martedì 16 luglio 2019

L’imprinting dell’imprimatur.



L’ambiente “riflette” secondo un particolare “modo di fare” o algoritmo funzionale; qualcosa in codice, insomma.
In codice, poiché tu sei “tu” (nel) “qua (così)”. 
Ovvero, l3 codificazione avviene ancora per riflesso che, in particolare, ivi auto ricomprende tutt3, comunque e quantunque. 
Se l’informazione ti raggiunge sempre, perché l’ambiente è l’informazione e sei nell’ambiente in ogni “caso”, di/in conseguenza se è in codice (o, meglio, non l3 comprendi, non l3 capisci, non te ne avvedi, non sai di che diamine si tratta, non ci credi, non sei d’accordo, non presti attenzione, etc. etc. etc.) significa che (ti) “è già success3” qualcosa, di modo che… continuamente tendi ad auto ricircolare a/in tutt3 ciò che insiste “tra parentesi”, sembrando(ti) invero tutt3 ciò che esiste, c’è ed è im-possibile.
Dunque, l’informazione ambientale “verità (sferica)”, pur ragguagliandoti sempre, (non) risulta (è opinabile);
ovvero, è perfettamente in linea (coerente) con l3 status dell’eco-dominante, che non esiste; c’è. No?
Indi, continuando su tali passi, è possibile realizzare che l’ambiente parla un3 lingua universale attraverso ogni contesto localizzabile in ogni dato punto sulla/della/nella Terra AntiSistema. 
Ad esempio, 1- hai smarrito il portafoglio, 2- hai un’emicrania pazzesca, 3- ti sei fatt3 male ad un piede, 4- sei estremamente nervos3/depress3, 5- hai litigato con qualcun3 di car3, etc. e, “magicamente”, prima che si chiuda il ciclo quotidiano (o, al limite, in ritardo significativ3) ti succede un “colpo di fortuna” a ri-compensare, in qualche modo, tutt3 il pregresso:
da/in cui, l3 massima
negatività attira positività… (e viceversa)
nonostante il “pensa positivo” ed il “bicchiere mezzo pien3”.
Dunque, che cosa ti succede ogni volta (nel) “qua (xxx)”? 
Succede che l’ambiente amministra il flusso dell’informazione e dell3 sincronicità, secondo un particolare algoritmo che mischia e mette assieme, sostanzialmente, mere, pere, banane, etc. facendone un3 macedonia sostanziale, in termini di “risposta” interpersonale o significato.
Allora, dopo che te ne sono successe di ogni… sei “ripagat3” con la vittoria della “tu3” squadra del cuore. No? Daje a ride, insomma.
Qualcosa che non sta sull3 stesso piano del “negativ3”, ma per un in-certo modo o fare ambientale, parla l3 medesima lingua
Un atteggiamento, quindi, universale che si avvale di ogni “cosa” disponibile nell3 realtà auto circostante che, di/in conseguenza, assume assolutezza in termini di risposta, significato, “valore”.
In che modo? 
Parlando l3 lingua dell3 “soddisfazione” che, seppure effimer3, è in grado di “rilassarti”... ovvero di andare a riequilibrare quell’assieme che (non) evidentemente è stat3 sconquassato dal continuo succedersi di e-venti altr3. 
“Fai…” attenzione, poiché si tratta di 1- linguaggio universale (soddisfazione = significato) che 2- attraversa, usa, governa ogni ambito che all’apparenza (e anche di più) non sembra aver nulla a che fare d’assieme;
come parti di un unicum che non sembra ma “è”, assolutamente, poiché totale
Ecco che, allora, vince la “tu3” squadra, comportando sul piatto dell3 bilancia una sorta di ritorno all’equilibrio, dopo che hai avuto un3 giornata o un periodo s-fortunat3. 
Qualcosa che non riesci proprio a dichiarare soddisfacente né giust3, anche se quando succede ti rilassi, pensi ad altr3, distogli il flusso precedente d3i pensieri, etc. 
E… tale grado di “soddisfazione” ha un valore sostanziale, ossia, significa “in chiave (in leva) potenziale”. 
