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lunedì 15 settembre 2014

Vedere il proprio condizionamento.


 
La maggior parte delle riserve della Banca nazionale svizzera sono in euro, il che significa che se l’euro vacilla, gli svizzeri avranno l’acqua alla gola…
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Uhm… che cosa abbiamo, qua? Beh… abbiamo il solito giro di/a “collo di bottiglia”. Qualcosa di strategicamente concepito in maniera tale da… controllare a monte una certa situazione.
In modo da controllare (in)direttamente, in maniera non manifesta, non palese per l’occhio “inesperto”, in maniera non locale eppure (com)presente, ubiqua, sottile e… con relativamente “poco sforzo”, visto che una volta costruita l’infrastruttura d’insieme, non ti rimane che “tirare i fili”
Con che cosa “tiri questi fili”?
Con la leva del denaro e l’utilizzo di strategie. Facendo perno sulla Massa e sulla relativa “ignoranza”, sulla non consapevolezza di essere parte attrice, perfettamente recitante proprio perché sconnessa dal proprio “passato”
Ora, che cos’è il denaro?
Oltre che ad essere una forma di “carburante” è... anche, virtuale, finto, frutto di una convinzione derivante da una convenzione respirata nell’aria, insieme all’aria.
Ossia, qualcosa di “arbitrariamente (da qualcuno) inventato al fine di poter svolgere scambi commerciali (di e tra esseri umani)”, al di là della forma arcaica del baratto e di una “stretta di mano” (cont-r-atto).
Qualcosa che “non esiste” (come una legge) appare nelle 3d, ad un certo punto, iniziando a regolare la Vita delle persone. L’(app)parire è frutto di una (ri)soluzione “evidente” ad/per un problema reale, misurato attorno al proprio esistere di tutti i giorni (il fare la spesa, l’intendersi, lo stare insieme, l’avere la necessità dei prodotti altrui, etc.).
Che cosa è diventata, “oggi”, una simile “panacea” che, ai tempi, deve essersi dimostrata tanto utile e necessaria, per progresssivo (auto)convincimento realtivamente ad un oggettivo problema di "(ri)comprensione nello scambio di materiale"?
La tua (ri)connessione all’(Anti)Sistema (un segnale portante):
la tua zavorra, il motivo per il quale sei sempre sotto controllo, (pre)visto ed anticipato.

mercoledì 9 luglio 2014

Recuperare la memoria non è fare tutto a memoria.


L'uomo è ancora il più straordinario dei computer.
John Fitzgerald Kennedy
Parte della disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
Isaac Asimov
I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo, ma gli uomini non sono molto diversi.
Richard Bandler
Giudicare l’operato di un computer è come mettersi allo specchio per vedere che immagine (ri)flette
Il principio che sottintende (umano, computer, specchio) deriva dall’intenzione, sotto forma di programma, che amministra da “lontano” (senza fili, non localmente). Dio stesso, nella “sostanza” che gli si attribuisce, rassomiglia alla bio presenza di un computer diluito nel tutto (vedi, a tal esempio, “Transcendence”).
Allo stesso modo, puoi inquadrare la forma programmatica di una “legge”; che cos’è una legge? È un insieme di istruzioni che vengono diffuse sulla/nella Massa, individuo per individuo. Va, semplicemente, a colpire tutti, anche se “qualcuno” non ne vuole minimamente sapere (in quel caso si ricorre allo strumento della sanzione ed infine del carcere, anche se esiste una piccola percentuale di individui che s'annidano al di là dell'imposizione convenzionale " a norma di legge").
Una legge è un programma immesso in un computer che è ormai dappertutto, il quale elabora le istruzioni ricevute e obbliga/piega la realtà che, conseguentemente, ne deriva.
La famosa espressione “ad immagine e somiglianza” è relativa a qualcosa che si propaga nel Tempo e che trova sempre il modo di clonare/copiare se stessa in nuove “forme di se stessa”… Questo ambito sfugge, ai più, perché lo si affronta sempre dall’interno di un loop che auto ingabbia e che non permette di vedere altro, oltre alle pareti mantenute dalla presenza del loop stesso.
Hai mai sentito di un carcere che si mantiene, anzi, che si… auto mantiene grazie all’opera inconscia (abitudinaria) del carcerato?
Beh… ci sei praticamente dentro da “sempre” (in fondo, il carcere esiste a tutti gli effetti grazie all'esistenza dei "futuri carcerati", ossia, dei "carcerabili"), dall'ora della tua (ri)nascita, che avviene ogni giorno nel momento in cui ti “desti dal sonno”, ossia, dal momento in cui la tua “macchina” subisce un reset ed il relativo restart.

mercoledì 21 dicembre 2011

Se - Allora - Altrimenti - Fine.




