giovedì 9 agosto 2012

Il comando che impedisce di abbandonare il campo.




Molto spesso ‘ci troviamo’ a vivere in situazioni davvero bizzarre o paradossali. Non solo in famiglia ma anche al lavoro o con altri individui ‘esterni’. Le relazioni, i legami, gli interessi, veicolano e conducono a veri e propri ‘ricatti sottili’, in grado di cementare i rapporti a livelli d’equilibrio insostenibili, tuttavia sostenibili attraverso l’impianto dell’abitudine e della paura del ‘giudizio altrui’.

Subentra una sorta di collosa omertà, di supina accettazione di una tal situazione, perché ‘sembra proprio che non se ne possa fare a meno’. È sempre l’alternativa che sembra non esistere. O, perlomeno, l’alternativa passa da vie impervie e praticamente impraticabili, se non mutando se stessi ed i propri pregiudizi personali.

Sino a quale punto si è disposti a reggere? 

Quel ‘punto’ è diverso per ognuno di noi, ma esiste un punto comune di fronte al quale ‘tutti’ reagiamo nella stessa maniera. Quale? Quel punto che mette a rischio la nostra sopravvivenza. Nel passato, quante volte fazioni diverse, ma legate dalla stessa nazionalità, hanno trovato un 'accordo stretto', proprio di fronte al pericolo comune di una invasione esterna?

Non si dovrebbe mai sputare nel piatto dove si mangia. Ok?

Lo scoiattolo grigio è a rischio, ma non di estinzione. È stato approvato dalla Ue un piano che prevede lo sterminio dell'animale per la salvaguardia dello scoiattolo rosso, che sarebbe invece a rischio estinzione proprio a causa dello Sciurus carolinensis, lo scoiattolo grigio. 

Verranno stanziati quasi due milioni di euro per quella che sarà un'operazione da film horror e che vedrà quindi la morte di molti scoiattoli per mezzo avvelenamento con topicidi, inalazione di gas e rottura del collo. Gli animalisti insorgono, ma non sono gli unici. L'etologo Roberto Marchesini appare scettico sull'intera operazione

'Ho già visto la gassificazione di nutrie e colombi: sono state campagne fallimentari. Fatte per ridurre il numero di soggetti, hanno ottenuto il risultato opposto perché si è operata una selezione della specie: sono sopravvissuti i soggetti più forti, che si sono moltiplicati. Più si seleziona una specie, più aumenta di numero

Sarebbe molto più interessante investire in un piano per il controllo demografico e in uno studio utile per capire se il declino dello scoiattolo rosso, attribuito alla presenza di quello grigio, sia da attribuire davvero a quest'ultimo. Non si conosce la causa della decimazione di molte specie, penso agli anfibi, in particolare a tante varietà di raganelle ormai quasi scomparse'.
 
Ma perché lo scoiattolo grigio sarebbe così pericoloso? Si tratta di una specie aliena, ovvero una specie che per svariati motivi si diffonde in un habitat diverso da quello originale, sconvolgendo così gli equilibri di quello autoctono…
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Ciò che si combatte, lo si rafforza.

Il comportamento alla base di ogni squilibrio, a livello 3d, è sempre a carico degli umani e questo frattale lo dimostra a pieno. Tuttavia, di fronte a sconvolgimenti planetari, le diverse specie si sono trovate anche a distribuirsi in maniera differente rispetto alle abitudini maturate nel corso di millenni.

Insomma, 'si torna a circolare' col ragionamento, ossia si ‘gira in tondo’ o a loop

Ogni ambito del pensiero, ma non solo, nelle 3d terrestri gira a 'tutto tondo'. È una forma di equilibrio energetico in movimento. Dal punto di vista di SPS, questa caratteristica è simile al concetto di Libero Arbitrio, ossia di ‘anello di contenimento elastico’:

un giro di possibilità all’altezza della nostra ‘maturità’ psichica, fisica, spirituale, etc.

Il frattale che dimostra molto bene questo concetto è il ‘classico’ cane che dorme di fronte alla propria cuccia, con tanto di collare, a cui è agganciata una catena lunga tot centimetri. La lunghezza di quella catena determina il perimetro di possibile escursione della Vita del cane

Quel ‘perimetro’ corrisponde al suo Libero Arbitrio. 

Occorre, tuttavia, introdurre un concetto di Libero Arbitrio derivato, ossia in funzione dell’intervento di un’altra specie, nel caso in questione, di quella umana che interagisce con quella canina.

Se allarghiamo questo ‘metro ispettivo’, cosa si può intuire? Che anche la specie umana dovrebbe risentire di questa caratteristica di dipendenza altrui. È un po’ un concetto similare all'applicazione di 'filtri' in grado di limitare o deviare o modificare l’assunzione della componente luminosa, che scende dall’alto e viene smorzata da ‘qualcosa’ che si trova nel mezzo tra due punti di trasmissione…

Riassumendo, la specie umana è caratterizzata anche da questa fenomenologia d’eventi:
  1. equilibrio energetico in movimento a loop
  2. filtraggio della possibilità di ricevere informazioni dirette.
Ossia, si trova sempre un punto di equilibrio o di abitudine in funzione di un’esperienza, che deriva da una parziale ricezione di informazioni relative all’ambiente circostante e a se stessi. Ergo? Si delinea la presenza sottile di un ‘qualcosa’ in grado di modificare il ‘cielo degli eventi’ direttamente raggiungibile e comprensibile dagli umani.

La più importante regola per i terapeuti sistemici era il ‘quid pro quo coniugale’, in base al quale ogni membro della coppia poteva guadagnare qualcosa dalla relazione (non s’intende solo il contratto conscio, ma anche le aspettative inconsce di riconoscimento e di compensazione). 

La scuola di Palo Alto sosteneva anche che molte famiglie disfunzionali delegavano ad uno dei loro membri (il membro sintomatico) il ruolo di ‘componente omeostatica’, che riportava ogni volta il sistema al suo stato di tranquillità dopo che una regola era stata minacciata. In sostanza quando un componente della famiglia manifestava un bisogno nuovo o una maggiore necessità di svincolo, che avrebbe portato la famiglia ad uno nuovo stadio vitale, il membro sintomatico subiva una aggravamento o un incremento del sintomo. 

Il membro sintomatico pagava un prezzo altissimo, ma permetteva agli altri membri della famiglia di mantenere i rispettivi ruoli, perché tutti gli altri problemi diventavano secondari rispetto al sintomo di questo membro. Le regole e le informazioni passavano ad un livello non verbale, attraverso la comunicazione analogica e furono studiati vari livelli di comunicazione

In ‘La pragmatica della comunicazione umana’ di P. Watzlawick troviamo la descrizione di questi diversi livelli. 

Ogni affermazione convoglia non solo un contenuto informativo, ma anche una direttiva al ricevente su come il contenuto deve essere letto, essendoci sia aspetti informativi che di comando, a volte congruenti, ma spesso incongruenti.
 
