Questo "Mondo" non è fallito.
Non è, semplicemente, “fatto per te”.
O, meglio:
è fatto per te, nella misura in cui “servi” (come il recinto per le greggi).
In questo, non si può parlare di “fallimento”, bensì, di:
un perfetto modello sociale d’intrattenimento e di “coltivazione/allevamento”, nel quale il business/interesse la fa assolutamente da padrone.
Dunque, è persino ovvio che:
deve esistere (esiste), da qualche parte, una “fazione di controllo” che solo a livello frattale puoi (ri)conoscere. Come? Attraverso qualsiasi riflesso che nella “tua” realtà, la va a caratterizzare, ossia:
- come il genere umano tratta e considera, d’insieme, il “parco animale”
- come il genere umano tratta e considera, d’insieme, le risorse naturali del Pianeta
- come un certo “ceto” tratta e considera, d’insieme, il genere umano.
Tutto ti parla (in)direttamente ed espande il “segnale (im)portante”, emanato dal “controllo” che, strategicamente, (pre)ferisce “non farsi vedere”, in maniera tale da man(u)tenere il “vantaggio” del quale gode da “sempre” su di te e su di ogni altra fazione umana (sua “costola” per tacito assenso).
Per controllare “tutto”, basta avere il copyright di ciò che avviene a monte (effetto leva, scatole cinesi, wireless, legge, ispirazione).