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mercoledì 16 febbraio 2011

News e sogni infranti.





"Voi sapete tutti esattamente quello che volete.
E tu Tyler? Tu che cosa vuoi?
Non lo so. Io niente!
Andiamo! Che cosa volevi da bambino. Tutti da bambini abbiamo un sogno.
Oh. Sai, forse per me è meglio… È molto meglio non volere niente. Così se non ci riesco oppure se qualcosa va storto… Almeno, poi, non ci resto male.
Ma ora c’è qualcosa che tu vuoi, vero? Ad esempio venire a studiare alla mia scuola.
Ora ci sono tante cose che sogno di avere per la prima volta. Anche se cerco di non illudermi, continuo a desiderarle e non riesco a evitarlo".
Dialogo tra  Tyler (Channing Tatum) e Nora (Jenna Dewan) in ‘Step up’.

Cosa vogliamo fare da ‘grandi’? Quanto di quello che stiamo cercando di realizzare o che abbiamo realizzato è parte del sogno che avevamo da bambini?

Cosa ha interrotto o impedito quei sogni innocenti?

Forse il nostro giudizio sulla loro sostenibilità? O forse il giudizio di qualcun altro? Cosa, insomma, ci ha allontanati da quella strada ‘originale’ che tanto ci piaceva e tanto ci animava?

Probabilmente il venire meno di quel punto prospettico. Un punto privilegiato, dal quale era possibile osservare il Mondo senza paura, seguendo la ‘spinta’ energetica che ci aveva condotti sino sulla Terra. 

Quel sogno era importante e vale la pena di essere perlomeno ricordato e ri-soppesato.  Perché? Perché conteneva certamente una importante rivelazione, un sunto preciso, del 'chi siamo noi' in qualità di individui rappresentanti l’evoluzione globale. 

In noi vive il frattale del senso delle 'cose'.

La mia impressione è che stia per accadere qualcosa di assolutamente fuori dal comune, e che questo avvenimento sia progressivamente ostacolato dal potere imperante. Lo comprendo da come, ad esempio, un sito come Yahoo, negli ultimi tempi, abbia ‘partorito’ una campagna ad hoc per affrontare in maniera disarmante tutti i misteri che avvolgono il Pianeta. Non ho tenuto traccia di tutti i link, e vado dunque a memoria; ricordo articoli di poche righe che affrontavano il tema delle costruzioni delle Piramidi, delle linee di Nazca, del calendario Maya, etc

E adesso anche il mito di Atlantide:  
 
Peccato però che quei segni non sono la traccia delle fondamenta della misteriosa città, ma... Le linee di giunzione tra le mappe digitali utilizzate da Big G. Si tratta insomma di un inganno ottico dovuto alla tecnologia utilizzata da Google”.
Yahoo

Si affondano sogni...

Non entro nel merito del vero o del falso, però la posizione influente del ‘media’ Yahoo, unita alla superficialità ed il tipo di approccio abbozzato e superficiale, con il quale le persone affrontano certi argomenti ‘affascinanti’, non lascia scampo al ‘giudizio finale’: bufala.
Ricordo certi articoli apparsi su Yahoo, veramente striminziti, che avevano l’arroganza di asfaltare tematiche da lunghissimo tempo dibattute. I titoli delle notizie non ammettevano possibilità di replica: “scoperto il segreto di…”.

Adesso che ci penso, però, è come faccio io, usualmente, ogni giorno che scrivo in questo Blog. Ehmm, non avranno preso spunto dalla mia modalità di percepire le cose! 

È vero. Scagli la prima pietra chi è senza peccato. È proprio il mio modo di ‘fare’. Dunque? No, un momento. C’è una grande differenza, cioè questa: Yahoo non è Davide Nebuloni.

Wow, che grande scoperta, eh? Quello che scrivo io lo leggono pochi ‘eletti’, mentre quello che scrive Yahoo lo legge il ‘Mondo’. E soprattutto lo legge una gran massa di persone che passa velocemente di news in news, come cavallette affamate di curiosità. Questa modalità ricorda da vicino quel fenomeno dell’onda lunga, tipico ad esempio del mondo dell’editoria on demand, ossia di quel modo di aprire la possibilità di pubblicare un libro per chiunque lo desidera, senza passare dalle forche caudine dell’editoria classica. 

