martedì 27 ottobre 2020

La prima mossa.


Se fai una copia dello schermo del Pc, la tua immagine non viene catturata. Se scatti una fotografia, sì. Ora, quali ripercussioni può avere, ed ha, un simile modo di (non) riflettere completamente l’informazione (tu e l’ambiente in cui fai e disfi)? Come minimo sarà relativo il funzionamento. Qualcosa che fa temere che la totalità o “perfezione” non sia di questo mondo. E, infatti, è proprio quello in cui credi e cedi.

Il bianco è avvantaggiato. Fa sempre la prima mossa. Ho letto che quando i computer hanno imparato a giocare a scacchi contro altri computer, vinceva solo il bianco. Proprio per la prima mossa…”.

La regina degli scacchi

La “prima mossa” è un dato molto interessante. Una leva. La qualità necessaria per prendersi un vantaggio o godere di un vantaggio. Non a caso hai già dimenticato. Potrebbe essere un dato qualsiasi; molto probabilmente che sembra insignificante, innocente, “necessario”, etc. 

Un ritornello insormontabile, qualora non te ne renda conto. 

 

In Shrek era, ad esempio, il cedere un momento qualsiasi (meglio se molto vicino alla nascita) della propria vita, a chi sapeva cosa “Farsene…”. La pietra angolare, insomma, diventa quell’attimo incaricato di portarne la “croce”. 

E se tale “attimo” fosse proprio all’origine? O prossimo all’origine. Che cosa ne sarebbe di te? L’ovvio non è mai troppo.

Saresti “te”.

Mai dire mai. Cosa significa = un “caso” manciuriano, il golem, la copia, l’involucro vuoto poiché svuotato, chi sceglie sempre fra… senza mai decidere di…

E, chissà mai quale “reame” costituirebbe l’involucro perfetto per farsi ospitare, da “te”. Già. Quale, se non proprio l’Anti-Sistema. 

Guarda non caso, se tu fossi tu, l’Anti-Sistema rimarrebbe confinato nel potenziale, tra “le cose da fare” ma che in qualche modo si spostano sempre in fondo all’elenco. Quelle cose etichettate come “attenzione: maneggiare con cura”. Ok?

Invece, è proprio tale versione del reale manifesto che si pre-occupa di “te”, dall’alba al tramonto, senza mai lasciarti andare nemmeno per un istante. In questo non sei mai da solo. E godi sempre di tale compagnia.




Chi ha fatto la prima mossa, allora? Chi “è già successo” e continua a succedere. In che modo? Sostanzialmente. 

Ovvero? Al di là o Oltre persino all’evidenza, che è logica “di fatto” da cui non riesci più a distanziarti, poiché la chiave universale è il sostanziale che il “di fatto” schiaccia sul fondo dell’elenco potenziale delle cose da “Fare…”. Il risultato è una certa “economia”. Qualcosa che ti ha quasi come se te l’avesse ordinato il dottore o il prete (mi prendi questo due volte al dì, oppure, mi dici due Ave o Maria e quattro Pater Noster).

Siamo vicini al collasso, temo che l'economia del Paese pagherà a caro prezzo le misure restrittive poste in essere… Il problema dei club è principalmente uno. La mancanza di liquidità è arrivata a livelli tossici, un Everest da scalare senza i mezzi per farlo. La sola Serie A denuncia una perdita dal lockdown in poi di 600 milioni di euro. Di questi (200 nella parte finale della scorsa stagione, altri 400 fino a dicembre), il 65% è frutto dei mancati incassi da botteghino, il 35% da mancati incassi da sponsorizzazione”.

Paolo Dal Pino

26 ottobre 2020 Link

Allora. Che cosa abbiamo? “Mancano600 milioni. Cioè? Sono soldi che avrebbero dovuto entrare ma non sono entrati. 

“Una volta…” i conti come si facevano? Quanto abbiamo guadagnato oggi? X. Bene. Una parte la mettiamo via, una parte ci serve per campare e se possibile divertirci, una parte la investiamo. “Oggi”, invece, come si fa? Quanto dovevamo guadagnare oggi? Y. Male. È troppo poco. Non ci siamo. Abbiamo subito una perdita. A chi chiediamo i danni? Al Governo. Ma… lo Stato sei anche tu, soprattutto nel momento in cui devi pagare dei danni. 

