martedì 19 aprile 2016

Cogli l’attimo.



SPS ha un progetto.
Battere al proprio ritmo, alla propria frequenza, in coerenza ed In Comunione”. L’unione e la fusione della polarità. Il ricordare…
È così “è”, a ritornare prima del “è già successo”, prima della deviazione dominante.
SPS riunisce tutte le credenze, le diverse prospettive… sotto ad una sola “visione d’insieme” (alla luce, sull’esempio, nella direzione più che simbolica... rappresentata ed incarnata dalla frattalità espansa).
A questo progetto ogni umano può contribuire.
E tu, personalmente, sei sinceramente invitato/a, a partecipare, qualsiasi sia il tuo insieme di credenze, qualsiasi sia la tua “polarità”. SPS ambisce a riunire assieme, ogni prospettiva “diversa”, a riportare “in fase, tutto”, rispetto alla prospettiva propria.
Qualcosa che permette di ricomprendere le tre "fasi", che la suddivisione temporale convenzionale, ricorda anche “qua, così”:
  1. futuro (ritorna)
  2. presente (momento di distacco dall’AntiSistema – una volta al minuto, per la durata di 400 millisecondi. La “porta che si apre, ad/in ogni minuto”. Una opportunità per accorgersi, infiltrandosi in quel breve istante “tra gli spazi” e, così, prendere a dilatarlo “lato proprio, centrale”)
  3. passato (è già successo).
Il "passato è un singolo avvenimento (punto)".
Il “prima (del passato)” è al di là del ciclo/loop.
   
Così che, il ricordarsi “lì”, rende la tri-unità convenzionale temporale (passato, presente, futuro) come un “luogo” circoscritto, che è possibile "osservare da...", mediante triangolazione esterna al “prima” del “è già successo”.

Tutto, all’opposto (senza accorgersi), rientra nel “qua, così”.

 
L’opportunità continua e continuerà sempre a balenare, ma in uno stadio sempre più lontano, distante, distaccato, immemore e, quindi, sempre più “veloce (nel senso di… impercettibile; così come impercettibile risulta l’estrema velocità, quando diventa talmente elevata da farti sembrare fermo/a, rispetto al modello di credenza e di realtà manifesta circostante)”.
Il paradosso, dunque, smette di essere tale, quando ti ci abitui, nel tempo deviato dalla ragione fondamentale (dominante).



Ad esempio, ormai, sei abituato/a a questo genere di “news”.
Arbitro picchiato nel giorno della lotta contro la violenza
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Ci fai, addirittura, “due risate, attorno”. Vero?
Non cogli più, il significato frattale espanso (sostanziale), di quello che continua a riaccadere, perché non fai nulla per “cambiare frequenza”.
Lite Spalletti-Totti, il retroscena: "Giochi a carte fino alle 2 di notte"...
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Il “senatore” mette radici, abitudini, “sbrago”, proprio agio, egoismo… dominio – nel tempo. Si “adatta” a qualcosa che “non esiste, ma c’è” ed, allo stesso modo, l’ambiente si adatta ad una simile modalità di “auto consumo vitale”.
Ti bastano, così, le “briciole” di quello che sei…
Usa, studente costretto a scendere da aereo perché parlava arabo
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La paura genera fobia, angoscia, violenza preventiva, pregiudizio, visione di parte sopra ad ogni “evidenza”.
La “prospettiva” cambia.
La tua prospettiva, diventa la “tua” prospettiva.
Come rapito/a dall’ambiente che, ti dicono dipendere da te ma che, allo stesso tempo, ti schiaccia per mezzo della propria “presenza e simbologia”.
Sei nel loop “qua, così”.
Hai molte domande fondamentali, senza risposta. E “prosegui” ugualmente, senza più dare un senso ad un simile vuoto organizzato, da una forza divenuta, per te, sconosciuta (quella che ti domina, dal momento del “è già successo”).


