giovedì 4 giugno 2015

La realtà, in quanto potenziale, è un "concetto orientabile". Chi ha orientato questa realtà manifesta?




Gli ideali sono pacifici. La storia è violenta…”.
Fury
Gli attori (quelli dei “film”) recitano (p)arti, secondo copione. Quasi ogni p(arte) va loro bene, perché “(un) lavoro” e perché “dotati di un talento particolare nel… recitare ad hoc” (il frattale di ciò che esegue per intero, il genere umano).
Ma… capiscono, real(mente), ciò che “replicano”?
Gli ideali sono pacifici...
La storia è violenta…
Ora, quante interpret(azioni) potresti dare a questa espressione, recitata “molto bene” da Brad Pitt, in Fury?
Quante e… quali? He He… Inutile domandarlo: (in)finite.
Tante versioni quante possibilità hai, di “calzare più o meno total(mente)… qualsiasi (p)arte che ti (ri)trovi ad in(scenare)”.
Tu non hai un solo carattere, un solo credo, una sola “religione”, etc. (lo capisci quando "salti gù da un carro, per salire su un altro", per come sei, diventi e "sei diventato/a").
Sì, perché… in realtà, tu sei inserito/a in un modello sociale (in una realtà manifesta, caratteristica e caratterizzata) nel quale 1) non sei te stesso/a, 2) non (ri)cordi, 3) (di)pendi, 4) sopravvivi e 5) sei dannata(mente) sempre “affamato/a” di… un po’ di tutto, con una preferenza accordata verso il “tirare sera”.
Ossia, il “tuo” futuro non è qualcosa di pianificabile “qua, così”, ma semplice(mente), ti limiti a “sperare” (ancora nel 2015) nella magnanimità del “tuo” Dio (qualsiasi forma esso abbia, nella tua in-capacità di immaginarlo).
Se il tuo futuro non è “nelle tue mani”, significa solo che è “in mani altrui”. È certa(mente) così, in quanto… “nulla ac(cade) per caso” e ti muovi in uno scenario di reale (ri)emerso, dotato di (di)pendenza (senso).
In un piano inclinato, verso dove pensi di (s)correre? Verso l’alto o verso il basso? In ogni caso, verso dove ti spinge la "corrente"...
  

mercoledì 3 giugno 2015

Pendenza che (ri)crea (di)pendenza.




L'Isis è uno Stato come io sono un elicottero…”.
John Kerry
Si è reso conto, il “buon” John Kerry, di che cosa ha (af)fermato? 
La sua è una verità, che “buca” il senso delle parole espresse con una certa intenzione (lui è il “Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America”, in auge).
L'Isis esiste real(mente)?
Certo che esiste, ma... "perchè esiste". A chi/cosa "serve"?
Questa è frattalità, ossia, quel grado di “vero” che ti raggiunge sempre e comunque, nonostante “tutto”.
He He…
Lo sai (vero?) che sei alle prese con una “dinastia del/di potere”, che succede a se stessa da tempo immemore.
Ciò che ti amministra è una (di)scendenza, un lignaggio, una “stirpe” che è allargata all’intero Pianeta (e, tutto ciò, senza nemmeno scomodare il “concetto ingombrante” del Nucleo Primo o del Dominio unico in/su questa realtà manifesta “qua, così”).
Qualcosa che “non lo sa nemmeno di… essere così”, al livello emerso.
Qualcosa che “ (ri)specchia fedel(mente)” il livello sommerso del Dominio.
Bruce e Kristine Harrison, fondatori del Waikiloa-base Forest Family Project, sostengono di avere trovato un legame di parentela fra Bush e Kerry.
Secondo questi studi, la scelta alle elezioni presidenziali sarebbe stata fra due candidati cugini…
Link
Ma "quale scelta"?
È sempre una “commedia” che va in onda, sino a raggiungerti. Sì, perchè “comunque vada, sarà un successo”, perché tutto è (pre)visto.
E di fatto, sei fermo/a ment®e “cammini” (sopravvivi).

Le f(orme) di "auto determinazione", nel reale manifesto, alle quali puoi (ri)correre… sono sempre le stesse:
  • la lotta
  • la difesa
  • la resistenza
  • la ribellione
  • la “lotta pacifica”
  • la "non violenza", etc.
Un mot(t)o che ti (ri)porta sempre a… “essere contro qualcosa”, la cui (com)presenza si è (ri)velata, nel tempo, essere una “gabbia”.
Perché sei sempre sospettoso/a di tutto e tutti? Perché non ti fidi delle Autorità? Perché sei (porta)to/a a dubitare?
   

lunedì 1 giugno 2015

La causa della (f)orma.



Da quando “hai memoria”… succede sempre “così”.
Bracco indagata: difesa, "non c'è stata alcuna frode fiscale"...
Non a caso esiste il motto “Dicono tutti così”, a proposito dell’affermazione “Sono innocente”.
Per te, che non sei un “esperto/a” (o, anche se lo sei, non lo puoi essere in tutto), non è proprio semplice “(ri)salire alla verità”, relativa(mente) ai vari “casi” che, come funghi, spuntano un po’ dapper(tutto) qua e là, mediatica(mente) parlando.
Quindi, non (ri)uscendo mai personal(mente) ad “andare a fondo di ogni questione sentita”, vai accumulando sempre più (di)pendenza. E “ti ci nascondi sempre più dietro”, insistendo a sos(tenere) che “non sei Superman o Wonderwoman” (He He)…
Che è, (in)somma, “giusto così”.
Ora, che sia giusto o meno… (ri)flettici su, però… È fuori da ogni dubbio che, “qua, così”, sei diventato/a sempre più “®aggirabile”, perché sempre più immobile e delegante la proprietà del “sapere”.
Gli esperti fanno tutto al posto tuo.
Studiano per te, quindi, anche il “futuro”. Progettandolo in maniera tale da con(vincerti) che ci sia “una storia da raccontare”, al posto di un “destino” che hai dimenticato.
Che cos’è il destino? È un "luogo di raccolta" che attende, se continui a per(correre) sempre la stessa via. Lungo questa direzione (pre)vista, perché sembra anche l’unica possibile, anche il destino diventa un “punto fermo”, una (pre)programmazione, un proposito/target.