giovedì 17 febbraio 2011

Piramide, Ombra, Eclisse e la pelle della Terra.




Chiedendomi costantemente perché ho attratto una cosa piuttosto che un’altra, ieri sono rimasto colpito da una mail pubblicitaria inerente il prossimo arrivo di David Icke in Italia, nel particolare da una piccola frase contenuta nel messaggio e inerente al suo prossimo libro:

Icke descrive ciò che ha definito ‘Moon Matrix’, ovvero la falsa realtà trasmessa dalla Luna che viene decodificata dalla nostra mente, in maniera simile a quanto avveniva nella trilogia cinematografica Matrix”.

Bene. Nello stesso istante è riaffiorato alla mente un’analogia che feci, tempo fa, e che poi dimenticai, questa:

Se rappresentiamo il flusso dell’esistenza universale come acqua che scorre nel letto di un fiume, e prendiamo quel ramo che è inerente alla nostra discendenza familiare, è come se le Vite dei nostri genitori, nonni, antenati, avessero increspato il moto placido e perfetto delle acque ed, in un certo qual modo, alcuni aspetti irrisolti si fossero arenati e messi come di traverso

Coloro che seguono, ad esempio un figlio, vive nell’influsso di quelle ‘increspature’, nella loro ombra, nel flusso distorto della ‘corrente’… Proprio come dice Icke, descrivendo l’effetto Moon Matrix. 

Ossia, una illusoria realtà che diventa vera per chi la subisce

È questo un meccanismo Celeste di evoluzione. La famiglia Karmica al lavoro. Se osserviamo un fiume o un canale in estate, caratterizzato da una minima pendenza che permetta di non definirlo uno stagno, potremo osservare che, l’effetto di ogni corpo arenato è di generare un disturbo nell’acqua a forma di Cono o di Piramide, con vertice nel punto di 'blocco' e progressivo allargamento a cascata ad avvolgere quello che segue. 

Se noi viviamo in quel tratto di acque increspate, ombrose, colorate da quell’effetto, assolutamente vivremo le conseguenze di quell’effetto su di noi. Ciò equivale a dire che la linea di discendenza trasmette ciò che non ha ancora ‘risolto’ ai diretti interessati, in questo caso, i figli. 
 
Dal punto prospettico dell’Anima, queste ‘cose’ sono evidenti, ed è per questo motivo che può scegliere attraverso quali genitori ‘passare’. Semplicemente sceglie il percorso più idoneo allo scioglimento dei propri blocchi, decidendo di incarnarsi nei blocchi di un ramo familiare o dell’altro.
Tutto ciò descrive un gioco di specchi e di riflessi, un ritmo evidenziato dal vorticare della luce tra Sole e Terra, di cui il frattale più evidente è una eclisse

Ciò dimostra che ‘tutto’ lascia un’ombra e che questa ‘ombra’ è un effetto, una conseguenza, di una presenza, di un modo di fare e di essere. L’ombra descrive il frattale della responsabilità nei confronti del ritenuto ‘fuori’, della percezione dell’esterno di sé, che in realtà non esiste

Se io calpesto dei fiori o delle formiche, in maniera del tutto indifferente perché li ritengo insignificanti, è la mia ombra che annuncia la mia presenza. La mia ombra è sopra di loro. Il mio influsso nefasto li colpisce. Con sagacia è possibile che l’ombra non ci sia, mettendosi di fronte alla luce solare. Dunque?

Questo testimonia come sia possibile aggirare l’evidenza, tramite un uso contorto dell’intelligenza previsto nel Libero Arbitrio. Se coloro che scrutano nei cieli al fine di percepire luce ed ombra sanno anche di poter essere ingannati dall’illusione della luce, cosa possono fare per trasmettere la loro conoscenza ed il loro messaggio alle generazioni successive, imprigionate dai riverberi melliflui del passato? Incidere quel messaggio o conoscenza in una maniera differente: non so ancora come, ma penso che la figura della Piramide sia incontrovertibilmente adatta, visto la sua grande diffusione in tutto il mondo antico. 

