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mercoledì 4 aprile 2012

Il dialogo cellulare.




Sto ‘navigando’ attorno ad uno strano vortice di pensieri. Nel Mondo etereo delle idee, questi pensieri potrebbero essere l’equivalente di una tempesta sulla Terra. Un moto che gira attorno al proprio asse e, magari, che si muove anche attorno al proprio asse, proprio come la Terra...

Se io, l’Osservatore, non comprendo che occorre una visione multi prospettica del fenomeno, allora sarò, come dire… ‘preda’ del vortice, ossia vivrò l’esperienza della confusione mentale e sensoriale

L’occhio della tempesta, quando arriverà, mi sedurrà in maniera tale da convincermi di ‘avere capito tutto’ e invece, subito dopo, riprenderà il finimondo…

Ci sono leggi che agiscono da piani diversi ed hanno effetti diversi. Per capirci meglio; nel 1800 entrare in un territorio Sioux corrispondeva a rischiare la Vita, anche se al di fuori esisteva la ‘tutela’ del Governo Americano. Ora, con i dovuti paletti, l’esempio deve prestarsi solo ed esclusivamente per intendere il messaggio che veicolo da SPS. È un po’ il concetto frattale di ‘giurisdizione’ in ambito 3d

Il libero arbitrio, se volete, è anche questa dinamica:

un gioco a cascata di potenziali inerenti al Piano in cui ci si è auto installati opportunamente, per scelta e competenza vibrazionale.

Il vortice di pensieri è inerente proprio alla comprensione e successiva polarizzazione del concetto di leggi diverse, che si amalgamano e s’interfacciano diluendosi opportunamente. Il risultato finale quale sarà?

Le leggi Celesti hanno una portata ‘maggiore’, sopra le parti, ma sono 'diluite' nel Tempo.

Esse sono talmente ‘ampie’ che permettono delle attività nel sottobosco della loro presenza diluita. La ‘diluizione’ è omeopatica, ossia viene meno solo la ‘presenza’ ma non il ‘senso.

Le leggi Planetarie sono molto evidenti sul Pianeta Terra.

Forze come la gravità, il magnetismo, le forme pensiero 3d, etc. hanno un carattere fortemente manifesto nelle 3d, mentre ad esempio il libero arbitrio, di Natura Celeste, è molto meno evidente. Non che sia meno valido ma piuttosto meno 'evidente'.

Per entità immemori come noi, l’evidenza è uno stato assolutamente basilare per polarizzare se stessi e divenire ‘totali’. Infatti la Fisica si nutre proprio di evidenze e la società attuale è del tutto ‘fisica’.

Da Aurobindo si comprende come il discorso cellulare sia alla base della mancanza di totalità dell’essere umano. Le cellule erigono una barriera programmatica tra ‘esse’ e l’Io. Il download del sovra mentale viene come bloccato per saturazione dalla presenza cellulare, le quali hanno subito un imprinting, di origine polarizzante, che deriva non solo dal momento della nascita.

Il dialogo con il Sé deve ri comprendere anche l’ambito cellulare.

Il Conoscere Se Stessi deve ri abbracciare la totalità della nostra 'struttura'.

Se le cellule continuano a compiere il proprio ‘dovere’, come da programmi, non è loro imputabile nessuna ‘colpa’ in termini di auto sabotaggio. Il giudizio deve sempre essere mantenuto al di fuori di ogni questione. Il vortice di pensieri, invece, lo chiama in continuazione in ballo

Il ‘senso di colpa’ che spesso attanaglia, chiediamoci, ‘di chi è?’. Non potrebbe essere un riflusso energetico, un sapore, che deriva dall’insieme dell’attività cellulare? Le cellule sono parti di noi. Chi se ne rende conto nella Vita di tutti i giorni? Come pensiamo di essere fatti? 

Di apparati generalmente accettati con nomi 'tecnici' come fegato, ossa, pelle, muscoli, cuore, polmoni, etc. Ma che cosa sono questi apparati? Sono come la punta di un iceberg, appena affiorante alla superficie delle 3d. Essi sono come le ‘barriere coralline’ formatesi dall’attività di minuscole presenze, dalla loro sedimentazione e senso d’esistenza e d’appartenenza. Che cosa sono gli atomi?:

linee di tendenza. Bellissima espressione che ho sentito ieri in Youtube. Se poi la ri parametriamo a questo pensiero:

Non ci sono fatti, solo interpretazioni.
Friedrich Wilhelm Nietzsche

Allora la spiegazione di quello che accade in questo Mondo, prende davvero un’altra ‘piega’. Perché hanno preso piede delle interpretazioni a carattere massivo? Chi è riuscito ad imporle? Chi ancora attualmente ne detiene il controllo? 

Se un atomo è una tendenza, autorizzata ad emergere tra le infinite tendenze che esistono nello ‘Spazio delle Varianti’ e non corrisponde all’unica possibilità conferita a questa realtà, allora perché il genere umano ha preso una via tanto travagliata?
 
Perché non scegliamo un’altra interpretazione? Perché non cambiamo tendenza?