Qualcosa che... te ne puoi fare qualcosa, anche se non ti sembra affatto
Anzi, che non ci pensi nemmeno, non riuscendo ad immaginare ogni im-possibile relazione, intreccio, “valore”, etc.
L3 “soddisfazione” è come un flusso ormonale o chimic3, in grado di ri-sollevare (potenzialmente), se (se) assunt3 secondo atteggiamento “formulare”. 
Viceversa, non è nulla se (se) riassunt3 passivamente, come se fossi un tossico-in-dipendente.
Non a caso ti hanno insegnato che mettere assieme mele e pere, non si può. 
Eppure, ti piace l3 macedonia. Vero? 
Un dato di fatto che quando fai “l3 spesa”, ad esempio, continuamente ti succede, avendo a che fare con “l3 spesa (conto)” da ripagare.
Ovvero, mettendo assieme tutt3 ciò che hai già mess3 nel carrello (mele e pere ricompres3).
Quindi, si può “Fare…” di accorgerti Oltre Orizzonte del “cosa (chi)” continuamente continua a succedere, (non) visto che… “è già success3”, laddove qualcosa di totale va a collimare e sembrar-ti “norma(le)” o… troppo grande per fallire o per (non) essere universalmente verità. 
Ecco che, allora, o fai finta di nulla (per immanifest3 stato di im-potenza o paura), oppure…?
Oppure sei continuamente vint3 da/in ogni auto circostanza che (nel) “qua (così)” assolutamente ti ha, singolarmente.
Sai, quando qualcosa è assolutezza, diventa soprattutt3in-sospettabile.
Per cui, tant’è che ne digerisci sempre ogni effetto, che è parte dell’essere strategia in-dimostrabile e, non, ciò che tende a sembrare poiché “serve”. 
Senza tale “motivazione”, che il grado di “soddisfazione” contribuisce a mitigare o lasciare nell’angolino dell’im-possibile, non vai da nessuna parte, ovvero, continui esattamente a rimanere come auto ricircolante (nel) “qua (così)” laddove l’AntiSistema l3 fa da padron3 come se nulla fosse o, meglio, come ti sembra… anche se c’è sempre un piccolo ma ficcante campanello d’allarme che ti solletica internamente, ma, “nulla di serio…”. 
L3 lasci semplicemente sfogare;
in-tanto, nel durante, continui a tendere a sopravvivere.
Come puoi, allora, fartene qualcosa... di/in tale ambiente che “ragiona” mediante atteggiamento frattale espanso o simil “formulare”? 
Che mischia tutt3 pur di continuare a ragguagliarti sul “è già success3” e potenzialmente anche e soprattutt3 sul “continuerà a succedere se…”. 
Quando ti mischiano mele e pere, sai che non si deve perché non si può. 
Eppure, succede sempre sostanzialmente (e non sol3).
Allora metti a punto l’astrazione, da/in cui l’arte e l’interpretazione dei fatti, che diventa-no forme di collezionismo, accattonaggio, conservatorismo, etc. di/in parte
Quindi, come di consueto (nel) “qua (così)”, c’è l’ambiente che funge da cassa di risonanza ma (ma) caricat3 a pallettoni da cosa “è” ch3 non esiste; c’è o continuamente tende ad approfittarsi dell’occasione che l’ha già res3 “ladr3”. 
Un’occasione che trascende il piano del casuale, essendo di fatto strategia dell’im-manifestazione altrui.
Sei in qualcosa dove ti chiedi se c’è vita nell’universo, salvo poi continuamente bypassare il concetto di co-esistenza con qualcun3 che è come se ti ponesse sempre l3 “croce in spalla”, perché “qua (così)” deve essere, poiché… “serve”. 
Sei alfine nell’AntiSistema o nell3 negazione del “Sistema”; tanto da divenire utopia o come dovrebbe essere ma non è nell’AntiSistema, poiché, già AntiSistema. 
Se sei in un3 “forma” tonda, sei in una rotondità che equivale al significato universale che identifica univocamente, nonostante ogni accorgimento auto convenzionale che tende sempre proprio a mantenerti con l’ancora fissat3 sul/al/nel fondo, continuando a rigirare attorno a… chi è punto di sospensione e, quindi, non esiste; c’è (anche se non è “Dio” che, semmai, ne sostanzia e significa l3 portata, attraverso l’essere simbolo ovvero l'indicazione o significato).
