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martedì 11 settembre 2012

La controparte ispiratrice.



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Raccogliendo informazioni, in maniera sincronica con qualcosa che pulsa in profondità nell’essere, è facile rimanere sorpresi da quello che ‘viene a formarsi di fronte ai nostri occhi’. È come se ci si trasformasse, ogni volta, in un archeologo o in uno scienziato di frontiera o in un esploratore alla Indiana Jones. Giungono puntuali filamenti di informazione, porzioni di codice, lembi di stringhe, tutti componenti di quel tessuto energetico che ci contiene. 

Provate a cercare in 'Rete' espressioni che colpiscono, magari dopo esservi focalizzati su qualche tema specifico, come per semplice curiosità. 

Insomma: chiedete.

Sarà curioso constatare come le informazioni giungeranno a voi, mentre voi vi muoverete a cercare loro, in realtà, ‘stando fermi’. La ricerca ed il movimento sono fatti ad un altro livello della percezione e dello spostamento di energia fisica, come siamo abituati a pensare/vedere/sentire.

Ciò fa immaginare ad una sorta di relatività dell'osservato.

Infatti, i vari ‘Principi’ su cui si basano veri e propri capisaldi del paradigma sono, per loro definizione, delle supposizioni, che ‘sperabilmente, spieghino il Mondo’:

si parla di 'principio'... perché esso è un'affermazione filosofica, di natura essenzialmente metafisica, perciò non dimostrabile, né falsificabile: 

una richiesta arbitraria che definisce la base concettuale attraverso cui la fisica classica descrive e, sperabilmente, spiega il mondo, almeno per quanto riguarda la meccanica, cioè per quanto riguarda il movimento…
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Viviamo, insomma, in una gigantesca giostra attualizzata

Come se avessimo fermato un fotogramma di un film (della Vita) e l’avessimo elevato a scenario fisso sul quale esperimentare la fluidità. Un apparente paradosso:

come si può fermare il Tempo, al nostro livello? È come se vivessimo sulla locandina di un film, piuttosto che scorrere lungo la direzione della pellicola, dei fotogrammi in costante avanzamento

Nella 'Teoria della Relatività', si parla di sistema di riferimento inerziale:

un sistema di riferimento inerziale è un sistema di riferimento caratterizzato dalla seguente condizione: 

se un punto materiale libero, cioè non sottoposto a forze oppure sottoposto ad una risultante nulla di forze, viene posto in esso in condizioni di quiete, esso rimarrà in condizioni di quiete

Con un'accettabile approssimazione è considerato inerziale il sistema solidale con il Sole e le stelle (il cosiddetto sistema delle stelle fisse), ed ogni altro sistema che si muova di moto rettilineo uniforme rispetto ad esso (e che quindi né acceleri né ruoti): 

in questo modo si viene a definire una classe di equivalenza per questi sistemi…
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Un sistema, come quello appena abbozzato, è 'ideale', perché si regge su presupposti ideali, come scelti su misura.

Vedremo dopo il perché, anche se è già intuibile. La particella ‘accettabile approssimazione’ cela un particolare molto importante, che se liberato, potrebbe far crollare tutte le certezze a cui ci siamo fissati.

Alcuni principi (chiamati impropriamente) di relatività (sono , infatti, principi di invarianza) sono onnipresenti in molte discipline; i più importanti stabiliscono che ogni legge naturale sia immutabile nel tempo e sia indipendente dalla persona che la misura. Questi principi sono stati inglobati nella stessa ricerca scientifica, della quale costituiscono un importante fondamento.

Nella fisica teorica, per esempio, un importante teorema chiamato 'Teorema di Noether' stabilisce che:

'le leggi che governano le forze sono le stesse in ogni tempo, sono cioè invarianti (simmetriche) per una trasformazione (inversione) temporale'.

Esso è equivalente al principio della conservazione dell'energia; un altro principio molto importante afferma che:

'le leggi che governano le forze sono le stesse in ogni luogo. Cioè sono invarianti (simmetriche) rispetto a una traslazione spaziale.

Ciò è equivalente alla legge della conservazione della quantità di moto. In tali contesti, i principi di invarianza (simmetria) sono veramente efficaci per descrivere la Natura.

Il principio speciale di relatività.

Il principio speciale di relatività, stabilisce che:

le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali.

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È pazzesco, come tutte queste definizioni, producano nel lettore una sorta di giramento di testa. Questo movimento illusorio è il frutto di ‘attriti’ tra parti diverse di noi, anche se ci limitiamo al solo contesto cerebrale. Sembra che ‘qualcuno’ si sia sentito in dovere di fissare dei punti a terra, al fine di fermare temporalmente il movimento in una fissità, pur mantenendo libera l’idea del movimento stesso

Ossia, non viene negato che la Terra si muova e che tutto, anche il modello sociale sviluppato, si muova e cambi, tuttavia nulla sembra cambiare veramente. 

È come osservare contemporaneamente variazioni sul tema dello stesso scenario (la stessa cosa ma mutata), dal medesimo punto prospettico; ciò risuona tanto di paradosso e di attrito tra le parti, non ché di mal di testa.

Frattalmente, questo movimento/non movimento, ricorda molto la procedura di fissare un palloncino a terra, oppure di fissare un sistema virtuale di coordinate spaziali al fine di orientare o dare orientamento. Per quale scopo? Certamente per esperimentare lo scenario 3d. Senza questo appesantimento non sarebbe stato possibile vivere densamente sulla Terra 3d. 

Allora, questo luogo è una prigione, oppure una scuola? È l’Inferno, oppure un luogo di passaggio, che polarizziamo attraverso il nostro punto prospettico dominante?

Logicamente, l’energia, sotto ogni forma, nativa delle 3d è una certezza e costituirà una barriera con la quale confrontarsi/misurarsi. Questa energia è paragonabile alla forma di docente presente in una scuola:

un docente è tale, ma allo stesso Tempo è anche, a sua volta, un’entità fisica in cammino esperienziale.

Tutto è relativo e dipende dal punto da cui si osserva. Quel punto di osservazione, a sua volta, risente del proprio livello di consapevolezza, perché ognuno di noi ‘colora il Mondo osservato coi propri colori’. La figura che riassume per eccellenza questa immagine mentale, deriva da una sorta di filmato, che viene proiettato in continuazione nel/dal Tutto, del quale noi scegliamo di vedere solo un singolo fotogramma, scambiandolo per l'intero 'film':

il punto, che diventa una linea, che diventa un cubo, che diventa una sfera.

O, da un altro punto di vista:
i punti/sfera, che diventano dei cerchi contenuti in altri cerchi, contenuti in altri cerchi.

O, da un altro punto di vista:
i punti/cerchio, che diventano loop.

Oppure:
i punti/cerchio/loop, che descrivono spirali…

E, alla via così. Dipende da noi.

Il peso di un corpo non è sempre costante sulla superficie della Terra ma cambia in base alla sua posizione, alla latitudine e all'altezza, oltre che al materiale sottostante

L'affermazione, ormai consolidata, che tutti i corpi attirano gli altri verso il loro centro di massa, è in realtà inesatta, essi infatti interagiscono fra loro e diventano di fatto un'unica massa in equilibrio dinamico con il loro comune centro di massa o baricentro

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Ecco una immagine, seppure ‘timida’, del concetto dell’Uno. L’osservazione si interrompe lì, ma il processo intuito procede oltre, molto oltre. Il Creatore è in questo ‘baricentro’, è questo ‘baricentro’? Lo scopriremo per gradi e secondo un orientamento temporale, come anche la 'storia deviata' ci insegna indirettamente:

gli Imperi sono nati e caduti regolarmente (e succederà anche a quello attuale), come se previsto dall’orientamento ciclico presente, ma in realtà insufflato anche da ‘venti esterni’, come la presenza dei Pianeti e di ogni Corpo Celeste. Perché se è vero l’uno (unica massa in equilibrio dinamico con un unico centro di massa), allora deve esserlo anche l’altro (l’unica massa è il Tutto).

