lunedì 12 dicembre 2011

Andare via.




Questo nuovo inizio di settimana ci proietta nel vortice accelerante verso l’appuntamento con le feste natalizie. La settimana lavorativa sembrerà non passare mai, eppure venerdì sera, quando ci si penserà, sarà semplice concludere che ‘il tempo è come volato via’

È vero. Il tempo sembra lento quando si è nel bel mezzo di una ‘seccatura’ e, viceversa, sembra ‘allungare il passo’ allorquando si è alle prese con qualcosa di ‘totale’, che 'ci prende' interamente. Ma la considerazione ‘conclusiva’ è pressochè quasi sempre la medesima: il tempo è letteralmente volato.

Tempus fugit.

Ma ‘dove va’ esattamente il tempo? Ha una direzione? Ha un senso di scorrimento? Se la distanza non esiste, ma è solo una differenza strutturale legata alla vibrazione, allora che cosa può essere il tempo?

Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Tutti gli eventi possono essere descritti in un tempo che può essere passato, presente o futuro…
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Arguelles ci dice che siamo, come genere umano, stati veicolati su una struttura del tempo deviata, il cui frattale è un binario del treno ‘parallelo’ a quello ‘ufficiale’. 

Se osserviamo il Mondo dal punto di vista di 'quello che gli è successo non accettando a pieno le teorie di Tesla, ad esempio, allora è più semplice capire cosa s’intenda per ‘tempo deviato’. Il genio del Serbo era tale da poter veicolare l’umanità in un’era di condivisione energetica libera ed illimitata, se ascoltato: ma non è andata esattamente in questo modo, no? Le bollette energetiche si pagano sempre più salate. 

Il Mondo ha preso una direzione alternativa rispetto a quella, molto più opportuna, apertasi attraverso le intuizioni cosmiche di un solo uomo: quel Mondo si è trovato ad un bivio e ‘ha scelto’. Ha deciso di imboccare una via in luogo di un’altra. Ma chi ha deciso per l’intero genere umano? Chi ha ispirato il Mondo a percorrere un certo cammino?

 
Quando scoppiarono le due guerre ‘mondiali’, chi dovette andare al fronte?

Proprio coloro che ‘non decisero di andarci’. Questo fatto cosa significa? Che le ‘decisioni’ globali vengono prese da ‘altri’ per nome della collettività ma con il consenso inconscio della stessa collettività: non può essere che così, in quanto il potere della massa è sempre quello che ha 'ragione'.

Abbiamo quello che ‘meritiamo’, quello che meglio ci riflette.

La volontà da sola non basta: occorre l’intenzione, ossia il grande ‘favore’ del proprio inconscio. Inconscio che è sotto il dominio del potere parassitario Antisistemico per opera riflessa del ‘Controllo’, ossia della Casta di umani che veicolano l’ispirazione parassitaria verso l'intero genere umano. 

È per auto suggestione che l’umanità ‘respira’ l’intenzione altrui; il perchè ciò avvenga è testimoniato proprio dalla diffusione, a partire da qualche anno, di una certa ‘letteratura a target pubblico', diramante quella verità che possiamo avere tutto quello che ‘immaginiamo’, perché 'noi siamo' i co creatori di questa realtà.

Noi siamo i lapis magici attraverso i quali il potere parassitario ‘scrive’ il Mondo più idoneo per la sua sopravvivenza. Senza ‘allargare il cerchio’, fermiamoci qua:

questa è una precisa istantanea di quello che ‘ci accade’.

Andiamo ora ‘per notizie’, cercando di riorientarle alla luce della ‘verità’ sopra descritta.

India: produzione industriale cala del 5,1% a ottobre.
La produzione industriale dell'India cala del 5,1% annuale a ottobre, dopo il +1,9% di settembre. La produzione manifatturiera arretra del 6% e quella mineraria scende del 7,2%, mentre l'output di beni capitali crolla del 25,5%. I dati sono nettamente inferiori alle attese degli analisti .
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L’India è uno dei paesi ‘emergenti’, secondo la ‘dicitura’ di stampo occidentale, nonché uno dei ‘motori’ accesi del Mondo, in termini di crescita economica. Che cosa gli è successo? 

Come mai la performance ‘infinita’ di dati sempre positivi si è interrotta? Forse perché ‘da sola’ non può farcela? Forse perché risente della crisi dei paesi occidentali?

Questo è un chiaro segnale che il Mondo è ormai ‘unificato’ anche se ‘sotto mentite spoglie’. Esso è stato vestito di tradizioni, arti, costumi e mestieri diversi, ma in realtà stiamo sempre alludendo ad una singola entità ‘separata in casa’. L’unificazione dei suoi due emisferi comporta l’unificazione frattale di ogni specie ospitata.

La spinta unificante non ha direzione né dipende da un solo fattore, bensì richiede la partecipazione collettiva, anche inconscia, proprio com'è avvenuta la diametralmente opposta caduta nella separazione. L’energia del Cosmo è ‘qua’ per ispirare l’unione, il risveglio, l’appartenenza della Vita alla Vita

Questa sorta di ‘cattività’ in cui versa il genere umano e tutto il ‘resto’, è uno stato di coma artificiale indotto. 

Senza dare ‘colpe’ a nessuno ma assumendosi le proprie responsabilità, è possibile divenire consapevoli di un proposito nativo che non è mai svanito del tutto dentro di ognuno di noi: essere felici. Quando eravamo bambini era facile ‘sentirlo’, poi si è un po’ ‘sbiadito’ e poi si è come ‘assopito’ questo senso di gioia e armonia nativi.

Perché? Le risposte spettano ad ognuno di noi, preso uno per uno: un Cuore alla volta.

Oggi, l'anestesia totale è una pratica diffusa e ben conosciuta, fatta eccezione per un dettaglio fondamentale: nessuno sa ancora come funziona di preciso
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Procediamo con le notizie.

I dieci maggiori rischi per l’economia globale nel 2012.
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In questo articolo c’è una lista di possibili ‘pericoli’ che metterebbero in serio rischio la continuità dell’attuale paradigma, dell’attuale ‘forma’ del Mondo che conosciamo. È per me naturale intendere che tutti questi punti si avverino, perché ‘io non posso permettere che il Mondo sia ispirato da un potere che non coincide con il mio, né con quello delle persone che lo autorizzano inconsciamente a rimanere nel visibile, pur lamentandosi da mattina a sera di quello che li circonda’: questo paradosso deve terminare.

Dissotterriamo la felicità.

Si deve vivere la Vita che s’intende, nella ‘felicità naturale' e non in quella ‘indotta’ dallo stato di assuefazione ipnotica e dalla ‘droga’ che liberamente circola in ogni ambito del ‘lecito’, a favor di legge e tradizione, come ad esempio l’attuale forma ed abitudine legata all’alimentazione.

Impariamo a ‘ribaltare’ il piano prospettico al quale siamo stati abituati a pensare di vedere. È tutto girato al contrario con ‘senso’ e abile lungimiranza: la grande strategia basata sulla paura di morire… sulla sopravvivenza.

