lunedì 20 gennaio 2025

Poesia… e impronta.


Impronta ispiratrice

Africa, ac-conciata “x le feste (così, qua)” per rivelare l’Oltre:
le condizioni “estreme” del clima
allontanano occhi indiscreti (ad ogni latitudine).
Al di sotto, feudi “anglosassoni” = le “Colonne d’Ercole”.
Col “Sud Africa” pieno di… “bianchi”.
La “Terra” è sempre più “piccola” = si rimpicciolisce…
Byrd te lo dice; “a volo di uccello si vede molto bene”.
Intercisione, divide et impera:
“uragani” come bulldozer!

Questa è la “poesia”. E la “impronta”? Per la serie “un po’ di cazzi miei (ma quando ci vuole, ci vuole)”, ecco quanto:

Nebuloni(s) (dal latino… fannullone, buono a nulla, dissipatore, lazzarone… malvagio…)
D’Este (gli Este sono una famiglia nobile, di origine italiana, una delle dinastie europee più longeve… Guelfi.)
Baroncelli (dopo essersi riappacificati con la Parte Guelfa si dedicarono all'attività bancaria con notevole successo, aprendo numerose filiali nelle principali piazze finanziarie dell'Europa dell'epoca…)
Colombo (embè: “scoperta dell’America” te dice qualcosa! A cui va aggiunto questo: la famiglia Colombo è una delle potenti cinque famiglie mafiose di Cosa Nostra che controlla le attività criminali a New York ed in altri stati d'America…)
Rh 0 negativo… (non contenendo antigeni A e B né il fattore Rh, il gruppo 0 Rh negativo è definito donatore universale…).

Ove, Nebu = verso il cielo. O... dal “cielo”? Uhm

“Nessun dorma.
Nessun dorma.
Tu pure, o Principessa
nella tua fredda stanza
guardi le stelle
che tremano d'amore
e di speranza.
Ma il mio mistero è chiuso in me
il nome mio nessun saprà.
No, no! Sulla tua bocca lo dirò
quando la luce splenderà
ed il mio bacio scioglierà
il silenzio che ti fa mia
il nome suo nessun saprà
e noi dovrem, ahimè, morir, morir.
Dilegua, o notte
tramontate, stelle
tramontate, stelle
all'alba vincerò!
Vincerò! Vincerò!...”:
Nessun dorma – Turandot - Giacomo Puccini

“Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome mio nessun saprà…” = tale è la “impronta” individuale. Da “d-ove” pro-vieni nella sostanza. “Chi sei” = “Dove sei”, piuttosto che “Dove vai”



Guardati attorno: ci vedi bene? 

Quanti decimi? Bah. “Li vedi”. Chi? L’oro… Dove? Nel (qua, così): nell’AntiSistema. Ecco-“te”. Ed, in “trasparenza”, ecco-Te. Sei proprio sullo sfondo, come tematica, stile, motivo, etc. Ma, costantemente auto intrat-tenuto in “croce (proiezione)”.
Ora, “Dna, sangue, genetica, karma, destino, fato, orbita, prossimo, futuro, debito, etc. etc. etc.”, de che… se (se) sei sempre “te” (qua, così) e di conseguenza “niente”.

Ci sei? Ti trovi? “È vero, non è vero!”.

Il sottoscritto ha una “impronta” del tutto particolare, avendo in Sé un “mix” esplosivo, che ha generato - sulla com-pressione (nonché compresenza) “ombra” rivelatrice, l’oro – nell’estensione AntiSistemica, SPS e non solo:  

ultima fermata… scendete si cambia. 

Fine della rin-corsa. Amen. Troppo criptico? In-tanto. No? Se nel “sangue” Re-agisce un simile cocktail, “i casi sono due”:

o prevale la delinquenza
o prevale la giustizia (giusto giusto anche solo per questioni di ri-equilibrio).

Ecco che, da quanto ap-pare, è la seconda. Cosa che la Verità non esita affatto a “Farsi…” sfuggire, facendo surf con questo canale sempre più ri-pulito. Dopo di che? , c'è altro, Oltre.

Dopo esse-Re “caduto (parassitato)”: come… Nazgul. Ego? Notte…


Il sovrano era considerato l'incarnazione del dio-falco Horo e disponeva, dalla V dinastia, di una titolatura regale costituita da cinque nomi, detti Grandi Nomi di cui due si richiamavano, appunto, a tale divinità:

il nome Horo;
il nome Nebty (o “le Due Signore”);
il nome (Bik nebu) Horo d'oro;
il prenomen (Nesut bity) (o nome di trono);
il nomen (Sa Ra) (o nome personale)…

Attenzione:

Neb-u…
Horo d’oro = l’oro!

Il “caduto” è… nebu.




Da l’oro (nebu) a Nebulonis: il mondo al contrario o AntiSistema

“Come ti ho fatto, ti disfo…”.
Gigi e Andrea

Ecco come Nebulonis è messo in croce, proiettando la relativa “ombra”, (qua, così)… dando luogo all’AntiSistema, ove esiste ma non c’è, Te (l’originale) bensì insiste “te” (la rivelazione):

Te = Io
“te” = “io”.

