giovedì 27 ottobre 2011

Stati sovrapposti e loro senso.




Questa mattina, qualche tempo prima e indefinito che la sveglia suonasse, ero già sveglio. O meglio, ero in una fase di dormiveglia o di ‘sogno lucido’, non so. Ero sveglio ma poi mi addormentavo e poi mi svegliavo… 

Ebbene, in quella sequela di stati diversi ho percepito come un ‘segnale continuo’ tra le onde. Mi sono ritrovato a pensare, come ispirato o guidato da quel segnale

Non è la prima volta che accade, ma questa volta mi è rimasto 'qualcosa' di quell’esperienza, dopo che ho messo i piedi giù dal letto. Sembra una modalità diversa della ricezione di informazioni dalle dimensioni sottili; una modalità ‘intelligente’ atta a superare le mie attuali difese o resistenze inconsce o mancanze. 

Questo è uno dei modi per veicolare informazioni, in termini di consapevolezza, oltre i filtri dell’attuale status globale individuale. 

È un modo raggiunto in maniera ‘sagace’ dall’energia dell’Universo attraverso gli stadi del Sé Superiore e grazie alla costanza nel seguire un certo percorso coerentemente, mantenendosi aperti all’intenzione naturale distribuita nell’atto del dare e del ricevere

Che cosa è giunto e che cosa ricordo? 

Ecco… cercherò di essere chiaro, perché non è facile cimentarsi nella descrizione a parole di una ‘immagine’ tanto completa ed esaustiva ed ‘auto descrivente’.

Leggiamo prima questa citazione inerente al Paradosso del gatto di Schrödinger:

(Chiuso in una scatola con un meccanismo particolare che lo può anche uccidere) dopo un certo periodo di tempo il gatto ha la stessa probabilità di essere morto quanto l'atomo di essere decaduto. Visto che fino al momento dell'osservazione l'atomo esiste nei due stati sovrapposti, anche il gatto resta sia vivo sia morto fino a quando non si apre la scatola, ossia non si compie un'osservazione
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Qualsiasi oggetto è 'neutro' di suo, dal punto di vista di un osservatore esterno. È la nostra osservazione che lo ‘carica’ in qualche modo. Poniamo di avere davanti a noi un coltello. Di per sé esso conserva tutte le potenzialità che gli sono proprie. Esso esiste nella propria dimensione ed è libero di essere quello che è descritto dalla propria summa vibrazionale inerente a tutto ciò che è stato nelle sue ‘esperienze’ precedenti, dato che le sue componenti subatomiche hanno 'storie' diverse, che si miscelano insieme al fine di formare l’attuale forma di coltello.

In lui esiste anche l’intenzione della ‘mano’ che l’ha forgiato e che l’ha caricato di un preciso significato. Pensiamo al coltello ma allo stesso tempo ad un essere umano.

L’osservatore 'superiore' ha la facoltà di determinare l’uso di un oggetto o di un essere vivente

Il libero arbitrio esiste all’interno di un preciso ‘raggio’ vibrazionale. È elastico e può anche sovvertire questo meccanismo quando le condizioni energetiche interiori dell’osservato lo permettono, ossia quando è intercorsa una crescita talmente radicata da aumentare la sua entropia sino a creare un ponte oltre la sfera del possibile. 

Non esiste nulla di eternamente insormontabile o di statico.

Questo balzo quantico è descritto frattalmente da quello che può succedere all’elettrone quando salta di livello energetico.
Si direbbe che il tutto sia coeso nello ‘stressare’ una certa condizione, relativa alla sostanza vivente, sino ad ‘incoraggiarla’ ad eseguire il balzo e, per così dire, ad evolvere tramite una sua trasformazione sostanziale.

Sino a quel punto le leggi Universali mantengono lo status in equilibrio, questo perché si tende ad una sorta di risparmio energetico, non perché manchi l’energia all’Universo ma perché è più saggio ottimizzarla.

L’equilibrio può essere d’ogni tipo, persino a carattere di dominio di una specie su di un’altra.

Tornando all’esempio del coltello, come lo utilizzeremo? 