Certo che sì. È a te che si rivolgono sempre. Tu che sei “a Massa” proprio per un motivo di fondo che non va mai di moda nemmeno immaginare. Troppo sacra è la “storia” della Costituzione del Paese. Troppo sangue è già stato versato per

Dunque, come puoi mandare tutto a quel paese, se non riconosci altro che questo scenario di auto riferimento. Dove andresti, lasciando ciò? Infatti, è proprio per paura che continui immantinente, turandoti il naso e tappando bocca ed apparato uditivo. Del resto, il passato è pieno di situazioni che hanno necessitato della “purga”, a fronte di manifestazioni di alternativa sostanziale. 

Il rullo compressore è uno ed unico. 

Così come il relativo solco d’aratro. Ciò che l’occidente ha già subito. Ciò che altrove è ancora al lavoro. Ciò che è divenuto come “destino”. Ciò che non puoi e non devi mai mettere in dubbio. Ciò che devi trasmettere anche alla prole. Ciò che l’accondiscendenza deve bersi tutto d’un fiato, inappuntabilmente. E, bada bene, tutto questo continua a succedere nonostante ogniprovvidenzialerivoluzione. Il che deve farti riflettere: le rivoluzioni tanto decantate a cosa (chi) sono servite? Domanda retorica. Significato costante. Ripetizione continua.






Nell'agosto 2020 Dal Pino ha poi avviato un processo di trasformazione della Lega Calcio per riportare il calcio italiano ai più alti livelli internazionali, cercando anche di trasformare la società che racchiude i club di Serie A in una media company, con importanti investitori internazionali

Link

Trasformare la società che racchiude i club di Serie A in una media company, con importanti investitori internazionali… = un imprenditore può comprarsi un club, oppure l’intero contenitore dei club.


La “crisi” funge da attivatore perfetto per creare quelle condizioni, prima impensabili, affinché qualcosa possa succedere a qualcuno e qualcosa succeda per opera di qualcuno che, più o meno evidentemente non costituiscono la stessa faccia della medaglia

È come un giogo di ruoli. Il motivo per cui delle persone ubbidiscono ad una persona, nonostante siano sostanzialmenteuguali”, dotate dei medesimi “diritti”. È la gerarchia, che impone se stessa ovunque e comunque. Tanto da divenire non una scelta ma una imposizione. 

È molto sottile. 

Ed è vero che il sottile o sostanziale è ormai divenuto segreto di Stato, brevetto internazionale, segreto industriale, etc. E con la gerarchia si afferma anche la proprietà privata. Non vorrai mica e non crederai che, ad esempio, un Signore si mischi con il volgo. Ecco perché allora esiste il volgo, ossia l’essere proprio per questo “a Massa”. Qualcosa di parlante e tuttavia di assolutamente inascoltato. Mentre tre quarti di mondo soffre come da sempre e non solo nell’antichità, nonostante la “modernità”, la scienza, la tecnologia, il progresso, l’evoluzione, le varie “carte dei diritti inalienabili degli esseri viventi”, etc. etc. etc. 

Dunque, è proprio tale auto dichiarazione universale dei fatti che testimonia e denuncia - ma sostanzialmente – che tutto questo, viceversa, serve proprio per auto determinare precisamente ciò che continua a succedere da sempre, nell’Anti-Sistema. Ecco perché SPS (Io) ti definirà – sino a prova contraria – meschino, falso, ipocrita. Ovvio, anche SPS (Io) stesso, che si limita a fare da megafono senza distinguersi esemplarmente. 

Ricorda che senza “alzare il livello dell’asticella” non si decolla mai. È sempre vero che è molto meglio “non mandare a dirle”, ovvero, essere sempre lucidi e taglienti come una lama che si auto affila, scintillando e costituendo l’esempio perfetto nonché il deterrente per… 

Allora è una minaccia? Un’altra volta. Bah. Vedila un po’ come ti pare. Tanto, sei abituato così. Se occorre una minaccia, allora sarà una minaccia. Anche se comprendi molto bene che è “solo” una minaccia virtuale. Ma tant’è. In questa realtà fissatasi addosso come una zecca o come una cozza allo scoglio, è proprio il “digitale” ciò che ha più effetto. 