Wilkommen cari capitali, torna la fuga oltrefrontiera.
Capovolgendo il motto coniato da Giulio Tremonti ai tempi dello scudo, dell’Italia oggi si ha questa immagine: dentro è inferno fiscale, fuori è porto sicuro. Non solo quelli italiani, ma anche i capitali spagnoli e francesi stanno cominciando a varcare le frontiere elettronicamente, con un click, per sfuggire a imposte patrimoniali, crack bancari e possibile implosione dell’euro. Le destinazioni? Germania, Austria e Svizzera.

Mentre è da sempre noto che la Confederazione Elvetica, quando scoppiano le guerre (e la tempesta finanziaria in corso ne ha tutti i connotati), diventa una gigantesca cassa di compensazione (è protagonista addirittura di misteriosi contatti tra Berlino e Losanna per far nascere un nuovo euro-marco), mentre si è meno consapevoli del fatto che la nuova geografia politico-fiscale delineata con l’accordo raggiunto a Bruxelles sta già ridisegnando la mappa del denaro itinerante...
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Eccola la paura e la sopravvivenza in azione: la fuga

Si preferisce non affrontare i problemi alla radice ma semplicemente si fugge facendo terra bruciata. Dov’è il vantaggio? Come al solito si sceglie qualcosa di effimero in luogo di una manifestazione di potere personale di auto determinazione.

Fuori dall’euro per l’Italia è fallimento.
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I mass media battono il tam tam della foresta. La massa in ascolto, trema e spera che non succeda il finimondo. Essa preferisce la ‘sicurezza’ di un’atmosfera controllata all’origine piuttosto che correre il rischio di doversi ‘reinventare’ da capo. La novità fa paura perché permette che il ‘nuovo’ possa anche sconvolgere le abitudini acquisite, che sono diventate letteralmente ‘vive’, come ci ricorda molto bene ‘Maestro Forte’ nel secondo capitolo della ‘Bella e la Bestia’.

Hedge fund, è l'ora dei talenti.
È in sostanza una fase in cui il gestore di talento oggi più che mai può fare la differenza. I risultati di ottobre e novembre ne sono una conferma. Se nel mese di ottobre i money manager speculativi avevano retto, a novembre i gestori hedge hanno registrato una perdita dello 0,92% e da inizio anno hanno perso oltre il 4% in base alle prime stime. 
 
Quasi tutte le strategie hedge a novembre hanno registrato performance negative’...
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Ecco il 'fine' del talento nell’Antisistema: viene riconosciuto, convertito e ‘coltivato’ dalle grandi Università. In seguito viene veicolato in quelle strutture atte a mantenere l’energia Antisistemica pienamente in vigore.

Homo homini lupus.

Papa: economia e mercato non disgiunti da solidarietà.
Negli sforzi che vengono compiuti per uscire dalla crisi, ‘l'economia e il mercato non siano mai disgiunti dalla solidarietà’ - lo chiede Benedetto XVI…
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Crisi: Bertone, coniugare finanza con etica.
In un momento difficile come quello attuale, è necessario ‘riuscire a coniugare la finanza, la politica e la tecnologia con l'etica’

Non ci sono altre strade, secondo il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, che ha celebrato, nella basilica di San Pietro, per i membri della Confederazione delle cooperative italiane e della Federazione delle banche di credito cooperativo, per raggiungere ‘un nuovo assetto economico mondiale più giusto e solidale’. .
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Che bei propositi, vero? Peccato che giungano da un ambito energetico identico a quello che pensano di 'guarire' con le parole, attraverso il ‘travestimento’ della propria maschera sociale.

Sino a quando le persone non avranno fatto luce dentro di sé, mediante il processo di conoscenza del Sé, le parole saranno solo formule magiche di sostentamento Antisistemico.

La massa che ‘crede’ in queste funzioni, ascolta… lasciando l’incantesimo esattamente così come è, svuotandosi in profondità e non trovando lo shock addizionale per l’emersione del potere nativo in stand by.
 
Le parole espresse contengono ampia verità, ma talmente annacquata, disinnescata, da non poter avere quasi nessuna valenza in coloro che ascoltano lontani da sé.

La figura dello 'zombi' è quanto di più vicino possa venirmi in mente per descrivere lo stato di non-Vita che ‘ci ha’. Lasciamo perdere il sonnambulo: lo zombi fa più effetto.

Il modello economico è a sua volta il frattale della nostra ‘figura’ energetica manifesta: un 'morto' che cammina. Chi lo guida, nonostante non ci sia più energia in lui? Chi gli fornisce l’energia necessaria per fargli muovere le gambe? Chi è in risonanza, anche inconscia, con lui… 
 
Manovra, Monti: non si potevano chiedere sacrifici a pochi agiati.
Con la manovra approvata dal governo domenica scorsa, per via della sua entità, non sarebbe stato possibile chiedere sacrifici a una ristretta cerchia di cittadini più agiati. È quindi naturale che sul provvedimento ci siano state critiche e resistenze, sarebbe stato sorprendente il contrario...
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Ogni scusante è sempre buona al fine di non cambiare le regole del Gioco. Si continua a sfuggire a se stessi.

L’Euro-vertice non deve fallire.
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Il monito è governativo ed è implicita la richiesta di fornitura energetica alla massa. Io dico ‘basta’. Senza paura da parte nostra, questo modello di paradigma crolla. Con la nostra paura rimane in piedi ma continuerà a generare input propedeutici alla sofferenza del genere umano. Cosa scegliamo?
 
Mi piacerebbe vedere del 'coraggio' nel Mondo.

La precarietà e il futuro incerto non generano solo paura, ma gettano anche le basi, in maniera 'alternativa', alla rinascita. In che modo? Quando non si ha più nulla da perdere, si reagisce… si torna coraggiosi

È in quel  momento che la storia deviata può essere trascesa. È in quel momento che l’Antisistema cercherà di reintrodursi tra le schiere dei risvegliati, al fine di ricondurre il ‘nuovo al vecchio’, riportandolo sotto controllo

Per questo motivo sostengo che il Mondo 3d è destinato a ciclare in continuazione. Mediante opera di conoscenza di sé, ognuno di noi può vibrazionalmente spostarsi dalle 3d, in un Mondo che è ancora questo ma che non è più questo

Ascensione o trasmutazione cellulare.

Smettiamo di combattere per i ‘privilegi’ e risvegliamo il senso dello stare qua: lo percepite?

L’alternativa è e sarà sempre questa: 

referendum acqua, vittoria inutile?
Insomma, ce l'avevano data a bere. L'acqua, s'intende. Nel senso che un referendum che ha avuto un risultato clamoroso il 12 e il 13 giugno scorso, è ancora disatteso nella sua quasi totalità. Riepiloghiamo, dunque e vediamo qual è lo stato delle cose.
 