La Piramide focalizza e distribuisce. Il suo vertice indica qualcosa. La sua base è salda in Terra. Tuttavia, penso che la figura della Piramide sia una 'mezza figura', proprio come la punta dell’iceberg. Al di sotto della superficie direttamente osservabile, essa continua, e probabilmente potrebbe esserci anche la sua controparte rovesciata per dare vita ad un ottaedro, uno dei cinque Solidi Platonici relativi alla Geometria Sacra. Una figura molto simile a quella di un cristallo

Questa figura è direttamente agganciata al suono, alla risonanza, all’Etere. L’Etere è un qualcosa che è dappertutto e descrive proprio delle caratteristiche molto simili a quelle dell’acqua. Per cui il ragionamento sopra esposto trova ancora maggiore vigore se pensiamo all’Etere. Rimanere imprigionati nell’ombra, nell’increspatura, di qualcun altro è come vivere con minore energia, visto che faremo esperienza di una mancanza di luce. Meno luce uguale a meno energia. Meno energia uguale a meno Amore.

Dobbiamo completare ciò che i nostri genitori, nonni, avi, etc. hanno lasciato irrisolto della propria dimensione, perché in realtà la loro dimensione è la nostra dimensione, essendo noi stessi facenti parte della loro estensione e della loro ombra. 

Aiutare loro significa migliorare noi stessi.

Ripulire il nostro campo significa rimuovere anche ciò che occlude a monte, perché in realtà le correnti d’acqua o di Etere possono risalire anche il flusso principale, proprio come sanno coloro che navigano i fiumi. Infatti lungo le rive la corrente è contraria al flusso dello scorrere del fiume. In questa maniera  è possibile ripulire il passato vivendo bene il presente. Vivere in equilibrio nel presente significa non temere il futuro.

In questa maniera focalizziamo i tre tempi in uno, proprio come il vertice di una Piramide.

La figura dell’ottaedro è transitoria ed in evoluzione. Il suo completamento condurrà l’essere vivente chiamato Terra ad 'accendere' la propria MerKaBa e ad ascendere. La sua accensione dipende anche da ogni organismo vivente presente in essa e su di essa.

Nell'antico Egitto l'Uno, quindi Dio, era identificato con il termine di Neter o Atum (o Netjer, letteralmente 'spirito divino', 'Dio'), mentre gli dèi venivano indicati al plurale, con il termine Neteru (o Netjeru). La concezione del divino è di tipo immanente: Dio, e quindi tutti gli dèi da esso emanati, permeano il cosmo, forgiano l'universo, sono l'energia divina che costituisce la parte più sottile di tutto ciò che esiste. Gli dèi sono dunque presenti in ogni cosa, in ogni luogo e nell'interiorità spirituale dell'uomo stesso, sono nei fenomeni naturali: nella pioggia, nella crescita di un germoglio, nel soffiare del vento. Il divino va cercato dentro se stessi e nel mondo in cui l'umanità vive”.
Wikipedia
 
Le qualità della luce divina descritta nei testi sacri nella mitologia Egizia sono rappresentate dai Neter. Gli dei del Pantheon Egizio. Questi 22 Neter sono il simbolo delle qualità divine, così come in Astrologia i diversi pianeti rappresentano i diversi aspetti della personalità. Questi 22 Neter sono gli aspetti vibratori di una unica divinità”.
Youtube
 
Non è molto difficile associare il termine ‘Neter’ con il termine ‘Etere’, no?

Dio, e quindi tutti gli dèi da esso emanati, permeano il cosmo, forgiano l'universo”.

Stiamo parlano della stessa cosa immanente:
  • Etere
  • Creatore

L'Etere è la sua ombra, anzi la sua luce che diventa fioca a causa dell’inabissarsi delle condizioni esistenziali della densità, dove il gioco della luce conduce all’illusione della paura e del distacco. Il suo respiro è in realtà sempre con noi, ma per ‘ricordarlo’ occorre sviluppare 'sensi' diversi.

A volte mi succede che, come per vedere un autostereogramma, riesca a vedere la ‘pelle’ della Terra. Come una seconda vista che permette di ordinare ogni sassolino, rametto, foglia, impronta, etc. disposti a ‘caso’ al suolo, evidenziando come una sorta di trama che ricorda molto la lavorazione a scaglie della pelle.

È quella una prova sufficiente per comprendere che la Terra è un enorme essere vivente?


Infine vorrei soffermarmi su questa intuizione: 

osserviamo una foto di binari del treno, o un molo come nell'esempio, presi in primo piano. Cosa descrivono, allontanandosi dal punto di osservazione della base della fotografia? Una Piramide. È un gioco prospettico ovviamente… 

Prospettiva.

