare Tasse, Non Potevamo Fare Altro.
‘Abbiamo dovuto aumentare le tasse, non potevamo fare diversamente’. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti, a Cernobbio. 

Monti ha parlato anche della ‘colpevole tardività’ con cui il Paese ha preso coscienza, ‘sul piano dell'analisi e della sua trasformazione in azione’ dei propri ritardi, cosa che ‘ha determinato il fatto che è ancora più difficile rimettere l'Italia’ sulla strada giusta…
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Questa presunta mancanza di ‘alternativa’ è una frottola colossale, nel senso che Monti probabilmente non aveva altra scelta, giunti a questo livello dell’inasprimento della realtà, tuttavia ciò mette in evidenza un’azione di ‘non scelta’ piuttosto che un’azione di co creazione matura, morale, etica e responsabile.

Inoltre mette in ulteriore evidenza quel costante processo di 'ritardo' in cui è collocata la prospettiva media della Massa:

sempre in 'ritardo' in ogni processo decisionale e fisico.

Salvare il salvabile, insomma… ma alla luce dello ‘spazio’ concesso dal principio oscurante attirato attraverso la rinuncia di Sé, espressa nel corso del tempo dall’umanità, ad immagine e somiglianza della rinuncia di Sé espressa dalla singolarità umana.

C'è molta speranza, ma nessuna è per noi.
‘Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, salvo intese, il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro’. Lo leggiamo nel comunicato stampa divulgato da Palazzo Chigi. Benissimo. Ma quel ‘salvo intese’ che è?...
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Quel ‘salvo intese’ è questo, ad esempio:

Nessun taglio alle commissioni bancarie su crediti, fidi e sconfinamenti. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che modifica la norma del dl liberalizzazioni sulle commissioni bancarie…

L'asse della collaborazione tra banche e imprese ‘non va segato se no il Paese viene giù’…
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Questa ‘collaborazione’ è di Natura parassita. Le Banche sono i parassiti che possono ‘ricattare’ le Imprese, alle quali non rimane altra scelta se non quella di accettare di ‘collaborare’, perché in una situazione di netta dipendenza, in un Mondo determinato dalla presenza parassitaria, che persegue lo scopo preminente di ‘sopravvivere’ a scapito di tutto e di tutti.

In questo proposito trova buon terreno nella disarmonia che regna sovrana nella navigazione a vista delle individualità incarnate.

La realtà 3d è magica anche se non sembra, anche se la Fisica tende a livellare tutto come l’azione di una certa ‘sindacatura’ presente nelle Imprese, capace di assorbire la possibilità di emersione dal tutto del singolo.

L’illusione è paventata nella certezza del diritto…

iPad è sempre più magico.
Migliorare un tablet come iPad 2, che Steve Jobs aveva definito senza torto un oggetto magico, non era certo semplice, ma Apple è ancora una volta riuscita a innalzare l’asticella. Basta infatti accendere il nuovo iPad e guardare un’immagine sul Retina display per restare incantati dalla nitidezza delle immagini, frutto di uno schermo con una risoluzione quattro volte superiore a quello dei precedenti modelli.

Il nuovo iPad vanta infatti una risoluzione di 3,1 megapixel, più di una tv Full HD, superiore a quella percepibile dall’occhio umano e davvero impressionante: che si tratti di un’immagine o di un libro in formato elettronico, anche avvicinando iPad al viso è impossibile distinguere i singoli pixel, a tutto vantaggio anche del comfort di visione. Nel corso della prova è emerso inoltre che il nuovo iPad non è rallentato in alcun modo rispetto al precedente modello, e reagisce istantaneamente a ogni tocco indipendentemente dal tipo di applicazione…
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Questa non è pubblicità; quello che interessa a SPS è il vettore frattale, che dimostra la direzione naturale, impressa anche inconsciamente, di tornare ad essere multidimensionali, di essere riassorbiti dal campo intelligente non manifesto della possibilità.

La sfera magica della 'Fattucchiera' è forse dissimile da un aggeggio tecnologico di questo tipo?

Questo Scenario 3d cicla e, nel Tempo, tornerà nel reame co creativo dello ‘Spazio delle Varianti. Lo Scenario ‘madre’ lo farà solo alla fine della sua destinazione d’uso, ma le singolarità mature lo fanno e lo faranno per ‘inerzia vettoriale’ mediante opera di Ascensione.