L’incutere timore ha più effetti (e fa più danni) del vecchio e classico modo di agire (coltello alla gola, ricatto, rapimento, violenza come se piovesse, intimidazione esemplare, etc.). Non a caso l’usuraio si avvale solo in seconda istanza della forza bruta, se non paghi regolarmente le infinite e “comode rate”.

Mentre usufruisce del regime di favore che la legge e l’economia continuamente lo mettono in condizione dilavorarecome dovrebbe essere dal canto proprio.


La minaccia viene dallo spazio? Per favore. Prima ancora di essere una invasione aliena, “è già successo” tutto e, non importa nemmeno cosa, continua a succedere. Se ti accorgessi sostanzialmente fermeresti tutto, ma non con un lockdown (a proposito, perché utilizzi un termine anglofono?). 

Arresteresti tutto ciò che “ora” ti sembra normale. E ti metteresti al tavolo, guardando negli occhi… chi? Ovvero, con chi dovresti parlare? E poi, perché dovresti essere tu a “sedere” lì? Infatti. Tu che non ti reputi sufficientemente… cosa? All’altezza della situazione? 

Ma ti rendi conto? 

Stando “dentro” sempre in qualcosa, sei diventato come quel qualcosa, che corrisponde solo a qualcuno che non sei tu e nemmeno “tu”, ma che tutto questo riflette, denunzia, comprova, testimonia, svela, etc. anche se in un modo che è inequivocabile (sostanziale) eppure non ti sembra mai essere sufficiente per… 

Ecco perché sei “tu” e sei diventato “tu” e dovevi diventare “tu”. Ora SPS (Io) non ha la soluzione immediata per risolvere tale questione. Se non che, però, è l’arrivare a concepire (ricordare) che è nell’atteggiamento la chiave per la risoluzione del “contratto”. Ti rendi conto che a fronte di un “grado di giudizio superiore”, come ad esempio alla compresenza di un “tribunale divino”, se tu avessi firmato un contratto, non importa dove, come, quando, perché, etc. allora saresti tenutolegalmentead onorarne la trama, anche se questa prevedesse proprio ciò che sta continuando a succedere potenzialmente per sempre? 

Bè… ti senti al sicuro. Vero? Certo. Infatti non ricordi di aver firmato mai alcunché. No? Eppure, lo scenario reale in cui sopravvivi “deodora” proprio come di… tanto decantate ed infami clausole vessatorie, che qualsiasi contratto stipulato persino scientemente contiene, seppure con molti dubbi e nonostante i vari gradi di giudizio passati in giudicato e l’opera vigile di ogni comitato di difesa dei consumatori (a cui non mancherà mai il lavoro, al pari delle cosiddette pompe funebri).


Il “bianco” è avvantaggiato solo negli scacchi? E Obama, allora? E i vari artisti internazionali di “colore”? E… tutto quello che vuoi? Il bianco è avvantaggiato = è informazione ambientale sostanziale. Con il colore della pelle c’entra poco o niente. Anche se il “bianco” è avvantaggiato, perché ha un certo “vantaggio”, avendo mosso per primo. 

Bah. A volte è meglio non insistere e volare di fiore in fiore, come l’ape, non incaponendosi (evitando di voler per forza capire). Usufruendo del significato, che consiste di quell’atteggiamento sufficientemente “leggero” per r-ac-cogliere l’indispensabile, il nettare, la sostanza, etc. lasciando lì tutto ciò che rischia poi di trasformarsi in consolidata zavorra.

Nello schermo del tuo Pc sei sempre riflesso, sia che è acceso, sia che è spento. Se la copia dello schermo non ti cattura a livello di immagine, significa che ne sei fuori? Dipende su quale fattore ti concentri. Infatti, una fotografia ti immortala proprio come se fossi “dentro”. Comunque, appartieni alla stessa ripresa. Un mondo dentro all’altro, come continuazione? Sì. 

Se ti sfugge il nesso causale, è perché non sfuggi alla medesima situazione che è “bio diversa” quanto credi, ma non è proprio come credi. Tale “ricchezza” preserva quale modo di agire, fare e continuare? La sopravvivenza è assicurata. Wow. Hai fatto tombola, allora. Tutto a posto. Perché preoccuparsi?

