mercoledì 9 febbraio 2011

Il flauto magico del Creatore.





Dicono che il tratto ferroviario tra Vienna e Venezia venne costruito prima ancora che ci fosse un treno che lo potesse percorrere. Lo costruirono comunque. Sapevano che un giorno il treno sarebbe arrivato. Fortuite circostanze del caso avrebbero potuto portarmi altrove e io non sarei qui e sarei diversa. Che cosa sono in fondo quattro mura? Sono quello che contengono. La casa protegge il sognatore. Non è mai troppo tardi perché accadano cose d’imprevedibile bellezza. Cose che ti sorprendono”.
Francesca (Diane Lane) in “Sotto il sole della Toscana”.

I sogni e il Sognatore. Concetti che sfuggono ma che tornano sempre come un boomerang verso chi li "abbraccia" anche inconsapevolmente. Oggi ci lasciamo andare all’Onda di spinta cosmica giunta proprio per il risveglio del tutto. L’umanità è il tutto. Se l’umanità si sveglia, il tutto si sveglia. Se la Natura è tanto bella già adesso, figuriamoci dopo il nostro risveglio. Questo è il Paradiso

Questo è ciò che è stato creato ancora prima del nostro risveglio.

La casa protegge il sognatore. Non è mai troppo tardi perché accadano cose d’imprevedibile bellezza”.

Procediamo ascoltando e percependo:

La Sorgente Primaria è il progenitore di tutti gli esseri e le forme di vita e, in questa verità, è il terreno comune su cui tutti noi poggiamo. Il viaggio di unificazione - della creatura che trova il suo creatore - è il nucleo stesso dell'anima umana, e la ricompensa di questo viaggio è l'inalterabile senso di totalità. Ogni singolo impulso di ogni singolo elettrone è collegato alla totalità dell'universo nella sua eterna ascesa a Dio. Non c'è altra direzione verso cui si possa andare”.
Wingmakers 
 
Non c'è altra direzione verso cui si possa andare”. Il campo morfogenetico, il senso fine delle cose, l’attrazione della Sorgente… Il flauto magico che ci richiama alla presenza del sé divino, l’evoluzione sempre all’opera, la perfezione in cammino nel tempo e nello spazio filtrata nel punto prospettico. La ciclicità, le fasi, il respiro del Creatore…
 
Il sistema di sostegno universale per tutti è il nostro respiro. È il respiro che ci collega al nostro punto d’origine, lo stato di coscienza della Sovranità Integrale che è il nostro puro stato d’essere. 
Il respiro è il modo in cui lo strumento umano si collega al suo punto d’origine ovunque nello spazio-tempo. Il respiro è il portale tra la dimensione fisica e i domini quantici o interdimensionali, ma non si tratta del normale respiro automatico, ma di un particolare modello di respiro chiamato Pausa Quantica”.
Wingmakers 
 
Ecco, anche, cosa ci insegna quantisticamente Swedenborg:

Prestissimo e spontaneamente si abituò a una particolare respirazione Interiore (così lui stesso ebbe in seguito a definirla nel suo Diario spirituale), che usava quando mattina e sera diceva le preghiere e attraverso la quale in seguito riusciva a mettersi in contatto con angeli e spiriti ( Si trattava in realtà di una tecnica yoga, che comprendeva il "blocco intenzionale del movimento involontario della mente", allo scopo di accrescere la coscienza cosmica. Quando era bambino, Emanuel tratteneva il respiro quando pregava in famiglia e cercava di adeguare la respirazione al battito cardiaco, notando che in questo modo il suo stato di coscienza si trasformava: in pratica, una forma di intuitivo Pranayama. Nella sua vita successiva Swedenborg ebbe modo di rendersi conto sempre più della dilatazione di coscienza che si produceva quando il respiro diventava più lento e si sincronizzava col battito cardiaco, e ne fece un uso costante.
Alla respirazione Swedenborg attribuì sempre molta importanza e in Arcana Coelestia espresse la sua dottrina della doppia respirazione: ogni uomo ha una respirazione esteriore e una interiore. La prima è del mondo, la seconda del cielo. Quando l’uomo muore, la respirazione esteriore cessa, mentre quella interiore, che durante la vita terrena è rimasta silenziosa e non percepibile, continua".
"Cielo e Inferno" di Emanuel Swedenborg
 