Esiste una struttura ‘costitutiva’ dell’essere umano che va al di là di ogni immaginazione. Libri, ad esempio, come 'Kundalini e Chakras' di Genevieve Lewis Paulson e 'I nostri Angeli salvatori' di Diane Stein, riescono a farlo ben comprendere...

Secondo questa meravigliosa composizione della 'possibilità energetica', ognuno di noi è il ‘focus’ 3d di un intento e di una ‘intelligenza’ sfuggevole all’attuale livello della mente. Dato che ‘nulla è per caso’, è persino chiaro e logico che il ‘livello’ al quale mi sono appena riferito corrisponda ad un confine attuale necessario; vediamolo come il limite del ‘cerchio’ disegnato dal relativo livello del libero arbitrio

Noi siamo liberi?

Come si può rispondere ad una simile domanda se il concetto di libertà è assolutamente in funzione del punto prospettico individuale? È libero un animale dello zoo? Quello che possiamo pensare noi, andando a vederlo chiuso in una gabbia, non è detto che coincida con il punto prospettico dell’animale stesso. Il tempo intercorso in una data situazione determina uno spostamento del punto di ‘equilibrio’ interiore di una individualità. Le abitudini coincidono, dunque, con la strumentazione vettoriale di spostamento sottile della capacità percettiva

Che cos’è un’abitudine?

Mi viene necessariamente in ‘superficie’ il concetto di loop o subroutine o di programma in ambito di personal computer.

Nella logica di una funzione ‘if/se’ si ripete un certo processo sino ad un determinato ‘momento’ in cui viene ad avverarsi una condizione di ‘uscita’ dal loop:

If (condizione) Then (azione) Else (alternative) End If

Diciamo che sino a quando non raggiungeremo la condizione prevista dall’istruzione ‘else/altrimenti’, saremo vincolati al primo livello di programma descritto dall’istruzione nativa ‘if/se’. Esiste la possibilità di un grande numero di cicli nidificati, ossia previsti a spirale o vortice: l’uno dentro all’altro. 

Il fatto assolutamente stupefacente è che il proverbio ‘la speranza è l’ultima a morire’ lo ritroviamo a pieno anche a questo livello della programmazione, infatti, non si deve mai perdere la speranza di uscire dal ‘labirinto’ delle nidificazioni, perché anche il ‘ramo’ più disperso dell’albero programmato può prevedere, tramite la sua risoluzione o avveramento della condizione, l’uscita dal ciclo generale in quanto può permettere di accedere ad una istruzione di ‘exit/uscita’.

La possibilità di 'cambiare' è insita nella struttura dell'energia. L'alternativa esiste sempre perchè prevista.

I livelli nidificati di programmazione corrispondono alla figura del 'cerchio nel cerchio', della spirale, del vortice, perfettamente rispecchiati frattalmente anche in Natura. Inoltre ricordano molto da vicino gli ambiti descritti dall’esistenza dei cosiddetti labirinti, nonché l’immagine riportata alla mente da fiabe, libri e da film, dell’opera incantesimale.

Tutto ciò descrive un ambito di ‘programmazione’. La 'realtà equazionale' descritta dall’Architetto di Matrix, ad esempio.

Una ‘realtà’ semovente, sempre perfetta nel momento presente, eppure in costante evoluzione, sviluppo, cambiamento: una perfezione nomade, itinerante.