In quei due giorni di giugno, l'Italia è stata chiamata rispondere a due quesiti referendari; il primo riguardava la privatizzazione forzata delle società di gestione, che ora devono rimanere pubbliche. Col secondo quesito, invece, i cittadini, abolendo la quota della tariffa relativa alla remunerazione del capitale investito, hanno sancito che non vi deve essere profitto sull'acqua. In soldoni: acqua per tutti e senza profitti.
 
Ma, si sa come vanno le cose in Italia: leggi, norme, regole, decisioni ufficiali, sembrano scritte… sull'acqua, appunto. 

Così, si scopre che a tutt'oggi, per esempio, l'unico amministratore che ha dato il via a una riforma del sistema è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha trasformato la società di gestione Arin da società per azioni a consorzio pubblico, ente di diritto pubblico e non privato. Lo ha chiamato Abc, ‘Acqua bene comune’, garantendo la partecipazione dei cittadini e dei suoi dipendenti alle varie scelte che di volta in volta si dovranno compiere. 

Unico caso in tutt'Italia. Perché, per il resto della nazione, il referendum è come se non fosse stato mai fatto, come se i 27 milioni circa di votanti non contassero

Ma in che modo si riesce - o si tenta, perlomeno - di dimenticare una fetta di italiani così vasta?
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Il controllo parassitario, una volta strutturato lo scenario 3d in veste Antisistemica attraverso il dominio del nostro inconscio, è ormai un ‘peso massimo’ dell’evidenza. La realtà 3d è divenuta Antisistemica e tutto riflette a frattale questa evidenza energetica manifesta: l’incantesimo attuale.

Questo modello è vivo e cerca ovviamente di sopravvivere.

Per questo non accetterà mai di cambiare, proprio per paura di morire. Come si può ‘parlare’ ad un lupo inferocito che ringhia posseduto davanti a noi?
  • Affrontandolo con la forza? No, perché non siamo in un cartone animato.
  • Scappando? No, perché non avremmo speranza alcuna di sfuggire.
  • In che modo? Smettendo di temerlo e scomparendo dal piano che lo contiene. Sì… perché siamo in un ‘film’: un film di Magia.
Osserviamo la Natura 3d; è ricca di rimedi nativi la cui conoscenza è stata estirpata dalla collettività. Ciò significa che questo livello energetico è predisposto a curarsi. Ecco la chiave che permette di comprendere la ‘Natura della Natura’, ossia del ruolo auto educativo del luogo vibrazionale in cui siamo auto installati:

nient’altro che una scuola esperienziale per Anime desiderose di conoscere se stesse, rispondendo all’imprinting nativo ad opera del desiderio sorgente impresso dal Creatore. Una scuola da cui, una volta superato l'esame finale, occorre andarsene via...

Fieno greco (Trigonella):
  • studi clinici dimostrano la validità dell'uso di questa pianta per la lotta al diabete: il decotto dei semi induce un abbassamento molto rapido del tasso di zuccheri nel sangue.
  • La tradizione popolare italiana la consiglia per aumentare la produzione di latte nelle puerpere e questa sua azione galattogena è riconosciuta anche nei paesi del Terzo Mondo
  • È riconosciuto il ruolo dei semi come epatoprotettori in particolare nell'intossicazione da etanolo e nella steatosi epatica associata all'obesità.
  • È considerato un ottimo ricostituente, in quanto ricco di saponine, che hanno l'effetto di stimolare l'appetito. È ricco di ferro, quindi è indicato per combattere le anemie, considerando che incrementa la produzione di globuli rossi svolta dal midollo osseo.

* La foto in apertura di articolo è di Rocco Di Ciommo che ringrazio. 

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 9 dicembre 2011

Prima dell’incantesimo...




Da sempre il Mondo della fantasia, solitamente scambiato dal pubblico ‘adulto’ per un ambito ‘ridotto’ e dedicato alla fanciullezza, è portatore di energie d’interscambio notevolmente importanti ai fini della consapevolezza individuale e di massa

I fumetti, le fiabe, i cartoni animati, i film d’animazione sono sempre stati al di là di ogni qualsivoglia giudizio di parte e, solitamente, hanno sempre avuto il pregio di solleticare l’animo umano, in ogni sua forma camaleontica legata all’età. Il ‘fanciullino’ che è in noi esiste sempre, a prescindere dal tempo intercorso a lenire, coi propri ‘segni’, l’aspetto esteriore/interiore dell’individuo

I messaggi veicolati, ad esempio nei moderni film d’animazione, sono sempre più 'robusti' ed il loro target è indifferentemente variegato. È una dispersione a pioggia di energia radiante, capace d'ispirare e di ‘fecondare’ l’immaginazione

È un modo molto delicato di trasmettere ‘segnali’ e informazioni per i nostri centri sottili ancora attivi. Assistendo alla visione di un film succedono molte ‘cose’ a diversi livelli di Coscienza. Ovviamente il Libero Arbitrio rende ognuno di noi giudice di se stesso, sempre tenendo conto del grado di 'sedazione' a cui siamo stati sottoposti da sempre in ogni modo.

Il nostro Libero Arbitrio non è del tutto ‘libero’, in quanto rispecchia la mancanza di capacità individuale di rendersi conto del ‘dove si è’. Senza la consapevolezza del ‘dove si è’ è difficile prendere decisioni e decidere in piena libertà e responsabilità. Avremo la parvenza di ‘agire’ in questo modo, ma ignorando i termini, le postille scritte in piccolo nel ‘contratto’ che abbiamo firmato venendo alla nascita. 

I cartoni animati, i fumetti, le fiabe… ma più di tutti, i moderni capolavori dell’animazione hanno il merito di raggiungere le grandi masse planetarie attraverso il proprio ‘arsenale’ di effetti pirotecnici, musicali ed emotivi, capaci di generare nelle platee vere e proprie onde di energia molto simili ad effetti di rilascio di Kundalini

Il fatto di coniugare un audio tanto 'potente' ed avvolgente agli effetti speciali visivi, ha contribuito a rendere la visione di un ‘film’ molto simile ad un processo di iniziazione o di pulizia energetica, come una sorta di ‘massaggio’ vibrazionale

Ovviamente, le sale cinematografiche sono di fattura e di 'proprietà' Antisistemica; dunque, perché viene ‘permesso’ che il pubblico possa usufruire di una simile ‘centrifuga’ della propria dimensione interiore, che può anche smuovere blocchi emozionali molto profondi?

Sicuramente perché l’Antisistema, riflesso dall’operato del controllo inconscio di ‘umani’ sugli stessi ‘umani’ per fini speculativi e di mero raggiungimento d’interessi personali, passa anche messaggi subliminali di ulteriore drogaggio del proprio pubblico di silenti attori.

La verità è che qualsiasi manifestazione esistenziale è caratterizzata da diversi livelli di comunicazione in sé.

Ognuno capterà il corrispettivo 'segnale' e lo decodificherà in funzione del proprio livello di consapevolezza, vibrazione. Proprio come permette di captare una normale antenna tv o satellitare. Diciamo che tutte le frequenze ci raggiungono ma vengono filtrate dal nostro livello ricettivo, dal nostro ‘decoder’ interno. Il film ‘Contact’ con Jody Foster è un esempio molto chiaro di questa decodificazione proprietaria dei messaggi provenienti dall’ambiente ‘esterno’. 

