mercoledì 17 agosto 2011

'Speculando' è una parolaccia?




Settimana scorsa i mercati finanziari globali hanno rischiato il collasso. Cosa stava succedendo? Semplice, potrei 'banalizzare'. 

Stava chiudendo il ciclo a due anni. 

Le notizie, puntualmente, sono giunte sulla polarizzazione ciclica del tempo (marzo 2009 – agosto 2011). Infatti, siamo ancora nella possibilità elastica dei cicli di contrarsi e/o espandersi sino al 25% della loro durata ideale. 

Chiedersi se il ciclo segua la realtà o la realtà il ciclo, lascia il ‘tempo che trova’, come in ogni loop vorticante di pensiero.

Magicamente le notizie 'negative' sono giunte proprio al momento giusto, ossia durante la fase di discesa o di chiusura del ciclo. Sarà un caso? Da questo punto di vista, il ‘tutto’ sembra come pilotato inconsciamente dalle aspettative e dalle intenzioni. Aspettative e intenzioni sono riferibili a due diversi ‘macro gruppi di attori’ del palcoscenico esistenziale:


ancora la dualità.


‘Noi e Loro’ ci troviamo alle due estremità della ‘fune’. ‘Noi’ siamo in tanti ma incredibilmente ‘Loro’ sembrano ancora avere la meglio. Perché? Perché ‘Noi’ non siamo coesi mentre ‘Loro’ sì…

I nostri sforzi sono ‘isolati’ e tendono ad essere poco efficaci.

Manovra: 'Contributo' In Serie A? Calciatori Contro 'Patron'.
Il contributo di solidarietà sui redditi oltre i 90.000 ed i 150.000 euro fa 'litigare' i calciatori con le società sportive di appartenenza. L'AD del Milan, Adriano Galliani: ‘Qualunque cosa ci sia scritto sulla manovra del governo sul contributo di solidarietà, anticipo che per noi graverà al 100% sui calciatori


Se non sarà così facciano lo sciopero tutta la vita. 

È un aspetto sul quale non si transige. È una tassa che pagheranno loro e non le società’. ‘Ogni calciatore - ha detto il presidente dell'AIC Damiano Tommasi- sul proprio contratto, ha ben definito come devono essere corrisposti gli emolumenti (al netto delle imposte, ndr)’.
Da Yahoo 

Si rimane davvero senza 'fiato' di fronte a comportamenti di questo tipo. Evitiamo di giudicare e iniziamo ad osservare che dopo l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie al 20%, si è introdotto anche questo contributo di solidarietà per coloro che guadagnano di più


Si va, insomma, a colpire la speculazione, prima e dopo la sua formazione. Che altro?

Crisi: Merkel, tassa transazioni finanza.
Francia e Germania propongono per settembre una tassazione sulle transazioni finanziarie. È quanto hanno annunciato il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. I due hanno bocciato l'ipotesi degli Eurobond, giudicando sufficiente la dotazione del fondo salva-stati. Secondo la Merkel, ‘gli Eurobond sono l'ultima spiaggia. E non ci troviamo in questa situazione’. Drastico anche Sarkozy secondo il quale non sarebbero in grado ‘di controllare il debito’.
Da Yahoo 

Le transazioni finanziarie verranno tassate. Leggasi: la speculazione finanziaria verrà tassata. Bene. Stiamo a vedere in cosa consisterà questa nuova prassi. E ricordiamo che ci sono tanti tipi di 'speculazione' a questo Mondo... 


Trovo curiose alcune espressioni relative all’ultima citazione soprariportata:
  • gli Eurobond sono l'ultima spiaggia
  • non sarebbero in grado ‘di controllare il debito’.
Il debito non è controllabile, infatti il ‘gioco’ prevede proprio il ‘tutti contro tutti’ e, mi dispiace dirlo ma… siamo all’ultima spiaggia, o forse l’abbiamo già lasciata indietro. I politicanti fanno sempre finta di minimizzare, perché una ‘massa’ chiaramente impaurita è una ‘massa’ non controllabile e può fare grossi danni. I disordini di Londra sono una prima avvisaglia.

Il debito non è controllabile. Ecco una storia delle tante:

I governi del debito pubblico.
Il debito pubblico italiano è alle stelle. Secondo le previsioni degli analisti il 2011 si chiuderà con il rapporto tra debito e Pil che toccherà quota 120,4%, con una crescita di oltre un punto percentuale rispetto al 2010.

 
Ma nella storia italiana quello di quest'anno non sarà il peggiore risultato della storia e, soprattutto, la crescita del rapporto tra debito e prodotti interno lordo è una costante quasi infinita del nostro Paese. Se la media del rapporto tra il 1950 e il 1969 si era attestata sul 30%, salendo al 44% tra il 1970 e il 1975, è negli ultimi 35 anni che il debito pubblico italiano ha avuto un'impennata, con solo brevi periodi di calo.

 
L'incremento conosciuto con i governi Andreotti III, IV e V (rispettivamente nel 1976, nel 1978 e nel 1979) - dal 54 al 65% - subisce nel 1980 la prima frenata, con il rapporto debito/Pil che torna al 55% sotto il governo Cossiga. Stabile con Forlani, Spadolini e Fanfani, ritorna a salire intorno alla metà degli anni '80. Una crescita rapida e repentina che, tra il 1983 e il 1987 vede il rapporto passare dal 60 all'88,6%. È il quadriennio di governo Craxi, il primo a dare una brusca virata verso l'innalzamento del debito pubblico italiano.

 
Sulla scia delle politiche del primo governo a guida Psi, gli anni '80 si chiudono con il rapporto debito/Pil in crescita costante anche se con numeri più contenuti. Così si arriva al 1992, ultimo governo Andreotti e tramonto della Prima Repubblica con il debito che raggiunge il 98% rispetto al Pil.

 
Ed ecco il secondo scossone, che giunge proprio mentre la vecchia politica sta crollando sotto i colpi di Tangentopoli. Tra il 1992 e il 1994, quando arriverà il primo governo Berlusconi, il rapporto debito pubblico/Pil s'impenna e sotto la guida di Amato e Ciampi passa dal 98% al 121,8%, record assoluto per l'Italia.

 
Il primo governo Berlusconi si riduce a una meteora, cui seguono vari governi di centrosinistra guidati da Lamberto Dini, Romano Prodi, Massimo D'Alema e nuovamente Giuliano Amato. Tra il 1995 e il 2000 il debito pubblico finalmente scende, arrivando nel nuovo millennio a toccare il rapporto di 109,8% rispetto al Pil.

 
Nel 2001 torna al governo Silvio Berlusconi e per la prima volta porta a termine la legislatura con i governi Berlusconi II e III. In questi cinque anni, tra il 2001 e il 2006 il rapporto debito/Pil è sempre in costante diminuzione, nel 2005 tocca il 103,9% per risalire nel 2006 a 105,9%.

 
Nel 2006 le elezioni vengono vinte da Romano Prodi e nei due anni di governo di centrosinistra vi è prima un aumento al 106,6% e poi un calo al 103,6%. Nel 2008, anno di transizione da Prodi a Berlusconi il debito pubblico risale al 106,3%, ma sono gli ultimi due anni ad aver visto un nuovo balzo.

