venerdì 12 febbraio 2016

Il labirintico status quo (7)


 
Attorno a quale “Sole”, ruoti?

Quale è, il tuo centro? E, all’opposto: 
  • quale è, il “tuo” centro?
C’è una parola “magica”, che indica chiaramente la possibilità di predeterminare le “cose”, in maniera sottile e, questo termine lessicale è:
indirettamente.
Se, ciò, “non ti dice niente”, allora cambia la prospettiva – attraverso la quale ti auto indottrini “qua, così” – ad esempio, utilizzando i sinonimi:
  • implicitamente, sotto sotto, tacitamente, velatamente…
  • di riflesso, di rimbalzo, di traverso, in modo indiretto, obliquamente.
Link
Implicitamente = non dichiaratamente
Sotto sotto = tra le righe
Tacitamente = occultamente
Velatamente = oscuramente
Di riflesso = ai fianchi
Di rimbalzo = opportunamente calcolato
Di traverso = non chiaramente
In modo indiretto = aggirando
Obliquamente = ambiguamente.
Quanti, di questi termini, hanno in sé… il riferimento alla “mente”?
Moltissimi. Un caso? No.
La mente è un dispositivo ricetrasmittente, usato “qua, così”… dalla Massa, per ricevere segnale portante AntiSistemico e per trasmettere, ad una potenza inferiore, lo stesso segnale ricevuto… tutto attorno a sé, coprendo giurisdizionalmente la zona in cui, ogni singolo individuo, vive:
come un ripetitore di segnale.
Se, ora, le Autorità – ad esempio – ti dicessero tutto, ma proprio tutto, relativamente allo “stato di salute” del “tuo” Paese… allora, si comporterebbero in maniera “diretta (lineare, onesta, giusta), senza nulla da nascondere.
Tuttavia, non succede mai, perché le Autorità (sempre, ad esempio) trovano molto più sensato “lato loro”, dirti tutto... ma in maniera indiretta (e, qua sopra, hai un elenco di sinonimi, che ti rendono – così – perfettamente in grado di comprendere, da te, che cosa esattamente significhi un simile termine).
Direttamente, "vedi e filtri".
Indirettamente, non vedi e “passa di tutto”:
  • ordini di verità diversi
  • ti dicono tutto
  • ma… non te ne fai mai nulla.
   

giovedì 11 febbraio 2016

Il labirintico status quo (6)


Come "vedi"? Una piramide è davvero... piramidale?
I “termini” di/in una esperienza comune (che riguarda tutti, potenzialmente) come vengono scelti e da chi/cosa… vengono scelti?
In funzione di quale "obiettivo"? Perché?
Obiettivo decentrabile.
La Massa “non ha tempo”, per approfondire le questioni (seppure, queste, la riguardino). Per cui, le Autorità (che sembrano votate dalla Massa e, dunque, “elette”) puntano a scegliere “termini espressivi accomodanti (quando ciò serve a “mettere una pietra sopra”) o termini espressivi eccitanti (quando ciò serve a “scagliare pietre angolari”).
Ossia, il lessico utilizzato (alla moda) è “direzionale”:
invita sottilmente a schierarsi, a favore della decisione governativa, perché 1) nave comune, 2) destino comune, 3) via ed interesse comuni.
In questa maniera, da sempre “qua, così”, i pochi – al comando – hanno potuto utilizzare la forza d’urto della Massa (i tanti), per scopi trasversali rispetto al sentire pubblico comune.
La sopravvivenza propria (Statale), comporta l’inevitabile conquista altrui e la relativa cancellazione del destino di popoli invasi e dominati. Il tutto, al fine di garantirecosa? Che uno Stato possa continuare a sussistere, nella esatta “forma intenzionale dominante, sia l’interno che l’esterno”, ossia che:
  • i pochi possano continuare ad avere la meglio sui tanti
  • tanti, che sono sia i cittadini dello Stato dominante, sia i cittadini oggetto della conquista.
Le categorie nelle quali gli individui rientrano, da una simile prospettiva, sono solo due:
  • dominanti
e
  • dominati…
Una situazione, comunque, parziale… visto che per comprendere meglio ciò che è, principalmentegià accaduto (alla Massa)”, occorre introdurre nella “presa in causa” – anche – la compresenza reale del Dominio, facendo shiftare (slittare) tutto di una “categoria (ottava, ceto, strato, posizione, etc.)” e, così, introducendo quel “terzo stato”, dal quale il Dominio governa in assoluta “quiete”.
  1. Dominio
  2. Dominanti
  3. Dominati.
    

mercoledì 10 febbraio 2016

Il labirintico status quo (5)


Azione torsionale, per la formazione dell'apparente "infinito".
La storia umana, raccontata ufficialmente (ossia, deviandola), è una “vicenda di sangue”.
Ad ogni livello sociale, è sempre stato il sangue a scorrere a fiumi.
Ed, ogni livello, si è replicato nell’altro, senza fine di continuità, ordinatamente ma... senza darlo a vedere.
In maniera tale da (anche quando "vedi"), prendere sempre un abbaglio, eleggendolo a dogma, di caso in caso.
Una replica che si serve della dimenticanza – frutto del sopravvivere “senza memoria” – al fine di esercitare “il proprio interesse (costituito dal concetto unilaterale della “proprietà privata”, derivante da qualcosa “che si sente dentro, e che non riesci più ad interpretare per quello che è: sovranità centrale nativa”).
Qualcosa, dunque, sfrutta qualcosa d’altro, in quanto “qua, così”:
  • qualcosa “ha di più”
e
  • qualcosa “ha di meno”
ma
  • non come te lo potresti anche, tutto sommato, aspettare. No. In una maniera oltremodo “ingiusta”, dove… qualcosa ha tutto e qualcosa non ha nulla.
Questo “qualcosa” è, nella sostanza, “qualcuno” – a Filtro di Semplificazione attivo.
Nella gerarchia (nel livellamento), ogni strato/stato/Stato… riproduce sempre (sempre):
  • un “doppio e sovrapposto (parallelo ombra)… segnale portante (banda di scorrimento)”.