venerdì 27 maggio 2011

Il mirino del Cielo.




Oggi accettiamo di immergerci, con le opportune ‘protezioni’, negli abissi dell’Antisistema. In che senso? Nell’insieme denso dell’energia oscura di controllo.  

Noi siamo il 'mirino del Cielo'.  

Prima di farlo assumiamo un ‘tono’ di consapevolezza: leggeremo certe informazioni senza esserne ‘travolti’, rimanendo nel nostro centro e avvolgendoci di una energia protettiva ad ‘uovo’ tutta attorno a noi.

Visualizziamoci in questo modo:
  • protetti
  • al sicuro
  • certi che tutto è, alla fine, solo opportuno.
Allo stesso modo non agganciamo una modalità di giudizio ma di semplice osservazione, come viaggiare in una capsula al di fuori del tempo che ci permette di percepire l’accaduto senza viverlo e assorbirlo. Oggi siamo ‘curiosi’ e abbiamo necessità di sapere. Trasparenti osserviamo certe dinamiche…

Nucleare, Napolitano promulga decreto Omnibus.
Il decreto legge Omnibus è stato promulgato oggi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo riferiscono fonti istituzionali.
 
Il provvedimento contiene l'abrogazione delle norme sulla costruzione delle centrali nucleari. Era stato approvato ieri dalla Camera.
 
La Corte di Cassazione dovrà decidere se il provvedimento sia sufficiente a fare revocare il referendum sul nucleare previsto per il 12 e 13 giugno.
Da Yahoo 
 
L’Antisistema si è chiuso a riccio di fronte alla possibilità di una schiacciante vittoria popolare in merito all’esclusione del ritorno al nucleare. Alla massa, questa volta più che mai convinta, è stata tolta la certezza della possibilità di andare a votare.

Semplicemente non si sa ancora!

È una mossa molto evidente di come siano distribuiti i ‘pesi’. È chiaro che la Casta di Controllo ha interessi che non coincidono con quelli della massa. È lapalissiano.

C’è qualche dubbio che questi ‘signori’ non facciano gli interessi del popolo?

Napolitano parla spesso come un nonno acquisito per i nostri figli; l’apparenza è quella di un tenero signore attempato che vuole bene a tutti. Poi, però non può esimersi dal sancire decisioni già prese a livelli più alti di lui. Egli è una pedina di un modello negativo che teme per la propria sopravvivenza. Questa paura comporta la necessità di una ferrea presa sulla massa.

Questa paura è la paura delle entità parassite…

Non sono questioni di interesse economico a destare le attenzioni dell’Antisistema, ma 'interessi fondamentali' come la sopravvivenza di un impero fondato sul lato oscuro dell’umanità. Lato oscuro che è pressochè interamente esposto alla luce del Sole, come previsto dalle 'maglie allargate' del Piano Divino.

Ora è tutto fuori di noi. 

Lo possiamo vedere, osservare, misurare, ed iniziare a non temerlo più. Non abbiamo più a che fare con un’ombra, o con l’uomo nero. È tutto palese. 

Ora è utile che la massa apra gli occhi e ‘veda’.

È possibile rilevare l’inversione magnetica.
L’anomalia Sud-Atlantica (South Atlantic Anomaly) cresce e si estende verso ovest dal Sudafrica, dove il campo magnetico interno della Terra si indebolisce rapidamente. Il sito web del BGS indica questo fenomeno come ‘la prova iniziale di un’imminente inversione nella direzione del campo magnetico interno della Terra’… 

‘La Terra è nota per essere in grado di rigenerare il proprio campo magnetico, e lo ha già fatto durante la preistoria umana. Comprendere lo sviluppo del SAA può quindi essere significativo per la comprensione del processo di inversione e il suo impatto sulla vita e l'ambiente naturale’.
Estratti tradotti da Carlo Dorofatti per Nexus.

Cosa c’entra questo articolo con quello precedente? Viviamo di frattali, per cui l’inversione magnetica non è solo un fenomeno naturale che abbraccia il Globo, ma è l’evidenza di un cambiamento epocale che sta accadendo a tutta la Vita presente su e nel Globo ed al Globo stesso

La massa sta per invertire la sua polarità esistenziale; cosa significa? 

Che il paradigma in corso, presto, verrà cambiato, ribaltato. Mi attendo segnali rilevanti in ogni campo del ‘potere’ ufficiale, come dichiarazioni 'trasversali' di uomini del controllo che comprendono di doverne uscire in qualche modo. Un richiamo delle coscienze, un risveglio dell’essere, un ribaltamento del piano prospettico.

Continuiamo ad osservare. Le cupole del potere, di tanto in tanto, espellono dei loro esponenti anche di primo grado. Perché? Perché gli uomini del controllo sono ‘umani’ ed in quanto tali sono soggetti all’azione dell’energia di cambiamento che spira sempre più allineata con il senso evolutivo dell’esistenza. La polarizzazione in corso sta accelerando il corso degli eventi, essendosi intrufolata nei cardini, nei gangli vitali dell’Antisistema, nel castello illusorio di ‘carta ed aria’ che 'sfoga' nella realtà percepita.

Quando un uomo di potere perde la ‘protezione’ è perché è divenuto scomodo; da quel momento in poi aspettiamoci che perda la Vita oppure che venga ridotto all’impotenza attraverso la concertazione globale degli organi di controllo mediatico, ‘giustizia’ compresa. Ecco il caso più recente ritratto perfettamente da questo articolo che riporto integralmente perché di importanza basilare:

Lo strano caso di Dominic Strauss-Khan.             
Prima di parlare dello strano caso di Dominique Strauss-Khan è necessario capire cos’è il Fondo Monetario Internazionale e come si è arrivati al ruolo egemonico degli stati Uniti.

Il ruolo egemonico degli Stati Uniti fu favorito dagli accordi di Bretton Woods. Infatti, nella conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal 1 al 22 luglio del 1944, si accordò il dollaro come unica moneta convertibile in oro. Con questa mossa, fortemente voluta dal delegato statunitense Harry Dexter White, il dollaro esendo l’unica moneta convertibile in oro, divenne automaticamente la moneta utilizzata negli scambi internazionali.