Nelle famiglie disfunzionali prevaleva l’incongruenza a livello di comunicazione, per cui il gruppo di Bateson cercò un costrutto teorico che potesse spiegare questa modalità interattiva e formulò la ‘teoria del doppio legame’. La teoria del doppio legame è il contributo più interessante della scuola di Palo Alto, applicata alla comunicazione della famiglia e alla schizofrenia. I concetti chiave sono i seguenti:
  • devono esserci due o più persone, una di queste è la ‘vittima designata’ e l’altra la persona che ‘lega’;
  • l’esperienza deve essere ripetuta nel tempo;
  • c’è una modalità di comunicazione verbale ed una analogica che contraddice nettamente la prima e che manda segnali tali da minacciare la sopravvivenza della vittima;
  • c’è un ‘comando’ nella comunicazione analogica che impedisce alla ‘vittima’ di abbandonare il campo;
  • quando tutti gli elementi vengono sperimentati per un po’ di tempo diventano automatici e si instaura un vero e proprio schema di ‘doppio legame’.
Nessuno dei due membri è responsabile del proprio comportamento, il tutto è circolare (teoria della circolarità reciproca) e non viene ricercata una causa e un effetto…
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Ecco l’emersione dell’incantesimo.

Il Mondo umano è interamente ‘infestato’ da questa ‘colla’ memorizzata magneticamente dappertutto. Ricordiamo, tuttavia, il ‘Metodo Indiretto’, ossia la possibilità di osservare ‘qualcosa’ non direttamente manifesto fisicamente, attraverso il suo riflesso nell’ambiente circostante. Questo è il metodo che la scienza utilizza per capire che in un certo punto dell’Universo esiste un Buco Nero.

Quando si dice ‘tra i due litiganti, il terzo gode’, che cosa si intende?
 
Proverbio usato per rilevare che nelle contese fra due persone, spesso viene a trarne vantaggio un estraneo.
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Attenzione: a loop, giungiamo sempre alla medesima intuizione, ossia che ‘esiste qualcosa tra noi e il Cielo’.

Come non prestare importanza a questa verità frattale?

Draghi denuncia: così i derivati venivano venduti a fette.
Come si è diffusa l'epidemia finanziaria dagli Stati Uniti all'Eurozona? Vendendo prodotti divenuti carta straccia grazie al giudizio benevolo delle agenzie di rating, che da questo voto traevano la maggior parte dei loro profitti. La denuncia, senza precedenti considerato chi la fa, arriva dal presidente della Bce Mario Draghi.

‘Le considerazioni della Banca d'Italia (Draghi al momento dell'interrogatorio era governatore di Via Nazionale) e della vigilanza in materia di derivati erano queste.
  1. Primo: quanto è il capitale che sta dietro questo prodotto?
  2. Secondo: quando io trasferisco un prodotto di questo tipo faccio un credito a una terza persona e poi vendo questo credito a un terzo. Quando c'è questa cessione del credito il vigilante si fa questa domanda: vengono ceduti tutto il credito e il rischio?’.
In soldoni Draghi, che ha avuto una lunga esperienza di vertice nella Goldman Sachs e quindi sa bene di che cosa parla, spiega al pubblico ministero che occorre capire ‘quanto capitale c'è nella persona che si assume il credito se il debitore non paga?’; in altre parole, quante possibilità ci sono che, in carenza di solvibilità del debitore, salti tutto? 

È questo il punto chiave su cui la crisi finanziaria si è avvitata negli Usa.
 
C'è poi un problema di ‘trasparenza dei prodotti’ e di capacità del mercato di valutarne la qualità.

‘Quello che è venuto fuori in maniera drammatica’, raccontava Draghi a inizio del 2011 al pm, ‘è che molti di questi prodotti erano stati costruiti in maniera tale per cui erano diventati molto complicati da valutare e da apprezzare. Se invece di esserci un credito ci sono mille crediti in quella scatola e mille crediti non sono fatti alle stesse persone, ma sono fatti a una pluralità di soggetti diversi, sono costruiti con componenti di rischio completamente diversi e con coefficienti di capitali completamente diversi. Dopodiché si fa una scatola e questa scatola viene venduta sotto forma di obbligazioni. È come affettare e vendere fette di quella scatola, ognuna con le sue caratteristiche di rischio e di capitale, per cui diventa complicato per il mercato apprezzare questo strumento’. 

E qui entrano in gioco le sorelle del rating, che nella crisi del 2007-2008 hanno avuto un ruolo fondamentale di arbitro in una partita da 670.000 miliardi di dollari (il valore attuale degli strumenti derivati nel mondo).

Il mercato non avrebbe nemmeno comprato queste scatole se non avessero avuto un rating da parte delle agenzie. Quindi le agenzie di rating si sono sostanzialmente prese la responsabilità di attribuire un rating a queste scatole, perché potessero essere poi vendute sul mercato ed è lì che la reputazione di queste agenzie è stata compromessa, perché tutti questi rating o gran parte di essi di sono rivelati sbagliati’. 

E il 90% dei ricavi delle agenzie di rating dipendeva proprio da questi voti ai prodotti strutturati, un clamoroso conflitto di interessi o peggio, secondo il presidente della Bce, di ‘soggezione al mercato e a chi emetteva queste scatole’. 

Una dichiarazione non da poco, se si pensa poi agli effetti che ancora oggi stanno propagando questi strumenti speculativi sui bilanci delle banche europee che proprio Draghi oggi è tenuto a vigilare e tutelare.
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Metodo Indiretto: capite?

Si comprendono verità ‘altre’, osservando da tutt’altra parte.

Draghi evidenzia questo panorama di malcostume, scaricando responsabilità. Però, ‘oggi’, la società privata della Bce si trova in una situazione di forza, proprio grazie a quella ‘truffa’ a cui Draghi allude. La ‘forza’ della Bce è che ormai ha costretto gli Stati Europei a chiedere formalmente il suo intervento salvifico. Ossia, cosa si ricorderà nella storia deviata? Che gli Stati ad un certo punto chiesero l’aiuto della Bce e non che la Bce impose loro di chiedere ufficialmente l’aiuto finanziario.

È cosa diversa…

Teoria del doppio legame:
a) devono esserci due o più persone, una di queste è la ‘vittima designata’ e l’altra la persona che ‘lega’;
b) l’esperienza deve essere ripetuta nel tempo;
c) c’è una modalità di comunicazione verbale ed una analogica che contraddice nettamente la prima e che manda segnali tali da minacciare la sopravvivenza della vittima;
d) c’è un ‘comando’ nella comunicazione analogica che impedisce alla ‘vittima’ di abbandonare il campo;
e) quando tutti gli elementi vengono sperimentati per un po’ di tempo diventano automatici e si instaura un vero e proprio schema di ‘doppio legame’...
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Attenzione nuovamente: e il terzo incomodo? Dove sta in questa faccenda?

