venerdì 28 ottobre 2016

Una origine, di sicuro, ce l’hai.


Certamente, provieni da qualche parte (magari ancora da qua, ma - comunque - una origine ce l'hai).
Nonostante tutto quello che tendi a “pensare”, una origine di sicuro ce l’hai. Ma, “qua, così” vivi come senon ti interessasse ricordarla.
Sì, perché se una origine ce l’hai (e ce l’hai), allora, l’unica spiegazione per un simile “vuoto”, è che tu l’abbia dimenticata.
Quindi, “togli i sigilli” alla tua memoria
Di cosa “parliamo”? Di fare “ricerca”? Di studiare? Di consumarsi, in ogni modo, al fine di? Di... credere a/in?
No. Per niente e nulla, affatto. Si tratta di "ritrovare".
Qui, la questione è che hai dimenticato (per qualsiasi sia il motivo intercorso e nonostante sia il modello di “credo” che ti affligge “qua, così”).
Vuoi rimanere sul “pezzo”?
?
E, allora, smettila di far finta di niente, di fare la vittima, di rimandare sempre, di non dare retta a quello che “senti”, di recitare la “tua” parte, di avercela con tutto e con tutti… pur di distogliere l’attenzione da quel “chiodo fisso” che ti rode, comunque (sempre) dentro, in profondità (anche se non lo ammetti nemmeno a te stess3).
Ok?
Smettila. Ed, allo stesso tempo, “inizia”
La “via” non è solo una. E tu sei, “ora”, lungo quella che ti ha deviato nel “qua, così”.
Nella sfera del reale manifesto che “ti ha”.
No. Non si tratta di fantascienza. Non hai cambiato dimensione. Si è, solamente, trasformato il mondo “tutto attorno a te” o, meglio, “tutto attorno alla dominante (con te, dentro)”.
Da quel “momento (in poi)”, nulla è più stato identico al “prima”, compresa la “tua” memoria e, quindi, compreso te… mentre sopravvivi e ti chiedi (nella tua profonda intimità) “Chi sono? Dove vado? Perché?”.
 

giovedì 27 ottobre 2016

La tua vera vita.



Ombre divergenti. Uniformità d'intesa (apparenza)...
Chi diavolo è, lei?
Qualcuno che non vi aspettavate…”.
Jack Reacher
Qualcuno che non vi aspettavate”. Uhm… in un mondo, reale manifesto “qua, così”, ecco uno dei punti cardine:
prevenire una simile eventualità, sempre possibile, poiché potenziale (più che immaginabile).
Ovvio, al fine di ritenere un simile pensiero, in maniera altrettanto possibile, occorre che tu possa prendere in considerazione un livello del controllo assoluto
Ma, usualmente, sino a “dove (chi/cosa)” arrivi?
Non riesci proprio ad immaginare la dominante, poiché essa è “solamente” compresente ma immanifesta (alias, scomparsa dalla “tua” memoria), strategicamente.
Ergo:
non puoi immaginare che la “prevenzione” possa essere, anche (e soprattutto), 1) assoluta, 2) costante, 3) coerente, 4) totalmente di parte, 5) prevedibile, etc.
Così, la funzione (espressione) “qualcuno che non vi aspettavate”, risulta sempre più distante dal caratterizzare l’aspettativa dominante, non visto che… la dominante ha il controllo, ormai, per il 99% del totale.
Una centralità giurisdizionale che abbraccia ed interessa l’intera Terra.
E se (se) ci fai “caso (ti accorgi)”, l’onda lunga che caratterizza – proprio a livello planetario – il sopravvivere “qua, così” è, appunto, qualcosa dalla caratteristica riunificante, ma sotto ad una sola “bandiera (una simbologia molto significativa, a livello frattale espanso)”.
Qualcosa che è, ad esempio, la globalizzazione, le multinazionali, i blocchi di nazioni continentali, gli organismi sovranazionali, i grandi business, le mode, la Rete Internet, il “sapere”, la prospettiva, etc.

mercoledì 26 ottobre 2016

I politici “funzionano” sempre meno bene.




Ci sono cose che “hai proprio bisogno che te lo dicono, che fanno male”? 
Dove non arrivi con il “sapere”, arrivi con il “sentire”.
Certo, maquesto “sentire” non ti sembra mai valere quanto il “sapere”. Nevvero? 
Perché, il “sentire” proviene indefinitamente da te, mentre il “sapere” proviene dal mondo della cosiddetta educazione. 
Ossia, da qualcosa che è al di fuori di te (che “non sai, di tuo”). 
Cioè, sembri come manifestarti, nel mondo, completamente… che cosa? Alla mercé di tutto quello che ti precede e che, dunque, si trova in una posizione di “vantaggio” rispetto a te. 
Ora, quando “vieni al mondo”, trovi una organizzazione sempre più capillare che ti “accoglie”, in relazione al dove, come, quando (in che modo) “appari ‘qua così’”. 
Questo che cosa significa
Che esiste uno “status quo” già formato e pienamente efficiente (interessato) nell’immediatamente catalogarti ed “assegnarti un posto nel mondo”
Se (se) nutri dei dubbi – su questo “stato delle cose” – non hai il “diritto” di portarlo a compimento, poiché sostanzialmente “non ti è permesso”.
Provare per credere
Sostanzialmente, che cosa significa?