Gli USA, oltre ad imporre il dollaro come moneta di riferimento mondiale impulsarono la creazione di due organismi: il Banco Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Soffermiamoci ad analizzare il FMI, il cui segretario generale, Dominique Strauss-Khan è finito nell’occhio del ciclone.

Il FMI ha il compito di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e facilitare l’espansione del commercio. A tale organismo venne affidato anche un altro importante compito: aiutare gli stati membri in difficoltà economiche, attraverso il prestito di risorse; ossia, se uno stato membro ha un deficit di bilancio, il FMI interviene prestandogli soldi e quindi lo aiuta a superare la momentanea crisi.

Il sistema uscito da Bretton Woods era stato disegnato per favorire gli Stati Uniti ed infatti dopo la seconda guerra mondiale gli USA ascesero al ruolo di superpotenza, assieme alla ex Unione Sovietica; praticamente tutti gli altri stati del mondo si ritrovarono sottomessi.

Aver imposto la propia moneta, il dollaro, come unica moneta di riferimento per gli scambi internazionali ha determinato che tutti i paesi del mondo per poter operare a livello internazionale debbono rifornirsi di dollari.

In secondo luogo, il FMI lungi dall’essere l’organismo destinato ad aiutare i paesi in difficoltà, è sempre stato lo strumento attraverso il quale gli USA ed i suoi principali alleati (Regno Unito, Francia, Germania e Giappone) hanno potuto controllare tutti gli altri paesi del mondo.

Praticamente, un paese che ricorre al prestito del FMI, nel momento di difficoltà,si trasforma in un paese totalmente dipendente dagli USA. A cambio del prestito, lo stato richiedente è obbligato ad applicare determinate politiche economiche imposte dal Fondo a garanzia dei soldi prestati. Ossia, il FMI presta soldi a cambio dell’applicazione di una rigida ricetta economica che prevede sempre le stesse misure: riduzione delle spese sociali, aumento dell’età pensionistica, congelamento o riduzione degli stipendi, aumento delle tariffe pubbliche; aumento delle imposte e soprattutto privatizzazione di tutto quanto sia possibile privatizzare.

Lo stato che si ritrova a dover ricorrere al prestito del FMI, difficilmente si riprende, come ha dimostrato la storia e soprattutto rimane definitivamente assoggetato. Il tutto è stato disegnato per asservire gli stati ed i popoli al dominio statunitense e del suo sistema economico.

La ricetta imposta di fatto impedisce allo stato ricorrente al prestito di uscire dalla crisi. Con i provvedimenti imposti è impossibile la ripresa: lo stato è costretto a privatizzare le più importanti imprese pubbliche che davano ingressi e quindi una volta privatizzate, spesso svendute e 'regalate' ai privati, cessano di apportare ingressi; la riduzione delle spese sociali, il congelamento o la riduzione degli stipendi e l’aumento delle tariffe pubbliche finiscono per minare il potere d’acquisto della maggioranza della popolazione, in particolare dei salariati e conseguentemente ciò si riflette sulla domanda; la caduta della domanda ovviamente si riflette sulla produzione, che reagisce con l’espulsione di ulteriore forza lavoro o la chiusura delle stesse imprese. Tutto il sistema peggiora ed in particolare diminuiscono le entrate fiscali dello stato, che lungi dal migliorare il suo deficit si ritrova con sempre minori ingressi ed ulteriori ricorsi al FMI.
 
In questi mesi, ad esempio, questa situazione si sta ripetendo in Grecia, che dopo il primo prestito e l’adozione di tutte le misure imposte dal Fondo, si trova in una situazione peggiore di prima ed è costretta a chiedere un ulteriore aiuto. Non è difficile ipotizzare prossime esplosioni ad Atene ed in tutta la Grecia. Nella stessa situazione è il Portogallo e presto anche Spagna e Italia potrebbero necessitare l’aiutino del FMI. In passato tanti popoli sono stati affamati, gettati sul lastrico da questo mostro che è il FMI.

Il 27 febbraio del 1989 la miseria estrema in cui il FMI aveva costretto il popolo del Venezuela fece da detonatore per la prima rivolta contro questo organismo al servizio del capitale USA. Ad oggi, quella fu in assoluto la prima ribellione contro i disumani provvedimenti del FMI ed anche l’unica rivolta riuscita vittoriosa. L’esperienza venezuelana dimostra che è possibile ribellarsi e liberarsi del FMI.

In conclusione il FMI agisce come uno strozzino: presta soldi a stati retti da politici corrotti, delinquenti e spendaccioni, che ritrovandosi in un mare di debiti per non affogare è costretto a chiedere prestiti al FMI. Il FMI presta ben volentieri ma a cambio di garanzie, ossia a cambio dell’adozione delle politiche di cui sopra, che finiscono per distruggere totalmente lo stato che cade nelle sue grinfie.

Chi controlla il FMI?

Lo statuto del FMI prevede che le decisioni, soprattutto quelle più importanti, siano prese con una altissima maggioranza qualificata. Il sistema di voto è direttamente proporzionato alla quota detenuta da ogni paese. Inizialmente, gli USA detenevano un terzo del capitale; oggi, quantunque la sua quota sia scesa al di sotto del 20%, continuano ad essere il principale paese detentore; in sostanza, per le decisioni più importanti, occorrendo una altisisma maggioranza qualificata (i 2/3 o 3/4), i paesi che volessero prendere soluzioni contrarie agli interessi USA non hanno alcuna possibilità di farlo.

Di seguito riportiamo l’elenco (aggiornato al 18/05/2011) dei primi 20 paesi membri del FMI, con le rispettive quote di possesso ed i loro attuali rappresentati, avvertendono che nel sito è possibile consultare l’elenco completo dei 187 paesi membri.