Chi o cosa ha interesse ad intessere questa trama, questa ragnatela? Qualcuno o qualcosa che non si vede mai, che non vediamo, ma che possiamo ‘intuire’, proprio come qualche secolo fa, alcuni scienziati capirono che tra un Pianeta e l’altro doveva esisterne un altro

Lo capirono grazie al proprio intelletto ma anche grazie al proprio intuito.

Era ben noto da tempo che tra le orbite di Marte e Giove esisteva un anomalo 'vuoto', una distanza che separava i due corpi celesti ben maggiore di quanto ci si aspettasse ed apparentemente senza alcun ospite planetario

Il grande Keplero aveva immaginato la presenza di un pianeta vero e proprio ancora non osservato, ma ben presto l'ipotesi fu scartata perché ritenuta improbabile. 

Una relazione empirica, conosciuta come legge di Titius-Bode, mostra che le distanze dei pianeti dal Sole possono essere rappresentate da una semplice progressione geometrica

i valori che si ricavano da essa indicano molto bene le reali distanze dei corpi planetari dalla nostra stella. Lo stesso Urano fu scoperto proprio grazie a questa relazione, a 19 unità astronomiche dal Sole (ricordiamo che l'unità astronomica è la distanza Terra-Sole di 150 milioni di chilometri). 
 
Tra l'orbita di Marte e Giove, a circa 400 milioni di chilometri dal Sole, rimaneva da colmare una lacuna, secondo la legge di Titius-Bode: 

fatto sta che un pianeta, in quella posizione, non si riusciva ad osservare. Ciò nonostante diversi osservatori astronomici si dedicavano alla ricerca di questo corpo celeste mancante, un compito di enorme impegno trattandosi di scandagliare visualmente grandi aree di cielo senza l'aiuto della fotografia, che sarebbe stata applicata all'astronomia solo 80 anni più tardi.
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Questa capacità di triangolare è assolutamente necessaria, al fine di aumentare la consapevolezza relativa al ‘chi si è e al dove ci si trova’.
 
Uno studio recentemente concluso dai ricercatori dell'Università della Western Australia ha evidenziato come il malanno più diffuso tra i campioni olimpici sia l'asma cronica, un disturbo respiratorio causato da allenamenti continui e molto intensi. 

Ad esserne colpiti sono soprattutto coloro che praticano sport di resistenza, sia estivi come fondo, nuoto o ciclismo, sia invernali come sci di fondo e pattinaggio di velocità. La colpa sarebbe dell'inspirazione profonda e per periodi prolungati di aria troppo fredda o troppo inquinata
 
Secondo Kenneth D. Fitch, lo scienziato responsabile dello studio, gli atleti che soffrono di asma sarebbero sempre di più: 

tra il 1996 e il 2000 sono aumentati così tanto che il CIO, il Comitato Olimpico Imternazionale, ha deciso di vederci chiaro. In molti casi infatti gli atleti asmatici sono in cura con beta-2-agonisti, una famiglia di farmaci comunemente utilizzata per il trattamento di questa malattia

La cosa strana è che spesso questi campioni  hanno avuto prestazioni migliori rispetto ai colleghi sani. Che i beta-2-agonisti siano da considerare doping? È presto per dirlo: 

secondo Fitch potrebbe essere solo una questione di allenamento. Gli atleti asmatici si allenerebbero di più rispetto ai compagni per sopperire al deficit respiratorio e questo li porterebbe ad avere risultati più brillanti. O, al contrario, l'asma potrebbe essere una conseguenza di allenamenti più intensi della media ai quali si sottopongono i campioni maggiormente motivati.
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Ci sono vari loop, in questa faccenda, ma questo è davvero ‘fantastico’:

gli atleti asmatici si allenerebbero di più rispetto ai compagni per sopperire al deficit respiratorio e questo li porterebbe ad avere risultati più brillanti. O, al contrario, l'asma potrebbe essere una conseguenza di allenamenti più intensi della media ai quali si sottopongono i campioni maggiormente motivati…
 
Non se ne esce, se non triangolando. Il ‘terzo incomodo’ chi è e dove è?
  • beta-2-agonisti, una famiglia di farmaci
  • aziende farmaceutiche.
Che altro?

Desiderio degli atleti di primeggiare e vincere:

che i beta-2-agonisti siano da considerare doping?
 
Altro loop che mette in evidenza come gli scompensi attuali siamo il frutto di una ‘volontaria’ rinuncia alla propria integrità o interezza, cioè ad un non credere più in se stessi. Quando si fa largo un vuoto di questo tipo, qualcosa d’altro lo riempie immediatamente. Perché? Perché il frattale della gravità, del magnetismo e delle leggi della fisica classica, lo fanno immediatamente capire:

l’equilibrio muta all’istante quando si apre un nuovo vuoto.

Da ciò si comprende come la Terra 3d sia una ‘scuola esperienziale’ e che tutto quello che vi si annida, sia una sorta di ‘docente nemmeno consapevole di esserlo’.

L'ostrica gigante che nessuno vuole aprire.
Cosa fare di un raro fossile vecchio 145 milioni di anni che al suo interno potrebbe contenere un tesoro dal valore scientifico (ed economico) straordinario? Romperlo e rischiare, o conservarlo intatto e tenersi il dubbio?
 
La perla è una forma di difesa del mollusco contro agenti esterni potenzialmente irritanti per i suoi tessuti

quando un parassita o un pezzo di conchiglia riescono a entrare tra le valve dell'ostrica, vengono immediatamente ricoperti da strati successivi di madreperla così da isolarli. A questi si sovrappongono poi svariati strati di calcio e altri minerali che creano il prezioso gioiello biologico.
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La perla è come un tumore, ma in questo caso, traslato rispetto alle vicissitudini umane, assume ben altra valenza. Un importante sospetto potrebbe estendersi alla presenza di organismi nanotecnologici presenti in noi da Tempo, respirati insieme all’aria o ingeriti attraverso il cibo sofisticato.

L’effetto spia viene scambiato per un pericolo…

Facebook si lancia nel gaming on line a soldi veri.
Pur di recuperare finanziariamente terreno, Facebook si allontana dalla concezione puramente ‘social’ e ‘for fun’, che ha caratterizzato la sua nascita nelle intenzioni del fondatore Mark Zuckerberg e si lancia nel gambling on line con soldi veri
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Sembra non esserci fine di continuità per questo paradigma:
  • molte famiglie disfunzionali delegavano ad uno dei loro membri (il membro sintomatico) il ruolo di ‘componente omeostatica’, che riportava ogni volta il sistema al suo stato di tranquillità dopo che una regola era stata minacciata
  • le regole e le informazioni passavano ad un livello non verbale, attraverso la comunicazione analogica e furono studiati vari livelli di comunicazione.
  • ogni affermazione convoglia non solo un contenuto informativo, ma anche una direttiva al ricevente su come il contenuto deve essere letto, essendoci sia aspetti informativi che di comando, a volte congruenti, ma spesso incongruenti

Come continuiamo a leggere questo paradigma?