Ogni atto è frutto di un punto di vista ‘proprio’?

Crisi, Merkel: convinti che Esm non violi la Costituzione.
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Questa ‘convinzione’ è estremamente di 'parte'. Ciò significa che, frattalmente, deve esistere la controparte ispiratrice. Ricordo che siamo dentro ad un’opera multimediale interattiva multidimensionale, dall'interno della quale non è facile sciogliere tutti i nodi relativi alle forze in gioco allo stesso Tempo e al di fuori dal Tempo. 

Limitiamoci ad intuire in funzione del meccanismo dell’Analogia Frattale, descritto ieri.

Dal nostro punto prospettico è possibile comprendere ogni verità, perché è tutto disponibile o a focus, a prescindere dal nostro livello. L’informazione non manca, ma è da decodificare e questo lavoro spetta solo a noi: 

 a ciascuno di noi.

Agganciamo, per un momento, la sfera di Castaneda ed il concetto di Voladores, al fine di identificare una delle ‘controparti’ in questione, senza giudizio né vittimismo. La verità è multifaccia eppure univoca: 

I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: 

si tratta del conflitto delle nostre due menti

Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea

Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.

I pensieri che attraversano la nostra mente sono certamente 'nostri', ma la mente, attraverso la socializzazione, ne dirige il percorso in modo tale che essi sono 'liberi' non più di quanto lo sia un treno su delle rotaie

I dati sensoriali sono i nostri, ma il software che guida il pensiero è estraneo…

Il pensiero ricrea costantemente il mondo così come lo vediamo (o meglio, così come ci è stato insegnato a vederlo). Fermare il pensiero per gli sciamani toltechi significa 'fermare il mondo' e vedere le cose come sono veramente:

pura energia…

Don Juan spiega che gli sciamani possono sconfiggere l’installazione estranea attraverso una vita di impeccabilità (uso strategico dell’energia) perché la disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena

La disciplina e la sobrietà sono qualità della consapevolezza, che rendono la patina di splendore dell’uovo luminoso sgradevole al gusto dei Voladores. Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore e si entra nel silenzio interiore si affatica la mente del predatore in modo così insostenibile che l’Installazione Estranea fugge. Successivamente essa ritorna, ma indebolita. Attraverso ripetuti stati di silenzio interiore l’Installazione Estranea prima o poi viene sconfitta e non torna.
Carlos Castaneda, Il Lato Attivo dell'Infinito 
  
Che cos’è il carattere o la personalità, riferiti all’individuo in carne ed ossa? Un qualcosa di assodato, ma che può anche cambiare nel Tempo, anzi, che cambia nel Tempo. Le personalità possono anche essere multiple, come assodato dalla Psicologia classica. Esistono ‘disturbi del comportamento’...

 Ora, se tracciamo una mappa costituita da questi punti caposaldo:
  • disturbi = onde o vibrazioni esterne ed interagenti con noi
  • comportamento = paradigma, orizzonte degli eventi, oceano
Avremo la seguente composizione deduttiva:
  • interazioni diverse con l’attuale paradigma, ossia ‘onde che spazzano l’oceano’.
Così risuona meglio, non trovate?

Esiste qualcosa di ‘esterno’ ad ogni nostra convenzione e convinzione, essendo lo schemino ricavato (il paradigma attuale) troppo riduttivo. L’Installazione Estranea è parte di questo ‘esterno’. L’umanità, muovendosi con la Terra ed ogni altra forma di Vita, nello spazio universale, visita zone dell’energia di tipo diverso

Il ‘Baricentro dell’Universo’ come comunica con le sue parti? 

Deve esistere un ‘mezzo naturale’ in grado di unire senza sforzo apparente le varie parti. Dall’osservazione di quello che ci circonda, si evidenzia un modello basato sull’immersione totale in esso, come quello ad esempio riferibile:
  • all’aria
  • all’acqua.
La controparte, il riflesso naturale, potrebbe essere l’Etere, ossia un mezzo ubiquo in grado di permettere la comunicazione, a vari livelli, del Tutto scisso nelle varie parti ed allo stesso Tempo ancora e sempre unito ed in costante ascolto dopo avere ispirato.
 
Un filo conduttore universale. Un bus informativo talmente totale da essere costantemente scambiato per altro.

Leggiamo, a tal proposito e concludendo per oggi, questa interessante citazione dal lavoro di Wilcock:
 
rivediamo come la definizione di 'amore' indichi semplicemente un grado superiore di movimento vibrazionale nell’energia eterica di una data area, niente di più, niente di meno

Se l’amore è semplicemente un movimento vibrazionale di energia eterica, allora ci devono anche essere forze esterne alla coscienza umana di gruppo che possono modificare queste vibrazioni.

Queste forze devono esistere, perché tutto l’Universo è in moto costante; tutti i movimenti si propagherebbero attraverso il 'mare' di energia eterica…

Due anni fa, passato quasi inosservato in Occidente, il biofisico russo S.E. Shnoll ha pubblicato un documento sull’eminente giornale russo di fisica Uspekhi Fisicheskikh Nauk, che riassume i risultati di più di tre decadi di indagini su anomale regolarità statistiche in un’ampia gamma di processi fisici, chimici e biologici, dal decadimento radioattivo alla velocità delle reazioni biochimiche.

Le prove puntano senza ambiguità all’esistenza di una relazione precedentemente sconosciuta tra fluttuazioni nelle velocità dei processi radioattivi e di altro tipo in laboratorio, e i cicli astronomici maggiori, compresi il giorno, il mese e l’anno.

L’implicazione è che molti fenomeni, che fino ad ora abbiamo ritenuto puramente statistici (come la distribuzione delle fluttuazioni nelle velocità istantanee della radioattività misurate in un campione) vengono in qualche modo controllati o almeno fortemente influenzati da un fattore astrofisico, che varia nel tempo in maniera eguale in tutti i luoghi della Terra...

L’istogramma, creato da più di due giorni da quattro serie successive di misurazioni da 12 ore, mostrano un altro fenomeno tipico scoperto da Shnoll:

le forme degli istogrammi variano nel tempo.

Questi istogrammi non dovrebbero variare nel tempo se il decadimento radioattivo fosse davvero un processo casuale, come credono i fisici quantici. Dovrebbero apparire come sottili curve a forma di campana e non dovrebbero avere nessuno dei picchi bizzarri che osserviamo.

Altrove il prof. Shnoll ci dice che quasi tutti gli scienziati lo definiscono 'brusìo nei dati' e lo ignorano, dal momento che non hanno alcuna ragione di pensare diversamente.

In modo molto rimarchevole, le forme degli istogrammi per misurazioni indipendenti (ed apparentemente non correlate) perse nello stesso periodo di tempo, tendono ad essere molto simili... In altre parole, c’è una similarità nella velocità di reazione di composti biologici, di composti chimici e del decadimento radioattivo, semplicemente perché le misurazioni venivano prese nello stesso attimo di tempo

Nel modello convenzionale, questo non dovrebbe esistere!