 
La moneta di riferimento è il cosidetto SDR, ossia Diritti Speciali di Prelievo; si tratta di uno strumento creato dal FMI nel 1969 e basato su un paniere di quattro monete: il dollaro USA, lo yen giapponese, la sterlina inglese e l’euro.

In sostanza, il Fondo è controllato dagli USA, attraverso il Minsitro delle Finanze. Nessuna decisione può essere presa se USA ed i suoi più stretti alleati non sono d’accordo. Infatti, gli USA col 17,75% detengono la quota più alta ed i primi cinque paesi assieme controllano il 40%.

In conclusione, il sistema incentrato sull’egemonia statunitense si regge su questi due principi: il dollaro come moneta di riferimento mondiale ed il FMI come organismo che controlla gli stati ed i popoli, impedendo a questi di indipendizzarsi dal sistema.

Il superamento di uno o di entrambi questi strumenti pone in pericolo la sopravvivenza stessa degli Stati Uniti. Analizziamo i motivi di questa nostra affermazione.
 
Cosa significa essere moneta di riferimento mondiale? Significa che tutti gli scambi commerciali o la maggior parte di essi si effettuano in dollari e quindi tutti i paesi per le loro esigenze commerciali hanno dovuto riempire le proprie riserve internazionali coi dollari. Se il dollaro cessasse di essere la moneta di riferimento, tutti gli Stati sarebbero costretti a vendere i loro dollari e comprare la nuova o le nuove monete necessarie ad effettuare le transazioni commerciali

Ciò determinerebbe una immediata svalutazione del dollaro ed il tracollo degli USA. 

Da un lato gli USA si ritroverebbero con un dollaro fortemente svalutato e quindi dovrebbero sostenere costi altissimi soprattutto per comprare petrolio; dall’altro, l’economia USA andrebbe incontro ad una iperinflazione; con tutta la quantità di dollari in circolazione, un’ondata inflazionaria sarebbe inevitabile.

Conclusione: gli USA non possono permettersi che il dollaro cessi di essere la moneta di riferimento e pertanto debbono stroncare qualsiasi tentativo che miri a tale misura.

Anche il venir meno degli scopi reali del FMI mina l’esistenza stessa degli USA. Se il FMI smettesse di controllare i popoli e gli stati, questi potrebbero allontanarsi dal sistema dollaro e di conseguenza siamo alla stessa situazione che condurrebbe ad una crisi profonda negli USA.

Gli USA che praticamente non aderiscono o non pagano le quote di molti organismi internazionali (Trattato di Kioto, ONU, Corte penale Internazionale, Unicef), invece tengono strettamente nelle loro mani il FMI e continuano a detenere e pagare la quota di maggioranza.

Le dichiarazioni di Dominique Strauss-Khan.

L’attuale dirigenza del FMI è cosciente della grave crisi attuale e per bocca del suo massimo rappresentante, Dominique Strauss-Khan, il segretario generale, lo scroso febbraio arriva a dichiarare non solo che è necessario abbandonare il dollaro, ma occorre anche agire con urgenza perchè i conflitti all’interno del sistema finanziario mondiale potrebbero trascinare nel caos il mondo intero (vedasi nostro articolo: 'Verso il tramonto del dollaro: anche Dominique Strauss-Kahn, segretario del FMI, chiede l’abbandono del dollaro').

Affermare ciò ed iniziare a mettere in pratica il superamento del dollaro significa – come visto – minare l’esistenza stessa degli USA. Ovviamente gli USA non potevano accettare ed era facile prevedere la reazione; nell’articolo citato avevamo ipotizzato un futuro poco roseo per l’attuale segretario del FMI. Cosi è stato!

Tutti erano a conoscenza delle debolezze di Dominique Strauss-Khan e della sua dipendenza dal sesso, per cui è stato facile tendergli una trappola ed accusarlo di violenza sessuale.
 
Daniel Estulin nel suo articolo 'Sexo en Nueva York' ipotizza che la cameriera che Dominique Strauss-Kahn ha tentato probabilmente di pagare (e non violentare) per ottenere servizi sessuali era un agente del Mossad, il servizio segreto isaeliano e vincolata al QAT internazionale (per i dettagli vedasi l’articolo citato).

Che sia stata una trappola si capisce anche dal fatto che una cameriera non entra a fare le pulizie in una stanza occupata. Meno che meno si permette di entrare in una stanza, quindi disturbare, se l’ospite paga 3.000 dollari a notte. In un hotel di lusso, il cliente è sacro e non va minimamente disturbato, pertanto la cameriera entra a fare le pulizie solo quando è certa che la stanza sia vuota. A meno che il proposito non sia un altro.

Inoltre, appena Dominique Strauss-Khan è arrestato, il segretario USA Timothy F. Geithner, sale a dichiarare che deve abbandonare l’incarico di segretario; non aspetta neppure il tempo necessario per verificare se si fosse trattato di un errore!

Dominique Strauss-Kahn era uno degli uomini più potenti del mondo. Era in pratica lui a decidere del destino di milioni di esseri umani; letteralmente decideva del futuro, della vita e della morte di milioni di esseri umani. Come massimo esponente del partito socialista francese, sembrava anche l’uomo più accreditato a succedere a Sarkozy nella carica di Presidente. All’improvviso, durante il suo soggiorno a New York, in un hotel da 3.000 dollari a notte la sua vita cambia completamente, accusato di violenza sessuale. Dominique Strauss-Kahn è ovviamente un uomo finito.

Come è possibile che si stato capace di cadere così ingenuamente? Probabilmente, essere il segretario del FMI, lo ha portato a sentirsi poco meno che un dio in terra. Si sarà sentito cosi potente da potersi schierare contro la potenza USA, in grave crisi, ma viva e disposta a vendere cara la pelle fino alla fine. Un errore gravissimo aver dato per spacciato il suo padrone.
Nexus - Attilio Folliero

Un altro caso illustre, a livello di quello di Strauss-Khan, è quello relativo a Wim Duisenberg, il quale è ‘scomparso’ nell’indifferenza generale dopo avere occupato le massime cariche del potere economico europeo. Un ruolo dal quale non ci si stacca più nel corso della Vita e, infatti, è stato così:

La scorsa estate è deceduto Wim Duisenberg, primo governatore della Banca Centrale Europea. Per la cronaca una sola cosa è certa: la data del decesso, il 31 luglio 2005. Le cause rimangono ancora oscure e nessuno, a quanto pare, si è preoccupato di indagare.
 