L’effetto prospettico trasforma la visione, unifica il parallelo, sorvola la dualità, converge.

La Piramide rappresenta l’unione o la divisione a seconda di come la si osserva.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

mercoledì 16 febbraio 2011

News e sogni infranti.





"Voi sapete tutti esattamente quello che volete.
E tu Tyler? Tu che cosa vuoi?
Non lo so. Io niente!
Andiamo! Che cosa volevi da bambino. Tutti da bambini abbiamo un sogno.
Oh. Sai, forse per me è meglio… È molto meglio non volere niente. Così se non ci riesco oppure se qualcosa va storto… Almeno, poi, non ci resto male.
Ma ora c’è qualcosa che tu vuoi, vero? Ad esempio venire a studiare alla mia scuola.
Ora ci sono tante cose che sogno di avere per la prima volta. Anche se cerco di non illudermi, continuo a desiderarle e non riesco a evitarlo".
Dialogo tra  Tyler (Channing Tatum) e Nora (Jenna Dewan) in ‘Step up’.

Cosa vogliamo fare da ‘grandi’? Quanto di quello che stiamo cercando di realizzare o che abbiamo realizzato è parte del sogno che avevamo da bambini?

Cosa ha interrotto o impedito quei sogni innocenti?

Forse il nostro giudizio sulla loro sostenibilità? O forse il giudizio di qualcun altro? Cosa, insomma, ci ha allontanati da quella strada ‘originale’ che tanto ci piaceva e tanto ci animava?

Probabilmente il venire meno di quel punto prospettico. Un punto privilegiato, dal quale era possibile osservare il Mondo senza paura, seguendo la ‘spinta’ energetica che ci aveva condotti sino sulla Terra. 

Quel sogno era importante e vale la pena di essere perlomeno ricordato e ri-soppesato.  Perché? Perché conteneva certamente una importante rivelazione, un sunto preciso, del 'chi siamo noi' in qualità di individui rappresentanti l’evoluzione globale. 

In noi vive il frattale del senso delle 'cose'.

La mia impressione è che stia per accadere qualcosa di assolutamente fuori dal comune, e che questo avvenimento sia progressivamente ostacolato dal potere imperante. Lo comprendo da come, ad esempio, un sito come Yahoo, negli ultimi tempi, abbia ‘partorito’ una campagna ad hoc per affrontare in maniera disarmante tutti i misteri che avvolgono il Pianeta. Non ho tenuto traccia di tutti i link, e vado dunque a memoria; ricordo articoli di poche righe che affrontavano il tema delle costruzioni delle Piramidi, delle linee di Nazca, del calendario Maya, etc

E adesso anche il mito di Atlantide:  
 
Peccato però che quei segni non sono la traccia delle fondamenta della misteriosa città, ma... Le linee di giunzione tra le mappe digitali utilizzate da Big G. Si tratta insomma di un inganno ottico dovuto alla tecnologia utilizzata da Google”.
Yahoo

Si affondano sogni...

Non entro nel merito del vero o del falso, però la posizione influente del ‘media’ Yahoo, unita alla superficialità ed il tipo di approccio abbozzato e superficiale, con il quale le persone affrontano certi argomenti ‘affascinanti’, non lascia scampo al ‘giudizio finale’: bufala.
Ricordo certi articoli apparsi su Yahoo, veramente striminziti, che avevano l’arroganza di asfaltare tematiche da lunghissimo tempo dibattute. I titoli delle notizie non ammettevano possibilità di replica: “scoperto il segreto di…”.

Adesso che ci penso, però, è come faccio io, usualmente, ogni giorno che scrivo in questo Blog. Ehmm, non avranno preso spunto dalla mia modalità di percepire le cose! 

È vero. Scagli la prima pietra chi è senza peccato. È proprio il mio modo di ‘fare’. Dunque? No, un momento. C’è una grande differenza, cioè questa: Yahoo non è Davide Nebuloni.