Il segnale è ‘avvolto’ su se stesso dando luogo ad un vortice stratificato d’informazione, che è perfettamente captabile ma non matematicamente comprensibile se non sufficientemente sintonizzati e capaci di demodulare:

il processo inverso della modulazione è chiamato demodulazione. Poiché il termine modulazione sta a significare la traslazione della banda base del segnale di informazione (modulante) in un'altra a frequenza superiore, il termine demodulazione significa il ripristino sul segnale della modulante delle caratteristiche d'origine. Si riporta dunque l'intero spettro del segnale modulato, cioè quello traslato, nel campo di appartenenza iniziale, cioè alle basse frequenze (banda base)
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Nelle sale cinematografiche Antisistemiche, ossia tutte, avviene certamente un irraggiamento di segnali opportunamente 'ipnotici', necessariamente uniti ad altri livelli superiori d’informazione. L’Antisistema è stato programmato da noi, inconsciamente, ad impersonificare un certo tipo di funzione, ed ormai incarna il proprio ruolo in maniera perfetta, però di per sé non è né negativo nè positivo: è come il famoso ‘Io non sono cattiva: è che mi disegnano così’ inerente alla sinuosa figura di Jessica Rabbit nel film ‘Chi ha incastrato Roger Rabbit?’.

Il ruolo dell’Antisistema è di Natura auto educativa e di per sé assolutamente ‘neutro’. 

La sua funzione viene programmata attraverso la ‘manifestazione’ interno/esterno della specie vivente dominante che ‘lo abita’. Egli è il substrato, lo scenario che ci ospita e che ci ‘accoglie’. Da questo fatto è perfettamente comprensibile come ‘egli’ sia assolutamente trasparente alle leggi Universali, pur avendone di proprie, che trovano a questa ‘latitudine vibrazionale’ conferma ed attitudine in quanto partecipante al Piano Divino, essendone infine ricompreso perché derivante

Da ogni manifestazione di qualsiasi tipo emergono diverse ‘tonalità’ energetiche. Per cui anche le mire di controllo più perverse, necessariamente costituiscono una parte dello spettro del segnale irraggiato nell’etere. Attraverso il ‘controllo’ Antisistemico viaggiano anche informazioni inerente ad una diversa origine o sorgente: è ovvio, logico e sensato.

Per questo motivo, nelle sale cinematografiche, si proiettano certi ‘segnali’ potenzialmente pericolosi per la perpetuazione del paradigma attuale. Semplicemente, l’apparato di controllo massivo è sicuro che la platea sia sufficientemente ‘schermata’ e non abile alla decodificazione delle informazioni superiori che la colpiscono. Il ‘controllo’ è così sicuro, avendo dalla sua la capacità storica d’incantesimo sul genere umano, praticamente ‘avendolo’ tra le proprie spire ad ogni istante della sua manifestazione 3d.

Chi guida la nostra ‘carrozza’? – direbbe ancora oggi Gurdjieff
.

Il ‘tutto’ ci chiama a sviluppare la conoscenza di noi stessi e ‘lo fa’ per nostro intento inconscio riflesso da un ‘esterno’ in cui non ci riconosciamo più. Carnefice e vittima coincidono, ma senza saperlo. Quello che doveva ‘emergere’ di noi è, alfine, completamente emerso: il nostro lato oscuro è interamente ‘fuori’. 

Adesso che lo abbiamo indotto a manifestarsi, accettando di addormentarci, lo stiamo ‘conoscendo’ come un qualcosa inerente ad una Natura di non ben specificata origine, ma che in realtà è solo di nostra ‘competenza’. Chiamiamolo come vogliamo ma il discorso non cambia; sia esso raffigurato come un Demone, un Alieno, un Volador, uno Spettro, uno Spirito Malvagio, una Maledizione, un Incantesimo, una Eggregora, etc. rimane solo e sempre una manifestazione di quello che, anche, ‘ci appartiene’.

Una parte di noi che, frattalmente, abbiamo permesso ch’emergesse, ‘osservando’ alla perfezione la missione ‘esplorativa’ affidataci, e da noi accettata, dal Creatore.

Il caso non esiste.

Le spire del Tempo lo fanno presupporre, perché lentamente ‘dimentichiamo’…

Vestiamo i nostri ‘fantasmi’, le nostre ‘scimmie’, di ‘presunzione del caso’; cerchiamo di trovare loro una collocazione gestibile nella Vita di tutti i dì. Gli troviamo un piccolo angolo e progressivamente ci troviamo alle prese con una gestione dello ‘spazio’ divenuto improvvisamente troppo piccolo ed ingombro di ‘cose o aspetti’. 

Il ‘giorno’ che decidiamo di fare ‘pulizia e ordine’, essendo sotto incantesimo, dimentichiamo i giusti ‘pesi specifici’ assegnati ai vari aspetti di noi mantenuti in stasi nella nostra ‘casa/museo’ e improvvisamente decidiamo di sacrificare parti di noi per altre parti di noi, eseguendo questa attività freneticamente e senza l’opportuna presenza.

Risultato? Gettiamo nella ‘spazzatura’ alcuni nostri aspetti cardine, proprio come succede ad Andy in Toy Story 3

È quando non abbiamo più una ‘cosa’ che maggiormente ci mancherà.

Infatti l’Antisistema ci ha portato via pressochè 'tutto' di quello che eravamo e, ‘oggi’, sentiamo che ci manca qualcosa di molto importante, ma la Natura dell’incantesimo è tale da non farci ricordare ‘che cosa è che ci manca’. L’informazione riverberante ci raggiunge ugualmente, affondando il ‘coltello’ nelle nostre carni, attraverso la formazione delle malattie, ad esempio; affermando che ‘ci manca qualcosa’, che ‘dobbiamo ricordare’… ma a nulla vale questo 'richiamo' se noi non riusciamo a decodificare il messaggio, se permaniamo in una situazione di dimenticanza e di regolare assunzione del segnale Antisistemico.

È vero che siamo in prigionia? È davvero prigionia, questa? Oppure, in realtà, ‘ci sta bene così’? Faremo qualcosa di veramente ‘nativo’ quando saremo con le spalle al muro: in quel momento, spero, ricorderemo tutto con la lucidità della saetta che illumina il cielo.

A nulla servono gli insegnamenti se siamo chiusi in un bunker emozionale che non sappiamo decifrare.