Secondo fonti ufficiali, il banchiere sarebbe stato trovato morto ai bordi della piscina della sua villa nel sud della Francia e la morte sarebbe da attribuirsi, genericamente, ad un malore. Secondo le dichiarazioni, imminenti all'accaduto, della gendarmeria francese, le cause della morte non sono state invece precisate.

Secondo altri, Duisenberg sarebbe morto nel salotto e poi, chissà perché, trasportato fino ai bordi della piscina.
La poco chiara vicenda, degna di una trama da libro giallo, ci porta a far luce sulla figura del banchiere olandese.

Duisenberg inizia la sua carriera nel Fondo Monetario Internazionale, per poi ricoprire il ruolo di Ministro delle Finanze olandese, governatore della Banca Centrale olandese, molto vicino ad Hans Tietmeyer, presidente della potentissima Bundesbank tedesca. Proprio la sua posizione filo-tedesca, volta al rigore monetario, gli comporta molti avversari Oltremanica; in particolar modo in ambienti molto influenti negli Stati Uniti, poiché, dal momento del varo dell’euro, è in atto nel mondo una serie di guerre di apparente basso profilo che motivano la minaccia nei confronti del dollaro

Da governatore della BCE, lo stesso Duisenberg si è permesso di parlare pubblicamente di argomenti che non devono pervenire all'opinione pubblica: ci riferiamo esplicitamente alla risposta che lo stesso governatore fornì al Ministro Tremonti sulla possibilità di adozione di banconote da 1 e 2 euro

Duisenberg osò pronunciare una parola che, unitamente ad altre posizioni assunte, gli risultò fatale: osò parlare di signoraggio. La risposta data alla richiesta proveniente dall’Italia fu infatti questa: Spero che Mr. Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di signoraggio che si accompagna ad essa.

Dunque se egli, come ministro dell'Economia, ne sarebbe contento non lo so. Duisenberg ha osato tuonare contro i grandi sacerdoti del tempio
Coincidenza davvero poco casuali – di Piero Puschiavo  

Ecco le strane coicidenze:
  • Strauss-Khan mette in dubbio l’egemonia del Dollaro Usa
  • Duisenberg mette in luce meccanismi oscuri, come quelli del Signoraggio
Entrambi hanno pagato con la Vita per questi atti di coraggio. I loro casi parlano un linguaggio oltremodo chiaro. Ancora una volta tutto è alla luce del Sole, ma la massa è ancora troppo impegnata a ‘fare altro’.  

Oppure no? I tempi sono cambiati

In questo viaggio nell’oscurità Antisistemica, abbiamo visto la ‘lunga mano’ del controllo all’opera, proprio come se avessimo assistito alla proiezione di un documentario alla televisione. I protagonisti silenziosi della vicenda non sono le entità che amministrano questo ‘gioco’, ma siamo noi, che assistiamo convinti che tutto ciò stia accandendo su un altro Pianeta o nel Mondo della fantasia.

Tutto ciò sta accadendo a noi e accade proprio in questo momento.

Cosa faremo? Cosa facciamo? Lasciamo il sacchetto di pop corn e la costosa bibita. Siamo noi gli attori principali. Cambiamo la trama allora. È un nostro diritto. Nessuno ce lo imporrà per un grande lasso di tempo, ma prima o poi il ‘conto’ verrà presentato. Il corso di studi necessita la massima applicazione, presenza e consapevolezza

Sulla via del ‘Conosci Te Stesso’ ogni vicissitudine ha un preciso senso evolutivo.

Vi ricordiamo nuovamente che il libero arbitrio dà il consenso a coloro che scelgono di rimanere nello schema dell’esistenza attuale. Non preoccupatevi di loro

L’ingrediente del libero arbitrio nella zuppa dell’esperienza ci insegna un’altra delle Leggi Universali, quella della Concessione

La responsabilità personale è esattamente quella - Personale. Significa che una persona si preoccupa di scegliere la sua esperienza e non è responsabile per le esperienze di altri/altre. A tutti è concesso di partecipare o no in un focus collettivo di esperienza cooperativa. Tuttavia scegliere di non partecipare ha le sue conseguenze. A coloro che scelgono liberamente di non partecipare nel terminare il presente paradigma sarà concesso di continuarlo da un’altra parte in un formato un po’ diverso. Ad essi viene concesso di scegliere la loro modalità esperienziale in questa situazione. 

La Concessione è la più difficile delle leggi da apprendere nel livello tridimensionale per via della necessità di controllare che è profondamente inculcata negli individui. Il controllo è superato grazie alla pratica della Legge della Concessione….
Guida pratica per il nuovo paradigma - George Green 

Abbiamo compreso, ieri, che la ‘responsabilità’ necessita per il suo ‘fluire’ di uno stato di libertà ed allo stesso tempo di una limitazione della libertà stessa, al fine di ‘avere un senso’ sia per l’individuo che, per riflesso, per la collettività.

La responsabilità può essere definita come la possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione…
 
La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; ove tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione.

D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste...
Link 

Uscendo dall’immersione dell’articolo odierno, possiamo tornare ad osservare da un punto prospettico superiore. Che cosa? Il panorama, lo scenario che ‘ci ha’, di cui noi siamo gli artefici in tutto e per tutto.

Responsabilmente parlando ci siamo concessi di co-crearlo e partecipare.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

giovedì 26 maggio 2011

Vogliamo te.




Sul fatto che la Vita 3d sia ciclica penso che non ci siano dubbi. Tutto ce lo dimostra continuamente, dal cambio delle stagioni ai nostri ‘chiari di Luna’. Questo scenario oscilla tra un minimo ed un massimo e le creature che vi albergano cercano di… fare cosa?