Wow, che grande scoperta, eh? Quello che scrivo io lo leggono pochi ‘eletti’, mentre quello che scrive Yahoo lo legge il ‘Mondo’. E soprattutto lo legge una gran massa di persone che passa velocemente di news in news, come cavallette affamate di curiosità. Questa modalità ricorda da vicino quel fenomeno dell’onda lunga, tipico ad esempio del mondo dell’editoria on demand, ossia di quel modo di aprire la possibilità di pubblicare un libro per chiunque lo desidera, senza passare dalle forche caudine dell’editoria classica. 

Cosa significa ‘onda lunga’? In termini di business, che c’è un fenomeno evidente da sfruttare, ossia quella grande platea di autori o pseudo autori in cerca di gloria, in cerca di realizzazione di un sogno che, magari, avevano sin da bambini: pubblicare un libro.
Questo fenomeno è scientifico, provato; esiste e sta facendo anche tendenza. Pensiamoci bene. Se in Italia c’è un gruppo potenziale di 1 milione di autori ‘nascosti’ e gli si conferisce la possibilità di pubblicare online la loro opera, anche solo la stampa della prima copia, che l’autore riserva a se stesso per controllare il lavoro svolto e per gongolare con il proprio Ego, porta un guadagno netto per l’azienda che propone il servizio. Se l’azienda guadagna anche solo 1 euro netto, moltiplicato per 1 milione fa già un buon incasso. In oltre c’è la possibilità che questi autori, mossi dalle dinamiche più diverse, acquistino uno svariato numero di copie da distribuire a familiari, amici, etc. Il business si allarga e quel milione di euro può moltiplicarsi molto facilmente.
 
È un effetto leva, proprio come quello che muove il debito e la speculazione.

È dimostrato che il cavalcare l’effetto dell’onda lunga, porta profitti maggiori dell’avere nelle proprie ‘scuderie’ solo esemplari ‘purosangue’. Roba da matti? Per niente. È solo il frattale del potenziale insito nell’individualità che emerge, dell’unione delle forze e degli intenti.

Che, poi, venga sfruttato per fini commerciali… Beh; lo sappiamo com’è ancora il Mondo. Non ci dovremmo più scandalizzare per questo. Semmai dovremmo ‘spremere’ il concetto, estraendo il significato nascosto di ogni fenomeno

Questa ‘seconda vista’ è molto importante e fa la differenza tra coloro che leggono superficialmente le news di Yahoo o degli altri player globali, news copiate ed incollate o giusto rivisitate, provenienti da una fonte unica, da una sorgente che decide, giorno per giorno, di cosa ‘parlare’, e tra coloro che invece leggono le stesse news decidendo di rimanere se stessi, anzi, sfruttando l’effetto leva delle proprie percezioni allargate al fine di confermare il proprio cammino auto esperienziale. 

Concetto astruso? Difficile da fare proprio? Non ci credo: persone che comprendono la chiarificazione dei misteri della Terra in un articolo di 10 righe, apparso in un sito di tendenza, non possono non comprendere quello che scrivo io. Saranno certamente in grado di discernere e valutare al meglio di volta in volta. Sì? Purtroppo, no! Magari. 

La velocità con la quale si vive, porta a schiantarsi con veri e propri  ‘treni in corsa’ che attraversano la nostra quotidianità, proprio come una news rilevante e ‘virale’ letta tra una pausa e una chiacchiera, tra uno sguardo al capo e uno al décolleté della collega, etc. News che, comunque, hanno il potere di penetrare nella psiche, anche in profondità, come mine a scoppio ritardato.

Il bombardamento mediatico ha questa silenziosa facoltà: plasma le persone giorno dopo giorno. Qualcosa che leggiamo e che riteniamo insignificante, può affondare dentro di noi se trova il giusto ‘terreno’. Quale ‘terreno’ si presta meglio per l’invasione?  Quello dell’insufficienza, della demotivazione, del senso del dovere oltre ad ogni limite, dello stress, della mancanza di sogni realizzati:

È più facile smettere completamente di fare qualcosa piuttosto che realizzare le aspettative di qualcun altro”.
Manuale per genitori dei bambini indaco’ di Carolina Hehenkamp
 
Quando riteniamo di combattere ci stiamo arrendendo. Tutta la ribellione delle nuove generazioni si infrange sugli scudi del potere imperante, il quale non deve fare altro che assorbire tutta quella forza. Dopodiché, i ‘ribelli’ non ne avranno più e si dovranno sedere per riposare. A quel punto i giochi sono fatti. Il tempo gioca in suo favore in questo scenario 3D. 