Ecco cosa ci insegnano ancora i Wingmakers:
  1. Estendete la coscienza in tutto il corpo partendo dal capo
  2. Riducete le cose al momento presente
  3. Prendete un profondo respiro
  4. Innalzate il vostro senso di Unità respirando insieme e percependo il respiro Collettivo.
I sogni, il respiro e la separazione: una grande esperienza vissuta nello scenario 3D più opportuno per imparare, anche dolorosamente, nel reame dell’Antisistema.

Ciò che succede a molti ricercatori spirituali è che iniziano a insegnare le informazioni raccolte qua e là durante la loro Profonda Immersione sottoforma di “trasmissione di verità” e, in questo, ricadono nella separazione. Questa separazione è un vecchio modello dovuto all’energia residua che – come un raggio gravitazionale – mantiene il ricercatore nel paradigma di noi e loro, salvi e non-salvi, illuminati e non-illuminati, timorosi di Dio e atei, ordine e caos, e così via.
 
È questo senso di separazione presente in questa trasmissione di verità che mantiene il giudizio, l’ego e l’ignoranza di quella realtà che è la nostra sorgente d’intelligenza; la densità vibratoria di questi elementi dà origine a un ciclo dove ci si riaddormenta per poi risvegliarsi al suono di una diversa campana e, quindi, ancora una volta, iniziare una Profonda Immersione e trasmissione di verità. Questo ciclo, per alcuni di noi, può ripetersi più di una dozzina di volte in una singola vita. Ogni volta che intraprendiamo un ciclo di risveglio, Profonda Immersione e trasmissione di verità, impariamo qualcosa di nuovo sulla nostra responsabilità energetica

Impariamo di essere, per prima cosa e soprattutto, un’energia omnicomprensiva. Ciò che con questa energia viene definito in forma di strumento umano non è il nostro sé autentico, e non è neppure permanente o causale. Impariamo che questa energia è più vicina a chi siamo noi e che questa energia non è delimitata dal tempospazio. Questo livello energetico a livello più profondo è intelligente e capace di operare come un “Sub-Dio”, o segnale portante della Sorgente Primaria.

La Pausa Quantica è un processo semplice in quattro fasi che inizia con un in-spiro lungo tra tre e cinque conteggi (secondo la capacità dei vostri polmoni), una postura e una certa privacy. Dopo aver in-spirato attraverso il naso, trattenete il respiro (pausa) per lo stesso conteggio, poi e-spirate dalla bocca ancora per lo stesso conteggio e infine trattenete (pausa) sempre per lo stesso conteggio.
 
La chiave è mantenere la simmetria per ciascuno dei segmenti del processo. 
 
Si raccomanda di fare tre-quattro cicli di seguito, quindi tornare a una respirazione normale. Questo periodo di respirazione “normale” è chiamato periodo di consolidamento. Mantenete gli occhi chiusi durante tutto il processo e restate seduti con la schiena dritta in una posizione comoda, i piedi poggiati a terra. Quando iniziate il periodo di consolidamento, è il momento di portare il focus e tutta la vostra attenzione alle cose che affiorano sulla superficie della vostra consapevolezza, sapendo che sorgono per un motivo. Questo è un ottimo momento per esercitare le Sei Virtù del Cuore (apprezzamento, compassione, perdono, umiltà, ardimento e comprensione) qualunque sia il pensiero o il sentimento che si manifesta. Questo periodo di consolidamento di solito dura dai tre ai cinque minuti, ma non c’è un limite di tempo prestabilito. 

Servitevi della vostra intuizione per gestire questo periodo di tempo. In genere, a ogni ripetizione del consolidamento – solitamente da tre a cinque – l’affollamento di pensieri o emozioni diminuisce, ed entrando nell’ultimo periodo di consolidamento vi sarete svuotati di pensieri ed emozioni per entrare nel dominio quantico.
 