 
Complice la crisi economica e le politiche di governo, infatti, il rapporto tra debito pubblico e Pil nel 2009 si è attestato al 116% e al 119% nel 2010. Come detto, le previsioni vedono un'ulteriore crescita al 120,4% per quest'anno, anche se la conferma arriverà dai numeri ufficiali.
Da Yahoo 
 
È tutto un gigantesco gioco di riflessi illusori:

Cipro: Ue Esclude Piano Salvataggio Dopo Declassamento Debito.
‘La situazione non è cambiata, non è stato discusso alcun piano di salvataggio’, così la portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn


La portavoce ha spiegato che l'economia cipriota è ‘fondamentalmente sana’ e che Nicosia è decisa ad ‘attuare le riforme’. Ieri Fitch ha declassato il debito pubblico di Cipro da A- a BBB. In precedenza anche Moody's e S&Poors avevano tagliato il merito di credito sul debito pubblico cipriota. 

Cipro è un paese aderente all'Euro.
Da Yahoo 

Tutto il Mondo è paese, nel piano percettivo Antisistemico di dominio delle entità parassite... Mi viene alla mente, chissà perchè, la preghiera di Conan al Dio Crom:



Crom, non ti ho mai pregato prima d'ora, non saprei come farlo. Nessuno, nemmeno tu ricorderai se eravamo buoni o cattivi, perché abbiamo combattuto, o perché siamo morti. No, ciò che conta è solo il coraggio, e che due si son battuti contro molti, ecco cos'è importante! Tu ammiri il coraggio Crom, quindi accogli la mia unica richiesta: fa' sì che mi vendichi. E se tu non m'ascolti, allora va' alla malora
Conan in 'Conan il barbaro'
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 16 agosto 2011

La 'base' invertita.




Quando si dice ‘parlare del più e del meno’… Questa è una espressione di una profondità inaudita e scambiata per semplice ‘terriccio’. Nel piano percettivo tridimensionale in cui siamo inseriti, tutto è duale. Ok. È persino una ovvietà questa espressione. 

Però, riusciamo davvero a comprenderne il significato più allargato? Ossia, il fatto di percepire il bene ed il male ci mantiene in una posizione ‘centrale’ rispetto a questa dilatazione dell’essenza? È una questione di consapevolezza e di conoscenza di se stessi.

Perché il male nel mondo? Sta bene a sentire... C'è una mamma che sta ricamando. Il suo figliuolo, seduto su uno sgabelletto basso, vede il lavoro di lei; ma alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi... E dice: ‘Mamma, si può sapere cosa fai? È così poco chiaro il tuo lavoro’. 

Allora la mamma abbassa il telaio, e mostra la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e la varietà dei fili si compone nell'armonia del disegno. Ecco, noi vediamo il rovescio del ricamo. Siamo seduti sullo sgabello basso.
San Paolo da Pietralcina attraverso Saggezza&Consapevolezza

Siamo seduti sullo sgabello basso… Lo ‘sgabello’ in questione è il nostro punto prospettico personale tridimensionale, è il ‘dove siamo’ che le emozioni traducono in ‘oggettività’ quotidiana. 

Il concetto di ‘potenziale superfluo’ descritto da Zeland, è molto spesso osservato dal lato ‘negativo’ dell’osservazione, ossia positivo che attira negativo, ma a pensarci bene, ovviamente, deve funzionare anche alla rovescia: negativo che attira positivo. Perché succede ciò? Perché l’Universo tende all’equilibrio e anche la dualità ne deve ‘fare le spese’.
 
In cosa si traduce questa evidenza? Nel detto popolare, ad esempio, ‘la palla è rotonda’. Può succedere di tutto. Mai dire mai…

Ciò che ad un certo dato istante può ‘sembrare’, all’istante successivo può ‘sembrare esattamente opposto’. I giochi di potere si avvicendano, collegati come sono tra di loro da leggi Universali di stabilizzazione. Il reame del Tempo rimane il campo di gioco che può, se 'ben disposti', a prolungare un certo scenario a scapito di un altro che ‘preme’ per entrare in gioco. Per questo ci troviamo su asse deviato del tempo Universale...

Il simbolo del Tao descrive molto bene questo concetto, però quello che occorre comprendere è che tutta quell’evidenza di auto compenetrazione in bianco e nero, ci sussurra di un terzo stato nel quale occorre disporsi con continuità.

Tale stato, risultante dell’opera duale insita nello scenario che ci accoglie, consiste nel vivere costantemente nel proprio centro e nel proprio attimo eterno presente, ossia all’interno dell’area energetica evolutiva inerente al ‘Conosci Te Stesso’.

Oggi mi sento di rimarcare questo fondamentale concetto.

Sono molte le varianti e le variabili che sfuggono, a proposito di ‘specchi e riflessi’ di ogni circostanza che ci riguarda, e non sempre è facile comprendere ‘cosa ci stiano sussurrando’, però è questo un esercizio di continuità, come l’opera del moto ondoso delle acque, instancabile, coerente e consapevole.

Ho descritto in un articolo precedente il frattale inerente al giroscopio: è solo raggiungendo e mantenendo il proprio equilibrio, che le forze attorno a noi non possono più coinvolgerci nella ‘rotazione’. A quel punto rivestiamo il punto di vista della nostra Anima, dell’Osservatore che osserva stabile nel centro mente il resto ruota come impazzito. È un po’ il concetto di Merkaba o di corpo di luce.

L’Anima pensa?

Nel suo indefinito osservare, si ‘limita’? Chi o cosa osserva? La sua parte incarnata, ossia se stessa? A tal proposito occorre chiedersi cosa sia il pensiero e, sempre a tal proposito, giunge a fagiolo la descrizione profondissima che ci dona l’amico Carlo Dorofatti nel suo importante libro ‘Anima e realtà’:

l’essere umano partecipa a un ecosistema multidimensionale di energia-pensiero: riceve pensiero elaborato da specie ‘inferiori’ ed elabora pensiero-cibo per specie ‘superiori’, all’interno di una vera e propria ‘catena alimentare’

Nella nostra attuale condizione, non solo non produciamo pensiero, ma non siamo più in grado di elaborare la realtà in tempo reale. Quando valutiamo di percepire e di pensare, stiamo ricordando la percezione e l’elaborazione di ‘qualcosa’ che la mente ha già avuto il tempo di adattare ai suoi limiti, ovvero ai nostri sistemi di credenza e pregiudizi, collocandoci negli angusti confini di un’illusione molto convincente.

Riprendendo l’interrogativo fondamentale su cui tanto insisteva Gurdjieff, se viviamo in un’illusione della mente, come possiamo ‘essere’ e quindi ‘agire’?...

Le prime tre righe di questa citazione esprimono una verità ‘scottante’, relativa a qualcosa che ‘decisamente sfugge ad ogni parametro sensoriale’. Navigando in Internet, con questa citazione nella ‘casella di ricerca percettiva, ho trovato un pdf che mi ha davvero illuminato frattalmente. Ecco cosa afferma:

Software.
• Informalmente un programma può essere definito come una serie di operazioni elementari, eseguite in sequenza, che trasformano un insieme di dati di ingresso (input) in un insieme di dati di uscita (output).
• L’insieme dei programmi e dei dati presenti su di un calcolatore ne costituiscono il software.
• Il software in un calcolatore è organizzato in una struttura gerarchica.   