Egli è nelle 3d silente, passivo, pre costituito, disponibile per ogni utilizzo che venga deciso, da altri, di questa sua presenza. L’individuo che lo utilizza per cucinare, ad esempio, carica la sua intenzione nell’oggetto e il coltello assume quella caratteristica vibratoria, viene polarizzato da quella sua funzione imposta, scelta, decisa da altri

Questa vera e propria forma d’onda aggancia l’oggetto colorandolo di una precisa intenzione. Il coltello non si può opporre a questa intenzione superiore, almeno nella sua attuale forma aggregata ed al suo attuale livello energetico.

Il suo libero arbitrio è limitato in questo, mentre esiste ad un altro livello frequenziale che è certamente non distante dalla sua attuale 'destinazione d’uso', essendo il caso non esistente. Le sue componenti subatomiche saranno coese a livello di attrazione con quello che nella loro forma complessiva stanno esperimentando.

L’osservatore può anche decidere di utilizzare il coltello per fare del male, caricando questa forma d’onda nel coltello. La polarizzazione ricevuta è tale da rimanere familiare in quella forma materiale. Come a dire che l’intenzione si manifesta e vive nel corpo dell’osservato sino a quando l’osservato non riesce a ‘divincolarsi secondo crescita evolutiva’ da quella situazione ereditata come imposizione ‘superiore’.

L’essere umano esegue questa polarizzazione superiore in ogni ambito che riesce ad osservare nelle 3d. Carica la propria intenzione sugli 'oggetti, sull'ambiente, su tutto quello che riesce ad abbracciare con la propria apertura consapevole o inconsapevole.  A sua volta l’essere umano è sottoposto all’analogo ‘trattamento’ da parte di entità superiori, per livello vibrazionale, secondo la legge frattale ed attrattiva Universale.  

È nostra responsabilità accorgerci di questo funzionamento dell’energia condensata nella forma.

Lo dobbiamo comprendere con il cuore e la mente perché anche se inconsapevolmente funziona allo stesso modo. I ‘danni’ che possiamo arrecare a noi stessi e all’Universo intero possono essere importanti e l’Universo stesso cerca di renderci partecipi della sua ‘danza’ tramite le modalità più coerenti con il nostro attuale livello della consapevolezza.

I principi della Fisica sono validi nelle 3d, ma la questione è molto più profonda di quello che si vuole ‘misurare’. La consapevolezza passa attraverso l’espansione della visuale. È già stato scoperto e reso pubblico. La Fisica è stata trascesa ma la massa non è stata resa partecipe attivamente della scoperta:

Il Principio di Indeterminazione rappresenta la chiave di volta della meccanica quantistica, confermato da oltre ottant'anni di esperienze, in quanto sancisce il sostanziale indeterminismo comportamentale delle entità appartenenti al mondo subatomico, che quindi sono oggetto di studio della meccanica quantistica, sottraendosi totalmente ai criteri della fisica classica

Nelle formulazioni moderne della meccanica quantistica il Principio di indeterminazione di Heisenberg resta il suo principio base, compatibile coi postulati di essa e con le esperienze accumulate in ormai quasi un secolo
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Chi ha ‘caricato’ il genere umano di questo ‘colore’?

Le entità parassite contano su di noi per essere aiutate ad ‘andare avanti’; paradossalmente il carceriere è il carcerato. Allo stesso tempo è valido anche il contrario perché siamo in una compartecipazione o compensazione energetica in chiave evolutiva…

Quando dai forma a un nuovo pensiero, qualcosa prende vita. E quando dai forma a questo nuovo pensiero, esso lotta, lotta e lotta per trovare posto nel tempo e nello spazio, per raggiungere la luce del giorno. 

Quindi continua a pensare questo nuovo pensiero e lo aiuterai a trovare la strada.
Mike Dooley

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 26 ottobre 2011

La luce sugli anziani.