Quando ci accorgeremo degli altri ‘livelli della comunicazione’?

Quando intuiremo apertamente l’esistenza di un ‘filtro’ tra noi e la Luce?

Un ultimo pensiero.

Lo schema dell'Albero della Vita è formato da:
  •   4 mondi
  • 10 centri energetici (o numerazioni chiamate Sephiroth)
  •   3 veli di esistenza negativa non manifestata
  •   3 pilastri e 22 sentieri.
Il cui insieme forma le 32 vie della Saggezza (queste 32 vie corrispondono alle dieci Sephiroth e ai ventidue sentieri)…
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Insieme siamo Uno.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 8 agosto 2012

Un'area invisibile di smantellamento del denaro: la Pensione ai superstiti.





In SPS di ieri si è trattato di ‘Diritto all’estinzione della Pensione’, ossia del diritto di ‘prosciugare il Conto Pensione’ dei genitori scomparsi e titolari di Pensione

Ribadisco la mia totale ignoranza della marea di leggi che vincolano questa sorta di ‘patto sociale' e l’utilizzo di numeri approssimativi al fine di redigere questo ‘studio di fatto’, il quale ha la sola pretesa di emanare un fascio di luce sulla malsana abitudine, veicolata per legge, di lasciare quello che rimane dei contributi versati da una persona nel corso della propria Vita lavorativa, a chi? 

Allo Stato, ossia al ‘nulla’.

Nell’ambito del trattamento della Pensione di reversibilità, esiste già un’apertura verso la possibilità di riconoscere una parte della Pensione ai cosiddetti ‘superstiti’:

reversibilità - quella passata da un coniuge all'altro e, in casi particolari, dal genitore al figlio al sopraggiungere della morte dell'uno
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Pertanto, hanno diritto al trattamento:
  • i figli minori, ma con la sentenza della Corte costituzionale n. 180/1999 il diritto alla pensione di reversibilità viene riconosciuto anche ai nipoti minorenni e viventi a carico degli ascendenti;
  • i figli studenti, a carico al momento del decesso, a condizione che non prestino attività lavorativa, fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o fino a 26 anni se studenti universitari, ma in tutti i casi non oltre la durata legale del corso di laurea. Orbene, dal quadro normativo richiamato si evince che l’orfano maggiorenne ha diritto di percepire l’emolumento per tutta la durata degli studi se al momento del decesso del genitore era in possesso dei seguenti requisiti: 
  •  a) l’essere iscritto ad università o a istituti superiori equiparati; b) trovarsi in regola con l’iscrizione all’anno di corso accademico; 
  •  b) non aver superato il ventiseiesimo anno di età. È vasta la giurisprudenza in materia che stigmatizza la necessità della sussistenza dei requisiti suddetti, pena la decadenza dal beneficio;
  • i figli inabili di qualsiasi età, a carico del ‘de cuius’ al momento del decesso;
  • i figli postumi nati entro il 300° giorno dalla data del decesso del padre (presunzione di paternità, art. 232 c.c.). I genitori d’età superiore a 65 anni, che non siano titolari di pensione e siano a carico dell’assicurato o del pensionato alla data della morte, quando non vi siano né coniuge né figli superstiti o, pur esistendo, non abbiano titolo alla pensione;
  • i fratelli celibi e le sorelle nubili, che non siano titolari di pensione, sempreché al momento della morte dell’assicurato o del pensionato risultino permanentemente inabili e a suo carico, quando non vi siano né coniuge, né figli superstiti, né genitori, o, pur esistendo, non abbiano titolo alla pensione…

È molto evidente che i ‘ma’ e i ‘se’ sono come mine vaganti sulla rotta della Vita dei possibili aventi diritto. In linea generale, al fine d’incassare qualche rateo di Pensione dei genitori scomparsi, occorre essere in condizioni esistenziali molto particolari. Direi che occorre essere degli ‘sfigati’. Ma ‘sfigati’ oltre al livello ‘normale’ del termine. Ossia, non basta fare già parte di questa comunità sociale ‘sfigata’ per imprinting naturale. No. Occorre anche esserlo di proprio, ossia essere degli incapaci di generare reddito in maniera autonoma.

Questo è un modello frattale capace di instaurare nella socialità un moto di ‘vittimismo auto proclamato’, ossia di veicolare un certo numero di persone a 'farsi del male da soli', a livello mentale/fisico, pur di rientrare nella categoria degli ‘sfigati d’ufficio’, in grado di maturare diritto all’incasso della Pensione dei genitori scomparsi o di altre forme di 'indennità'...

Sono troppo duro o ignorante? Direi che questo Mondo di furbi e di fessi, allo stesso Tempo, se lo merita proprio. 

La mia proposta è di riconoscere quel diritto di ‘estinzione della Pensione dei genitori scomparsi’, che deve passare automaticamente per asse ereditario, agli eredi più prossimi. Se vogliamo introdurre un termine di paragone reddituale, da confrontare al reddito 'attuale' degli eredi, va bene, tuttavia il ‘Conto Pensione’ deve essere estinto nella sua totalità, in favore degli eredi che ne hanno diritto e che hanno debiti da pagare.

La morte estingue la capacità giuridica della persona e i diritti ad essa inerenti (ossia i diritti personali) ma non i diritti patrimoniali, i quali dovranno essere perciò trasmessi ad altri.

Il complesso di norme che regola tale trasferimento si chiama diritto ereditario o successorio...
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Il discorso che SPS porta avanti è molto semplice:
  • dopo una intera Vita lavorativa, un nucleo familiare si avvale di una o due Pensioni
  • alla scomparsa del primo coniuge, si regola la questione normalmente, attraverso il meccanismo della reversibilità in favore del coniuge ancora in Vita
  • alla scomparsa di entrambi i coniugi, si entra in un discorso di genitorialità, ossia i figli ereditano quello che rimane del ‘Conto Pensione’ non usufruito nel corso della Vita dei genitori
  • il ‘Conto Pensione’ è quella partizione bancaria nominativa in cui è conservata la quantità di contributi versati nella Vita lavorativa dei genitori scomparsi, da cui l’Inps preleva costantemente denaro per riconoscere il rateo di Pensione mensile
  • il ‘Conto Pensione’ esiste, dunque, già - di fatto
  • se alla morte di entrambi i genitori i loro ‘Conti Pensione’ sono ancora in attivo, quella somma deve essere riversata ai figli, sotto forma di rendita mensile rivalutabile nel Tempo.
Se calcoliamo una mensilità rapportabile allo stipendio, accantonata sul ‘Conto Pensione’, per ogni anno lavorativo, la somma finale sarà sufficientemente cospicua al fine di garantire l’usufruizione della propria Pensione al momento del raggiungimento dell’età o dei margini minimi di godimento. Ma che cosa succede al proprio ‘Conto Pensione’ quando una persona muore dopo pochi anni dall’entrata in Pensione e non è sposata? O dopo che entrambi i genitori sono scomparsi a poca distanza dell’entrata in Pensione? O prima di maturare i termini minimi per avere diritto alla Pensione?
 