Il realizzare le aspettative di qualcun altro comporta un moto di stizza, di ribellione, che porta alla conclusione amara di perdersi in se stessi, come militi ignoti.. Senza memoria, senza coordinate esistenziali.

Continuiamo a descrivere il Mondo in cui viviamo oggi come il ‘Sistema’, quando è chiaro che chiamiamo con un termine ‘positivo’ una realtà ‘negativa’

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, chiamiamolo ‘Antisistema’…

Che succederà adesso? Il governo deve intervenire. Siamo davvero sul punto di vedere scomparire per sempre il Sistema così come lo conosciamo?
Beh, se il governo non interviene esiste il reale rischio di implosione del sistema finanziario planetario. 
Questa è una crisi strutturale e chi non lo ammette mente a se stesso”.
Wall Street – Il denaro non dorme mai’ di Oliver Stone
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 
 

martedì 15 febbraio 2011

Ascensione e Maya.




Il 18 febbraio 2010 scrissi questo articolo. Ora, a distanza di quasi un anno, mi sento irresistibilmente attratto da quello che è inerente all’arrivo dell’onda quantica di probabilità e dal fenomeno dell’Ascensione planetaria. Riporto uno stralcio importante della stessa citazione che feci un anno fa:

"Da un punto di vista umano, il primo stage dell’arrivo dell’Onda verrà notato solo dal comportamento anomalo delle persone e da aberrazioni nei cicli naturali, con frequenti uragani, pioggie, terremoti, eruzioni e via dicendo.

Negli stati mediani dell’arrivo dell’Onda, assisteremo ad autentiche scene di follia di massa e di isteria collettiva, mentre d’altro canto alcune persone percepiranno in sè una maggiore pace e forza, una profonda “armonia” col creato, e un allargamento del proprio spettro percettivo, con l’allargarsi di fenomeni PSI ed ESP.
 
L’Onda porta le situazioni all’estremo, fa emergere il meglio o il peggio che giace in voi.
 
Negli stati avanzati dell’arrivo dell’Onda, le cose peggioreranno: il feedback di ritorno generato dalla stessa mente e corpo delle persone ma amplificato degli effetti dell’Onda, colpirà la Terra con grande intensità, amplificata alle loro emozioni, ormai senza vincoli.
Questo peggiorerà gli scompensi climatici, ma d’altro canto il feedback di ritorno delle persone positive calmerà parzialmente la Terra impedendo il peggio. Se i pensieri positivi saranno più forti di quelli negativi generati dalla rabbia e dalla paura, allora il pianeta reggerà, e si passerà all’ultimo stadio dell’Onda.

La Terra quadrimensionale inizierà ad emergere dall’interno di quella tridimensionale.

Tutte le persone che avranno cambiato le proprie frequenze vibratorie in accordo con la frequenza armonica dell’Onda vedranno, percepiranno ed interagiranno con un nuovo mondo.
Tutti gli altri rimarranno nel “vecchio” mondo tridimensionale, semidistrutto dai cataclismi, e a loro sembrerà che milioni di persone siano scomparse di colpo. Ma sono solo andate nella 4° dimensione. Sarà come quando i Tuatha De Danann dei miti celtici “svanirono” nel mondo del Sidhe, o come quando Re Artù scomparve nell’isola di Avalon.

Questi miti in realtà solo mementi dell’azione dell’Onda in epoche passate”
Fonte: http://2012.splinder.com/post/7742279

Credo che questa sia una verità notevole. I moti di ‘ribellione’ di molte nazioni del Nord Africa, lo stesso stato di tensione radicato in Iran, ad esempio, testimoniano di un livello interno di energia di ‘strappo’ molto elevato. Siamo al secondo stadio dell’onda o addirittura al terzo? La società globale è avvolta quasi costantemente dallo stesso tipo di tessuto esistenziale inscritto nel paradigma dei tempi di accelerazione dell’era del petrolio, del controllo, della medicalizzazione e del denaro. 

I due emisferi stanno fondendosi, perdendo la loro tipica identificazione culturale e tradizionale. Ciò che, a prima vista, reca un sentimento di tristezza, nel momento in cui si pensa alla perdita dei valori della tradizione, è solo attaccamento al passato; un passato che ha avuto valore di ‘tappa’, di ‘ponte’, nel cammino mai interrotto dell’evoluzione umana. 

