martedì 27 maggio 2014

Il "lato" umano e quello relativo all’intero... "perimetro, area, volume".


Modello, in auge, di accostamento ed equi-parificazione di notizie dal peso specifico diverso, proposte allo stesso modo da ogni Tg, anche satirico. L'orientamento etico e morale umano risulta quantomeno senza direzione, non rispettando i diversi livelli di "rilevanza e spessore" delle notizie sequenzialmente proposte a raffica (frequenza di irraggiamento)...
Abbiamo parlato del concilio pan-ortodosso perché si faccia qualcosa della data sulla Pasqua. È un po’ ridicolo: ma dimmi il tuo Cristo quando resuscita? Il mio la settimana prossima. Il mio invece è resuscitato la settimana scorsa
Papa Francesco
Ridicolo: che fa ridere, degno di riso o di derisione, perché strano o goffo o insulso o scioccamente presuntuoso… Di scarsa entità o valore, insignificante, esiguo, meschino…
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Ridicolo non è solo questo: è, soprattutto, il velare strategicamente di "scarsa entità", qualcosa che invece risulta perfettamente centrale, dal punto strategico del controllo. 
Ridicolo è, nell'esempio precedente, un termine che permette di “condensare/realizzare” quello che un essere umano (dotato di mente sufficientemente aperta e poco adesa a “comodità/interesse/paura” di ogni genere e tipologia), pensa a livello intimo e profondo, senza magari riuscire mai sufficientemente ad estrinsecare quel “rospo”, conficcato chissà dove, che non permette di formulare, a pieno, il proprio dissenso verso quel modo di “proporre contenuti umani” (realtà circostante) al di là di ogni più umana attesa.
Qualcosa che si riflette in qualcos’altro che, solido e deposto sul fondo, mantiene intatto - a prescindere da tutto - il proprio carico di valore e significanza.
Rampa di lancio geometrica
Il "lato" umano e quello relativo all’intero... "perimetro, area, volume"...

lunedì 26 maggio 2014

Ruanda e "separazione convenzionale".


 
Non sia stupido generale! A chi vuole che creda la gente
Hotel Rwanda
In un Mondo (ri)agganciato attraverso i Media, “come la pensa” la gente?

L’accesso massivo alla platea del pubblico, fa gola un po' a tutti, anche a coloro che intendono “raggiungere la notorietà”, al fine di comunicare il proprio “messaggio
La gran parte dei Media (anche la Rai) “vive” grazie ai proventi derivanti dalla pubblicità, per cui… la pubblicità, che è un “messaggio promozionale”, trova la via per la Massa e la “tenta” in maniera “non locale” (wireless). 
Ora, le tecniche utilizzate per la diffusione dello "slogan", hanno una sempre maggiore caratteristica “invasiva”, perché risentono dello studio, dell’esperienza e della memoria, di quel sapere che si è andato via via accumulando e depositando presso alcune vere e proprie “istituzioni del convincimento etereo”, che raccolgono ed esaudiscono “ordini” provenienti dal Mondo delle aziende, delle istituzioni e delle multinazionali.
A “norma di legge” la pubblicità trova e raggiunge gli utenti (potenzialmente tutti coloro in “ascolto”), comunicando loro l’esistenza del tal prodotto della tal azienda.  
Di conseguenza… dopo un simile “sentire”, a chi “crederà” progressivamente nel Tempo la gente? La pubblicità è, tuttavia, solo percepita a livello “esterno”, essendo di fatto un contenitore senza pareti in grado di veicolare “messaggi nel messaggio”, nell’ambito del cosiddetto “subliminale”.

venerdì 23 maggio 2014

I cieli, la terra e le loro schiere. Che cosa vedi?


Genesi 2,1-3
  • (1) Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro.
  • (1) Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
  • (1) Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito.
È molto strano ciò che emerge in me, allorquando alcuni termini, letti all’interno di contesti particolari, risultino estranei come un filo d’erba in una moderna coltura pretrattata.
Quale significato hanno? Perché l’opera (ri)traduttrice li ha previsti/utilizzati?
Nelle tre versioni del primo versetto della Genesi, è possibile leggere/trovare, dunque, i seguenti “apprezzativi” inerenti l’opera di “accompagnamento e compiutezza dei cieli e della terra”:
  1. tutto l’esercito loro
  2. tutte le loro schiere
  3. tutto il loro esercito.
Il “loro” (dei cieli e della terra) esercito e le “loro” schiere?
Per carità, le “sacre scritture”, come del resto tutte le “scritture e gli ambiti 3d”, richiedono una (ri)traduzione metaforica della "metafora contenuta" (gomitolo), ossia… sono scritte in “codice”.

Perché? Per non farle esattamente capire. Perché? 

Perché “servono per intrattenerti nelle 3d stesse”, essendo centrali rispetto a tutto quello in cui credi (a prescindere se sei religioso oppure solo… curioso, intimorito, impaurito, etc.). In un modo o nell’altro contribuiscono a “trattenerti”.
E, guarda caso, che cosa fa frattalmente un esercito (le schiere), apertamente definito come “loro”, ossia, appartenente al modello attualmente ancora imperante definito dallo “stare sotto ai cieli e sulla terra” (gerarchia)?