Ci pensiamo a quale massa di denaro letteralmente ‘scompare nel nulla’?

Quella 'certa somma' è accumulata in una partizione di conto bancario, da qualche parte. In un epoca tecnologica come la nostra, quella partizione sarà di origine digitale/virtuale, ossia memorizzata in macchine sufficientemente potenti da conservare i dati di ogni possibile lavoratore italiano

Computer aventi le caratteristiche di ‘scrigni del tesoro’. 

Ora, cosa accade nei nostri pc di casa, quando cancelliamo dei dati? Che vanno nel ‘cestino’. Cioè, non sono affatto scomparsi, ma sono ancora raggiungibili in qualche modo. E se li cancelliamo anche dal ‘cestino’? Sono scomparsi del tutto? No. 

È solo la posizione nell’indice, che il pc utilizza per ritrovarli, che viene cancellata, ma non il contenuto, che da qualche parte è ancora allocato. Certo, si corre il rischio, da quel momento in poi, di una possibile ‘riscrittura’ di quella porzione di memoria

Se si cancella un ‘file’, un ‘Conto Pensione’, dal computer centrale dell’Inps, o di chicchessia, si provvede ad eliminare il nominativo, che funge anche da chiave di ricerca per i programmi incaricati di mantenere ‘ordine’ tra i bit magnetizzati e polarizzati riferiti a quel tale nominativo.

Sparisce solo il nominativo, ma non il 'dato', relativo alla memoria conservata.

Il 'dato', in questione, è l’ammontare della somma non ancora usufruita dal titolare scomparso. E dove va a finire quella somma, una volta svincolata dall’unione con il nome dell’ex titolare?
 
Dove va a confluire?

Pensiamo a queste categorie di persone che, per vari motivi, svincolano una certa somma di denaro a favore di una fantomatica entità non ben precisata (Stato, Inps, Mister X, etc.):
  • genitori defunti con ‘Conto Pensione’ ancora in positivo
  • individui che muoiono prima dell’usufruizione della Pensione.
Quanto denaro confluisce in questa ‘casella’ di ricerca?

Basterebbe ricavare delle statistiche da siti nazionali, che tengono conto dell’elenco dei deceduti; fantascienza per le potenzialità di SPS. Però potremmo fare delle stime. Ma anche no. Diciamo che sono un sacco di soldi che letteralmente cambiano di ‘marca’

Il ‘file’ viene, come dire, rinominato piuttosto che eliminato.

Questa è un’area di redistribuzione della ricchezza e del diritto. Una sorta di ‘Partizione Buco nero’, nella quale il denaro si trasforma senza muoversi. Questa distruzione di ricchezza e di diritto equivale al ritorno nel virtuale, ossia da quell’area da cui la stessa era provenuta, ma come riconoscimento di uno 'sforzo autentico dell'invididuo' (come al solito, l'unica cosa 'vera' è quella realtiva ai fatti che si compiono - esperienza del 'Conosci Te Stesso' vs attaccamenti)... Non a caso lo scandalo dei derivati e dei 'mutui subprime' si erge sull'unica certezza fisica a cui connettersi: la casa sulla quale si accende un mutuo)...

Una zona di possibilità senza nome né geografia, caratterizzata dall’assenza di ogni richiesta umana 3d. Una zona ‘off limits’ per i viventi. Una sorta di officina di smantellamento e rimodellamento o, ancora con più esattezza, un luogo dove avviene un cambio di marca energetica o un vero e proprio ‘furto d’identità’

È a quel livello che si smantella un diritto acquisito e lo si trasforma in un nulla di fatto virtuale. Un nulla di fatto dalla doppia faccia, come al solito:
  • nulla di fatto/scomparsa del diritto
  • nuova realtà/ricomparsa di un nuovo diritto alias di un rename.
Questa operazione di ‘rinomina’ non sfocia da nessuna parte delle 3d. Bensì viene ridestinato ad altro uso. Potrebbe essere anche che in quel ‘luogo’ il denaro venga distrutto. Perché?
 
Perché l’attuale paradigma necessita di debito al fine di sopravvivere.

E per generare continuamente nuovo debito ‘non ripagabile’, occorre che ‘la coperta sia sempre troppo corta’. Questa è la leva che soffoca il Mondo.
  • da qualche parte il denaro viene smantellato nel nulla.
  • da qualche parte il denaro viene creato dal nulla.
Toc. Toc. Pronto? C’è qualcuno?

Leggiamo qua.

È finita l'era delle compagnie aeree low cost?
Dopo anni ad alta quota, il low cost nell’ambito del trasporto aereo perde quota. E nel caso di Windjet, plana anche in picchiata. La sorte della compagnia siciliana è appesa ancora a un filo sottilissimo, che coinvolge il destino di 800 lavoratori, 300 dell’indotto. 

La compagnia di bandiera Alitalia, dopo la pronuncia dell’Antitrust, ha maturato un profondo ripensamento in merito all'acquisizione del primo vettore low cost nazionale, malgrado l’accordo siglato lo scorso 13 aprile.

E ha i suoi motivi: 

la rinuncia a tre slot in fasce orarie strategiche negli scali aeroportuali di Catania e Palermo, imposta dall’Antitrust per evitare posizioni di monopolio, determinerebbe una perdita economica annuale consistente, pari a 2,5 milioni di euro.

Mezzo milione in più rispetto a quanto previsto dall’accordo...
Link 
 
Capite? ‘Mezzo milione in più rispetto a quanto previsto dall’accordo’. Cioè? Alitalia si era messa d’accordo per rilevare asset che le avrebbero fatto perdere due milioni di Euro all’anno? Bah… Siamo all’assurdo… ma sempre ‘pilotato’. 

Il debito è sempre il perno della questione.

Case low cost, una rivoluzione per ridurre la povertà.
Il gruppo indiano Tata e altre aziende stanno realizzando abitazioni supereconomiche. I prezzi? Partono da 500 euro.
 
La filosofia del low cost ha contagiato moltissimi settori: viaggi, auto, moda, arredamento, tecnologia e tanti altri. Ora è sbarcata anche nel comparto delle abitazioni: se l'idea della casa supereconomica andrà a buon fine, potrà trattarsi di una vera e propria rivoluzione planetaria, in grado di ridurre la povertà nel mondo e di consentire a molte più persone (anche nei Paesi più sviluppati) l'accesso all'alloggio.
 