 

Uno dei punti caldi della ‘socialità italica’ è il nodo delle pensioni. Il tormentone è continuo come un tam tam nella foresta:

La maggioranza avrebbe trovato un accordo soft sulle pensioni… L’accordo è stato svelato ieri sera dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nel corso della trasmissione Ballarò: ‘L’accordo prevede 67 anni per donne e uomini del settore pubblico e di quello privato, gradualmente aumentando l’età pensionabile dal 2012 al 2025’. Lasciate praticamente intatte le pensioni di anzianità.
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Alla domanda ‘che cos’è la vecchiaia?’, cosa rispondereste? Ecco la definizione ‘tipica’ che si può leggere e pensare al giorno d’oggi:

Vecchiaia. Periodo della vita caratterizzato dal progressivo decadimento dell'organismo.
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Dunque ‘diventare vecchi’ significa letteralmente ‘andare a pezzi’? E basta? Osserviamo come se fossimo dei ‘visitatori esterni’, non abituati alla convergenza ideale dettata dai luoghi comuni. Cosa vedremmo e cosa penseremmo? 

Che perlomeno questa società ghettizza gli anziani, li discrimina, tende a sminuirli e a farli sentire come dei pesi per il resto della collettività. In che modo accade e si perpetua questo segnale globale di annichilimento dell’anziano? 

Anche in questo caso accade in infiniti modi, però tutti riconducibili ad una doppia causa sovrapposta:
  • paura di morire
  • controllo dell'energia.
Questa società dell’immagine tende a valorizzare il corpo giovane, bello e tendente alla perfezione stilistica e visiva, sul modello del 'Discobolo' immortalato nella flessuosa arte scultorea che è giunta sino a noi. La televisione manda in onda visioni da capogiro legate all’avvenenza ed alla presenza, non importa se ‘vuota’, di corpi senza imperfezioni apparenti.

Il mondo dello sport rigetta, dal proprio contesto, atleti che a 30/35 anni sono definiti ‘vecchi’. Il mondo del lavoro discrimina gli individui che hanno oltrepassato i 35/40 anni e che non sono in possesso di una esperienza significativa in qualche ambito particolare della mansione lavorativa.

Questa società è concorrenziale, per cui la diminuita ‘forza fisica’ diventa un evidente handicap, che ‘taglia fuori’ inesorabilmente le persone che si apprestano, in realtà, a vivere una nuova ed importante fase della propria Vita.

A livello inconscio si genera un senso di auto svalutazione di sé, che si compara ogni giorno con quello che i media e la società intera generano come segnale di riferimento.

Il metro del giudizio è inerente all’apparenza. 

Infatti gli appartenenti al 'jet set' curano particolarmente la loro immagine perché è con quella che riescono a lavorare, a prosperare, a sopravvivere. In quell’ambiente si riesce a rimandare l’invecchiamento più che nel resto della socialità e la differenza la fa la disponibilità economica, ancora una volta.

Si mette una ‘pezza’ alla ruga. 

In quell’ambiente, poi, invecchiare è molto spesso anche sinonimo di ‘cambiare bene’. Sean Connery è divenuto ancora più attraente con il passare degli anni.

Ecco che quello che si può definire ‘affascinante grazie alla maturità’ vale in un certo contesto, magari nell’ambito dello ‘spettacolo’ o in quello della Vita sentimentale, ma non vale invece nel settore lavorativo nel quale si affaccia la massa

È un po' il concetto di quel 'vedere e non toccare' che è inerente al popolo, all'assenza di privilegi.
 
In quell’ambito lavorativo si viene scartati anche se assomigliamo a George Clooney, ma abbiamo 45 anni e non possiamo vantare un valore aggiunto esperienziale/pratico che ci renda appetibili. Ma, pensiamo u nattimo, appetibili per cosa? Per 'onorare' le logiche affaristiche ed 'imprenditoriali' legate all’Antisistema.

La necessità di avere un lavoro ci rende ‘deboli’. 

Il lavoro sfrutta energeticamente gli individui in cambio di denaro che serve per sopravvivere. Denaro che successivamente ‘torna’ con gli interessi nelle pieghe Antisistemiche in altri svariati modi. Quindi noi alimentiamo il Mondo in cui viviamo in cambio della ‘spremitura’ della nostra esistenza fisica, che dopo quattro decenni circa inizia a trasformarsi ancora in un qualcosa di 'diverso'.