Lasciamo andare la pesantezza indotta dal ricordo del ‘come eravamo’ che l’onda contribuisce a fare riemergere se non si è in un equilibrio ‘sostenibile’, come ad esempio è quello di tipo maschile, attivo, ed in cerca di sfogo della propria energia accumulata. 
Una simile pesantezza, o malinconia, non ha nulla a che fare con il romanticismo classico, ma ricorda più da vicino lo ‘spleen’ dei poeti decadenti alla Baudelaire: un qualcosa di corrosivo e di pericoloso, anelante persino alla autodistruzione. 

Non fa più per noi, al giorno d’oggi…

Io penso che la storia deviata che ci raccontano e che si tramanda, non da sempre, ma dai tempi della presa di potere di quest’ultima versione della ‘matrice’ o dell'Antisistema, sia solo un grande velo alzato per oscurare quello che è successo nel passato remoto, nel tempo smarrito, nelle ere raccontate dalle saghe fantasy, come l’epopea di Re Artù.

Credo che sulla Terra siano successe cose meravigliose insieme a cose terribili. Penso che le cose meravigliose siano state cancellate dai nostri ricordi fisici. Perché? Innanzitutto, le cose 'terribili' vivono più concretamente nei racconti planetari del Diluvio o delle ere glaciali, dell’estinzione di massa dei Dinosauri, degli sconvolgimenti delle terre e delle guerre, nei miti della distruzione di interi continenti, isole, reami, etc. Di tali ricordi, nel tempo, prevale la componente distruttiva, negativa; il perché è subito detto: siamo in uno scenario 3D di auto educazione esperienziale

Siamo qua per ‘andare avanti’. Il buon finale delle epoche precedenti potrebbe portare il cammino attuale al dissolvimento dell’illusione, al venire meno della veridicità, della drammaticità del meccanismo di causa azione e, dunque, della ‘serietà’ del gioco della Vita.

L'illusione riguarda anche questo aspetto.

Ovvio che questo discorso vale per questa ‘versione del raccolto’. Noi tutti abbiamo deciso di prendere una via tanto perigliosa. E una simile via deve essere caratterizzata da asperità esagerate ed estremamente vere, pena il decadimento di ogni sforzo sviluppato al fine di completare il ciclo dell’esperienza animica

Come reagiremmo se, nel pieno della nostra Vita, così seria, qualcuno ci svelasse che in realtà è tutto una illusione, un ‘gioco’? Non sarebbero solo rose e fiori… Pensiamoci bene. Sarebbe difficile accettarlo, dopo tanti sforzi e sacrifici. Allo stesso modo, il mondo non può cambiare di colpo, ma lentamente adattarsi al volere della massa critica. Il petrolio non può mancare di colpo. L’energia free non può sostituire l’energia a scadenza di colpo. 

Pena il crollo immediato del paradigma scolpito nei nostri inconsci

L’Antisistema è un ‘terreno’ di educazione molto duro, il cui frattale è il campo di addestramento militare, in questa versione delle cose. Poteva essere qualsiasi cosa in potenziale, come il programma ‘struttura’ di Matrix. È andata così, perché così abbiamo voluto. Coloro che ci 'amministrano' nei piani fisici, sono attori come noi: dimentichi dell’origine.

È tutto opportuno. Al momento debito, le circostanze cambiano, sollevando il velo, rivelando, ispirando, ricolmando lo spazio, l’etere, del ‘nuovo’ inteso come un premio all’intento correttamente espresso nel corso dell’addestramento intensivo nei reami dello scenario 3D. 

Questa ‘opportunità circostanziale’ è descritta nella citazione di ieri sulle Iso, presa da Tron, e riflessa nello splendido ‘lavoro’ di Josè ArguellesIl fattore Maya”:

È stato solo quando il bisogno momentaneo si è incontrato con il proposito universale, che si verificata una creatività efficace… L’esistenza di queste stagioni cosmiche e galattiche è riconoscibile dappertutto, durante tutti i venti miliardi di anni dell’esistenza”.

Sulla Terra, nel reame del 'possibile' tracciato dal Libero Arbitrio, sono stati condotti esperimenti globali d’ogni tipo, e non tutti sono terminati nella miseria che riteniamo di poter percepire. Esistono storie incredibili, di popoli sparsi ai quattro venti, che narrano di epoche meravigliose. E sono vere. Di questo possiamo esserne certi. Perché? 