Il gruppo indiano Tata, il produttore delle Nano car (le automobili più economiche del pianeta), ha lanciato il progetto delle case 'ultra low cost', abitazioni a bassissimo costo progettate per i residenti delle campagne indiane. Il modello base, un kit-casa prefabbricato di 20 metri quadrati da 'montare' sul posto, sarà disponibile al prezzo di 500 euro (700 dollari). Un modello di dimensioni più grandi si troverà invece a 700 euro (980 dollari). E c'è anche il progetto di realizzare dei prototipi che presentino già un pannello solare sul tetto. In questo periodo, la dimora low cost pilota (quella da 500 euro) verrà testata in 30 località dell'India, ed è previsto che alla fine del 2011 i Panchayat (i governi degli enti locali indiani) forniranno un riscontro sull'andamento del progetto...
 
Secondo Bill Gross, ceo di Idealab, un altro gruppo che ha partecipato al concorso (finendo tra i sei finalisti) con la sua WorldHaus, una casa-prototipo da 1.000 dollari, circa 700 euro, 'è necessario mettere a punto tecnologie e meccanismi finanziari per poter dare una casa a 100 milioni di persone entro la fine del decennio'…
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Ovvio. Una volta che l’intera globalità sarà raccolta in alloggi cablati alle reti pubbliche, alle cosiddette infrastrutture Antisistemiche, allora il controllo sarà più che completo.

Il sistema pensionistico può essere organizzato secondo uno schema a ripartizione oppure uno schema a capitalizzazione.
 
Il primo, vigente in Italia, si fonda su un patto di solidarietà fra generazioni, nel quale i contributi prelevati dai lavoratori vengono destinati al pagamento di chi attualmente è in pensione. La proporzione è di circa tre lavoratori per un pensionato, ed è una funzione esponenziale delle generazioni trascorse: se per un pensionato della prima generazione sono necessari tre lavoratori, quando i tre lavoratori andranno in pensione, ne serviranno altri nove, e così via.
 
Uno schema simile presuppone una crescita demografica esponenziale, sostenuta da flussi di immigrazione programmata a livelli governativi. Per ovviare a questo problema, il calcolo della pensione viene svolto con un metodo contributivo e non retributivo.
 
Il primo è basato sull'ammontare dei contributi versati ed è volto ad assicurare un equilibrio finanziario fra entrate e uscite, e a contenere l'indebitamento:

ogni mese il lavoratore percepirà quindi una determinata percentuale dei contributi versati, calcolata in modo da non pesare eccessivamente sulle generazioni più giovani e sulla base della spettanza di vita.
 
Il secondo invece, basandosi sul presupposto che la pensione deve preservare il tenore di vita pregresso (così come il contratto non può mai essere peggiorativo), calcola la rendita come percentuale (circa l'80%) dell'ultimo salario percepito…
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Accidenti! In questa porzione di citazione sono molto evidenti i termini fittizi del ‘gioco delle parti sociali’ o della ‘guerra tra poveri’ che conduciamo regolarmente da moltissimo Tempo:
  • un patto di solidarietà fra generazioni
  • la proporzione è di circa tre lavoratori per un pensionato (schema di Ponzi)
  • funzione esponenziale delle generazioni trascorse (schema di Ponzi)
  • uno schema simile presuppone una crescita demografica esponenziale
  • sostenuta da flussi di immigrazione programmata a livelli governativi
  • contenere l'indebitamento
  • sulla base della spettanza di vita.
Flussi di immigrazione programmata a livelli governativi’… Wow. Che ne pensa la Lega?

La ‘spettanza di vita’ è il numero attorno al quale ruota tutto. Secondo me, lo Stato fa il tifo che i pensionati non vadano oltre gli 8/10 anni di pensionamento. Oltre a quel livello prosciugheranno il loro ‘Conto Pensione’, divenendo dei soli ‘centri di costo’ oltre che delle ‘improduttività’.

Si vive sempre più a lungo? 

Per questo motivo si dovrà anche lavorare sempre più a lungo. 

Per questo motivo l’anziano è divenuto un ‘peso’, una ‘zavorra’ da lasciare andare al più presto, non appena smette di lavorare

Le case farmaceutiche e le altre branche Antisistemiche, sono dunque autorizzate a compiere operazioni alla 007. Il ‘centro di costo’ deve essere ‘chiuso’ quando diventa ‘improduttivo’.

Se è vero che molte aziende sono propense ad uno svecchiamento della forza lavoro e che il tasso di disoccupazione è sempre molto alto, l'invecchiamento complessivo della popolazione, che ha assunto carattere significativo dalla metà del secolo scorso, fa sì che per uno stato sociale risulti antieconomico assorbire una sempre maggiore fetta della popolazione che risulta improduttiva
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Articolo ‘amaro’; lo so. Però questo mi sono sentito di scrivere. Queste parole sono giunte per oggi…

Dipende anche da noi, allargare la prospettiva in cui siamo trattenuti al fine di osservare il ‘parassita’ e costringerlo finalmente a ‘sollevare la bocca dal fiero pasto’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 7 agosto 2012

Curiosity e i ratei di Pensione non riscossi.




La morte estingue la capacità giuridica della persona e i diritti ad essa inerenti (ossia i diritti personali) ma non i diritti patrimoniali, i quali dovranno essere perciò trasmessi ad altri

Il complesso di norme che regola tale trasferimento si chiama diritto ereditario o successorio...
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Una delle primissime immagini trasmesse da Curiosity alla base dopo l'arrivo del rover su Marte: 

la fase dell'atterraggio si è conclusa con successo, e il nuovo esploratore marziano ha inviato alla Nasa un'istantanea di quello che vede sul pianeta rosso. Comincia così la missione di Curiosity.
 
Tutti, ben conoscendo a quale livello tecnologico è giunta la capacità umana di fotografare, dalle galassie agli organismi più microscopici, ci saremmo aspettati una rappresentazione del suolo di Marte perlomeno degna del termine ‘fotografia moderna’. E invece? Eco che cosa Curiosity ha inviato sulla Terra:


Wow. Non c’è che dire! Una vera schifezza di fotografia. Ma che cosa pensano alla Nasa? Che la popolazione sia ancora convinta di vivere nel 1969 o, ancora peggio, agli inizi del 1900? 

La ‘difficoltà tecnologica’ o la ‘distanza tra i due Pianeti’ è un problema? Ma per favore… Ormai non ci crede più nessuno o, almeno, non ci credo più io. Questa fotografia è una vera e propria presa per i fondelli e potrebbe rappresentare anche una strada in terra battuta vicino a casa mia. Se osservassimo bene, potremmo anche sperare di vedere per terra un tappo di bottiglia della birra e un mozzicone di sigaretta, cioè dei chiari segni di Vita Marziana… Bah.

Rimango sempre allibito di fronte a talune prove di sciatteria. 

È come ‘tornare indietro’ invece che procedere lungo la direzione intrapresa. Questi ‘signori’ ci vogliono fare credere che la sonda non sia attrezzabile con una macchina fotografica ‘normale’, di quelle che si trovano anche al supermercato in offerta speciale. No, è possibile solo dotare la sonda di apparecchiature sofisticatissime e lasciare la ripresa fotografica relegata nel limbo della insignificanza. Ma quale potere tecnologico andiamo paventando, se non siamo nemmeno in gradi di scattare una normale fotografia a colori e sufficientemente nitida da essere compresa da tutti?
 
