martedì 17 novembre 2015

Il reset ciclico nello spazio del nulla: lo zero che ti suddivide.



 
“Qua, così” (in questa forma di reale manifesto by “fonte di Dominio sempreverde”, alias, status quo, paradigma o “realtà/normalità abitudinaria”) il comando della gerarchia incarna/governa tutto da una posizione assolutamente inarrivabile, per la “tua ordinaria consapevolezza”, perché è da troppo tempo che risiede “lì, in quella sede operativa”.
Troppo tempo, significa:
un vantaggio fondamentale; tanto da riuscire, “ora”… ad ispirare (governare per delegazione) l’intera Massa così circoscritta; per mezzo della quale, il reale manifestatosi di conseguenza ad una tale “svendita di sé”, viene manutenuto e reso sempre “sostenibile”, anche se (anche se) la Massa, presa individuo per individuo mai e poi mai accetterebbe – a carte svelate – di contribuire ad un simile abominio.
Il risultato dell’insieme, non ha nulla a che fare, con la lucida presa di posizione di ogni individuo che, quindi, ad un certo punto del “processo logico”, viene sedotto/circuito (deviato/filtrato) da “qualcosa” in grado di incarnare un simile potere di persuasione sottile:
  • una forza in grado di agire ad ogni profondità dell’animo umano
  • una forza che “ti conosce molto bene”, a differenza tua
  • una forza che “non dimentica e non ha dimenticato”, a differenza tua.
Ora, SPS non è certo che tu ricordi ciò che SPS stesso ha descritto nel corso di innumerevoli “articoli”. Non è certo, perché è sicuro che “tu non ci sei”, che tu sei continuamente preda delle correnti di reset AntiSistemiche by Dominio.
A tal proposito, “tu che ne pensi, relativamente a te”?
Rispondi di far tuo, per te stesso, nella tua solitudine interiore che solitudine proprio non è, essendo sempre in compagnia del Controllo…
Or bene, leggi qua sotto che cosa ha “partorito la fantasia degli esperti di turno”, per te anche quest’oggi. Qualcosa che non deve assolutamente sfuggirti (fissalo per bene nella tua memoria, al di là del rischio potenziale di subire l’ennesimo ciclo di reset).
  

lunedì 16 novembre 2015

Accorgersi al massimo livello.


Cosa significa “accorgersi”? 
  
Significa… “scardinare qualcosa d’importante”.
Significa che “un intero Mondo decade; quello che diventa precedente.
Quello che, pur trasformandosi in passato, rimane sempre presente se, al tuo accorgerti non consegue nulla di sostanziale... ecco, quello non è l’accorgersi.
Quando non cambia niente, non ti sei accorto/a, bensì, hai solo recitato la ‘tua’ parte, all’interno della quale era previsto che ti accorgessi... dentro ad una predefinita trama di sfumature”.

Dove guardi? Non ti accorgi che...
Se ti accorgi, cambi la prospettiva attraverso la quale inquadri tutto; il tutto emerso o riemerso “qua, così”. Se "ci sei solo tu", in un simile stato, forse non cambierà nulla, ma... "sei perlomeno cambiato/a, tu".
Ci sono, ordini, gradi, livelli, piani, etc. della possibilità di… (SPS intende sempre, tutto quello che approfondisce e segnala, a livello di totalità o... al massimo livello della gerarchia. Per questo non ti sembra “vero”).
Quale è il “massimo livello della gerarchia”? È quello che “non vedi più, a causa della ragione gerarchica (ricordo, memoria)”.
È “lì” che devi “mirare”. Qualsiasi altra coordinata ti porta sempre indietro, ovverosia (non ti "smuovi"), ancora e sempre “qua, così”, nel paradigma di auto contenimento.
Ed ecco un punto centrale:
  • in assenza di memoria (relativa allo svolgimento della causa)
  • tu dimentichi (la causa)
  • ed hai l’impressione di far tutto da solo/a (Dio… “permettendo”; una comoda via di fuga apparente, che tieni buona all’occorrenza, mentre “non vale” per tutta la rimanenza delle volte).
 

venerdì 13 novembre 2015

La logica nella programmazione.



"Potrei essere rinchiuso in singolo guscio di noce e, comunque, sentirmi re di uno spazio infinito, se non facessi brutti sogni".
Lincoln
Per questo motivo esiste il “progresso”; per darti “sicurezza” ed illuderti così, in maniera tale da “farti fare sempre meno brutti sogni”, seppure il reale manifesto è sempre quello “qua, così”… quello che ti ha inculcato dentro i… brutti sogni.
Una Vita edulcorata, al di là di quello che “è diventata”. È questo a cui il genere umano tende. Ed il Dominio lavora accuratamente a questo risultato.
Apparenza… Può lo pseudo potere (placebo) derivante da un lavoro “stabile”, dallo stipendio, da un tetto sulla testa, dalla pensione, dalla sanità pubblica, etc. conferirti “sicurezza”? Capisci anche da solo/a che, tutto ciò, dipende da cosa intendi per sicurezza e quant’altro:
per questo motivo sei “lavorato/a anzitempo”, nel modo mono prospettico dominante, affinché la “tua” prospettiva (attraverso la quale, poi, inquadri il Mondo) risulti quella del Dominio.
In questa sovrapposizione di strati, tu diventi “tu”, ossia, un’altra versione di te. E ciò che si confonde dentro... sono tempistiche diverse, che si riavvolgono a partire da basi diverse:
da un “prima di” e un “dopo di”, che ruotano attorno ad un centro decentrato (dominato) ed un centro centrato (dominatore) e dove tu non sei al tuo centro, ma al “tuo” centro e dove il Dominio non è "al centro" ma "al suo centro" che diventa anche il tuo "scalzando il tuo"…
Il poeta, quando è rapito dall'ispirazione, intuisce Dio…
Fëdor Dostoevskij