Il giorno di Natale di molti anni prima, la Bestia ha perso la propria identità per via di un incantesimo lanciato da una fata; ella, mettendolo alla prova si muta in una donna anziana e in difficoltà con in mano una rosa e chiedendo al principe stesso, un riparo dal freddo e dal gelo della notte. Il principe, di animo freddo e cattivo, rifiuta la rosa e caccia la donna, che però riassumendo le sembianze di una fata, lo punisce sottraendogli l'aspetto umano proprio durante il Natale, insieme agli abitanti del castello, che assumono le sembianze degli oggetti usati nelle loro mansioni principali e non riesce più a condividere la gioia di chi festeggia.
Da ‘La bella e la bestia – Un magico Natale’ 

Fidati di me Fife. L’umanità è troppo spesso sopravvalutata. Prima dell’incantesimo non c’era nessun bisogno del mio particolare genere di talento. Ma ora il Padrone ha bisogno delle mie melodie per nutrire la sua Anima tormentata. Io sono il suo confidente e il suo migliore amico. E io non voglio che una qualche contadinella mi rovini tutto quanto! Fife, fai in modo che questo sbocciante Amore appassisca, come è naturale
Maestro Forte a Fife

- La musica ti aiuterebbe?
- La musica è la sola cosa che mi aiuta a dimenticare.
- Non preoccuparti, vecchio amico, io sono qui per te. Ci sono sempre stato e ci sarò per sempre.
Maestro Forte alla Bestia

Segniamoci questi spunti riflessivi:
  • gli abitanti del castello assumono le sembianze degli oggetti usati nelle loro mansioni principali 
  • prima dell’incantesimo non c’era nessun bisogno del mio particolare genere di talento
  • io sono il suo confidente e il suo migliore amico
  • la musica è la sola cosa che mi aiuta a dimenticare
  • io sono qui per te. Ci sono sempre stato e ci sarò per sempre.
Ecco perfettamente delineato:

l'identificazione con quello 'che si fa' e 'che si diventa'
l’incantesimo
l’illusorietà
lo scambio dell’effetto con la causa
la parte oscura che delinea per analogia quella lucente, nella dualità.

Per concludere, intendo citare una porzione di testo di un maestro di trading a livello mondiale, Joe Ross, che ho conosciuto personalmente ad un suo corso, e che nel tempo ha cambiato il suo approccio con quel Mondo ‘corrosivo’, se lo si vive in maniera disarmonica; cambiando l’ approccio con se stesso, dopo un episodio molto negativo legato alla propria salute:

sei in un trade, e il tuo stop ti fa uscire con poco o nessun profitto. Poco dopo che sei uscito dal trade seguendo il piano, i prezzi decollano e arrivano fino a un punto in cui, se tu fossi rimasto nel trade, avresti fatto un profitto significativo. Il movimento del mercato ti lascia lì a pensare che sei uno stupido. Ragioni sul fatto che ci deve essere qualcosa di sbagliato nel modo in cui fai le cose.

Le tue regole, il tuo piano, o entrambi non devono essere giusti. Così tu cambi ciò che stai facendo, o crei una nuova regola in modo che la prossima volta che il mercato si muoverà tu non sia ‘lasciato indietro’. Hai appena abbandonato tutto il duro lavoro, che hai fatto in precedenza, che ti ha reso capace di fare trading con successo. Hai abbandonato la tua formazione e ciò che hai imparato. Hai abbandonato la saggezza che ti rende capace di essere un trader di successo.

Hai appena iniziato a fare trading sulla storia, mentre il tuo compito è operare sui futuri movimenti dei prezzi. Stai facendo trading su ciò che è accaduto, non su ciò che accadrà. Non essendo disposto a essere ‘lasciato indietro’, ti stai mettendo nelle condizioni di essere ‘lasciato fuori’, di finire la tua carriera di trader. 

Se hai avuto pensieri, o hai agito, come ho appena descritto, hai un terribile problema con l’avidità. Perché? Perché l’avidità non ne ha mai abbastanza. Non puoi soddisfare l’avidità. L’avidità vuole di più, sempre di più.
 
Non ogni trade è il tuo trade…
‘Scontento’ di Joe Ross

L’avidità è ormai ‘fuori’ di noi; è questo Mondo che abbiamo scolpito, martellata dopo martellata. Essa ci tenta in continuazione in ogni modo, attraverso il magnetismo naturale di cui è capace, ma soprattutto attraverso il suo alias ‘interno’ a noi, il suo alveolo da cui è ‘partita’.

In questo gioco di pressioni ‘dentro/fuori’ veniamo stritolati, compressi e costretti infine a cedere. L’Ego autorizza il nostro comportamento tramite giustificazioni create ad hoc

In questa maniera siamo come in balia della ‘corrente’ e per ‘pigrizia’ e/o mancanza d'energia, ci lasciamo andare, proprio come dovremmo invece 'fare', seguendo il corso dell’energia Universale, che richiede quella ‘fiducia’ o padronanza di sè, normalmente mancante, nel credere in quello che i propri centri sottili intuitivi captano e demodulano con grande competenza e saggezza.

In questa stretta alchimia sembra avere la meglio la ‘chimica’ delle emozioni: un percorso più fisico e lento di trasformazione, rispetto alla via più immediata della trasmutazione cellulare.

Stiamo ancora frequentando le ‘scuole elementari’, a quanto pare…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 7 dicembre 2011

Il Mondo e la sua caratteristica.






Un Mondo è caratteristico del suo Creatore. Cosa significa? Prendiamo, ad esempio, un cartone animato, ossia 'riduciamo la prospettiva' nel cercare di meglio comprendere i significati più ‘alti’, mediante l’opera frattale ed olografica della Creazione. 

Se osserviamo il Mondo di Ben Ten, ad esempio, potremo verificare una certa ‘nota di base’ che caratterizza le sequenze animate, o meglio, il ‘contorno’, lo scenario raffigurato. Il tratto che dipinge quel Mondo è ‘caratteristico’ del suo Creatore: l’Autore o Disegnatore.

È innegabile. È lì solo da vedere. 

Prenderne atto significa verificare la legge dell’analogia frattale, la quale ci permette di ‘vedere’ l’opera vibratoria, 'personale', di colui che ha generato quel ‘tutto’. 

I disegni hanno note particolari, la tecnica ed il modo dell’estensione del colore, il tratto che delinea il paesaggio, i personaggi, le macchine, le particolarità che emergono nello stile dell’animazione, l’utilizzo anche delle manifestazioni non fisiche come quello della metafora, dell’umorismo, della drammaticità, della morale, etc. Tutto è inerente al suo Creatore.

La riprova è che quel Mondo non ha niente a che vedere con altri Mondi di altri personaggi principali. Il 'luogo' di Spiderman è diverso da quello di Batman o di Hulk o di Heidi

Si direbbe che ogni personaggio ‘archetipico’ faccia parte o generi - allo stesso tempo - un ecosistema ad hoc per le sue caratteristiche o per quello che vuole mettere in evidenza. Altre serie di cartoni animati hanno altre note di base caratterizzanti la trama stessa. 

Il Mondo dei 'Due Fantagenitori', ad esempio, porta alla luce un tratto molto particolare del ‘fare animazione’. Una modalità 'accelerata' e quasi fastidiosa per coloro, solitamente più 'grandi', che non sono in sintonia… forse perchè non ci si ferma più di tanto ad 'ascoltare' tra i fotogrammi:

i fantagenitori possono essere ottenuti solo dai bambini che ne hanno bisogno (in genere con una baby-sitter cattiva, i genitori assenti e poco fortunati) ed esaudiscono qualunque desiderio che, però, non sia vietato dal Da Rules (il Libro delle Regole)...

