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giovedì 24 agosto 2017

Il gregge ammaestrato senza fili automaticamente (il Fattore 20).



Certo. Potete riavviarlo. Ma una volta… disconnesso, avete distrutto tutta la sua memoria emotiva: la sua anima.
Se lo riavviate sarà di nuovo lui. Ma non sarà mai, mai, lo stesso”.
Eva
Alla compresenza di una valente “industria falsaria (in ogni campo)” – che puoi appurare anche da te, guardandoti attorno – come puoi credere alle notizie dei ritrovamenti archeologici, paleontologi, etc.; alle riprese satellitari, alla datazione al Carbonio 14, etc.; alla documentazione che gli storici utilizzano per descrivere il passato, alle testimonianze di persone morte da millenni (che, forse, non sono nemmeno esistite), etc. 
L’economia di scala, la sinergia, la scalabilità, etc. non sono altro che interesse per la – sempre più facile – clonazione, copiatura, replicazione, moltiplicazione, etc. del “campione (dima)” utilizzato per 1) assicurarsi il diritto del brevetto, per 2) convincere il consiglio di amministrazione e per 3) fare pubblicità ingannevole a “norma di legge”. 
Qualcosa che, ad esempio, in ambito digitale – ormai – si risolve in un banale “copia e incolla”… 
Ora, la numerosità umana (e non solo. Se osservi gli animali, soprattutto quelli abbastanza piccoli per non notare differenze apparenti, come formiche, ragni, coccinelle, etc. sembrano tutt3 uguali. E i vegetali? Le rocce?) in un certo senso “ricorda” proprio questo ambito da “laboratorio”
Certo, gli umani pur essendo tutti “simili” non sono tutti uguali (a parte qualche sosia). E, probabilmente, questo discorso vale anche per animali, vegetali e minerali. 
No? Allora, il discorso decade nel nulla? No


giovedì 22 gennaio 2015

10 vs 90 (lo "squilibrio prevedibile").

 
Vilfredo Pareto ha sempre negato il legame che lo connette a Gaetano Mosca, anche se l’idea di quest’ultimo è da lui ampiamente accettata (una minoranza organizzata ha sempre il sopravvento su una maggioranza disorganizzata)….
Link
Una minoranza organizzata ha sempre il sopravvento su una maggioranza disorganizzata”.
La “minoranza organizzata” si (ri)flette, ad esempio, nella parte visibile dell’iceberg ma, in maniera inversamente proporzionale (“squilibrio prevedibile”), ossia:
nella realtà affiorata, taluni aspetti del “controllo” (piccola parte) si manifestano frattalmente in maniera direttamente proporzionale ed altri in maniera inversamente proporzionale, seppure la frattalità (re)distribuisce sempre un grado di “verità relativa a…”.
Il relativo diventa, però, assoluto… quando il “controllo” (piccola parte) è talmente espanso/(com)presente (intenso, forte, etc.), che giunge a corrispondere con la quasi pressoché integralità/totalità del tutto (ri)emerso (realtà di riferimento).
Questa espressione ha, al suo interno, molti punti basilari per la (ri)comprensione del reale.
C’è una “linearità” (sequenzialità, semplicità diretta, serie) e una “quanticità” (dinamicità, complessità indiretta, parallelo), nell’ordine che si viene a (co)creare nel piano del reale; qualcosa che (p)rende sempre in considerazione:
una (re)distribuzione proporzionale dei vari principi, che regolano gerarchicamente la (ri)formazione di quello che, in seguito (abitudine), (ri)assume la forma di “quello che ti sembra di (ri)conoscere da sempre”.
Il controllo massimo corrisponde all’Uno:
uno che controlla tutto/i.
Ma, visto che tu esisti, la proporzione massima è (im)possibile. Con tutta probabilità, questa “leva” (rag)giunge al massimo il 99,99%, mentre “tu” conti per lo 00,01%.
Nella miscelazione del reale, che (ri)sente anche delle componenti più lontane ed al di là del tipo di reame dimensionale, al quale sei (as)segnato al momento della (ri)nascita e che, dunque, ti limiti a (ri)conoscere… esistono altre forze che, comunque, “si fanno sentire” e che si amalgamano alla percentuale massima (con)sentita dalla “Fisica” (99,99%), riducendola a percentuali più basse (una situazione che il controllo cerca di migliorare in intensità).
Il “Principio 80/20”, dunque, rileva questa sproporzione ubiqua che, probabilmente, nella media del reale, è la percentuale più vicina al grado differenziale che divide “te” dalla consapevolezza dell’esistenza della (com)presenza del Nucleo Primo.
Per questioni di “sicurezza” è meglio alzare la (pro)porzione almeno al 90/10...