Osserva la diversità di prospettiva, relativamente al medesimo accaduto.
Trivelle, Emiliano: un successo enorme, popolo si è ribellato.
È stato uno straordinario successo”, “avevo detto che sarebbe stato un successo avere dieci milioni di voti.
Siamo andati ben oltre.
È il secondo referendum più partecipato negli ultimi 15 anni, dopo quello sull'acqua. È più di quanto ha preso il Pd alle Europee. Siamo di fronte alla più grande aggregazione ambientalista d'Europa, che chiede risposte”. Così, in una intervista al Corriere della Sera e a Repubblica, il governatore della Puglia Michele Emiliano commenta l'esito del referendum.
“Il governo aveva tentato un'operazione segreta: inserire nello Sblocca Italia norme che avviavano la trivellazione nelle 12 miglia - spiega il governatore. Quando abbiamo provato a discutere, il governo non ci ha ricevuto. E solo di fronte al referendum si è dovuto fermare, bloccando le nuove trivellazioni entro le 12 miglia.
Un successo enorme” perchè “un popolo si è ribellato, da oggi il premier farà i conti con me” aggiunge Emiliano a Repubblica.
È stata insomma “una grande vittoria politica che ha dimostrato come, col sabotaggio sistematico della comunicazione di governo, con l'opposizione strenua dei poteri forti di questo paese e non solo, a cominciare dai petrolieri, con le correnti o pseudo tali del partito di maggioranza che non hanno fatto altro che remarci contro, ebbene contro tutto questo, dodici milioni di italiani sono andati alle urne infischiandosene di chi ha fatto di tutto per indurli a rimanere a casa. Vi sembra poco?”.
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  • un popolo si è ribellato
  • da oggi il premier farà i conti con me 
  • è stata insomma... una grande vittoria politica...
Ma... il referendum non ha raggiunto il quorum, alias?
Non ci capisci nulla. Chi (cosa) ha... vinto?
Infatti, ecco l’altra prospettiva.
Appello Renzi a italiani: risultato urne netto, insieme fino 2018.
"L'Italia ha parlato" e "si tratta di un risultato netto, chiaro, oltre le previsioni". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una dichiarazione a palazzo Chigi sul fallimento del referendum sulle trivellazioni, rivolgendo un "appello agli italiani”.
"Ripartiamo tutti insieme - ha detto - e mettiamo da parte polemiche. Fino a elezioni rimbocchiamoci le maniche perchè l'Italia torni a fare l'Italia:
quell'Italia di eccellenza che è.
Anche nel settore energie rinnovabili. È il momento di rimettersi tutti insieme a lavorare...
"L'Italia - ha sottolineato il premier - torni da domani a fare l'Italia. Non può permettersi l'odio sconsiderato emerso da alcuni in questa campagna. I nostri ingegneri devono essere rimessi in condizioni di lavorare in serenità".
Ben diversi i toni del premier nei confronti dei politici sostenitori del sì.
"Ci sono stati personaggi che si sono chiusi nei talk show e hanno preso in ostaggio i social, dicendo di tutto. Ancora una volta una parte di classe dirigente si è dimostrata autoreferenziale. Vive su Facebook e su Twitter.
Mentre ignora che l'Italia è molto più grande ed è molto più avanti:
in grado di comprendere la portata di un quesito referendario”.
Insomma, "essere demagogici non paga" ha ammonito Renzi. E "tutti gli italiani hanno il diritto di essere portati fino alle elezioni del 2018 affrontando i problemi concreti del Paese e non accompagnati invece dalle solite scaramucce. Va superata la contrapposizione da guerra civile".
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Dunque? Nella sostanza che cosa accadrà? Quello che è sempre accaduto.
Ciò che ti mantiene “dove sei” e che mantiene “dove è”, il Dominio. E non te ne accorgi. O meglio, ti accorgi di una piccola parte, che "non te ne fai nulla", poiché il disinnesco è ambientale e ti bastano pochi “istanti” per dimenticare.
Michele Emiliano… nel febbraio 2014 viene eletto segretario regionale del Partito Democratico pugliese…
Forti sono i dissapori politici tra Emiliano e il premier e leader del Pd Matteo Renzi.
Lo stesso ha affermato il 4 aprile 2016 che "il governo Renzi è servo delle lobby"…
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Stesso schieramento. Diversa “corrente interna”. DissaporeStatus quo.
Stessa direzione sotto dominata, by dominante (non avvertita ambientalmente, ma quantomai forzante l'ambiente stesso, che si adatta per compensazione: centro decentrato, periferico).
È della sostanza, che ti devi accorgere.
Sei chiamato/a al voto. Voti e poi mantieni il focus per un breve periodo, perché la “corrente” ti porta via, sempre. E dimentichi. E consegui. E “stai male” senza nemmeno sapere il perché