Necessariamente, la struttura dell’energia muta in considerazione della sua entropia e dello stato dell’osservatore esterno a se stessa. È scritto tra le ‘righe del codice’ che esista un ‘osservatore’, cioè di colui che ha ‘immaginato e reso possibile il tutto’. Perché ne sono così certo e ne faccio opera di risoluta affermazione, pur non ricorrendo a terminologie prettamente religiose, e svalutate, come quelle di ‘credo’ e di ‘fede’?
 
Perché il mio livello percettivo istintuale si è come ‘acceso’ e permane in questo stato ormai da diversi anni. Il mantenimento di questo status nel corso del tempo ne determina un avanzamento ‘costante’ e persino obbligato. Esistono forze d’inerzia che, una volta innescate, prospettano necessariamente, in maniera preponderante, la ‘tenuta della direzione intrapresa’.

Che cos’è l’inerzia se non un ‘vettore’ programmato capace di mantenere la rotta utilizzando la propulsione d’innesco iniziale? Un modello di mantenimento della ‘velocità di crociera’, un ‘pilota automatico’ che s’innesta nel momento opportuno anche tra le possibilità energetiche conferite dall’interazione delle leggi naturali.

È come intraprendere uno specchio d’acque tramite l’intento di attraversarlo, da principio con la forza delle braccia e dei remi e poi, alzando le bianche vele in maniera tale che il vento le gonfi ed opportunamente sospinga verso la meta: inerzia.

L’inerzia è un ambito della programmazione di un ciclo. 

Sino a che una condizione scatenante non è ‘satura’, allora per ‘inerzia’ programmatica si andrà in una certa direzione, ossia si rimarrà all’interno di un ‘cerchio’, o di un’area prevista dalle righe di codice. Il libero arbitrio è l’ambito nel quale quel ‘ciclo’ ci mantiene e contiene e l’inerzia è la direzione impressa dall’avverarsi della condizione scatenante l’entrata nel ciclo. 

Sappiamo benissimo che le righe del codice possono prevedere ‘uscite programmate’ in funzione di un determinato ‘risultato’ ottenuto dall’elaborazione.

L’elaborazione con cosa coincide? Esattamente con lo stato comportamentale, o condotta, di Vita. Tutta la programmazione è in funzione dello ‘sbocco’ esterno che, evidentemente, è interattivo ed in grado di elaborare, a sua volta, processi di input/output da riconvertire in segnali per la programmazione originale. Proprio come fanno le moderne 'sonde' sviluppate dal genere umano

La raccolta di dati è basilare come la loro elaborazione in funzione dell’esperienza acquisita o ‘memoria’.

Tuttavia al fine di una maggiore efficienza auto programmatica, o auto educativa, il modello esistenziale 3d è auto adattivo, proprio come il suo modello di riferimento superiore, da cui ‘discende, dipende e in-dipende’ interattivamente.

Questa è ‘saggezza’. 

Conoscenza e saggezza che mette in mostra l’opera continua di una intelligenza sconfinata, per gli attuali parametri del concepimento spazio temporale riferiti alla nostra capacità di ‘elaborazione 3d’. 

Il 'linguaggio' è una forma di interfaccia sviluppata per cercare di capirsi in luogo della percezione istintiva superiore. È  stata una tappa ‘scritta’ nella capacità di adattamento del ‘codice’. Per cui, in un certo senso, i vari ‘processi’ interni alla programmazione, ‘sapevano’ che per adattamento le ‘sonde’ avrebbero sviluppato, nel tempo, forme di comunicazione intelligente basate sulle proprietà sensoriali maggiori: la voce, come diretta espressione della capacità elaborativa della ‘cpu’ o cervello umano.

Quindi, aprendo lo scenario… i ‘vari processi interni alla programmazione’ sono vere e proprie entità ‘a sé’, pur se inserite in un ambito comune della condotta programmatica originale. Il loro libero arbitrio è diverso e 'più esteso' rispetto a quello delle ‘sonde’ o  ‘Human Bit’.

Essi non sono fatti di carne e ossa ma da energia condensata ad altro livello: sono per così dire, per il livello 3d, invisibili eppure influenti.

Cosa ci riporta alla mente questa possibilità?

La figura del ‘demone’ descritta dal livello di consapevolezza 3d, rispecchiata dalla comparsa e dall’esistenza dell’entità virale nel mondo al silicio dei computer. 