Cosa ce lo impedisce? È meglio pensare ad una Entità non ben specifica o a qualcosa che abbiamo direttamente dentro di noi? Entrambe le cose, certo. La verità è un ‘compost’ fatto delle due prospettive:
  • inconscio/cellule
  • entità ‘altre’.
Il potenziale enorme che si percepisce è che, lavorando su di noi stessi, la possibilità di ‘emancipazione’ è direttamente accessibile. Non occorre andare da nessuna parte fisica nel Mondo, ma conoscersi a fondo, sino al livello delle cellule, sino al formicaio ordinato delle cellule-formichine. 

Come possiamo convincerle a cambiare paradigma, punto di vista. Capite?

L’astrazione vuole che ognuno di noi si rivolga ad una platea infinita cellulare, piuttosto che ad un non ben specifico ‘Io’ etereo e male interpretato. Le cellule le possiamo vedere al microscopio, l’Io no.

La nostra parte concreto-fisica gongola nel rivolgersi a quello che vede.

Ognuno di noi vibra. Oscilla da uno stato vibrazionale all’altro. Come la pellicola cinematografica è composta da tantissimi singoli ‘scatti’, anche noi componiamo la nostra Vita muovendoci da una frequenza all’altra. Il movimento si spiega così.

Datemi il controllo sul denaro di una nazione e non mi preoccuperò di chi ne fa le leggi.
Barone M.A. Rothschild

In conclusione, l'obiettivo della ricerca economica, come quella condotta dai leaders di capitali (banche), di industrie e beni di servizi, è la creazione di una economia del tutto prevedibile e manipolabile.

Per ottenere un' economia del tutto prevedibile, gli elementi di classi inferiori della società devono essere portati ad controllo completo, cioè deve essere messi sulla strada, sotto un giogo, e assegnati a un dovere sociale a lungo termine dalla più tenera età, prima che abbiano la possibilità di porre domande sulla proprietà della materia. Per realizzare una tale conformità, il nucleo familiare della classe inferiore deve essere disintegrato da un processo di crescente preoccupazione dei genitori

Ciò che il signor Rothschild aveva scoperto è stato il principio base del potere, influenza e controllo sulle persone come applicato attraverso l'economia. Questo principio è: 

‘quando si assume l'aspetto del potere, la gente presto lo da a voi’.

Il signor Rothschild aveva scoperto che conti di deposito o prestito avevano l'aspetto richiesto di potere che potrebbe essere usato per indurre le persone(induttanza, la gente corrispondente ad un campo magnetico), a scambiare la loro ricchezza reale contro una promessa di maggiore ricchezza (invece di una compensazione reale). Avrebbero depositato ricchezze reali in cambio di vaglia cambiari. Il signor Rothschild vide che poteva emettere più note di credito di quelle che poteva rimborsare, nel frattempo poteva mostrare uno stock di oro per rassicurare i propri clienti…
Link 
 
Questo fenomeno è naturale, attenzione. Corrisponde all’effetto 3d che emerge dal potenziale e poi viene riassorbito. Rothschild ha usato l’effetto combinato di leggi Celesti e Planetarie per ottenere del profitto personale, per vivere nel sottobosco permesso dalle maglie larghe delle leggi Celesti

Il frattale è dimostrato dal lassismo che le leggi dell’umanità permettono in funzione del potere economico chiamato in causa. Da qui il detto:

fatta la legge, trovato l’inganno.

I globalisti non vedono alcuna utilità nel distruggere le nazioni completamente. È meglio lasciare la restante popolazione in vita sottomettendola alle volontà schiaviste del padrone, ma soprattutto in modo che la popolazione rimanga ignara di quello che sta accadendo.
 
Questo può essere fatto attraverso il denaro e l’istituzione del credito, per mezzo di tassi di interesse da strozzini che permettono al clan dei banchieri di ricevere profitti esorbitanti da interessi di credito senza creare alcun valore per la società, mentre altre persone, le loro famiglie, intere nazioni hanno da sprecare la propria vita a rimborsare i propri debiti essenzialmente diventando schiavi
Link

Ok? È un piano davvero lungimirante e mirato. Le entità che lo hanno ispirato si sono approfittate del 'tempo della non memoria', che il genere umano si è 'auto inflitto' per motivi che vanno al di là di ogni tendenza percepibile coi soli sensi rimasti a livello fisico. È una ri educazione nella Luce, paziente e laboriosa, che concede estrema ‘fiducia’ alla prevalenza momentanea e apparente del lato oscuro, come tappa fondamentale per la ‘scena finale’ o illuminazione finale.

Maria di Magdala si trovava sulla montagna insieme a dei discepoli di Gesù i quali le chiesero cosa si ricordasse delle parole dette  a lei dal Maestro, dal momento in cui era stata molto a stretto contatto con lui. Le chiesero inoltre perchè non aveva mai voluto dettare nulla.
 
Sapete cosa accade a tutto ciò che viene scritto? - pronunciò Maria - ‘diventa 4 muri e un tetto, e poi una prigione senza che uno se ne accorga. Ecco questo mi ha insegnato, ed è per questo che non ha mai dettato nulla.
 
‘Ma abbiamo visto qualcuno prendere appunti ‘ - replicarono loro – ‘Nessuno può impedire al vento di soffiare’ - disse la Maddalena . 
 