È tutto perfetto nell’opera alchemica di trasformazione e trasmutazione dell’energia ispirativa:

valore aggiunto per le nostre ‘orecchie’…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com


venerdì 23 marzo 2012

Tirare indietro il velo.




La parola 'Apocalisse' significa rivelazione. Il velo della percezione terrena sensoriale viene tolto, o meglio, l’uomo ha la possibilità di guardare al di là di questo velo, e che cosa gli appare? Lo spirituale...
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Per quel che ‘so’, per quel che ‘sento’, per quel che ‘rappresento’, ho la facoltà di utilizzare tutto ciò che l’umanità ha descritto nel corso della propria navigazione. Il pensiero non scritto, riflesso in una versione ‘disinnescata’ da quello scritto, aleggia intorno a noi come onde sonore captabili attraverso un opportuno apparato ricevente:
  • il ‘non scritto’ ha validità pratica, seppure etereo; esso imprime la fase pratica della Vita
  • lo ‘scritto’ ha validità teorica, seppure denso; esso imprime la fase teorica della Vita.
L'orizzonte degli eventi è ribaltato.

Va da sé che ‘studiare’ comporta una 'teoricizzazione' dell’esistenza 3d. Steiner affermava che attraverso le opere librarie si sarebbero diffuse le entità eteree a cui alludeva, ossia che il libro stampato sarebbe divenuto uno strumento dell’oscuro. 

Nei libri non è scritto ‘tutto’, eppure il 'tutto' è presente.

La Bibbia, ad esempio, si dice che sia codificata. Lasciamo perdere le motivazioni ‘umane’, ma interessiamoci del motivo frattale veicolato. Quell’oscurantismo riportato è inerente ad una non totalità inerente al genere umano, il quale è riflesso dal tutto. La non totalità comporta un consumo energetico, molto intenso , nel mantenere attive tutte quelle pseudo difese contro il flusso naturale dell’esperienza di Vita.

Manca la fiducia.

L’orizzonte è, appunto, ribaltato. I ‘popoli dei libri sacri’ hanno barattato la propria libertà pratica con una libertà teorica. Esistono molti libri che decidono per le Masse… ma nei libri sono codificati i messaggi pratici mentre quelli teorici emergono come riflesso della situazione respirata o letta.

Coloro che 'sanno', vedono, anche se non a conoscenza del codice di decriptazione. È la Natura frattale che lo permette.

La differenza che si concretizza nelle 3d si riassume nella ‘fede’ in se stessi; che colui che comprende riesce a mettere in gioco:

quanto è totale l’individuo che ha ‘capito’, che ‘pensa di avere capito’, che ‘suppone di avere capito’, ma… che le vicissitudini 3d, della Vita, riescono ancora a sballottolare come un cespuglio rotolante nel vento?

L’essere totali passa da quella linea, molto simile al pelo d’acqua, che si deve assolutamente conquistare e consolidare attraverso atti concreti nell’usufruizione dell’esperienza esistenziale.

Quanto riusciamo a resistere, ad esempio, alla presenza di un vasetto di Nutella, disposto dinnanzi a noi? Un esempio, questo, atto a non demonizzare il prodotto in questione, ma piuttosto a utilizzarlo in chiave di codice per comprendere meglio noi stessi. Sino a quando intenderemo ogni questione in termini 'guerrafondai', come utilizzando il costrutto 'resistere', è persino logico che continueremo a vivere un conflitto piuttosto che una presa diretta omnicomprensiva della nostra presenza:

il riflesso codificato di noi, scambiato per un nemico ‘altro’ da combattere e vincere. 

Peccato che in fin dei conti tutto quello che si combatte si rafforza. Per cui? Non è forse meglio ri-comprendere ogni ambito, ri-pensandolo come una nostra estensione e, in quanto tale, provare persino della gratitudine per il messaggio veicolato sino a noi?

Da quel ‘punto’ sarà più semplice anche maturare la semplice considerazione consapevole che ‘non siamo soli né abbandonati’. I messaggi religiosi narrano, appunto, in maniera codificata della storia energetica del genere umano, riconducendo una vastissima prospettiva al luogo comune della lotta contro il maligno:

questa assoluta verità, deve essere rielaborata da ognuno di noi, in funzione della propria Coscienza o ‘luogo vibrazionale raggiunto’. Presa in quanto tale, ossia non decodificata, risulta fuorviante e manipolatorio il fatto di intraprendere una vera e propria guerra contro chiunque la pensi in maniera diversa dal ‘consentito’, dalla consuetudine.