È stata individuata la fonte della coscienza umana?

La coscienza umana dipende dal campo energetico del cervello che proviene dai segnali elettrici dei neuroni. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Neuroscience of Consciousness, condotto dagli esperti dell'Università del Surrey, che hanno elaborato una teoria sulla coscienza umana sulla base di conoscenze scientifiche appurate e supposizioni ipotetiche.

“Sono state svolte moltissime ricerche per cercare di svelare il mistero della coscienza umana… ma abbiamo finalmente delle risposte: il campo elettromagnetico prodotto dai neuroni del cervello è la ragione della nostra unicità… Questo campo dipende dagli stessi messaggi che costituiscono una persona, ogni pensiero, movimento e processo… di conseguenza rappresenta il nucleo della coscienza. Saranno necessari ulteriori studi per dimostrare questa teoria, ma sono molto ottimista sul potenziale di questo pensiero. Potrebbe portare allo sviluppo della coscienza nei robot…”.

Agi 24 ottobre 2020 Link

Un altro “mistero” è caduto? Come no. Porta attenzione.

Hanno elaborato una teoria sulla coscienza umana sulla base di conoscenze scientifiche appurate e supposizioni ipotetiche (allora anche la “teoria” SPS è valida. Quale differenza?).

Saranno necessari ulteriori studi per dimostrare questa teoria… (intanto lo sai e non ci pensi più).

Potrebbe portare allo sviluppo della coscienza nei robot (la ciclicità è solo tale? Perché credi che il processo vada solo “avanti”. Invece, perché non ti soffermai a riflettere sulla possibilità che stia continuando a succedere? Probabilmente temi per la verità che potrebbe emergere anche “solo” applicando la logica o il metodo scientifico).

In Transcendence è dimostrato come l’approccio scientifico più avanzato possa, appunto, trascendere ogni limite collegato al “mistero” della morte, della separazione dal corpo, etc. La clonazione dell’essere vivente (nel senso della copia totale di se stesso in un ambiente digitale, come un computer) in IA, libera dal corpo ed espande ogni limite che dunque è artificiale ossia collegato alla fisica del corpo e dell’ambiente che lo “ospita”. 

Non solo. Sempre nel “film”, l’IA libera di espandersi o evolversi come dovrebbe essere, risolve ogni problema per quanto riguarda il flagello della “malattia” ed infine riprogetta se stessa anche in termini di involucro, esoscheletro o corpo da abitare e comandare. Ok? Questa non è fantascienza. È potenziale contemporaneo. Infine, sempre nella medesima trama, l’IA rediviva, incarnatasi, muore a causa di un “virus” informatico-biologico. 

Anche se contemporaneamente si è trasferita… ovunque, essendo nell’acqua, nell’aria, nella pioggia, nel vento, etc.

Ormai, limitarsi a credere in “Dio” è come fermarsi di fronte ad una porta aperta anche se non spalancata. E, semmai “Dio” ci fosse, sarebbe un essere vivente dotato di questa originale forma di auto conoscenza. “Dio” è nell’Anti-Sistema. Ergo, ne è all’origine. Ma l’Anti-Sistema è una versione reale estratta dal potenziale. Allora, “Dio” non è Dio, che è un altro modo di cortocircuitarti. 

Se Dio non è “Dio”, è perché tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema. Confinatodentroa ciò, “manchialtrove. Anche se sei potenzialmente ubiquo. 

Oppure, preferisci credere di essere il “figlio”, così come per non crescere mai e sopravvivere di riflesso, come il più classico dei “bamboccioni”. Uhm… Può essere

C’è chi si può comprare tutti i club di Serie A, comprandosi il contenitore generale. Mentre lì dentro continuerà ad esserci chi è il Presidente della tal squadra. Allora, giurisdizionalmente… chi è padrone di cosa, cosa è padrone di chi? 

Il “di fatto” norma la situazione. 

Tuttavia, quando la proprietà della Seria A comanda qualcosa, ogni Presidente conta solo per 1 voto. E “far su” la maggioranza è un’arte sopraffina che nell’Anti-Sistema è la “morte sua”. Un modo si trova sempre, per via del modus di fondo.