Potete effettuare fino a cinque cicli di respiro intervallati da periodi di consolidamento ma, ripetiamo, è importante la simmetria. La Pausa Quantica ha molte sfumature e vorrei incoraggiarvi a scoprirle per conto vostro e a modo vostro. Questa che ho condiviso con voi non è che una tecnica di base, ma in questa tecnica ci sono sottigliezze di potenti sviluppi che si manifesteranno man mano che la userete, quindi rimanete aperti mentre la praticate.
 
Alcune brevi suggerimenti per cominciare. La pausa quantica immediatamente successiva l’espiro ad alcuni può dare un leggero senso di panico. Se capita, abbreviate il conteggio così da avere una durata inferiore per ciascuna fase. Per esempio, se utilizzate un conteggio di quattro, abbreviatelo a tre. Queste “interruzioni” o pause quantiche hanno un fine che arriverete a comprendere
 
Vorrei anche suggerirvi di focalizzare la vostra attenzione sul respiro – il suono, la consistenza, la sensazione nei polmoni, la forma delle labbra quando e-spirate, come esso scorre nel vostro sistema, ecc. Questa focalizzazione vi allinea con il vostro Primo Punto o punto di origine della vostra Sovranità Integrale perché il respiro è il Portale all’essere eterno e infinito che voi siete veramente, ed è attraverso questo portale che esso si manifesta nella fisicità.
 
Nell’utilizzare la Pausa Quantica, c’è la naturale tendenza a cercare l’esperienza della Luce, o a vedere nuove dimensioni, parlare con degli Esseri o anche con Dio, oppure avere un’esperienza “wow!” che ci confermi di essere veramente sulla via giusta. La pratica della Pausa Quantica porterà nuove esperienze e consapevolezza, ma abbandonate ogni aspettativa

Ripeto, gli esseri umani amano gli stimoli visivi. Amano vedere le dimensioni superiori secondo il “vedere per credere”. Ma tutto ciò che si trova nello spazio-tempo quantico non si conforma con il Sistema Mente Umana.

Il quanto è l’origine; è il metafisico che precede i dati visivi, acustici e sensoriali. Precede le emozioni e i pensieri. Esiste prima di questi stimoli e, in un certo qual modo, è in essi celato.
 
La Pausa Quantica è un eccellente metodo per percepire, essere in risonanza e orientarsi nei problemi o nelle opportunità. Vi aiuterà a stabilire un contesto per le energie che in qualche modo vi schiacciano o vi ostacolano

Ricordate, voi siete l’Entità-Una con l’Universo come parco giochi.
Wingmakers
 
Il principio del vuoto creativo è una legge celeste. Nella ciclicità, nelle fasi, nel ritmo… Ogni cosa nasce da una pausa, da un principio di consolidamento e di spinta successiva. Osserviamo come la Vita ci porta a cambiare, dopo una serie di esperienze. Come sosteneva anche Osho, la Vita sino ad un certo punto è ricerca di esperienza esterna, poi di esperienza interna connessa quanticamente a ciò che si è imparato in precedenza. Nel nostro salotto di casa, protetti, "cresciamo" senza nemmeno averne cognizione, perché la spinta, la corrente, va solo in quella direzione…  

Di lui lo psicologo americano Van Dusen ha scritto: “Avendo esaurito tutti i campi conosciuti della scienza umana, Swedenborg scelse di esplorare se stesso nel modo più diretto possibile: attraverso visioni, trance ed esperienze ipnagogiche. Si consideri che a quel tempo non c’erano psicologi né psicoanalisti, e che in pratica nessuno si occupava di processi interiori e di sogni, eccetto qualche monaco isolato e qualche mistico. Era terra incognita quella che Swedenborg si accingeva ad esplorare, mettendo a rischio la propria vita e la propria salute mentale”…
 
Come si intuisce dalle sue opere, aveva continuato a credere in un Dio creatore e in una vita dopo la morte, ma per decenni non aveva sentito la necessità di confrontarsi direttamente con questi problemi. Del resto anche dopo la sua metamorfosi rimase sempre lontano da ogni dogmatismo, dai libri di teologia e dalle dispute del tempo: da scienziato Swedenborg divenne un mistico, uno cioè che fa esperienza diretta di Dio senza bisogno di intermediari
 
I primi segni di un cambiamento radicale di orizzonti furono i sogni: quelli di cui ci ha lasciato testimonianza nel suo Diario…
 
Si dedica alla meditazione e riprende a praticare la “respirazione spirituale” che da bambino usava intuitivamente e gli consentiva di rendere più intensa la preghiera...
 
