lunedì 7 febbraio 2011

Un mondo nel mondo: la dorsale oceanica.





Osservando il globo in Google Maps  mi sono reso conto di alcune “cose”, il cui sunto generale è che: il nostro punto prospettico fa la differenza tra quello che percepiamo e quello che pensiamo. Perché?

Iniziamo da questa osservazione, usando la visione satellitare offerta da Google. 

Tra la Terra del Fuoco, all’estremità meridionale dell’America del Sud, e l’Antartide appare molto evidente come il fluire dell’oceano Pacifico in quello Atlantico: è chiarissimo l’effetto della massa d’acqua che penetra in quel punto, libero da terre emerse

L’effetto è di trascinamento e di modellazione del fondale, proprio come succede osservando gli effetti dello scorrere di un fiume tra anse, gole, o stretti passaggi. La velocità di scorrimento aumenta perché la pressione della massa che spinge deve incanalarsi in uno spazio più piccolo. Si ha un effetto di erosione sotto e ai lati. Esattamente quello che possiamo osservare nel caso sopracitato. Perché la direzione è quella? Ossia perché proprio in quel senso avviene la miscelatura delle acque oceaniche? Perché la Terra gira in senso antiorario, da ovest verso est. Possiamo osservare come l’intero continente Americano, e non solo, sia proprio messo come di traverso proprio in quel verso.

In realtà tutto dipende da come osserviamo le cose, ossia dal nostro punto prospettico:
  • Per un Osservatore situato al Polo Nord, la Terra girerà guardando in basso in senso antiorario.
  • Per un Osservatore situato al Polo Sud, la Terra girerà guardando in basso in senso orario.
Dal punto in cui “si è” cambiano le prospettive. Tralasciando il discorso magnetico, non è possibile definirsi a nord o a sud di qualcosa senza dare un riferimento specifico. Questo vale anche in ambito di consapevolezza spirituale umana… Leggiamo, a tal proposito, il punto 13.

Possiamo affermare che la materia si comporta come una spugna immersa nell’acqua. Se facciamo qualcosa che disturba la struttura della spugna, come strizzarla, ruotarla o scuoterla, essa rilascerà parte dell’acqua raccolta nell’ambiente circostante. Negli anni, tutti i seguenti processi sono stati scoperti allo scopo di creare in laboratorio un “flusso di tempo” di onde torsionali, dovute allo scompiglio da esse creato nei confronti della materia in queste forme: 
  1. la deformazione di un oggetto fisico;
  2. l’incontro di un ostacolo da parte di un getto d’aria; 
  3. il riempimento con sabbia di una clessidra;
  4. l’assorbimento di luce;
  5. la frizione;
  6. il bruciamento;
  7. l’azione di un osservatore, come il movimento della testa;
  8. il riscaldamento o raffreddamento di un oggetto;
  9. transizioni di fase nelle sostanze (da ghiacciato a liquido, da liquido a vapore ecc.); 
  10. scioglimento e mescolamento di sostanze;
  11. la morte delle piante per appassimento;
  12. radiazioni non-luminose da oggetti astronomici; 
  13. improvvisi cambiamenti di coscienza nell’individuo.
Da www.mednat.org

Osserviamo questa immagine:

Togliendo l’acqua e visionando l’insieme terrestre, tutto cambia. Appare un’altra realtà “solida”.
 
Ci accorgeremo, in breve, di utilizzare una diversa modalità dell’osservazione, proprio come se fossimo dotati di un altro tipo di vista. Cosa vediamo?
Ciò che usualmente definiamo come pianura, montagna, collina, etc. è in realtà una porzione di terra emersa colonizzata dalla Vita di “superficie”, ovviamente rispetto al livello delle acque. Le piccole isole in mezzo agli oceani sono solo l’apice, la vetta, di montagne altissime

Quelle isole “piatte” sono il vertice di montagne. 