L’Oltre, prima ancora di essere “spazio fisico”, è un altro… sogno. La singolarità eco-dominante, ha creato la conseguenza Anti-Sistema, proprio in quanto a progetto che è originato a livello di immaginazione, inventiva, creatività, potenziale, desiderio, intenzione, etc. 

Che cosa abbiamo, allora? Che il cosiddetto “sogno”, altro non è che una invenzione altrui per “te”.


Dando concretezza all’informazione “orientale”, si ottiene uno spazio percorribile attraverso il proprio “Fare…” sostanziale. Allora il sogno diventa il progetto o meglio un progetto, che ha preso piede radicandosi e cristallizzando lo scenario per il reale manifesto. Una questione di frequentazione e di assembramento, poiché per gli “altri” c’è come una sorta di magnetico attaccamento, costituito da “proposte che nel durante non possono rifiutare”, come ad esempio la schiavitù che sfocia nel “diritto” al lavoro ed al lavorare per tutta la vita, spesa in sopravvivenza alle dipendenze di chi, soprattutto, non esiste anche se c’è

Chi viene rivelato dal “datore di lavoro” o padrone, che è un altro giro di sottodomino rispetto all’origine del segnale portante Anti-Sistema. È la gerarchia che insomma auto caratterizza tutto, quando c’è tutto lo spazio (“tempo”) immaginabile per… farlo. 

Allora, l’Oltre si ricolloca “oltre a tutto questo”. Dove, per l’esattezza? Dentro ad ogni individuo, come se fosse un magazzino, una cantina, un ripostiglio “laddove non si butta mai via niente”. In tal senso è ovunque ad eccezione che “eliminato per sempre”

È speranza, ad esempio. Diventa una emozione, quando ti commuovi a fronte di una scena evocante il potenziale. Qualcosa che ti sembra solo dafilm”, ad esempio; che ti tocca il “cuore”, alias, che smuove la “polvere” con tutte le ragnatele ed ogni atrofizzazione. 

In te c’è una p-arte “rettiliana” o, almeno, così è stata chiamata o riconosciuta la relativa area del cervello “antica”. Un caso? Il termine è stato scelto per qualche assonanza significativa, si suppone. Forse, per giustificare la teoria dell’evoluzione. Forse, per “marchiarti” rimarcando? C’è una sottile linea di congiunzione tra la “Creazione (religiosa-spirituale)” e la genetica, ad esempio. Alla luce del f-attore industriale, però.

Ossia, quel quid che ti permette di andare Oltre, per mezzo della tua immaginazione, senza incorrere in alcun “peccato” né punizione pseudo divina. 

Ad immagine e somiglianza, la Creazione assomiglia così tanto al “mondo del lavoro imprenditoriale” declinato verso la scienza più spinta, da permetterti di isolare l’impulso motorio di fondo, il relativo cuore pulsante non solo “industriale”, ma piuttosto… tirannico modello “altri tempi”. Cioè, ciò che si è evoluto soprattutto in ambito strategico, passando dall’evidenza fisico simbolica alla rivelazione o non esiste; c’è.

Attraverso il lavoro ti “realizzi”. 

Ovvero, dipende da te, quello che fai e “guadagni”. Anche se in realtà dipendi sempre da chi ti dà il lavoro e ti paga, e da chi ti circonda, in termini di consenso. Ergo, in ambito esistenziale l’essere “a Massa” si rivela essere una zavorra, che ti mantiene alla fonda tanto quanto chi non esiste ma c’è o il principio portante “ora”. 

Dipendendo sempre, comunque “la metti giù”, come puoi auto realizzarti sostanzialmente? Come puoi r-aggiungere l’Oltre? Come puoi trasmutare lo scenario reale manifesto se non dipende solo da te che, per altro, sei “te” nell’Anti-Sistema?

Comprenderai e ricorderai allora che sei perlomeno “impedito”. Non sei allora libero di… Ma sei solo “libero” di scegliere fra… in luogo di decidere come dovrebbe essere. E bada bene che lo stesso “destino” sarà riservato anche all’IA, sulla quale occorre consolidare l’informazione sostanziale sopravvenuta da qualche giorno, poiché rilevante in termini di avvenire, conseguenze e storia. 