‘Allora sii per noi quel vento buono, per noi che vogliamo essere suoi figli’.
 
‘Vi insegnerò allora , ma sappiate che vi insegnerò con una memoria povera, perchè bisogna essere coscienti di questo; quello che dovevo sapere si è fuso col mio corpo ed è lì che si trova. La mia stessa carne ha imparato a diventare diversa.
 
E poi soprattutto il mio cuore, i miei occhi… Non so cosa ne faranno le parole .
Dal vangelo di Maria Maddalena

Ringrazio l’Amica Loredana per questa bellissima proposizione prospettica.
  • sapete cosa accade a tutto ciò che viene scritto? Diventa 4 muri e un tetto, e poi una prigione senza che uno se ne accorga
  • quello che dovevo sapere si è fuso col mio corpo ed è lì che si trova. La mia stessa carne ha imparato a diventare diversa.
  • il mio cuore, i miei occhi… Non so cosa ne faranno le parole .
  • noi ci formiamo sui libri scritti dal Controllo
  • ignoriamo la comunicazione cellulare
  • utilizziamo le parole con prevalenza di giudizio.
Dove vogliamo andare? O meglio, dove siamo diretti?

Guardatevi bene dall’imporre regole
172. altrimenti sprofonderete ancora di più nella schiavitù.

Ti dirò come passare per questa Porta
242. perché il risveglio non conosce mezze misure.
243. In verità, il risveglio nasce dal ricordo dell’Oblio
244. e dalla denuncia dell’Oblio negli atti.

L’anima rispose: ‘Perché io ti ho intuito
307. e tu, non hai saputo riconoscere la mia verità.
308. I tuoi occhi non hanno voluto imparare a distinguermi
309. anche se ero mescolata ed unita a te come ad un abito’.
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  • regole che conducono alla schiavitù
  • il risveglio non conosce mezze misure, ossia si deve perseguire una 'flessibile totalità' e la ri connessione alle memorie di backup
  • io ti ho intuito e tu non mi hai riconosciuto.
L’intuizione dell’Anima e la tendenza dell’Atomo:

ecco le due differenti vie che veicolano le scelte di Mondi a diversa vibrazione.

Speculazione: tutto quel che dovete sapere e non vi hanno mai detto.

L’origine del termine è latino, la specula era una vedetta che compiva l’azione di specere, ovvero osservare, guardare da lontano. Era il guardiano dei legionari che aveva il compito di tenere sotto controllo le truppe militari. Il senso etimologico è guardare lontano con attenzione, con la capacità di saper prevenire ciò che potrebbe capitare, osservando i comportamenti di un gruppo e le loro azioni future. Lo speculatore in finanza è chi cerca di capire come si muoverà sui mercati la maggioranza degli operatori, per ottenerne un profitto.

Nell’ottica neoclassica la speculazione è elemento fondamentale del mercato poiché garantisce liquidità e concorre alla formazione di un prezzo efficiente... 
 
La speculazione non è di per sé malefica, anzi è un elemento del mercato, ma tutto dipende dall’uso che se ne fa. Infatti può essere fonte di grandi manipolazioni dei prezzi se gli speculatori si mettono tutti d’accordo di agire in una stessa direzione, determinando in anticipo e con certezza quella che invece dovrebbe essere una variabile, oggetto di osservazione e di scommessa.
 
Gli ultimi quindici anni hanno prodotto:

- fallimenti di aziende
- disoccupazione
- indebitamento privato e pubblico
- maggiorazione di costi welfare
- restrizione del credito
- fenomeni economici antesignani della recessione
- insolvenza di sistema
- illiquidità del sistema

Cosa è che ha permesso una crescita così imponente dei mercati azionari tra il 1995 e il 2000? Cos’è che in un lasso di tempo di pochi anni ha prodotto le cadute degli indici a -50%? Nel 2003 quali sono stati gli elementi concreti che hanno dato luogo al secondo picco di crescita dei listini? Se i cittadini hanno meno soldi e più debiti, perdono il lavoro e consumano i risparmi, chi è che genera volumi così consistenti sui mercati azionari?

Internet, nato in USA durante la Guerra Fredda come sistema di comunicazione militare in caso di guerra atomica, sbocca a pieno titolo come mezzo di comunicazione di massa e trasferimento dati in tempo reale proprio nel 1995. I sistemi bancari sono tra i pionieri nel suo utilizzo.

Né internet né la speculazione sono 'il male', tutto dipende da come si utilizzano. La speculazione che cerca di ottenere un lecito guadagno scommettendo su eventi futuri, pone il rischio a carico di chi lo vuole correre.

Una speculazione strutturata e occultamente organizzata che mira a drenare denaro privato e predetermina gli eventi futuri sulla forza di accordi trasversali, sicura di vincere sempre perché può regolare i volumi e i prezzi, è l’antimateria finanziaria per eccellenza, crea l’implosione della ricchezza collettiva, pone le basi del controllo, ghettizza i cittadini in un campo di sterminio che è casa loro, è una celata dittatura che non ha ancora rivelato il suo vero volto, e va combattuta, estirpata e sterminata con tutte le nostre forze.