Il suo orgoglio di scienziato svanisce come neve al sole, e Swedenborg si volge al compito che lo attende. Questa fu grazia di Dio…
 
Attraverso i sogni comincia a capire che il suo compito è “scrivere di ciò che è superiore, e non di cose terrene... Possa Dio illuminare i miei dubbi, perché io sono ancora in una certa oscurità sulla direzione che devo prendere”...
 
In quella stessa notte, per convincermi, mi fu mostrato il mondo spirituale, l’Inferno e il Cielo, dove incontrai parecchie persone di mia conoscenza e di tutti i ceti sociali. Da quel giorno rinunciai a ogni interesse scientifico terreno e lavorai soltanto alle cose spirituali, secondo quello che il Signore mi aveva ordinato. In seguito il Signore aprì gli occhi del mio spirito, così che mi trovai in grado di vedere mentre ero pienamente desto quello che avviene nell’altro mondo, e di parlare con gli angeli e gli spiriti».
"Cielo e Inferno" di Emanuel Swedenborg
 
Oggi è un giorno meraviglioso… Come ogni altro.

* L'incantevole dipinto di apertura di articolo è di  Alberto Andreis che ringrazio di cuore.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 
 

martedì 8 febbraio 2011

Boicottare pezzi di Antisistema - Beppe Grillo docet.





L’iniziativa targata Beppe Grillo, relativa al boicottaggio di Shell ed Esso, ha davvero un grande “senso”. A parte il discorso in questione, ossia il fatto di utilizzare la grande forza numerica della massa al fine di determinare coscientemente un’azione pratica, è importante che, finalmente, qualcuno con i “numeri” giusti per farlo, abbia compreso e dia opera a questa importante verità: l’unione fa la forza

La massa lo ascolterà? Farà qualcosa? Lo ascolteremo? Comprenderanno le famiglie che saranno colpite dagli eventuali licenziamenti? Il Punto Prospettico è tutto.

Non andando, globalmente, a fare benzina presso questi due importanti player globali del cartello dei prezzi della benzina, otterremmo nel giro di pochissimo tempo un risultato certo: le ridotte vendite di carburante obbligherebbero le due compagnie ad abbassare i prezzi e, a cascata, anche le altre non potrebbero “resistere” alla competizione forzata.

L’ago della bilancia pende dalla parte del peso maggiore. Il "peso della massa" non è una barzelletta, bensì il senso ultimo di quel capovolgimento paradossale del percorso della storia umana deviata dalla paura e recepita dall’Antisistema.

Perchè lamentarsi e basta? Perchè non fare finalmente qualcosa in comunanza d'intenti? Se i prezzi non si abbasseranno sapremo il perchè! Lamentarsi ad oltranza non serve a nulla...

Mi sembra anche di intuire che i motivi della non adesione sono, solitamente, "tra le righe":
  • pigrizia
  • disinformazione
  • pessimismo
  • svalutazione del sè 
  • ipnotismo
  • irresponsabilità.
Possiamo, per ora, incidere sulla realtà solo in questo modo, oltre che a meditare:
  • Proviamo a spegnere la televisione e i programmi commerciali non avranno più senso. L'ipnosi inizierà a perdere d'efficacia... Il Calcio a sgonfiare gli ingaggi.

Le "rivoluzioni" hanno sempre portato ad un cambiamento. Questo cambiamento è, però, sempre stato “filoguidato” dallo stesso Potere che ci si illudeva di combattere. Gli Imperi si sono, ad un certo punto della loro storia, solamente mutati d’aspetto, si sono perpetrati, camuffati di novità, di nuovo… 

Utilizzando la leva della massa per rinnovare le “cose”. Per forza dovevano fare così - per non insospettire troppo la massa partecipante al "gioco". 