Le onde strutturate negli istogrammi... si suppone siano semplicemente un 'brusìo nei dati'. Non dovremmo vedere un identico 'brusio' in processi assolutamente non correlati! In qualche modo, tutta la materia fisica sulla Terra risponde allo stesso modo a movimenti esterni...

Esaminando la distribuzione degli intervalli di tempo fra istogrammi simili, hanno trovato forti picchi all’ora 0 (cioè, istogrammi creati indipendentemente alla stessa ora tendono ad essere simili), approssimativamente all’ora 24, a 27,28 giorni (probabilmente corrispondente alla rotazione sinodica del Sole), e a tre intervalli di tempo vicini all’anno: 364,4, 365,2 e 366,6 giorni…

E così, se volessimo ricevere i fatti puri, le idee convenzionali della fisica subatomica sono in guai seri. Il dott. Shnoll ci sta chiaramente dicendo che i movimenti dei pianeti creano interferenze energetiche estremamente precise nello spazio e nel tempo che influiscono su ogni singolo atomo, molecola e processo energetico nell’area circostante.

Se guardiamo attentamente gli istogrammi di questi vari processi, possiamo vedere che hanno dei 'picchi' laddove non ve se ne aspetta alcuno. Moltissimi scienziati dismettono automaticamente questi dati come non importanti, solo il prof. Shnoll, dopo più di 30 anni di ricerca, ha avuto l’intuizione di comparare l’un con l’altro i diagrammi e vedere se si potevano trovare delle connessioni.

Lui poi ha visto che tutti i processi biologici, chimici e radioattivi mostrano le stesse minute variazioni energetiche negli istogrammi utilizzati per misurarli in un determinato 'punto' nel tempo del movimento terrestre attraverso il sistema solare e la galassia.

Il lavoro di Shnoll 'punta senza ambiguità su un fattore universale ... che varia nel tempo'. Il modello eterico... spiega esattamente cosa sia questo fattore universale. Ci dev’essere un conduttore nello spazio libero che viene disturbato da moti celesti, e questo stesso conduttore deve anche essere responsabile della creazione dei processi biologici, chimici ed atomici istante per istante

Comunque, se il nostro modello è corretto, le influenze di questi moti planetari non possono fermarsi semplicemente ai procesi fisici; devono influenzare l’umana coscienza.

Per determinare come questo possa essere possibile, avremmo bisogno di un modo semplice per misurare lo stato collettivo della coscienza umana; un genere di dati che siano stati raccolti molto rigorosamente, molto attentamente e senza ambiguità, per lunghi periodi di tempo. Si può trovare questa semplice 'barra misuratrice' nei movimenti dei mercati finanziari.

Chiunque lavori in Borsa vi dirà che tutto si basa su amore e paura. Quando le persone sono felici e fiduciose, sale, e quando le persone sono depresse e impaurite, crolla; da qui il termine 'Grande Depressione'.

Il lavoro di Bradley Cowan, introdotto nel nostro libro precedente, ci mostra che:

i movimenti dei mercati finanziari, e quindi del comportamento umano collettivo, possono essere modellati precisamente, in anticipo, calcolando l’interazione geometrica di vari cicli planetari...

La nostra posizione relativa nella Galassia ha un effetto anche sui processi biologici, chimici e radioattivi

La Scienza dell'Uno - Capitolo Tre - Il Contesto Cosmico, David Wilcock

Mi occorre troppo Tempo, per oggi, per continuare questa analisi e trarre le dovute implicazioni frattali. Mi limito a questa similitudine emersa:
  • quasi tutti gli scienziati lo definiscono 'brusìo nei dati' e lo ignorano, dal momento che non hanno alcuna ragione di pensare diversamente... E così, se volessimo ricevere i fatti puri, le idee convenzionali della fisica subatomica sono in guai seri
  • Con un'accettabile approssimazione è considerato inerziale il sistema solidale con il Sole e le stelle (il cosiddetto sistema delle stelle fisse), ed ogni altro sistema che si muova di moto rettilineo uniforme rispetto ad esso (e che quindi né acceleri né ruoti). 
Notiamo come si escluda da una parte e si includa dall'altra parte: 

se non è relativismo questo, come un'ombra della controparte che crea attrito e non rende disponibile, ad esempio, la free energy proprio attraverso questo drenaggio di energia sottile.

Ognuno tragga da sé, come è giusto che sia, le proprie conclusioni, ognuno decida se rimanere impigliato, come un pesce nella rete, nell’attuale forma di paradigma. Ognuno coi propri Tempi e la propria disponibilità energetica, mai, comunque, frutto del caso.

Siamo davvero in viaggio: infatti la Terra si muove e noi con lei e con il Tutto si cambia.

Dipende anche da noi.


10092012 S 28,2 – 254 S. Nicola da Tolentino (Famosi sono i suoi ‘Panini anti Karma’) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 12 aprile 2012

Dal punto di vista dell'Entità Parassita.




Chi 'siete' usualmente, rispetto alla dualità espressa dalla luce?

il corpo o l'ombra?

Una domanda: 

perchè occorre per forza scegliere?

SPS è abituato a vedere il Mondo nella sua esatta ‘connotazione’ dipinta dall’attuale paradigma; quale?
 
Quella esattamente ribaltata a 180 gradi, rispetto al ‘come dovrebbe essere se... l’etica, la morale, la consapevolezza e, in definitiva, se il cammino dell’umanità l’avesse già condotta a lasciare andare tutto quello che corrisponde al solo attaccamento sulle frequenze della feroce sopravvivenza’.

Tra le notizie di questi giorni, una in particolare sta provando a dipingere il Mondo, o meglio una sua porzione frattale, secondo una nuova ‘tinta’, chiaramente risonante per l'opinione pubblica quanto una chitarra elettrica in un concerto di una filarmonica.

Questa ‘increspatura’ nel campo magnetico polarizzato terrestre, questa ‘distorsione’, corrisponde al tentativo di una certa ‘prospettiva altra’ di farsi largo tra le maglie molto fitte dell’abitudine sociale di ‘digerire’ di tutto, magari tappandosi il naso preventivamente, ma comunque sempre ‘disposti’ a lasciare correre per mancanza di palese alternativa

Quando, nel gergo mediamente popolare, si dice ‘piove Governo ladro’, che cosa s’intende nel profondo della propria senzienza?  

Ognuno avrà la percezione che gli compete, tuttavia il ‘colore’ di questa espressione è tale da avvalorare una comune sensazione di essere amministrati da una classe di persone, che si approfittano di una situazione divenuta perlomeno ‘imbarazzante’:

questa situazione corrisponde alla 'normalità', che scambiamo per unica e senza vie d’uscita, a ‘norma di legge’, impressa a ferro e fuoco da tutto ciò che la ‘Storia Deviata’ ci racconta e non ci racconta.  

Napolitano e Monti denunciati per attentato alla Costituzione.
Paola Musu, avvocato cagliaritano, ha presentato un esposto contro i vertici dello Stato, compresi i ministri e il Parlamento. Hanno ‘sottratto la sovranità al popolo italiano’.
 
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Denunciato. Il premier Mario Monti? Denunciato. I ministri? Denunciati anche loro, assieme a tutti i parlamentari. L'iniziativa è di quelle destinate a far discutere. Paola Musu, avvocato cagliaritano, il 2 aprile si è presentata nella Procura nella sua città e ha denunciato i vertici dello Stato e l'intero Parlamento. I reati citati non sono certo roba di poco conto

attentato contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato italiano; associazione sovversiva; attentato contro la Costituzione; usurpazione di potere politico; attentato contro gli organi costituzionali e i diritti del cittadino; cospirazione politica mediante accordo e mediante associazione. 