Che cos’è un ‘virus’? 

È qualcosa di ‘trasversale’ alla creazione, capace di viaggiare con ampia libertà e dotato della stupefacente possibilità di trasmutare la propria attuale Natura. Il virus è presente ad ogni livello della realtà energetica e la sua definizione, ad opera del genere umano, risente del limite del punto prospettico umano attuale.

Nell’aprile del 2011 ho scritto una serie di articoli consecutivi che approfondivano il concetto stesso di ‘virus’ (a partire più o meno da questo link avevo iniziato l'opera decodicante), ritenendo in conclusione che un ‘Volador’ non fosse nient’altro che una nostra parte ad 'altra vibrazione' simile alle componenti sottili del sangue umano, come ad esempio un globulo rosso

Quindi una componente dell’unità, di cui l’essere umano è parte, in quella meravigliosa sinfonia della danza esistenziale.
Un punto prospettico che attualmente sfugge quasi del tutto alla nostra consapevolezza.

I virus incarnano il principio dell’inizio e della fine, tramite un processo di continuazione esplorativa della possibilità energetica ad opera degli Human Bit. È come se l’essere umano fosse la quintessenza di tutto il processo, su questo Pianeta. Come se ‘tutto’ avesse lavorato per generare questa possibilità di auto esperimentazione delle possibilità del ‘tutto’. 

Le forme sono adattive. 

Tutte le forme ‘cambiano’ in funzione degli stimoli esterni; stimoli percepiti come esterni ma dipendenti dallo ‘stato ‘interno, in funzione di un processo di auto educazione e di Conoscenza di Se Stessi. Se questa è la nostra ‘inerzia’ significa che l’intera struttura programmatica rispecchia l’intenzione del Creatore, il quale intende vedersi manifesto, attraverso la sua capacità di Creazione, al fine di potersi osservare ed ‘evolvere’

L’evoluzione è uno stato di miglioramento dell’equilibrio itinerante, sempre perfetto tuttavia capace di ‘adattarsi’, per cui ‘sempre alla ricerca di configurazioni più convincenti’.

Come ci sentiamo quando di avere fatto una ‘cosa’ al meglio? Siamo 'convinti'. Ci sentiamo ‘bene’… più leggeri e qualcosa ci comunica sottilmente che siamo anche felici, soddisfatti.

Ecco… il Creatore cerca questa stessa sensazione intima. Un senso di armonia naturale rispecchiata dall’intero ambito della stessa Creazione, che vibra tutta quanta in armonia…

La trasmutazione nella luce, molto simile alla concentrazione luminosa espressa dai centri delle Galassie o da quel fenomeno rilucente che la moderna scienza scambia per la morte di una Stella, allo stesso modo, equivalente al momento della nascita umana… venendo alla luce.

Questo è il punto prospettico multidimensionale che deve alimentare la nostra prospettiva, nel  momento in cui ‘viviamo’ nelle 3d con la limitazione sensoriale e lo spegnimento progressivo del sistema intuitivo e percettivo superiore, tramite gli infiniti modi che l’Antisistema trova nella sua profonda programmazione, come risultato delle rinunce umane e, a cascata, dell’incantesimo tridimensionale che ci vede attualmente in ‘stasi inerziale’, per riflesso dell’intenzione parassitaria.

In ogni attimo ci confrontiamo con gli effetti di forze eteree ‘vive’ di cui ci hanno insegnato ad ignorare persino l’evidenza. Senza questa ‘traccia’ attiva, gli umani rimangono alla mercè di entità che possono prosperare nell’assoluta indifferenza generale. Leggiamo.

Crisi: Marchionne, a Rischio Sogno Con Cui è Nata Ue.
‘Stiamo correndo il serio rischio di gettare alle ortiche il sogno con cui è nata l'Unione Europea, quel disegno di unità e solidità per tutti i suoi membri’. Lo ha sottolineato l'ad del Lingotto intervenuto al tradizionale incontro di fine anno con i dirigenti del Gruppo. 
 