Ma se nelle persone insiste la presunzione di sapere e non la consapevolezza della necessità di conoscere veramente, tutto sarà perduto. Perché nessuno degli uomini sa nulla veramente, ma è sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza. E in realtà solo chi sa di non sapere cerca di sapere, mentre chi si crede in possesso di un sapere fittizio non è capace della ricerca, non si prende cura di sé e rimane irrimediabilmente lontano dalla verità.
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Che dire? Che aggiungere?

Attraverso il dialogo con una parte minuscola, ma concreta, di Sè, come una singola cellula, noi possiamo ri educare il corpo ad ascoltare il nuovo ‘verbo’. Occorre chiarezza d’intenti, Cuore impavido e lungimirante. Occorre che si smetta di credere alla ristrettezza del tutto.

Parlare con una cellula! Come si fa? Ecco la nuova frontiera…

Le integrine sono proteine presenti in tutte le cellule, ne esistono di diverso tipo, che variano a seconda del tipo di cellula (le cellule nervose hanno integrine diverse da quelle del fegato).
 
Hanno ruoli molto importanti, sono come delle specie di nasi che le cellule usano per verificare l'ambiente circostante e reagire di conseguenza. Per esempio, alcune di esse segnalano alle cellule se si trovano nella giusta posizione tastando il terreno. Se non è quello previsto, inducono la cellula a spostarsi o a morire.
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

giovedì 23 dicembre 2010

L'apparenza dello HuBit.





Cosa sta sperimentando l’unità d’informazione umana (Human Bit o HuBit / l'unità di misura dell'informazione codificata e strutturata in un sistema corpo-mente-spirito) nel proprio viaggio nel tempo della Creazione? 

Il “Tutto” o l'apparenza del Sè riflesso.

Ciò è dimostrato dal grande numero di umani presenti sul pianeta e da ciò che gli umani sono stati capaci di generare all’insegna della “logica” della biodiversità: un grande numero di sogni individuali e collettivi intessuti nell’arazzo della poliedricità dell’Essere.

Il detto recita: paese che vai, usanze che trovi.

La globalità è per sua Natura collegata da punti in comune, in grado di racchiudere vasti “territori” all’insegna di un’unica “bandiera”, proprio come la presenza immateriale del concetto di Stato. Un reame, un impero, una nazione, una regione, un quartiere, una famiglia, e così via… 

Ma, nella concretezza dei fatti, cosa può essere classificato come "globale" se non l’unico collante della Spiritualità a-religiosa? Ogni tipo di “unione” di cui si è onorato l’uomo, nel corso dei millenni, è direttamente dipesa dalla propria necessità di sopravvivenza di fronte alle avversità dello scenario 3D che lo ha ricevuto. Ogni unione umana è una necessità primaria. Ogni unione umana dipende da istinti antichi di preservazione della Specie. 

Questo tipo di unione risponde al richiamo dei campi morfologici che guidano, come un raggio traente, l’evoluzione dell’esperienza in Terra. 

Step by step ci avviciniamo, tuttavia, ad un tipo diverso di unione, molto simile a quella grande orchestrazione sinfonica che è racchiusa entro la nostra fisicità. Mi riferisco a quella strutturazione cellulare che ci scolpisce periodicamente nel reame delle 3D, sottintendendo al volere impresso nelle memorie e nell’intelligenza di ogni microstruttura organica e nel sistema di corpi sottili da cui "fuoriusciamo", come una sorta di Matrioska

È nel nostro Dna ridefinirci ad ogni istante: cambiamo ad ogni istante.

Stiamo parlando di una unione invisibile di interi “mondi” per permettere ad un singola entità umana di “vivere”. Da questa funzionalità intrinseca deriva il nostro “senso di protagonismo”: il nostro Ego.

È come essere al comando di un potente mezzo che è stato affidato proprio al singolo individuo. Il primo aspetto da superare, per imparare a guidarlo al meglio, è proprio superare quel senso di protagonismo reo di mantenere l’entità ferma a farsi scattare fotografie in piedi sulla cappotta del veicolo, sorridendo e gonfiando il petto d’orgoglio… Godendo della fama, della stima, del senso delle aspettative… Senza mai in realtà partire.

La linea di “frontiera” dell’esperienza umana è ampliata ogni giorno, proprio dal grande numero di umani presenti. E non mi riferisco solo all’esperienza in Terra…

Cosa sappiamo di un organismo che, per effetto della globalità planetaria nascente, viene trasportato dal proprio “mondo” in un altro? Nulla, se non quello che impariamo attimo dopo attimo, anche a scapito di grossi errori e drammi. 

In questo senso trascendiamo l’impulso originario di sopravvivenza della specie, ritenuta altrui, quando prendiamo un organismo vivente in un Continente, perfettamente adattato, e lo forziamo, per vari motivi, a trasferirsi in un altro Continente. Un esempio? Eccolo: 

La Stella di Natale: bella colorata e minacciosa.
Effetti collaterali del Natale: prurito, bruciore agli occhi, alla bocca e alla faringe, eritema. E ancora: nausea, vomito, diarrea, perdita di coscienza. Soggetti più a rischio: bambini e cani. Come può la più docile delle festività avere effetti tanto nocivi sul corpo umano?
Il colpevole in questi casi va cercato tra le mura domestiche, ma non è il maggiordomo, come quando si gioca a Cluedo. Dovete guardare alle sue spalle: quell’innocua, colorata, immancabile Stella di Natale che ogni Natale abbellisce nel nostre case e che, a dispetto del nome e del periodo dell’anno, ha origini tropicali. La sua provenienza infatti è l'America Centrale. E’ una tipica pianta ornamentale di alcune regioni del Messico, per esempio. In Europa arriva però carica di colori squillanti e cattive intenzioni.