Allo stesso modo, il Mondo Antisistemico 3d in cui siamo auto installati, ha delle caratteristiche di base che si ripetono all’infinito: le sue leggi, inserite nelle leggi Universali. I frattali, il numero, le forme, la vibrazione, etc. colorano lo scenario di tinte inerenti al suo Creatore. Creatore che si è scisso in ogni sua possibile variante e ‘ora’ fa l’esperienza di ‘vivere se stesso’ riflesso dalle ‘parti’ e dal ‘tutto’.

È una formula eccezionale: comprendere se stessi attraverso tutto quello che c’è in se stessi. Dare luogo alla manifestazione concreta delle proprie caratteristiche. Perdersi quasi in sé. Nel mettersi in gioco, l’Entità, opera da una situazione di massima fiducia nel proprio potere e ‘apre’ ad ogni possibilità

Nel fare questo è come se delegasse la propria funzione di armonica portante, e ‘super partes’, alle ‘leggi’ che ha generato a garanzia che il ‘Gioco' non trascenda se stesso. Per cui nelle ‘leggi’ Universali c’è tutta la saggezza e la sicurezza concepita dal Piano Divino al fine di non generare dissonanza di massimo livello.

Secondo me, il Creatore ha generato nuovamente se stesso mediante la sua clonazione in infinite scintille d’Amore, dando luogo ad un puzzle da ricomporre nei piani del Tempo e ha eretto a ‘giudici’ inflessibili delle regole del Gioco, le leggi che ha emanato dal centro della sua piena presenza prima di scindersi. Per essere 'certo' di questa azione/non azione, ha lasciato al vertice l'essenza dell'Amore: l'unica forma energetica che può garantire da ogni 'ritorno di fiamma'...

Il 'Gioco' è vero.

Il Creatore non è l'unico Creatore. La sua univocità nasce dall'idea di una mente attualmente ancorata sui limiti delle 3d. Allo stesso tempo ci si smarrisce nelle spire del pensiero che dilatano all'ennesima potenza ogni significato che tende a sfuggire, per cui possono esistere anche 'infiniti' Creatori.

Le religioni parlano di diverse entità creatrici. Tutte si riferiscono allo stesso Principio? Figurativamente, sì. Ma la loro opera riflessa mette in evidenza anche una Natura molto più allargata della Natura dell'esistenza. Diciamo che ci troviamo all'interno del 'corpo' dello stesso Creatore, ma questo non significa che sia l'unico

Tuttavia iniziamo a cercare di venire a capo di questa prima parte dell'esperienza, in cui per 'Uno' intendiamo il Creatore di questo Universo. Questo vale per la nostra 'stabilità' ed il nostro 'senso' di appartenenza.

Diciamo che si è propensi a percepire cerchi concentrici allarganti in maniera pressochè infinita ed, in questo, non prendiamo in considerazione tutte quelle figure ‘finite’ che invece esistono certamente non a caso. Il 'nastro di Moebius' rappresenta un ‘circolo vizioso’? 

 
Dipende da noi. Come lo concepiamo? Da quello che posso comprendere, si tende a non fissare un limite alla manifestazione della Creazione ma, allo stesso tempo, abbiamo paura di morire: un vero e proprio paradosso.

Con la Morte si chiude un ciclo. Dove ‘si va’, dopo? Esiste un ‘dopo’? Per me, questa domanda è ormai ovviamente scontata: sì. Dove ‘si va’, dopo? Dipende. O ancora ‘qua’ oppure ‘là’. Cosa s’intende per ‘là’? Certamente ‘non qua’. Ma cosa s’intende per ‘qua’?

Il tutto è sempre riferito al proprio punto prospettico. 

Il ‘qua’ o il ‘là’ cambiano quando ci si è dentro. Sono ‘concetti’ intercambiali, no? Che differenza c’è tra i due ‘luoghi’ quando li si ‘abita’? Nessuna. Semplicemente si scambiano le valenze in termini indicatori. Questo significa che è una distinzione ‘illusoria’ operata dalla mente e non ‘reale’.  

Per aiutarvi a considerare la portata e le implicazioni sulla nostra realtà di tale nuova conoscenza mi servo di un esempio semplice, di facile comprensione. Immaginate di prendere uno scatolone chiuso, di farci un foro e di infilarci dentro un vostro dito sul quale abbiate disegnato due occhietti e una boccuccia.
 
Poniamo che nell’atto di essere infilato nel foro il vostro dito:
  1. dimentichi’ completamente tutto quello che conosce e la realtà della quale fa realmente parte
  2. cominci a percepirsi solo secondo quello che può sperimentare all’interno dello scatolone. In pratica, sia nell’illusoria percezione di essere sconnesso da una ‘fonte’, da una ‘origine’, da un contesto più grande.
Proviamo ad immaginare quali pensieri potrebbero passare per la mente del nostro dito, quali sentimenti potrebbero sorgere in lui.
 
Data la sua natura consapevole e auto-consapevole (non dimentichiamo che in realtà è parte di un essere che possiede queste caratteristiche) comincerebbe da subito col guardarsi attorno. Riguardo all’ambiente in cui si trova noterebbe per esempio che presenta delle superfici piatte, e alzando lo sguardo coglierebbe un’altra evidenza: il mondo è a forma di... parallelepipedo!
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La nostra percezione è soggettiva. 

Dipende dal ‘dove siamo’ in termini di consapevolezza. È una questione di ‘scatto di crescita’, proprio come registriamo molto bene osservando la crescita dei bambini. Da un giorno all’altro ce li ritroviamo più ‘grandi’, in ogni senso. Si direbbe che durante la notte sia successo qualcosa di non visibile ma che ha lasciato molto chiaramente un ‘segno’ mediante la figura ed il comportamento del soggetto di turno

Ecco; lo stesso fenomeno continua ad avvenire, potenzialmente, per tutta la Vita e, direi, per tutte le Vite e… oltre.

Verso l’infinito e oltre.
Buzz Lightyear

Questa 'verità' è il frutto, però, di una 'mente' limitata a questo contesto 3d e a quello che 'suppone', per cui con il termine 'infinito' si lega tutto quello che ancora non si riesce ad 'abbracciare': come se fosse una scatola nera.

Il Dna è qualcosa che ancora sfugge alla sua comprensione armonica, inserito nelle logiche dell’Universo. Se lo ‘prendiamo’, così come può apparire alla nostra attuale forma di ‘intelligenza’ , rischiamo di illuminarlo della sola nostra percezione a carattere razionale logico, frutto della disarmonia diffusasi tra i due emisferi

La sua osservazione darà luogo ad un risultato parziale raffigurato, scolpito, proprio dal nostro livello di ‘consapevolezza’. Diversamente, lo stesso ‘oggetto’, assumerebbe ‘forme’ diverse in funzione del ‘piano’ dal quale lo osserviamo.