Secondo l'avvocato Musu, con l'avvento del governo tecnico si è violato il primo articolo della Costituzione italiana, quello che recita che ‘la sovranità appartiene al popolo’.

Scrive infatti nella sua denuncia: 

‘Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale... Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva della facoltà e del potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso - essere - compromettendone la sua stessa esistenza’

Napolitano, Monti e gli altri denunciati avrebbero ‘consegnato la sovranità del popolo italiano in materia di politica monetaria, economica e fiscale... e, con essa, la sostanza essenziale ed intangibile della sovranità popolare, nelle mani di organismi esterni alla Repubblica (BCE, SEBC, Commissione), di struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico e, tanto meno, repubblicano e senza che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale consenso’.

Iniziativa coraggiosa... Partita quasi in sordina dalla Sardegna, la ‘crociata anti-politica’ a suon di carte bollate si sta rapidamente diffondendo. C'è già una petizione online e su Facebook sono nati due gruppi a sostegno che contano quasi 9 mila iscritti: 

in tanti vogliono emulare l'avvocato Musu e presentare la stessa denuncia nelle loro città. C'è persino chi vorrebbe portare la questione davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. E c'è chi, come il giornalista Paolo Barnard, oltre a dare il suo appoggio precisa che ‘Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi sono golpisti da arrestare e processare’. Sarà intanto la Procura di Cagliari a stabilire se l'esposto abbia fondamento o vada archiviato.
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Scommettiamo sull’esito di questa ‘diatriba’?

Esito a parte, quello che mi preme evidenziare è la prospettiva diversa che si riesce ad inquadrare attraverso questa polarizzazione della visione del cosiddetto ‘reale’. Ciò che succede, magari, in un piccolo Stato del Centr’America o dell’Africa o dell’Asia, dove possiamo ancora 'oggi' verificare che i ‘colpi di Stato’, le rivoluzioni, gli intrecci politico mafiosi, la corruzione più marcata, le disparità sociali, etc. costituiscono la realtà di ‘tutti i giorni’ e non la trama di un film ben fatto, lo possiamo finalmente anche riportare in un’ottica più vicina a ‘casa nostra’.

Perché in Italia non dovrebbe essere così? È impossibile? 

Se il Dittatore di turno, nel piccolo Stato anonimo, viene dipinto come tale addirittura dai Tg, volete che la sua esistenza sia il frutto del caso? Credete che egli sia una sorta di eccezione? E che ‘da noi’ si sia superata quella fase della storia evolutiva sociale? Credete di essere trattati in maniera tanto migliore?
 
Definire un tenero anziano, come il Presidente della Repubblica, che ci ricorda magari da vicino il nostro nonno preferito di quando eravamo fanciulli, ossia di colui che ci riempiva di affetto, cortesie e mance – ebbene - definirlo come un ladrone approfittatore ci suona tanto male?
 
Non penso affatto, infatti il ‘popolo’ è molto forte quando deve giudicare gli altri, davanti ad una tazzina fumante di caffè o ad un buon piatto di spaghetti e magari dopo avere trangugiato qualche bicchiere di vino. Ma poi? Che succede poi? Che cosa segue, poi?
 
Si direbbe quasi che la ‘chimica’, legata alla sensazione di 'relax e coccole' inerenti alla buona tavola o ad una ‘pausa’ inserita nella classica giornata lavorativa o al fine settimana tra intimi o tra amici, sia idonea a far sì che la persona si ‘lasci andare’. Ma a cosa, per la verità?  
 
Al giudizio, all’Ego, alla separazione, ma anche alla constatazione, di fatto.

Quando una persona si esprime in una certa maniera in riferimento al modello che lo avvolge, additando tuttavia altre persone in ‘qualità ‘di responsabili dello status quo ‘denunciato’ verbalmente, cosa sta facendo? In che maniera si sta comportando?

Vede solo gli altri, l’esterno al proprio Sé, il riflesso dipinto dalla possibilità dei giochi di ombre e luci.

Ma in qualche maniera prende in considerazione, anche per un solo istante, anche la propria presenza inserita nel contesto che sta analizzando? In quale misura anch’esso è responsabile di quello che è accaduto?
 
Qualcuno se lo chiede?

Ok. Molti, penso, se lo chiedono. Ma cosa fanno, poi? Che alternativa hanno o percepiscono?

Non accade, forse, che dopo qualche momento speso in questa modalità ‘tutto’ scemi improvvisamente e torni alla cosiddetta ‘normalità’? E non accade, poi, che sia la persona stessa a darsi del ‘toccato’ per quello che ha appena finito di affermare/pensare?
 
Perché accade questo fatto? Che cosa lo innesca? Come può succedere?

Qualcuno se lo chiede?

In questo nuovo step del ‘processo’, non so quanti individui incarnino un simile sentire. Solitamente accade che la ‘pausa’ finisce e occorre riprendere o iniziare, che il fine settimana termina e occorre ricominciare, che la serata giunge a conclusione e bisogna andare a dormire perché il giorno dopo c’è molto da fare

Ecco. C’è sempre qualcosa da fare, poi. Quel ‘da fare’ che al solo pensiero tutto spazza via.

Che cos’è questo impulso di ‘conservazione’?

Perché non si riesce a dare continuità al sentire precedente? Perché l’energia viene a mancare? Perché subentra il ricatto sociale del ‘poi’ o del ‘da fare’?

Doveri, responsabilità… oppure programmazione indotta proprio dal ‘fare’?

A giudicare da come è rappresentativa dell’umanità questa versione del Mondo, prodotta da noi tutti, la responsabilità e la consapevolezza sono alquanto latenti, eppure la gran parte dell’umanità si ‘piega’ usualmente per desiderare, cercare e onorare il proprio posto di lavoro, che poi mediamente giunge ad 'odiare'

Un fenomeno di massa che si fissa nel campo delle percezioni affermate, secondo consuetudine e ripetizione.

Ricordo il mio primo giorno di lavoro (e non solo il primo): 

mi sentivo come un deportato in un campo di concentramento nazista. A dire la verità lo sentivo anche a scuola, a militare, etc. insomma in tutte quelle circostanze in cui ero forzato a fare qualcosa che ‘mai’ avrei fatto se avessi avuto una possibilità di scelta ‘autentica’.

Per non essere troppo ‘fumoso’ o inconcludente, vorrei evidenziare che a tutto questo discorso manca il 'riflettore' in grado di illuminare un attore principale che sino ad ora è rimasto oltre la scenografia di tutta questa teatralità. Chi?
 
Ma come? Mi riferisco all’immancabile presenza non manifesta dell’entità parassita.

Colei che funge da Regista e da Impresario della ‘Compagnia’. Colei che preferisce rimanere dietro le quinte, perché sempre impegnata a controllare che tutto scorra secondo il copione, secondo la propria intenzione. Da quel ‘luogo’ al di fuori della portata sia delle telecamere che degli occhi, lontano dagli echi delle cronache, dal clamore della gente, etc. riesce a compiere l’opera più idonea alla sopravvivenza della ‘Compagnia’ e, in definitiva, relativa alla propria sopravvivenza.

La paura è quella di ‘non farcela’.

Lo sa che, prima o poi, succederà qualcosa a quelle Creature dimentiche di Sé. Ad una ad una le vedrà completarsi e dissolversi nel nulla, ma non come muoiono bensì come quando ‘non tornano’

Ella intuisce ‘dove vanno e ‘cosa succede loro’, a differenza di quello che tutti sembrano avere dimenticato per incanto. A dire il vero, quell’incanto ha contribuito anch’essa a rafforzarlo e perpetuarlo ma rimane comunque legato ad un Mistero e ad una Magia sempre molto affascinanti:

al 'sale' dell'esistenza.