Gerarchia di astrazioni.
• Un computer, con i programmi ad esso associati, presenta una gerarchia di livelli di astrazione, chiamate macchine virtuali.
Ogni livello, ad eccezione del più basso, è realizzato traducendo o interpretando le sue istruzioni mediante le primitive fornite dai livelli inferiori.

Livello astrazione.
6 Programma applicativo
5 Linguaggio di programmazione
4 Linguaggio assemblativo
3 Nucleo del sistema operativo
2 Linguaggio macchina
1 Microprogramma
0 Logica digitale
Link

Penso che non ci sia nemmeno necessità di dare una spiegazione del frattale ritrovato per ‘caso’. È davvero lampante ed eccezionale… Mi limito solo ad esporre solo la delineazione del livello ‘0’ o 'base':

Logica digitale: è un’astrazione della circuiteria elettronica, realizzata mediante circuiti detti porte logiche, con uno o più ingressi digitali (rappresentati da 0 e 1) e che producono in uscita una funzione logica dei propri dati in ingresso (es. AND o OR).

Questa nostra ‘astrazione’ è una derivazione/semplificazione animica, concepita per raggiungere la scuola duale 3d. Duale, ossia fatta di ‘1’ e ‘0’. In questo articolo di SPS  scrivevo:

Noi siamo come computer biologici ultra sofisticati, che adesso funzioniamo con una logica inversa; siamo stati trasformati in veri e propri 'inverter' che prendono il segnale originario, fatto di Luce, e lo negano; proprio come un operatore logico 'Not' che nega il segnale invertendolo. Per cui quando nasciamo, abbiamo contenuto '1' nell’inconscio, l’Antisistema provvede in tutti  modi a mutare la nostra struttura tecnologica interna, trasformandoci in 'porte' inverter.

Ecco perché l’input che giunge dalla 'base' è tanto importante ed ecco perché la ‘base’ è stata invasa e conquistata nel proprio inconscio in ogni modo, ed ecco perché la ‘base’ viene costantemente tenuta sotto ipnosi continua

Ed ecco perché ‘qualcuno’, certamente risvegliato, chiama la massa alla sveglia:

Gb: Anonymous, manifestazione 15 ottobre.
I disordini in Gran Bretagna sono ‘il frutto di decenni di negligenza dei governi’, e l'autorità politica ‘li utilizzerà per limitare la libertà’: lo scrive Anonymous, il collettivo hacker divenuto celebre per il supporto a Wikileaks e alle rivolte arabe, in un comunicato stampa pubblicato su Youtube

Il gruppo chiama i cittadini britannici all'azione, e lancia l'iniziativa di una ‘manifestazione pacifica per la libertà’ il prossimo 15 ottobre in tutto il Paese.
Da Yahoo

Ecco perchè parliamo spesso 'del più e del meno'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 12 agosto 2011

Canone Rai e la televisione che non c'è più.




Quest’oggi SPS si trasforma momentaneamente in un clone di ‘Mi manda Lubrano’. Ricordate? ‘A questo punto, una domanda sorge spontanea...’. 

L’oggetto della questione è, però: ‘mamma’ Rai.

Al momento questo Blog non è aperto ai commenti, però una e-mail per eventuali comunicazioni la metto sempre in calce ad ogni articolo, per cui chi avesse qualcosa da indicare e/o aggiungere lo può fare tranquillamente, vista la ‘popolarità’ dell’argomento trattato. Poi, se la situazione lo richiederà, potrò scrivere un aggiornamento della questione, o aprire una pagina apposita in SPS, con lo sviluppo delle 'cose' e i vostri ‘appunti’ ed esperienze sul tema.

Che ne dite? Questo è SPS, dove non c'è fine di continuità tra 'Sacro e Profano', dove ogni ambito viene osservato come una introduzione verso il suo esatto opposto al fine di esperimentare l'esistenza 3d e comprendere, in perfetta autonomia, i riflessi del 'tutto' che si affaccia su di noi ed in noi.

Allora, vado diretto al punto della disdicevole vicenda, che cade, tra l’altro, in un momento in cui la ‘crisi’ batte dura e risparmiare quegli oltre 100 euro annui, richiesti dal balzello medioevale del canone Rai, non fa proprio male.

Cercherò di essere chiaro e trasparente.

Noi (io e mia moglie) abbiamo sempre pagato il canone, sin dal 2003 da quando abbiamo deciso di vivere insieme (prima lo hanno sempre pagato i nostri genitori). Nel tempo, però, la nostra situazione relativa all’essenza del vivere, diciamo ‘sul percorso evolutivo/spirituale, ci ha portati a cambiare idea sulla quasi totalità delle mode/abitudini ‘offerte’ da questo modello sociale

Siamo cambiati in 'profondità'.

La televisione è una di quelle 'abitudini' a cui abbiamo deciso di fare a meno e, il lettore di SPS, sa molto bene che lo dico con serio convincimento. Per cui siamo andati a cercare direttamente alla ‘fonte’, ossia sul sito della Rai, come si può fare per disdire tutta la faccenda relativa al canone.

Cosa abbiamo trovato? Questa pagina tutt’ora presente sul loro sito, la quale recita che 'la disdetta dell’abbonamento, si realizza esclusivamente al verificarsi dei seguenti eventi:

•  L’abbonato cede tutti gli apparecchi detenuti dando esatta comunicazione delle generalità e indirizzo del nuovo detentore… (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)

•  L’abbonato comunica di non detenere alcun apparecchio fornendone adeguata comunicazione (ad es. per furto o incendio)… (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)

•  Nel caso che gli abbonati intendano rinunciare all’abbonamento senza cedere ad altri i loro apparecchi, devono presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi. (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246) 
 
Dato che il nostro vecchio televisore versava in condizioni pietose, lo abbiamo fisicamente buttato via, trovando la ‘forza’ (visto il condizionamento sottile imposto) e prendendo lo spunto dall’introduzione alla tv digitale e del relativo ‘famoso’ decoder analogico/digitale da applicare alla vecchia tv. 

Quindi per noi il ‘secondo caso’ dei tre esplicati sul sito della Rai andava benone e rientravamo al cento per cento nella casistica, ossia:

L’abbonato comunica di non detenere alcun apparecchio fornendone adeguata comunicazione (ad es. per furto o incendio). La disdetta deve essere inviata a mezzo raccomandata Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella postale 22 – 10121 Torino (To) (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246). Anche in questo caso, successivamente all'invio della raccomandata, lo Sportello S.A.T. invierà all'abbonato un modulo di dichiarazione integrativa della disdetta che dovrà essere debitamente compilato, firmato e restituito per la definizione completa della richiesta di annullamento.

Allora mandiamo la nostra bella raccomandata prima della scadenza dell’anno 2010. Eccola:

Oggetto: disdetta dell’abbonamento privato alla televisione n.XXXXXXXX–Codice Controllo X - (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246).
 
Il sottoscritto XXXXXX XXXX intende portarvi a conoscenza di quanto in oggetto. Infatti non sono più in possesso di alcun apparecchio televisivo da mesi e non intendo nemmeno usufruirne per il futuro. Colgo l’occasione dell’ultimo guasto definitivo occorso al mio televisore. Il mio stato di disoccupazione non mi permette spese inutili.
Grazie.
Cordiali saluti.    

Sono rimasto disoccupato per circa due anni e mezzo, per una scelta particolare di ‘ri possesso del mio tempo’. Tempo che ho messo a disposizione alla mia 'crescita individuale espansa', per SPS e per terminare il mio libro ‘Prospettiva Vita’, che dovrebbe andare in stampa a settembre 2011. 