Oggi le rivoluzioni d’una volta sembrano scomparse, almeno in quella parte di mondo dove una parte influente della massa ha l’illusione di essere trattata meglio dell’altra parte trascurata. Il “calcolo” effettuato dal Potere per “elevare” una parte rispetto all’altra non è casuale. È un numero ben preciso legato alla capacità di fare fluire gli eventi, co creare, nel rispetto di un Piano ordito con estrema precisione. 

Un Piano diverso da quello Divino, anche se quest’ultimo ricomprende, infine, tutto il resto mediante la "logica" del Libero Arbitrio.

Le Famiglie che si spartiscono la Terra hanno una “memoria” che va oltre al trascorrere del Tempo: hanno trovato il modo, o ricordano ancora quella modalità di trasmissione di una certa verità, di andare oltre alla Morte. Quel grande spauracchio che, ogni volta, resetta la consapevolezza dell’essere.

Quando la massa sarà sufficientemente evoluta da ricordare se stessa, non servirà molto altro per porre rimedio agli squilibri esistenti a questo Mondo. Massa che, nel frattempo, è ingabbiata nelle maglie mediatiche del “ragno” globale, nelle fauci di una alimentazione inenarrabile che leva energia invece di darla e che soffoca il sistema endocrino di connessione con i piani superiori, di una morsa totale studiata, pensata, inscenata con l’aiuto della massa stessa. 

Il processo di co creazione è rimasto inalterato, perché Legge, ma la direzione è stata deviata su un binario parallelo in cui persino il fluire del Tempo è stato reso artificiale e disarmonico

La Terra 3D disegna come uno scenario “stonato” nella sinfonia degli eventi Celesti.

Questi miei pensieri, queste mie parole, non sono una critica o una denuncia fine a se stessa. Questi costrutti “ispirati a ciò che sento” sono d’utilità al fine di aprire il contesto scenografico, la panoramica a cui affacciarsi ed osservare. 

Quindi, nessuna drammaticità ma solo consapevolezza…

Tutti insieme abbiamo disfatto. Tutti insieme possiamo fare o rifare.

I processi naturali sono perfetti così come la perfezione è di questa Terra: basta solo accorgersene.
Se lasciamo fare alla Natura, questa manterrà la perfezione dell’ordine insito in ogni particella della Creazione. Se bloccheremo in continuazione la Natura, sfruttandola miseramente, otterremo solo di spogliare la Madre Terra della sua grande generosità e falliremo la nostra Missione individuale e globale…

Tutti insieme abbiamo distrutto le foreste e costruito mostri di cemento ed elettricità. Tutti insieme possiamo piantare nuovi arbusti per ricostituire il respiro verde del Pianeta azzurro.

Tutti insieme.

"Come la foglia non ingiallisce senza la muta complicità di tutta la pianta, così il malvagio non potrà nuocere senza il tacito consenso di tutti voi. Voi non potete separare il giusto dall’ingiusto e il buono dal cattivo; perché stanno mescolati insieme al cospetto del sole, come insieme sono tessuti il filo bianco e il filo nero. E, se il filo nero si spezza, il tessitore dovrà esaminare la tela da cima a fondo e proverà di nuovo il suo telaio." Kahlil Gibran

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

lunedì 7 febbraio 2011

Un mondo nel mondo: la dorsale oceanica.





Osservando il globo in Google Maps  mi sono reso conto di alcune “cose”, il cui sunto generale è che: il nostro punto prospettico fa la differenza tra quello che percepiamo e quello che pensiamo. Perché?

Iniziamo da questa osservazione, usando la visione satellitare offerta da Google. 

Tra la Terra del Fuoco, all’estremità meridionale dell’America del Sud, e l’Antartide appare molto evidente come il fluire dell’oceano Pacifico in quello Atlantico: è chiarissimo l’effetto della massa d’acqua che penetra in quel punto, libero da terre emerse

L’effetto è di trascinamento e di modellazione del fondale, proprio come succede osservando gli effetti dello scorrere di un fiume tra anse, gole, o stretti passaggi. La velocità di scorrimento aumenta perché la pressione della massa che spinge deve incanalarsi in uno spazio più piccolo. Si ha un effetto di erosione sotto e ai lati. Esattamente quello che possiamo osservare nel caso sopracitato. Perché la direzione è quella? Ossia perché proprio in quel senso avviene la miscelatura delle acque oceaniche? Perché la Terra gira in senso antiorario, da ovest verso est. Possiamo osservare come l’intero continente Americano, e non solo, sia proprio messo come di traverso proprio in quel verso.

