“Quante squallide figure che attraversano il Paese. Com′è misera la vita negli abusi di potere. Sul ponte sventola bandiera bianca…”.
Franco Battiato
Ti vanti di saper “far valere i tuoi diritti”, e sei sempre - a tal pro - attento e “sul pezzo”, informato e super intenzionato a non “farti schiacciare i piedi” da chicchessia, conscio di poterti affidare in qualunque momento alla legge, anzi, con la legge che ti tutela, ti difende e mantiene ordine, servizi pubblici e status quo.
Molto bene. Quindi?
Tutto a posto.
Contemporaneamente, sei sempre preoccupato; temi che in ogni istante qualcosa ti possa ferire, portare via tutto, lasciare in “mezzo alla strada”, etc. Temi “il prossimo tuo” come se non ci fosse un domani, insomma. Perché?
Perché non esiste ma c’è una simile sensazione di fondo?
Qualcosa che ti tornisce dentro, andandoti a riconfigurare rispetto alla tua versione migliore ed inconfessabile. Sei sempre disposto a versare lacrime a fronte dell’ennesima tragedia, che i Tg ti riportano come risacca sulla spiaggia.
Se poi chi ci va di mezzo sono dei bimbi, innocenti… No?