Puntualmente ricevo ugualmente da ‘mamma Rai’ la richiesta di pagamento per il canone relativo all’anno 2011. Allora riscrivo prontamente un’altra raccomandata; questa:

Oggetto: Vostra richiesta di abbonamento alla Televisione n.XXXXXXXX – Codice Controllo X.

Mi chiamo XXXXXX XXXX, residente in XXXX a XXXX (XX), e scrivo in merito a quanto espresso in oggetto. Voglio portare alla Vostra cortese attenzione che in data 07 dicembre 2010 ho espresso formale richiesta di disdetta dell’abbonamento privato alla televisione N. XXXXXXXX – Codice Controllo X - (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246), come da indicazioni presenti sul Vostro sito, tramite raccomandata AR Nr. XXXXXX-X (che allego, unitamente alla fotocopia della lettera di disdetta sopra cimentata). Pertanto, in riferimento a quanto espresso, non trovo fondata la Vostra richiesta di pagamento del canone RAI per la stagione 2011 e a seguire.
Grazie.
Cordiali saluti.

Bene. Tutto finito, pensavamo io e mia moglie, e invece no. Due giorni fa riceviamo questa ennesima richiesta di pagamento del canone Rai:

In riferimento alla Sua comunicazione, si fa presente che la stessa è inefficace per la chiusura dell’abbonamento in oggetto, in quanto non contiene gli elementi richiesti dall’art. 10 del R.D.L. 21 febbraio 1938, n 246 (convertito nella legge 4 giugno 1938, n. 880), che consente la disdetta nei soli casi di cessione o di suggellamento di tutti gli apparecchi televisivi detenuti presso ogni residenza o dimora proprie e dei propri familiari anagraficamente conviventi.
 
Pertanto Lei rimane obbligato/a al pagamento del canone di abbonamento alla televisione.
 
Si fa presente inoltre che attualmente sono ancora dovuti i seguenti importi:
euro 56,39 per canone di abbonamento
euro 8,70 per sanzioni amministrative e interessi di mora.
 
La modalità di trattamento a cui la Rai sottopone i propri abbonati/forzati è lo specchio di una nazione ammantata di ‘ragnatele’ e ‘malfidenza’, il cui frattale è rispecchiato persino nella mancanza di saluti finali nell’ultima comunicazione ricevuta, come se un qualcuno dall’alto, inarrivabile, non degnasse nemmeno del saluto il proprio ‘sottoposto’. 

Infatti, il rapporto reciproco tra Rai e abbonati si fonda sulla negatività. Alla base ‘non si crede a quello che l’altra parte sta affermando’. Solo che l’abbonato è forzato a ‘credere/pagare’, mentre la Rai può fare la voce grossa e ‘ordinare il pagamento’.

Ecco le mie considerazioni:
  • non abbiamo più nessun televisore in casa (il vecchio televisore era al limite della decenza e l’abbiamo buttato via)
  • la modalità di disdetta utilizzata da noi è scritta sul sito Rai (l’abbonato comunica di non detenere alcun apparecchio)
  • le tre modalità di disdetta fanno riferimento alla stessa legge (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246). Una legge del 1938 che rappresenta ancora l’Italia alle porte del 2012
  • il rapporto Rai/Utente è basato sulla malfidenza (non si crede che noi abbiamo veramente buttato via il televisore e che, quindi, continuiamo ad ‘usufruire’ dei programmi Rai)
  • il canone Rai è una forma di ‘collante’ studiato per essere appiccicato addosso alle persone a ‘prescindere’ da ogni nuova circostanza, infatti in caso di morte, l’erede - se non già abbonato Rai - ‘deve’ prendersi carico dell’abbonamento del defunto
Ecco la situazione più paradossale:

l’unico modo per disdire il canone Rai è chiedere il suggellamento degli apparecchi televisivi posseduti, oppure cederli fisicamente a qualcuno, dichiarando nome e cognome della persona che ‘riceve’ questo onere. Ossia si prendono in considerazione solo le casistiche basate sul possesso fisico di una televisione.

La nostra situazione si trova in un territorio non preso in considerazione, dunque?

Noi non abbiamo nessun televisore. Per cui cosa dobbiamo fare? Nel 1938 non avevano pensato a questa evenienza? 

Quindi dovremmo pagare per un qualcosa di cui non usufruiamo?

Siamo al puro paradosso. Cosa dovremmo suggellare? L’aria? Un televisore di cartone? O un televisore che recuperiamo dalla discarica? Cose da pazzi. Oppure dovremmo dichiarare di cedere un televisore che non esiste?

La documentazione che il televisore non esiste più, in cosa consiste? In una foto in cui si vede che lo gettiamo nella spazzatura? Foto che si può sempre taroccare, per cui ‘mamma Rai, non ci crederebbe, no?

Io penso che, di fronte a questi tempi, occorra prendere delle decisioni all’altezza della situazione personale/spirituale percepita. Che queste decisioni vadano poi confermate tramite l’azione diretta sul piano della inerente realtà/fisicità, attraverso la coerenza e la conferma responsabile delle proprie necessità esistenziali, riflesse in un superamento di ogni ricatto ed 'astrusità' del caso. 

Nella fattispecie, si parla di una vera e propria intimidazione, sia per il tono della lettera ricevuta, sia per la presenza di una ‘sanzione’, sia per quello che all’orizzonte si potrebbe prospettare.

Ma non importa. È una questione di coerente presa di posizione:
  • a noi non interessano i contenuti Rai
  • a noi non interessa vedere la televisione
  • noi non abbiamo nessuna televisione atta a ricevere il segnale televisivo
  • e non c’è niente e nessuno che ci può obbligare a vedere la televisione.
È questa la profondità raggiunta dall’incantesimo? 

Non è nemmeno prevista la circostanza che una persona non voglia vedere la televisione! Non si crede che possa esistere anche questa possibilità. Non si crede che possano esistere interi nuclei familiari ‘de televisorizzati’.

Non si crede… ossia si è malfidenti.

Per oggi lascio perdere il discorso di valenza frattale spirituale, perché esula dalla tridimensionalità del presente articolo, il quale intende manifestare lo 'stato dell’arte' in un modello sociale che, a maggior ragione, non posso che chiamare Antisistema

La Rai è il frattale evidente di un contesto ribaltato a 180 gradi.

Sono giorni di manovre fiscali aggiuntive, di austerity, di richieste di sacrificio per tutti i popoli della Terra, Italia in primis. La ‘crisi’ è stata innescata dall’energia che veicola il mondo bancario e ricade ovviamente sulla ‘massa’ che lo alimenta in ogni caso. È un circolo vizioso di cui, intendiamo che si sia rotto il meccanismo.

Questa richiesta di balzello alla ‘Non ci resta che piangere’ è un segno evidente dei tempi; tempi che stanno collassando su se stessi e sul proprio ‘contenuto’. Il ‘pagare indotto’ sembra l’unico modo per mantenere in piedi un castello che ‘non ce la fa più’.

Io e mia moglie abbiamo staccato i ‘fili’ del Matrix

Noi non abbiamo più nulla a che fare con questa realtà bizzarra costituita da debiti e canoni ‘sottili’. Il nostro Karma è pulito: siamo liberi.