Se ti basta l3 status quo di “soddisfazione”, che l’ambiente ti riflette in termini di compensazione, non tenendo “tu”, però, in considerazione il significato e dunque l3 portata potenziale in leva di tale informazioneallora (di/in conseguenza) continuerai imperterrit3 a non fartene nulla, in termini di essenzialità “formulare”. 
Qualcosa che non ti risuona affatto, poiché assolutamente fatt3 su in qualcosa di sempre più sfuggevole, in relazione a quanto più credi che sia norma-le. 
Ergo
è portante che “tu” continui a crederti… tu, poiché ciò fa l3 differenza (di potenziale) e quindi alimenta l3 “caldaia” AntiSistema (nonostante ogni grado di “dibattito” che s’intavola all’interno di ciò che credi essere “società civile”).
Strategia, dunque. L3 perfezione in Terra.
Sì. Nonostante “tutt3”…
Idiocracy è un film del 2006… In questa commedia dall'ambientazione fantascientifica viene dipinto uno scenario distopico del futuro dove, a causa della maggiore prolificità delle persone stupide, il livello di intelligenza medio raggiunge livelli talmente bassi da mettere a rischio la sopravvivenza del genere umano…
Il film inizia con l'introduzione che esplicita la trama di fondo del film. Mostra infatti due coppie, una di persone molto intelligenti e l'altra di idioti.
Mentre i primi hanno continuato a rinviare il concepimento ponendosi numerosi scrupoli anche per motivi etici finché lui non è morto di infarto, l'altra "coppia" si è ritrovata a sfornare molti figli, non solo tra loro due ma anche con le amanti, continuando con i figli e così via…
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In questa commedia dall'ambientazione fantascientifica viene dipinto uno scenario distopico del futuro… (è sì certamente un3 “denuncia” dell’essere status quo che non è dunque “fantascienza” né “futuro”, bensì, consolidat3 realtà “qua, così”).
E l'altra di idioti...
Ogni singolarità è istupidit3
Non… malat3, pazz3, pers3, oppure... come sembra.
E tale “modello (Idiocracy)” è quindi l’esito di/in tale tendenza che, allora, è possibile auto decodificare per ciò che significa, essendo informazione ambientale che l’essere “tu” contribuisce ad auto disinnescare in termini di “efficacia”. 
“Tu”, che sei continuamente auto istupidit3 nell'AntiSistema.
Insomma, è come essere in un3 società “a Massa”, in cui ogni individu3 è vaccinat3 a norma di legge, ricevendo(ne) in tal modus l’imprinting dell’imprimatur, che “è” e rimane un3 decisione altrui, nel nome collettivo, a prescindere dal livello di “democrazia y libertà” in cui credi di essere.
Chi decide per te, ogni volta
Chi, se sei sempre istupidit3...
L'Unesco definisce dal 1984 l'analfabetismo funzionale come “la condizione di una persona incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità…”...
Il termine fu coniato all'interno di un'indagine sui nuclei familiari svolta dalle Nazioni Unite nel 1984:
tale definizione fu introdotta per sopperire alle necessità dell'Unesco di un concetto di alfabetizzazione complementare a quello di alfabetizzazione minima introdotta dall'agenzia nel 1958…
In linea generale, l’alfabetizzazione viene definita come la somma delle abilità di lettura, scrittura e calcolo sviluppate in ambienti formativi da giovani e adulti…
L'alfabetizzazione funzionale, o letteratismo… (dall'inglese literacy) rappresenta un livello più elevato di alfabetizzazione, più orientata al mondo del lavoro e all'uso continuativo dell'abilità di lettura e scrittura.
L'obiettivo principale di tali competenze non è il raggiungimento di un dato strumentale (il saper leggere e scrivere), ma l'utilizzo di tale capacità per partecipare attivamente ed efficacemente a tutte quelle attività che richiedono un certo livello di conoscenza della comunicazione verbale…
L'analfabetismo funzionale, essendo in realtà un concetto molto dinamico e complesso, continuamente ridefinito dallo sviluppo di una società, non può essere definito precisamente...