Barcamenarsi tra i cicli oppure trovare un proprio centro.

Le individualità cercano di sopravvivere o di vivere? Quale vibrazione guida la continuità del battito cardiaco? Quale 'voce' grida continuamente 'Vogliamo te!'...
 
Forti preoccupazioni legate alla salute, alla carriera, a problemi economici, rappresentano alcuni aspetti che generano delle dissociazioni dalla realtà. Sottraendo la memoria all'esercizio della normalità quotidiana, anche nei gesti più semplici e noti’, come chiudere l'acqua o spegnere il gas. Ad affermarlo è Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'università 'G. D'Annunzio' di Chieti.
Da Yahoo 
 
Che cosa è una preoccupazione? Il termine deriva da ‘preoccupare’, dal latino prae, prima e occupare (occupare), cioè ‘occupare prima’. 

Una preoccupazione s’inserisce in un piano quotidiano di Vita. Ciò che preoccupa, ‘occupa prima’ di ogni altra cosa. Cosa ‘occupa prima’? Certamente il focus di attenzione attraverso il quale deriva tutta una serie di emozioni e stati d’animo relativi alla condotta esistenziale. 

Questo vero e proprio ‘posto d’onore’ aspetta, ai giorni nostri, a tutte quelle vicissitudini legate all’ambiguità del percepito, al denaro, al debito, al lavoro, alle responsabilità, etc. Cioè a tutte quelle cose che appesantiscono il nostro 'passo'. Di tutta questa famiglia di ‘cose’ molto simili a palle al piede, la responsabilità gioca un ruolo basilare nella condotta di Vita

Questo 'gioco di riflessi' è molto simile alla programmazione di una macchina, la quale viene indotta a ‘fare’ in un certo modo piuttosto che in un altro, proprio attraverso l’opera di un analista programmatore che sviluppa un algoritmo decisionale, lo converte in linguaggio macchina e lo installa nell’hardware della macchina. Chi riveste il ruolo di analista programmatore per la ‘macchina umana’?
 
Dipende da quale modalità vibrazionale ci caratterizza.

In una modalità di sopravvivenza, le funzioni vengono come delegate alla parte di cervello più antica, in cui si annidano i programmi ancestrali di sopravvivenza, legati agli istinti che ci hanno permesso di attraversare le infinite asperità, legate a periodi in cui era davvero difficile raggiungere la 'sera'. In una modalità di abbondanza le cose funzionano in maniera diametralmente diversa, e sarà un'altra zona della mente a poter organizzare la visione della Vita.

La modalità di sopravvivenza attualizzata al contesto moderno, risuona un po’ come paradossale; infatti in un Mondo ipertecnologico dove il concetto di abbondanza si ‘spreca’, ed è chiaramente osservabile, seppure in una parte minoritaria della società, dove cioè esiste un termine di paragone ‘reale’, è davvero difficile sentirsi legati ancora ad un concetto di ‘tirare a campare’

Questa distonia è capace di introdurre in noi dei moti separativi molto potenti. 

È come vedere 'sfarfallare' davanti ai nostri occhi la ‘realtà’ percepita. È come iniziare ad osservare un disturbo nella trasmissione continua delle 3d. È come un segno che evidenzia il confine dell’illusorietà dell’Antisistema. 

Non suona strano, a volte, questo Mondo? Non sembra davvero un gioco, una finzione? Che cosa spinge un militare ad obbedire al proprio superiore? Il senso del dovere e la responsabilità. Che cosa è il senso del dovere? È un programma inserito nelle profondità dell’inconscio. È l’ombra residua di un dovere più alto di cui non ricordiamo più le vere fattezze. Questa ombra è il frattale del senso nativo, della missione a noi assegnata a livello animico. 

Il dovere (dal latino debere, derivato a sua volta dalla preposizione de, 'da', e dal verbo habere, 'avere') è il comportamento imposto da una norma.
Da Wikipedia 
 
Il termine norma (dal latino norma) in filosofia viene ad indicare una regola, un criterio o un giudizio. A differenza della massima, però, la norma non costituisce solo una regola di condotta, ma può essere anche regola o criterio di qualsiasi operazione o attività. La norma si distingue anche dalla legge dal momento che può mancare del carattere coercitivo di quella, ma può divenire legge nel momento in cui viene resa coattiva da una pubblica sanzione. La norma può dunque rappresentare un caso concreto, un modello o un esempio.
Da Wikipedia 
 
Dovere è ‘da avere’. Un comportamento che ci induce ad avere. È ispirato da una norma, ossia da un esempio. La norma diventa legge, cioè una imposizione, nel momento in cui c’è una pubblica sanzione.

La funzione dello Stato e dell’organo dell’amministrazione della Giustizia ha dunque la funzione di imporre dei comportamenti che assecondino dei modelli, che se disattesi conducono all’imposizione attraverso la funzione legiferante dello Stato stesso.

C’è un ‘potere’ che ha assunto la capacità di imporre il proprio volere, in maniera ufficialmente accettata dalla maggioranza della massa. A chi corrisponde questo ‘potere’? Alla casta politica? Ossia alla rappresentanza dei cittadini eletti ad immagine e somiglianza della massa stessa? Certamente no. Lo sanno tutti che i politici devono assecondare un altro tipo di potere che ha permesso a loro di occupare quella posizione di pseudo comando.

C’è un potere legato alle lobby degli affari, con il quale la stragrande maggioranza delle persone evidenzia la vera testa pensante che agisce nell’ombra. Ma non è il denaro che interessa ad un certo livello del ‘controllo’

Il denaro è il mezzo imperante per amministrare gli animi. 

C’è un potere oscuro legato alle associazioni segrete che 'affondano' nel passato anche remoto, ma questo potere è anch’esso solo un riflesso, un frattale del vero motivo per il quale il genere umano non è 'libero'. Il sasso che è stato gettato nell’oceano umano e che ha mosso onde cicliche di un certo tipo è un ‘affare’ energetico che rispecchia la personalizzazione subita da questo scenario 3d, che chiamo Antisistema.