L’Euforbia pulcherrima, questo il suo nome scientifico, può essere tossica

La colpa è di una cosa chiamata triperpene, una sostanza contenuta nel fusto e nelle foglie. Fa male se ingerita o anche solo toccata. Certo, per sprigionare i suoi nefasti effetti, deve prima essere estratta dalla pianta. E qui entrano in gioco cani e bambini. Non sarebbe certo la prima volta che assaliti dalla febbrile curiosità di sapere 'cosa c’è dentro' o solo per attirare la vostra attenzione, sfasciano oggetti di ogni valore e provenienza.
Ma a differenza di quella preziosa anfora che conservavate come ricordo imperituro di un viaggio in Mali, la Stella di Natale sa come difendersi. Quindi, il consiglio per risparmiarsi questo fastidioso effetto collaterale delle sante feste è mettere la vostra Euphorbia pulcherrima fuori dalla portata di dita curiosa e fauci spalancate delle bestiole di ogni specie che avete in casa.
Ora che abbiamo capito come neutralizzarla, passiamo al come averne cura. Tenetela tra i 14 e i 22 gradi: anche se fiorisce d’inverno, è pur sempre una pianta tropicale. Per dare il meglio di sé, è però meglio tenerla al buio per gran parte della giornata (è tra le piante brevidiurne, motivo per cui fiorisce nei mesi invernali). Il massimo di ore di luce che può sopportare ogni giorno è otto. Cercate anche di risparmiarle troppa luce artificiale: non la gradisce.
Da Yahoo

I motivi di questo trasloco forzato risiedono esclusivamente nella sete commerciale umana, nel parallelismo dei festeggiamenti del Natale e di un pensiero colorato da regalare: come sono belle quelle foglie rosse, in tinta con le tende e gli orpelli che invadono gli ambienti domestici, vero?

Quella pianta è un essere vivente, non è stata prodotta in una fabbrica cinese. Quella pianta non ci urlerà in faccia che la stiamo uccidendo, che la stiamo perlomeno maltrattando. No. Il senso della nostra azione risiede nella mancanza di consapevolezza che l’intero ecosistema è vivo. Riusciamo a mettere cartelli di “non calpestare le aiuole” solo perché l’occhio deve poter godere di un manto verde perfetto, così come nella scelta di un frutto al supermercato, cerchiamo quello magicamente levigato, luminoso, senza ammaccature o gibbosità. Non importa se poi gustandolo, al primo boccone finisce nella spazzatura.

Nella società dell’apparenza è l’apparenza che domina.

“L’opera (il ‘Dottor Faust’ di J.W.Goethe) ha in sé tutti i requisiti per potersi addentrare con fiducia nella riflessione proposta, perché come sappiamo, narra le vicissitudini di un uomo che per amore del sapere, sperimenta di persona ogni bassezza umana, arrivando al punto di sacrificare la propria Anima pur di raggiungere lo scopo finale.
Alle comuni menti può sembrare sacrilego meditare sul Santo Natale partendo dal corrotto personaggio del Faust, ma questo, è solo ciò che appare”.
Da Piccola riflessione sul significato Esoterico del Natale Cristiano e la venuta o rinascita del nuovo "Uomo" di Sergio De Ruggiero

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro

 

venerdì 3 dicembre 2010

Casualità e Terzo Stato Quantico.





Cosa significa il detto “le vie del Signore sono infinite?”. Che la sincronicità in qualche modo ha sempre la meglio. Ecco che allora il concetto del ritorno all’Uno, all’Unità primigenia, in ogni modo si aprirà la strada verso la propria naturale confluenza. 

Osserviamo i due sessi, netti e ben distinti, presenti al mondo: il maschile e il femminile

Essi rappresentano il frattale della dualità. Ma in quantistica abbiamo in realtà tre stati contemporanei che, per fare un esempio, si possono ricapitolare in questa maniera:
  1. acceso
  2. spento
  3. accesso e spento allo stesso tempo

Dunque, il terzo stato quantico, nella dimensione numerica sessuale dove si colloca? Appunto nell’omosessualità che coglie indistintamente sia il maschile che il femminile. 