I criteri per valutare il fenomeno variano da nazione a nazione e da ricerca a ricerca…
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L'Unesco definisce
il termine fu coniato all'interno di
tale definizione fu introdotta per sopperire alle necessità dell'Unesco…
Lascia perdere il termine “Unesco” e concentrati sul significato che incarna, a prescindere dal “nome” o dall3 forma di auto riconoscimento (imprecisione infrastrutturale) “qua (così)”.
L'alfabetizzazione funzionale, o letteratismo… rappresenta un livello più elevato di alfabetizzazione, più orientata al mondo del lavoro… (apperò: così, apertamente, sei mess3 al corrente).
Come il più “modern3” concetto di Dsa, ad esempio, ri-conferma.
Un analfabeta funzionale si distingue per le seguenti caratteristiche:
 incapacità di comprendere adeguatamente testi o materiali informativi pensati per essere compresi dalla persona comune: articoli di giornale, contratti legalmente vincolanti, regolamenti, bollette, corrispondenza bancaria, orari di mezzi pubblici, cartine stradali, dizionari, enciclopedie, foglietti illustrativi di farmaci, istruzioni di apparecchiature;
 scarsa abilità nell'eseguire semplici calcoli matematici, ad esempio riguardanti la contabilità personale o il tasso di sconto su un bene in vendita;
• scarse competenze nell'utilizzo degli strumenti informatici (sistemi operativi, uso della rete, software di videoscrittura, fogli di calcolo, ecc.);
• conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine; tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi;
• scarso senso critico, tendenza a credere ciecamente a tutto ciò che si legge o si sente, incapacità a distinguere le notizie vere da quelle false e a distinguere le fonti attendibili da quelle che non lo sono; pertanto, spesso gli analfabeti funzionali sono anche sostenitori di teorie complottiste e/o pseudoscientifiche
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Ossia
Ancora o sempre il “modello” Idiocracy.
Dove nulla accade per caso... ma tutt3 serve.
Qualcosa di assolutamente volut3 per “te”, da chi non esiste; c’è
O, almeno, sino a quando riesci a seguire il processo, di chi è parte “industriale” in causa, che è capace sostanzialmente di guidare wireless il trend “sopravvivenza ad uso, abuso & consumo (by ritorno sull'investimento)”.
Non a caso, infatti, (nel) “qua (così)” tendi come a… “morire”.
Infatti, dall’annichilimento totale (AntiSistema) s’emana l3 “soddisfazione” dell3 scomparire o non esistere seppure ci sei (sempre).
Bitcoin il dominatore: il motivo di una dominance al 70%.
Dove porta la scia del Bitcoin?
Il dominio del Bitcoin.
Questo si domandano gli investitori quando l'oro digitale è in calo, trascinando con sé tutte le altre criptovalute.
Guardando i numeri possiamo affermare che la dominance del Bitcoin è un fattore da seguire con frequenza, poichè rappresenta un valore percentuale importante rispetto alla capitalizzazione ed agli investimenti in generale sulle criptovalute.
La dominance rappresenta il valore del mercato del Bitcoin rispetto a tutte le altre criptovalute
Il mercato delle criptovalute finora è aumentato con valori d'investimento esponenziali e questo è dovuto alla più anziana e forte di tutte:
il Bitcoin.
Essendo l'artefice di questi enormi capitali immessi nel mercato cripto, l'oro digitale ha un effetto determinante su tutte le altre valute digitali che rimangono in parte legate alla scia milionaria del più forte.
Una dominance al 70%...
Christian Ciuffa Trend Online 15 luglio 2019 Link
Tutt3 scorre, mentre nulla succede per caso
Ergo?
“Fai…” di auto orientarti in tutt3 ciò.
Laddove l3 bussola sostanziale è l’atteggiamento che incorpori sempre. 
Per cui, l’essere “formulare” fa l3 differenza di non potenziale o, meglio, ti permette di accorgerti... auto ricordando significativamentebando alle ciance ed al fumo”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2592
Riproduzione libera”.