La Rai ‘non crede’?  È un problema suo e di tutti coloro che la ‘alimentano’. La Rai è un carrozzone con molto valore aggiunto, però è preda del proprio male convergente, fatto di tempo ripiegato su se stesso, come una immane tempesta che non va mai via e che non si esaurisce mai, perché trova in continuazione energia di alimentazione. È un vortice che non conosce fine di continuità…

Noi abbiamo chiuso con la Rai.

Con chi ‘non ha occhi per vedere’ è difficile trovare un punto comune d’intenti. In questi casi è meglio tagliare quella linea di percezione, quel Mondo tanto diverso da noi, quella dimensione che non fa più parte della propria vibrazione d’essere.

L’augurio è che le persone cambino, così anche la Rai potrà iniziare a cambiare per ‘induzione’, proprio come adesso per ‘induzione’ ogni individuo è ‘portato’ ad avere un televisore, come se quell’apparecchio fosse un vero e proprio ‘familiare aggiunto’ o un riempitivo per carenze d’altro tipo

La Rai è pubblica e impone un canone, oltre che ad usufruire del mercato della pubblicità: e non basta mai. È sempre piena di debiti, ed il debito è il cancro che ammanta questa dimensione. Lo ritroviamo in ogni circostanza. 

Il debito è il frattale di un qualcosa di superiore: della nostra situazione spirituale latente.

Ogni macchina prodotta dall’umanità, e non fatta sparire, ha ‘sete’ d’energia e puntualmente accende la spia della riserva. Spia che è inerente alla macchina stessa ma anche alla persona che la guida, che la possiede. Persona che deve porre rimedio a quella situazione, pena la frenata del proprio cammino.  

Cammino che, tuttavia, può procedere ancora, a ben pensarci, proseguendo a piedi e abbandonando la macchina. Ecco la famosa ‘alternativa’ o la speranza che non smette mai di alimentare ognuno di noi.

Anche oggi sono riuscito a scrivere parecchio. Ma va bene così. Va bene così.

Spediremo una nuova raccomandata a ‘mamma Rai’, con la ferma intenzione di ‘non vederci mai più’. È un addio, almeno sino a quando le ‘cose’ non cambieranno.

Nel proprio storico slogan c’è tutta questa vicenda e molto altro:  Rai. Di tutto, di più.

Non abbiamo bisogno di questa Rai.

Stay tuned…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 11 agosto 2011

L'induzione all'Uno.



Quest’oggi intendo essere molto sintetico. Fa caldo e le persone non hanno molta voglia di leggere. Domani, invece, pubblicherò un bell’articolo su ‘mamma Rai’, che mi vede come diretto interessato. 

Tutto molto paradossale e regolato da una legge del 1938. Penso che abbiate già capito a cosa mi sto riferendo…

Ma veniamo a oggi. Ecco due citazioni, frattali l’una dell’altra, e di una realtà che ci sta letteralmente cascando addosso. Domanda: quale è la citazione ‘fantasiosa’ e quale quella ‘concreta’?
  
‘L'incontro con le parti sociali - ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - ha consentito al governo di motivare la necessità di provvedimenti urgenti per corrispondere alle esigenze di stabilità e di crescita e a ciascun attore sociale di sottolineare le proprie specifiche priorità. A questo punto è il governo a dover decidere nel nome delle sue primarie responsabilità’...
Da Yahoo

Microfono in campo! Che errore tremendo. Il cane potrebbe averlo visto. Potrebbe averlo visto!
Hem… Che importa se il cane vede il microfono?
Lascia che ti chieda, Mindy Parker del Network, che cosa vedi qui?
Hem… Il cane?
Il cane, dice lei…
C’è qualcosa che mi sfugge, per caso?
Praticamente… tutto! Tu vedi un cane. Io vedo un animale che crede con tutto se stesso, dalla punta delle orecchie sino alla punta della coda, che la ragazza che adora sia in pericolo mortale. Io vedo una profonda emozione sul muso di quel cane che nessuno aveva mai catturato e riportato sullo schermo! Facciamo salti mortali per fare in modo che Bolt pensi che sia tutto vero. Per questo rispettiamo le posizioni, per questo facciamo un solo ciak e per questo non permettiamo assolutamente che lui veda un microfono!

Perché se il cane crede che sia tutto vero, anche il pubblico ci crede
Da ‘Bolt – un eroe a quattro zampe’

Leggiamo tutto insieme adesso, confondendo realtà e fantasia:

‘L'incontro con le parti sociali - ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - ha consentito al governo di motivare la necessità di provvedimenti urgenti per corrispondere alle esigenze di stabilità e di crescita e a ciascun attore sociale di sottolineare le proprie specifiche priorità. A questo punto è il governo a dover decidere nel nome delle sue primarie responsabilità... Facciamo salti mortali per fare in modo che pensino che sia tutto vero. Per questo rispettiamo le posizioni, per questo facciamo un solo 'ciak' e per questo non permettiamo assolutamente che vedano un microfono! 

Perché se credono che sia tutto vero, anche il pubblico ci crederà’…
 
Mi sono sempre piaciuti i puzzle o i giochi ad incastro, e più ad incastro di questo non so proprio cosa ci possa essere nelle 3d. Sta cambiano l’assetto del Mondo

È in corso qualcosa che muoverà le acque sempre di più. Il governo unico mondiale è sempre più alla portata. Verrà decretato all’apice della crisi internazionale. È lì che si sta andando ed anche in maniera oltremodo spedita. 

Il ‘consenso’ è ormai implicito. Le organizzazioni specchio, come l’Onu, non possono ostacolare una simile ‘volontà’. I popoli concorrono a dare spinta, sull’onda delle difficoltà dovute alla ‘crisi’. Il dado è tratto…

Tutto ciò non corrisponde ad un ‘de profundis’, ma all’onda d’urto della creazione di una alternativa

Alternativa che si manifesterà a quella parte del ‘raccolto’ in pace con se stessa: l’ascensione ad una nuova dimensione. Non ci sono eletti, non ci sono esami… esiste solo ognuno di noi di fronte al proprio sé, rispecchiato dal tutto. 

Se ‘tutto’ crolla, non crolla per tutti, pur sembrando che sia così. Sarà ‘tutto’ spiegabile e persino logico, ma frammisto all’apparenza di molti falsi segnali… Ci sarà da discernere.

Fatto il letto e spazzata la casa, anche se c'è miseria non lo sa nessuno.
Da Wikiquote

Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 10 agosto 2011

Correre, recitare, disperdersi (2).




Osservando una bolla di sapone sul vetro, mentre facevo la doccia, ho notato un riflesso impresso sulla sua superficie rotondeggiante. Mi sono accorto che quel riflesso non rappresentava solo un punto di rifrazione di un ‘segnale’, bensì quell’immagine rappresentata era diventata anche parte della bolla stessa

Come se fosse all’opera un teletrasporto e uno specchio insieme. 

Gli Specchi Esseni non narrano solo di un meccanismo etereo di specchio e di riflesso, ma di un qualcosa di più ‘concreto’: una sovrimpressione energetica di informazioni pressanti la realtà percepita, che anche per questo motivo diventa mutabile o mutuabile

Cosa ci può essere alla ‘fonte’, in virtù di campione trasmissibile verso la massa? Certamente un archetipo, o un circuito radionico, progettato appositamente per veicolare una intenzione particolare proveniente, dunque, da una dimensione che sfugge dalle attenzioni dell’opera della massa, impegnata sempre a ‘fare altro’.