Ci fanno sempre vedere le ‘cose’ dal buco della serratura, pretendendo che noi ci si creda senza indugio alcuno. E il bello è… che accade proprio così come intendono. Wow… Poveri noi.

E poi ci fanno vedere le foto dell’Universo, meravigliose. Foto di ‘oggetti celesti’ lontanissimi, quando non abbiamo nemmeno una foto della Luna in alta definizione e a colori. Questi paradossi non sono affatto casuali, ma servono per creare e mantenere attivo quel livello confusionale, in grado di disturbare il naturale processo di risveglio della specie umana

Ogni ‘entità vivente’ cresce nel Tempo e la stessa cosa, ovviamente, vale anche per tutti noi. Il Controllo Antisistemico lo sa alla perfezione e, dunque, ha creato una struttura omnicomprensiva in grado di mantenere gli umani in una fase estremamente rallentata del proprio processo naturale di consapevolezza e di conoscenza di se stessi.

Nulla è per caso.

Quella fotografia mi procura un effetto simile a quello dell’orticaria. È il simbolo che il Tempo è stato bloccato, congelato, rallentato a dismisura e che ‘noi’ siamo regolarmente quegli allocchi che credono a tutto quello che viene rilasciato ed imposto dall’alto, dove per ‘alto’ si deve intendere ‘la regia umana/parassitaria sottile’, cioè Antisistemica.

Tutto è opportuno, allo stesso Tempo. Ok. Ma per oggi intendo soffermarmi su uno solo dei lati della ‘medaglia’. Ok?

La Bce deve rispettare le proprie regole.
Il meeting Bce, come avevamo anticipato, si è risolto in sostanza con un nulla di fatto. In ultima analisi quanto è emerso è che Draghi, come del resto era lecito supporre, deve attenersi strettamente alle regole cui la Banca Centrale è sottoposta (quindi non può finanziare direttamente gli Stati)
 
Punto fondamentale: 

l’intervento sul mercato secondario avverrà solo a condizione che gli Stati interessati richiedano aiuto. Questo equivale a costringere Italia e Spagna a chiedere aiuto formalmente, quindi di fatto a richiedere un Bailout (situazione in cui un soggetto in bancarotta, o vicino alla bancarotta, riceve un'iniezione di liquidità, al fine di soddisfare i suoi obblighi a breve termine. Link) per ottenere i riacquisti? 

Questo è il punto più controverso ed ‘assurdo’

I riacquisti della Bce dovrebbero servire proprio per evitare di chiedere aiuto, mentre qui si viene costretti a chiedere aiuto per attivare i riacquisti! Crediamo che sia superfluo aggiungere commenti a riguardo. Di fatto l’obiettivo che la Bce si prefigge è quello di ‘blindare’ le misure di risanamento e le riforme che gli Stati stanno prendendo anche oltre eventuali elezioni…
Link 
  • nulla di fatto
  • non può finanziare direttamente gli Stati
  • costringere Italia e Spagna a chiedere aiuto formalmente
  • si viene costretti a chiedere aiuto per attivare i riacquisti
  • l’obiettivo che la Bce si prefigge è quello di ‘blindare’ le misure di risanamento e le riforme che gli Stati stanno prendendo.
La Bce rispetta eccome le regole: 

le ‘proprie’ regole

Essendo privata, tende a ‘portare acqua al proprio mulino’. È naturale e comprensibile, allo stesso modo di come è 'comprensibile' quella foto di Marte scattata da Curiosity; quella ‘scatola’ di metallo dotata di tutto, tranne di una macchina fotografica digitale da 80 Euro, che si trova in offerta da Trony.

È questa la realtà che ci circonda: 

una paradossale rappresentazione di controversie sottili, che vanno ad impigliarsi nelle nostre strumentazioni di bordo individuali. Una forma sottile di inquinamento delle nostre possibilità/facoltà

Facciamo astrazione del nostro punto di osservazione, senza per questo dover andare su Marte. Semplicemente proiettiamo la nostra lungimiranza oltre ai confini tremolanti emanati dalle nuove ‘Colonne d’Ercole’: 

oltre ai limiti imposti da ‘altri’.

Quando in Borsa si perde, si perde davvero? E, soprattutto, perdono tutti? Oppure c’è sempre chi ‘vince’ e coloro che perdono sono sempre gli stessi?
 
Facebook, il crollo del titolo fa guadagnare il 500%.
Il crollo del 45% di Facebook, a qualche investitore europeo è fruttato ben il 500%. Sono i fortunati che hanno acquistato il warrant emesso da Vontobel la settimana dopo la quotazione del social network, al costo di 6 centesimi di euro. Il prodotto scommetteva su un ribasso del titolo a 22 dollari entro il marzo successivo alla quotazione: un risultato che è stato (purtroppo per Mark Zuckerberg) raggiunto molto prima, portando il valore del warrant, secondo i calcoli di Bloomberg, a ben 37 centesimi. 

Vontobel non è il solo emittente a scommettere sul crollo del titolo Facebook: anche Bnp Paribas, Ubs e Commerzbank hanno tra i loro prodotti ‘put warrants’, che scommettono su un ribasso fino a 12 dollari. Secondo quanto calcolato da Bloomberg, dei warrant più scambiati, nove su dieci sono legati al ribasso di Facebook, mentre le cinque opzioni legate al social network più presenti nei portafogli degli investitori sono proprio ribassiste.
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Ok? È la nostra ‘ignoranza’ a farla da padroni: sempre. Ogni situazione vela opportunità di guadagno e di perdita. Rien ne va plus, les jeux sont faits - espressione in francese (letteralmente 'nulla è più valido, i giochi (ormai) sono fatti'), utilizzata dal croupier nel gioco della roulette per segnalare ai giocatori il momento dopo il quale, essendo già in movimento la pallina, non è più possibile posizionare le fiches sul tavolo da gioco. 

È entrato nel linguaggio comune per indicare che, ormai, quel che è stato fatto è stato fatto e non c'è più niente da fare.
Link 
 
C'è sempre 'qualcosa da fare'. È, semmai, sempre una questione di 'timing', di attesa, di preparazione e di giuste tempistiche... Cosa scegliamo di fare? Come ci muoveremo? Chiederemo all’esperto di turno, oppure decideremo di ‘capire da soli’? 

La cosa migliore è imparare sempre qualcosa, anche dalle sconfitte più brucianti. Questo è il modo più indelebile per accumulare esperienza. Esperienza che ci trasformerà in esseri a prova di ‘sofisticazione’. Non crederemo più al primo che bussa a casa nostra, al fine di venderci una ‘enciclopedia’… Crederemo solo a noi stessi e a tutti coloro che avranno dimostrato di ottenere la nostra fiducia. Fiducia che, ancora oggi, è riposta in un modello di controllo atto a mantenerci distaccati da noi stessi.