Anch’essa desidera, in ‘Cuor’ proprio, che prima  o poi tutto quello che ha inteso giunga a conclusione; un desiderio che emerge solo quando è a ‘pancia piena’ e può contemplare con fare persino tenero e omnicomprensivo. In quei ‘momenti’ riesce ad agganciare qualcosa di nuovo persino per lei:

uno strano sentire, probabilmente molto umano, molto simile ad un lieve pizzicore nel campo energetico.

Quando lo 'accusa' è gioco forza osservare con maggiore profondità l’umanità riassunta nell’individuo al quale è agganciata. 

I propri simili hanno sempre 'fatto così', si sono sempre comportati in questa maniera con le razze inferiori. È l’unico modo che conoscono per sfamarsi e per sfamare la propria inesauribile paura di ‘sparire’ come non accade agli umani,  i quali ‘tornano sempre’ sino a quel momento in cui ‘non lo fanno più’.

Che cosa accade all’entità agganciata all’umano che ‘non torna più’? Le solite domande che la propria specie si pone da sempre. Le solite domande senza risposta, perché i suoi simili, che sono scomparsi insieme all’umano ‘non tornato’, non hanno mai, ovviamente, lasciato nessuna traccia dietro di Sé

Per questo motivo ella continuerà a fare quello che sa/deve fare, per paura che l’umano ‘vada via per sempre’.

Occorrerebbe un atto di coraggio da parte di tutti, entità e umani. Ma nessuno sembra fare il primo passo. Le posizioni sono congelate e si protraggono nel Tempo. Le forme pensiero programmate dalle abitudini sono molto forti e non lasciano spirare alcuna alternativa. Serve allora qualcosa di diverso per permettere l’emersione del ricordo nelle 3d:

serve che essa, l’entità, compia il proprio 'dovere', anche velato/scambiato per induzione/paura, perché quell’impulso prima o poi permetterà agli umani di svegliarsi come se qualcuno/qualcosa bussasse talmente forte alla propria ‘porta’ da destare l’inquilino anche dal più profondo dei sonni

La nave del Tempo è ‘Una’, seppure arricchita delle infinite possibilità dello ‘Spazio delle Varianti’.

Dipende da noi scegliere le modalità del ‘Conosci Te Stesso’ e tutto quello che interferisce, in realtà, rafforza.

Osservate come la prospettiva sia ‘bio diversa’:

Conoscere se stesso. Dopodiché diventa impossibile vivere insieme con se stesso.
Ennio Flaiano

Conosci te stesso. Massima tanto perniciosa quanto brutta. Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo. Il bruco che cercasse di ‘conoscersi bene’ non diventerebbe mai farfalla.
André Gide

Come si può conoscere sé stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire.
Johann Wolfgang Goethe

Questa è ‘alternativa’ secondo biodiversità. 

È corretto che sia così, che ci sia ‘scelta’. Strano è quando nel Mondo questa possibilità di ‘scelta/alternativa’ sembra cancellata/non permessa.

È quello un segno che ‘qualcosa’ ha interesse a perpetuare un modello particolare della possibilità.

Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Sherlock Holmes

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 17 febbraio 2012

Il 'sovversivo'.




Sovversivo: si dice di chi o di ciò che vuole rovesciare l'ordine esistente…
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L’immaginario collettivo dipinge il termine ‘sovversivo’ secondo la ‘difesa’ del paradigma in auge, cioè secondo il dettame delle leggi e dell’ordinamento sociale e, più in generale, secondo l'abitudine d'intendere il percepito.

Domanda: e se l’attuale paradigma fosse, perlomeno, ‘migliorabile’? E, magari, proprio grazie all’azione giudicata come ‘sovversiva’? È possibile? Certo… basta guardarsi ‘indietro’, ossia al corso della storia, seppure deviata.

Quante volte il paradigma è cambiato? E, soprattutto, guardando al presente è possibile constatare come esistano differenti forme di paradigma ‘minori’ esistenti in ogni area del Mondo:

nei Paesi Arabi si vive secondo ‘abitudini’ differenti rispetto ai Paesi Europei, ad esempio.

Anche se il paradigma ‘superiore’ tende ad espandersi all’intero Globo, esistono ‘aree di memoria’ autoesistenti, secondo la ricchezza di quella legge che prende il nome di biodiversità (ad ogni livello).

Un ‘sovversivo’, giudicato come tale in un certo Paese, può costituire un ‘esempio’, del passato o del presente, in un altro Paese. Esistono, poi, forme di sovversione diverse e a varie grandezze. Le ‘rivoluzioni’ 3d partono da livelli non manifesti, ossia la loro ‘incubazione’ deriva sempre dai piani sottili dell’energia.

Coloro che venivano, genericamente, accusati di essere rivoluzionari, come sono considerati dopo un certo tempo? E soprattutto dopo che il paradigma è mutato? Come degli ‘eroi’:

è una questione di punti di vista 'scorrevoli', inseriti nel reame del tempo.

Il mio nome è Roger Doiron e coltivo un orto (e un piano) sovversivo. È così sovversivo, infatti, che ha il potenziale per modificare radicalmente l'equilibrio del potere

Riconosco che le mie parole possono suonarvi come se dette dal Dottor Male (il malvagio del film 'Austin Powers'), lo  capisco, ma vi giuro che io e lui non abbiamo nulla in comune. I suoi piani parlano di distruzione e segretezza, mentre i miei piani (orti) parlano di creazione e apertura

Il mio orto può funzionare solo se lo condivido con più gente possibile. E infatti ora lo condivido con voi ma mi aspetto che anche voi lo condividiate con altri…
 
L'orticoltura è un'attività sovversiva. Pensate al cibo come a una forma di energia ma allo stesso tempo una forma di potere. Quando incoraggiamo le persone a coltivare ciò che mangiano, le stiamo incoraggiando a riprendere il potere nelle proprie mani. Potere sulla propria dieta, salute e portafogli. 
 
È sovversivo perchè incoraggia a sottrarre quindi il potere a qualcuno che lo detiene’…
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In questo caso il ‘sovversivo’ si occupa di ‘fare l’orto’, eppure ‘ha il potenziale per modificare radicalmente l'equilibrio del potere’:
  • quando incoraggiamo le persone a coltivare ciò che mangiano, le stiamo incoraggiando a riprendere il potere nelle proprie mani… 
  • è sovversivo perchè incoraggia a sottrarre quindi il potere a qualcuno che lo detiene.
Questo è il potere delle ritenute ‘piccole azioni o cose’. È l’acqua cheta che fa crollare i ponti.

Quanto sono importanti le ‘ritenute ‘piccole azioni o cose’ nell’economia ripetitiva della continuità quotidiana?
 
Beh, sono basilarmente importanti, perché contengono il ‘germe’ delle ‘grandi azioni o cose’, frattalmente parlando. Ad esempio, l’attenzione che mettiamo nei nostri confronti, allorquando ci nutriamo, passa, appunto, attraverso il respiro delle piccole ‘intenzioni coerenti’:

il lasciarsi andare, oltre ad un certa misura tollerabile, concedendosi a ‘disattenzioni alimentari’, corrisponde a quella politica delle ‘piccole azioni o cose’ rovesciata, ossia a quella lenta e costante abitudine al trasgredire la propria intenzione, che in questo caso è solo una volontà impotente, a fronte del potere dell’intenzione parassita.