Il terzo stato quantico è solitamente un “ponte” tra gli altri due stati. È perciò una ricchezza ai fini dell’evoluzione e della biodiversità della Vita. Tra gli animali come le Salamandre, è stato osservato che basta una lieve differenza di temperatura per “decidere” la tipologia del sesso del nascituro. E questa “decisione” naturale non è mai casuale, ma dettata da esigenze di sopravvivenza non del singolo ma della specie. Quale sarà allora, in questa ottica, il dato, il fatto, che determina lo switch al terzo stato? Vediamo cosa ci riferisce il web a tal proposito:

Col mercurio l'ibis diventa gay.
Da tempo si sa che il mercurio può costituire un pericolo per l'uomo. Questo metallo pesante si accumula nella catena alimentare e può alterare lo sviluppo neurologico del feto e del bambino.
Ma due ricercatori dell'università della Florida hanno fatto una scoperta davvero insolita. Aggiungendo del metilmercurio al cibo di 160 ibis bianchi in cattività hanno osservato che i maschi più intossicati non si riproducevano più normalmente e avevano una tendenza ad assumere comportamenti omosessuali. È la prima volta che viene dimostrato che il mercurio può alterare l'equilibrio endocrino negli uccelli, in particolare nei maschi. 
Fonte: Yahoo

L’alchemico mercurio determina questo cambiamento. Il fatto che l’uomo inquini l’ambiente anche col mercurio è casuale? In una sfera dove la causalità rientra nei piani della logica Celeste, no!
Gran parte delle persone hanno in bocca amalgame al mercurio. Influirà anche sul genere umano questa sostanza? Penso che possiamo meglio comprendere, adesso, la massima esposta in apertura di articolo: Le vie del Signore sono infinite.

In un modo o nell’altro, un “richiamo”, un campo morfologico, il “verbo”, si fa largo nei reami della creazione. 

È solo una questione di tempo. È il classico esempio del Pescatore che getta le reti e con pazienza attende di estrarle ricche di “contenuto”, oppure di colui che semina, accudisce ed attende di mietere il raccolto. Il terzo stato quantico in genere aumenta il numero, la tipologia, la ricchezza della varietà, tuttavia è propedeutico ad una sintesi degli altri due stati che lo hanno preceduto e che derivano, allo stesso tempo, dallo stesso terzo stato che rappresenta sempre l’origine.

È il solito giro a cerchio che si può comprendere solo estraendo il proprio punto prospettico d’osservazione. La via d’uscita naturale è collocata nei reami del tempo e prevede la sintesi dell’Uno attraverso la crescita dell’Essenza Individuale.
Il reame del tempo è come il guscio dell’uovo; si rompe solo quando tutto è pronto, solo quando “tutte le vie del Signore” sono confluite nel medesimo punto di convergenza o di focus.

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Il reame del tempo è un guscio di protezione e di autoeducazione, al pari del livello dimensionale in cui siamo inseriti. Ai fini della loro intima funzione educatrice, non possono cambiare ma solo oscillare per dare l’impressione di una continuità percepibile ai fini evolutivi della Vita.

Tutto scorre nella propria mutevole fissità.

Per questo motivo “Non attendiamo di vedere il Mondo cambiare, per accendere in noi il cambiamento”.

 

martedì 18 maggio 2010

Come in alto così in basso.





Scoperta - I tibetani come Superman grazie al loro Dna.
I tibetani hanno un Dna da superman, che si è evoluto nel tempo per resistere alle altitudini alle quali vivono. A scoprirlo è stata una ricerca dell’University of Utah, negli Usa, che ha individuato dieci geni che aiutano chi vive alle pendici dell’Himalaya a trovarsi perfettamente a loro agio sulle cime dove le persone comuni si ammalano immediatamente.
Come ha sottolineato un servizio della Bbc, due dei geni sono collegati all’emoglobina, la sostanza del sangue che veicola l’ossigeno in tutto il corpo. Secondo i medici la ricerca, pubblicata sulla rivista 'Science', potrebbe permettere di scoprire le cure per gravi forme della 'malattia da alte quote' e per altri tipi di malessere.
La 'malattia da alte quote' è il nome attribuito agli effetti negativi causati quando il corpo fatica ad adattarsi alla carenza di ossigeno in montagna. L’altitudine infatti può provocare complicazioni al cervello e ai polmoni, che possono costituire un pericolo anche per i montanari più esperti. Le persone nate sugli altipiani tibetani sembrano invece essere immuni a questi effetti, grazie a migliaia di anni di selezione genetica.
Ma la scoperta forse più interessante della ricerca è che i tibetani sono passati attraverso un’evoluzione genetica che invece non ha toccato altre popolazioni che vivono in alta quota, come quelle andine. Il professor Lynn Jorde, della Scuola di medicina dell’University of Utah, ha dichiarato: "Per la prima volta, siamo riusciti a individuare i geni che spiegano questo adattamento".
Lo studio si è basato su Dna estratto da campioni di sangue presi da 75 abitanti di villaggi che vivono a 4.500 metri di altezza. L’equipe dello Utah, in collaborazione con la Scuola di medicina dell’Università del Qinghai, in Cina, ha comparato tratti del codice genetico dei tibetani con quello della popolazione delle pianure cinesi e giapponesi. Ed è emerso un piccolo numero di geni, che ne includono dieci mai trovati in altre persone, che sono in grado di elaborare l’ossigeno.
Due geni in particolare contribuirebbero ad abbassare i livelli di emoglobina nel sangue, aiutando l’organismo a combattere la 'malattia da alte quote'. Il professor Josef Prchal dell’University of Utah ha sottolineato che la ricerca può aiutare a sviluppare le cure per malattie di cui sono affette persone in tutto il mondo. E ha aggiunto: "Quello che è unico nei tibetani è che non sviluppano un elevato numero di globuli rossi. Questo può essere il punto di partenza per individuare terapie per diversi tipi di malessere".
Fonte: Yahoo

