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Il “mondo” va verso la virtualizzazione, verso la digitalizzazione, verso… dove/cosa (chi), quindi?
È, forse, un caso che – ad esempio – il denaro (ch’è un’invenzione di parte = esiste ma non c’è) stia scomparendo dal livello più materiale?
No, quando “al caso non è lasciat3 alcunché”.
Allora, l’essere “mondo” non sta scomparendo e, per l3 verità, non sta mutando nulla a livello sostanziale, trattandosi di “tutt3 si trasforma”.
Un giogo (d'aratro) che dimostra, a ben “sentire”, che sei in un vortice dal vertice immanifest3 (secondo strategia e non secondo “natura”).
Ricorda:
(nel) “qua (così)”… nulla viene lasciat3 al caso, perché nulla succede per caso.
A tal pro (e, persino, in tal pro), ti viene in aiuto la caratteristica ambientale di memoria frattale espansa, ovvero, ciò che – a sua volta – non butta via niente di ciò che 1- “è già success3” e dunque 2- continua a succedere.
Essendo memoria, ricorda tutt3. È logic3. No?
“Per colpa di qualcun3, non si fa credito a nessun3…”.
Il proverbio recita ciò.
Già; cosa recita, sostanzialmente?
Esprime valore aggiunto, ch’è esperienza pregress3 e consolidat3, ossia, verità, luogo comune, paradigma, etc.
Sì, ma (ma)… “dove”?
In quel “posto” – in quell3 versione manifest3, del reale potenziale (infinit3) – “dove” le cose stanno già in tale modus.
Ovvero, quando “è già success3” e, dunque, continua a succedere.
Tale argomento è portante, e per ciò – SPS (Io) – continu3 ad insistere. Osserval3, ad esempio, più nel “piccol3”, essendo significante del significato...
Benzina e diesel, effetto domino…
Adnkronos 13 febbraio 2019 Link
Effetto domino = “è già success3” e continua a succedere.
Qualcosa che dipende da… qualcosa, ch’è l'essere decisione (intenzione, piano, progetto) di qualcun3, che non esiste; c’è.
Allora, scatta automatica un’altr3 “curiosità”:
perché può continuare a succedere?
“È già success3” = continua a succedere.
Tale è l’equazione che sorregge tutt3 (nel/il) “qua (così)”. Ossia, la versione dell3 forma-mondo “ora”.
Qualcosa che, ti dicono, essersi come auto generat3, attraverso il cosiddett3 processo storico ch’è, non a caso, deviat3.
Quindi, nell’AntiSistema soffri come di un certo errore di parallasse, ovvero:
come “guardi” 3l mondo “emers3”?
In che modo?
Secondo quale ottica, prospettiva, angolo, declinazione, inclinazione, sensibilità, senso, significato, etc.?
Nell’auto conv3nzione del “tempo”, ciò che è passato, è (sembra) solamente… passato; ossia, ogni recitante – nel durante – è già defunt3.
In tal modo, ciò che continua a succedere rimane come “orfan3” di tale parte “creatrice”, sebbene rimanga sempre viv3 e veget3 l’interconnessione sostanziale che ricollega tutt3 da “a monte” ad “a valle”.
Qualcosa che puoi subodorare attraverso termini deviati, come sincronicità, caso, fato, destino, alea, etc.