Vedasi a titolo d'esempio la strumentalizzazione adottata per le Crociate.

La 'lotta' non è una lotta nel vero senso della parola

Il conflitto è innanzitutto dentro di noi, se cerchiamo una causa prima, in secondo luogo è un cammino che parte da una ‘smagnetizzazione’ dell’individuo, avvenuta nel corso del tempo, ma non del ‘principio eterico superiore’ veicolato nella scia dell’esperienza umana nelle 3d.

Come a dire che ci siamo portati dietro un certo ‘seguito’, ossia tutte quelle parti di noi interessate a partecipare al ‘gioco esistenziale’. Cerchiamo di capire che è tutto perfetto già sin d’ora. Perfetto per fare cosa? Per metterci nelle circostanze ‘migliori’ per conoscerci. Se il ‘meglio per noi’ ha coinciso con questa versione del Mondo, allora viviamolo con la migliore delle prospettive possibili:

decodifichiamo la realtà 3d, perché parla solo di noi.

Tutte le circostanze ‘esterne’ non sono altro che il riflesso di chi siamo, della nostra Coscienza operante sempre e comunque nella direzione della nostra crescita e in accordo con la nostra consapevolezza e levatura spirituale. Essendo la realtà un riflesso, non ha molto senso preoccuparsene direttamente:
 
sarebbe come pretendere di pettinarsi cercando di passare il pettine sulla testa dell’immagine riflessa nello specchio davanti a noi…
 
Non possiamo confondere la causa con l’effetto ma piuttosto spostare il baricentro della nostra identità (e quindi della realtà) nella sua sede reale:
 
noi non siamo creature che hanno un Anima ma Anime che hanno un corpo
Metamorfosi - Carlo Dorofatti

La linea semplice che passa per il ‘godersi lo spettacolo’ non trova presa diretta nell’effetto complessivo dell’orchestrazione delle parti:
  • Mente
  • Corpo
  • Ego
  • Io
  • Conscio
  • Inconscio.
  • Personalità
  • Memoria.
L’elenco è vastissimo. Tutte queste ‘parti’ rispecchiano la verità frattale della presenza contemporanea di leggi Cosmiche e Planetarie interfacciate e opportunamente ‘diluite’ secondo una logica ed una intelligenza che è collocata al di sopra delle parti stesse.

Un insieme coordinato di azioni che consentono di agire in qualsiasi punto dello spazio e del tempo attraverso le corrispondenze archetipiche tra macro e microcosmo. Inoltre, pone in relazione tra loro leggi, forze e dimensioni proprie di differenti livelli di esistenza e di Coscienza, attivando connessioni ed energie profonde, potremmo dire agendo ‘da dietro le quinte’ dell’ologramma universale e dello spettacolo umano…
Metamorfosi - Carlo Dorofatti

Ricondurre il ‘tutto’, corrispondente all’attimo di eterno flusso del presente, alla propria funzione originale, equivale a sviluppare totalità, nel senso di mantenere una consapevole presenza, corrispondente alla presenza delle leggi Celesti

La Mente che ‘sfugge’ viene riprogrammata nel tempo, così come ogni altra parte corrispondente alle leggi Planetarie, anche solo rimanendo ‘presenti’ in se stessi.

È un processo naturale; non scambiamolo per una tecnica da acquisire. Ok, è anche una tecnica, ma solo per capirci in questa sede oltremodo necessitante dell’interfaccia del linguaggio. Da questo punto di vista, tutto è una tecnica:

appelliamo ciò come meglio crediamo, ma rendiamoci consapevoli che le tecniche da libro sono vuote, teoriche, e dipende da noi trasformarle in concretezza, mentre ciò che deriva dalla ‘presenza’ è da subito pratica, concreta, vettorialmente schierata, etc.

Il libro è un codice. 

È de-scritto chiaramente nella sua composizione in lettere, numeri e spazi bianchi. Tra le righe è celato l’intento di colui che ha scritto; atto non sempre e solo affine al perseguimento di fama, successo e ricchezza, che semmai è solo un riflesso sociale moderno. L’intento più efficace e profondo, in termini di valore aggiunto energetico, è quello relativo alla veicolazione ricetrasmittente del ‘Potere’:

l’effetto che coincide con l’intento è quanto di più totale possa accadere ad una entità. 