La trasformazione è legata all’esperienza di Vita e fa parte delle regole del ‘gioco’.

È l’inizio di una nuova partenza, di una nuova tappa del viaggio, propedeutica ad avanzare con maggior coesione lungo un percorso diverso da quello conosciuto in precedenza. Questa nuova spinta è propedeutica a raggiungere un altro ‘picco’, ossia un nuovo cambio nella struttura complessiva del complesso corpo-mente-anima: l’età dell’anzianità.

Fino a pochi decenni fa, nelle nostre culture l’anziano era considerato il latore della saggezza, della tradizione e della stirpe. Gli anziani erano i garanti dell’identità sociale. Oggi le tradizioni sono ampiamente infrante, la ‘stirpe’ è stata singolarizzata. L’anziano ha da lungo tempo perso la sua importanza in quanto sostenitore della società e creatore della sua identità

Non solo, la vecchiaia ‘non deve esistere’, gli anziani vengono tutti valutati sulle categorie esteriori della gioventù; ciò che conta è la ‘fitness’, essere in forma, il concetto della ‘saggezza’ è stato degradato a vocabolo straniero
Da ‘Una nuova cultura dell’invecchiamento’ di Dietrich Kumrow

Un anziano non è misurabile attraverso il suo peso sociale in termini di 'mantenimento', ossia attraverso la sua trasformazione in un numero pubblico a cui viene legata una pensione e un senso di appesantimento per la collettività ancora giovane. 

La Vita è una ruota che gira. Prima  o poi tocca a tutti di passare per quelle ‘latitudini’. Solitamente la nostra 'leggerezza' cambia non appena passiamo dall’altra parte della barricata. Perché? Perché ci apprestiamo a vivere quello che mai avremmo volutamente vissuto.

Anche in questo la dualità è necessaria.

Di fronte all’avanzamento dell’età siamo tutti uguali, esattamente come è scritto a sproposito, 'della legge e della totalità', nelle aule dei tribunali italiani. Questa saggezza del processo biologico è basilare per maturare valore aggiunto, il quale non si materializzerebbe mai se rimanessimo per sempre nello stato di guerrieri che basano tutto sulla forza fisica e sull’intelligenza della guerra concorrenziale.

Tutto scorre e tutto si trasforma.

Gli anziani sono un dono per l’intera collettività. La loro memoria storica è un patrimonio dell’umanità da tutelare e salvaguardare. Solo adesso comprendo perché sono stato sempre attirato dalle biografie e dalle autobiografie. Perché le storie personali raccontate in quelle occasioni costituiscono un ambito meraviglioso nel quale riflettersi per meditare e assaporare la preziosità di tutti quegli anni trascorsi a trasformarsi in un qualcosa che è molto simile al frutto che contiene il seme della nuova Vita, che inizia a plasmarsi già in quella attuale.

È tutto collegato e tutto sensato. Non abbiamo nulla da ‘gettare via’ di noi. Tutto serve per lo scopo della Vita…

Molto presto proporrò un 'servizio' dedicato a questa particolare e profonda ‘tappa’ dello scorrimento esistenziale.

La mia personale dedica alla dimensione degli anziani, i quali, evadendo dall’etichetta negativa del linguaggio, costituiscono la quintessenza di un percorso da onorare e ricordare come una preziosità superiore. Molto spesso anche nella loro solitudine trovano il modo di trasmutare se stessi in se stessi. Ancora se stessi ma diversi...

Vorrei far sì che si sentissero meno soli, più valorizzati e ricchi di amor proprio. Vorrei che tornassero ad essere i pilastri portanti delle loro famiglie allargate e sfilacciate.