 
Da quale prospettiva “sei visto/a e, così, amministrato/a”?
Bce, Thomesn (Fmi): sta agendo correttamente, può fare di più.
La Bce sta facendo la cosa giusta secondo il responsabile del dipartimento europeo del Fmi Poul Thomsen.
Durante una conferenza stampa Thomsen ha aggiunto che la Bce può fare di più, se le sarà richiesto, ma al momento non ce n'è bisogno.
L'esponente del Fondo hai poi definito fiacche le prospettive di crescita di medio termine della zona euro.
Link
Leggi alcuni “nomi” degli… attori in gioco:
  • Bce
  • Fmi
  • responsabile del
  • l'esponente del...
La Bce può fare di più, se le sarà richiesto...” (da chi/cosa? Dalla Massa? Da te?).
Cosa diventi “qua, così”, mentre continui a conservarti al livello di potenziale (inespresso)?
Una versione di te, ad hocrispetto all’adattamento che effettui (inconsciamente), al fine di “farti ugualmente andare bene, la condizione ambientale usuale (la realtà manifesta)”.
Questa “compensazione” è ritratta in ogni ambito del “tuo” sopravvivere “qua, così”. Ed è la condizione frattale espansa (il sistema operativo) a permetterlo e, così, a ricordartelo "alla propria maniera", codificando l’informazione.
Sei tu che non la riesci più a “leggere e comprendere (ricordare)”, nonostante sia sempre "alla tua lunghezza d'onda (è come se suonassero alla tua porta, ma tu non ci sei più... in casa)"...
Sei tu, oppure, sei “tu”?
Sei “tu”, perché “tu” non sei più tu, non sei più in te ma, sei in “te”.
È sottile, voluto, poiché desiderato (c’è una intenzione, dietro, ed è dominante “lato proprio, centrale”).
  


SPS ti consiglia un libro, quest’oggi:
“Denti & Salute” di Michel Montaud.

 
È sincronico, allo stesso modo (ma con “segno” diverso), “lato tuo, centrale”. 
Se la normalità è guarire sistematicamente, ciò significa che la malattia è una necessità (come mangiare) e la guarigione un obbligo (come digerire)…
Come per malattia e salute, lo squilibrio diviene una necessità e l’equilibrio un obbligo…
Abbiamo… visto che l’adattamento è una malattia risolta senza l’intervento della coscienza, che mette in moto i processi inconsci di autoguarigione (così come mangiare innesca i processi di digestione), mentre una malattia conclamata fa prendere coscienza.
Ma… coscienza di cosa?
Se l’organismo umano è capace di risolvere la stragrande maggioranza degli adattamenti, perché esiste la malattia?
Questa – di certo – ha qualcosa da dire e c’è – per forza – qualcosa da comprendere, altrimenti resterebbe allo stadio dell’adattamento.
La malattia avrebbe, dunque, un significato.
Introduciamo qui il concetto di pourquoi e di puor quoi, a causa di che cosa, vale a dire:
qual è il significato della malattia?
cosa significano le patologie?
e a quale scopo appaiono?
Ricordatevi:
si mangia e digerisce, per lo più, in modo completamente armonioso. Si cammina senza cadere.
L’armonia è quindi la norma…
Affermare come norma che la malattia sia una vera necessità e la guarigione un obbligo permette il riconoscimento nel corso della vita, sotto il profilo fisiologico, dell’alternanza di questi due spartiti
La malattia è una funzione biologica naturale, allo stesso titolo della vista o della respirazione…
Denti & Salute – Michel Montaud
Renditi conto “dell’alternanza di questi due spartiti”:
  • l’esatta situazione politica ("alternanza di"… partiti)
che permea e caratterizza
  • ogni luogo politico AntiSistemico “qua, così”.
Una alternanza che non esiste, se… ti auto mantieni nella condizione di “armonia… aldilà della condizione duale, reale manifesta ‘qua così’”.
Una situazione che “ha qualcosa da dire”, aldilà delle versioni di facciate e di parte.