Le pianure sono altipiani. Le montagne sono “montagne”, o meglio la prosecuzione di altre montagne che hanno la base oltre l’evidenza. Le acque sono un velo illusorio che appiattisce e che confonde

È evidente che la massa delle acque è enorme e che, mossa dalla rotazione del globo, agisce sulle terre emerse, come una spinta costante e unidirezionale. È un gigante che aziona un meccanismo di forza pura sulle "alture" che trova davanti a sé. Le terre vengono plasmate, nel tempo, da questa titanica opera. L’acqua si infiltra dappertutto e agisce da contenuto per la spugna terrestre, ossia continua a modellare sia all’interno che all’esterno

La rotazione terrestre tiene incollata questa massa alla densità e questa massa elimina le imperfezioni estetiche della ritenuta sfera celeste. Ricordo che Sitchin, traducendo le tavolette Sumere, ha ritrovato la storia della creazione del Sistema Solare e della Terra stessa descritta nell’opera dell’Enuma Elish. La Terra è descritta come l’effetto della spaccatura di un antico pianeta chiamato Tiamat ad opera di un “corpo estraneo”. Una metà del pianeta “madre” avrebbe generato la Terra attuale, la quale non è una sfera ma una sorta di mezza sfera. Con il tempo e la rotazione le masse dense si saranno in parte ricompattate, tuttavia l’azione delle masse d’acqua contribuisce a velare la vera forma del pianeta Terra. L’acqua è un velo capace anche di illudere…

Leggiamo qua:

Tra il 1950 e il 1964, un'équipe di geologi e di geofisici oceanografi portò nuove prove alle argomentazioni di Wegener. Si scoprì che sul fondo degli oceani si estende un'unica, grande e continua catena montuosa lunga circa 64.000 chilometri dall'estremo nord fino a sud dell'Atlantico; essa aggira l'Africa, attraversa l'Oceano Indiano, passa tra l'Australia e Antartide fino alla sponda americana dell'Oceano Pacifico a sud della California.
E' chiamata "Dorsale Oceanica" e, cosa ancora più stupefacente, ai piedi di questa Dorsale è stata rilevata una valle, una spaccatura, una fessura aperta verso l'interno della terra. Vi sono poi delle fratture che si dislocano trasversalmente alla Dorsale e nominate faglie trasformi.
Da www.vialattea.net 

Dunque abbiamo una catena montuosa sottomarina universale, lunga 64000 chilometri; ossia un altro mondo. Ipotizziamo che quegli spazi possano contenere Vita, ossia che siano scavati ed ospitanti la Vita. Chi ci potremmo trovare? Ricordo il mito della Terra Cava, di Agharti:

“Agarthi (detto anche Aghartta o Agartha o Agharti, "l'inaccessibile") è un regno leggendario che si troverebbe all'interno della Terra, descritto nelle opere dello scrittore Willis George Emerson (1856 - 1918). La favolosa Agarthi è legata alla teoria della Terra cava ed è un soggetto popolare nell'esoterismo.
Agarthi è uno dei nomi più comuni usati per definire una civiltà nascosta all'interno dell'Asia centrale. Nel tantra Kalachakra del buddhismo tibetano viene descritto un regno simile, col nome di Shambhala. Nelle interpretazioni moderne, vi è una identificazione tra Shambhala e Agarthi”.
Da Wikipedia 
 
Cosa potrebbe essere stata Atlantide o Mu? Proprio l’estremità affiorante alla superficie di questa immane catena montuosa, come ad esempio le attuali isole Hawaii. Uno sconvolgimento potrebbe avere fatto collassare le terre emerse e cancellato dalla superficie questo antico regno, il quale tuttavia potrebbe ancora esistere sotto il livello delle acqueAll’interno delle montagne sottomarine.

Questa catena montuosa "invisibile" si estende per l’intero globo e collega ogni luogo. Il suo “utilizzo” potrebbe fungere da “mezzo di trasporto” e da sede per una civiltà "ombra", parallela, che potrebbe co esistere con le popolazioni di superficie. Un mondo nel mondo…

La nostra visione come cambia se prendiamo in considerazione questo aspetto? Quando si vocifera di basi aliene sotto i mari o sotto le montagne, in realtà, le potremmo ricollegare a questa antica “versione” del mondo divenuta apparentemente “inaccessibile”. Questa società potrebbe essere talmente evoluta da influenzare l’intera evoluzione della ritenuta società moderna. In pratica una leggenda che cammina ancora sotto le acque e sotto le terre. 

Una società in stretto connubio con forme aliene di Vita: l’anello di congiunzione tra umano e extraterrestre e tra le varie "ere" umane. 