In realtà tutto dipende da come osserviamo le cose, ossia dal nostro punto prospettico:
  • Per un Osservatore situato al Polo Nord, la Terra girerà guardando in basso in senso antiorario.
  • Per un Osservatore situato al Polo Sud, la Terra girerà guardando in basso in senso orario.
Dal punto in cui “si è” cambiano le prospettive. Tralasciando il discorso magnetico, non è possibile definirsi a nord o a sud di qualcosa senza dare un riferimento specifico. Questo vale anche in ambito di consapevolezza spirituale umana… Leggiamo, a tal proposito, il punto 13.

Possiamo affermare che la materia si comporta come una spugna immersa nell’acqua. Se facciamo qualcosa che disturba la struttura della spugna, come strizzarla, ruotarla o scuoterla, essa rilascerà parte dell’acqua raccolta nell’ambiente circostante. Negli anni, tutti i seguenti processi sono stati scoperti allo scopo di creare in laboratorio un “flusso di tempo” di onde torsionali, dovute allo scompiglio da esse creato nei confronti della materia in queste forme: 
  1. la deformazione di un oggetto fisico;
  2. l’incontro di un ostacolo da parte di un getto d’aria; 
  3. il riempimento con sabbia di una clessidra;
  4. l’assorbimento di luce;
  5. la frizione;
  6. il bruciamento;
  7. l’azione di un osservatore, come il movimento della testa;
  8. il riscaldamento o raffreddamento di un oggetto;
  9. transizioni di fase nelle sostanze (da ghiacciato a liquido, da liquido a vapore ecc.); 
  10. scioglimento e mescolamento di sostanze;
  11. la morte delle piante per appassimento;
  12. radiazioni non-luminose da oggetti astronomici; 
  13. improvvisi cambiamenti di coscienza nell’individuo.
Da www.mednat.org

Osserviamo questa immagine:

Togliendo l’acqua e visionando l’insieme terrestre, tutto cambia. Appare un’altra realtà “solida”.
 
Ci accorgeremo, in breve, di utilizzare una diversa modalità dell’osservazione, proprio come se fossimo dotati di un altro tipo di vista. Cosa vediamo?
Ciò che usualmente definiamo come pianura, montagna, collina, etc. è in realtà una porzione di terra emersa colonizzata dalla Vita di “superficie”, ovviamente rispetto al livello delle acque. Le piccole isole in mezzo agli oceani sono solo l’apice, la vetta, di montagne altissime

Quelle isole “piatte” sono il vertice di montagne. 

Le pianure sono altipiani. Le montagne sono “montagne”, o meglio la prosecuzione di altre montagne che hanno la base oltre l’evidenza. Le acque sono un velo illusorio che appiattisce e che confonde

È evidente che la massa delle acque è enorme e che, mossa dalla rotazione del globo, agisce sulle terre emerse, come una spinta costante e unidirezionale. È un gigante che aziona un meccanismo di forza pura sulle "alture" che trova davanti a sé. Le terre vengono plasmate, nel tempo, da questa titanica opera. L’acqua si infiltra dappertutto e agisce da contenuto per la spugna terrestre, ossia continua a modellare sia all’interno che all’esterno

La rotazione terrestre tiene incollata questa massa alla densità e questa massa elimina le imperfezioni estetiche della ritenuta sfera celeste. Ricordo che Sitchin, traducendo le tavolette Sumere, ha ritrovato la storia della creazione del Sistema Solare e della Terra stessa descritta nell’opera dell’Enuma Elish. La Terra è descritta come l’effetto della spaccatura di un antico pianeta chiamato Tiamat ad opera di un “corpo estraneo”. Una metà del pianeta “madre” avrebbe generato la Terra attuale, la quale non è una sfera ma una sorta di mezza sfera. Con il tempo e la rotazione le masse dense si saranno in parte ricompattate, tuttavia l’azione delle masse d’acqua contribuisce a velare la vera forma del pianeta Terra. L’acqua è un velo capace anche di illudere…