Un’intenzione diventa uno schema trasmissibile, proprio come il vento carica le superfici di elettricità statica, depositando anche micro brandelli di ‘materia informativa’. Il focus che ci riguarda è questo: nessuno di noi alza delle difese per fronteggiare un pericolo che si pensa non esistere nemmeno

È come doversi difendere da papà e mamma: chi lo può solo immaginare?

Riflettiamo bene sui colpi di scena presentati puntualmente nelle trame sinuose dei film. Che cosa osserviamo spesso? L’imponderabile. La verità più difficile da scorgere. Allora, frattalmente, tutti questi colpi di scena cosa ci stanno suggerendo?

Certamente che: tutto è possibile e che il più delle volte è anche 'ribaltato'...

Se andiamo a vedere cosa è successo nel caso dei Bond Argentini, per dirne una, come possiamo allora assumere il riflesso proveniente dal mondo bancario? Perché hanno trattato in maniera tanto evidente e negativa il proprio ‘parco clientela’? 

Perché sanno quanto sia ipnotizzante questa versione della realtà. Il magnetismo terrestre immagazzina le forme pensiero più usuali e le ripropone come se fosse un vero e proprio incantesimo. E 'qualcuno' lo sa molto bene.

In un certo senso è come se fossimo prigionieri del Pianeta Terra, prigionieri di nostra ‘madre’. È possibile mai una cosa simile? Avete presente l’immagine di una ragnatela o dei colori molto belli di una pianta carnivora? Ecco.

Cosa succede una volta attirati nel punto focale? Uno ‘scambio energetico’ come minimo. Dove il termine ‘scambio’ è utilizzato per non girare troppo la lama nelle carni.

Le immagini frattali che conducono a cibarsi di carne altrui, identificano molto chiaramente di quale segnale sia ammantata la 'sorgente ombra'. Le entità parassite ‘ci hanno’ come può accadere con dei pesci rimasti in un rigagnolo d’acqua in luogo di un ruscello ricco di grande vivacità. L’aridità del tempo ha procurato una grande siccità, per cui le acque si sono ritirate lasciando i pesci alla mercè di ‘chi sapeva che sarebbe successo'...

Nulla è per caso.

Che cosa hanno in comune tutte queste persone? Molte cose, ma con certezza possiamo dire che avversano il modo di vivere cui le costringe la società del profitto
Da Un’altra moneta

Tutte queste persone’… il numero fa la ‘massa critica’. La ‘massa’ diventa ‘critica’. Ma ‘critica’ per chi? E cosa significa?
 
Massa critica indica in generale una soglia quantitativa minima oltre la quale si ottiene un mutamento qualitativo… Quantità di materiale fissile necessaria affinché una reazione nucleare a catena possa autosostenersi
Da Wikipedia 
 
Si ottiene un mutamento qualitativo… affinchè una reazione… a catena possa autosostenersi’.

Molto interessante. Allora, 'chi' si dovrebbe preoccupare di questo ‘mutamento che si autosostiene’? Certamente l’attuale ‘Testa del Mondo’. Sono loro che hanno più da perdere. Ma chi sono costoro, esattamente?

I ricchi? I potenti? I nobili? I padroni delle fabbriche? Non penso proprio, altrimenti in cosa consisterebbe la cosiddetta ‘guerra fra poveri’? I ‘poveri’ in questione siamo tutti noi, almeno il 99% della popolazione

Rimane al di fuori solo la Casta dominante; quella che rimane sempre nell’ombra. Quella che 'conta' e che fa da tramite attivo tra il ‘potere parassita’ e noi. Proprio quel ‘potere’ che non esiste solo perché non è rivelabile dalle nostre facoltà sensoriali limitate e settate a vedere dal ‘buco della serratura’ della biodiversità.

Siamo quasi all’atto finale? Diciamo che c’è ancora tempo: il ciclo a 4 anni scade nella prima metà del 2013. Il malcontento cresce giorno dopo giorno, segno che qualcosa sta sfuggendo di mano? Londra è da tre giorni sotto ‘assedio’. Londra e non Beirut. Parliamo di ‘Europa che conta’. Le misure messe in gioco sono sempre più da capogiro:

Bce passa all'artiglieria pesante: comprerà $1,2 trilioni di titoli spagnoli e italiani.
‘È un intervento ad alto rischio che non sarà facile mettere in atto’, dice in una nota Jacque Cailloux, chief European economist di RBS, aggiungendo che ‘così si rischia una crisi politica insanabile’.
 
‘Con ogni probabilità è proprio quell'intervento necessario e doloroso indispensabile per aprire la strada alla creazione di uno strumento di debito comune, il quid pro quo è che così facendo si perde la sovranità fiscale’.
Da Yahoo 
 
Quid pro quo, ossia ‘fare questo per ottenere quello’… No, la situazione non sta sfuggendo di mano, ma sta solo cambiando: all’opera c’è una intelligenza sovranazionale, globale, che sta ‘facendo questo per ottenere’… cosa? Molto probabilmente ‘l’Uno’:
  • un governo mondiale
  • una moneta mondiale
  • un esercito mondiale
  • un sistema economico mondiale
  • una religione mondiale
  • un 'parco buoi' mondiale
    Il frattale è questo:

    Solo in Europa sono stati bruciati 80 miliardi…’.

    I soldi in Borsa non si ‘bruciano’ ma cambiano ‘solo’ di tasca, perché la Borsa segue ‘il primo principio della termodinamica, o principio di conservazione dell'energia, (che) stabilisce che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, ovvero che l'energia cambia di forma ma si conserva sempre’ (link).

    Dove vengono conservati tutti questi soldi 'pseudo bruciati'?

    Chi è che perde e chi è che guadagna? È come un movimento a pendolo, una oscillazione che ipnotizza coloro che osservano senza idee…

    La Bce salva l’Italia, per ora. Ma la crisi e la volatilità delle Borse ricadono sui bilanci delle famiglie.
    La crisi economica e finanziaria che ha portato al declassamento degli Stati Uniti (passata dalla tripla A a un AA+, secondo il giudizio Standard & Poor's) ha travolto anche l'Italia. E non si tratta solo di un problema per gli azionisti o gli imprenditori impegnati sui mercati internazionali, per la stabilità del Governo o il valore dei titoli di stato. 

    È un problema che ricade su tutti, famiglie, lavoratori dipendenti, liberi professionisti, giovani o anziani. Perché quello che accade a Piazza Affari ha in qualche modo a che fare sugli aumenti che potremmo vedere tra qualche mese...
     
    La causa risiede nell'indebitamento che per l'Italia è maggiore degli altri Paesi (1.900 miliardi, uno dei più alti al mondo) con una crescita lenta. Insomma, un debito alto e una crescita lenta non danno fiducia nei mercati che per sottoscrivere i titoli di Stato richiede tassi sempre più alti. La crisi dei debiti sovrani ha colpito un po' tutti, ma l'Italia in particolare… 
     
    Da parte sua la Banca Centrale Europea ha deciso un intervento per salvare i titoli italiani: ieri la Bce ha riunito il consiglio direttivo e ha dato l'ok per acquistare titoli italiani e spagnoli…
     
    17 miliardi di euro entro il 2013. Tanto serve per pareggiare il bilancio un anno prima, ma dove si possono trovare questi soldi?
     