Da questo punto di vista: cosa rappresenterebbe l’uomo “emerso”? Un esperimento alla Dark City?

A parte la più o meno ritenuta “fantasia”, i mezzi di esplorazione più avanzati che potrebbero rivelare “qualcosa” di simile, non sono sotto il diretto controllo del “popolo” ma sotto il controllo ferreo di chi? Il concetto di “popolo” non esiste nemmeno, perché in realtà abbiamo una massa enorme di Human Bit egoici. 

Ci si riunisce per formare organizzazioni diverse ma senza capacità specifica di “osservazione”… Ognuno vedendo il proprio mondo, seppur legati da un filo comune di percezione dettato dalla intensità di sopravvivenza...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

venerdì 4 febbraio 2011

Il controllo dell'energia.






Quanto è importante la nostra energia vitale personale? Questo mondo percepito come reale funziona con l’energia del carbone, del petrolio e dei suoi derivati. Da qualche tempo si è iniziato ad usare le fonti di energie “alternative”. Notiamo ancora come l’utilizzo del linguaggio “esalti la parte e discrimini la controparte”: alternativo a cosa? - chiediamoci.

All’uso delle fonti energetiche di sfruttamento della risorse naturali terrestri. 

Così è stato deciso tramite l’intensificazione della Rivoluzione Industriale

Esiste in internet l’elenco dei brevetti di Tesla che, a partire dalla fine del 1800, aveva trovato il modo di far muovere il mondo con il ritenuto “nulla”, e aveva brevettato negli USA le proprie brillanti invenzioni. Ci sono decine di brevetti intestati a suo nome, inerenti praticamente all’utilizzo dell’energia naturale per liberare gli uomini dalle tenebre dei secoli più bui. 

Il tempo è andato avanti eliminando la memoria di coloro che avevano visto coi propri occhi macchine funzionare come per magia: signori, più di cento anni fa…

Oggi, la scienza non riconosce ancora nulla di quel mondo svelato da Tesla, ad esempio. Perché? Perché non è vero? Perché non esiste? Nossignori. È storia risaputa da chiunque voglia approfondire le proprie ricerche, i propri dubbi, il proprio intuito, che Tesla fu boicottato dal potere bancario già molto presente nel tessuto sociale e raccolto in un "cartello", ad opera principalmente di quel J.P.Morgan, corrispondente all’attuale banca d’affari Morgan Stanley, con sede a New York

Lo sanno anche i sassi che è andata così.

Agli inizi del 1900 il mondo aveva davanti a sé due strade ben distinte e si trovò davanti ad un bivio:
  • da una parte percorrere le vie per la costruzione di un mondo in pace, giustizia ed equilibrio, in cui l’utilizzo delle fonti energetiche naturali avrebbe condotto l’intera umanità a schiudersi come un bellissimo fiore primaverile.
  • dall’altra parte percorrere le vie per la costruzione di un mondo basato sull’abuso del potere, raccolto nelle mani di pochi, con l’ausilio di una parte dell’umanità e la manifestazione di una rinnovata forma di schiavitù basata sul debito economico.
Perché è stato deciso di percorrere la seconda via? È logico che si tratta della strada più difficile e perigliosa. Forse perché l’umanità non era ancora pronta? Potrebbe sembrare da alcune riletture fatte sulla Vita di Tesla...

La rifondazione del mondo passò attraverso le due guerre mondiali, le quali cancellarono ogni traccia delle invenzioni e delle scoperte rivoluzionarie effettuate da persone grandemente illuminate. Le loro ricerche vennero inglobate e secretate da strutture parallele ai governi regolari delle nazioni. Le loro ricerche sfociarono nella costruzione della bomba atomica e del relativo suo utilizzo in terra del Giappone, già peraltro in ginocchio. 

Gli svariati test nucleari condotti nei posti meravigliosi più impensati, portarono "l’uomo" a sostituirsi al Creatore: questa potenza rinchiusa in una bomba ha determinato le politiche imperanti degli ultimi sessant’anni ad opera dei pochi attori proprietari.

Ora, il “bello”, consiste nel fatto che è tutto risaputo.