Salute: allarme nutrizionisti, 20 mln italiani obesi nel 2025.
Anche l'Italia non supera la prova bilancia. Tanto che sarebbe sempre più necessaria una 'manovra dietetica'. Secondo l’ultimo studio condotto dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, gli adulti obesi ammontano a poco meno di 5 milioni (il 10% della popolazione), per un costo sociale annuo pari 8,3 miliardi di euro (circa il 6,7% della spesa pubblica). Un prezzo destinato a lievitare, come il girovita dei nostri connazionali. 

Si stima che nel 2025 il tasso di obesità possa salire addirittura al 43%: venti milioni di italiani extralarge. 
 
Non solo. Un'indagine condotta dalla commissione europea (Idefics, Identificazione e prevenzione di effetti dietetici e stile di via indotti in giovani e bambini) evidenzia che la Penisola registra il primato per sovrappeso e obesità nella fascia d'età tra i 6 e i 9 anni. L’aumento dell’obesità infantile segna un +2,5% ogni 5 anni. Queste le cifre, allarmanti, snocciolate oggi nella Sala delle colonne di Montecitorio nel corso dell'iniziativa 'Lotta al sovrappeso e all’obesità. Anno III', promossa da Gianluca Mech e dal Centro studi Tisanoreica, con il coinvolgimento di Fimmg (Federazione medici di famiglia), Fimo (Federazione italiana medici pediatri), Federsanità Anci e Assofarm (Associazione Nazionale Farmacie Comunali). 
 
'La ventilata istituzione di una tassa sul cibo-spazzatura da parte del ministro della Salute Balduzzi non sarebbe una cattiva idea - ha dichiarato provocatoriamente Gianluca Mech, impegnato in una campagna anti-obesità che ha coinvolto prima i sindaci e ora anche i parlamentari - Tuttavia ritengo ancor più importante sensibilizzare i medici di base e i pediatri affinché prescrivano ai loro pazienti in sovrappeso diete a basso indice glicemico

Se solo la metà degli italiani seguisse questo regime alimentare, infatti, il tasso di obesità in età adulta diminuirebbe dal 10% al 5% della popolazione totale: in soldoni, quasi 1.500.000 di obesi in meno e, di conseguenza, una riduzione di quasi 2,5 miliardi di euro del costo sanitario annuo sostenuto per curarli'. 

Gli esperti rivolgono alla classe politica l'appello ad 'assumere iniziative legislative anche drastiche, per evitare conseguenze disastrose sia sulla salute che sulle tasche dei cittadini. In tutto il resto del mondo si sta correndo ai ripari'.
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Non è curioso che le figure sociali preposte, come il Medico di famiglia, il Pediatra, il Politico, etc., non sappiano come comportarsi di fronte al dilagante problema della ‘mala alimentazione’? È inutile prendersela con costoro, tuttavia. Perché ‘loro’ sono un prodotto Antisistemico, come ognuno di noi se non ben centrati in noi stessi.

Il potere che ‘li ha’ è tale da sovvertire la logica più sensata dell’ago della bilancia interiore. Le forme pensiero dominano la mente. La mente diventa un grande mezzo per elaborare quello che ‘non vogliamo’, ma intendiamo in maniera inconscia come diretta emanazione del potere sottile delle entità parassite.

Le forme pensiero vengono veicolate e radicate in ogni modo, ma una delle modalità più evidenti è quella della ipnosi di massa televisiva:

Fornero: Tv spesso dà cattivi esempi, è più salutare spegnerla.
‘Non vedo la tv da tre mesi perchè rientro tardi la sera, ma dalle polemiche di questa mattina non mi sembra ci siano cambiamenti significativi’. Cosi il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, risponde alle domande di Enrico Mentana durante un convegno organizzato da 'Donne al vertice per l'azienda di domani'. 

Il ministro poi confessa di essersi ‘sentita offesa’ da alcune trasmissioni e che ‘la cosa migliore a volte è cambiare canale o spegnere del tutto. È più salutare’. 

Secondo Fornero infatti ‘la tv spesso dà cattivi esempi’.
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Il Ministro in questione esprime una verità, ma solo dopo ‘essersi sentita offesa dalla Tv’, ossia quello che ha vissuto in prima persona è stato utile alla ‘causa comune’. La sua attenzione si è focalizzata sul mezzo televisivo proprio grazie all’offesa ricevuta. Poi, dal suo livello di 'estrema visibilità' ha potuto veicolare il messaggio, che non si sente proprio tutti i giorni da un membro del Governo.

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Monti emoziona Parlamento Ue: Scusate se mi prende la passione.
‘Scusate se mi faccio prendere dalla passione per l'integrazione europea’. Così il premier Mario Monti, ha scherzato di fronte al parlamento europeo di Strasburgo…
 
‘Integrazione - ha proseguito il premier - non significa affatto un super stato europeo. Credo che anzichè pretendere di inventare la ruota, come si dice in Italia - ha proseguito - occorra lavorare sulle istituzioni che già esistono.

Bisogna lavorare sul parlamento europeo, sviluppando sempre più le sue funzioni. Io stesso - ha ricordato - ho fatto parte di una Commissione a cui a un certo punto questo parlamento ha chiesto di andare a casa. Posso assicurare - ha concluso - che il controllo che esercita è molto stretto’.
 
Il presidente del Consiglio Mario Monti sottolinea la necessaria coerenza tra le decisioni maturate in ambito comunitario e le politiche dei singoli Stati…
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Una persona come Monti, tanto preparata, sagace, intelligente e avveduta, non ha poi la facoltà di prendere decisioni, tanto più in un momento di ‘pieni poteri’ come questo, anche in ambito relativo all’alimentazione? Può sembrare un discorso fuori tema o minoritario rispetto alla questione economica, invece è una tappa fondamentale per la ‘liberazione’ del genere umano.

Non avviene perché sarebbe troppo pericoloso per il potere parassita, permettere che accada. Non è una questione di business. È molto ma molto più importante del denaro guadagnato o perduto.
  • il controllo che esercita è molto stretto
  • la necessaria coerenza.
Ecco la verità sottintesa a livello di analogia frattale, veicolata inconsciamente nel discorso di Monti:

per by passare il ‘controllo’ occorre’ coerenza = Conosci Te Stesso.

Ecco il frattale del controllo e la sua estrema influenza:

Enel: tonfo del 6% in Borsa, JP Morgan vede rischi sui profitti e dividendo 2012.
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Moody's declassa enti locali Ue tra cui Comune Milano, regioni Italia.
Moody's nella notte ha modificato il proprio giudizio su 83 enti locali ed emittenti legati ai governi europei, a seguito del declassamento degli emittenti sovrani di diversi paesi, Italia compresa…
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A quale livello della decodifica ci poniamo, rispetto ai ‘riflessi’ che giungono, di noi, a noi?

Grecia un vero rompicapo, gli aiuti non basteranno.
Il default resta quindi dietro l'angolo e se la Grecia dovesse anche uscire dall'Eurozona, ‘i timori che altri Paesi periferici possano subire un destino simile potrebbero accelerare la già alta fuga di capitali’ da questi Stati, provocando un peggioramento della crisi del debito sovrano e una maggiore pressione rispetto al passato sull'euro, a detta degli esperti di Commerzbank
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Ecco due punti paradossali di quello che ci circonda, come diretta immagine speculare del nostro ‘cammino’ globale:
  1. la crisi chiama scarsità eppure la percentuale di obesità aumenta e le previsioni sono per una continua crescita del ‘sovrappeso’
  2. la Grecia ‘rischia di non farcela’ e l’Europa (Germania) cerca di ‘fare qualcosa’. Ma cosa? Gli presta denaro e gli vende armi sottobanco, come abbiamo letto nell’articolo di SPS di ieri.
Sino a quando l’incoerenza regnerà sovrana, il segnale di riflesso sarà sempre e solo lo stesso:

il caos incontrollabile ‘interiormente’, corrispondente all’apparenza esteriore mediatica, ma estremamente controllato ‘esteriormente’, corrispondente alla consistenza inquinata del nostro inconscio.