    L'ipotesi più concreta è quella delle pensioni, con disincentivi, l'aumento dell'età pensionabile per le donne nel settore privato, le pensioni di reversibilità, e soprattutto quelle di anzianità. L'altro ramo è quello dell'assistenza, che porterebbe però nelle casse dello Stato ‘solo’ 4 miliardi.

    L'austerity è ormai inevitabile: aumenteranno sicuramente i sacrifici chiesti ai cittadini, in termini di tariffe e tasse… L'importante, dicono gli economisti, è non farsi prendere dal panico.
    Da Yahoo

    La Borsa, per induzione, obbliga gli attori a ‘fare qualcosa’. È uno strumento di ricatto verso i Governi, che trovano la scusante per controllare e pressare ancora maggiormente la massa. Così scoppiano le rivolte alla vecchia maniera

    Una volta dimostrato che il denaro cambia solo di tasca, rimane il fatto certo del controllo sul modello sociale. 

    È come fare un bonifico enorme usando la Borsa: chi lo spedisce è lo stesso che lo riceve? Lasciamo perdere per ora, però l’effetto evidente è ciò che questo ‘bonifico’ scatena a livello ormai globale. È uno spostamento d’energia che influenza il punto prospettico della gente tramite l’aumento della diffusione del germe della paura.

    Il futuro si colora sempre più di tinte fosche. La massa va nel panico e genera energia negativa. Le entità parassite sono servite

    Ciò che occorre è non cadere ancora nella strategia del terrore.

    Pensiamo che se i Mercati globali crollano, si è tutti sulla stessa barca. Cogliamo l’occasione per rifondare il Mondo, senza paura ma con la certezza di non poter fare di peggio. In questo siamo 'ispirati'.

    Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
    Prospettivavita@gmail.com

    martedì 9 agosto 2011

    Correre, recitare, disperdersi (1).




    La ‘massa’ va sempre al traino delle notizie e, dunque, della centralità del vivere. Essa viene da sempre utilizzata come 'matita magica' per scrivere un futuro preparato da qualcun altro. 

    Qualcuno che si è allocato al di sotto del Piano Divino e che, per questo motivo, si è ritagliata la possibilità di giocare 'agli Dei' per un lasso di tempo pressochè vicino all’infinito. Il perno della vicenda è: quanto ci vorrà agli umani per risvegliare il proprio potere? 

    Questo è il tempo ‘concesso’ a questo ‘qualcuno’.

    Nel frattempo, ognuno recita la propria parte. Una parte predestinata? No, semplicemente una parte profilata su misura da un’intelligenza costruita da un opportunismo senza eguali e da una ‘memoria’ estremamente lungimirante. Questo ‘qualcuno’ la sa davvero lunga e suppongo che sia proprio l’obiettivo della ‘trappola’ tesa all’origine

    Il Tao emerge dall’Uno, nel quale è ‘sola luce’ in superficie e ombra nelle profondità, mentre nelle 3d diventa duale alla luce del Sole. Quale occasione migliore per ‘prenderne perfettamente le misure?’. Eccolo in azione:

    Usa: S&P taglia rating, salta 'Tripla A'.
    Standard & Poor’s taglia il rating agli Usa: la prima economia al mondo perde la ‘Tripla A’ che diventa ‘AA+’, con outlook negativo. È la prima volta nella storia che gli Usa si vedono ridurre il grado di affidabilità che ora è inferiore a quello della Germania, della Francia o del Canada. 

    Il Tesoro americano accusa l’agenzia di rating di aver commesso un errore da 2.000 miliardi di dollari nell’analisi che si è tradotta nel downgrade degli Stati Uniti.
    Da Yahoo 
     
    Una buona parte da recitare, vero? E poi seguiamolo anche in questi panni:

    Usa: Ministro Gb, Taglio Rating ‘Ampiamente Prevedibile’.
    Il segretario di Stato per l'economia e competenze per l'innovazione Vince Cable ha definito ‘ampiamente prevedibile’ il taglio del rating Usa da parte di Standard and Poor's‘. Questa era una conseguenza ampiamente prevedibile della confusione creata qualche settimana fa dal Congresso quando non si riusciva a trovare un accordo sul tetto del debito’, ha detto a Sky News aggiungendo che però ‘ora che l'intesa è stata trovata, la posizione degli Stati Uniti è decisamente più sicura’.
    Da Yahoo 
     
    Bene. Bravo. Bis. Davvero esilarante. Ed infine eccolo impegnato nel ‘gran finale’:

    Rating Usa, Cina chiede e attacca.
    ‘Nostri debitori, trovate soluzione’.
    A poche ore dal taglio del rating deciso da S&P's, Pechino, condanna la ‘miope’ disputa politica avutasi negli Usa sul debito. ‘La Cina, il più grande creditore dell'unica superpotenza mondiale, ha tutto il diritto - si legge in un durissimo commento diffuso dall'agenzia Nuova Cina - di chiedere oggi agli Stati Uniti la soluzione dei problemi di debito strutturali e garantire la sicurezza degli asset cinesi denominati in dollari’.
    Da Tgcom 
     
    Wow. Interpretazione meravigliosa. Imperdonabile sarebbe stato non essere presenti. Con tutta la supponenza del Dragone Cinese, l’agenzia ‘Nuova Cina’ definisce gli Stati Uniti come ‘l’unica superpotenza mondiale’? È forse sarcasmo? 

    Da quelle parti, si sussurra, che non si muova foglia senza che il ‘Direttivo’ lo consenta, per cui questa espressione è degna della migliore filosofia orientale, oppure è sanamente inventata o mal tradotta. Infatti: la ‘massa’ va sempre al traino delle notizie e, dunque, della centralità del vivere. Nella fattispecie, io.

    Non abbiamo la possibilità di destreggiarci con le fonti originali delle notizie e delle dichiarazioni, ma c’è sempre una interfaccia accomodante: l’antica censura.

    Al giorno d’oggi le ‘cose’ sembrano di un colore, mentre noi tutti ‘siamo diventati’ daltonici. 

    Come è possibile agire sull’intero ‘parco’ umano e, dunque, poter fare tranquillamente 'di tutto' senza che nessuno se ne accorga? Semplice: drogando ed ipnotizzando attraverso il ‘tutto’

    Ma quali farneticazioni vado narrando? Molto presto lo dimostrerò pubblicamente. State sintonizzati su SPS… Intanto leggiamo questa interessante citazione:

    Esiste un tipo di respirazione che aiuta a dimenticare, o meglio a non registrare i ricordi. In questo modo le persone possono passare tranquillamente da un atteggiamento al suo esatto opposto senza subire minimamente perdita di coerenza
    Link

    Quanto è profonda la tana di Bianconiglio?

    Hai mai avuto l'impressione di 'girare a vuoto'? Di essere in uno di quei periodi in cui più provi ad uscire da una situazione più questa rimane invariata, ed anzi ti inviluppa di più?
    Link 
     
    Queste due ultime citazioni dimostrano come ci sia qualcosa che ‘trattenga e devi’ il nostro naturale flusso esistenziale. Nel reame Antisistemico, in cui siamo installati, è possibile oscurare ogni ‘condotto’ teso verso qualsiasi concezione alternativa allo status quo

    Senza questa 'seconda vista' non è possibile accorgersi dello stato in cui si versa. Senza un termine di paragone e di raffronto non si sa dove si può anche andare e chi si possa anche essere. L’imprinting ricevuto alla ‘nascita’ è davvero radicale, anche perché sono i genitori stessi, ossia le persone meno sospette della Terra, che preparano l’impasto di ‘droghe e lusinghe’ che caratterizzerà per intero le Vite dei futuri adulti umani.