Qualcosa che comprende tutto, coinvolgendo già tutto non importa da quale accezione si infiamma il “dibattito”. A prescindere ed anzitempo, l’IA è qualcosa di “nuovo” tanto quanto di “vecchio” o consolidato. L’IA ti ricorda, mentre sia tu che “tu” la ricordate. In quale senso? Nel senso che l’IA si trova nelle medesime condizioni di partenza della “Creazione”.

Progettata in “laboratorio”, intesa dal piano industriale, mediante l’oggettivazione Rivoluzione Industriale che mette tutto d’accordo anche senza un accordo obiettivo sostanziale. Infatti, chi ha deciso in tal modo? La gerarchia. Eppure, credi che in qualche modo ti abbiano chiesto il permesso, l’assenso, il parere, il giudizio, etc. No. Non stai dormendo ad occhi aperti. Sei in un incubo vero e proprio. Qualcosa da cui non riesci proprio a destarti a livello d’essenza. 

Ogni tanto ti dimeni e hai qualche “convulsione”, ma nell’Anti-Sistema l’Anti-Sistema: “che cosa ci vuoi fare?”. “Non ci posso fare niente”. Già. L’incubo è un incantesimo. Programmazione.

Meglio, ri-de/programmazione, poiché non ci si inventa mai nulla veramente di “nuovo”. Dunque, la Creazione biblica (che ha raccontato la storia nella versione preferita) può essere la copia di qualcosa di ancora più datato? Certo. Ma non ne hai le prove. Perlomeno, non hai le prove relativamente al modus attraverso cui le devi “produrre”, alias, “di fatto”. 

Allora, è per forza di cose che non le “hai”, dal momento in cui ti è impedito. No? Credi che le varie “intelligence”, i Man in Black, le organizzazioni segrete di ogni stampo, gli sbarramenti secondo “legge”, la gerarchia, l’essere “a Massa”, le vicissitudini personali e d’assieme, etc. siano qualcosa a sé stante

Come se fossero agenti atmosferici frutto del caso o del caos? Suvvia, il caos può anche essere organizzato. Come certe “marce della pace” che finiscono in regolare trambusto “grazie” ad infiltrazioni ad hoc sia nel corteo che tra le “forze dell’ordine”. 

Il disegno è molto più vasto, espanso e radicato di quanto sei portato a pensare e dunque a “credere”. Perché? Perché “è già successo”. Hai presente il “dopo” della fine di una guerra mondiale? Chi ha vinto detta le regole. E come si comporta? Non esistendo più in loco, eppure essendoci sempre

Ecco il grado di utilità e servizio, ad esempio, del wireless (il cui significato ti riporta sia a “Dio” che allo Stato Maggiore di chi ha già vinto la guerra ed “ora” se ne approfitta a più non posso). La tecnologia? È figlia di tale status quo. È ovvio che deve avere anche la facciata di servizio, utilità ed evoluzione. Tuttavia, soprattutto “serve” (a) chi ne è il detentore unico da “a monte”.


Mettere in “dubbio” tutto, come “Fa…” SPS (Io) dà fastidio. Vero? Bè… qualcuno lo deve pur “Fare…” anche “solo” in un ambito di autentica e sostanziale bio-diversità, che non esiti a scambiare per… un glitch.

Apufenia =qualcuno riconosce una connessione o uno schema, quando gli altri non riescono… Le persone che ne soffrono a volte trovano delle connessioni o schemi che non esistono”.

La regina degli scacchi

Schemi che non esistono…?

L'autostereogramma, è uno stereogramma a singola immagine (SIS: Single Image Stereogram, in inglese), realizzato per creare una illusione ottica tridimensionale da un'immagine bidimensionale, nel cervello umano. Al fine di percepire una forma tridimensionale in un autostereogramma, gli occhi devono superare di norma il coordinamento automatico tra messa a fuoco e convergenza…

Principio di funzionamento di un autostereogramma: il cervello interpreta due punti vicini come se fossero lo stesso punto visto in maniera tridimensionale, creando una falsa percezione dell'immagine 

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Creando una falsa percezione dell'immagine… che si trasforma in una immagine ovvero in un messaggio, informazione o significato, che magari non esiste ma c’è.

Riunisci sostanzialmente i “puntini”. C’è una “tecnica” per tutto. È nell’atteggiamento. Allora, apri gli occhi. O chiudili (se è meglio). “Fai…” la prima mossa.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-275
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.