Vorrei che lasciassero un ricordo di sé degno di un'intera Vita trascorsa a 'sgomitolare se stessi'…

La via della liberazione di quell’infelice spirito della vecchiaia non passa dal rifiuto delle tradizionali immagini della vecchiaia, ma dalla comprensione del proprio compito biografico originario che consiste nel fare il bilancio, elaborare e perfezionare la propria Vita e nel volgere lo sguardo sul nucleo essenziale interiore

Ogni persona anziana fa un bilancio, in consapevolezza o in confusione, volente o nolente… 

Agli anziani si propone la meravigliosa sfida di lavorare alla propria metamorfosi personale, e quindi dell’intera società, attraverso l’evoluzione di sé, del proprio Sé superiore… E questo del tutto senza costrizioni, grazie alla scoperta fatta in libertà di ciò che è essenziale.
Da ‘Una nuova cultura dell’invecchiamento’ di Dietrich Kumrow

Questa frase di Rudolf Steiner, presente nel sito
www.artemedica.it , è molto significativa:

un passo nella coscienza richiede tre passi nello sviluppo morale.

In essa c’è ‘tutto’, persino la logica frattale, il ‘riflesso’ di quello che ‘si è’ attraverso quello che ‘si fa’.

Un discepolo una volta si lamentava con il maestro: 'Ci racconti delle storie, ma non ci sveli mai il loro significato'.
Il maestro disse: 'Che ne diresti se qualcuno ti offrisse un frutto e lo masticasse prima di dartelo?'.
 
Nessuno può sostituirsi a te per trovare il tuo significato. Neppure il maestro.
Da ‘Il Canto degli Uccelli’ di Anthony De Mello

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 25 ottobre 2011

Convergere e decidere.




Ancora sull’analogia frattale, ossia 'la tendenza di un trend osservata in ogni piano sopra e sottostante'.

Questa ‘tendenza’ delinea un’abitudine radicata e percepita da uno o più osservatori. Questa ‘tendenza’ è fedelmente rispecchiata da ogni ambito manifesto e non manifesto della Creazione.

Abbiamo quindi una serie di presupposti affinché si possa narrare di questo 'fenomeno':
  • deve esistere un osservatore/attore
  • deve esistere un substrato nel quale osservare le manifestazioni di un fenomeno relativo al proprio sé
  • devono esistere delle leggi che permettano di osservare un ‘senso’ in tutto quello che accade
  • deve esistere un ‘principio superiore’ che permetta questo fluire degli eventi.
Tutto ciò è previsto proprio per esperienziare se stessi in un ambito ‘evidente’ come è quello delle 3d.  Noi stessi, infine, rispecchiamo il Principio Divino...

È persino logico che esistano percorsi infiniti per ‘conoscere se stessi’, per cui ognuno di noi, singolarmente oppure massivamente - stretti in alleanze, unioni, legami, compensazioni, etc. – percorrerà un certo tipo di percorso inerente ad una complessa alchimia energetica, caratterizzata da tutto quello che viene attratto lungo il cammino, in funzione di un insieme ‘molecolare perfetto’ e allo stesso tempo in perenne stato di trasformazione

Lungo questo percorso alcuni possono essere attratti, per motivi validi ma anche illusori e tuttavia all’altezza della propria situazione vibrazionale, da vere e proprie deviazioni di percorso o vere e proprie ‘trappole’ intessute da entità che ‘momentaneamente’ sono ferme nel proprio processo di ricerca.

Il potere può confondere

Avere e provare potere sugli altri può generare smarrimento sotto le mentite spoglie dell’auto realizzazione in un’ottica di mera sopravvivenza. Questa ‘ignoranza’ è relativa tanto a sé quanto al proprio momento esistenziale e descrive a pieno il ‘luogo frequenziale nel quale ci si è fermati’. 

Il seme, prima di dare alla luce una pianticella, entra in profondità nella Terra...

Questa ‘fermata’ è da intendersi, a sua volta, come un periodo di consolidamento e di sedimentazione in profondità di quello che si è divenuti. Serve anche questa esperienza personale e, si badi bene, adesso stiamo narrando di quelle entità parassite che hanno il controllo della scuola auto educativa ‘Pianeta Terra 3d’. 

Il loro riflesso è evidenziato dal comportamento arido e sterile messo in atto dal genere umano, se preso nella sua media ponderata, che risponde al momento, per causa di forza maggiore, ad un segnale impoverente del suo status energetico e di consapevolezza attuale.