Perché l’onda quando arriva esalta quella parte matura del ‘raccolto’ e la conduce via, in un’altra dimensione della Creazione. 

La dimensione 3D rimane e ricomincia ad intessere e, con lei, le Anime che ancora devono completare il proprio ciclo di ‘studi’. Questi momenti di coronamento e di ‘promozione’ corrispondono a tutte quelle leggende che narrano di epoche dell’oro spirituale che ‘non ci sono più’.

Anche in questo caso non è l’amarezza del ‘non ci sono più’ che deve prevalere, bensì l’immane carica positiva che ne deriva in termini di ‘possibilità’ intrinseche della nostra vera Natura.  
Tutto ciò è solo meraviglioso, perché il ‘regno dei cieli’, infine, sarà per tutti. Questo livello della creazione, questo scenario 3D, rimarrà sempre così altalenante, perché è la sua Natura, il suo scopo, la sua missione. L’Antisistema è una scuola molto ‘cruda’ di auto educazione, in cui le Anime si riversano in corpi al fine di dimenticare per poi ricordare e meglio apprezzare.

Il frattale che lo dimostra è l’insoddisfazione umana esaminata in ogni contesto, dal bimbo che ha tutto ed è scontento, all’individuo maturo a cui non manca nulla ma che comunque non riesce ad essere felice.

Ma se la nascita relativamente tarda della civiltà Maya è spettacolare, la sua scomparsa lo è ancora di più. Nell’anno 830 DC, dopo cinque-seicento anni di intensa attività, i centri principali vennero abbandonati alla giungla e all’opera del tempo. Di tutti gli enigmi che ci pongono i Maya, questo sembra essere il più grande. Per quanto ci si sia sforzati di ipotizzare rivoluzioni interne, siccità, carestie, pestilenze, quali cause dell’abbandono dei grandi centri, non c’è la prova definitiva di nessuna di queste teorie. Resta la possibilità, per quanto sbalorditiva possa apparire al nostro modo di pensare, che i Maya abbiano consapevolmente abbandonato la loro civiltà una volta giunta al suo apice. Se così fosse, dovremmo chiederci il perché... In che rapporto sono la conoscenza del calendari dei Maya, il mistero delle loro origini e l’enigma del’abbandono delle loro grandi città intorno all’anno 830 DC? E dove andarono i Maya dopo l’anno 830? Di certo alcuni di essi restarono, e tuttavia c’è una chiara frattura con la rinascita della civiltà Maya della fine del decimo secolo, come se la cesura fosse conscia, deliberata. Non solo la rottura tra il cosiddetto Nuovo Impero Maya ed i Maya pre-830 è profonda, ma all’arrivo degli spagnoli è come se la conoscenza del passato fosse stata dimenticata

E tuttavia rimaneva il calendario. Una traccia; per chi?
Il fattore Maya” di Josè Arguelles
 
Le ‘cose’ basta osservarle in vari modi per intuire meglio i loro significati nascosti o meno evidenti. La scienza ufficiale è così lontana da questo tipo di approccio…

Ecco ciò che penso io: la civiltà Maya è ascesa quando è arrivato il loro momento, quando tutto era opportuno, così come sono ascese tutte le altre civiltà che la storia deviata ci racconta in termini di mito e di leggenda. Funziona così. il ‘premio’ alla propria ottimale condotta è l’Ascensione. Un termine abusato e corrotto ampiamente dal proselitismo religioso che, oggi, è stato relegato al ruolo di ‘favola celeste’.

L’Antisistema si ‘oppone’ a che noi si vada via: lo fa per ‘contratto’. I segni della maturazione dei tempi sono evidenti e tutti intorno a noi. Non si allude a nessuna appartenenza religiosa o cultura umana o forma di credo dentro o fuori dalle regole... A nessuna forma di separazione: si tratta solo di se stessi di fronte al proprio cammino.

L’ascensione è inerente ad una accelerazione della vibrazione dell’essenza, ossia il fenomeno contrario che ci ha condotti in terza dimensione. Il come succeda non è importante. È importante che succeda.

L’acqua ce lo testimonia ogni giorno che è possibile cambiare di stato.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011