lunedì 2 novembre 2015

Se la sofferenza animale fosse materiale, la vedresti sempre come ingrediente nel tuo piatto.

Molto “curioso” come nella puntata del 1° novembre 2015 di Linea Verde, in onda da “sempre” su Rai 1 – all’ora del pranzo domenicale – ambientata in quel del monferrato, la direzione seguita dalla "sceneggiatura" all’insegna della solidità della tradizione (pubblicità, marketing, interesse, audience, etc.) sia stata, ancora una volta, "nel segno" della consueta tavola imbandita a suon di “carni rosse varie”.

Perché questa “curiosità” evidenziata da SPS?
Perché (1) la "tua" memoria è sempre “corta”, (2) dimentichi di conseguenza sempre molto in fretta, (3) resettandoti sempre ed in continuazione, (4) nonostante tutto ciò che è stato annunciato anche solo qualche giorno fa
Che cosa è, infatti, successo nella settimana prima della trasmissione andata in onda ieri?
Un aiutino?
La carne lavorata provoca il cancro
Link
E “quella rossa” è… “potenzialmente cancerogena. Il tutto affermato dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)… Ok?
Te ne eri già dimenticato/a, vero? Oppure credevi che fosse uno scherzo o che avevi sentito male o che l'avevi sognato.
Infine, hai solo preferito dimenticare ciò a cui non puoi proprio credere.


Ora, ciò che è successo in Rai, nella giornata di ieri, era “figlio” di contratti commerciali già sanciti e chiusi.
Sì, perché… le puntate di Linea Verde (così come di Mela Verde) sono delle pubblicità mascherate d’altro.
Ma, cosa più importante, sono “differite” rispetto a ciò che accade nella “tua” realtà; un contratto chiuso è un contratto chiuso. Non importa se qualche giorno prima è “crollato il Mondo”… Non importa la responsabilità che dovrebbe avere il “servizio pubblico e anche quello privato”.
 

venerdì 30 ottobre 2015

La teoria della pace.



Vogliamo una macchina che sappia gestire le tre fasi della guerra:
battaglia, diplomazia e pace…
The Machine
La “fase” della pace è, dunque, una “teoria”:
  • teorizzi, infatti, che non vi sia guerra, solo perché c’è una pace apparente
  • a partire dal tipo di Vita che puoi condurre quotidianamente.
E sela guerra proseguisse in altra maniera?
Quale “guerra”? Quella che è, ormai, passata alla “fase successiva”; quella che deve amministrare e controllare, lasciando lo “scontro in campo aperto, evidente, che distrugge”... accampato al di fuori dalle mura dell’evidenza.
Dopo l’intenzione, il progetto, l’invasione e la conquista – di fatti – cosa “viene”?
Il controllo. La riscrittura della “storia”, dalla prospettiva dei vincitori…
L’educazione. L’insegnamento. La “coltivazione, addestramento, allevamento”.
L’instaurazione del paradigma, dello status quo, del “firmware” AntiSistemico by Dominio.
Che ne dici di ripensare a tutto quello che “sai (perché te lo hanno “insegnato”)”?
Che ne dici di ripensare a tutto quello che risulta evidente, solo perché “non hai più memoria, né occhi… per vedere oltre”?
Che ne dici di ripensare alle “tre fasi della guerra?
Che ne dici di ripensare alla “fase della pace”?
La guerra prosegue nelle maniere previste dal Controllo; anche quando ti sembra che non possa più esistere un “nemico”, il nemico è ogni fazione diversa dalla tua, fosse anche solo il partecipante ad una “gara di scopa d’assi”.
Non sei più in Comunione.
Non sai più nemmeno cosa voglia dire.
   

giovedì 29 ottobre 2015

La "recettività".


 
Funziona tutto alla stessa maniera “indivi-duale”:
  • domanda ed offerta
  • input ed output
  • trasmissione e ricezione.
“Qua… funziona… così (sempre con il terzo incomodo)”:
con Dio che chiede di pregarlo, altrimenti "non esiste più, per te;  nel tempo, infatti, lo dimenticheresti".
Ma, se analizzi frattalmente la situazione di ogni situazione, puoi ritrovare uno schema ricorrente. Quale?
Come un… segnale portante, che obbliga (devia) ogni situazione a comportarsi in una certa predeterminata maniera. Quale?
Se ci pensi, sfugge via.
Se lo cerchi, sfugge via.
Se lo ricerchi, non lo ritrovi mai
Per cui, alla fine, sei portato/a a pensare che… non esista una spiegazione, perché non esiste “la spiegazione”, ossia, che è tutto normale/naturale, così, da che hai memoria.
La “tua” esperienza ti ispira a credere che… sia tutto e che sia anche “tua”.
Ma non è affatto, così. Succede qualcosa “tra le righe (nell'aria)”. Nel Mondo del “sottile”, tu decadi ogni volta ed ogni volta pensi che sia la Vita ad essere “dura”. Pensi che sia corretto, anche se... "uffa!". Pensi che devi sempre fare “fatica”, che devi lottare per tutto e devi lottare contro tutto e tutti.
Ma… quale è (1) lo “schema ricorrente”? E… quale è (2) la “predeterminata maniera” che ti ha?
Ad (1), SPS risponde: la dualità.
A (2), SPS risponde: il “tuo” servizio.
La dualità elimina la “tua” attenzione dall’alternativa sostanziale che, in sintesi, esiste sempre ma risulta come “sfocata via” rispetto al tuo accorgerti, proprio mentre “servi” allo status quo… “servendo il Dominio”.
Dunque, il “terzo stato” è ciò che raccoglie tutto quello che “non serve alla dualità” per auto mantenerti “qua, così”.