venerdì 21 novembre 2014

E se non lo sono Io, allora, non può essere.


Può mai essere che… “mio padre, che è morto da dodici anni, abbia architettato ed ispirato migliaia di persone affinché potessero dare alla luce 'Interstellar', ben sapendo che io lo avrei visto sicuramente, in maniera tale da raggiungermi con il proprio messaggio o, meglio, per farmi intuire che mi può ancora contattare, dal 'luogo' (d)ove si (ri)trova (nell’ora della nostra morte… Amen)”?
He He He…
Perché no?
Ieri notte l'ho anche sognato. Stava bene... era in "forma".
Parlavamo di qualcosa... (forse, proprio di ciò che stai per leggere, ora. Chissà)...
Dai... lasciami immaginare. Che ti costa? Ok... Ok... Pensa che anche i tuoi cari, di conseguenza... possono fare altrettanto. Così, va meglio? Bene...

Ho percepito, qualche tempo fa, da sveglio… una comunicazione, che è avvenuta tra “me e altro” (diverso da me), ad un livello più “alto” rispetto al pensiero e alla telepatia.
Qualcosa che ha avuto il “sapore” di… una immagine con dentro un (ri)cordo fatto di sensazioni, tracce, insiemi.
Qualcosa che, quando te ne accorgi, ti dice tutto d’insieme. Qualcosa che è senza dettagli ma che ha solo il fatto centrale:
il “colore a tinta unita”.
La quintessenza dell’esperienza o della “comunicazione”.
Qualcosa che esiste e non esiste, per i parametri di funzionamento considerati di default, nel/del complesso umano. Qualcosa che esiste quando gli concedi una possibilità d’esistenza. Qualcosa che esiste a prescindere da questa “possibilità”, che gli concedi. Qualcosa che è “lì” e che attende solo che tu lo (ri)conosca, in te, direttamente… 
Immaginazione? Beh… se il “nome” può ridurre il contesto… allora il linguaggio è un velo.

giovedì 20 novembre 2014

Rispondi.



Papa: denaro non sia considerato idolo ma mezzo per bene comune.
Il Papa ha salutato "i giovani professionisti, impresari ed imprenditori sociali partecipanti al convegno promosso dal World Economic Forum, in collaborazione con le Università Pontificie di Roma, per promuovere vie e atteggiamenti che aiutino a superare l'esclusione sociale ed economica", a conclusione dell'udienza generale in piazza San Pietro.
"Auspico che l'iniziativa contribuisca a favorire una nuova mentalità in cui il denaro non sia considerato idolo da servire, ma un mezzo per perseguire il bene comune".
Link
Favorire una nuova mentalità…
 
"I giovani professionisti" (il... "futuro") sono come tir lanciati alla velocità massima sull’autostrada: chi li può convincere diversamente, ora… dopo avere studiato per due decenni, al fine di rispondere alla chiamata della “famiglia, della carriera, dell’interesse”?
Essi sono passati dall'"Abc"! In maniera (pre)ordinata e causale. Uno step necessario affinché tutto il resto sia una (con)seguenza e non certamente il frutto del caso. 
Essi hanno "risposto" alla domanda fondamentale (con)sequenziale (educazione familiare), che in seguito caratterizzerà la loro intera esistenza e (in quanto... "futuro"), nel piano inclinato, quella della Massa.

Può convincerli, forse, il Papa… attraverso quattro “parole in croce”?
 
Attraverso non l’esempio, bensì, solo con le (in)utili parole?

È il denaro stesso… l’effetto del demone nel Mondo; la cartina di tornasole. 
Il “bene comune” è ormai divenuto lo status quo, anche se… non va bene. A livello frattale, che cosa significa essere “pagati, per fare qualsiasi attività”? Suvvia… sii sincero con te stesso.
Il “Programma e LSD” costituiscono un primo abbozzo di nuovo paradigma; qualcosa (d)entro al quale, il denaro diventa via via sempre meno utile e necessario, prima ancora, a livello mentale…
È l’utilizzo che fai, del denaro, la discriminante che lo mantiene in Vita?
Beh… è qualcosa che rovescia tutto su di te, come forse ti sembra persino giusto che sia. Però, tu non sei libero di decidere, scegliere, capire a fondo. Dunque, come la metti, la metti... la questione resta sempre aperta, in maniera tale da “non cambiare mai autenticamente, nulla”.
Nell’indecisione… si rimane “fermi… così”.
E… tutto… (pro)cede "alla via… così". 

mercoledì 19 novembre 2014

La "terza persona".


Secoli fa il mio cognome si scriveva diversamente.
Da dove vieni?
Da nessun posto in particolare. Vado dove voglio e faccio quello che posso. Per questo sono nei guai. Diciamo che sono quella cosa che parecchi sentono… in esilio.
Perché sei nei guai?
Un uomo onesto è sempre nei guai… ricordatelo.

La follia di Henry
Che cos’è che serpeggia sempre “tra te e te”? Sei ancora… “tu”? E cosa sei tu? Oppure (pre)ferisci: chi sei tu? Ehm, non lo sai, vero! Nessuno lo sa. E senza questa risposta dove credi di poter andare? Pensi quindi esisti? He He He… 
La natura è frattale, ossia, (ri)flette; immagina te che gli appari davanti… è te che ella riflette. E uno specchio è, forse, dotato di intelligenza? È, esso, vivo nella misura in cui lo sei tu? Lo specchio che hai conosciuto nella fiaba di “Biancaneve” è vivo solo perché risponde alla domanda iniziatica? E che cosa dice? Che cosa afferma? Che cosa… provoca, evoca?
L’animo dello specchio è puramente sincero? Oppure, egli ha facoltà di (in)disporre i vari livelli di interlocutori, attraverso le proprie “risposte”? Chi comanda chi? Col(u/e)i che pone la domanda (inizia), oppure lo specchio stesso attraverso ciò che afferma, ben conoscendo chi formula il quesito/desiderio/auspicio?