Il caos, in realtà, non esiste. È sempre l’effetto di un fenomeno a monte, in questo caso… ‘sovradimensionale’

il potere parassita o il ‘Volador’ di Castanediana memoria, per intenderci.

Chi è allora il ‘sovversivo’? Colui che spinge per modificare un qualcosa di platealmente incoerente ma tutelato per legge e per ‘abitudine’, oppure colui che spinge per mantenere il medesimo stato di incoerenza? 

Chi si agita per l’azione sovversiva ha qualcosa da nascondere o da proteggere; insomma, qualcosa da ‘perdere’.

Chi? Il 'sovversivo'? Suvvia...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 26 gennaio 2012

Il buco nero che non t'aspetti.




Quanto contano le abitudini nel 'panorama internazionale' e individuale odierno? Il tema è stato già ampiamente trattato in SPS, tuttavia vorrei continuare a ribadire l’importanza di ‘accorgersi’ di questi sottili gioghi dell’energia

Le abitudini vengono solitamente ‘rilevate’ quando un individuo, dopo un certo lasso di tempo e per qualche motivo, si rende conto che la propria Vita, o un ambito del proprio tempo, è polarizzato secondo dei cardini che rientrano in una stretta ‘recinzione’ della possibilità.

Come se fosse intercorsa una sorta di ‘fossilizzazione’ della capacità creativa di vivere. 

È opportuno continuare ad evindenziare che l’Antisistema è ‘sintonizzato’ proprio su un certo tipo di programmazione ‘abitudinaria’, per cui il paradigma, o la forma pensiero ‘allargata’, è ormai divenuto molto simile ad una ragnatela o ad un ombrello aperto e 'protettivo' della conservazione del timbro energetico co creato inconsciamente dall’intero genere umano.

È inutile nascondersi dietro al paravento del 'giudizio in merito a quello che appare', secondo il quale metro, l’individuo si soffoca con le proprie mani, tra:
  • vittimismo
  • senso di colpa
  • colpevolizzazione altrui
  • distacco dal proprio potere personale.
Queste sono forze che, globalmente, si neutralizzano lasciando ‘svuotati’ in profondità, proprio dove si annida la personalità divina, che non trova spazio per emergere nella corporeità fisica; schiacciata da una serie impressionante di cardini e vincoli ‘autorizzati’ dalla programmazione mentale e ‘permessi’ dall’insieme amalgamato delle leggi Cosmiche e Planetarie. L’esempio che mi viene in mente è quello di un’ambasciata in terra straniera:

quel ‘fazzoletto’ di terra in cui è ubicata l’ambasciata è una continuazione del proprio Paese rappresentato. Le leggi che vigono all’interno dell’ambasciata sono, molto spesso, diverse da quelle relative al Paese ‘ospitante’, pur facendo parte dell’insieme di terre racchiuse dalla stessa Entità Paese ‘ospitante’. Bene… ora vediamo l’ambasciata come l’Antisistema e il Paese ospitante come l’Universo.

L’Antisistema ‘lavora’ con leggi ‘diversamente amalgamate’ rispetto a ciò che esiste ‘fuori’. È permesso per via della biodiversità, del libero arbitrio, etc.
 
Se inquadriamo in questa maniera l’ambito 3d Antisistemico, possiamo scorgere quella sostanziale differenza che alimenta il paradigma terrestre rispetto alla consapevolezza che circola liberamente tutt’attorno.  Quello che occorre è anche una maggiore capacità di ‘astrazione’nella quotidianità del nostro tempo.

Il paradigma è costituito da profonde ‘radici’, che si alimentano dell’attenzione umana, dando luogo a circoli dell’energia che confondono, ammaliano e danno l’impressione di non esistere sino al momento in cui ‘succede qualcosa dentro di noi’

Il nastro di Mobius rende molto bene l’idea di ‘non accorgersi di una abitudine’, in quanto procedendo sempre ‘avanti’, si torna in realtà al punto di partenza senza avere idea di essere all’interno di un loop.

È molto sottile il ‘gioco’. Tanto sottile da essere 'invisibile' ai sensi

Un'ultima parte del suo intervento in Senato Monti l'aveva dedicata al tema cosiddetto delle ‘radici giudaiche-cristiane’ della Ue e a tale proposito ha ricordato che l'Unione ‘rimanda a valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali’. 

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento in questo senso alle politiche che ha definito per la ‘giustizia distributiva’ e per l'’equità intergenerazionale’.
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Valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali

Questa è una verità coi 'fiocchi'. Monti lo ha affermato alla luce del 'Sole Europeo', per questioni di interesse nazionale. Se lasciamo da parte la questione legata al 'Patrio interesse', la verità emerge molto più nitidamente. Ciò equivale a sostenere che, dentro di noi sappiamo molto bene ‘come stanno le cose’

Se fosse possibile cambiare le 'cose' grazie all’interessamento anche di una sola individualità 'libera di essere', costei saprebbe certamente molto bene cosa ‘fare’. Non è credibile questa verità? Beh… per me lo è.

Ciò che non emerge nelle 3d è ampiamente vivo nel nostro ‘humus’ interiore, ossia in quel substrato ancora intatto della senzienza, in cui nessuno può venire 'a raccontarcela'. Non so se riesco a spiegarmi, confido nella capacità deduttiva e sensibile dei lettori.

Monti, ad esempio, pur essendo un uomo di ‘Anti Sistema’, lo sa molto bene; tanto bene da ribadirlo pubblicamente in ambito di ascolto europeo. Che cosa avrà mai voluto dire? Una frase ‘aliena’ nel timbro del discorso improntato, oppure un chiaro monito rivolto alla platea silente, di cui egli è il primo per ‘assenteismo’ proattivo?

La vulnerabilità finanziaria, convenzionalmente identificata da una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30 per cento del reddito, riguarda l'11,1 per cento dei nuclei indebitati e si concentra presso le famiglie con entrate modeste
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Questa è un’abitudine? Certamente. Una brutta abitudine, che guarda caso è inerente alla massa, dal momento in cui è la massa a ‘soffrire’ di entrate modeste. Presa per la gola della propria ‘debolezza’, la massa risponde 'prontamente', adattandosi a vivere di debito

In questa maniera ‘anestetizza’ il proprio potere, che invece è diametralmente polarizzato sull’abbondanza naturale dell’Universo, per cui il risultato è un lento e progressivo smorzamento della ‘fiamma’ esistenziale.

Vivere di debito è vivere al traino di un potere altrui. 

Un 'potere' non bene identificato, dal momento in cui il concetto stesso di debito è stato reso virtuale. Non si capisce chi siano i ‘creditori’, mentre è molto chiaro chi siano i ‘debitori’. Sembra che tutti siano debitori verso qualcuno o ‘qualcosa’. Ecco un altro aspetto del loop: si procede tornando indietro, ma senza accorgersi, perché la direzione è sempre quella determinata da ‘un passo avanti l’altro’. Wow, che astuta strategia, degna del miglior giocatore di scacchi.