L’Antisistema è una’macchina’ eterea programmata per svolgere un determinato compito auto educazionale del genere umano

Un’insieme di scintille divine legate insieme, seppure separate illusoriamente, da una condotta esistenziale inerente alla auto educazione responsabile. Il mito e la leggenda relativi a Dei, prima, e a Semidei, dopo, e relativa loro ‘scomparsa’, è il riflesso dell’opera di venuta in Terra della nostra presenza divina, smorzata dalla programmazione imposta dal ‘corso di studi’ esperienziali.

Sulla Terra 3d siamo a scuola.

E a scuola cosa fa ogni buon allievo? Pensa a fare bene, pensa a studiare, pensa ai propri voti e pensa ad essere promosso, ossia segue la via del ‘Conosci Te Stesso’. Tutto ciò non descrive un’opera egoistica ma un’azione continua di miglioramento di se stessi, consci che la propria ‘pulizia’ corrisponde alla pulizia di una parte di Mondo. 

Ognuno rimanga attento su quello che fa e su quello che ‘è’…

Ecco che allora il problema del potere e del controllo, diventa un aspetto secondario della questione esistenziale: tutto parte dalle nostre rinunce nell’applicare la regola del ‘Conosci Te Stesso’. Per cui il substrato di energia solidificata che ci accoglie è stato programmato con regole affini alla nostra immagine olografica acquisita in Terra 3d attraverso le nostre rinunce. 

Queste rinunce hanno decretato un’accelerazione del processo di addensamento del lato oscuro che ‘ci portiamo dietro’ direttamente dalle cascate della Creazione. Se non abbiamo accettato di conoscerci e conoscerlo dentro di noi, allora l’evoluzione lo ha portato fuori di noi, in maniera tale da non avere più nessuna possibilità di nascondere la testa sotto alla sabbia illusoria del reame della Maga Circe.

È tutto opportuno. 

Ad ogni nostra rinuncia, ad ogni nostra irresponsabilità, corrisponde una azione uguale e contraria per effetto, che ci obbliga sempre di più a prendere visione del problema da affrontare. Vivere in un corpo denso significa anche svilupparlo in ogni ‘direzione’. Un simile atto di ‘sviluppo’ comporta una analoga espansione di ogni emisfero legato alle diverse gradazioni del ‘sentire’, istinti, sensi ed emozioni comprese. 

La separazione sessuale la si vive in Terra 3d. Una entità angelica non lo sa cosa significhi. Così come non può sapere cosa significhi cedere al male perché le sue ali non sono tanto sensibili, a meno che essa non corrisponda ad un grado evolutivo che è già passato dall’esperienza tridimensionale. Secondo me esistono differenti ‘versioni’ dell’entità angelica, cioè esistono entità che ancora devono passare dall’esperienza tridimensionale, ossia che stanno apprestandosi alla ‘discesa’ nell’incarnazione, ed entità che ci sono già passate. 

La differenza tra le due ‘classi’ determina una corrente energetica che alimenta la separazione ed il 'moto' al tempo stesso. Il ‘moto’ è necessario in quanto spira sempre nella direzione evolutiva, essendo un suo ingranaggio necessario ed opportuno.
 
La separazione non nasce sulla Terra. È un riflesso che proviene da una ‘regione’ più alta…

La logica evoluzionistica spirituale è sfuggevole dal punto prospettico di cui ci siamo dotati, osservando dalla finitezza presunta di questo corpo fisico, eppure dobbiamo consapevolizzarci che non esistono confini tra la carne e l’aria. Noi possiamo divenire ‘aria’ se solo trasferiamo il nostro focus in tal senso. E possiamo mantenere la nostra presenza allo stesso tempo in più modalità percepienti.

Milano, 17 maggio 2011 – UniCredit lancia oggi la nuova campagna pubblicitaria, che interesserà tutta l’Europa. Sviluppata dall’agenzia pubblicitaria BBH London, la campagna annuncia la nuova idea di brand di UniCredit: ‘La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi’.

L’idea di brand ‘alti e bassi’ è stata sviluppata dal posizionamento di UniCredit come ‘banca di tutti i giorni’. Creata sul rapporto di fiducia che UniCredit ha costruito con i propri clienti e grazie ai prodotti e ai servizi che mette a disposizione, la comunicazione tocca il lato emotivo delle persone con una campagna che dimostra un approccio diretto, empatico, e fatto per una banca che guarda alla vita reale.

‘La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi’. È l’espressione verbale che dimostra questa empatia, rassicurando il cliente sul ruolo di sostegno di UniCredit anche nell’imprevedibilità della vita, nelle sfide e opportunità che presenta.

La nuova campagna nasce dalla consapevolezza che una banca debba essere capace di parlare un linguaggio comprensibile che rappresenti anche l’alternanza delle situazioni della vita' - ha dichiarato Paolo Fiorentino, Vice Direttore Generale di UniCredit, ‘nasce dal nostro posizionamento di marca...
 
da ciò che cerchiamo di ‘essere’ nella mente dei nostri clienti

Per noi significa semplificare l’organizzazione, sviluppare prodotti semplici e comunicare efficacemente' - ha aggiunto Fiorentino. ‘Vuol dire soprattutto saper interpretare i bisogni concreti dei nostri clienti per fornire loro benefici reali e tangibili ed essere un partner affidabile nel lungo periodo, capace di capire, di essere di sostegno nei momenti difficili e di favorire i successi’…
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La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi’ – suona come una minaccia piuttosto che come una rassicurazione. Perché? Perché è l’idea che ci siamo fatti delle Banche. Perché? Perché ne hanno combinate di tutti i colori e non sembra esserci alternativa al loro potere e livello di servizio. 

Ossia, dove possiamo mettere il denaro se non in una banca?