È questa una tecnica dell’Antisistema. Dire la verità dopo tanta menzogna, in maniera tale che verità e menzogna si confondano. Infatti, leggere una verità e una menzogna, al giorno d’oggi, è quasi la stessa cosa in termini di “risoluzione”. L’azione che segue ad ogni tipo di lettura è sempre la stessa: non si crede più a nulla

Basta che non si tocchi il portafoglio! Anzi, nemmeno quello; diciamo sino a che si ha denaro per sfamare la famiglia. Ciò che sta succedendo in Tunisia, Egitto, Algeria, etc. è proprio dovuto al passo più lungo della gamba ad opera dell’Antisistema: far mancare, o dare parvenza di mancanza, della possibilità di sopravvivere. In questo caso, il prezzo dei beni di prima necessità troppo cari, ossia la parvenza di “non potercela fare”. 

È stato un "errore"? Mah. A questo mondo sembra che, alla fin fine, tutto sia sempre orchestrato alla perfezione dal potere in auge, che corrisponde al potere secolare che si è solo cambiato d’abito ma mai mutato nella sua sostanza.

La crisi finanziaria del 2008-2009 a cosa ha portato? 

Per ora a "nulla". Si discute. Si chiacchiera attorno al Basilea 3, ma non è cambiato nulla. Il Dow Jones è a 12000 punti, mentre prima della crisi era al record di 14000 punti. Le ipotesi sono che, entro la fine del primo mandato del Presidente Obama, il Dow possa raggiungere almeno i massimi storici. Dunque? È stato solo uno scherzo?
 
Chi ha guadagnato da quel grande ribasso?

I soldi non si bruciano in Borsa, come dicono al Telegiornale: passano di saccoccia.

Chi ha perso in quel grande ribasso?

Sempre i soliti…

Pensiamo alla nostra energia vitale individuale. Quello  è il fulcro... A come poterla controllare e aumentare. A come non farcela estorcere ad ogni istante dall’Antisistema. Storie? Se lo pensate, sì.
Occorre osservarsi. Comprendere le ciclicità, le fasi, il ritmo…

C’è un tenero filo d’erba in uno dei vasi nella mia cucina. È nato per “caso” ed è sbucato fuori dal vaso e, oggi, vive a mezza altezza vicino alla finestra. È un trifoglio a "tre cuori". Ebbene, si apre e si chiude in funzione della luce naturale del giorno e non in funzione della luce artificiale. 

Si apre e si chiude.

Da ieri è entrato in una fase diversa, però: è rimasto quasi sempre mezzo chiuso di giorno e chiuso di notte, come se, ieri, fosse successo qualcosa. La mia domanda è: è successo qualcosa a lui o nel mondo?
 
Cosa lo "spinge" a non seguire il corso  della luce del giorno? Ieri c’era Luna “nuova”. Da oggi, il banner presente nel Blog e raffigurante le fasi lunari, riporta “1% off full” – Luna crescente. Vedrò come si muove il mio nuovo amico e a cosa è, dunque, “agganciato” nella conduzione della propria esistenza meditativa.

Riporto un link, molto interessante e persino molto utile, nel quale è possibile attingere a quella modalità “scoperta” da Yogananda Paramahansa nel 1916, in relazione alla ricarica energetica del proprio corpo. Ecco il suo pensiero:

“Nel 1916 ho scoperto i principi su cui si basano gli Esercizi di ricarica. Ho inserito la serie completa degli Esercizi, la cui esecuzione favorisce il benessere completo dell'organismo, nel programma della mia scuola Yogoda Satsanga Society di Ranci, in India. Tutti gli allievi della Self-Realization Fellowship dovrebbero eseguire regolarmente gli Esercizi mattina e sera, quale parte della loro regolare routine spirituale. Lo scopo principale degli Esercizi consiste nel ricaricare la batteria corporea con l'energia cosmica per vivificare il corpo, rafforzare i muscoli e purificare il sangue. Non si tratta di comuni esercizi fisici, ma di una tecnica spirituale, una forma di Pranayama o controllo dell'energia vitale”.
 
È tutto demandato ad ognuno di noi…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

giovedì 3 febbraio 2011

Nel labirinto per trovare il "centro".





Mi è congeniale, ormai, cercare di osservare le abitudini. Anche quella più scontata che ci sia. Quella più generalizzata, automatizzata, somatizzata. 