 
La dualità è un modello post-deviazione unitario (dominante).
Il “divide et impera” a livello di “monte (ragione fondamentale)”.
Il messaggio polarizzante, terra riformante, che passa unicamente e che confonde le menti della Massa, nel credere agli abbagli, che sono allo stesso tempo 1) memoria frattale espansa, 2) segnale portante AntiSistemico e 3) condizione ambientale dominante.
C’è, così, sempre qualcosa per te, anche nella condizione più assoluta di “schiavitù non apparente e non più… dimostrabile, secondo il codice di leggi in vigore ‘qua così’”.


"Non ho mai sentito parlare di tutto ciò. Perché esistono così tanti meccanismi compensatori? Perché tutto si sregola, quando è programmato per funzionare normalmente fin dalla nascita? Non sarebbe più semplice evitare tutti questi meandri? Perché le persone affette da una respirazione orale continuano ad essere così numerose, benché tutto ciò sia risaputo scientificamente?
Perché, allora, la respirazione nasale non viene presa in considerazione?...".
Denti & Salute – Michel Montaud
SPS te lo ha “fatto ricordare” infinite volte, negli ultimi anni. La ragione è, sostanzialmente, solo una:
  • quella dominante (la sua “deviazione” nel reale manifesto “qua, così”).
Ok?
  


La respirazione
Di continuo, la bocca è coinvolta in un insieme di movimenti fisiologici che, a poco a poco, la modellano.
Le funzioni principali che vi contribuiscono sono la respirazione nasale, la deglutizione, la suzione, la masticazione e la fonazione…
Perché dovrebbe essere importante privilegiare la respirazione nasale piuttosto che quella orale?...
Si respira circa 18000 volte al giorno. Calcoliamo il numero di respirazioni fino all’età di dodici anni: ottanta milioni. Perché è circa a quell’età che l’odontoiatra preconizza l’estrazione dei premolari definitivi per lasciar spazio agli altri denti che verranno…
Alla nascita, i seni mascellari (situati giusto sopra i premolari superiori) sono minuscoli. A ogni respirazione nasale, l’aria li “pneumatizza” e li fa crescere. Ora, il loro pavimento corrisponde al soffitto della mascella. Se vengono stimolati, le mascelle si ingrandiscono e i denti possono disporsi senza difficoltà sull’osso.
Possiamo quindi dedurne che, già a questo stadio, il bambino in respirazione orale non avrà a sua completa disposizione ottanta milioni di stimolazioni. Queste saranno allora insufficienti per creare lo spazio necessario all’eruzione di certi denti definitivi che appaiono all’età di dodici anni circa.
La respirazione orale contribuisce dunque a una crescita insufficiente delle mascelle e all’affollamento dei denti
Sfortunatamente, i problemi non finiscono lì.
Non solo il bambino non sviluppa in modo armonioso le ossa del viso, non solo vi sono complicazioni otorinolaringoiatriche, ma il suo cervello si adatta a questa respirazione orale dato che, in ogni caso, un essere umano respira 500 milioni di volte, se raggiunge l’età di novant’anni.
La scienza attualmente è a conoscenza del fatto che, attraverso il cervello, tutto il corpo partecipa alla compensazione. La postura si modifica, le spalle si chiudono, la schiena si curva e l’organismo consuma più energia, quindi più ossigeno
Se non si intraprende nulla per sopprimere tutti i meccanismi compensatori che il corpo ha adottato, il cervello si fa carico di un lavoro di riadattamento, per adeguarsi a questa situazione per tutta la vita o almeno fino al giorno in cui le misure di compensazione non saranno più sufficienti.
In quel momento fa la sua comparsa la malattia.
Se si ottiene la correzione della respirazione, il sistema nervoso immediatamente “si ricorda” delle regole valide nella normalità (programmate in ogni essere umano) e rimette tutto a posto
Per ognuno di noi, il corpo è il miglior amico.
Come abbiamo visto, la sua priorità è la compensazione e poi, solo in un secondo momento, ricorre a sintomi lievi per mettere in allerta. Se non si presta attenzione ai suoi avvertimenti, ci si ritrova con un danno strutturale profondo
Denti & Salute – Michel Montaud
  • la scienza attualmente è a conoscenza del fatto che, attraverso il cervello, tutto il corpo partecipa alla compensazione
  • se non si intraprende nulla per sopprimere tutti i meccanismi compensatori che il corpo ha adottato, il cervello si fa carico di un lavoro di riadattamento, per adeguarsi a questa situazione 
  • se si ottiene la correzione della respirazione, il sistema nervoso immediatamente “si ricorda” delle regole valide nella normalità (programmate in ogni essere umano) e rimette tutto a posto
Di più:
La scienza attualmente è a conoscenza del fatto che, attraverso il cervello, tutto il corpo partecipa alla compensazione. La postura si modifica, le spalle si chiudono, la schiena si curva e l’organismo consuma più energia, quindi più ossigeno
  • l’organismo consuma più energia, quindi più ossigeno…
“Tu” consumi di più.
Pensi che la finanza funzioni casualmente, nel modo che ti sembra di conoscere?
Vivi nella società dei “consumi” e, come tale, “ti consumi anche tu”.
Consumi più energia (in ogni senso). “Bruci”…
Respiri “male”, più ossigeno. E l’ossigeno lo trovi nell’aria. Una modifica della percentuale di ossigeno “libero”, a cosa comporta, dunque?
Ad una sorta di asfissia generale. Altro simbolismo frattale espanso, relativo a quello che ti “è già successo, ‘qua così’”.