In casa no, perché possono arrivare i ladri. Per cui di chi non ci fidiamo? Degli altri. La banca è solo un riflesso del nostro attuale status di malfidenza. Status che si è creato attraverso l’opera dei secoli e dell’azione negativa umana, di cui i ‘potenti’ sono sempre stati solo la rappresentazione evidente. 

Lo ‘strumento’ è nella massa. 

Questo ‘strumento’ viene programmato dalla massa senza però averne più nessun sentore. Lo strumento è l’Antisistema, chiamato così perché la massa vive in una modalità antitetica rispetto alla propria sorgente/destinazione. 

Nelle 3d si ‘viene’ per 'misurare' se stessi…

Le banche continueranno a comportarsi così, sino a che la massa non aumenterà la propria vibrazione energetica. E come le banche, continueranno a comportarsi alla stessa maniera tutte le fome associative ed organizzative umane, fatte ad immagine e somiglianza di indiviualità immature e lontane da sé e dagli altri.

Le entità parassite hanno Vita facile in questo status, ma non dipende da loro il livello di degrado in cui si versa globalmente. La ‘casa’ l’abbiamo sporcata solo noi e tutto quello che viene ‘dopo’ è una conseguenza dello stato di degrado in cui ci manteniamo.

La responsabilità può essere definita come la possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione
 
La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; ove tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione. 

D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste.
 
Da quanto detto emerge che una persona si può dire responsabile di uno stato di cose se sussistono congiuntamente le seguenti condizioni:
  • lo stato di cose è una conseguenza del suo comportamento;
  • la persona avrebbe potuto prevedere questa conseguenza certa o anche solo probabile del suo comportamento;
  • la persona, volendo, avrebbe potuto comportarsi diversamente, evitando così tale conseguenza.
In un senso diverso, si dice che una persona è responsabile se, quando agisce, cerca di prevedere le conseguenze delle sue azioni e correggerle di conseguenza.
Da Wikipedia

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 25 maggio 2011

Insieme siamo Uno.




Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi. Marguerite Yourcenar
Da
www.viverevegan.org 

Questa saggia espressione della Yourcenar denota la giusta sensibilità, o punto prospettico raggiunto, di una persona che ha aperto gli occhi sul Mondo percepito. È come se ognuno di noi vivesse in un proprio Mondo che si affaccia su una interfaccia comune, simile alla via principale che passa per un paese

In questo 'substrato' comune è possibile scambiarsi quantum energetici e ‘respirare’ la miscellanea di quello che si è contribuito a co creare. In quel mix, o brodo quantico globale, esistono forme pensiero di tutti i tipi, aggregative e disgregative, ognuna delle quali ha un certo potere attrattivo; il paradigma si forma quando la gran parte delle entità individuali inizia ad ‘aderire’ alla medesima forma pensiero, contribuendo ad alimentarla a dismisura, schiacciando le rimanenti in un limbo della possibilità

L’energia ‘respirata’ viene inalata e trasportata anche nel proprio Mondo, ‘luogo’ nel quale inizia ad erodere dall’interno i cardini del proprio equilibrio. In casa propria si è pressochè senza difese, ci si lascia andare nella comodità del ritenersi al sicuro dal Mondo esterno, che viene lasciato al di fuori. 

Questa 'rilassatezza' comporta un adeguamento della vibrazione personale, un lasciare andare tutte le difese mentali che usualmente alziamo non appena varchiamo proprio il varco di casa. Nella falsa quiete del proprio Mondo, le entità parassite, sotto forma di eggregore o energia respirata nel Mondo esterno, possono intaccare i nostri centri di potere, dal momento in cui hanno anche ogni notte per compiere questa opera di ‘abbordaggio’.

La notte, tuttavia, è molto particolare in quanto la dimensione rovesciata delle 3d viene trascesa dai nostri corpi sottili superiori e, in un certo senso, ‘si aprono gli occhi’ dello Spirito. Quando dormiamo siamo più svegli di quello che possiamo capire . 

È una veglia nel sonno della fisicità, una liberazione dalle catene dense tridimensionali. 

In quella modalità possiamo osservare il 'blocco energetico' in corso e lavorare al fine di poterci destrutturare e ristrutturare, pur sapendo che tutto quello che ‘ci succede’ o attraiamo, alla fin fine, concorre solo a riflettere una parte di noi stessi. Lo specchio è intelligente e può modulare opportunamente ‘superficie’ riflettente e riflessa, senza mai ledere equità e libertà altrui


L’Universo che ci compete quando siamo incarnati, è come il sopraggiungere continuo dell’oceano sulla riva (di cui il deserto è l'immagine speculare ed il suo 'prolungamento'); la comunicazione è continua e non solo relativa al tratto terminale che sfocia nella riva, nel confine, nell’ibridizzazione della forma esistenziale densa: è un trattato di arte continua che sensibilizza l’opera creatrice. 

Da quel ‘punto’ s’eleva la nostra prospettiva individuale, che dal ‘tutto’ si manifesta nelle vesti di una ‘parte del tutto’ rivestita delle proprietà del ‘tutto’.  
  
I miti della nostra cultura si riferiscono anche ad esseri di altri universi o soltanto a quelli del nostro? Per esempio, gli Angeli provengono da un altro universo?
 
Gli strumenti fisici delle forme di vita senzienti degli altri sei universi non incrociano il nostro universo, e viceversa. I sette universi sono isolati vibrazionalmente (spazialità) e geneticamente (struttura biologica). Ciò serve ad assicurare che i sentieri evolutivi di una specie di un universo non si scontrino o entrino in conflitto con quelli di un altro. Ciò permette una diversità e un’estensione dell’evoluzione prossima all’infinito. 

Se da una parte lo strumento fisico non può andare oltre, la coscienza individualizzata sì e, a questo proposito, ci sono alcuni esseri che ‘migrano’ da un universo all’altro

E questo processo non è analogo a quello dell’Ascensione. 