‘Ma le difficolta del presente - ha proseguito - offrono all'Europa anche la grande opportunità per prendere in mano il proprio futuro, per scegliere la via dell'unità politica ed economica, oltre a quella monetaria, e per darsi finalmente una natura chiara e definita’.
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Che cos’è il ‘sogno’ a cui accenna Marchionne? Da chi è ‘emanato’? Da persone o da ‘forme pensiero’?
 
Da mesi si è innescata una sorta di corsa al catastrofismo da parte di istituzioni che per anni hanno ignorato qualsiasi rischio. Fino al 2008 il Fmi non ha visto alcuna situazione esplosiva nell'innovazione finanziaria che ha portato al crac dei mutui subprime. Le agenzie di rating invece dispensavano triple A su strumenti di cui ignoravano anche la struttura come se fossero più solidi dei Bund tedeschi o dei T-Bond americani. Ma dall'esplosione della crisi greca, si assiste a una specie di competizione a chi prefigura gli scenari più cupi…
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Non si parla mai di persone ma di ‘sigle’

Frattalmente questo ‘atto’ è significativo dell’ombra che Controlla. Le decisioni vengono solo annunciate dagli umani di turno ma s’identificano con un Potere diverso che è nato ed è stato autorizzato dagli umani di molto tempo fa, ma che adesso ha capacità di ‘intendere e di volere’

Un Potere addensato nella forma energetica più sfuggevole: quello della 'nuvola invisibile', non identificato dalle forme umane che processano senza l’accensione di tutti gli apparati elaborativi a disposizione.

Reality shock olandese: mangiano carne umana in diretta tv.
Gli autori di 'Proefkonijnen' hanno quindi deciso di valicare ogni limite di buon gusto ed hanno proposto a Storm e Zeno di mangiare carne umana, cosa che i due conduttori hanno fatto (sembra) di buon grado. 

La carne era stata prelevata dal loro stesso corpo: un chirurgo ha asportato un lembo di pancia ed uno di sedere, che sono stati poi cotti in padella e serviti a parti invertite. L'uno quindi mangiava un pezzo dell'altro. ‘La carne umana non è male, anche se con qualche condimento in più si poteva migliorare. 

Il difficile è guardare un amico mentre stai mangiando un pezzo di lui’, hanno dichiarato i conduttori, evidentemente divertiti dalla vicenda…
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Provocazione e verità. Tutto ciò cerca di scardinare l’attuale stato incantesimale dettato dalla prosecuzione programmatica abitudinaria. Fatti come questo, difficili da pensare, permettono la saturazione della condizione dell'attuale ciclo ‘if/se’, in maniera tale da 'sbloccare' tutta una serie di eventi successivi.

Questo, individualmente, può costituire lo stesso effetto di uno shock addizionale, capace di far ripartire un processo, fermo nel semitono mancante dell’ottava inerente.

Se ci prendessimo tutti un po’ di 'spazio interiore', concedendoci meno serietà? 

Allore osserviamo le cose da un altro punto prospettico, magari leggendo le notizie al contrario o spegnendo la televisione. 

7 settembre 2011.
Eccezionale ondata di fresco in tutta Italia, erano vent'anni che le temperature non erano così nella media. Appena uscita dall'estiva emergenza caldo e in attesa dell'invernale emergenza freddo, si abbatte sulla penisola la temibile emergenza tiepido.
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'Nonciclopedia' è stata una grande scoperta, per me. Sono rimasto meravigliato da ciò che un altro punto prospettico riesca a generare in profondità, se ci accetta di elaborare attivamente il segnale ricevuto:


Benvenuti su Nonciclopedia!
L'enciclopedia priva di qualsivoglia contenuto a cui chiunque può contribuire.
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L’origine da cui si diramano le notizie ha un grande potere sulla massa che ‘dipende’. Pensate se questa prospettiva prendesse veramente piede. La massa ha la facoltà di scegliere cosa ‘assumere’ quotidianamente, per questo è stata veicolata dentro ad essere ‘ammaestrata’, anzi... auto ammaestrata

Era importante, prima, conquistare gli inconsci della globalità, poi il Controllo avrebbe vissuto d’inerzia.