È sinonimo di realizzazione profonda. Quanto di questa realizzazione è stata strumentalizzata dal disordine energetico frutto delle rinunce umane a conoscersi per tempo? C’è stato sicuramente un tempo in cui è stato più semplice risolvere l’equazione, tuttavia è dipeso da noi il fatto di avere ingarbugliato le percezioni. Il potere sottile oscuro ha solo approfittato dell’occasione concessa con tanta leggerezza dagli Human Bit in costante discesa nelle 3d.

Com’era possibile approfittare al meglio di un simile flusso di generatori energetici eterni?

Intrappolandoli sul Pianeta, utilizzando come effetto leva il grande vantaggio del proprio libero arbitrio, miscelando opportunamente il mix di leggi Planetarie e Cosmiche nella giusta dose atta a costituire quell’incantesimo, che ancora oggi tiene perfettamente. Nelle 3d l’energia ruota a vortice, per cui tutto segue questo imprinting:

da ‘lì’ deriva il flusso naturale che imprigiona il genere umano. Una volta cadutoci dentro è arduo anche il solo capire di esserci dentro.

La mano che 'ha collocato', si è ritratta e osserva lo ‘spettacolo’, come un Imperatore Romano al Colosseo, di fronte ai Gladiatori, che offrono le proprie esistenze per primeggiare attraverso la forza fisica. Il loro conflitto genera energia per l’Impero e per le sue divinità, tramite adesione controllata della Massa e veicolazione opportuna dell’energia emozionale della Massa.

L’attenzione inconscia focalizza sull’osservato, ricevendo input subliminali, codici di programmazione indotti…

Ricalcoliamo una figura speciale, che inconsciamente siamo portati a ritenere negativa:

il riso uccide la paura, e senza la paura non ci può essere la fede. Senza la paura del demonio non c’è più necessità del timore di Dio… Il riso resta lo sfogo dell’uomo volgare, ma cosa succederebbe se per colpa di questo libro, uomini saggi andassero affermando che è possibile ridere di tutto, … possiamo ridere di Dio? 

Il mondo precipiterebbe nel caos. Perciò io sigillo quello che non doveva essere detto… nella tomba che ora divento.
Il venerabile Jorge da Burgos – Il nome della Rosa
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Pensiamo al luogo comune, molto di moda, che pretende di dover sempre apparire sorridenti, allegri, solari… magari mantenendo le ‘nubi’ segregate all’interno. Perché? Per non sembrare uno ‘sfigato’?

Ciò che non si esprime si imprime.

Ecco la malattia, il disagio emozionale, fisico, il disorientamento, il vuoto esistenziale…

Le parole del saggio Jorge sono da tenere in grande considerazione, mantenendosi in una collocazione energetica che decripta il codice utilizzato da Eco:

la recita del libro e degli attori è un veicolo che trasporta verità a vari livelli.

Giudicare le apparenze è un atto superficiale che allontana dal codice impresso nel codice stesso.

Siamo capaci di salutare allo stesso modo di una giornata di Sole, anche una giornata di pioggia? Ciò corrisponde alla stessa consapevolezza di inquadrare il vasetto di Nutella nell’esempio precedente.

Il ‘timore di Dio’ è 'rispetto per Dio', ossia per quel principio presente in ognuno di noi:

coerenza di divini-umani ad immagine e somiglianza del Principio Creatore.

Il ‘timore di Dio’ è rispetto verso se stessi e verso il senso di questa esperienza progettata con tanta ‘passione’. La Paura è un vettore che subentra se necessario. A quanto pare è stato necessario manifestarlo. 

Il ‘riso’ è isteria che può stravolgere se non in equilibrio.

Come al solito il gioco delle parti necessita di armonia in ogni ambito, nessuno escluso.

Poiché la biblioteca è infinita e poiché in ciascun libro può risiedere solo una finita sequenza di caratteri, ogni possibile libro di 410 pagine si ripete infinite volte, metafora questa dell'eterno ritorno:

‘Io m’arrischio a insinuare questa soluzione:

la Biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine’.
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Attenzione:
  • ciclicità
  • periodicità.
Il termine ‘disordine’ non ha senso in un ritmo ciclico e perfettamente periodico. C’è una grande intelligenza all’opera. Il disordine è un codice non ancora ben interpretato dalle ‘parti’.

Stendiamo un pietoso velo? Tutt'altro.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com