Il perché è presto detto: è tutto alla rovescia

Pur non negando il senso profondo dell’evoluzione, queste “abitudini” riportano frattalmente ogni nostra pena individuale e collettiva. "Noi" abbiamo costruito questo mondo. È inutile assegnare colpe ad altri… Anche se ci sono:

“Il plurale maiestatis o plurale maiestatico (dal latino pluralis maiestatis, plurale di maestà) si ha, nella lingua parlata o scritta, quando chi scrive si riferisce a se stesso usando la prima persona plurale anziché singolare.
Quest'uso, già diffuso nell'antica Roma… È rimasto nella tradizione di molti paesi come modo d'espressione formale soprattutto di sovrani e papi (da cui il nome "maiestatico"), in quanto adatto all'immagine istituzionale, e quindi anche astratta e corale, associata a questi ruoli”.
Da Wikipedia 

Questa è una chiave di verità: permette di comprendere frattalmente le leggi celesti che regolano il tutto. La particella “noi”, usata rappresentativamente dal potere imperante, testimonia sempre e comunque una volontà comune, globale

È logico che gli effetti della politica manifesta siano diversi tra le parti, ma è pur sempre una scelta d’una intera società. Una “scelta” può essere anche il rinunciare all’espressione della propria “importanza” o l’essere indotti a farlo da “altro”

La realtà manifesta è sempre e comunque la migliore delle immagini che possa ritrarre la media sociale in un determinato periodo di tempo.

In una sola massima: abbiamo quello che meritiamo.

A che serve lamentarsi? Incolpare gli altri. Sentirsi vittime. Sminuirsi di fronte ad un ritenuto potere manifestatosi all’esterno di noi. Giudicare…
Il senso intimo delle “cose”, come noi lo possiamo osservare in questo scenario 3D, è invertito. Pezzo dopo pezzo SacroProfanoSacro affronta ogni possibilità dell’inversione, ogni capovolgimento dello stato originale o utopico. Certo. 

Perché credere all’utopia, nel senso illusivo ed impossibile del termine, è screditare il “luogo di arrivo e di partenza” della nostra Anima.  

È screditare il Paradiso il non credere di poterlo “realizzare”. 

Sappiamo molto bene che se non crediamo ad una “cosa”, questa, non si realizzerà. Per cui automaticamente terremo il Paradiso lontano da noi. Il Paradiso non è un “luogo” religioso ma una Dimensione a-religiosa: una vibrazione dell’Essere, una frequenza di oscillazione dell’Energia

Perché in questo caso, non credendo, non accade?
Perché in molti altri casi, non volendo, invece accade? 

Abbiamo che:
  • Positivo attira Positivo – Negativo attira Negativo
Ma anche:
  • Positivo attira Negativo – Negativo attira Positivo
Il primo caso è, superficialmente, lo stato d’animo, mentre il secondo caso è, concretamente, la polarità magnetica

Una polarità magnetica + e – è utile al fine di “creare un movimento”. Una polarità d’animo è inutile ai fini dell’equilibrio, ma forse fa "crescere" ciò che ancora deve crescere, seppur tra alti e bassi.

Entrambe coesistono in noi, a diversi “livelli”. Ogni livello funziona, per ora, in maniera diversa e con priorità diverse. Se non allineiamo la polarità conscia a quella inconscia non otterremo nulla di più di quello che è scritto nell’inconscio, alias, la volontà non può avere la meglio sull’immaginazione

Altra verità ribaltata.

Per cui, il detto "volere è potere" è perlomeno incompleto; forse "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare" rende meglio l'idea. Cosa sarà mai questo "mare"?
  
Per questo c’è un bombardamento mediatico basato sulle immagini

È interessante osservare la figura del labirinto

“Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l'uscita.
Anticamente per lo più univiario (o unicursale), ovvero costituito da un unico, involuto percorso che conduceva inesorabilmente al suo centro, il labirinto è oggi sinonimo di tracciato multiviario (o multicursale).  

Nel linguaggio comune è pertanto divenuto sinonimo di rompicapo. 

Il termine "labirinto" indicava sempre soltanto un labirinto unicursale, con una sola entrata e un unico vicolo cieco in fondo al percorso, di forma quadrata o più spesso circolare; questo tipo di labirinto è conosciuto come labirinto classico. 
 