Se, ad esempio, SPS potrà 'prosperare' dipende, inizialmente, da me e dal ‘successo’. Il successo dipende dal grado di attenzione della massa, che dipenderà dalla mia capacità di ‘convinzione’ e dalla forza dell'entità SPS - dalla sua convinzione di sopravvivere. 

Il tutto è ovviamente sempre avvolto su se stesso e ‘inizio e fine’ sono in realtà contigui, senza fine di continuità sino al momento in cui un ciclo ‘if/se’ termina. Allora a quel punto tutto è possibile. Quel momento è ‘magico’, nel senso che il codice può essere riscritto oppure possiamo intercorrere in una istruzione di ‘exit/uscita’, molto simile ad uno 'stargate' previsto nella programmazione. Ascendere può anche coincidere con la 'risoluzione' di un grande ciclo nidificato 'if'se'.

Nell'albero programmatico il tempo non esiste o può essere tranquillamente trasceso attraverso il 'viaggio nel tempo' o 'teletrasporto'...

Sino a quando 'siamo dentro', allora l'equazione è ancora incompleta, manca valore aggiunto e l'appartenenza o l'attaccamento prevalgono sul senso superiore relativo all'essenza o capacità di 'essere'.

Perché esiste lo Stato? Perché incarna la nostra paura che ‘da soli’ non si possa sopravvivere. Lo Stato, adesso, è ‘vivo’ e dipende dalla nostra attenzione. Noi siamo la fonte energetica che lo tiene agganciato a questa dimensione. Cosa decidiamo di fare? Di ‘essere’? Siamo noi l’ago della bilancia

Dismissioni terreni agricoli, ministro ‘preoccupato’, forse modifiche.
Il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha detto oggi di essere preoccupato dal meccanismo delle dismissioni di terreni agricoli dello Stato previsto dalla legge di Stabilità, e di non escludere la riscrittura della norma se dovessero mancare le necessarie garanzie per evitare speculazioni.
 
È un meccanismo che un po' mi preoccupa, non lo nascondo’, ha detto il ministro oggi nel corso di una conferenza stampa di fine anno.
 
‘Sono preoccupato da un lato per l'esigenza di trasparenza, che considero essenziale... per evitare esiti speculativi’, ha detto Catania, aggiungendo che il ministero ha allo studio i regolamenti di attuazione del provvedimento per la vendita di oltre 338.000 ettari, per un valore che Coldiretti ha calcolato in 6 miliardi di euro.
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Lo  Stato viene dismesso, ceduto ai privati? La speculazione potrebbe impedirlo. La cessione ai privati, della sua 'fisicità', potrebbe essere un inizio di smantellamento della forma dell’eggregora, tuttavia il ‘privato’ è ancora amministrato dallo Stato, inoltre il privato potrebbe dare luogo ad un altro accentramento di Potere. Dunque?

Ogni attaccamento crea nel tempo, delle forme pensiero di condensazione. È così la Natura delle 3d. La ‘lezione’ è insita nel processo di conduzione di Vita, un passo dopo l’altro, un cuore alla volta…

Il 21 dicembre è il solstizio d'inverno (in realtà, quest'anno il solstizio cade il 22 dicembre alle ore 6:30). Il termine ‘solstizio’ deriva dal latino e significa ‘il sole si ferma’ perché la sua altezza allo Zenit sembra non cambiare da un giorno all'altro, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto. Il giorno del solstizio segna l'inizio dell'inverno: è la notte più lunga dell'anno e, di conseguenza, il giorno più corto .  
 
È il momento di rallentare, il tempo in cui esiste l'opportunità di ritirarci nel mondo interiore, abbracciando i sogni e le aspirazioni più elevate. Stiamo entrando in una fase particolare, la fine dell'anno, un momento magico per lasciare andare tutto il vecchio e rinascere al nuovo, alla luce...

Nel giorno del Solstizio è di buon auspicio accendere una candela ed esprimere le intenzioni e i desideri per l'anno che verrà. In Cina come in Europa, ardere un ceppo nel camino o accendere una candela il 21 dicembre rappresenta l'antico desiderio di 'far rinascere' la luce dopo le tenebre.

Ti auguro che in questi momenti di grandi cambiamenti tu possa trovare ciò che il tuo cuore desidera.
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com