La “malattia da alte quote” è un’altra trovata dell’industria del farmaco; il solo pensare a questo termine mi provoca orticaria o divertimento, a seconda del mio umore. Quello spiacevole stato, che tutti noi soffriamo in medio/alta quota, è solo una difficoltà legata al nostro fisico, il quale non ha l’abitudine a vivere in quelle determinate situazioni. Il rimedio più naturale è l’adattamento; i tibetani si sono adattati come si sono adattati i popoli della Colombia o di altre terre “alte”. 

Il DNA non è il responsabile di questo adattamento, semmai nel DNA c’è la memoria, la registrazione, dell’adattamento dovuto al lavoro, allo sforzo naturale del corpo sincronizzato dal cervello e dall’intelligenza cellulare. 

Il DNA dei tibetani è così diverso e “ricco” per via della loro particolare tipologia di Vita, intesa come unità tra essere ed avere; persone per le quali il sacro della propria origine non si è disperso nella realtà percepita, come per gran parte dell’umanità. La loro spiritualità detta le regole anche per la loro biologia. Farli passare per dei Superman è come dire che “loro sono unici”; in realtà ognuno di noi ha le capacità per sviluppare determinate caratteristiche “uniche”. 

L’unicità delle nostre esistenze è scambiata per la biodiversità: gran tesoro e punto di forza di una specie, dove per specie intendo tutta la Vita in ogni sua forma esistente sul pianeta Terra. Le nostre impronte digitali sono uniche, non la nostra capacità di evolvere, che è accessibile ad ogni individuo che solo lo intenda. Dunque rendiamo onore a questo popolo e prendiamolo come esempio da emulare e non da invidiare.

"La fede si accompagna ad un lavoro di lungo respiro, è il risultato di un impegno portato avanti giorno dopo giorno; è qualcosa di vivo che non dobbiamo mai separare dalla vita quotidiana... Noi possiamo spostare le montagne, ma a condizione di non pensare di poterlo fare in una sola volta. Si può spostare una montagna, ma trasportando una pietra alla volta! Ogni pietra trasportata, vale a dire ogni successo riportato, per quanto piccolo, aumenta la nostra fede, perchè ci sentiamo più solidi, più forti, più padroni delle situazioni..." Omraam Mikhael Aivanhov


 

domenica 6 dicembre 2009

Libertà cellulare.





“Il primo sguardo di superficie che la mente che osserva posa su qualunque oggetto di conoscenza è sempre uno sguardo illusorio. La vera conoscenza si consegue andando al di là della superficie e scoprendo la verità interiore e la legge nascosta. Non perché la cosa in sé sia illusoria, ma essa non è ciò che sembra essere in superficie e non è neanche che le operazioni e le funzioni che osserviamo in superficie non abbiano luogo, ma non possiamo scoprire la loro vera forza motrice, il processo, le relazioni, studiandole semplicemente così come si offrono ai sensi che osservano”.
Fonte: “L'Incosciente” – Sri Aurobindo

Si direbbe che Aurobindo abbia descritto la natura di un moderno stereogramma, ossia di una immagine e dunque di un “significato” celato nell’immagine esterna immediatamente percepita dai sensi. Ciò che il Creatore ha velato, in maniera frattale l’uomo nasconde all’uomo stesso. Nelle pagine di Leonardo tratte dai suoi “appunti”, per analogia devono essere state nascoste molte “cose” ancora oggi vantaggiose per l’evoluzione dell’intera collettività. Così come nel lavoro di Ighina, Reich, Tesla, etc. o negli scritti ermetici o meno “accessibili”. Allo stesso modo dell’apparente funzione delle grandi piramidi o dei templi, sparsi in tutto il mondo, dediti ai culti più diversi. È tutto velato d’apparenza, ma non di falsità. Per questo è difficile andare oltre. E lo sarà sino a quando l’uomo non riuscirà a “concentrarsi” per vedere oltre. Si intende per “concentrazione” riferita ad “un componente in una miscela”:

 
“La grandezza che esprime il rapporto tra la quantità del componente rispetto alla quantità di tutti i componenti della miscela.”.
Fonte: Wikipedia