 
L’inquinamento, le droghe (di ogni tipo, anche quelle più insospettabili), il denaro, il debito, le religioni, etc. tutte deviazioni, provenienti come onde gravitazionali... dalla dominante.
Il codice di leggi, che ti amministra ed al quale ti puoi rivolgere per tutelarti e per la “tua” sicurezza, a cosa corrisponde, quando modulato come usualmente nel paradigma in auge?
Ad un “filtro”, che ti costringe eventualmente a dimostrare ciò che per te è “bianco”, secondo la prospettiva incarnata nel codice legislativo, attraverso le prove e la comprovazione “lato proprio, centrale (lato codice AntiSistemico, centrale)”.
Se per te questo è bianco, allora, lo devi dimostrare.
E se per tutti gli altri è, invece, nero… e tu non puoi convincerli – dimostrandolo – allora non ti resterà che adattarti.
E questo atteggiamento, comporterà una compensazione del “tuo” essere, in maniera tal da ricondurlo in una sfera reale manifesta “qua, così”, dove il tuo bianco è, invece nero, solo perché tu non lo puoi dimostrare nella maniera convenzionalmente accettata dagli altri (da chi/cosa? Dalla dominante, per mezzo di coloro che ne “fanno le veci”, piramidalmente, gerarchicamente, in leva, non localmente, ubiquamente, etc.).
Il cervello compensa (la deviazione) per mezzo del “tuo” corpo, pressando sul relativo funzionamento.
Che così si “sforma”, di conseguenza. Come l’ambiente nel quale, “qua, così” sopravvivi. Così... ti ammali e, poi, muori (resetti tutto. Tilt).
La ragione fondamentale è la compresenza non manifesta della dominante.
Vai a monte, allora.
Ritorna a ricordare il “è già successo”.
Ora, non ti stai preparando al tuo futuro.
Ora (e per sempre “qua, così”) sei dentro all’effetto di un punto di passato, che ritorna continuamente, dandoti l’impressione della tri-unità temporale (loop).
Il “tuo” futuro è identico nella sostanza al “tuo” passato, passando dal “tuo” presente, che rinnova sempre l’AntiSistema, consumandoti ed alimentandolo, conseguentemente.
Se ricordi “l’unico momento chiave (il ‘è già successo’) ricordi tutto quello che c’è da sapere, fondamentalmente
Lo ritrovi sempre ad/in ogni minuto del “tuo” tempo “qua, così”.
Aggancia quel momento, fallo tuo ed espandilo, facendo focus (tra gli spazi) attraverso la tua presenza centrale, con te al tuo centro.
Ferma il tempo. “Cogli l’attimo”…
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1802

 

6 commenti:

  1. Non me lo hanno insegnato però ho sempre respirato con il naso e quando nei rarissimi casi in cui ho avuto il raffreddore il problema piu grande per me era il naso tappato....non c'è nulla che noi non possiamo già sapere per diritto di nascita,nel potenziale si può tutto anche fermare il tempo....
    Tanti saluti carissimo Davide

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    Risposte
    1. Caro Claudio, hai ragione. Quindi, nella tua bocca non manca lo spazio per tutti i denti. Vero? La deviazione (dominante) colpisce tutti "qua, così". Ma non se ne accorge nessuno.