I sintomi disidratanti vi mostrano crudeltà e vanità. L’ego ha sempre e soltanto sentito calore e amore condizionato. Non è più disposto a ricevere e a dare, piuttosto si priva dell’acqua vitale e lascia seccare il fiume della vita. L’inconsapevole arroganza spirituale blocca il flusso dell’anima, del perdono e della propria forza d’amore. Il corpo diventa fragile e si spezza.
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Una mappa satellitare della Terra metterà in evidenza questo inaridimento di grosse porzioni della sua estensione corporale.

Osserviamo frattalmente questa modalità imperante, ma anche un segnale incoraggiante, nelle parole e nelle notizie riscontrate in ‘rete’:

Bpm: Bankitalia chiede che componenti Cdg siano esterni alla banca.
Alla luce delle criticità gestionali delineate dal sopralluogo ispettivo e degli ulteriori elementi nel corso del corrente mese di ottobre, la Banca d’Italia richiede, a presidio della sana e prudente gestione della Bpm, che i componenti del nuovo Consiglio di gestione siano prescelti tra professionalità esterne, che non abbiano tra l’altro mai ricoperto in Bpm o nelle sue controllate incarichi di amministrazione, direzione o controllo, così da promuovere il definitivo superamento delle passate logiche gestionali’. È questo il contenuto della lettera di via Nazionale che Massimo Ponzellini ha consegnato a Filippo Annunziata, nuovo presidente del Consiglio di sorveglianza dell’istituto di piazza Meda. La lettera è stata resa pubblica su richiesta della Consob.
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'Impariamo ad imparare' da queste esternazioni di importanti organi o personalità Antisistemiche. Nelle loro espressioni è contenuta la chiave per la comprensione superiore degli eventi. Le parole scelte ed utilizzate per esprimersi sono intinte inconsciamente nella loro conoscenza. 

Con l’analogia frattale è come entrare nella mente degli altri e comprendere un certo ‘stile’ imposto a raggio in un determinato ambiente. Questo ‘colore’ è reso evidente dal contenuto di molte notizie in cui si afferma la propria ‘verità’.

Per esempio nella notizia soprariportata si riscontrano facilmente questi veri e propri dati oggettivi, che possono essere utilizzati per comprendere meglio l’evidenza di quello che ci circonda e che abbiamo creato vivendo nel reame temporale deviato 3d:
  • criticità gestionali (problemi evidenti)
  • sopralluogo ispettivo (controllo)
  • a presidio della sana e prudente gestione (paradigma attuale)
  • i componenti del nuovo Consiglio di gestione siano prescelti tra professionalità esterne (nuova 'strategia')
  • promuovere il definitivo superamento delle passate logiche gestionali (possibile radicale cambiamento).
Il significato di queste estrapolazioni è questo:

di fronte ai cambiamenti recenti, che stanno scuotendo la stabilità dell’apparato Antisistemico, evidenziati dal controllo continuo delle componenti umane, le entità parassite stanno cercando un modo diverso, forse ‘nuovo’, per poter mantenere la situazione saldamente in pugno. Paradossalmente, per fare questo sono anche disposti a modificare alcuni importanti punti fermi della loro logica esistenziale.

Questo è il messaggio contenuto nella notizia riportata, dal punto di vista dell’osservatore ‘entità parassita’, mentre dal punto di vista dell’osservatore ‘genere umano’ il significato è questo:

la situazione sociale in cui si versa è vissuta come un dramma. Esiste un controllo che tende a mantenere tutto in questa ‘forma’. Ma si registra una intenzione diversa che evidenzia un fattore esterno, o ‘nuovo’, che è intervenuto/accaduto o che deve intervenire/accadere. Il tutto in un ottica di superamento dei comportamenti attuati nel passato.
 
Dal punto di vista ‘sociale’ è chiaro come questa notizia metta in risalto le componenti di controllo e gestione sul piano esistenziale umano. La soluzione proposta è relativa a quello che si dovrebbe fare per cambiare lo stallo energetico in corso. 

Il ‘punto di fuga’ è il superamento dello status quo.