Cosa significa ‘onda lunga’? In termini di business, che c’è un fenomeno evidente da sfruttare, ossia quella grande platea di autori o pseudo autori in cerca di gloria, in cerca di realizzazione di un sogno che, magari, avevano sin da bambini: pubblicare un libro.
Questo fenomeno è scientifico, provato; esiste e sta facendo anche tendenza. Pensiamoci bene. Se in Italia c’è un gruppo potenziale di 1 milione di autori ‘nascosti’ e gli si conferisce la possibilità di pubblicare online la loro opera, anche solo la stampa della prima copia, che l’autore riserva a se stesso per controllare il lavoro svolto e per gongolare con il proprio Ego, porta un guadagno netto per l’azienda che propone il servizio. Se l’azienda guadagna anche solo 1 euro netto, moltiplicato per 1 milione fa già un buon incasso. In oltre c’è la possibilità che questi autori, mossi dalle dinamiche più diverse, acquistino uno svariato numero di copie da distribuire a familiari, amici, etc. Il business si allarga e quel milione di euro può moltiplicarsi molto facilmente.
 
È un effetto leva, proprio come quello che muove il debito e la speculazione.

È dimostrato che il cavalcare l’effetto dell’onda lunga, porta profitti maggiori dell’avere nelle proprie ‘scuderie’ solo esemplari ‘purosangue’. Roba da matti? Per niente. È solo il frattale del potenziale insito nell’individualità che emerge, dell’unione delle forze e degli intenti.

Che, poi, venga sfruttato per fini commerciali… Beh; lo sappiamo com’è ancora il Mondo. Non ci dovremmo più scandalizzare per questo. Semmai dovremmo ‘spremere’ il concetto, estraendo il significato nascosto di ogni fenomeno

Questa ‘seconda vista’ è molto importante e fa la differenza tra coloro che leggono superficialmente le news di Yahoo o degli altri player globali, news copiate ed incollate o giusto rivisitate, provenienti da una fonte unica, da una sorgente che decide, giorno per giorno, di cosa ‘parlare’, e tra coloro che invece leggono le stesse news decidendo di rimanere se stessi, anzi, sfruttando l’effetto leva delle proprie percezioni allargate al fine di confermare il proprio cammino auto esperienziale. 

Concetto astruso? Difficile da fare proprio? Non ci credo: persone che comprendono la chiarificazione dei misteri della Terra in un articolo di 10 righe, apparso in un sito di tendenza, non possono non comprendere quello che scrivo io. Saranno certamente in grado di discernere e valutare al meglio di volta in volta. Sì? Purtroppo, no! Magari. 

La velocità con la quale si vive, porta a schiantarsi con veri e propri  ‘treni in corsa’ che attraversano la nostra quotidianità, proprio come una news rilevante e ‘virale’ letta tra una pausa e una chiacchiera, tra uno sguardo al capo e uno al décolleté della collega, etc. News che, comunque, hanno il potere di penetrare nella psiche, anche in profondità, come mine a scoppio ritardato.

Il bombardamento mediatico ha questa silenziosa facoltà: plasma le persone giorno dopo giorno. Qualcosa che leggiamo e che riteniamo insignificante, può affondare dentro di noi se trova il giusto ‘terreno’. Quale ‘terreno’ si presta meglio per l’invasione?  Quello dell’insufficienza, della demotivazione, del senso del dovere oltre ad ogni limite, dello stress, della mancanza di sogni realizzati:

È più facile smettere completamente di fare qualcosa piuttosto che realizzare le aspettative di qualcun altro”.
Manuale per genitori dei bambini indaco’ di Carolina Hehenkamp
 
Quando riteniamo di combattere ci stiamo arrendendo. Tutta la ribellione delle nuove generazioni si infrange sugli scudi del potere imperante, il quale non deve fare altro che assorbire tutta quella forza. Dopodiché, i ‘ribelli’ non ne avranno più e si dovranno sedere per riposare. A quel punto i giochi sono fatti. Il tempo gioca in suo favore in questo scenario 3D. 

Il realizzare le aspettative di qualcun altro comporta un moto di stizza, di ribellione, che porta alla conclusione amara di perdersi in se stessi, come militi ignoti.. Senza memoria, senza coordinate esistenziali.

Continuiamo a descrivere il Mondo in cui viviamo oggi come il ‘Sistema’, quando è chiaro che chiamiamo con un termine ‘positivo’ una realtà ‘negativa’

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, chiamiamolo ‘Antisistema’…

Che succederà adesso? Il governo deve intervenire. Siamo davvero sul punto di vedere scomparire per sempre il Sistema così come lo conosciamo?
Beh, se il governo non interviene esiste il reale rischio di implosione del sistema finanziario planetario. 
Questa è una crisi strutturale e chi non lo ammette mente a se stesso”.
Wall Street – Il denaro non dorme mai’ di Oliver Stone
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011