“Il sangue è un succo molto peculiare…”.
Mefistofele

Il “sangue”:

in un antico libro sul Faust viene descritto con chiarezza che Faust si fa un taglio sulla mano sinistra con un temperino, che poi raccoglie con la penna il sangue che scorre, che scrive il suo nome sotto il patto, e che infine il sangue coagulato sulla mano sinistra forma le parole: 

“Oh uomo, fuggi!...”…

Rudolf Steiner

Steiner giunge a dire “per conquistare interamente un uomo, occorre conquistare il suo sangue…”… Ergo? Le “linee di sangue”, cosa sono o, meglio, cosa esprimono nella sostanza? 

Controllo gerarchico ad hoc = è già successo e continua a succede-Re

Sono proprio i “fatti l’oro” che Re-iterano (qua, così).

L'azzurro era il colore usato dalla fazione guelfa mentre i Ghibellini adoperavano per lo più il rosso…
Guelfi e ghibellini erano le due fazioni contrapposte nella politica italiana del Basso Medioevo, in particolare dal XII secolo sino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo…
I guelfi e i ghibellini sono diventati così popolari nelle città italiane forse perché, com'è stato rilevato dal celebre medievalista Christopher Wickham, l'Italia è una nazione che celebra...
“come momento di cristallizzazione (…) nel Medioevo la sua divisione più che la sua unificazione…”…

Divide et impera = l’oro (Horo), che sempre x “te” (qua, così), non esistono (nonostante ci sono). Ove, tutto il mondo è… (lo stesso) “Paese” = luogo comune (l’AntiSistema). Ove, tutte le strade portano a… “Roma”. No

Mobius docet. Moto perpetuo “a spinta” = alla Flintstones

Molto frequenti furono comunque i cambi di bandiera, per cui città e famiglie tradizionalmente di una parte non esitarono, per opportunità politica, a passare alla fazione opposta…
Embè! La solita “storia” = sempre (qua, così). Osserva lo stemma della famiglia D’Este; quello iniziale era blu-azzurro (Guelfi), per poi dal 1431 introdurre anche il “rosso”. Ergo, Baroncelli e D’Este possono meglio con-fondersi, non visto ma risaputo che “gli affari sono affari”. 

Con la “politica” che, indovina un po’: “serve” al fine di… E con il “niente” che ti lascia ogni volta (sempre = la prima volta non si scorda mai, se…) con il cerino spento in mano. Non a caso, al-fine, muori sempre.

L'annessione al Regno di Sardegna divenuto in seguito Regno d'Italia avvenne nel 1859…

Cosa è, nella sostanza, la “annessione”? 

E cosa com-porta per coloro che “ve ne fanno parte in-direttamente”? Quando “viene la tua ora”… Uhm.

Gli Stati Estensi, come la compagine politica degli Este era ufficialmente definita, cessarono definitivamente di esistere con la loro annessione al Regno di Sardegna nel 1859 e poi al Regno d'Italia…
La dinastia fu dichiarata ufficialmente decaduta il 20 agosto e il suo territorio fu unito a Parma, Piacenza, Bologna, Ferrara e alla Romagna il 30 novembre 1859 per ordine del dittatore Carlo Farini… divenendo il nucleo delle Province Unite del Centro Italia, annesse dopo pochi mesi al Regno di Sardegna nel 1860

Ok? Quando “finisce” qualcosa, termina anche qualcuno. Ma, in gerarchia, ciò che de-tiene il potere “Re-ale”, non viene mai meno se… è così attento da… Ci sei?

Regno d'Italia è una denominazione applicata a più regni la cui sovranità territoriale riguardò, in periodi diversi, una parte ragguardevole o la totalità della regione geografica italiana. Diversi Stati monarchici, a partire dal Medioevo ai successivi periodi storici, vennero infatti rivendicati come “Regno d'Italia”, oppure il loro governante venne incoronato “Re d'Italia”. L'ultimo Regno d'Italia fu quello proclamato nel 1861 dopo la seconda guerra d'indipendenza combattuta dal Regno di Sardegna per conseguire l'unificazione nazionale italiana, dopo le annessioni di gran parte degli Stati preunitari…

L’ultimo “Regno d’Italia”… è da considerare davvero estinto definitivamente? 

E lademocrazia”? 

Non ti dice proprio niente, la “cosa”? Bah! Ciò che cambia può essere la strategia: 

non il l’oro ideale (qua, così).







È davvero possibile ripercorrere i secoli per ricongiungersi alle numerose discendenze dei figli di Noè (genealogia noachica)? Nonostante le più importanti tradizioni culturali delle civiltà umane inizino con genealogie (presenti nella stessa Bibbia e nei Vangeli), le reali possibilità di documentare le relazioni con capostipiti così lontani nel tempo è molto improbabile
Link

Ma pensa un po’:

ricongiungersi alle numerose discendenze dei figli di Noè (genealogia noachica)…

Dove:

numerose discendenze (plurale)
genealogia noachica (singola-Re).

La l’oro strategia impone l’intercisione, Re-Seth “Dopo Re-Seth”. Hai presente il codice “Dopo Cristo”? Ecco! È già successo e, di conseguenza, continua a succede-Re, manutenendo l’AntiSistema attraverso “te” (qua, così): triangolando tra tutti i “ripetitori” della Rete AntiSistemica.
Le reali possibilità di documentare le relazioni con capostipiti così lontani nel tempo è molto improbabile… (Oltre, non ci puoi andare, anche se ci devi “andare”):

in tale “sostanza”, la morale è… sostanziale (non linea-Re).


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3872
prospettivavita@gmail.com


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