Possiamo comprendere che la notizia ha molti livelli informativi, ripiegati su  se stessi, come un segnale da decriptare in funzione della propria frequenza. Anche la ‘sorgente’ che ha concepito il messaggio è diversa. Tutto ciò prevede che ‘nulla sia per caso’. Una forma d’onda percepita come negativa può essere come una sorta di veicolo ‘portatore sano’, un cavallo di Troia, capace di ‘toccare’ quelle individualità sintonizzate in maniera armonica e, dunque, ‘pronte alla ricezione’.

I vari livelli decodificati portano comunque all’evidenza che:
  • c’è un cambiamento radicale in atto
  • che il paradigma attuale viene smantellato da questo cambiamento
  • che il controllo ne è al corrente
  • che il controllo non è così ‘rigido’ ma è disposto anche ad affrontare soluzioni nuove ed assolutamente impreviste dai propri piani storici.
C'è intelligenza all'opera.

Questa chiave di lettura è rasserenante per il mio sentire. Occorre percepire il ‘peso frattale’ di questo messaggio ma credo che sia sufficientemente elevato per costituire un valore anche al più alto livello del Controllo.

Spalmato nel reame temporale deviato non è possibile quantificare il delta temporale in cui si avvererà il possibile passaggio di frequenza, è tuttavia un ‘buon segno’ per quello che è inerente al nostro continuum esistenziale. 

Infine, tutto dipende da noi. Il Controllo cambia se cambiamo noi. Il nostro cambiamento deve essere non arrestabile, determinato come il saltare con facilità una staccionata che per molto tempo ci ha sempre respinti. Non deve ammettere nessuna possibilità di replica o di contraccolpo. 

Tutto è ‘qua’ allo stesso tempo e noi fungiamo da ago della bilancia tramite quello che facciamo istante dopo istante

Leggiamo a tal proposito questa profonda citazione. 
 
Gli organi guidano i sentimenti.
Nei vostri organi abitano forze originarie chiare e scure. Come esseri elettro-magnetici dipendono da un equilibrio tra i poli. Un eccesso di sentimenti oscuri li danneggia nello stesso modo come lo fa un eccesso di sentimenti chiari. 

Per assicurarsi la sopravvivenza, i vostri organi guidano i vostri sentimenti e i vostri pensieri. Il sistema ormonale li aiuta in ciò, guidando la vostra forza di volontà e di decisione. Senza questa garanzia, una profonda ed emozionale disperazione o un unico eccesso di rabbia, potrebbe uccidere in un solo secondo il vostro corpo – ugualmente come lo farebbe un’unica illuminazione perfetta.
 
I sentimenti guidano gli organi.
Anche i vostri sentimenti e pensieri sono esseri elettro-magnetici. La loro origine è il puro Spirito non-incorporato. Per questo motivo gli spetta l’ultima parola. Da una parte il dominio degli organi teneva per tanto tempo i vostri sentimenti e pensieri su un livello inferiore. Dall’altra parte sono le vostre decisioni che realizzano il progetto 'incarnazione dello Spirito' e non i vostri organi. Altrimenti lo Spirito sarebbe soltanto una marionetta del corpo. Le vostre possibilità di decisione stanno tra le fondamenta vitali della dualità – la Paura e l’Amore. Per trovare il centro – il perfetto equilibrio cristallino – ci vollero tante vite corporee e la riformazione degli organi.
 
Punti di comando eterici.
Tra i sentimenti e gli organi esiste una fitta rete di punti di comando eterici. Tramite questi trasformatori energetici fluisce la qualità dei vostri sentimenti e pensieri nel vostro sistema ormonale. Nelle ghiandole si trasformano in impulsi magnetici ed elettrici, in enzimi, acidi e ormoni di qualità analoga, influenzando i vostri organi e la crescita cellulare. Attraverso questa rete la vostra volontà diviene materia corporea.
Link 
 
Questa vera e propria danza o sinfonia tiene conto di tutto, non lascia indietro nulla, accoglie se stessa in se stessa trovando un senso e una funzione nella ragione stessa che la veicola a cambiare pur già ‘essendo’… la ‘volontà diviene materia corporea’: come in alto così è in basso.

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto / e ciò che è in alto è come ciò che è in basso / per fare i miracoli della cosa una. / E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, / così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento.
Ermete Trismegisto
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com