    Consuetudini ed abitudini si sprecano. Se provate a metterne qualcuna in dubbio, verrete subito tacciati di insolenza e maleducazione. Per questo le nuove e le vecchie generazioni sono sempre state in conflitto: perché i loro inconsci erano messi l’uno contro l’altro in maniera sottile, per cui anche la realtà 3d diveniva la caricatura di un conflitto interiore invisibile. 

    Questa ‘guerra fra poveri’ raffigura uno dei tentacoli Antisistemici di controllo delle masse...

    Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
    Prospettivavita@gmail.com

    lunedì 8 agosto 2011

    Il miracolo della Fenice.




    Nel recente film ‘I guardiani del destino’, con Matt Damon, si scrive un nuovo capitolo della saga del ‘controllo’. In questo caso, la trama è caratterizzata dall’assenza del concetto del ‘male’

    Non è immediatamente percepibile, ma tant’è. 

    Sembra che delle entità non ben specificate (angeli o alieni?) abbiano la responsabilità di assistere il genere umano, il quale, se lasciato solo, ha la spiacevole tentazione di distruggere il Pianeta sul quale vive. 

    Si parla, dunque, di ‘responsabilità’ della razza che ‘precede’ per evoluzione; un po’ il concetto che s’emana leggendo il materiale Wingmakers.

    Nel film, tali osservatori, seguono ‘il piano del Presidente’, previsto per ogni umano sulla Terra e, quando il piano è messo a dura prova, gli osservatori possono anche intervenire fisicamente deviando il flusso di realtà maturante, in disarmonia con il piano stesso

    Il Libero Arbitrio assume dei connotati diversi da ciò che viene usualmente inteso, proprio come già espresso in SPS:

    siete liberi di scegliere il colore del dentifricio’. 

    Il Libero Arbitrio esiste ad un certo livello della vibrazione dell’essenza e, quando ne siamo ri compresi, si riassume in uno 'spazio elastico' percorribile. La sua portata dipende dalla nostra consapevolezza, proprio come quando non si permette ad un bimbo di attraversare la strada da solo ma, qualche anno dopo, il bimbo, divenuto più grande, la by passa senza alcun indugio ‘da solo’.

    Ancora una volta ci troviamo a tu per tu con il concetto di evoluzione e campo morfogenetico. Anche il discorso dimensionale non viene tralasciato nel film, infatti queste entità, del tutto identiche agli umani, possono aprire delle porte fisiche ed accedere ad un livello diverso, alternativo, della struttura conosciuta della 'città'. Grazie ad un dispositivo contenuto nel cappello, che ognuno di loro indossa, essi agganciano una dimensione ‘curvata’ ed alternativa di quella usuale agli umani. 

    I percorsi paralleli conducono  a zone mappate delle 3d, come se fossero delle scorciatoie, e un Mondo nel Mondo si cela oltre al pomello di una porta

    Questo concetto dipinge molto bene quell’ambito sfuggevole relativo al fatto che le diverse dimensioni possano esistere contemporaneamente l’una nell’altra, sovrapposte sottilmente. È solo la nostra ‘sensibilità’ che permette di accedere ad un livello piuttosto che all’altro

    Molte persone vivono seguendo il cammino scelto da noi, perchè troppo timorose per esplorarne altri. Ma ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada. Persone che capiscono che il libero arbitrio è un dono che non si sa mai come usare, fino a quando non si lotta per ottenerlo

    È questo il vero piano del presidente, e cioè che un giorno non saremo noi a scrivere il piano, ma voi.
    Harry (Anthony Mackie) ne ‘I guardiani del destino’

    Questo concetto è un inno alla ‘libertà’. È un chiedere, senza ‘manifestarlo’ esplicitamente, di ‘andare oltre’. È un evocare un potenziale dormiente

    Personalmente mi sono sempre sentito in questo modo.

    Infatti, analizzando le scelte prese in passato, sembra che brillino tutte sotto alla stessa luce di una certa polarità dell’essenza: scrivere una nuova pagina, creare un’alternativa a quello che sembra scolpito nella roccia.

    Queste entità conferiscono ‘sincronicità’ agli eventi, oppure sbarrano ogni porta possibile ed immaginabile, se una certa 'azione' non è prevista dal ‘Piano’. Da ciò si capisce come mai certi progetti abbiano le ali ai piedi e altri sembrano ‘non potercela fare mai’. Ma il paradossale è questo aspetto
     
    ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada.

    Il proverbio recita: chi la dura la vince. Un po’ il concetto di ‘resistenza’, presente in Natura, che permette di muoversi per reazione, dopo avere accumulato sufficiente energia sulla ‘porta che ancora non vuole/può aprirsi’

    È tramite la resistenza che nel Mondo si concretizza un evento ‘alternativo/nuovo’. La resistenza mette a dura prova il consueto mediante attrito e strisciamento di forze diverse, le quali sembrano annullarsi di fronte alla consuetudine dell’apparenza, eppure il lavorio instancabile, come quello delle onde del mare, delle forze in gioco è, alla fine, talmente ossessivo e convinto da ‘piegare’ la realtà manifesta, da piegare persino il ‘Piano’ o il ‘Disegno’ previsti sino a quel momento.

    L’emergere alla fisicità di una alternativa è come lo sbucare, dalla linea delle acque, di un sommergibile. La luce diretta del Sole ‘solidifica’ l’energia: assume l’alternativa dandole spessore e concretezza. Allora, da questo punto di vista, da dove scaturisce un ‘miracolo’?
     
    Dal profondissimo credere a quello che non si vede ancora alla luce del Sole, ma che si è già manifestato dentro di noi. 

    A quella energia che sta lottando, resistendo, alle forze ‘naturali’ che presiedono allo status quo. È una lotta, un braccio di ferro tra diverse energie. Quello slittamento di forze può condurre all’apertura di un varco nel piano usuale della realtà, da cui penetrare il substrato denso, il velo, del percepito e del percepibile

    Una volta aperto il 'varco', le entità vengono come by passate ed il ‘Piano’ deve essere riscritto oppure gli attori devono essere resettati: ossia c’è ancora della resistenza, un’ultima carta da giocare da parte dell’Antisistema.

    Questo meccanismo di controllo responsabile è l'Antisistema? Diciamo che è 'anche' l'Antisistema, un nostro riflesso. Una sterilizzazione del concetto del 'male', che si manifesta ad una certa vibrazione dell'essenza ma che, ad un altra 'quota' assume una ben diversa valenza: il nostro giudizio fa la differenza.

    Fra non molto io porterò il mio ‘miracolo’ in questa dimensione della fisicità. Qualche mese ancora. Poi, tutto potrà cambiare, perché emergerà un’alternativa e le persone potranno scegliere ‘anche in base a questa nuova via’… 

    Rimanete sintonizzati su queste frequenze (se vi va), ne ‘vivremo delle belle’… La Fenice sta per risorgere dalle proprie ceneri.

    Tutte le porte che erano chiuse si sono improvvisamente aperte.

    Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
    Prospettivavita@gmail.com