Ci accorgiamo dell’incendio che sta divampando sulla ‘nave’? Lo sentiamo l’odore intenso ed impregnante delle fiamme? Oppure cerchiamo di allontanarlo cospargendoci di profumi, come faceva l’aristocrazia europea di qualche secolo fa?

Il ‘puzzo’ si sente sempre, a ben filtrare l’aria.

Ora vorrei passare ad una illuminazione/proposta, che ieri mi ha colpito improvvisamente. La esprimo nella sua prima forma di bozza ‘senza nessuna pretesa’. Assolutamente da ‘non esperto’ ma in qualità di ‘essere anche cittadino di questa società’. Eccola… 

Il tema è: ‘Il diritto all’estinzione della Pensione’.


I contributi previdenziali sono pagamenti obbligatori che in Italia si effettuano all'Inps (settore privato) e all'Inpdap (settore pubblico), al fine di successivamente una prestazione pensionistica (dal 1° gennaio 2012 - per effetto del decreto legge numero 201 del 6 dicembre 2011 - 'decreto salva Italia' - poi convertito con modifiche nella legge numero 214 del 27 dicembre 2011 - l’Inpdap è confluito in Inps. Link).

I contributi previdenziali (pensioni di vecchiaia, invalidità, superstiti, ecc.) ed assistenziali (malattia e Gescal) devono essere versati sia dal datore di lavoro che dal lavoratore.

Al lavoratore viene trattenuto il 9,89% della retribuzione nelle aziende industriali fino a 15 dipendenti, commerciali fino a 50 dipendenti, nei pubblici esercizi e negli studi professionali; all'interno delle aziende con oltre 50 dipendenti la percentuale è del 10,19%.

Il datore di lavoro deve invece versare mensilmente i contributi e presentare all'Inps o agli Istituti sostitutivi del regime generale obbligatorio previdenziale la denuncia individuale delle retribuzioni dell'anno precedente di ciascun dipendente...
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Le persone lavorano tutta la Vita. Perché? Perché servono soldi. E perché tendono a credere che accumulando del denaro da ‘mettere via’, ad un certo punto della loro esistenza si trasformerà in un vitalizio, nel momento in cui ne avranno più bisogno e le ‘forze’ verranno meno. Allora; si lavora, diciamo per 40 anni e si accumulano i relativi contributi. Dunque, dopo 40 anni avremo accantonato almeno (facciamo cifra tonda e calcoliamo 1000 Euro all’anno) 1000 = 40.000 Euro, più le rivalutazioni annuali. Diciamo 45.000 Euro cadauno. Una bella cifra da custodire al riparo di ogni tempesta finanziaria globale

Soldi che, man mano, 'non vediamo più' e che serviranno per essere ripresi a piccole dosi mensili, nel momento in cui potremo dire a tutti gli effetti di ‘essere in Pensione’. Wow…

Il denaro che lo Stato ci conferisce è sempre il nostro. Ok? Non è un regalo da parte di nessuno. Ora, perché lo Stato mette in dubbio che questo ‘tesoro, frutto del nostro lavoro’, possa anche non esistere più nel corso del Tempo? Noi lo abbiamo regolarmente guadagnato, 'affidato loro' e messo da parte. Ma, spostiamo un po’ l’asse del nostro osservatorio sino al punto dolente della situazione, ossia quando, tocchiamo ferro, prima o poi moriamo

Che cosa accade? 

Che, se siamo sposati, circa la metà della nostra Pensione viene ricevuta dal coniuge ancora in Vita, altrimenti 'si perde il diritto alla riscossione della somma ancora depositata'. Chi perde questo diritto? Gli eredi.

Leggiamo bene:

'si perde il diritto alla riscossione della somma ancora depositata'. Questa somma è depositata su un conto a nome dei deceduti e, solitamente, un analogo conto corrente bancario viene sempre co-intestato. Come mai questo fatto non accade per il 'Conto Pensione', vista la quasi certa possibilità che esistano degli eredi a cui accreditare la somma esistente non ancora percepita dagli 'aventi diritto'?

Ma come? Si badi bene che questa è la prassi, ossia è la regola acquisita come tale ‘supinamente’, senza chiedersi nulla a tal riguardo. Ma, mi chiedo io, se invece lascio un debito, quel debito passa agli eredi regolarmente. Perché esiste questa differenza di trattamento tra debito e credito?
 
La mia ‘proposta indecente’ è quella di estendere quella differenza di denaro non recuperato, attraverso l’usufruizione della Pensione, a causa della dipartita dell’avente diritto,  all’erede o agli eredi più vicini ancora in Vita. Solitamente i figli. Figli che, molto probabilmente, avranno acceso dei mutui che fanno fatica ad onorare.

In questa maniera si creerebbe un surplus di reddito per le famiglie. Del denaro, tra l’altro’ che spetta di diritto perché regolarmente guadagnato dai genitori…

E invece cosa accade? Che la rimanenza di Pensione non goduta viene statalizzata/sterilizzata, cioè sparisce nel mare magnum della dispersione politico/sociale. E dove va a finire? Nel calderone illusorio del pagamento del debito pubblico o in quello del bilancio dell’Inps: bella roba.

Quanti di quei 45.000 Euro sono nostri di diritto? Calcoliamo quanti ratei mensili di pensione sono stati regolarmente riscossi e il gioco è fatto: 

la differenza spetterà ai figli. Fossero anche 5.000 Euro, perché rinunciarvi? Il sistema ‘idrico’ disegnato dallo scorrere del denaro è quantomai sfuggente. Dove finisce? Dove inizia? Difficile a dirsi. Più semplice osservarne il percorso a noi più vicino, ma non facciamo nemmeno quello.

Stampiamoci bene in testa questa verità:

se depositiamo su un conto corrente qualsiasi del denaro, noi quel denaro lo vogliamo interamente indietro, nel momento del bisogno. Anzi, lo vogliamo anche aumentato di quella piccola parte di interesse che la banca ci riconosce per incentivarci a ‘scegliere lei invece che la concorrenza’. 

Perché con il ‘Conto Pensione’ non facciamo la stessa cosa? 

Perché non chiediamo di ‘svuotare’ interamente il conto? Per via delle leggi imposte? Ma che leggi sono, se ci impediscono di ottenere qualcosa che è nostro per diritto?

Lo Stato fallirebbe? Beh… accadrà ugualmente, procedendo su questa strada. Ogni ‘cosa’ che si regge sull’ingiustizia è destinata a collassare. È una questione di Tempo.

Tutto incentiva a creare debito

Il debito è come acqua che erode gli argini troppo deboli. E, crediamoci, qualche debolezza esiste sempre nel paradigma scambiato per l’unica realtà.

La cosa più stravagante è che le abitudini ci hanno resi ‘ciechi’.

Tutto va in ‘successione’: 

anche i ratei di Pensione non regolarmente riscossi.

Siamo davvero ‘cosa strana’.

E, ovviamente, dipende anche da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com