Per quanto riguarda la tua domanda sugli Angeli, gli esseri angelici non provengono da fuori dell’universo sette (il nostro), e neppure da fuori della nostra galassia.
Wingmakers - Creator – Q&A Session 3

Possiamo osservare come l’Ascensione esprima un ‘modello’ esperienziale, o il termine di una esperienza dimensionale circoscritta e ben definita, nonché funzione del livello vibrazionale raggiunto, o da raggiungere, al fine di continuare l’opera di evoluzione. Opera che prevede il continuum esistenziale in altri piani del Creato, tornando a salire nella vibrazione nella direzione impressa dal moto Ascensionale intercorso, come se avessimo acceso dei razzi trattori in grado di imprimere forza e direzionalità al nostro focus energetico primario, verso la direzione di ‘Casa’ o per il ‘Nulla/Tutto’ dal quale eravamo ‘partiti’ o emanati. 

La meraviglia è che il movimento evolutivo potrebbe essere, anche quello, una sensazione, una illusione simile a quella esperimentata sulla Terra 3d, di cui un frattale molto evidente è la non percezione del movimento rotatorio della sfera terrestre che, dunque, potrebbe anche non esistere se non all’interno di una neuro simulazione atta a generare un certo scenario opportuno al fine evolutivo stesso di una sottodimensione dell’essere primario.

L’illusione esiste e non esiste allo stesso tempo. 

Il tutto dipende dal livello da cui percepiamo l’evidenza delle ‘cose’. Raggiunta questa consapevolezza, esprimere un giudizio appare fuorviante in quanto, questa espressione, è manchevole di almeno una coordinata spazio/tempo/quantica: il punto dal quale si osserva. La triangolazione del segnale lo prevede e costituisce, appunto, un cono o angolo di Piramide, la cui traccia descrive insieme un tragitto ed uno spazio, per cui anche un tempo…

Ighina sosteneva che la Luna e gli astri sono fermi e che la reincaranzione non esiste. Il Maestro Kempis, del Cerchio Firenze 77 sostiene lo stesso punto di vista, paragonando l’effetto del movimento all’illusione dell’apparecchio cinematografico. Vadim Zeland descrive lo ‘spazio delle varianti’ come un infinito serbatoio contenente tutti gli ‘scenari’ immaginabili e richiamabili dalla nostra sensibile partecipazione. I fratelli Wachowski lo hanno descritto in Matrix, proprio in termini visivi ed allucinatori, e… alla via così. 

L’illusione però non va confusa con l’irrealtà (che in sè non esiste)


L’illusione, vissuta pienamente nella separazione da se stessi, si trasforma in piano, in scenario esperienziale denso, solido, ‘vero’. Come un incantesimo narrato in una fiaba o in un film alla ‘Le cronache di Narnia’ dove, nel primo episodio, la ‘Strega Bianca si è impossessata di Narnia’. 

Questa figura archetipica della Strega Bianca descrive anche un frattale del possesso dell’umanità da parte delle entità parassite, le quali ‘vengono’ se trovano le ‘porte aperte’. Per cui il significato nascosto del 'possesso' è che il genere umano ha dimenticato quello per il quale è venuto ‘a fare’ in Terra, ed ha dimenticato, infine, chi egli sia, lasciando la via aperta del Sè proprio a quella parte da cui sapeva benissimo di doversi 'ben guardare', pur non avendo idea di quale forma potesse essa assumere. 

In realtà non si tratta di dimenticanza ma di lucida aspettativa, di un piano ben preciso. Come abbiamo capito non esiste un livello vero ed uno falso ma entrambi coesistono in funzione del nostro adeguamento vibrazionale. La frequenza che ci contraddistingue concretizza gli scenari a partire dal potenziale eterico disseminato. È tutto solo opportuno. 

Vero e falso sono la stessa cosa e descrivono ambiti dimensionali diversi...

Nessun giudizio, please.

Il grado di bianco che si può raggiungere dipende dal colore della pelle e dei capelli. Anche in questo caso gioca molto l'illusione ottica. Il segreto sta tutto nel contrasto.
Link

L’illusione è indefinibile tanto quanto la realtà e la nostra vera Natura. L'illusione crea 'contrasto', evidenza, ma solo per l'occhio consapevole, che non cade nel baratro intessuto tra le righe, ma sorvola comprendendo una 'lezione' di Vita, adeguando la vibrazione.

È cominciato tutto con delle immagini: l'immagine di un fauno, un fauno che porta un ombrello, una regina su una slitta, un magnifico leone. All'inizio non c'era nulla di cristiano in essi: questo elemento si inserì successivamente di suo proprio accordo’.
Da Wikipedia 
 
Lewis parla di ‘immagini’, come Tesla, Ighina, Leonardo, Einstein, etc. Arguelles narra della Noosfera, ossia di quella nuova fascia simile alla biosfera che attornia la sfera terrestre, e ne parla in maniera inerente alla mente, ossia alla capacità anche di ricevere immagini e flussi informativi. 

Il bacino dell’Universo in cui pensavo si addensassero tutti gli scenari, potrebbe essere molto più ‘vicino’ a noi di quanto si potesse pensare. 

È logico che il concetto di spazio in ambito vibrazionale è fine a se stesso, tuttavia potrebbe la Noosfera costituire un qualcosa di 'appartenente' al genere umano, ampiamente descrittiva delle sue caratteristiche e del suo cammino esistenziale. Una sorta di ‘nuova’ biblioteca akasica a disposizione dell’intero Universo

Quando viene costruita una grande biblioteca? 

Quando si è formato uno Stato, una grande città, un Impero… solo allora esiste la possibilità di fissare il sapere comune in un luogo. Quando si vince la fame della sopravvivenza evolutiva e si passa alla modalità successiva: quella dell’abbondanza evolutiva

Per cui, da questo punto di vista, la nascita di una ‘biblioteca’ terrestre attorno al Globo, mi sembra di poter dire che sia di buon auspicio per il buon presente dell’intero genere umano.

Insieme siamo Uno.  

Immaginiamolo e non saremo molto distanti dalla Verità Primaria.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com