Sarà solo quando lo riusciremo a vedere contemporaneamente da tutti i piani che lo 'ricomprenderemo a tutto tondo’ nelle logiche dell’Universo, che a quel punto coincideranno con la nostra interezza. Da qua, si può comprendere ancora una volta, come ogni forma di giudizio è la risultante di un senso di potere finito, come il sedersi sugli allori e fermare il tempo in quella circostanza, dopo avere compiuto una sola e singola partita dell’intero campionato.

Non è certamente ‘finita lì’.

L’attuale fase paradigmatica della ‘ricerca’, influenzata dalla forma d’onda Antisistemica, che abbiamo peraltro generato ‘tutti insieme’, è proprio ‘ferma’ in una simile maniera. La prima partita ‘vinta’ ha generato un ‘cono’ di riflesso utilizzato dalle entità parassite per ‘spegnere qualche gene’ nei cosiddetti vincitori

Uscire dalla condizione ‘primitiva’ e vivere nell’agio della ‘modernità’ è una ‘partita vinta’ che, però, se non sufficientemente ossigenata conduce verso l’atrofizzazione della rimanenza dei ‘sensi’, una volta attivi ed ora a riposo, allo stesso modo di un muscolo poco allenato.

La partita vinta ha attratto la condizione della 'stasi' e il genere umano è caduto nel concetto di ‘semitono mancante’ descritto da Gurdjieff. Lo ‘shock addizionale’ che serve per fare riprendere la nostra partecipazione al ‘campionato’ in cosa consiste? Probabilmente in molti aspetti tutti diversi, però confacenti sempre alla Natura implicita dell’Universo Animico rispecchiato in ogni individualità.

Cosa potrebbe succedere? Penso… ‘di tutto’.

E forse succederà senza nemmeno accorgerci, proprio come lo ‘scatto di crescita’ del bambino: durante la ‘notte’. La ‘notte buia dell’Anima’ del Mondo…  

È tutto ‘qua’ nell’adesso: ora. Cosa scegliamo?

Teniamo soltanto in considerazione che questi strati sono tutti presenti ed interattivi in uno stato quantico e non esiste tra loro una gerarchia d’importanza né soluzione di continuità tra l’uno e l’altro: sono tutti presenti in una sorta di ‘brodo quantico’. Per facilità di comprensione possiamo considerarli più come aspetti di un unico codice umano-divino.
 
Questi 12 strati pur essendo presenti non sono tutti per noi pienamente ‘attivi’

Per rendere forse più comprensibile quest’affermazione potremmo dire che pur possedendoli tutti, a livello del nostro essere umano 3d non ne siamo consapevoli sicché non riusciamo ad utilizzarli per apportare nella nostra esperienza umana le variazioni che essi ci permetterebbero. Mi sto riferendo ad un equilibrato stato di salute, allungamento della vita, saggezza, consapevolezza, intuizione, equilibrio, potenziamento, sincronicità, amore, compassione… e quant’altro possiamo definire utile per una vita piena e felice.
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Osserviamo meglio le ‘cose’, perchè esse ci 'parlano' a vari livelli:

la gloria locale resta il padre del fucile d'assalto, il 91enne Mikhaïl Kalashnikov, al quale è stato consacrato un museo nel centro della città
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Si consacra un museo ad un uomo, che è il simbolo silente di un’arma. Perché? Perché quell’uomo ha generato ricchezza per il ‘paese’ che lo ospita. Tutti gliene sono grati. Si giudica, quindi, da un punto di vista del ‘profitto’, della derivazione del profitto, del cibarsi delle briciole del profitto altrui. 

Senza considerare ‘come’ giunga quel profitto. Senza morale né etica. Lavorare si deve lavorare: si pensa. Quindi? Quello è un buon lavoro, mi frutta un buon stipendio… è una sicurezza per il mio 'avvenire'. Si costruisce una statua, un simbolo concreto da ammirare ogni giorno, uno schema radionico, una forma pensiero manifesta… senza nemmeno rendersi conto dell’opera di radicamento del ‘principio’ che stiamo autorizzando ad incarnare.

Questo è l’attuale livello di consapevolezza medio o ‘imperante’.

Ricordare le guerre non è onorare i caduti ma è mantenere lo stato di guerra, in noi e attorno a noi

Ecco perché quando cade un regime e un dittatore, si distruggono le statue: perché sono simboli ‘viventi’ del potere appena caduto. Sino a quando le ‘statue’ saranno ‘attive’ emaneranno il potere che le ha create. Per questo si radono al suolo. Non è solo ‘vandalismo’. Pensiamoci bene. Le nostre città sono cosparse di opere raffiguranti l’attuale stato di potere, le nostre manifestazioni popolari o nazional popolari, anche i personaggi o le ‘scene’ raffigurate sono sempre, o mediamente, di Natura Antisistemica.

Fissano il ‘ricordo’ come un segnalibro posizionato strategicamente nel ‘libro’ della storia deviata. Fa comodo al potere imperante che la massa alimenti quella forma pensiero…

Gli stranieri milionari sono attirati in Svizzera dal famoso forfait fiscale (o imposizione secondo il dispendio), che consente di essere tassati in funzione del tenore di vita e non dei redditi. A una condizione: non esercitare attività lucrative in Svizzera. Una pratica che ha fatto volare i prezzi immobiliari in alcune zone del paese e che ha spinto alcuni cantoni a sopprimere il forfait fiscale…
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L’attrazione funziona ad ogni livello. L’energia ‘va’ dove la si richiama. Ovviamente il magnetismo deve essere accattivante anche se può nascondere la trama dell’imbrigliamento. Notiamo in Natura l’opera di camuffamento di molti vegetali o animali, che tessono abili trappole colorate o mimetizzate d’altri aspetti

La ragnatela che cos’è se non una mirabile trama per la sopravvivenza del suo architetto?

Siamo sempre lì: si sopravvive.

Se osservata da un piano superiore, però, la trappola attrattiva può essere addirittura ricompresa dalla logica dell’ottava maggiore:

si trasferisce la propria funzione d’Avatar in quel luogo volutamente, pur sapendo della sua Natura. Il tutto viene configurato in una logica ‘auto educativa’ o scolastica. Si trasferisce una parte di sé, comunque rappresentante in tutto e per tutto il ‘sé’, in maniera tale da ricavarne un valore aggiunto in termini di maggiore auto conoscenza. Ossia, si riconosce alle condizioni imperanti in quel determinato ‘luogo’ e al luogo stesso quindi, delle caratteristiche tali da risultare incoraggianti per il proprio cammino auto esperienziale

Poco importa se si corre il rischio di protrarre il proprio ‘soggiorno’ oltremodo, perché dal punto di vista Animico ‘il gioco vale la candela’.

Il Tempo è un apostrofo a quel livello della consapevolezza. 

Nella concretezza della Vita Antisitemica, possiamo osservare le diverse trame che s’intrecciano.