Irlanda torna su mercati dopo 16 mesi: chiesto scambio 11,8 mld bond.
L'Irlanda torna sui mercati finanziari per la prima volta dopo 16 mesi dopo il prestito di salvataggio internazionale. La National Treasury Management Agency ha comunicato di aver chiesto agli investitori che detengono 11,8 miliardi di euro in bond con scadenza a gennaio 2014 di scambiare tale obbligazioni con nuovi titoli che matureranno 13 mesi dopo.

La scambio servirà a ridurre i costi di rimborso per i primi mesi del 2014, momento critico per il debito irlandese secondo gli analisti. I fondi dal prestito di salvataggio da Ue e Fmi per Dublino dovrebbero esaurirsi entro dicembre 2013. L'Irlanda si è ritirata dai mercati a settembre 2010.
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Non si ‘scappa’. L’alternativa è molto sbiadita e la ‘concertazione’ spinge a riflettersi sulle stesse 'sponde causali'. Quel ‘qualcosa’ a cui dobbiamo il nostro debito, si guarda bene dal manifestarsi. Lo sa che non ne vale la pena, perché la strategia verrebbe meno

L’importante è riscuotere il debito economico sotto forma di alimentazione energetica, prolungando a tempo indefinito il ‘risarcimento’ finale. 

Per questo motivo, nelle 3d, si discute di rifinanziamenti, di ristrutturazione del debito, di patteggiamenti, etc. Perché l’intenzione è quella di prolungare all’infinito questa polarizzazione della possibilità, addensata nell’attuale forma di paradigma.

È tutto sotto il controllo del ‘creditore invisibile’. E tutto è indebitato sino al collo. Ci si tramanda debito ormai. I nuovi venuti sono già indebitati, ancora prima di iniziare a dire ‘Mamma’ o ‘Papà’.

Il debito karmico è riflesso ampiamente nelle 3d; il suo frattale è questa ‘abitudine’ tendente al paradossale. Un motivo incantesimale a lunga gittata. Un’avvolgente spirale attorno alle fisicità mentali neutralizzate dalla ‘corrente di loop’ che scorre senza fine di continuità.

Davos, Soros: Ue protegga Italia e Spagna, mezze misure insufficienti.
Il filantropo ed ex finanziere George Soros ha sollecitato le autorità europee ad adottare misure più decisive per proteggere le economie di Italia e Spagna dalla crisi. Parlando al World Economic Forum di Davos, ha sostenuto che ‘le mezze misure’ finora adottate non sono sufficienti per riportare alla crescita i due Paesi

I Paesi più deboli dell'eurozona, ha aggiunto, sono stati 'relegati al rango di Paesi del terzo mondo', che devono ripagare i debiti in valuta estera. Soros ha espresso il timore che le richieste irrealistiche a loro rivolte aggraveranno la tensione politica all'interno dell'Unione europea e ha appoggiato l'emissione di eurobond.
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‘Le mezze misure’ finora adottate. Mezze misure? Questa è una bella verità, che emerge per bocca stessa della speculazione storica. Dove voglia arrivare la ‘vecchia volpe’, non lo so, però so che egli dice cose vere anche se intenzionate a spingere verso lidi ripetitivi. Diciamo che prendo solo la bontà frattale relativa all’emersione della verità per bocca di Soros e Monti:
  • valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali
  • debito eccessivo
  • creditori non manifesti
  • mezze misure.
  • richieste irrealistiche.

Ecco il 'colore' della situazione in cui versiamo. Ora, non che voglia fare del pessimismo, ma semplicemente indicare lo stato dell’arte, inquadrandolo da una ‘altezza’ panoramica diversa da quella permessa dall’abitudine. Ricordo che, il Piano Divino è sempre all’opera ed è per sua costituzione, l’onda massima della legge d’ottava, la sorgente che alimenta il senso del nostro ‘viaggio’, che dunque non può fallire. Anche se il termine ‘fallimento’ è inteso con molta più apertura vibrazionale rispetto a quello che usualmente siamo portati a comprendere e identificare nelle trame sociali.

Stiamo realizzando un telescopio virtuale il cui specchio, idealmente, è grande come l'intero pianeta Terra’ spiega ai media Sheperd Doeleman, responsabile del progetto Event Horizon Telescope.
 
I risultati di questo esperimento daranno modo agli scienziati di verificare sul campo una parte della Teoria Generale della Relatività di Einstein, secondo la quale le polveri e i gas nei pressi di un buco nero - l'unica cosa che il supertelescopio riuscirà a fotografare visto che il buco nero, di per sé, è per l'appunto... nero - formano un circolo perfetto.
 
Se questa forma dovesse risultare anche solo minimamente distorta, bisognerà ripensare gran parte delle ipotesi formulate dello scienziato tedesco.
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Allora… intendo terminare per oggi analizzando per bene questa porzione di notizia. 

Com’è il ‘telescopio? Sì, ‘virtuale’ e ‘grande come l’intero pianeta Terra’. Siamo, dunque, ‘noi tutti’, che guardiamo nell’Universo. Che cosa stiamo andando a guardare? Un ’buco nero’ attorno al quale dovrebbe esistere un ‘circolo perfetto’ di gas e polveri. Un ‘loop’.

E com’è il ‘buco nero’? Invisibile.

Eppure è il diretto fautore di tutto quello che succede attorno al proprio raggio d’azione. È un ‘qualcosa’ che non ‘esiste’, perché non è visto? No, perché gli scienziati lo sanno che esiste. Per cui? Perché non si ammette che esiste anche il grande ‘Creditore’, il potere parassita, etc.?

I suoi effetti nel Mondo sono molto evidenti, perché riflessi dal nostro comportamento. Non basta, vero? E sapete il perché? Perché il grande ‘Creditore’ ha il controllo delle 3d, di questo scenario, attraverso il controllo del nostro inconscio e di conseguenza ha il controllo dell’Anti Sistema; lo speculare riflesso del Sistema che è relativo al trascendente e che non può manifestare se stesso in maniera lineare per causa della distorsione dimensionale.

Il 'telescopio' è virtuale, ossia inerente ad una forma di tecnologia differente da quella sviluppata in Terra 3d.

Il Volador sulla nostra Aura, la sua macchia scura, è il frattale di un ‘buco nero’ nello Spazio o delle ‘macchie solari’ sul Sole. Un effetto negativo? Dipende da noi rilevarlo e rivelarlo

‘Non è tutto oro quello che riluce’ – allo stesso modo ‘non è tutta tenebra quella che non riluce’.

Risvegliamo il nostro potenziale, attiriamo a noi le personali modalità, alziamo la prospettiva e manteniamola stabile, afferriamo il nostro centro giroscopico e smettiamo di ruotare insieme con gli eventi scatenati per esperimentare la Vita e, al fine, se stessi; 'conosciamoci' sempre meglio, adottiamo la modalità di non giudizio, aboliamo i sensi di colpa ancestrali e chiediamo di ‘vedere sempre meglio’, crediamo che l’Universo ci parli ad ogni istante e che non siamo mai stati 'abbandonati' e che tutto sia in un ordine perfetto.

Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il Mondo.
Prof. Keating – L’attimo fuggente

Guarda il mondo con occhi nuovi. Colora la tua giornata d’ottimismo. Tutto dipende dal modo in cui affronti le piccole cose della vita. Puoi cambiare la prospettiva, sempre. 

Solo Tu puoi decidere se essere davvero Felice!
Anton Vanligt - Mai troppo folle

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com