Leggiamo qua:

Tra il 1950 e il 1964, un'équipe di geologi e di geofisici oceanografi portò nuove prove alle argomentazioni di Wegener. Si scoprì che sul fondo degli oceani si estende un'unica, grande e continua catena montuosa lunga circa 64.000 chilometri dall'estremo nord fino a sud dell'Atlantico; essa aggira l'Africa, attraversa l'Oceano Indiano, passa tra l'Australia e Antartide fino alla sponda americana dell'Oceano Pacifico a sud della California.
E' chiamata "Dorsale Oceanica" e, cosa ancora più stupefacente, ai piedi di questa Dorsale è stata rilevata una valle, una spaccatura, una fessura aperta verso l'interno della terra. Vi sono poi delle fratture che si dislocano trasversalmente alla Dorsale e nominate faglie trasformi.
Da www.vialattea.net 

Dunque abbiamo una catena montuosa sottomarina universale, lunga 64000 chilometri; ossia un altro mondo. Ipotizziamo che quegli spazi possano contenere Vita, ossia che siano scavati ed ospitanti la Vita. Chi ci potremmo trovare? Ricordo il mito della Terra Cava, di Agharti:

“Agarthi (detto anche Aghartta o Agartha o Agharti, "l'inaccessibile") è un regno leggendario che si troverebbe all'interno della Terra, descritto nelle opere dello scrittore Willis George Emerson (1856 - 1918). La favolosa Agarthi è legata alla teoria della Terra cava ed è un soggetto popolare nell'esoterismo.
Agarthi è uno dei nomi più comuni usati per definire una civiltà nascosta all'interno dell'Asia centrale. Nel tantra Kalachakra del buddhismo tibetano viene descritto un regno simile, col nome di Shambhala. Nelle interpretazioni moderne, vi è una identificazione tra Shambhala e Agarthi”.
Da Wikipedia 
 
Cosa potrebbe essere stata Atlantide o Mu? Proprio l’estremità affiorante alla superficie di questa immane catena montuosa, come ad esempio le attuali isole Hawaii. Uno sconvolgimento potrebbe avere fatto collassare le terre emerse e cancellato dalla superficie questo antico regno, il quale tuttavia potrebbe ancora esistere sotto il livello delle acqueAll’interno delle montagne sottomarine.

Questa catena montuosa "invisibile" si estende per l’intero globo e collega ogni luogo. Il suo “utilizzo” potrebbe fungere da “mezzo di trasporto” e da sede per una civiltà "ombra", parallela, che potrebbe co esistere con le popolazioni di superficie. Un mondo nel mondo…

La nostra visione come cambia se prendiamo in considerazione questo aspetto? Quando si vocifera di basi aliene sotto i mari o sotto le montagne, in realtà, le potremmo ricollegare a questa antica “versione” del mondo divenuta apparentemente “inaccessibile”. Questa società potrebbe essere talmente evoluta da influenzare l’intera evoluzione della ritenuta società moderna. In pratica una leggenda che cammina ancora sotto le acque e sotto le terre. 

Una società in stretto connubio con forme aliene di Vita: l’anello di congiunzione tra umano e extraterrestre e tra le varie "ere" umane. 

Da questo punto di vista: cosa rappresenterebbe l’uomo “emerso”? Un esperimento alla Dark City?

A parte la più o meno ritenuta “fantasia”, i mezzi di esplorazione più avanzati che potrebbero rivelare “qualcosa” di simile, non sono sotto il diretto controllo del “popolo” ma sotto il controllo ferreo di chi? Il concetto di “popolo” non esiste nemmeno, perché in realtà abbiamo una massa enorme di Human Bit egoici. 

Ci si riunisce per formare organizzazioni diverse ma senza capacità specifica di “osservazione”… Ognuno vedendo il proprio mondo, seppur legati da un filo comune di percezione dettato dalla intensità di sopravvivenza...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011