Obama Annuncia, Pugno Duro Contro Truffatori Wall Street.
Barack Obama annuncia che chiederà al Congresso di inasprire le pene contro i banchieri e gli operatori di Wall Street che si rendono responsabili di truffe o bancarotte.

Operazione che era già stata prevista nella 'Volker Rule' (dal nome dell'ex presidente della Federal Reserve che aveva studiato una riforma del sistema finanziario) ma che Obama aveva in parte annacquato .
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Verità e menzogna danzano al ritmo della nostra partecipazione. L’estrazione di significato da questa notizia è la denuncia precisa di un certo ‘Mondo’ o luogo vibrazionale, oltre all’affermare che le soluzioni sono già presenti in potenziale e basta solo ‘applicarle’

Che sia apparente o meno, la valenza energetica esiste eccome. Come al solito l’ago della bilancia è la nostra 'partecipazione'.

Ecco le affermazioni del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, rinviato a processo per peculato dal giudice per l'udienza preliminare di Roma…

‘Volevano farmi saltare dalla direzione del Tg1 quando c'era il voto di fiducia al Senato il 14 dicembre 2010… Quello che non sopporto di questa vicenda è che vengano utilizzati strumenti del genere per raggiungere l'obiettivo. Questo vi dà l'idea della società di trogloditi in cui viviamo’…
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Per una 'cupola' che perde potere un’altra ne acquista. I danno collaterali si misurano anche in una serie di ‘affondamenti’ o di capri espiatori come diretta conseguenza di un ‘patto col Diavolo’. La cosa interessante è che, in queste occasioni, si può molto spesso registrare ampie dichiarazioni di ‘verità’ direttamente dalla bocca di personaggi ‘chiave’, nel senso di appartenenza al 'luogo pubblico' della propria facciata esistenziale e per questo ‘influenti’ sul tono vibrazionale generale.

Semina vento e raccoglierai tempesta.

Frodi, in vendita 700mila tonnellate falsi cibi bio, 6 arresti.
La Guardia di Finanza di Verona ha scoperto una ‘gigantesca’ frode alimentare e fiscale relativa al settore dell'agricoltura biologica, che ha portato all'arresto di sei persone accusate di aver immesso sul mercato cibi falsamente bio per un valore pari ad oltre un decimo dell'intero mercato nazionale di settore.
 
Una nota della Gdf spiega che gli arresti sono in corso a Verona, Ferrara, Pesaro Urbino e Foggia. Le Fiamme gialle hanno scoperto oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti e hanno sequestrato più di 2.500 tonnellate di merce (frumento, favino, soia, farine, frutta fresca principalmente) in quanto falsamente biologica, oltre a 700 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente biologici.
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Di chi o 'cosa' ci si può fidare, ormai? Cosa ne sappiamo se veramente il cibo acquistato risponde a pieno alle caratteristiche descritte sull’etichetta? Non possiamo saperlo se non attiviamo delle parti di noi ‘superiori’ al livello che genera interferenza

Nel cibo è nascosta buona parte dell’opera sedativa del genere umano e frattalmente questa verità emerge anche nelle 3d. Chi legge questa notizia con questo timbro energetico? Solitamente le ‘respiriamo’ in maniera inconsapevole, assumendo il punto prospettico della rabbia, della frustrazione, dello scoraggiamento e infine dell’auto svalutazione.

Insomma perdendo buona parte del ‘segnale’ codificato che non ci raggiunge se non abbiamo maturato un certo livello di consapevolezza, ma che tutttavia esiste ed è 'contenuto'

L’invisibilità è spiegata anche in questa maniera, come accennavo anche nell’articolo di ieri.

La forma d’onda Karmica è una legge Universale che occorre ‘raggiungere’ attraverso l’innalzamento della nostra prospettiva. Allora sarà possibile comprenderne a pieno la sua preziosa funzione, senza però esserne agganciati dalla valenza attrattiva auto educativa: quella funzione che ‘trattiene’ sino a quando non si è ‘completi’ per ill ivello di competenza

Occorre superare il Karma pur senza giudicarlo, ma ringraziando la sua Natura 'correttiva', che non si comprende mai sino in fondo se non quando la si trascende attraverso il lavoro su se stessi. Allora, quel ‘giorno’, si giunge persino a ringraziarla: il nemico apparente peggiore diventa l’amico 'reale' migliore.

Rilascio del Karma.
Apriamo anche una piccola parentesi su quell’aspetto energetico-spirituale che la tradizione orientale ha nominato Karma. Cerchiamo di estendere il concetto di Karma ad una comprensione più assimilabile dalla nostra cultura e, senza voler urtare la sensibilità di alcuno, anche un po’ più pratica e slegata da mitologie aggiunte dalle tradizioni spirituali umane.
 
Potremmo considerarlo come il processo attraverso il quale portiamo in questa vita alcune ‘sfide’; si tratta di caratteristiche, problematiche o aspetti ‘pre-impostati’ che fungono da catalizzatori per orientare la nostra esperienza su determinati ‘temi di lavoro’ o ‘lezioni di vita’; nasciamo già ‘attrezzati’ con questi catalizzatori. 

Solitamente questi permangono attivi e operativi fino a che la ‘lezione’ non è stata acquisita e integrata in noi nella comprensione profonda e nella compassione. Questo processo non ha nulla a che vedere con aspetti morali, con il giudizio di bene e male, di buono o cattivo. Si tratta di un paradigma che è esistito fino ad oggi per favorire un determinato tipo di esperienza umana e che prevedeva spesso e volentieri anche l’esperienza del dolore, la permanenza nel dramma.

Problematiche, situazioni negative, freni, limiti che si ripetono al di là delle logiche della casualità e ritornano con costanza nella nostra vita personale o in quella del nostro gruppo famigliare o addirittura del nostro albero genealogico? È l'energia chiamata Karma in azione.
 
La buona notizia è che anche questo modello, il Karma, può essere rilasciato perché non più necessario alla nostra esperienza di acquisizione di consapevolezza nell’espressione dell’amore. L'informazione riguardo a questa possibilità è oramai piuttosto datata e corrisponde al primo ‘strumento’ fornito da Kryon ancora vent’anni fa: l’impianto neutro.

Sebbene non più necessaria per l’esperienza umana in questo nostro pianeta la struttura del Karma non viene rilasciata in automatico per tutti: è questione di scelta personale, di rispetto del libero arbitrio. Permane per chi vuole trattenerla ma può essere annullata da chi desideri entrare in un nuovo paradigma esperienziale nel quale è più viva e attiva la consapevolezza di chi siamo e nel quale è fondamentale l’assunzione della propria responsabilità personale.
 
Come rilasciare il ‘Karma’? Mediante il nostro intento.
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Cosa scegliamo di ‘fare’? Quello che ‘scegliamo’ caratterizzerà il nostro Mondo…

 
Decidiamo e poi… facciamo il contrario! Quella è la scelta migliore. Quella che destabilizza il ‘Controllo’.

Ne avete il coraggio? Ne abbiamo il coraggio?

A 'breve' lo sapremo, molto probabilmente, tutti quanti.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com