“Giunti all'arte di regnare ed esaminandola a fondo, per vedere se fosse quella a offrire e a produrre la felicità, caduti allora come in un labirinto, mentre credevamo di essere ormai alla fine risultò che eravamo ritornati come all'inizio della ricerca, e avevamo bisogno della stessa cosa che ci occorreva quando avevamo incominciato a cercare”.
   
Risulta evidente da queste righe come Platone parli di un labirinto unicursale, in cui le uniche due possibilità sono di giungere alla meta o di ritrovarsi al punto di partenza, cioè all'entrata.

Durante il dodicesimo e il tredicesimo secolo, un tracciato a forma di labirinto (sempre unicursale) iniziò a essere raffigurato nella pavimentazione interna delle cattedrali gotiche, come nel caso del duomo di Siena e delle cattedrali di Chartres, Reims e Amiens in Francia. Questi labirinti rappresentano il cammino simbolico dell'uomo verso Dio, e spesso il centro del labirinto rappresentava la "città di Dio"... Con il passare del tempo, questa originale funzione andò perduta, e il labirinto sulla pavimentazione iniziò a essere visto sempre più spesso come "un gioco senza senso, una perdita di tempo", e molti di essi vennero distrutti.

"Tutte le parti della casa si ripetono, qualunque luogo di essa è un altro luogo. Non ci sono una cisterna, un cortile, una fontana, una stalla; sono infinite le stalle, le fontane, i cortili, le cisterne. La casa è grande come il mondo".
J.L.Borges, La casa di Asterione

In un labirinto unicursale sarebbe stato impossibile perdersi; i primi labirinti multicursali nacquero infatti intorno alla metà del sedicesimo secolo, disegnati dall'architetto italiano Francesco Segala.
Da Wikipedia
 
Riporto: In un labirinto unicursale sarebbe stato impossibile perdersi.

Ecco la vera funzione del labirinto originale: non perdersi praticando un percorso anche ostico ed imperscrutabile, con fiducia nel senso ultimo di quel “viaggio” che non conduceva all'esterno ma al centro.
 
Ossia una verità diametralmente opposta alla simbologia moderna, all’immagine moderna del labirinto. L’effetto unidirezionale è sfruttato per fini commerciali e di indottrinamento sottile. Ecco a cosa siamo giunti, oggi, ribaltando i piani ma non l’intima funzione di ogni “cosa”:

In negozi-labirinto tipo Ikea si compra più del necessario.
A funzionare è “l'effetto labirinto”: una volta entrati in un centro commerciale è difficile trovare la via d'uscita e, bombardati di cose da comprare, si finisce per mettere mano al portafoglio anche per oggetti di cui non si ha bisogno.
È quanto emerge da uno studio realizzato dai ricercatori dell'University College di Londra - e riportato dal DailyMail - che si sono concentrati, in particolare, sulle strategie di marketing dei magazzini Ikea: simili a quelli dei grandi centri commerciali, il fine è quello di mantenere i clienti tra corridoi ed espositori il più a lungo possibile, mettendo in evidenza le diverse modalità in cui i loro mobili minimalisti, perlopiù componibili e a buon prezzo, possono essere abbinati tra loro. 
 
I corridoi realizzati tipo labirinto unidirezionale, dall'entrata all'uscita, rendono difficile tornare indietro: "L'organizzazione del negozio è così confusa che il cliente non sa se sarà in grado di tornare indietro. Così mette l'oggetto nel carrello e tira avanti", spiega Alan Penn, che ha guidato la ricerca. "I nostri negozi sono progettati per dare ai clienti diverse idee su come arredare la propria casa, dalla cucina alla stanza da letto - ribatte Carole Reddish, vice direttore delegato di Ikea per Gran Bretagna e Irlanda -. Mentre molti clienti vengono in negozio per ispirarsi, molti altri arrivano con una precisa lista degli acquisti realizzata dopo aver consultato i nostri cataloghi cartacei e online".
Da Yahoo
 
Una questione di prospettive tra chi ci lavora e chi compra...
Iniziamo a fare lavorare anche l’emisfero destro del nostro cervello: ragioniamo con la fantasia. Eleviamo il nostro punto prospettico e osserviamo in maniera diversa il piano del labirinto, magari dall’alto.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011