Noi tutti viviamo in una miscela di energie, anzi noi siamo uno degli ingredienti, dei componenti della miscela stessa, una derivazione, ma anche un aggregatore, un fattore comune, mischiato, vicino olograficamente all’essenza delle “cose” e pertanto siamo le “cose” stesse. Così si spiega il concetto di ubiquità legata al divino. Il rapporto tra la quantità del componente rispetto alla quantità dei componenti dipende dal nostro grado evolutivo, dalla consapevolezza di “essere”. 1 grammo di sale nell’impasto del pane corrisponde ad 1 grammo di sale diviso per l’intero, diluito nel tutto, facente parte del tutto eppure concentrato maggiormente in un punto piuttosto che in un altro. Quel sale darà sapore all’intero pane, ma quel sale mancherà o eccederà in taluni punti dello stesso pane. Vivendo in un singolo fotogramma di vita, noi possiamo soffermarci sui punti più ricchi e/o meno ricchi di sale e, per questo, vivere d’illusione rispetto al resto del “filone di pane” permeato ugualmente della nostra essenza. Ora, come possiamo riuscire ad elevare la consapevolezza legata all’illusione di vivere in un determinato punto o luogo nello spazio/tempo o di “porzione d’impasto del pane”? Cercando di “vedere” l’intero pane al fine di capire che noi siamo interamente sparsi in lui, siamo lui oppure sprofondare nel singolo attimo cogliendone la sub struttura e comprendendo il frattale minore, diluito all’ennesima potenza, dell’intera struttura del “pane”. Ovvio che non ci si improvvisa in questa “ricerca”; il risultato è funzione di molte variabili. Tali passaggi dimensionali sono ancora molto lontani per l’uomo e, per così dire, per ora ci si adopera per immaginarne la portata e la “consistenza” in attesa che il gap si colmi. Scendendo nei livelli della struttura della materia giungiamo alla individualità della cellula vivente. Questa struttura intelligente è alla base del funzionamento del nostro corpo e dei suoi processi biologici e, sembra, non dipendere totalmente, così come si crede da quello che è “scritto” nel DNA. Secondo questa prospettiva “nuova” la scienza genetica sta seguendo la via di un abbaglio madornale. La malattia dipende da altri fattori diversi da quelli che sembrano “destinati” dal proprio DNA, secondo il concetto che “i geni propongono, ma è l’ambiente che dispone” e, aggiungerei io, “in riflesso della psiche che segue la spinta dello spirito in funzione del piano divino”. È una catena indissolubile quella che ci mantiene nell’ampio percorso della Vita…

“…Procedete con la fede di un bambino. Sarà molto meglio per Voi distruggere da soli quei modelli di vita disarmonici, piuttosto che aspettare che la crescente intensità vibratoria che avvolge l’atmosfera terrestre li distrugga per Voi. L’informazione di cui necessitate viene decodificata dalla composizione strutturale di ogni singola cellula del Vostro corpo. Cercatela lì. L’intervallo di esitazione che esiste tra il Vostro iniziale impulso vitale e la sua eventuale accettazione o rifiuto, può sembrare una cosa da niente,  ma se si considera quanti intervalli simili esistono mediamente in un giorno, e quanta energia umana collettiva si riversa in questi intervalli, vengono le vertigini. È questa l’apertura attraverso cui tutta la Vostra specie viene prosciugata della sua sostanza vitale. Per compiere il lavoro che avete davanti, non potete permettervi un simile spreco”.
Trasmissioni Stellari – K.Karey

È dunque vitale ricordare il discorso relativo al sangue dell’uomo che faceva Steiner, riportato in 3 articoli successivi in questo blog (Sangue1, Sangue2, Sangue3); per avere il controllo di un uomo occorre controllare il suo sangue. Il sangue è proprio costituito da una miscela di sostanze che va a nutrire e “ventilare” le cellule umane… Ed è per questo che l’Antisistema intende in tutti i modi entrarci dentro, sin nelle profondità delle nostre microstrutture cellulari. A noi sta il compito di comprendere ed adottare le contromisure che, si sa, esistono sempre a prescindere da ogni evidente ed illusoria chiusura o ermeticità di una situazione ritenuta senza via di uscita. Esiste sempre una via di “fuga” e la nostra salvezza sta nel nostro numero e dunque nella nostra biodiversità di specie. Siamo semplicemente sfuggevoli per natura. Il potere che controlla ci conosce bene e tenta di uniformarci attraverso il “peso” delle abitudini, delle credenze, delle mode, dei media, delle tendenze, dei processi di marketing e campionamento, del denaro ,del lavoro, dei giochi, dello sport, del sesso, della psicologia, dell’elettronica, di tutto quanto ci concerna. Ma noi siamo e resteremo uno ed infiniti allo stesso tempo e, per questo, liberi di essere. Tutto ciò è scritto nelle nostre cellule. È sufficiente alzare la prospettiva, la consapevolezza, il proprio centro dell’essenza…


Vediamo cosa si intende con il termine "aperto" biodiversità:
“Per biodiversità si intende l'insieme di tutte le forme viventi, geneticamente dissimili e degli ecosistemi ad esse correlati. Quindi biodiversità implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. L'anno 2010 è l'Anno internazionale della biodiversità. La traduzione italiana del termine inglese biodiversity modifica, leggermente, ma in modo determinante il significato. In inglese diverse significa vario, molteplice, mentre in italiano diverso ha un significato quasi negativo, poiché indica qualcosa o qualcuno che devia dalla norma o differisce da uno standard di riferimento; una traduzione più fedele sarebbe biovarietà o varietà della vita presente sul pianeta. Ciò nonostante, il termine biodiversità, anche se nato come calco linguistico spontaneo, si è ormai consolidato e viene comunemente utilizzato nei diversi ambiti scientifici e culturali”.
Fonte: Wikipedia  



* Immagine di Procopio Antonietta www.antoniettaprocopio.com