      Fa così... paura? Ma no. E' "solo" un incanto...

      A livello potenziale, non ci sono limiti. Ergo: accorgersi e ricordare (anche il "è già successo").

      Grazie e un caro abbraccione.

      Serenità

      Elimina
  2. Ricollegandomi al progetto di cui hai scritto all'inizio....se posso permettermi....la forma in cui lo porgi non è adeguata all'eccezionalità del contenuto. Prova a considerare la possibilità di una maggiore sinergia tra i due poli. Se trovi inadeguata questa osservazione perdonami. Grazie comunque per la tua luminosa Intelligenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fabio, penso che "dici bene" :) Infatti, per ora... la mia era una sorta di "provocazione (comunque reale)". Mi fa piacere questo tuo manifestarti. Grazie...

      Ti chiedo il favore di dettagliare meglio la tua "considerazione". Mi interessa.

      Stavo pensando, proprio oggi, di scrivere una pagina ad hoc, in SPS; dedicata proprio a questo ambito "eccezionale". Sì.

      Si accettano, quindi, "suggerimenti".

      Non hai nulla da farti perdonare. Anzi: ancora grazie :)

      Un caro abbraccio.

      Serenità. Smile

      Elimina
  3. Dico la mia (IMHO):
    Credo che, piuttosto di scrivere la sequenza "temporale" (notare l'assonanza con il "temporale" fatto di lampi&tuoni) nel seguente "ordine" (che poi essendo "temporale" di ordine c'è ne ben poco):
    1) futuro (ritorna)
    2) presente (qui e ora, la frequenza, l'alternanza, on/off)
    3) passato (già successo)
    sia più corretto rappresentarlo nel seguente modo ed è privo dell'ossimoro "ordine temporale":

    1) presente (è pre-esente e del "post" non se ne parla proprio)

    Esiste solo il presente, ed è esente da quanto apparentemente accaduto in pre-cedenza.
    Per quanto riguarda il futuro, il post-esente, non è nemmeno il caso di nominarlo nel definire il qui e ora, esso non esiste proprio, è conseguenza del pre-esente, generato nel momento che la porta è aperta dal pulsare della vita.

    Quello che ci "pare" di aver fatto poco fa o un anno fa non è null'altro che la scia che ci rallenta, come una coda pesante che dobbiamo portarci dietro e che, ovviamente, dovremo lasciare andare. Mentre quello che quasi certamente faremo tra pochi minuti, giorni o anni è semplicemente inerzia, sfruttata e pilotata dallo status quo, il dominio, per costringerci nei suoi progetti.

    A proposito, da dove deriva la seguente affermazione?

    "...una volta al minuto, per la durata di 400 millisecondi. La “porta che si apre, ad/in ogni minuto”."

    In effetti questa frase mi è congegnale, anche se non so bene perchè. E' il clock, il pulsare della vita che si sviluppa nel qui e ora, appunto nel pre-esente e che se si sta a "sentire" è possibile cogliere ... interessante!.

    Ciao
    Dario

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Dario,
      ottime le considerazioni che condividi. Grazie.

      L'affermazione, della quale chiedi, è citata in SPS, qua:

      http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2016/04/a-180-gradi-lato-tuo-centrale-fermezza.html

      E il link originale è qua:

      https://it.notizie.yahoo.com/tutti-abbiamo-momenti-di-incoscienza-ma-non-ce-ne-accorgiamo---lo-sconvolgente-risultato-di-una-ricerca-svizzera-205911967.html

      "Detto" questo, è vero che "esiste solo il presente", ma - allo stesso tempo - è da un punto fermo "passato (momento)", che il presente si replica in continuazione (sgorga):

      - dal "è già successo"
      - dall'avvento della dominante.

      Il futuro è già descritto, sino a quando non si smuove quel "punto (di passato)", agendo dal/sul presente, centralmente lato proprio.

      Ignorarlo, corrisponde al muovere solo la polvere, per aria.

      Questo è il ricordare, l'accorgersi ed il "fermarsi":

      - divenire un nuovo "punto fermo (lato proprio, centrale)".

      Ancora grazie, Dario.

      Ti abbraccio.

      Serenità


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"Fai..." un po' Te.